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MARIA PIA FORCINITI

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Title: PowerPoint Presentation Author: Maria Pia Forciniti Last modified by: Maria Pia Forciniti Created Date: 4/4/2005 7:54:08 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: MARIA PIA FORCINITI


1
LE RINOCONGIUNTIVITI 23 MAGGIO 2008 20 GIUGNO
2008
Rinite allergica e complicanze fisiopatologia,
diagnosi e terapia.Dalla teoria alla pratica.
Gestione del paziente rinitico dalla diagnosi
al trattamento
MARIA PIA FORCINITI
2
Condizionamento(riscaldamento ed
umidificazione) E Salvadanaio
Difesa (aspecifica e specifica)
Ventilazione
Olfatto
D. Passàli, Siena 2005
3
La rinite allergica è sottodiagnosticata
4
CURA E AUTOCURA DELLE ALLERGIE RESPIRATORIE OGGI
48 Si Autocurano
22 Non si curano
30 Si curano tramite la prescrizione
Prodotto senza consiglio
Prodotto con consiglio
dati kk Research 2002
5
Molti pazienti allergici non riconoscono i
sintomi per cui non si rivolgono al medico o
ricorrono temporaneamente all automedicazione
con modalità spesso inadeguate e senza
consultare un esperto.

I FARMACI DI AUTOMEDICAZIONE
Farmaci che per la loro natura e obiettivo
terapeutico sono concepiti e destinati alluso
autonomo da parte del cittadino, senza obbligo di
intervento di un medico per la diagnosi, la
prescrizione o la sorveglianza durante il
trattamento Decreto Legislativo 539/1992 art.3,
comma 1
6
AUTOMEDICAZIONE
  • Lautomedicazione è un comportamento piuttosto
    diffuso in Italia utilizzata da 1 italiano su
    tre, con una durata del trattamento breve (3 gg e
    mezzo) (dati Eurisko 2003)
  • In particolare chi soffre di allergie, nel 48
    dei casi si autocura, il 30 non si cura e solo
    il 22 consulta un medico (dati kk Research 2002)
  • Cause principali dellautomedicazione
  • Il paziente allergico trascura i sintomi
  • Scarsa disponibilità di informazioni sui sintomi
    allergici, pertanto vengono confusi con banali
    raffreddori infettivi
  • I pazienti non sono soddisfatti dei farmaci di
    automedicazione di vecchia generazione per i
    loro marcati effetti collaterali
  • (Dati Research 100 2001)

7
FATTORI CHE CONDIZIONANO LO SVILUPPO
DELLAUTOMEDICAZIONE
  • FATTORI SOCIOECONOMICI Crescita del livello
    culturale medio, vasto accesso alle informazioni,
    maggiore interesse generale verso la salute,
    maggiore partecipazione alle decisioni
    riguardanti la propria salute
  • STILI DI VITA La sollecitazione ripetuta a
    correggere alcuna abitudini nocive (fumo di
    sigaretta ad esempio)innalza limpegno
    individuale verso la prevenzione e lautocura.
  • ACCESSIBILITA Tende a preferire medicinali di
    facile accesso, privi di attese o burocrazie.
  • CONTINUITA NELLA CURA Lautomedicazione rende
    più facile la continuità terapeutica o la cura di
    esacerbazioni

8
OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO
  • Fornire al farmacista le informazioni utili per
  • guidare il paziente con sospetta o accertata
    allergia respiratoria da unautocura a
    unautocura responsabile
  • fornire al paziente allergico uninformazione
    corretta sulla prevenzione e la gestione delle
    allergie respiratorie basata sulle linee guida
    nazionali ed internazionali

9
RAZIONALE
  • Il farmacista quindi gioca un ruolo fondamentale
    grazie alla sua immediatezza, familiarita e
    competenza nelleducazione allautomedicazione
    del paziente allergico
  • Nel riconoscere le allergopatie e la loro
    severità
  • Nelliniziare un appropriato trattamento
    sintomatico
  • - Nelloffrire i primi consigli educazionali
  • - Nel proporre adeguate misure preventive
  • Nel riconoscere e segnalare gli effetti
    collaterali
  • e ottimizzare i benefici della farmacoterapia
  • - Nel riconoscere i casi da rinviare al medico

10
CURA E AUTOCURA DELLE ALLERGIE RESPIRATORIE DOMANI
48 Si Autocurano
22 Non si curano
30 Si curano tramite la prescrizione
Prodotto con consiglio
Prodotto con consiglio
11
COSE LALLERGIA?
E UNA FORMA DI IPERSENSIBILITA DI CUI SI
CONOSCONO 4 FORME Tipo I IgE mediata (es. Rinite
allergica) Tipo II Citolitica-citotossica (es.
Immunocitopenie da farmaci) Tipo III Da
immunocomplessi (es. Vasculiti allergiche) Tipo
IV Cellulo-mediata (es. Eczema da contatto)
ALLERGIA è stata prevalentemente identificata
con lipersensibilità di tipo I secondo Gell e
Coombs e di conseguenza la malattia allergica è
stata pressochè riferita alle condizioni
potenzialmente dovute ad un meccanismo IgE
mediato C.Zanussi, Trattato
Italiano di Allergologia 2002
12
Rinite allergica
Mygind N., Dahl R. 7 suppl 9 57-62.
D. Passàli, Siena 2005
13
Epidemiologia della rinite allergica

