Il termine - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Il termine

Description:

Title: Diapositiva 1 Author: Daniele Pitturelli Last modified by: Daniele Created Date: 3/20/2003 4:03:35 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:30
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 31
Provided by: DanielePi
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Il termine


1
  • Il termine evaluation, può essere utilizzato in
    molteplici contesti, situazioni, circostanze e
    attività di vario genere.
  • Evaluation è un termine catch-all
    (acchiappatutto) che tende ad allargarsi ad altri
    campi e a differenti attività. (Morrison,1993)
  • Il termine evaluation per alcuni significa
    inspection, monitoring, appraisal,
    accountability, review per altri significa
    fornire informazioni, raccogliere dati,
    registrare lesistente per altri ancora si
    riferisce in particolar modo allassessment, al
    testing, alla misurazione dellapprendimento
    dello studente (measuring pupil).

2
  • Limmagine di una parola che tende a dilatarsi è
    presente in Weiss (1972) per il quale il termine
    evaluation può essere definito come an elastic
    word that stretches to cover judgements of many
    kinds
  • Si può dire che nelle voci di enciclopedie si
    pratica una distinzione tra evaluation e
    assessment, l'evaluation può essere formativa e
    sommativa, goal free, analitica e globale,
    informale e formale, prescrittiva e descrittiva,
    ecc. insomma risulta evidente che è arduo
    definire l'evaluation e spesso si finisce per
    dire ciò che non è (ricerca, accertamento del
    profitto, misurazione) più che quello che
    effettivamente è.

3
Goal-Attainment
  • Il modello Goal-Attainment di valutazione
    educativa concepisce levaluation soprattutto
    come la determinazione del livello raggiunto
    rispetto agli obiettivi di un programma formativo
    e di istruzione .
  • Lorigine di questo modello si riferisce, di
    solito, al lavoro svolto da Ralph.W.Tyler negli
    anni 30 e alla sua ricerca nota come Eight Year
    Study. Tyler (1950) afferma che la valutazione
    dovrebbe giudicare che un programma è buono se, e
    solo se, i suoi obiettivi sono stati raggiunti

4
goal-free evaluation
  • Scriven (1973b) propone, in contrasto con la
    goal-based evaluation, la goal-free evaluation,
    ovvero la valutazione libera da obiettivi, nella
    quale il valutatore cerca di comprendere lo
    sviluppo e levoluzione del progetto educativo e
    i risultati conseguiti, senza farsi condizionare
    dagli obiettivi di partenza.
  • Il valutatore, in questo caso, può avere una
    funzione interna e/o esterna alla valutazione, è
    attento alla qualità degli obiettivi del
    programma educativo ma anche al livello che essi
    raggiungono.

5
valutazione formativa valutazione sommativa
  • la valutazione formativa è la valutazione di un
    programma di intervento durante la sua fase di
    attuazione, allo scopo di apporvi parziali
    adattamenti e verificare il reale contributo
    delle attività che si stanno svolgendo.  
  • La valutazione sommativa è la valutazione di un
    programma di intervento giunto alla sua
    conclusione, dopo gli eventuali aggiustamenti
    determinati dalla valutazione formativa, in cui
    si valuta la totalità del programma e degli
    effetti ottenuti.

6
  • Bondioli e Ferrari (2000), a proposito della
    distinzione operata da Scriven, affermano che
    un intervento valutativo centrato sul processo
    educativo può essere relativo allarticolarsi di
    un progetto o di un programma formativo
    (formative evaluation) o piuttosto può essere
    connesso con lanalisi della sua efficacia
    (summative evaluation).
  • Studiosi come Beeby, Wolf, Scriven e altri sono
    quelli che maggiormente hanno cercato di definire
    la natura dellatto valutativo e il campo
    epistemico, i confini di questo territorio.

7
Il concetto di valutazione educativa
  • Nel campo dellanalisi dei contesti educativi,
    contesti complessi che chiamano in causa diversi
    livelli sistemici interagenti e che implicano
    fenomeni complessi che hanno diretta incidenza
    sulla vita del singolo individuo, valutazione può
    essere definita anche come raccolta sistematica
    di dati secondo strumenti affidabili,
    interpretazione di tali dati in vista di un
    impatto di cambiamento sulla situazione di
    partenza (Beeby, 1977  Wolf, 1987),

8
Beeby (1977)
  • Beeby (1977), ad esempio, definisce levaluation
    come la raccolta sistematica e linterpretazione
    dei dati relativi a realtà educative che conduce,
    come parte integrante del processo, ad un
    giudizio di valore che mira allazione,
  • sottolineando, in tal modo, la natura politica
    della valutazione perché consente di far emergere
    gli aspetti transattivi tra gli individui e la
    tendenza ad esprimere un giudizio e una
    valutazione fortemente orientati allazione.

