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Il vino

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Il vino Il vino la bevanda alcolica pi diffusa nei paesi mediterranei. Si pu ottenere dalla fermentazione totale o parziale di uve fresche o pigiate. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Il vino


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Il vino
  • Il vino è la bevanda alcolica più diffusa nei
    paesi mediterranei.
  • Si può ottenere dalla fermentazione totale o
    parziale di uve fresche o pigiate. Per mosto si
    intende il prodotto liquido ricavato per
    pigiatura o torchiatura da uve fresche.

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Vinificazione
  • Le principali fasi di produzione del vino
  • PIGIATURAschiacciamento degli acini eseguito
    meccanicamente, con macchine pigiatricida questa
    operazione si ricavano il mosto e le vinacce.
  • Il mosto è la parte liquida formata
    prevalentemente da acqua (70-80) e zuccheri
    (glucosio e fruttosio 10-30) in aggiunta di
    sostanze azotate, minerali, tanniche e acidi
    organici.
  • La vinaccia è linsieme delle parti solide
    (buccia, semi, polpa .)
  • FERMENTAZIONE TUMULTUOSAtrasformazione degli
    zuccheri in alcol etilico ad opera dei fermenti o
    lieviti presenti naturalmente nelle bucce o di
    quelli selezionati e aggiunti al mosto. Essa
    avviene in tini coperti ma non chiusi
    ermeticamente così da permettere la fuoriuscita
    dellanidride carbonica. Questa fase avviene con
    abbondante sviluppo di gas e dura dai 3 ai 10
    giorni. La fermentazione può essere effettuata
    senza separare il mosto dalle vinacce
    (vinificazione a macerazione)o con separazione
    delle vinacce( vinificazione in bianco).

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  • Per ottenere vini rossi è indispensabile
    eseguire il sistema a macerazione mentre il
    sistema in bianco ci permette di ottenere i vini
    bianchi anche da uve rosse, perché i coloranti
    dei vini rossi sono contenuti esclusivamente
    nelle buccia.
  • SVINATURA separazione delle vinacce dal liquido
    fermentato (vino fiore) che viene travasato in
    botti o vasche. Le vinacce residue vengono
    torchiate, per ricavare il così detto vino
    torchiato di qualità più scadente che può essere
    mischiato al fiore o essere utilizzato come
    sottoprodotto (per distillazione) .
  • Anche nella vinificazione a bianco avviene la
    svinatura semplicemente travasando il liquido
    fermentato.
  • FERMENTAZIONE LENTA trasformazione degli
    zuccheri residui in alcol nellarco di alcuni
    mesi e contemporaneamente maturazione del vino
    conseguente ad una serie di altre modificazioni
    chimiche a carico di alcuni suoi componenti.

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Composizione del vino
  • Prodotto ottenuto dopo complesse trasformazioni
    biochimiche dovute a microrganismi e regolate da
    fattori tecnologici ed ambientali.
  • Le sostanze componenti il vino possono essere
    classificate in base alla loro origine (già
    presenti nel mosto e neoformate), in base alla
    temperatura di evaporazione (sostanze volatili e
    sostanze non volatili), in base alla influenza
    sui caratteri organolettici (sostanze dal sapore
    dolce, amaro, salato e acido).
  • I più importanti componenti del vino, oltre
    lacqua che rappresenta l80 85) sono
  • Lalcol etilico. Si forma durante la
    fermentazione e la sua quantità si esprime, come
    detto, con il grado alcolico o, come previsto dal
    REG. CEE 822/87 con il Titolo alcolometrico
    volumico
  • Il glicerolo, prodotto durante la fermentazione,
    conferisce al vino il sapore morbido e vellutato
  • Lalcol metilico, deriva dalle pectine contenute
    nelle bucce ed è una sostanza molto tossica
    pertanto il suo contenuto deve essere inferiore a
    0,25 nei vini rossi e 0,20 nei bianchi. Nel
    1986 fu scoperto, a seguito della morte di alcuni
    consumatori, una grossa sofisticazione di vino
    con alcol metilico aggiunto al fine di elevare il
    grado alcolico
  • Lanidride carbonica, deriva dalla fermentazione
    e si allontana spontaneamente con la maturazione.
    La sua presenza conferisce il caratteristico
    gusto acidulo frizzante