gt20 della popolazione nelle nazioni altamente
industrializzate (USA, GB, Scandinavia e Nuova
Zelanda) 10-20 nellEuropa Occidentale e
Mediterranea lt10 nellEuropa Centro-Orientale e
Balcanica, Messico, Etiopia, India, Cina e
Indonesia In Italia il 15 della popolazione
presenta una manifestazione allergica 100-150
milioni di individui nel mondo sono affetti da
asma GB (30.4), USA (12), Italia (9-10).
C. Zanussi Trattato Italiano di Allergologia -
2002
14
Prevalenza della Rinite Allergica
Bambini 20
12
Adulti
14
Anziani 3
D. Passàli, Siena 2005
15
  • Lincidenza della rinite allergica è aumentata
    parallelamente al diffondersi della
    industrializzazione e dellurbanizzazione e oggi
    è stimabile attorno al 15 in Italia.
  • Le forme stagionali, la cui incidenza è del
  • 60-65, interessano principalmente le aree urbane
    e per spiegare questa apparente contraddizione,
    cè una duplice motivazione
  • Lirritazione causata dallinquinamento urbano
    favorisce la sensibilizzazione ai pollini
  • La mancanza di un costante contatto con basse
    concentrazioni di polline (presenti invece in
    ambiente rurale) non consente una naturale
    iposensibilizzazione.

16
Per quali motivi le allergie sono in costante
aumento?
17
Le diagnostichiamo più facilmente Maggior
informazione nella popolazione generale.
Lincremento è reale. Diverse ipotesi
  • Esposizione allergenica
  • 2. Riduzione delle infezioni (ipotesi igienica)
  • 3. Sistema di vita occidentale
  • 4. Riduzione degli individui del nucleo familiare
  • 5. Accuratezza nella diagnosi

18
QUALITÀ DELLA VITA DEL PAZIENTE ALLERGICO
BRINDIAMO AL NOSTRO AMORE
Ecco il suo pollo signoraETCIUU
etciùù!

VITA SOCIALE
LAVORO
STAI STUDIANDO ???
STUDIO
19
IMPATTO SOCIO-ECONOMICO DELLA RINITE
  • La rinocongiuntivite allergica ha dei costi sia
    diretti sia indiretti correlati alle complicanze
    (asma, sinusite) e alle manifestazioni
    extra-nasali (astenia, scarsa concentrazione,
    irritabilità e quindi scarso rendimento
    scolastico-lavorativo)

Costi Indiretti
  • Assenze dal lavoro e da scuola (anche della
    famiglia del bambino con allergia respiratoria)
  • Scelte professionali condizionate dalla malattia
    e ritiro prematuro dal lavoro

20
Definizione
La rinite allergica è definita su base clinica
come un disturbo nasale indotto da
una Infiammazione IgE mediata conseguente
allesposizione ad allergeni. I sintomi sono
prurito, starnuti, rinorrea e ostruzione nasale e
sono reversibili spontaneamente od in seguito a
terapia.
ARIA, 2001
21
I sintomi tipici di rinite allergica
Prurito nasale Rinorrea Starnuti Ostruzione Si
ntomi associati Congiuntivite (specialmente nelle
forme da pollini) Asma (specialmente nelle forme
da acari e gatto)
22
Congiuntivite
Prurito Arrossamento Lacrimazione Chemosi
23
DIFFERENTI FENOTIPI

SNEEZER-RUNNER BLOCKERS
Starnuti Numerosi Pochi o nessuno
Rinorrea Sempre!Acquosa!rinorrea anteriore e posteriore Variabile.muco denso, rinorrea posteriore
Prurito nasale Spesso No
Ostruzione nasale Variabile Spesso severa
Ritmo diurno Peggiore al risveglio, miglioradi giorno, peggiora di sera Costante notte e giorno,talora peggiora di notte nei casi severi
Congiuntivite Spesso presente Assente
24
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
  • RINITE ALLERGICA
  • 2 o dei seguenti sintomi
  • Rinorrea acquosa
  • Starnutazione
  • Ostruzione nasale
  • Prurito nasale
  • /-Congiuntivite
  • RINITE NON ALLERGICA
  • Sintomi unilaterali
  • Ostruzione nasale senza altri sintomi
  • Rinorrea mucopurulenta
  • Scolo rinofaringeo con muco denso e/o rinorrea
    anteriore
  • Dolore
  • Epistassi ricorrente
  • Anosmia

25
COMPLICANZEDELLA RINITE

Lo sgocciolamento rino-faringeo può scatenare una
contrazione della muscolatura liscia bronchiale
26
...Le sequele
Rino-otiti
Ostruzione Nasale
Rinosinusiti
Sindrome rino-bronchiale
D. Passàli, Siena 2005
27
Storia naturale
Rinite
Asma
28
Asma
Dispnea Tosse secca Sibili Senso di costrizione
toracica Accentuati di notte e/o nelle prime
ore del mattino o dopo esercizio
fisico Reversibili spontaneamente o dopo
trattamento
29
APPROCCIO DIAGNOSTICO DEL PAZIENTE CON RINITE
ALLERGICA
  1. Anamnesi
  2. Esame obiettivo
  3. Test allergologici
  4. Endoscopia nasale
  5. Esame delle secrezioni nasali
  6. Test di provocazione nasale
  7. Esami radiologici
  8. Esami opzionali biopsia nasale, tampone nasale
    per esame batteriologico, risonanza magnetica,
    funzione mucociliare, valutazione pervietà nasale
    con picco di flusso inspiratorio nasale,
    rinomanometria anteriore e posteriore, test
    funzione olfattiva e misurazione no

