Title: Modello PowerPoint per Progetto IAS-ABI Formazione
1Volontariato e disabilità Ideali, solidarietà,
sostegno, opportunità legali e fiscali
Enti non commerciali destinatari di agevolazioni
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA,
PINEROLO E TORINO
Torino, 24 febbraio 2010
A cura di Lorenzo Ferreri Andrea
Gippone Riccardo Petrignani componenti del gruppo
di Studio Enti No Profit
2Trattandosi di un argomento vasto e complesso i
Relatori si concentreranno sui seguenti Enti Non
Commerciali ed alla disamina di un case study
Enti non commerciali destinatari di agevolazioni
A cura del Dottor Lorenzo Ferreri
O.N.L.U.S. ai sensi del D.Lgs. 460/97
A cura del Dottor Andrea Gippone
Analisi di un caso pratico
A cura del Dottor Riccardo Petrignani
3Premessa
- Il Codice Civile individua tre figure giuridiche
qualificabili come enti no profit - Associazioni
- Fondazioni
- Comitati
4Panoramica del mondo no profit
- FONDAZIONI
- Fondazioni ordinarie
- Fondazioni enti lirici (D.lgs. n. 367 del 1996)
- Fondazioni bancarie ( L. n. 218 del 1990 legge
Amato) - Fondazioni assistenziali (L. n. 6972 del 1890)
- Fondazioni di istruzione agraria (L. n. 770 del
1913) - Fondazioni scolastiche (R.D.M. n. 1297 del 1928)
- Fondazioni universitarie (R.D. n. 1592 del 1933
art. 59 co. 3 Legge n. 388 del 2000 e D.P.R. 254
del 2001) - Fondazioni culturali (D.lgs. n. 368 del 1998)
5Panoramica del mondo no profit
- ASSOCIAZIONI
- Associazioni generiche ? riconosciute o non
riconosciute - - Vi sono inoltre le associazioni
strutturalmente qualificate per beneficiare delle
agevolazioni fiscali
6Panoramica del mondo no profit
- Associazioni sportive dilettantistiche (L. n.
398/1991) - Pro loco (L. 398/1991)
- Associazioni di promozione sociale (L. n.
383/2000) - Organizzazioni di volontariato (L. n. 266/1991)
- Organizzazioni di volontariato di protezione
civile (L. n. 225/1992) - Istituzioni culturali (L. n. 534/1996)
- Associazioni di consumatori (L. n. 281/1998)
- Associazioni e circoli di cultura cinematografica
(L. n. 1213/1965 e D.Lgs. n. 28/2004)
7Panoramica del mondo no profit
- Altre figure
- ONLUS (D.Lgs. n. 460/1997)
- Impresa sociale (D.Lgs. n. 155/2006)
- Società di mutuo soccorso (art. 11 della L. n.
3818/1886) - Organizzazioni non governative riconosciute dal
Ministero degli Esteri (L. n. 49 del 1987) - Ipab - istituzioni pubbliche di assistenza e
beneficenza vecchio e nuovo ordinamento (L. n.
6972 del 1890 e D.Lgs. n. 207/2001) - Cooperative sociali (L. 381/1991)
8Interessano in questa sede
- Fondazioni universitarie (R.D. n. 1592/1933 art.
59 co. 3 della L. 388/2000 D.P.R. n. 254/2001) - Enti di ricerca pubblici o vigilati dal Miur (L.
n. 137/2002 D.Lgs. n. 128/2003)) - Associazioni di promozione sociale (L. n.
