Title: Presentazione di PowerPoint
1New Economy
2- Argomenti
- CAP1 ECONOMIA AZIENDALEorigine dellattività
bancaria- lorganizzazione e le funzioni bancarie
lattività bancaria proiettata nella New
Economy . - CAP2 SCIENZA DELLE FINANZEconcetto di e-commerce
concetto di imposte, tasse e tributi - problemi
fiscali dell e-commerce. - DIRITTO imposizione fiscale
- CAP3 STORIA periodo successivo alla II Guerra
Mondiale.
3PREMESSA Questa tesina è rivolta innanzitutto
alle materie di natura economica e giuridica
essa, infatti, introduce un argomento del tutto
nuovo, ossia la New Economy. Inoltre introdurrò
diverse parole legate alla New Economy, quali
e-commerce trading on line home banking etc. ma
soprattutto, tale ricerca si prefigge come
obiettivo quello di analizzare i mutamenti
avvenuti nelle banche e nella società e la loro
evoluzione futura nel mercato del lavoro. New
economy La New Economy si può definire come un
insieme di cambiamenti qualitativi e quantitativi
che, durante gli ultimi 15 anni hanno trasformato
la struttura. Le funzioni e le regole
delleconomia. La nuova economia è una conoscenza
basata su unidea dove la tecnologia ed Internet
rappresentano gli strumenti essenziali per
svilupparla.
4PARTE PRIMA Lorigine dellattività bancaria
Capitolo Primo
ECONOMIA AZIENDALE
- L'attività bancaria ebbe origine nell'antichità,
tra le popolazioni che praticavano il commercio,
ossia in Mesopotamia e Babilonia. Le prime
espressioni di attività bancaria si localizzarono
presso i templi, che erano custoditi dai
sacerdoti. La nascita delle banche, derivò dalla
continua esigenza, di alcuni cittadini ricchi di
depositare in custodia i loro beni, per evitare
il brigantaggio. Già allora si delineava la prima
forma di attività bancaria. - In seguito, con l'intensificarsi degli scambi
monetari e l'incremento del commercio, ci fu la
nascita di altre banche, e di cambiavalute, che
incrementarono le loro attività imponendo
percentuali sul deposito. L'attività bancaria, in
pieno sviluppo, dopo aver attraversato l'Italia e
in particolare la Toscana, subì un periodo di
declino a partire dal XV secolo che portò alla
nascita di banche a carattere nazionale. - Si delineava così un'attività bancaria di tipo
moderno con lintroduzione di nuovi metodi di
pagamento, quali la cambiale, che facilitava i
pagamenti a distanza e il regolamento di affari
internazionali senza il trasporto del denaro
certificati di deposito (fedi di deposito,
polizze, ecc.), il giroconto, attraverso il giro
dei depositi da un conto all'altro, senza
ricorrere a monete metalliche. Successivamente ci
fu l'introduzione dei biglietti di banca che
assunsero ben presto valore legale. - Il periodo più importante, in Italia, per lo
sviluppo di diversi enti creditizi, fu a partire
dal 1880, che vide la nascita del Banco di Roma,
oggi Banca di Roma, la Banca Commerciale Italiana
e il Credito Italiano. Nel XXI secolo, le banche
sono i primi organismi a subire dellinfluenza di
questa nuova economia, legata ad Internet e alle
nuove tecnologie informatiche, tanto che, a
seconda dellesigenze dei tempi, è cambiato il
modo di concepire la banca e le sue funzioni,
oramai sempre più virtuali.
5Lorganizzazione e le funzioni bancarie
6Struttura organizzativa della banca La struttura
organizzativa della banca, deve rispondere a
precise esigenze operative Tale struttura si è
evoluta nel tempo per consentire alla banca di
seguire cambiamenti socio-economico e ambientali
e di adattarsi ad essi.
7Sistema informativo bancario
- Il sistema informativo è strettamente collegato
alla struttura organizzativa della banca. Oggi le
banche, hanno ritenuto necessario rendere
efficiente ed efficace il proprio sistema
informativo, attivando un sistema automatizzato.
Cè la necessità di elaborare dati per ottenere
informazioni in tempo reale, di strutturare un
sistema efficiente di circolazione dei dati e
delle informazioni per lintera rete degli
sportelli mediante i quali la banca svolge la
propria attività infine, di fornire alla
clientela prodotti-servizi sempre più efficaci
offerti per via telematica. Attualmente, in
Italia, sono operanti tre o quattro grandi
sistemi informatici, utilizzati dalla maggior
parte delle banche.