30
Allergeni domestici (indoor) Acari Animali
a pelo (gatto, cane, coniglio ecc.)
Scarafaggi Miceti
Allergeni degli ambienti esterni Piante
erbacee (graminacee, urticacee, composite,
ecc.) ed arboree (oleacee, betulacee, ecc.)
Miceti
Allergeni professionali
31
Acari della polvere (dermatofagoidi)
Gli acari costituiscono la fonte allergenica più
importante a livello mondiale Proliferano in
ambienti caldi e umidi. Non sopravvivono oltre i
1500 m e a basse temperature Si nutrono
principalmente delle desquamazioni cutanee umane
(molto abbondanti negli effetti letterecci).
Le proteine allergeniche sono contenute nelle
deiezioni dellacaro. Hanno dimensione di circa
5-10 micron e quindi possono restare
sospese nellaria per 1-2 ore, una volta
sollevate. Circa il 50 dei soggetti
sensibilizzati alla polvere di casa (HOUSE DUST
MITE) sviluppa asma. Più elevata è la
concentrazione di acari, più elevato è il
rischio di sviluppare allergia o asma.
32
Epitelio di gatto
  • Allergene praticamente ubiquitario
  • (ambienti interni ed esterni).
  • Origina da saliva, siero
  • e urine dellanimale
  • e si deposita e accumula nel pelo.
  • Notevole stabilità e resistenza
  • al calore dellallergene.
  • Trasporto e diffusione passiva
  • attraverso gli abiti anche in luoghi
  • che non sono stati
  • mai frequentati dai gatti.

33
Graminacee
Famiglia di erbe annue perenni con fiori a
spighette, comprende circa 5000 specie di erbe
che si possono ritrovare nei prati, nei terreni
incolti, lungo le scarpate, ai margini delle
strade. Il periodo di massima pollinazione è
compreso tra aprile e giugno e in tono minore
fra fine agosto e settembre.
34
Parietaria
Erba appartenente alla famiglia delle urticacee,
provvista di peli urticanti, cresce
abbondantemente nellitalia meridionale e in
liguria. Si trova facilmente lungo le fessure
dei muri, sui ruderi, ai lati delle strade. Il
periodo di pollinazione va da marzo a settembre
ma nell italia meridionale può diventare anche
perenne.
35
Betulacee
Lontano è il tipico albero che si accompagna ai
corsi dacqua e ai luoghi fangosi, alto fino a
30 m, la sua pollinazione va da febbraio a
marzo. In montagna la pollinazione è sempre
posticipata. La betulla è un albero dei paesi
scandinavi, in italia è diffusa sulle alpi e
prealpi, ma la si ritrova anche nei giardini
privati come albero ornamentale. Il suo tronco
ha un inconfondibile colore biancastro. La
fioritura è compresa tra aprile e maggio.
ONTANO
BETULLA
36
IL CIPRESSO
  • Il polline delle cupressacee è noto per essere
    responsabile di allergopatia respiratoria,
    prevalentemente nel periodo invernale (dicembre
    aprile).
  • Poiché tale periodo è caratterizzato dalla
    frequente presenza di sindromi infettive virali
    delle vie respiratorie, la pollinosi da cipresso
    viene spesso confusa con tali patologie con
    conseguente ritardo diagnostico-terapeutico.

37
LE COMPOSITE
  • Vasta famiglia di piante erbacee o con arbusto,
    che comprende più di 20000 specie, sono provviste
    di fiori sessili riuniti in infiorescenze a
    capolino. I generi di maggiore importanza
    allergologica sono lartemisia, lambrosia e il
    tarassaco.
  • Il periodo di pollinazione va da aprile a
    settembre.

38
LANCIUOLA
  • Pianta appartenente alla famiglia delle
    plantaginacee, si ritrova in tutti i terreni
    calpestati e selciati urbani, ha una struttura
    molto caratteristica, formata da un cespo di
    foglie lanceolate, riunite a formare una rosetta
    basale, dal mezzo della quale spunta un lungo
    stelo recante sulla sommità uninfiorescenza a
    spiga.
  • Il periodo di pollinazione va da aprile
    allestate inoltrata.

39
FARINACCIO
  • Pianta appartenente al genere Chenopodium, un
    gruppo di oltre 150 specie di non facile
    riconoscimento. Colonizza ruderi, terreni
    incolti, orti e luoghi abitati.
  • Sulle foglie e sui rami si nota un indumento
    farinoso, pertanto la pianta è detta volgarmente
    farinaccio. Lo si ritrova dalla costa alle
    montagne e la pollinazione si estende da giugno a
    ottobre.

