Libro pop-up, origami, sagomati...una piccola casa editrice in classe

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Libro pop-up, origami, sagomati...una piccola casa editrice in classe

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Title: Libro pop-up, origami, sagomati...una piccola casa editrice in classe Subject: tecnoligie didattiche Author: Giovanna Bonetti Keywords: attivit –

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Title: Libro pop-up, origami, sagomati...una piccola casa editrice in classe


1
Area Tecnologie didattiche Linguaggi e
prodotti della multimedialità gruppo
Giove Autore BONETTI GIOVANNA data
28.04.08
Il castello dei sentimenti
Nel paese di Sentimenthal, sul colle che
sovrastava la tranquilla cittadina, si ergeva un
misterioso castello, in cui nessuno da anni osava
mettere piede. Su di esso gli anziani
raccontavano tante ed emozionanti storie, che i
bambini ascoltavano incantati e con grande
interesse. Eri e Annabel, due amici per la pelle
e amanti dellavventura, decisero di esplorarlo e
una mattina, di buonora, si misero in cammino.
Dovettero scavalcare il vecchio e arrugginito
cancello, attraversare il traballante ponte
levatoio ed ecco finalmente il grande portone
dingresso. Emozionatissimi, con il cuore che
batteva forte, lo spinsero con forza e con uno
stridulo cigolio si spalancò e apparve davanti
ai loro occhi un atrio semibuio e sulla parete,
in fondo, cinque porte.
LE CINQUE PORTE
CHIUDI
2
I N D I E T R O
3
Nel regno del CORAGGIO
I due bambini entrarono nella porta del coraggio
e si trovarono in un tunnel, dal cui fondo
proveniva una luce abbagliante.
Percorsero la galleria e alla fine videro un
trono, su cui era seduto un mago di nome Orcas,
che reggeva fra le mani una sfera di cristallo
trasparente e luminosissima.
Si
avvicinarono alla grande perla e al suo interno
scorsero dei loro amici, da lungo tempo
scomparsi, rinchiusi nella torre più alta del
castello. Il mago disse loro che per salvarli
bisognava sconfiggere due fortissime creature il
centauro e il leone marino, che li avevano
catturati e li tenevano prigionieri.
I due
partirono, armati di coraggio, con lintenzione
di affrontare i due temibili personaggi e in
qualche modo, sconfiggerli. Dopo una
tortuosa salita giunsero a un bivio.
Dal leone marino
Paese del centauro
Indietro
4
Dal leone marino
I due ragazzi decisero di prendere la strada che
conduceva dal leone marino. Entrati in un tunnel,
Annabel vide che la galleria era buia quindi
prese la lanterna che aveva nel suo zainetto e la
accese. Strada facendo notarono che la galleria
era umida. Poi in lontananza videro un paesino
situato sulle sponde di un enorme lago. I bambini
decisero di fare un tuffo. Sottacqua cerano
delle coloratissime caramelle, le presero e le
mangiarono. Sentirono una strana sensazione e
subito si accorsero che, pur essendo sottacqua,
potevano respirare. Meravigliati decisero di
esplorare il lago e sul fondo trovarono una
reggia. Entrarono e fecero la conoscenza di un
vecchietto, che disse loro

-Cari bambini, io
sono ormai troppo vecchio potreste prendermi una
tazza di tè?
Annabel rispose -Sì, stai tranquillo, ti
servo io!
Mentre lei era in cucina il
vecchio si trasformò in un cattivo leone marino e
quando tornò, seguita da Eric, videro quel
terribile mostro con gigantesche pinne, una coda
grandissima, baffi ad uncino, naso a patata e
occhi rossi.
La bambina spaventata gli buttò il tè
bollente addosso e così per incanto il mostro
sparì. Annabel trovò nel letto del leone marino
le chiavi della torre dove erano chiusi i loro
amici, li liberarono e ritornarono felici a
casa.

Indietro
5
Nel regno della FELICITA'
Così Eric ed Annabel decisero di aprire la porta
che conduceva nel regno della felicità.