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  • Lacido tartarico, già presente nel mosto
    costituisce il componente principale tra quelli
    non volatili
  • Lacido citrico, già presente nel mosto,
    contribuisce a solubilizzare i sali di ferro
    impedendone la precipitazione (casse ferrosa)
  • Lacido acetico, si forma in seguito alla
    fermentazione dellalcol e costituisce il più
    importante acido volatile. La sua presenza si
    evidenzia facilmente dallodore a dal sapore
    caratteristico
  • Gli zuccheri. Piccole quantità di glucosio e
    fruttosio possono restare anche dopo la
    fermentazione. Il saccarosio, invece, deve essere
    assente in quanto, in Italia, lo zuccheraggio del
    vino è proibito
  • Polifenoli. Sono le sostanze coloranti dei vini.
    La loro natura e quantità varia in relazione al
    tipo di vitigno ed alle tecniche di vinificazione
    utilizzate

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Classificazione del vino
  • I vini possono essere classificati in base al
    colore, all'uso cui sono destinati e alle
    caratteristiche di qualità.
  • In base al colore i vini si suddividono in
    rossi, bianchi e rosati.
  • Vini rossi da uve rosse vinificate con
    macerazione
  • Vini bianchi da uve bianche o da uve rosse
    vinificate in bianco
  • Vini rosati da uve rosse con macerazione
    limitata.
  • In base all'uso cui sono destinati i vini si
    possono suddividere in "vini da pasto" e "vini da
    taglio".
  • Vini da pasto Possiedono caratteristiche
    organolettiche che li rendono idonei per il
    consumo diretto

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  • Vini da taglio Possiedono caratteristiche
    organolettiche che li rendono inidonei al consumo
    diretto (gradazione alcolica elevata, eccesso di
    sostanze tanniche) sono indicati per la
    correzione di vini a bassa gradazione e poveri di
    tannini.
  • In relazione alle caratteristiche di qualità
    possiamo distinguere
  • Vini da tavola Sono i vini di qualsiasi
    provenienza senza particolari pregi né difetti
    non viene indicata in etichetta la zona di
    produzione
  • Vini tipici a indicazione geografica Sono vini
    prodotti con uve provenienti per l'85 almeno da
    una zona geografica determinata non devono
    corrispondere a particolari requisiti e riportano
    in etichetta il nome della zona geografica di
    provenienza delle uve

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  • Vini a denominazione di origine controllata
    (D.O.C.) Sono vini di particolare pregio
    prodotti in regioni determinate. Le
    caratteristiche chimiche ed organolettiche, le
    zone di produzione delle uve, le pratiche
    colturali, i metodi di vinificazione, il
    rendimento per ettaro, il grado alcolico naturale
    minimo, sono tutti parametri definiti da un
    apposito decreto legge (disciplinare di
    produzione) a cui ogni vino D.O.C. deve
    corrispondere.
  • Esempi sono il Chianti, il Frascati, il
    Lambrusco, il Soave, il Barbera, ecc.
  • Vini a denominazione di origine controllata e
    garantita (D.O.C.G.)Questa denominazione è
    riservata ad alcuni vini D.O.C. che si
    distinguono, tra laltro, per particolari pregi e
    che corrispondono alle condizioni ed ai requisiti
    stabiliti da appositi disciplinari di produzione.
    Attualmente (1986) questa denominazione è stata
    attribuita in Italia a pochissimi vini di gran
    pregio tra i quali ricordiamo il Barolo, il
    Brunello di Montalcino, il Chianti Classico ed il
    vino nobile di Montepulciano.
  • Vini di qualità prodotti in regioni determinate
    (V.Q.P.R.D.) E il termina comunitario cui
    corrispondono i nostri DOC e DOCG
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