383/2001) - ONLUS
- Organizzazioni di volontariato (L. n. 266/1991)
- Cooperative sociali (L. n. 381/1991)
9Tipologie di agevolazioni per il donante
- DEDUZIONI
- Presuppone lesistenza di un reddito
- Da diritto a un eventuale credito dimposta
- DETRAZIONI
- Detrazione dimposta dallimposta lorda
10Tipologie di agevolazioni per il donante
Deduzioni
- PIU DAI MENO VERSI (L. 80/2005)
- Possono donare persone fisiche, giuridiche e
enti non commerciali - Possono ricevere ONLUS, Associazioni di
promozione sociale, le fondazioni e le
associazioni riconosciute aventi per oggetto
statutario la tutela, promozione e la
valorizzazione dei beni di interesse artistico,
storico, e paesaggistico (art. 14 comma 1) -
11- Come può avvenire la donazione?
- Denaro
- Prestito di personale
- Prodotti alimentari e farmaci
- Altri beni, non di lusso, non commercializzabili
12- LE MODALITA DI VERSAMENTO A VOLTE SONO
REGOLAMENTATE - Tramite banca o ufficio postale o altre modalità
tassative - (previsti dall'art. 23 del D.L. 241/97 e
della L. 400/1988 art. 15 comma 1 lettera i-bis e
i-ter).
13- OBBLIGHI E FORMALITA IN CAPO AL BENEFICIARIO
- Redazione rendiconti
- Tenuta scritture contabili
-
14- PERSONA FISICA
- Deduzione integrale (art. 10, co. 1,lett.
l-quater),Tuir) - IMPRESA
- - Deduzione integrale (art. 1, co. 353 L.
266/2005)
15- PERSONA FISICA
- Deduzione integrale (art. 10, co. 1,lett.
l-quater),Tuir) - IMPRESA
- - Deduzione integrale (art. 1, co. 353 L.
266/2005)
16- PERSONA FISICA
- Deduzione integrale (art. 10, co. 1,lett.
l-quater),Tuir) - IMPRESA
- - Deduzione integrale (art. 1, co. 353 L.
266/2005)
17- PERSONE GIURIDICHE CON FINALITA ESCLUSIVE DI
ASSISTENZA SOCIALE E SANITARIA E RICERCA
SCIENTIFICA
IMPRESA - Deduzione 2 dal reddito dimpresa
(art. 100, co. 2, lett. a), Tuir)
18- FONDAZIONI E ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE CON SCOPO
STATUTARIO LO SVOLGIMENTO O LA PROMOZIONE DELLA
RICERCA SCIENTIFICA
- IMPRESA
- Deduzione integrale (art. 1, comma 353 L.
266/2005)
19- FONDAZIONI E ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE
- DI RICERCA SCIENTIFICA NEL SETTORE DELLA SANITA
- AUTORIZZATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE
- IMPRESA
- Deduzione integrale (art. 100, comma 2, lett.
o), Tuir)
20- ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE
- PERSONA FISICA
- Detrazione del 19 per importo non superiore a
2.065,82 euro - (art. 15, co. 1, lett. i-quater),
- - Deduzione 10 del reddito nella misura massima
di 70.000 euro annui - (art. 14 L. 80/2005)
- IMPRESA
- Deduzione 2 del reddito nella misura massima di
1.549 euro - (art. 100, co 2 lett. l), Tuir)
- - Deduzione 10 del reddito nella misura massima
di 70.000 euro annui
(art. 14 L. 80/2005)
21- ONLUS
- (ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO)
- (COOPERATIVE SOCIALI)
- PERSONA FISICA
- Detrazione del 19 per importo non superiore a
2.065,83 euro - (art. 15, co. 1, lett. i-bis),
- - Deduzione 10 del reddito nella misura massima
di 70.000 euro annui - (art. 14 L. 80/2005)
22- ONLUS
- (ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO)
- (COOPERATIVE SOCIALI)
- IMPRESA
- Deduzione non superiore a 2.065,83 euro o al 2
del reddito (art. 100, co. 2 lett.
h), Tuir) - Deduzione nel limite del 5 per mille delle spese
di lavoro dipendente, del personale assunto a
tempo indeterminato (art. 100, co. 2, lett.
i),Tuir) - Deduzione 10 del reddito con un limite massimo
di 70.000 annui (art. 14 Legge 80/2005) - Cessione gratuita alimentari e farmaci e altri
beni non commerciabili (art. 13, comma 2 e 3,
D.lgs. 460/1997)
23- IL TERMINE ONLUS E STATO INTRODOTTO DAL D.LGS.