ansiosi e spinti dalla curiosità
entrarono e videro un paesaggio meraviglioso,
interamente fatto di dolci. In lontananza cera
un grandissimo vulcano che, invece della lava,
eruttava cioccolata bollente ai suoi piedi vi
era un piccolo e grazioso paesino dalle case di
marzapane con le finestre di gelatina, le porte
di cioccolato fondente e i tetti di zucchero
filato. Si incamminarono
fra tutte quelle leccornie e incontrarono due
simpaticissimi scoiattoli. Salterello propose
loro di visitare il mondo dei giochi che si
trovava a sinistra, Golosino invece si propose
per accompagnarli nel mondo del gelato che si
trovava a destra.
Paese dei giochi
Paese dei gelati
Indietro
6
Il paese dei Giochi
Eric ed Annabel decisero di seguire Salterello
che li condusse nel mondo dei Giochi. Arrivati
i loro occhi si illuminarono di gioia alla vista
di un enorme Luna Park. Corsero subito sulla
giostra, poi nella casa della paura, sugli
autoscontri e infine entrarono in una casetta
piena di videogiochi e divertimenti vari. Ad
un certo punto lo scoiattolo si sedette su una
poltrona, tirò il bracciolo, si aprì
allimprovviso un portale e i giochi scomparvero
nel nulla. Dopo un po lo scoiattolo si alzò e
disse - Seguitemi! I due bambini obbedirono ed
entrarono in un enorme salone dove tnatissimi
scoiattoli facevano una riunione e discutevano
accanitamente. Eric ed Annabel si fermarono lì
con loro fino alla fine. Poi, siccome si erano
affezionati a Salterello ed erano diventati amici
per la pelle, decisero di restare per sempre nel
paese dei Giochi. Gli scoiattoli e i bambini
vissero felici e contenti divertendosi come dei
matti.
Indietro
7
Il paese del Centauro
I due ragazzi decisero di prendere la strada che
conduceva dal centauro. Quando fu notte,
scorsero una luce che proveniva dalla vicina
foresta, si avvicinarono e lessero su un grosso
cartello Non entrate nella foresta
proibita, se ci tenete alla pelle !!! Per Eric
e Annabel questo voleva dire proseguire e perciò
entrarono e, dopo tanto camminare tra spine e
rovi, giunsero a una caverna. Dallentrata
videro un bagliore misterioso e, lì di fianco,
una targa che indicava
Grotta del centauro Santanaz. Eric e Annabel,
con un pizzico di paura, entrarono e scorsero il
centauro che beveva il sangue di una sua vittima.
Si fecero notare ed Eric intraprese una lotta
furiosa che durò per ore, finché il centauro non
cadde al suolo senza vita. Eric e Annabel presero
le chiavi magiche ed aprirono la porta della
prigione. Liberarono i loro amici e felici
tornarono al paese, dove tutti erano orgogliosi
del coraggio mostrato da quei due bambini.
Indietro
Chi è il centauro?
8
Il paese dell'accoglienza
Entrarono nella porta che conduceva al paese
dellaccoglienza, un piccolo villaggio pieno di
persone di tutte le razze. Nel mare, vicino alla
spiaggia, cera uno scoglio con una porta su cui
era scritto Se volete avere una vita
migliore aprite questa porta. Dopo aver
attraversato a nuoto quel breve tratto di mare
arrivarono allo scoglio, salirono fino alla porta
e presi dalla curiosità, ma con un po di paura,
laprirono. Allinterno cerano dei folletti che
li condussero nella sala del trono. Per prima
cosa si presentarono al re e raccontarono ciò che
avevano visto. Il re offrì loro dei dolci,
specialità di quelle parti e poi disse - Andate
da parte mia in tutto il mondo a dire ai senza
tetto che li accoglierò tutti quanti nel mio
regno! Eric e Annabel si mostrarono felici di
eseguire quellordine e una volta usciti da
quella stanza, raggiunsero i paesi vicini,
radunarono tutti i senza tetto e li
accompagnarono dal re del Paese dellAccoglienza.
Il sovrano li accolse e ordinò di costruire
tantissime case per loro e così vissero felici e
contenti per sempre
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9
Il paese della Tolleranza
Eric e Annabel decisero di andare nel paese della
Tolleranza. Appena dentro notarono qualcosa di
strano persone di varie razze, diversi luoghi di
culto vicini uno all'altro, diversi negozi con
prodotti tipici provenienti da tutto il mondo. I
bambini chiesero a diversi passanti perchè
fossero così felici, affettuosi e familiari anche
con persone di altre religioni, razze e
colore. Tutti raccontarono che abitavano in quel
paese perchè da piccoli erano stati portati lì
dai loro genitori e subito avevano trovato negli
abitanti disponibilità e affetto nei loro
confronti. Avevano accettato che essi
continuassero a praticare le tradizioni
religiose, culinarie, di costume e di vita
familiare dei loro Paesi di origine. Loro però si
erano sforzati ad imparare le regole del vivere
civile del paese che li ospitava e a rispettare
le tradizioni degli altri. Eric ed Annabel
conclusero di essere capitati in paese veramente
fantastico.
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10
Il paese degli zombi
Eric e Annabel entrarono nel a sinistra e ben
presto si trovarono in un tortuoso labirinto.
Percorsero lunghi corridoi in mezzo ad alte e
spinose siepi ed infine giunsero davanti alla
statua di uno zombi, dalla cui base uscivano
terrificanti morti viventi. Nella bocca della
statua era conficcata una lunga ed affilatissima
spada, che Eric riuscì ad estrarre. Gli zombi
appena usciti dalla statua sputavano una sostanza
rossa e viscosa, ma Eric ed Annabel riuscirono a
schivarla. Arrivati vicino agli zombi Eric con
la spada tagliò loro la testa . Quando li ebbe
ammazzati tutti, in fondo al vicolo, videro
aprirsi una porta. Da essa uscì una creatura
gigantesca di colore verdognolo, con un'ascia in
mano. I due bambini scapparono spaventati e
impauriti e si nascosero dietro una roccia , ma
il mostro con l'ascia la spaccò. Allora corsero
più che potevano e uscirono dal labirinto, il
mostro stanco morto, esplose. Eric ed Annabel
uscirono subito dal regno della paura e si
proposero di non avvicinarsi mai più al castello.
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Chi sono gli zombi?
11