8Le operazioni bancarie
9Lattività bancaria proiettata nella New Economy
- I cambiamenti del mercato sono caratterizzati
dalla diffusione delle reti e dallo sviluppo dei
sistemi di comunicazione che coinvolgono
direttamente il settore bancario. - Negli ultimi anni si è visto in tutto il mondo ed
anche nel nostro Paese una lenta ma progressiva
trasformazione delle banche, indirizzate verso
l'erogazione di servizi. Uno dei canali in forte
espansione, tanto per l'utente che per la banca,
è sicuramente rappresentato dal Virtual Banking
(o Home Banking). Con il termine "Banca Virtuale"
si individua un istituto di credito che presenta
i suoi prodotti/servizi alla clientela senza la
necessità di un rapporto personale diretto, senza
quindi bisogno di aprire filiali, di disporre di
casse e di cassieri e senza bisogno di provvedere
a contare banconote o trattare grossi volumi di
materiale cartaceo.
10(No Transcript)
11 La Banca propone, quindi, al cliente, servizi in
grado di interagire da casa attraverso il
telefono o il PC collegato su di una rete
informatica con appositi canali di accesso
diretto alla banca. Tuttavia, i canali
tradizionali non sono, comunque, destinati a
scomparire
12Il gestire i rapporti con il cliente attraverso
le reti telematiche, comporta per la banca
elettronica una serie di vantaggi e di oneri. Per
la banca elettronica, quindi, si stimano costi
per le transazioni minori rispetto a quelli
impiegati allo sportello tradizionale. Si
ritiene che il servizio erogato, tramite
l'utilizzo delle reti telematiche, sul PC del
cliente, sia un servizio qualitativamente buono.
- VANTAGGI
- qualora essa operi su di una rete pubblica, quale
è la rete internet, la banca assume una
visibilità sull'intero pianeta, in quanto il sito
della banca sarà facilmente accessibile da ogni
parte del globo e da qualsiasi utente della rete.
- SVANTAGGI
- uno degli svantaggi derivanti dallutilizzazione
dei servizi bancari per via telematica, consiste
nella sicurezza, di poter effettuare le normali
operazioni, senza dover essere intercettati, da i
cosiddetti hacker, ossia i pirati informatici.
13CONCLUSIONE PRIMO CAPITOLO
- La rivoluzione di Internet abbatte le barriere
spazio-temporali, aumenta il grado di
concorrenza, riduce i prezzi e dunque comporta un
serie di problemi per i conti economici delle
aziende bancarie.Vi sono degli effetti
macroeconomici indiretti che agiscono in questa
direzione con la New economy il ruolo della
Borsa è destinato a crescere, il che significa
disintermediazione crescente sia dal lato della
raccolta che da quello degli impieghi. È vitale,
quindi, per le singole aziende individuare una
strategia che consenta di competere nella società
odierna, ormai sempre più globale.
14Capitolo Secondo
scienza delle finanze Diritto
Parte prima Definizione di E-commerce
E-commerce è parte integrante della New Economy
e può essere definito come lo svolgimento di
attività commerciali e di transazioni per via
elettronica. Le parti interagiscono
elettronicamente e, la conclusione dei contratti,
avviene direttamente da un computer allaltro,
senza alcun contatto fisico, ed in totale assenza
del tradizionale supporto cartaceo.
15(No Transcript)
16Parte seconda Concetto di imposte tasse e
tributi
17(No Transcript)
18A differenza dellimposta, nella tassa il
carattere di coattività è molto attenuato, in
quanto esiste un rapporto fra ciò che il
contribuente riceve e ciò che paga. Pertanto la
tassa si può definire come una controprestazione
in denaro di un servizio speciale prestato dalla
Stato e dagli altri enti pubblici a un privato,
generalmente dietro sua richiesta. Lapplicazion
e di un sistema tributario in qualsiasi paese è
molto complesso. In Italia, per giungere ad un
sistema tributario semplificato, efficiente e
coordinato è passato circa un secolo
dallunificazione del 1861. Stessa cosa potrebbe
avvenire per il commercio elettronico. Mentre
possiamo definire i tributi come quelle
sottrazioni di ricchezza alle economie private,
operate dallo Stato in virtù della sua sovranità,
o dagli enti pubblici a cui lo Stato ne ha
attribuito la facoltà (regioni, province, comuni,
ecc), allo scopo di soddisfare i bisogni
pubblici.