40

Allontanamento dellallergene indicato quando
possibile
  • Immunoterapia
  • efficacia
  • prescrizione specialistica
  • può modificare la
  • storia naturale
  • Farmacoterapia
  • sicurezza
  • efficacia
  • facilità di somministrazione

costi
Educazione del paziente Sempre indicata
41
PREVENZIONE DELLE POLLINOSI
42
IL CALENDARIO POLLINICO
  • Il calendario pollinico varia a seconda di
  • -zona geografica
  • -condizioni metereologiche
  • -Altitudine.
  • Classicamente si distinguono 4 periodi di
    pollinazione
  • gennaio-febbraio pollinazione precoce degli
    alberi (cipresso, betulla, nocciolo, ontano).
  • Marzo-giugno pollinazione delle erbe da campo
    (graminacee, composite, lanciuola, parietaria,
    farinaccio, solidago)
  • Luglio agosto continua la pollinazione di
    parietaria, composite e inizia la comparsa di
    micofiti.
  • fine agosto-settembre riduzione dei pollini di
    lanciuola e parietaria e ripresa, in tono minore,
    dei pollini di graminacee.

43
Suddividendo lItalia in base a parametri
geo-climatici è possibile ricostruire un
calendario pollinico per ciascuna area (Zona
Alpina, Valle del Po, Nord Adriatica, Sud
Adriatica, nord Tirrenica, Sud Tirrenica, Isole)
riportando in ascisse i mesi dellanno e in
ordinate la concentrazione pollinica delle
piante di maggiore interesse allergologico.
www.isao.bo.cnr.it/aerobio/aia/
44
Cross-reazioni
Alimenti vegetali cross-reattivi
Famiglie di pollini
Melone, anguria, pomodoro, arancia, kiwi,
prunoidee (pesca, albicocca, ciliegia, prugna)
Graminacee
Gelso, basilico, piselli
Urticacee (parietaria)
Sedano, carota, melone anguria, mela, banana,
zucca, camomilla
Composite
Mela, pera, albicocca, noce, ciliegia, banana,
nocciola, finocchio, carota, sedano, patata
Betulacee
45
PREVENZIONE IN CASO DI ALLERGENI PERENNI
46
PROFILASSI AMBIENTALE ANTI-DERMATOFAGOIDI
  • Gli acari della polvere o Dermatophagoides sono
    microrganismi delle dimensioni di 200 micron, che
    si trovano prevalentemente nei materassi,
    cuscini, coperte, trapunte, nei divani-poltrone e
    nei tappeti.
  • Le loro condizioni ideali di sviluppo sono
    lassenza di raggi solari, una temperatura di
    circa 20C e unumidità relativa del 70.
  • Le femmine depongono 60-100 uova al giorno e
    particelle fecali, che sono responsabili della
    sensibilizzazione allergica.
  • I materassi in LATTICE non impediscono la
    crescita degli acari, pertanto non rappresentano
    unadeguata soluzione al problema!!

47
PROFILASSI AMBIENTALE ANTI-DERMATOFAGOIDI
  • Per ridurre al minimo la quota di allergene
    presente nellambiente domestico, occorre
  • Rendere la casa asciutta e ben areata (esporre
    coperte al sole).
  • Arredo semplice, facilmente spolverabile. Tenere
    sempre pulito con un panno inumidito o panni
    elettrostatici cattura-polvere.
  • Evitare moquette, tappeti, pedane, tendaggi,
    tappezzerie, poltrone e divani.
  • Evitare pelouche.
  • Adottare coprimaterassi e copricuscini
    anti-acaro.
  • Pulire il materasso con aspirapolvere 1 o 2
    volte/settimana.
  • Usare laspirapolvere, non la scopa!

48
GATTO
  • Lallergene del gatto (fel d1) è contenuto nella
    saliva, nelle urine e nellepitelio dellanimale.
  • Molto stabile, perciò è inutile lavare il gatto.
  • Di scarsa utilità è limpiego di agenti riducenti
    il fel d1 esempio allerpet.
  • Di scarsa utilità risulta la castrazione del
    gatto maschio.
  • Viene veicolato passivamente dai vestiti e
    pertanto è ubiquitario (cioè lallergene è
    rilevabile anche in ambienti in cui non è mai
    stato presente lanimale).
  • Allontanare il gatto!!
  • Se non è possibile, non farlo entrare in camera
    da letto.
  • Adottare le stesse misure prifilattiche degli
    acari.

49
MICOFITI
  • I micofiti sono pneumoallergeni spesso causa di
    sintomi respiratori (asma e rinocongiuntivite).
  • La prevalenza di sensibilizzazione ai micofiti
    varia in rapporto alle differenti condizioni
    climatiche è maggiore nelle regioni
    caratterizzate da un clima umido o in alcuni
    ambiti lavorativi.
  • Questi microrganismi sono in grado di parassitare
    molti vegetali (soprattutto cereali, piante
    arboree e ornamentali) disperdendo nellaria
    grandi quantità di spore, ma si ritrovano anche
    nei condizionatori daria degli ambienti
    lavorativi e domestici, nei tappeti, nella carta
    da parati, nei dispositivi atti a umidificare
    lambiente.
  • Le condizioni ambientali ottimali per la loro
    crescita sono una temperatura di 18-32c e
    unumidità relativa superiore al 65.