Il paese glaciale
Eric e Annabel decisero di proseguire lungo il
sentiero di destra che conduceva al paese
glaciale . Nel paese di ghiaccio faceva tanto
freddo e in un attimo si presero un bel
raffreddore. Iniziarono a cercare gli abitanti e
dopo qualche minuto videro una casa da cui usciva
del fumo. Corsero verso labitazione e bussarono
alla porta. Uscì un uomo di ghiaccio che li
supplicò di aiutare il suo popolo, poiché il re
Antipaticus, invidioso della loro serenità,
cordialità e gioia di vivere, aveva fatto un
sortilegio e li aveva trasformati in antipatici
uomini di ghiaccio. Aggiunse che il malvagio
poteva essere sconfitto solo con una battuta che
lavesse fatto morire dal ridere. I due bambini
decisero di provarci e quando furono giunti al
cospetto del re, Annabel ed Eric improvvisarono
un simpaticissimo dialogo comico che fece
sbellicare dalle risate Antipaticus. Rise così
tanto che ben presto morì. Allora tutti in quel
paese ritornarono ad essere felici, contenti e
amichevoli. Il sole sbucò da dietro le nuvole,
che si dissolvevano a vista docchio, il ghiaccio
si sciolse e tutti uscirono in strada per
ringraziare i due bambini, che felici di aver
fatto tornare la simpatia, uscirono dal paese.
Indietro
Costruire un igloo
Eric e Annabel decisero di proseguire lungo il
sentiero di
12
La valle stregata
Eric e Annabel decisero di proseguire verso
destra. Dopo poco videro un vecchio cartello che
indicava Bosco Della Valle Stregata. Dopo dieci
minuti di cammino videro che per terra cominciava
ad esserci dellerbetta, poi, alluscita, si
ritrovarono davanti un albero e infine apparve
loro un immenso bosco da cui provenivano urla e
grida spaventose. Tremanti e terrorizzati
proseguirono il loro cammino con precauzione. Ad
un certo punto si accorsero che non potevano più
andare avanti perché un burrone impediva il
passaggio. Si guardarono intorno e videro un
ponte traballante e mezzo rotto. Eric e Annabel
decisero che valeva la pena di provare.
Arrivarono a metà senza mai guardare giù, ma
Annabel non resistette e, appena si rese conto
dellaltezza, perse lequilibrio, il ponte si
ruppe e precipitò.
Indietro
continua
13
Eric, che era rimasto incastrato in una corda,
afferrò lamica impedendole di cadere. Dopo poco
passò di lì una nuvola bassa, ci salirono sopra,
e lentamente iniziarono a tornare in superficie.
Ce lavevano quasi fatta quando la nuvola perse
acqua e si dissolse. I due bambini stavano di
nuovo precipitando, ma questa volta arrivò un
unicorno a salvarli. Salirono sulla sua groppa e
lunicorno li condusse davanti ad una porta. Lui
se ne andò, i bambini la aprirono e si
ritrovarono al punto di partenza. Uscirono di
corsa dal castello promettendosi che non
sarebbero tornati mai più in quel luogo, ma
conservarono in grande segreto il ricordo di
quella strana avventura.
Indietro
Chi è lunicorno?
14
Il paese di gelato
Annabel ingolosita dallidea di mangiare il
gelato decise di seguire Golosino. Così presero
il sentiero di destra ed in poco tempo arrivarono
in una gigantesca gelateria che comprendeva un
intero paese. Allora Golosino condusse Annabel a
fare un bagno nel gelato alla crema e al
cioccolato. Una volta uscita dalla piscina volle
fare merenda e insieme allo scoiattolino ordinò
un enorme gelato alla fragola, al pistacchio,
alla cioccolata, alla nocciola, alla panna, ai
frutti di bosco, alla crema e.. Mangiato il
gelato, ad Annabel venne un gran mal di pancia.
Golosino decise di aiutarla portandola dal
dottore che le prescrisse una medicina
appropriata Lantidolce. Guarì in un batter
docchio ma decise che da quel giorno avrebbe
mangiato i dolciumi con moderazione.
Indietro
15
Il paese Esotico
I due amici imboccarono la strada che conduceva
nel paese Esotico. Lì trovarono un cielo sfumato
di varie tonalità di rosa, arancione e azzurro e
sentirono delle strane cantilene provenire in
lontananza da una capanna, fatta di paglia e
legna. Era una dimora, abbellita da alcune palme,
sulle sponde di un laghetto dallacqua
cristallina. Annabel ed Eric, incuriositi,
bussarono alla capanna e vi trovarono dentro
alcune persone che stavano praticando un rito
religioso. Si allontanarono verso il mare e,
felicissimi, si tuffarono vicino alla barriera
corallina. Notarono un branco di pesci dai colori
stupendi e, tra questi, allimprovviso videro
spuntare due bellissime sirene una con la coda
dai mille colori, che si chiamava Bet e aveva i
capelli biondi e gli occhi verdi Meg era
laltra, dalla coda e gli occhi azzurri e i
capelli castani. Erano simpatiche e cordiali,
difatti si avvicinarono ai due bambini, si
presentarono e instaurarono con essi un rapporto
di amicizia. Cominciarono a scambiarsi
informazioni sui diversi modi di vita e si
promisero di incontrarsi lì almeno due volte
lanno.
Chi sono le sirene?
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16
Nel regno della PAURA
Decisero di aprire la prima porta. Entrarono e si
trovarono in un cimitero tetro e nebbioso. Erano
vicini a una tomba quando una mano scheletrita
prese per il collo Eric e lo trascinò verso una
stanza piena di ossa. Annabel li seguì mentre
implorava di lasciar libero il suo amico. Alla
vista di tutte quelle ossa i due bambini
terrorizzati stavano per svenire, ma uno spavento
ancora più grosso li attendeva tutte quelle ossa
si ricomposero velocemente dando vita a un mostro
gigantesco. Quando lenorme scheletro stava per
attaccarli, arrivò ringhiando un cane, leccò le
ossa e queste, per magia, si sciolsero.
Lanimale, poi, li invitò a salire sulla
sua schiena ed essi accettarono. Passando
attraverso tombe e scheletri arrivarono davanti
al portone di una villa diroccata. Entrarono ed
eccoli in una fetida galleria che appena
imboccata si biforcava.
Valle stregata
Paese degli zombi
Indietro
17
Nel paese della SIMPATIA
I due amici decisero di aprire la porta che
conduceva al regno della simpatia, ma non vi
riuscivano.
Eric disse ad Annabel - Guarda non si apre!