19Parte terza E-commerce principi e problemi
fiscali Il commercio elettronico, non si
esaurisce nella semplice conduzione della
transazione ma, può anche abbracciare le altre
fasi del rapporto commerciale. Questo non
costituisce un fenomeno del tutto nuovo, infatti,
già da diversi anni le grandi imprese effettuano
interscambi di dati a carattere economico con il
loro indotto di clienti e fornitori utilizzando
reti chiuse di tipo proprietario. Il processo di
tassazione, nelle-commerce è estremamente
complesso, e diversi sono i tentativi per poterlo
attuare.
20Inoltre cè la facilità di spostare da una parte
allaltra del globo il server su cui canalizzare
le transazioni commerciali. Di conseguenza
determinare il luogo di produzione del reddito è
la prima e fondamentale questione per
lapplicazione di qualsiasi tipo di
norma. Pertanto, lOCSE, con la conferenza di
Ottawa (ottobre 1998) ha fissato alcuni
importanti principi
21CONCLUSIONE SECONDO CAPITOLO
- Nellambito del commercio elettronico, non
è possibile osservare lobbligo fiscale della
registrazione su libri e scritture contabili ai
fini della verifica delle dichiarazioni dei
redditi, poiché tutte le transazioni avvengono
elettronicamente. Il commercio elettronico, che
nel frattempo affinerà le sue tecnologie
operative e conquisterà nuovi settori di mercato,
resta in attesa di un corpo normativo che riesca
a regolarne l'attività nell'interesse generale
dei consumatori e delle imprese, senza per questo
incidere in maniera negativa sul suo sviluppo, e
sulla ricchezza che questo può generare.
22Capitolo Terzo Storia
Periodo successivo alla seconda guerra
mondiale Dopo la seconda guerra mondiale, le
istanze sociali che avevano caratterizzato il
movimento di liberazione nazionale si tradussero,
per ciò che riguarda il problema fiscale, in
alcuni principi che furono sanciti dalla
Costituzione della Repubblica, nella quale è
accolto il principio della capacità contributiva
(art. 53) nella distribuzione del carico fiscale.
Quindi il sistema tributario è confermato a
criteri di progressività. Alcuni miglioramenti in
questa direzione furono introdotti con esenzioni
dei redditi minimi, con l'introduzione
dell'imposta sulle società e dell'imposta
cedolare, ma la riforma più importante, quella
della complementare, che fu attuata nel 1951 su
iniziativa del ministro Vanoni, diede risultati
piuttosto modesti. In seguito sono stati emanati
parecchi provvedimenti tendenti sia ad adattare
il sistema a nuove esigenze, sia a renderlo più
omogeneo rispetto a quelli degli altri paesi
della CEE. Il nostro sistema tributario è
pertanto modellato essenzialmente sui principi
informatori di questa riforma le cui linee di
fondo ricalcano i sistemi tributari dei paesi
della CEE. Alcuni elementi del vecchio sistema
tributario sono tuttavia rimasti in vita e
formano ora un tutto unico con il nuovo sistema.
La riforma tributaria è stata fatta con legge 9
ottobre 1971 n. 825, ed è entrata in vigore il
1gennaio 1974.
23- VECCHIO ORDINAMENTO
- a) era troppo complesso, sia per il gran numero
di tributi esistenti, sia per l'eccessivo numero
di leggi (non sempre chiare) che lo costituivano - b) l'incertezza rendeva il sistema costoso e
sperequato, soprattutto a causa delle possibilità
devasione fiscale che esso offriva - c) alcune imposte (l'IGE in particolare) creavano
effetti distortivi sulla struttura interna delle
imprese e sui prezzi - d) era assai poco flessibile, rispetto alle
esigenze dintervento congiunturale.
- NUOVO ORDINAMENTO
- a) razionalizzare le imposte (anche riducendole
di numero) - b) distribuire meglio il carico tributario
- c) ridurre il più possibile le esenzioni
- d) ridurre le evasioni attraverso un migliore
accertamento, reso possibile dalla costituzione
dell'anagrafe tributaria (centro nazionale di
raccolta datti rilevanti, ai fini fiscali,
compiuti dai singoli contribuenti).
24CONCLUSIONE CAPITOLO TERZO
Nel nostro sistema d'imposizione fiscale le
imposte più importanti sono l'imposta sul valore
aggiunto (IVA), l'imposta sul reddito delle
persone fisiche (IRPEF), a carattere personale e
progressivo che grava sul reddito l'imposta sul
reddito delle persone giuridiche (IRPEG), a
carattere personale e proporzionale che colpisce
il reddito di una persona giuridica (ad esempio
una società) e l'imposta locale sull'incremento
reale di valore degli immobili (INVIM), che
colpisce l'incremento di valore degli immobili.
25 FINE