9
Ferrari (2000)
  • Questa definizione come sostiene Ferrari
    nellintroduzione del Manuale di valutazione del
    contesto educativo (2000) ha il merito di
    evidenziare alcune delle caratteristiche
    fondamentali dellazione valutativa come, ad
    esempio, limpiego di procedure sistematiche e di
    strumenti scientificamente rigorosi per la
    rilevazione e la raccolta di informazioni circa
    un particolare evento (osservazioni, questionari,
    interviste, ecc.), ma anche lattivazione di un
    processo dinamico, che in un movimento a spirale,
    impegni tutti i soggetti coinvolti ad
    intraprendere azioni di miglioramento, di
    cambiamento, di pratiche innovative.

10
Definizioni di evaluation
11
Wolf (1987)
  • Secondo Wolf (1987) evaluation in campo educativo
    significa raccogliere sistematicamente dei dati,
    interpretarli secondo un giudizio di valore che
    ha immediati risvolti operativi
  • La valutazione viene vista come pratica
    indiziaria, in grado di fornire informazioni
    utili, ma solo probabili.

12
Valutazione come processo dinamico
  • la valutazione non può terminare nella pratica
    dellaccertamento e della misurazione, perché è
    un processo dinamico il cui oggetto è in continuo
    cambiamento (Bondioli, Ferrari, 2000, pp.
    11-12).

13
Valutazione significa assumere scelte e decisioni
  • La valutazione educativa non è riducibile
    allaccertamento dellesistente, ma implica
    operazioni complesse che comportano lassunzione
    di scelte e di decisioni da parte dei soggetti
    coinvolti.

14
  • La scelta di affrontare il tema della valutazione
    della qualità educativa viene oggi da una
    molteplice serie di ragioni.
  • Cresce la domanda di evaluation in ambito
    educativo e in particolare del sistema scolastico
    e formativo nel suo complesso e questo porta a
    interrogarsi su quali siano gli scopi e qual è
    loggetto della valutazione, perché valutiamo una
    certa cosa e non unaltra, con quali strumenti e
    con quali metodologie.

15
  • Studi e ricerche a livello internazionale
    sottolineano oggi limprescindibilità del tema
    delleducational evaluation, nelle sue diverse
    forme e accezioni.
  • Si tratta di una disciplina in fieri (Becchi,
    Bondioli, 1994 Bondioli, Ferrari, 2000) che ha
    forti connotazioni politiche finalizzate a
    decisivi interventi di miglioramento a livello
    microsistemico e del sistema formativo.

16
Un percorso a spirale aperta
  • Il campo epistemologico appare dunque centrato
    sul tema di giudizi di valore che informano di sé
    gli strumenti di indagine, un percorso a spirale
    aperta che mira al cambiamento migliorativo della
    situazione di partenza grazie ad una condivisione
    di significato che porta ad una crescita di
    consapevolezza del gruppo docente (Bondioli,
    Ferrari, 2000).

17
Un percorso a spirale aperta
  • Si parte da una determinazione delloggetto
    dellindagine valutativa, da una discussione
    degli strumenti e dei metodi che consentono
    loperazione di accertamento fino a riorientare
    il percorso valutativo sulla base dellimpatto e
    delle ricadute dellesperienza.
  • (Bondioli, Ferrari, 2000).

18
Polisemia
  • Valutare, misurare, verificare, accreditare non
    sono sinonimi, anche se non si discriminano
    sempre tali termini nel quotidiano agire a
    scuola, nel lessico della normativa o in quello
    della comunità scientifica (Becchi, 1995).
  • E interessante cercare di rintracciare il
    significato del termine e luso che si è fatto di
    tale vocabolo nellambito della vasta letteratura
    sullargomento.

19
evaluation
  • Egle Becchi, facendo riferimento agli studi
    soprattutto statunitensi presenti appunto in The
    International Encyclopedia of Educational
    Evaluation,(Walberg e Haertel, 1990) e in The
    International Encyclopedia of Education( Husen e
    Postlethwaite, 1994) afferma che, nel lessico
    tecnico doltreoceano,
  • si utilizza il termine evaluation Nel caso
    dell'apprezzamento di sistemi, scuole, progetti,
    realtà educative che non si esauriscono nel
    profitto degli allievi, il lavoro è quello di
    stabilire degli standard, di considerare se la
    realtà in esame si avvicina o meno a questi
    standard, e quali sono le condizioni che hanno
    consentito e consentono tale avvicinamento o
    distanza,

20
assessment
  • mentre il vocabolo assessment si utilizza Nel
    caso della valutazione come accertamento del
    profitto si definiscono le prestazioni degli
    allievi e le si apprezza secondo una gamma di
    valori che non sempre costituisce una
    scala.(Becchi, 1995).