50
MICETI ATMOSFERICI e DOMESTICI
  • Miceti atmosferici (alternaria, cladosporium)
    presenti sul suolo, in particolare in zone
    agricole, ove svolgono un ruolo di decomposizione
    di vegetali (piante, foglie e frutti) e di altri
    materiali organici.
  • Causano sintomi nel periodo estivo-autunnale
    (giugno-ottobre).
  • Miceti domestici (apergillus) presenti tutto
    lanno, soprattutto in ambienti poco ventilati.
    Sorgenti di tali muffe sono alimenti conservati
    in maniera inadeguata, carta da parati, sistemi
    di condizionamento e di umidificazione dellaria.
  • Di interesse professionale (lavorazione del pane,
    formaggio, birra, farmaceutica) sono invece
    penicillium, mucor, monilia

51
IMMUNOTERAPIA (ITS)
  • Limmunoterapia allergene-specifica, chiamata
    comunemente vaccino, consiste nella
    somministrazione al soggetto allergico di dosi
    crescenti di allergene (pollini, acari,
    muffe...), fino a raggiungere una dose tale da
    ridurre i sintomi dovuti allallergene causale.

52
IMMUNOTERAPIA (ITS)
  • Per quali pazienti è indicata lITS?
  • LITS è indicata solo per i pazienti con
    unallergia IgE-mediata, rinocongiuntivite, asma
    allergico e con reazioni allergiche a punture di
    imenotteri (ape, vespa, calabrone...).
  • Va sempre dimostrato il ruolo causale
    dellallergene.
  • Va impiegata nelle fasi precoci dellasma
  • e non nellasma grave.
  • I migliori risultati si sono ottenuti nei
    pazienti affetti da rinite allergica, ma diversi
    studi hanno dimostrato che può avere effetti
    benefici anche sullasma allergico (Abramson Am J
    Respir Crit Care Med 1995151969-74)
    specialmente se associato a rinite.
  • Le vie di somministrazione sono sottocutanea e
    sublinguale (Canonica et al, Jaci, 2003
    111437-48)

53
QUALI SONO I RISCHI DELLIMMUNOTERAPIA?
Le reazioni indesiderate si distinguono in locali
(arrossamenti pruriginosi in sede di iniezione
del vaccino) e sistemiche (generalizzate). A loro
volta le reazioni locali si distinguono in
precoci (entro 30 minuti) e ritardate (oltre i 30
minuti) e per prevenirle è sufficiente ridurre il
dosaggio del vaccino (Lockley, Ann Allergy Asthma
Immunol 2001 87 (suppl 1) 47-55). Le reazioni
sistemiche comprendono rinite e asma fino allo
shock anafilattico, insorgono entro pochi minuti
dalliniezione
54
ITS CONCLUSIONI
  • LITS rimane lunica terapia che cura veramente
    lallergia
  • E più efficace se viene somministrata nelle fasi
    iniziali della malattia
  • Riduce il rischio di evoluzione della rinite in
    asma e linsorgenza di nuove sensibilizzazioni.
  • A tuttoggi non esiste alcuna indicazione alluso
    di its nellallergia alimentare
  • Letà inferiore ai 5 anni e la gravidanza
    rappresentano delle controindicazioni relative
  • La durata ottimale è di 3-5 anni, ma la
    sospensione del trattamento va valutata caso per
    caso.

55
ARIA Classificazione della rinite
Intermittente lt 4 giorni/settimana o lt 4 settimane
Persistente gt 4 giorni/settimana e gt 4 settimane
ARIA Position Paper, JACI, 2001
56
Trattamento della rinite allergica
ARIA-Allergica Rhinitis and its Impact on Asthma
-
Moderata
-
grave
Lieve
Moderata
-
persistente
persistente
grave
intermittente
Lieve
intermittente
Steroide nasale
cromone
nasale
Antistaminico non sedativo orale o locale
Decongestionante nasale (lt10 giorni) o
decongestionante orale
Allontanamento di allergeni e irritanti
Immunoterapia
57
Trattamento della rinite allergica (Evitare
lallergene se possibile)
PERSISTENTE
INTERMITTENTE
LIEVE AntiH1 orali AntiH1 nasali e/o
decongest. lavaggi nasali Non necessaria mente
in questordine
MODERATA/SEVERA steroidi nasali
MODER/ SEVERA
LIEVE
AntiH1 orali AntiH1 nasali e/o decongest. CS
nasali (cromoni)
rivedere dopo 2-4 sett.
MIGLIORA step down e continua per 1 mese
NO RISPOSTA rivedere diagnosi
Se persistente rivedere dopo 2-4 sett. Se non
risposta step-up. Se migliora continua per 1 mese
Aumenta CS nasale
Aggiungi decongest. o steroide orale
Rinorrea aggiungi ipratropio
Aggiungi Anti H1
IMMUNOTERAPIA
Se presente congiuntivite aggiungere Anti H1
orali o Anti H1 topici o cromoni topici
58
EFFETTI FARMACI PER LA RINITE -ARIA
Starnuti Rinorrea Ostruzione Prurito Congiuntivite
Antistaminici
orali 0 a
nasali 0
collirio 0 0 0 0
Steroidi nasali
Cromoni
nasali 0
collirio 0 0 0 0
Decongestionanti
nasali 0 0 0 0
orali 0 0 0 0
Anticolinergici 0 0 0 0
Antileucotrieni 0 0 0
59
  • Gli antistaminici furono scoperti da Bovet e
    Staub nel 1937 i primi composti erano poco
    potenti e troppo tossici per un impiego clinico.
  • Oggi si distinguono gli antistaminici di I e II
    generazione.

