Analisi e Gestione del Rischio - PowerPoint PPT Presentation

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Analisi e Gestione del Rischio

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Analisi e Gestione del Rischio Lezione 4 Tecniche di mapping Tecniche di mapping Dalle posizioni alle esposizioni I titoli che sono stati censiti e valutati e ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Analisi e Gestione del Rischio


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Analisi e Gestione del Rischio
  • Lezione 4
  • Tecniche di mapping

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Tecniche di mapping
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Dalle posizioni alle esposizioni
  • I titoli che sono stati censiti e valutati e che
    costituiscono le posizioni di un intermediario, o
    di una sua business unit, vengono trasformati in
    termini di esposizione ai fattori di rischio
  • La trasformazione in termini di esposizione è un
    processo noto con il termine di mapping.
  • Il mapping consente di fornire una
    rappresentazione sufficientemente sintetica e
    informativa dei rischi cui è esposto un
    portafoglio, e rappresenta una guida utile per la
    gestione del rischio

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Esposizioni in obbligazioni
  • Il mapping delle esposizioni in prodotti
    obbligazionari richiede la rappresentazione di
    ogni titolo su un un numero limitato di bucket.
  • Ogni flusso di un titolo obbligazionario che non
    corrisponde esattamente a un bucket viene
    ripartito in due flussi attribuiti alle scadenze
    più vicine.
  • La ripartizione è disegnata in modo che i due
    flussi preservino il più possibile le
    caratteristiche finanziarie del flusso originario

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Larte del reporting Quanti bucket?
  • Il numero dei bucket dovrebbe riflettere il
    numero dei fattori di rischio che influenzano la
    curva dei tassi.
  • Un numero insufficiente di bucket può portare a
    ignorare importanti movimenti della curva
  • Un numero eccessivo di bucket può portare troppo
    rumore nei movimenti della curva
  • In gran parte dei mercati, tre o quattro fattori
    sono in genere sufficienti a rappresentare la
    grande maggioranza dei movimenti della curva, ma
    in concreto se ne usano dieci/dodici per
    migliorare la rappresentazione dellesposizione.

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Perché più bucket?
  • Tipicamente si utilizza un numero maggiore di
    bucket rispetto ai veri fattori di rischio che
    guidano la curva per due motivi
  • Il primo un numero limitato di dati aumenta la
    differenza tra le caratteristiche finanziarie del
    portafoglio di partenza ed i flussi mappati
  • Il secondo una rappresentazione più di dettaglio
    del profilo temporale dei flussi consente di
    prendere decisioni migliori in termini di
    copertura

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Cash flow-mapping
  • La rappresentazioni di un flusso di cash-flow su
    un numero limitato di bucket è noto come
    cash-flow mapping.
  • Requisiti
  • Il segno delle posizioni deve essere preservato
  • Il valore delle posizioni deve essere preservato
  • Il rischio delle posizioni deve essere preservato

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Cash flow mapping due opzioni
  • Opzione Fisher Weil i cash-flow sono ripartiti
    preservando i) il segno ii) il valore di
    mercato iii) la duration
  • Opzione RiskMetrics i cash-flow sono ripartiti
    preservando i) il segno ii) il valore di
    mercato iii) la volatilità

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Opzione Fisher Weil
  • Sia c? un flusso nominale (positivo o negativo)
    corrispondente alla scadenza ?. Il flusso deve
    essere scomposto in due flussi dello stesso segno
    ci-1 e ci sulle scadenze più vicine ti-1 e ti. La
    soluzione richiede che
  • ci-1v(t, ti-1) civ(t, ti) c? v(t, ?)
  • (ti-1 - t)ci-1v(t, ti-1) (ti - t) civ(t, ti)
    (? - t) c? v(t, ?)
  • N.B. Abbiamo utilizzato la duration di Macaulay,
    ma avremmo potuto utilizzare allo stesso modo la
    duration modificata.

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Fisher e Weil la soluzione
  • Risolvendo il sistema abbiamo
  • e il valore è della posta è ripartito sui bucket
    in ragione del rapporto tra le duration.