21
evaluation
  • Sempre Egle Becchi sostiene che sia con
    levaluation che con lassessment si verificano e
    si accertano dei fatti ma nel primo (evaluation)
    tale accertamento avviene relativamente a insiemi
    di varia natura (organizzazioni, persone,
    investimenti e spese finanziarie, atteggiamenti,
    competenze, attrezzature, programmi, progetti),
    tenendo presenti connessioni causali e
    interpretandole, con un uso privilegiato ed
    esplicito di un ragionamento ipotetico,

22
assessment
  • mentre nel caso della diagnosi del profitto
    (assessment) tale panorama complesso si riduce a
    un numero minore di variabili, si concentra per
    lo più su determinate condotte intellettuali, e
    nella prassi di chi realizza tale diagnosi si
    evidenzia meno la natura ipotetica del procedere
    (Becchi , 1995, p.6).

23
Scriven (2000)
  • Se per valutazione si intende il processo con
    cui si determina il valore, il merito o la
    significatività di qualche entità (Scriven,
    2000), tale disciplina pare essere complemento
    di molti percorsi di ricerca scientifica.
  • Ma tale processo non è neutro, non si risolve in
    una mera operazione conoscitiva circa il fenomeno
    indagato
  • valutare significa esprimere un giudizio di
    valore che orienta allazione, al cambiamento
    rispetto alla situazione di partenza.

24
Scriven (2000)
  • Scriven evidenzia, inoltre, la specificità del
    campo della valutazione che intende come una
    pratica trasversale a diverse discipline.
  • Le valutazioni sono il risultato di tale
    processo e aggiunge che la valutazione è una
    transdisciplina, una disciplina che fornisce
    strumenti ad altre discipline (Scriven, 2000 in
    Bondioli,Ferrari, p. 39).

25
Beeby (1977) Wolf (1987)
  • Nel campo dellanalisi dei contesti educativi,
    contesti complessi che chiamano in causa diversi
    livelli sistemici interagenti e che implicano
    fenomeni complessi che hanno diretta incidenza
    sulla vita del singolo individuo, valutazione può
    essere definita anche come raccolta sistematica
    di dati secondo strumenti affidabili,
    interpretazione di tali dati in vista di un
    impatto di cambiamento sulla situazione di
    partenza (Beeby, 1977  Wolf, 1987),

26
Becchi, Scalera (2000)
  • oppure  accertamento intersoggettivo di più
    dimensioni formative e organizzative di un
    contesto e indicazione della loro misurabile
    distanza da espliciti livelli considerati
    ottimali da un gruppo di riferimento, in vista di
    unincidenza concreta sullesperienza.
  • Cfr. Becchi, Scalera, in Bondioli, Ferrari, 2000

27
Valutazione di contesto
  • procedure di attribuzione di giudizio riferito
    ad entità astratte, oggetti che non sono singoli
    individui, ma piuttosto fenomeni educativi
    complessi o diverse sfaccettature di soggetti
    istituzionali collocati a diversi livelli
    sistemici tra loro interagenti (classe, scuola,
    rapporti scuola/famiglia, scuola/territorio,
    scuola/altri livelli contesto scolare, politiche
    scolastiche nazionali).
  • Cfr. in Bondioli, Ferrari, 2000

28
Il concetto di transazione di Dewey (1946).
  • Tale concetto è essenziale per introdurre a
    quellaspetto di valutazione negoziata che ispira
    il processo di selfevaluation che si possono
    promuovere grazie alluso di strumenti di
    valutazione.
  • Dewey afferma esplicitamente che lorganismo e il
    suo ambiente formano a tal punto un tutto unico
    che ogni comportamento delluomo, compresa anche
    la sua attività conoscitiva, non va intesa come
    opera del soggetto, ma è un processo che
    appartiene allintero sistema organismo-ambiente.

29
Ecologia dello sviluppo umano Bronfenbrenner
(1979)
  • Bronfenbrenner (1979), in una prospettiva
    eco-sistemica, afferma che, dando il primato al
    contesto, uomo e ambiente non possono essere
    concepiti come separati e definisce l'ambiente
    ecologico come un'insieme di strutture che,
    incluse l'una nell'altra, si estendono al di là
    della situazione immediata.
  • Questa prospettiva di ricerca, chiamata ecologia
    dello sviluppo umano, implica lo studio
    scientifico del progressivo adattamento reciproco
    tra un essere umano e il suo ambiente.

30
Bibliografia di riferimento lezione 11 marzo
2008
  • Bondioli A., Ferrari M. (2000), a cura di,
    Manuale di valutazione del contesto, Milano,
    Angeli.
  • Bondioli A., Ferrari M. (2000), Introduzione, in
    Bondioli A., Ferrari M. (a cura di), Manuale di
    valutazione del contesto, Milano, Angeli, pp.
    7-26.
  • Scriven M. (2000), La valutazione una nuova
    scienza, in Bondioli A., Ferrari M. (a cura di),
    Manuale di valutazione del contesto, Milano,
    Angeli, pp. 27-41.
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com