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IMPRESE E STATO organizzazione aziendale

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IMPRESE E STATO organizzazione aziendale & marketing modulo 2 u.d.3 IMPRESE E STATO LE IMPRESE I SETTORI PRODUTTIVI E I FATTORI DELLA PRODUZIONE LE DIMENSIONI DELL ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: IMPRESE E STATO organizzazione aziendale


1
IMPRESE E STATOorganizzazione aziendale
marketingmodulo 2 u.d.3
  • IMPRESE E STATO
  • LE IMPRESE
  • I SETTORI PRODUTTIVI E I FATTORI DELLA
    PRODUZIONE
  • LE DIMENSIONI DELLIMPRESA
  • LO STATO
  • LO STATO TRA ENTRATE E SPESE
  • STATO, IMPRESE E FAMIGLIE NEI CICLI ECONOMICI

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IMPRESE E STATO
  • Le imprese costituiscono i soggetti economici
    utilizzati dalle famiglie per procurarsi molti
    beni e servizi più o meno indispensabili per la
    vita di tutti i giorni
  • Lo Stato eroga servizi per lo più di utilità
    pubblica (sicurezza, difesa, emergenza, sanità,
    istruzione pubblica, ecc.)

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LE IMPRESE (1/2)
  • Le imprese producono e scambiano la maggior parte
    dei beni richiesti dai consumatori
  • La PRODUZIONE è quellattività diretta alla
    trasformazione delle risorse disponibili
    attraverso
  • lavoro
  • uso di strumenti
  • conoscenze e tecnologie
  • in beni o servizi che hanno una determinata
    utilità per luomo

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LE IMPRESE (2/2)
  • Limpresa opera sul mercato producendo e
    scambiando i suoi prodotti attraverso una
    ORGANIZZAZIONE di beni, servizi e persone
  • Concretamente il coordinamento e lorganizzazione
    dellattività di impresa è svolta
    dallimprenditore che si assume i rischi
    derivanti dallattività stessa

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I SETTORI PRODUTTIVI E I FATTORI DELLA PRODUZIONE
  • In Italia sono presenti oltre 4 milioni di
    imprese che si occupano di settori e attività
    molto diverse
  • Le imprese vengono tradizionalmente raggruppate
    in tre SETTORI PRODUTTIVI fondamentali
  • PRIMARIO (agricoltura, silvicoltura, allevamento)
  • SECONDARIO (industria)
  • TERZIARIO (servizi)

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Il settore primario
  • Attualmente si cerca di aumentare il più
    possibile lo sfruttamento della terra attraverso
  • Complesse strumentazioni tecniche
  • Sviluppo di nuove forme di coltivazione
  • Ricorso a componenti chimici (ricorso alla
    genetica OGM)
  • La moderna azienda agricola è di grandi
    dimensioni, opera ricorrendo a poca manodopera
    specializzata, punta a colture intensive
  • La riscoperta del biologico tuttavia segna
    uninversione di tendenza rispetto a questi
    parametri.

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Il settore secondario 1/2
  • Ha iniziato a svilupparsi nella seconda metà del
    1700, con la Rivoluzione industriale
  • Ha sfruttato trasformazioni delle tecniche e dei
    processi produttivi che ne hanno modificato
    profondamente le caratteristiche
  • Lattività industriale è stata caratterizzata
    alle origini da
  • azioni ripetitive dei lavoratori (Taylorismo)
  • successivamente dalla specializzazione di ogni
    lavoratore o gruppo di lavoratori in particolari
    e circoscritte fasi del processo produttivo
    (catena di montaggio)

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Il settore secondario 2/2
  • Recentemente, grazie al progresso tecnologico, si
    è diffuso limpiego crescente di macchinari che
    sostituiscono lopera delluomo (automazione e
    conseguente riduzione delloccupazione)
  • Le produzioni industriali sono state trasferite
    dallEuropa occidentale e dagli Stati Uniti in
    paesi in via di sviluppo per via
  • Del minor costo della mano dopera
  • Della maggiore tolleranza per gli effetti
    negativi dellindustria (inquinamento, sicurezza,
    condizioni di lavoro usuranti)

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Il settore terziario
  • È il settore maggiormente sviluppato nelle
    economie più avanzate e in forte espansione
    perché altamente redditizio e a minore impatto
    ambientale.
  • È costituito da attività quali
  • Turismo
  • Finanza e banche
  • Trasporti e commercio
  • Consulenze e attività professionali (medici,
    avvocati, commercialisti, ecc)
  • Informatica e telecomunicazioni (DETTE TERZIARIO
    AVANZATO per via del loro elevato contenuto
    tecnologico)