GLI ANTISTAMINICI
  • Gli antistaminici di I generazione hanno un
    rapporto rischio/beneficio sfavorevole spiccati
    effetti sedativi, anticolinergici e scarsa
    selettività per i recettori.
  • Se possibile, non dovrebbero essere più
    utilizzati nella rinite allergica.

60
ANTISTAMINICI DI I GENERAZIONE
  • Assorbimento gastroenterico rapido riscontrabili
    nel plasma già dopo 30-60 min.
  • Il tmax (picco massimo nel siero) avviene in 1-3
    ore.
  • Lazione tissutale dura 1-3 ore, poiché hanno
    legame tardivo.
  • Agiscono con un meccanismo competitivo con i
    recettori per listamina.
  • Il metabolismo è epatico e lescrezione è
    urinaria.
  • Inducono tachifilassi ( progressiva riduzione
    dellefficacia con limpiego prolungato, poiché
    si riduce il n di recettori H1 e si riduce la
    specificità di legame al rec)
  • Tipici effetti collaterali sedazione, effetti
    anticolinergici (poiché il recettore h1 è
    simile al 40 al recettore per lach), aumento
    dellappetito.

61
ANTISTAMINICI DI II GENERAZIONE
  • Negli ultimi 15 anni sono stati sviluppati
    antistaminici di II generazione
  • -Elevata potenza
  • -Lunga durata dazione
  • -Minimo effetto sedativo

62
ANTISTAMINICI DI II GENERAZIONE
  • Non agiscono in modo competitivo con i rec H1,
    quindi anche in presenza di alte concentrazioni
    di istamina, si legano ugualmente ai rec H1.
  • Vantaggi
  • Effetti sicuri sul blocco dei rec H1
  • Rapidità dazione
  • Raggiungimento del Tmax rapido
  • Assenza di metabolismo epatico
  • Lipofobici (non passano la barriera
    emato-encefalica) pertanto non danno sedazione
  • Non mostrano affinità per altri rec.
  • Elevato legame con le sieroproteine
  • Impiegabili in monosomministrazione, eccetto
    lacrivastina
  • Attività antiallergica basata su blocco delle
    lipossigenasi, blocco dei rec. Per listamina,
    blocco del rilascio dei mediatori, inibizione
    della degranulazione mastocitaria.

63
ANTISTAMINICI CONCLUSIONI
  1. Gli antistaminici di II generazione dovrebbero
    essere di prima scelta
  2. Somministrazione continua e non solo sintomatica
  3. Nella rinite con blocco nasale è consigliabile
    associare un cortisonico topico

64
  • GAZZETTA UFFICIALE N.49 DEL 28 FEBBRAIO 2004
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • ORDINANZA 24 Febbraio 2004
  • Rimborsabilita' e modalita' di prescrizione dei
    medicinali antistaminici
  • Art. 1.
  • I medicinali antistaminici ammessi al rimborso
    sono quelli elencati nell'allegato 1 della
    presente ordinanza, di cui costituisce parte
    integrante ad ogni effetto. 2. La prescrizione,
    in base alla nota CUF n. 89, e' limitata alla
    seguente condizione .pazienti affetti da
    patologie su base allergica di grado medio e
    grave (rinocongiuntivite allergica stagionale,
    orticaria persistente non vasculitica) per
    trattamenti prolungati (superiori a sessanta
    giorni).
  • Art. 2.
  • 1. La presente ordinanza entra in vigore all'atto
    della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
    della Repubblica italiana ed ha la durata di
    quattro mesi.

65
E GLI ANTISTAMINICI TOPICI?
  • Gli anti-H topici hanno il vantaggio di
    raggiungere elevate concentrazioni nelle mucose
    nasali/congiuntivali
  • Profilo di efficacia sovrapponibile a quelli per
    os, ma con minore rapidità dazione (15 minuti)
  • Ma agiscono solo nel sito di somministrazione
  • 2 applicazioni/die

66
FARMACI ANTISTAMINICI OTC
ACTIFED Pseudoephedrine-triprolidine
POLARAMIN AR Dexchlorpheniramine
FIENAMINA Chlorphenamine-ephedrine
NARISTAR Cetirizine-pseudoephedrine
FENISTIL Dimentindene
TRIAMINIC Caffeine-mepyramine-pheniramine-phenylpropanolamine
NARIXAN Pseudoephedrine
TAVEGIL Clemastine
TEMPO RINOLO Chlorphenamine-phenylpropanolamine
TONAMIL Thonzylamine
DURAZINA Chlorphenamine-phenylpropanolamine
INHISTON Pheniramine
RONDEC Carbinoxamine-pseudoephedrine
REACTINE Cetirizine-pseudoephedrine
67
I corticosteroidi nasali sono efficaci sull
ostruzione. Il massimo effetto richiede 24-48
ore, ma possono agire sui sintomi già a partire
dalle 12 ore circa. Jen, Ann Allergy Asthma
Immunol 2000 Denkewicz, JACI 2003
  • Beclometasone dipropionato
  • Budesonide
  • Flunisolide
  • Fluticasone propionato
  • Mometasone furoato
  • Triamcinolone acetonide