- Davvero, lhai scoperto adesso?! esclamò
ironicamente la bimba.

Poi si sentì un cigolio, si voltarono e
videro la porta socchiudersi per incanto.

Entrarono e si trovarono su una strada deserta e
non pavimentata. In fondo sulla parete si
aprivano due corridoi stretti, bui e tortuosi.

A destra cera una
freccia che indicava il paese Glaciale e
sinistra unaltra freccia indicava il paese
Esotico
Paese esotico
Paese glaciale
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18
Nel paese della SOLIDARIETA'
Decisero di entrare nella porta della
solidarietà.
Si avvicinarono con cautela ed Annabel
constatò che la porta era chiusa. Allora prese la
molletta che aveva nei capelli e la introdusse
nella serratura delluscio misterioso. Eric lo
spinse e si trovarono in un ambiente cupo dove
una trave univa una parete allaltra.
Osservando attentamente
videro, addossate alla pareti, molte persone e
notarono, dallespressione dei loro visi, che
erano molto tristi. Si
informarono del perché ed esse spiegarono di
essere state allontanate perché diverse o per
razza o per religione.
Mentre i due bambini si
aggiravano per la buia stanza, Annabel inciampò
e, per non cadere, si aggrappò con forza alla
trave che si spostò e lasciò cadere un flauto.