460/1997 E QUALIFICA DETERMINATI ENTI QUALI
ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA SOCIALE
- LE ONLUS DEVONO POSSEDERE CONTEMPORANEAMENTE I
SEGUENTI REQUISITI - REQUISITI SOGGETTIVI
- REQUISITI OGGETTIVI
- REQUISITI STATUTARI
- CIRCA I REQUISITI SOGGETTIVI, LA NORMA INDIVIDUA
QUATTRO TIPOLOGIE DI ENTI - ENTI CHE POSSONO DIVENTARE ONLUS
- ENTI CONSIDERATI ONLUS DI DIRITTO
- ONLUS PARZIALI
- ENTI IN OGNI CASO ESCLUSI
24- 1. ENTI CHE POSSONO DIVENTARE ONLUS
- LE ASSOCIAZIONI
- I COMITATI
- LE FONDAZIONI
- LE SOCIETA COOPERATIVE
- ALTRI ENTI DI CARATTERE PRIVATO
- 2. ENTI CONSIDERATI ONLUS DI DIRITTO
- ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
- ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
- COOPERATIVE SOCIALI DI CUI ALLA L.381/91
- CONSORZI DI COOPERATIVE SOCIALI
25- 3. ENTI CONSIDERATI ONLUS PARZIALI
- GLI ENTI ECCLESIASTICI DELLE CONFESSIONI
RELIGIOSE CON LE QUALI LO STATO HA STIPULATO
PATTI, ACCORDI O INTESE - LE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE
REGOLARMENTE ISCRITTE AL REGISTRO O CON IL
RICONOSCIMENTO DAL MINISTERO
- 4. ENTI CHE NON POSSONO ESSERE ONLUS
- GLI ENTI PUBBLICI
- LE SOCIETA COMMERCIALI
- PARTITI E MOVIMENTI POLITICI
- LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
- LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
26- IL REQUISITO OGGETTIVO E RISPETTATO QUANDO
LENTE PERSEGUE UN FINE DI SOLIDARIETA SOCIALE. - IN PARTICOLARE DEVE OPERARE ESPRESSAMENTE IN UNO
DEI SETTORI INDICATI DALLA NORMA
- I SETTORI DI ATTIVITA SI SUDDIVIDONO IN DUE
RAGGRUPPAMENTI - ATTIVITA A SOLIDARIETA PRESUNTA
- ATTIVITA A SOLIDARIETA CONDIZIONATA.
- RIENTRANO FRA LE ATTIVITA A SOLIDARIETA
PRESUNTA - ASSISTENZA SOCIALE SOCIO SANITARIA
- BENEFICENZA
- TUTELA, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE COSE DI
INTERESSE ARTISTICO E STORICO - PROMOZIONE DELLA CULTURA E DELLARTE
27- RIENTRANO FRA LE ATTIVITA A SOLIDARIETA
CONDIZIONATA - ASSISTENZA SANITARIA
- ISTRUZIONE
- FORMAZIONE
- SPORT DILETTANTISTICO
- PROMOZIONE DELLA CULTURA E DELLARTE
- TUTELA DEI DIRITTI CIVILI
AFFINCHE UNA ONLUS CHE OPERA IN UN SETTORE A
SOLIDARIETA CONDIZIONATA MANTENGA IL PROPRIO
STATUS, E NECESSARIO CHE INDIRIZZI LA PROPRIA
ATTIVITA NEI CONFRONTI DI SOGGETTI BISOGNOSI,
COSI COME INDICATO DALLA CIRCOLARE 168/E DEL
1998 EMANATA DAL MINISTERO
28- I REQUISITI STATUTARI VENGONO RISPETTATI
PREVEDENDO NELLO STATUTO - PERSEGUIMENTO DI FINALITA DI SOLIDARIETA
SOCIALE - IL DIVIETO DI SVOLGERE ATTIVITA DIVERSE AD
ECCEZIONE DI QUELLE CONNESSE - IL DIVIETO DI DISTRIBUZIONE, ANCHE INDIRETTA, DI
UTILI - OBBLIGO DI DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO IN CASO DI
SCIOGLIMENTO - OBBLIGO DI REDAZIONE DEL BILANCIO
- OBBLIGO DI RISPETTO DEL PRINCIPIO DI
DEMOCRATICITA DELLA STRUTTURA - IMPIEGO DI UTILI O AVANZI SOLO PER ATTIVITA
ISTITUZIONALI.