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Opzione RiskMetrics
  • Definiamo ?i-1, ?? e ?i le volatilità dei tassi
    sulle scadenze ?, ti-1 e ti rispettivamente e
    ?i,i-1 la correlazione tra i tassi sui due
    bucket.
  • Vogliamo ricavare ?, la quota del valore c?v(t,?)
    che verrà allocata al vertice ti-1
  • v(t, ti-1)ci-1 ?c?v(t,?) v(t, ti)ci
    (1- ?) c?v(t,?)
  • La condizioni sul segno e sul valore della
    posizione originaria rispetto a quelle ottenute
    con il mapping sono dunque verificate per 0 ? ? ?
    1
  • La condizione sulla duration è sostituita da
  • ?2Di-12?i-12 (1 - ?)2 Di2?i2
  • 2 (1 - ?) ? Di-1Di?i,i-1 ?i?i-1
    D?2 ??2

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RiskMetrics la soluzione
  • Il valore di ? è ottenuto risolvendo lequazione
    di secondo grado
  • a ?2 b ? c 0 con
  • a Di-12?i-12 Di2?i2 - ?i,i-1 Di-1Di ?i?i-1
  • b 2(?i,i-1 Di-1Di ?i?i-1 - Di2?i2)
  • c Di2?i2 - D?2 ??2
  • Viene scelta la soluzione compresa tra 0 e 1,
    ammesso che esista!

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Cash flow mapping pro e contro
  • Opzione Fisher Weil vantaggi
  • independenza dalla stima della volatilità
  • possibile stimare un limite di errore di
    approssimazione
  • Opzione RiskMetrics svantaggi
  • Se la stima di volatilità è accurata, fornisce
    unapprossimazione migliore
  • Coerente con un vasto insieme di movimenti della
    struttura a termine

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Un caso particolare
  • Assumiamo che la volatilità sia costante su tutti
    e bucket e che la correlazione sia perfetta
  • i) ?i-1 ?? ?i ?
  • ii) ?i,i-1 1
  • La condizione del modello di RiskMetrics è
  • ?2Di-12?2 (1 - ?)2 Di2?2 2 (1 - ?) ? Di-1Di
    ?2 D?2 ?2
  • da cui
  • ? Di-1 (1 - ?) Di 2 D?2
  • e la condizione corrisponde a quella di Fisher e
    Weil

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(No Transcript)
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La nuova opzione RiskMetrics
  • Recentemente RiskMetrics ha lanciato una proposta
    basata sullinterpolazione lineare della curva
    dei tassi
  • r(t,?) ? r(t, ti-1) (1 ?) r(t, ti)
  • I requisiti del modello sono
  • Il mapping è utilizza tre fondi anziché due due
    posizioni sui bucket adiacenti e una in cash.
  • Il mapping è costruito in modo che la sensitività
    del valore della posizione originaria rispetto al
    tasso di ognuno dei due bucket sia uguale alla
    sensitività delle poste di quel bucket.
  • Lidea è quella di far sì che se anche i due
    tassi si muovono in modo non correlato la
    sensitività complessiva della posizione ottenuta
    con il mapping sia la stessa del flusso
    originario.

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Le tre equazioni
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La soluzione
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Reporting sul rischio azionario
  • Le posizioni sul mercato azionario non sono
    distribuite su uno scadenzario, ma ripartite su
    mercati omogenei per paese o settore.
  • Scelte per il reporting
  • Esposizione al mercato valore della posizione
  • Esposizione al mercato rischio sistematico
  • Esposizione al titolo rischio complessivo

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Reporting del rischio azionario
  • Secondo il CAPM o il modello APT a un fattore, il
    cosiddetto market model, il rendimento di periodo
    rS sul titolo S può essere scomposto come
  • rS (1 - ?) rf ? rM ?S o, in parole
  • rS risk-free
  • rischio sistematico
  • rischio idiosincratico

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Scelte di reporting
  • La scelta di reporting
  • Assumere beta pari a 1 e nessun rischio
    idiosincratico consigliabile per esposizioni
    modeste
  • Utilizzare il calcolo del beta, o beta-book
    disponibili dai data-provider per distinguere
    lesposizione al rischio sistematico e a quello
    idiosincratico
  • Utilizzare la volatilità complessiva del titolo.

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Reporting sul rischio di cambio
  • Per posizioni su titoli di debito e capitale
    nella valuta straniera j, caratterizzata dal
    tasso di cambio ej rispetto alla valuta di
    riferimento, lesposizione al rischio di tasso o
    di mercato si somma a quella al rischio di cambio
  • La variazione percentuale di periodo di ogni
    esposizione i, dal punto di vista della valuta di
    riferimento, può essere infatti scomposta come
  • ri ri re dove ri e re sono rispettivamente
    le variazioni percentuali della posizione in
    valuta straniera e quella del cambio

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Esposizione al rischio di cambio
  • Data la scomposizione della variazione
    percentuale del valore, la varianza della
    posizione è
  • ?i2 ?i2 ?e22?ie?i?e
  • Ogni esposizione in titoli in valuta implica
    quindi unesposizione al rischio di cambio per
    una cifra pari al valore marking-to-market della
    posizione
  • Si noti che nel caso estremo in cui ?ie 1
  • ?i ?i ?e
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