Lo
suonarono e, come per magia, si aprirono due
porte. Da una si entrava nel paese di Tolleranza,
mentre dallaltra in quello di Accoglienza
Paese della tolleranza
Paese dellaccoglienza
Indietro
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Il centauro
Il centauro si narrava appartenesse a un popolo
favoloso e selvaggio della Tessaglia, raffigurato
come mezzo uomo e mezzo cavallo. Capo dei
centauri era Chitone alcuni erano famosi per la
saggezza e la rettitudine, altri erano
considerati maestri per la medicina
o per lastronomia o per
la musica.

Chitone morto avvelenato per una freccia lasciata
cadere sul suo piede da Ercole, fu posto da Giove
in cielo quale costellazione del Sagittario.
Costellazione del centauro
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Gli zombi Secondo una credenza diffusa nell'isola
di Haiti, gli zombi sarebbero persone portate in
uno stato di morte apparente per opera di uno
stregone Bokor del culto vodoo. Dopo la
sepoltura, il Bokor ne recupererebbe il corpo,
riportandolo poi in vita solo per mantenerlo
schiavo nelle sue piantagioni. Lo zombi
continuerebbe a vivere muovendosi, parlando e
pensando con difficoltà.Nel 1982 Wade Davis, un
antropologo americano, pensava che i Bokor
usassero nei riti di zombificazione una polvere
ricavata dal pesce palla o del pesce istrice, che
sono noti contenere un potente veleno che induce
paralisi e morte.

Da analisi successive tale teoria è
risultata completamente falsa

In un clima caldo come quello di Haiti le
sepolture vengono eseguite velocemente e quindi
qualche caso di morte apparente potrebbe essersi
verificato. Inoltre alcuni macabri riti vodoo
comportano effettivamente l'utilizzo di parti di
cadaveri, che vengono illegalmente esumati.
Infine sono stati scambiati per zombi fuggiti
anche alcuni vagabondi con problemi mentali,
persi per le campagne di Haiti.
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(No Transcript)
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(No Transcript)
37
Gli Igloo
1
2
4
3

Un igloo è un rifugio costruito con blocchi di
neve, generalmente a forma di cupola. È una
costruzione tipica degli Inuit, popolazione
originaria dell'estremo nord del Canada.
1. I mattoni di neve pressata, sono sagomati
diversamente in base a dove devono essere
collocati, in modo da poter costruire una parete
sferica (vedi disegno).

2. Come riferimento per ottenere una curvatura
ottimale può essere usata una corda fissata al
centro della base e usata come misura del raggio
della cupola (vedi disegno).
3. I mattoni possono venire montati seguendo una
spirale oppure semplicemente in cerchi via via
più stretti e inclinati verso l'interno. La
seconda possibilità è geometricamente più
semplice ma forse meno robusta

4. Finita la cupola si scava nella parete il foro
d'entrata, generalmente protetto da una piccola
volta che serve a ostacolare l'entrata di
raffiche di vento. Un foro più piccolo, in alto,
serve da comignolo quando si accende il fuoco per
scaldare l'ambiente. Alcune volte, nei villaggi,
venivano scavati dei cunicoli sotterranei
comunicanti tra le varie igloo, per muoversi di
casa in casa, quando il tempo atmosferico non
prometteva bene, oppure per difesa.
.
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L'unicorno
L unicorno è tipicamente raffigurato come un
cavallo bianco dotato di attributi magici, con un
unico lungo corno avvolto a torciglione sulla
fronte. Molte descrizioni attribuiscono
all'unicorno anche una barbetta caprina, una coda
da leone e zoccoli divisi.
Simbolo di saggezza, nell'immaginario cristiano
poteva essere ammansito solo da una vergine,
simbolo della purezza. Si credeva che se il corno
fosse stato rimosso, l'animale sarebbe morto.
Nella tradizione medievale, il corno a
spirale è detto alicorno, e gli è attribuita la
capacità di neutralizzare i veleni.
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la sirena
Era la figura femminile che ammaliava i marinai
con il suo dolce canto, attirandoli alla morte
facendoli naufragare sugli scogli o nei gorghi
per poi cibarsene. Nelle pitture vengono
raffigurate con il volto e il seno di una donna e
il resto del corpo di uccello Più tarda è la
raffigurazione delle sirene come metà donne
(superiormente) e meta pesci. La loro sede
abituale doveva essere o lo stretto di Messina o
il golfo di Napoli Il loro carattere originario
era di genio della morte.
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