29- PER ATTIVITA CONNESSE A QUELLE ISTITUZIONALI SI
INTENDONO - QUELLE ANALOGHE, SVOLTE NEI SETTORI A
SOLIDARIETA CONDIZIONATA, NEI CONFRONTI DI
SOGGETTI NON SVANTAGGIATI - LE ATTIVITA ACCESSORIE PER NATURA, IN QUANTO
INTEGRATIVE DELLE STESSE.
- LO SVOLGIMENTO DI TALI ATTIVITA SONO AMMESSE A
CONDIZIONE CHE - NON SIANO PREVALENTI RISPETTO A QUELLE
ISTITUZIONALI - I RELATIVI PROVENTI NON SUPERINO IL 66 DELLE
SPESE COMPLESSIVE DELLORGANIZZAZIONE.
30- LE AGEVOLAZIONI FISCALI RISERVATE ALLE ONLUS SONO
LE SEGUENTI - NON RILEVANZA FISCALE DELLE ATTIVITA
ISTITUZIONALI - ATTIVITA CONNESSE COMUNQUE DECOMMERCIALIZZATE
- SUI CONTRIBUTI EROGATI DA ENTI PUBBLICI NON SI
APPLICA LA RITENUTA DEL 4 - IMPOSTA DI REGISTRO IN MISURA FISSA SU ATTI
TRASLATIVI DI BENI IMMOBILI.
ALLE ONLUS CHE SVOLGONO ESCLUSIVAMENTE ATTIVITA
ISTITUZIONALE E CONNESSA (E PERTANTO
DECOMMERCIALIZZATA) RIMANE COMUNQUE LA
SOGGETTIVITA IRAP PER CIO CHE CONCERNE LE
RETRIBUZIONI CORRISPOSTE A DIPENDENTI E
COLLABORATORI (CALCOLATA CON IL CSD. METODO
RETRIBURTIVO)
31- LE ONLUS CHE HANNO FATTO RICHIESTA E RICEVUTO IL
CONTRIBUTO DEL 5 PER MILLE, SONO TENUTE A TENERE
SEPARATA RENDICONTAZIONE DEL CONTRIBUTO RICEVUTO
E DEL SUO IMPIEGO.
32Analisi di un caso pratico
Una organizzazione di volontariato, regolarmente
iscritta nel Registro del Volontariato Piemonte,
opera da quindici anni in un piccolo Comune della
Provincia di Torino, occupandosi di persone
diversamente abili per le quali organizza
iniziative di assistenza anche psicologica nei
confronti delle famiglie. Dopo tanti anni di
operatività sul territorio alcuni aderenti
capiscono che lOdV non è lo strumento giuridico
più adatto a garantire la continuità
dellassistenza a favore dei beneficiari e loro
stessi intendono promuovere una iniziativa che
possa garantire unazione che prosegua oltre la
loro vita terrena.
Liniziativa è la realizzazione di un Centro
polivalente per il recupero fisico di persone
diversamente abili
Come agire?