68

FLUNISOLIDE
BUDESONIDE
FLUTICASONE
MOMETASONE
50
100
biodisponibilità
69
punti di forza dei corticosteroidi topici
  • Sono i più potenti farmaci antinfiammatori
  • Efficaci nel trattamento di tutti i sintomi
    rinitici, compresa lostruzione
  • Somministrazione una o 2 volte / die
  • Superiori agli antiistaminici per tutti i sintomi
    nasali
  • Terapia First line per la rinite allergica
    persistente moderata-severa

70
Non sono stati documentati effetti
osteopenizzanti clinicamente significativi negli
studi a lungo termine
Gli effetti sullasse ipofisi surrene sono dose
dipendenti, ma misurabili solo con specifiche
metodiche. Insufficienza surrenale da ICS è
stata descritta solo aneddoticamente in oltre 20
anni di utilizzo.
I CSI possono (ad alte dosi e per terapie
protratte) ridurre la velocità di crescita, ma
non sembrano avere effetto sulla statura finale.
Non sono documentati effetti metabolici od
ematologici
DEVE COMUNQUE SEMPRE ESSERE UTILIZZATA LA DOSE
MINIMA EFFICACE
71
Cromoni (sodio cromoglicato e nedocromil)
Stabilizzano la membrana dei mastociti,
limitandone la degranulazione. Sono farmaci
preventivi che agiscono solo localmente per
via inalatoria. Non hanno effetti collaterali.
Sono molto meno efficaci dei corticosteroidi e
degli antistaminici. Devono essere
somministrati 3-4 volte al dì (con problemi di
compliance). Data la quasi completa assenza di
effetti collaterali sono molto utilizzati nel
bambino e tra le prime scelte in gravidanza
72
Anticolinergici topici Oxitropio, ipratropio
Hanno meccanismo di antagonismo recettoriale
colinergico Riducono la secrezione delle
ghiandole mucose e siero-mucose Sono
estremamente efficaci nel ridurre la rinorrea,
ma poco attivi sugli altri sintomi istamino
mediati (prurito e starnuti) e sullostruzione Bu
on profilo di sicurezza e scarsi effetti
collaterali Si usano come seconda o terza linea,
se la rinorrea è il sintomo predominante
73
DECONGESTIONANTI TOPICI
  • Agiscono sui recettori alfa-adrenergici.
  • Molto efficaci sullostruzione nasale, sia nella
    rinite allergica, sia non allergica.
  • Scarso effetto sul prurito e rinorrea.
  • Agiscono in 10 minuti e durano 1 ora.
  • Possono essere impiegati solo per 10 giorni.
  • Possono essere somministrati prima di altri
    farmaci per migliorare la pervietà nasale.
  • Luso prolungato causa tachifilassi, ostruzione
    di rimbalzo, e rinite medicamentosa.

74
DECONGESTIONANTI ORALI
  • I più usati sono efedrina, fenilefrina,
    fenilpropanolamina e pseudoefedrina
  • Impiegabili sia a breve, sia a lungo termine
  • Effetto inferiore ai decongestionanti topici, ma
    non hanno effetto di rimbalzo
  • Non agiscono sugli altri sintomi della rinite
  • Inizio dazione in 30 min, durata dazione6 ore
  • Impiegati sia nella rinite allergica sia nella
    rinite infettiva.

75
DECONGESTIONANTI ORALI
  • Le controindicazioni della pseudoefedrina sono le
    cardiopatie, lipertensione e il glaucoma.
  • Effetti collaterali più comuni secchezza delle
    fauci, insonnia, cefalea, sonnolenza, astenia e
    nervosismo.
  • La pseudoefedrina e in uso terapeutico da oltre
    50 anni pertanto la sua efficacia e sicurezza
    e sostenuta da numerosi studi clinici

76
Antileucotrienici
Farmaci che inibiscono la sintesi dei leucotrieni
od il loro legame agli specifici recettori
(Leukotriene Receptor Antagonists, LTRAs)