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I FATTORI PRODUTTIVI (1/2)
  • LATTIVITÀ PRODUTTIVA CONSISTE NELLA
    TRASFORMAZIONE DEI BENI AL FINE DI ACCRESCERNE
    LUTILITÀ
  • LA TRASFORMAZIONE PUÃ’ CONSISTERE
  • NELLA TRASFORMAZIONE DI UN BENE IN UN ALTRO BENE
  • NEL TRASFERIMENTO NELLO SPAZIO DEI BENI
  • NELLA CONSERVAZIONE NEL TEMPO DEI BENI

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FATTORI PRODUTTIVI (2/2)
  • TERRA (RISORSE NATURALI) terra, acqua, fonti
    energetiche, spazio geografico
  • LAVORO attività manuale o intellettuale svolta
    dalluomo per realizzare beni e servizi
  • CAPITALE insieme delle risorse materiali
    (DENARO, MACCHINARI, CAPANNONI, ECC) necessarie
    allimprenditore per realizzare la propria
    attività

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NUOVI FATTORI PRODUTTIVI
  • Tecnologia
  • Conoscenze (Know-How)
  • Abilità dellimprenditore
  • Abilità dei dipendenti

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DIMENSIONI DELLE IMPRESE
  • Micro imprese (fino a 10 dipendenti)
  • PMI (Piccole Medie Imprese) (fino a 50, fino a
    250 dipendenti)
  • Grandi imprese (più di 250 dipendenti)
  • Uniformemente catalogate in Europa seguendo
    criteri comunitari quali
  • N di dipendenti
  • Fatturato
  • altro

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Dimensione imprese in Italia
  • Il 95 dei 4,8 milioni di imprese, hanno meno di
    10 dipendenti
  • Le piccole imprese hanno unorganizzazione
    semplificata e gioca un ruolo fondamentale
    limprenditore
  • officina meccanica
  • Sartorie
  • Negozi piccoli
  • Le medie imprese (da 50 a 250 dip.)
    organizzazione del lavoro più complessa, spesso
    limprenditore è affiancato da collaboratori
  • Le grandi imprese sono costituite normalmente da
    società, spesso di capitali. La gestione è
    affidata a consigli di amministrazione che godono
    della fiducia dellassemblea degli azionisti.
    Operativamente il lavoro viene svolto da
    dipendenti e dirigenti.

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Caratteristiche delle imprese più moderne (1/2)
  • INNOVAZIONE, CREATIVITÀ, NUOVE TECNOLOGIE
    Limpresa cerca di innovarsi cercando nuove
    soluzioni
  • PRODUTTIVE,
  • ORGANIZZATIVE,
  • DISTRIBUTIVE
  • GLOBALIZZAZIONELimpresa evoluta opera in molti
    Stati, perciò deve avere una struttura a
    carattere internazionale

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Caratteristiche delle imprese più moderne (2/2)
  • PERSONE E STRUTTURElimpresa moderna deve porre
    attenzione a
  • FORMAZIONE
  • VALORIZZAZIONE
  • MOTIVAZIONE
  • del proprio personale e dotarsi di una struttura
    snella e dinamica per rispondere al meglio alle
    trasformazioni del mercato
  • CLIENTI fare marketingovvero ascoltare le
    esigenze dei clienti, soddisfarli e monitorare i
    loro comportamenti

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Lo Stato
  • RUOLO diverso a seconda dei sistemi economici
  • LIMITATO nei sistemi liberisti
  • INDISPENSABILE nei sistemi socialisti
    (collettivisti)
  • IMPORTANTE assieme agli altri operatori economici
    nei sistemi a economia mista
  • la ns. Cost. ha previsto per lItalia un sistema
    a economia mista (art. 41 e 42)

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Costituzione Art. 41
  • L'iniziativa economica privata è libera.
  • Non può svolgersi in contrasto con l'utilità
    sociale o in modo da recare danno alla sicurezza,
    alla libertà, alla dignità umana.
  • La legge determina i programmi e i controlli
    opportuni perché l'attività economica pubblica e
    privata possa essere indirizzata e coordinata a
    fini sociali.

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Costituzione Art. 42
  • La proprietà è pubblica o privata. I beni
    economici appartengono allo Stato, ad enti o a
    privati.
  • La proprietà privata è riconosciuta e garantita
    dalla legge, che ne determina i modi di acquisto,
    di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne
    la funzione sociale e di renderla accessibile a
    tutti.
  • La proprietà privata può essere, nei casi
    preveduti dalla legge, e salvo indennizzo,
    espropriata per motivi d'interesse generale.
  • La legge stabilisce le norme ed i limiti della
    successione legittima e testamentaria e i diritti
    dello Stato sulle eredità.