33Premesso che non tutte le azioni di volontariato
e di beneficienza sono sostenibili dal punto di
vista economico, occorre quindi elaborare un
piano di fattibilità delliniziativa che si vuole
promuovere e conseguentemente scegliere la veste
giuridica dellente no profit. Ciò significa
INDIVIDUARE i punti di forza e di debolezza
delliniziativa che si vuole porre in essere,
consentendo in modo distaccato ed obiettivo
leffettiva validità del progetto e di
ottimizzare luso delle risorse. Gli elementi
chiave sono
VISIONE lideale a cui tende liniziativa
MISSIONE i reali fini delliniziativa
OBIETTIVI come farlo
STRATEGIA con quali mezzi
34Elementi alla base delliniziativa
Le prime domande da porsi
VISIONE lideale a cui tende liniziativa È condivisa da tutti i partecipanti? Vi sono iniziative simili e più forti sul territorio? Risponde ai reali bisogni dei destinatari? E troppo generica o indeterminata?
MISSIONE i reali fini delliniziativa E la scelta migliore? Ci sono altre esigenze ugualmente o maggiormente importanti che ricevono minore attenzione? Ci sono le capacità e le risorse per soddisfarla?
OBIETTIVI come farlo? Ci sono strade alternative per soddisfare liniziativa proposta? E un obiettivo troppo ambizioso? In quanto tempo potrà essere raggiunto?
STRATEGIA attraverso quali mezzi E la migliore possibile? Cosa fanno gli altri operatori presenti?
35Piano di fattibilità delliniziativa
Il piano in sintesi
Che cosa offrire Identificare le esigenze degli utenti potenziali Definire i servizi da offrire Definire le caratteristiche tecniche dei servizi da offrire Valutare la struttura organizzativa necessaria Identificare gli elementi distintivi rispetto a servizi già presenti
A chi e dove Identificare i possibili utenti Definire larea su cui operare Valutare il mercato complessivo Valutare il mercato già occupato da altri players.
Come organizzarsi Definire le competenze necessarie Definire le strutture Definire gli spazi necessari Definire le attrezzature necessarie
Con quali fondi Erogazioni liberali Raccolta fondi Cinque per mille
36Dopo lanalisi del piano di fattibilità i
soggetti interessati alliniziativa hanno
verificato che sul territorio non esisteva una
struttura simile alla loro iniziativa e
coinvolgendo in un tavolo di lavoro sia il Comune
che lA.S.L. di competenza nonché la popolazione
attraverso indagini a campione, sono arrivati a
Ottenere dal Comune un terreno in diritto duso
di superficie per costruire il Centro
Ottenere un parere scritto dallA.S.L. al fine di
stipulare una convenzione per i servizi offerti
una volta realizzata la struttura
I soggetti interessati alliniziativa quindi
hanno scelto di essere soci Fondatori di una
Fondazione, che operando a favore di disabili è
stata costituita sotto forma di O.N.L.U.S.
conferendo la liquidità necessaria al
riconoscimento della personalità giuridica da
parte della Regione Piemonte.
37A seguito del riconoscimento della personalità
giuridica e quindi della piena operatività
dellente, la Fondazione ha ottenuto
dal Comune il permesso a costruire il Centro sul
terreno sopra citato
da una banca operante nel terzo settore una
pre-delibera per accensione di mutuo ipotecario
dal territorio lintervento della popolazione che
ha elargito erogazioni liberali e sostenuto le
raccolte fondi
la Fondazione essendo ONLUS è entrata negli
elenchi degli enti ai quali riconoscere il cinque
per mille
38EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DI ONLUS
Detrazione del 19 in dichiarazione
Privati o da enti non commerciali
Fino a 2.065, 82 euro
Effettuati da
Imprese (vedi tabella successiva)
39Natura dellerogazione Benefici fiscali Limiti
Erogazione liberale in denaro Deduzione dal reddito dimpresa 10 reddito di impresa e comunque fino a 70.000euro
Prestito del personale ad Onlus Deduzione del costo del lavoro Fino al 5 per mille del costo totale dei dipendenti