Montelukast Pranlukast Zafirlukast Zileuton
Antagonisti recettoriali
Inibitore della sintesi
Non disponibili in Italia
77
Fosfolipidi
Membrana cellulare
FOSFOLIPASI A2
EPOSSIDO IDROLASI
FLAP LO
LT A4
LT B4
Acido arachidonico
LT C4 Sintetasi
Citosol
Trans peptidasi
Dipeptidasi
LT C4
LT D4
LT E4
Ambiente extracellulare
RECETTORE dei Cys-LT
78
Antileucotrienici
Nella rinite gli antileucotrienici non sono
superiori agli antistaminici in termini di
efficacia e sono inferiori agli steroidi
topici. Il loro utilizzo nella rinite può essere
preso in considerazione quando coesistono i
sintomi di asma bronchiale. Possono essere
utilizzati come add-on therapy nelle forme che
non rispondono alla terapia tradizionale. Il
profilo di sicurezza sembra essere
ottimale. Considerare i costi.
79
Medicine complementari/alternative
Le evidenze sperimentali disponibili ad oggi non
consentono di raccomandare luso di questi
approcci (omeopatia, agopuntura, rimedi
fitoterapici) nel trattamento della rinite. I
pazienti che desiderano farne uso devono essere
informati della mancanza di prove sperimentali
e dei potenziali rischi ed effetti collaterali
di queste terapie. I test alternativi sono privi
di fondamenti scientifici dimostrati, e di
nessuna comprovata utilità per la diagnostica.
80
EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL FARMACISTA
LA MAGGIORE DIFFUSIONE DELLAUTOMEDICAZIONE
CONFERISCE AL FARMACISTA IL RUOLO DI PRIMO
CONSULENTE DEL CONSUMATORE, PARTECIPANDO COSI AL
CONTROLLO DELLA SALUTE PUBBLICA E QUESTO IMPLICA
UNA MAGGIORE RESPONSABILITA.
81
AZIONI DEL FARMACISTA NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE
ALLERGICO
  • CONTRIBUIRE ALLA SENSIBILIZZAZIONE DEL PUBBLICO
    NEI CONFRONTI DELLE PATOLOGIE ALLERGICHE
  • CONTRIBUIRE ALLO SCREENING DEI PAZIENTI ALLERGICI
    E/O ASMATICI.
  • RISOLVERE IL PROBLEMA ACUTO QUANDO LA TERAPIA
    CONSIGLIATA NON INTERFERISCA CON GLI ACCERTAMENTI
    DIAGNOSTICI (ES. ANTISTAMINICI NELLESECUZIONE
    DEI TEST ALLERGOMETRICI)
  • CONSIGLIARE AL PAZIENTE UNA VISITA SPECIALISTICA
    PER UN MIGLIORE INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO-TERAPEUT
    ICO DELLA MALATTIA NEI PAZIENTI CON SINTOMI
    MODERATO-GRAVI E/O PERSISTENTI
  • SPIEGARE AL PAZIENTE IL FUNZIONAMENTO DEI
    DISPOSITIVI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI.
  • CONSIGLIARE AL PAZIENTE UN TRATTAMENTO IN
    URGENZA, INDICARE UN CENTRO SPECIALISTICO DI
    RIFERIMENTO.
  • CONSIGLIARE I MEZZI DI PREVENZIONE AMBIENTALE
    ADEGUATI.
  • DARE UN AGGIORNAMENTO SULLE CONCENTRAZIONI
    POLLINICHE.

82
IL FARMACISTA E IL PAZIENTE ALLERGICO
  • Il farmacista svolge pertanto un ruolo chiave
    nel
  • Riconoscere i pazienti con sospetta allergia
  • Migliorare la compliance dei pazienti che sanno
    gia di essere allergici
  • Alleviare i sintomi dei pazienti con un
    trattamento sintomatico a breve termine sia alla
    prima diagnosi che in caso di riacutizzazione
  • Inviare il paziente al medico per linquadramento
    diagnostico e il trattamento a lungo termine
  • Fornire al paziente consigli educazionali e di
    automedicazione responsabile

83

DOMANDE DA PORRE AL PAZIENTE
84
ANAMNESI
  • Sintomi?
  • Familiarita?
  • Precedenti allergie o sintomi simili?
  • Precedenti terapie?
  • Risposta alla terapia?

85
QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI?
  • Rinorrea acquosa
  • Prurito nasale
  • Ostruzione nasale
  • Abbondante starnutazione
  • Prurito oculare
  • Lacrimazione
  • Eritema congiuntivale
  • Tosse secca, fischi, oppressione toracica, fiato
    corto

86
FATTORI AGGRAVANTI LA SINTOMATOLOGIA
  • Ambiente chiuso
  • Esposizione a polvere domestica
  • Esposizione allambiente lavorativo (donna delle
    pulizie, stalla, libreria, magazziniere,
    panettiere, )
  • Esposizione allaria condizionata
  • Esposizione a sbalzi di temperatura
  • Peggioramento in ambiente aperto
  • Erba appena tagliata
  • Presenza di animali

87
INTERVENTO DEL MEDICO
  • La rinite allergica (e non allergica)
    intermittente (ad esempio qualche starnuto, lieve
    prurito nasale e/o congiuntivale e lieve
    rinorrea), e una malattia trattabile con farmaci
    sintomatici (antistaminici orali e topici,
    decongestionanti orali e topici, cromoni). Utile
    comunque la diagnosi allergologica
  • Il paziente deve comunque essere inviato dal
    medico in caso di persistenza e ricorrenza dei
    sintomi per la presenza di ALCUNI RISCHI
  • Possibilità di associarsi a patologie piu
    gravi come sinusite, poliposi nasale, asma
    bronchiale
  • Possibilità di evoluzione nel tempo (marcia
    allergica)
  • Se non curata adeguatamente puo alterare
    notevolmente la qualità della vita del paziente

88
PERCHE E IMPORTANTE INVIARE TALI PAZIENTI DAL
MEDICO?
  • In caso di rinite persistente lo specialista
  • Puo indagare leventuale presenza di ostacoli
    alla pervietà delle vie aeree che cambia
    lapproccio terapeutico e la prognosi.
  • Effettuare unaccurata anamnesi.
  • Eseguire test allergologici (prick, RAST)
  • Completare lindagine con esami strumentali.
  • Porre diagnosi differenziale e delle complicanze
    (sinusite, poliposi, ipertrofia dei turbinati)
  • Un controllo dopo adeguata terapia.
  • Valutare eventuale ITS e la prevenzione da
    associare alla terapia farmacologica

89
Grazie enon dimentichiamo la Qualità della
Vita!!
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