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Obiettivi dello Stato italiano in campo economico
  • Equilibrato sviluppo delleconomia
  • Riduzione degli squilibri economici e sociali
    attraverso
  • Aiuti ai soggetti più deboli
  • Politiche di piena occupazione e benessere
  • Controllo dello svolgimento dellattività
    economica per assicurare il rispetto della
    legalità

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Lo Stato tra entrate e spese
  • Il BILANCIO DELLO STATO è un documento contabile
    nel quale sono indicate, secondo precisi criteri,
    le ENTRATE e le SPESE dello Stato riferite a un
    certo periodo di tempo.
  • ENTRATE mezzi finanziari che lo Stato si procura
    per realizzare i suoi principali obiettivi
  • SPESE numerose e distinte per finalità

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Le entrate dello Stato e i tributi
  • Le entrate dello Stato sono molto differenziate e
    varie
  • Stampa di nuova carta moneta
  • A partire dallentrata in vigore della moneta
    unica europea, tale possibilità è regolata da
    complessi accordi tra gli Stati membri
    delleurozona (UEM)
  • Prelievi di ricchezza dalle famiglie e imprese
    (mediante il pagamento di tributi)

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I tributi in Italia
  • Abbiamo tre tipologie principali di tributi
  • IMPOSTE prelievi obbligatori di ricchezza
    effettuati dallo Stato o da enti pubblici nei
    confronti di persone giuridiche e fisiche al fine
    di coprire i costi dei servizi pubblici generali
    (IRPEF, IRES, IRAP, IVA)
  • TASSE tributi versati dai soggetti che
    richiedono un determinato servizio (TARES)
  • CONTRIBUTI prelievi obbligatori richiesti a quei
    soggetti che traggono vantaggio da un servizio
    che viene offerto allintera collettività
    (servizio sanitario, previdenza sociale/pensioni)

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Ricorso a prestiti pubblici
  • La maggior parte del debito pubblico in Italia è
    finanziato attraverso lemissione di titoli di
    Stato
  • BOT Buoni Ordinari del Tesoro
  • CCT Certificati di Credito del Tesoro
  • BTP Buoni del Tesoro Poliennali
  • I titoli di Stato sono sottoscritti da
    risparmiatori privati e da investitori
    istituzionali e danno diritto a percepire un
    interesse

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Entrate extratributarie
  • Sono guadagni che lo Stato realizza mediante la
    gestione di imprese e altre attività economiche
    (es. locazione di immobili pubblici, erogazione
    di servizi)
  • Sono di piccola entità anche per via del
    processo di graduale privatizzazione delle
    aziende di Stato iniziato in Italia negli anni 90

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Le Spese dello Stato
  • Sono destinate prevalentemente a finanziare
  • I CONSUMI COLLETTIVI sicurezza, difesa,
    istruzione
  • Le PRESTAZIONI SOCIALI pensioni, cassa
    integrazione
  • Gli INVESTIMENTI LORDI opere pubbliche come
    scuole, strade, porti, edifici pubblici
  • Le SPESE DIVERSE tutte le voci che non rientrano
    nelle tre precedenti come ad es. i finanziamenti
    alle imprese

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I cicli economici
  • Sono costituiti dalle alternanze periodiche di
    fasi di espansione e di recessione delleconomia
  • Costituiscono un fatto storicamente costante
    nelleconomia

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Durata ed effetti dei cicli
  • DURATA Sono periodi mediamente compresi tra i 4
    e i 7 anni
  • EFFETTI
  • In fase di ESPANSIONE leconomia cresce, si
    aprono nuove imprese, aumentano i consumi, le
    famiglie trovano con più facilità lavoro, le
    entrate dello Stato aumentano
  • In fase di RECESSIONE le imprese chiudono, le
    famiglie hanno difficoltà economiche, non si
    trova lavoro, ci sono minori entrate per lo Stato

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Ruolo dello Stato durante i cicli
  • È fondamentale. Lo Stato durante la recessione
    può
  • Aumentare la spesa pubblica per sopperire al calo
    della domanda dei privati
  • Diminuire la pressione fiscale per consentire a
    cittadini e ad imprese di ricominciare
    rispettivamente a consumare e ad investire
  • Il costo della combinazione delle politiche di
    cui sopra è laumento dellindebitamento dello
    Stato

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tendenze
  • Da molti anni ormai i cicli hanno sempre meno
    effetti legati a un singolo Stato, ma coinvolgono
    molti Stati a causa della progressiva
    GLOBALIZZAZIONE delleconomia.
  • In particolare gli Stati come lItalia che
    aderiscono alleuro, cercano ove possibile di
    adottare politiche economiche di sviluppo in
    accordo tra loro.
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