Dott.ssa Laura Mastrangelo laura.mastrangelo@nemo.Unipr.It - PowerPoint PPT Presentation

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Dott.ssa Laura Mastrangelo laura.mastrangelo@nemo.Unipr.It

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Title: AZIENDA (ART.2555 C.C) Last modified by: laura Created Date: 10/1/2003 8:31:06 AM Document presentation format: Presentazione su schermo Other titles – PowerPoint PPT presentation

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Title: Dott.ssa Laura Mastrangelo laura.mastrangelo@nemo.Unipr.It


1
Dott.ssa Laura Mastrangelolaura.mastrangelo_at_nemo.
Unipr.It
  • Impresa
  • Associazione in partecipazione
  • Consorzi
  • Azienda
  • Scrittura contabili

2
Impresa familiare
  • E IMPRESA FAMILIARE LIMPRESA NELLA QUALE
    COLLABORANO
  • CONIUGE E PARENTI ENTRO IL 3 GRADO (SINO AI
    NIPOTI)
  • AFFINI ENTRO IL 2 GRADO (FINO AI COGNATI)
  • SI COSTITUISCE MEDIANTE ATTOPUBLICOO SCRITTURA
    PRIVATA
  • AUTENTICATA, E CONFERISCI DIRITTI PATRIMONIALI ED
  • AMMNISTRATIVI AI FAMILIARI.
  • DIRITTI PATRIMONIALI
  • DIRITTO AL MANTENIMENTO
  • DIRITTOALLA PARTECIPAZIONE DEGLI UTILI
  • DIRITTI SUI BENI ACQUISTATI CON GLI UTILI
  • DIRITTO DI PRELAZIONE IN CASO DI CESSIONE
  • DIRITTI AMMINSTRATIVI
  • -I FAMILIARI HANNO DIRITTO GESTORIO SOLO
    INRELAZIONE AD ATTI DI AMMINISTRAZIONE
    STRAORDINARIA

3
La fine dellimpresa
La qualità di imprenditore si perde con
leffettiva cessazione dellattività
  • Avvisi al pubblico
  • Cancellazione da albi e registri
  • Cancellazione dal Registro Impresa

Non sono elementi sufficienti a far perdere la
qualità di imprenditori
4
Lesatta determinazione del GIORNO DI CESSAZIONE
dellattività di impresa ha particolare rilevanza
per un imprenditore commerciale, questo perché la
legge fallimentare stabilisce che la
dichiarazione di fallimento può essere dichiarata
entro un anno dalla cessazione dellattività
imprenditoriale.
La fine dellimpresa è preceduta da una fase di
liquidazione che consiste nel completare i cicli
produttivi iniziati, vendere le giacenze di
magazzino e gli impianti, licenziare i dipendenti
e liquidare il TFR, e definire i rapporti pendenti
La qualità di imprenditore si perde solo con la
chiusura della liquidazione. La fase di
liquidazione si considera chiusa solo con la
definitiva disgregazione del complesso aziendale
che rende definitiva e irrevocabile la
cessazione.
È essenziale soddisfare tutti i creditori sociali
5
Aspetti pratici di una cessazione di impresa
  • Controllo delle attività e passività
  • Calcolo dellammontare dei debiti sia verso i
    terzi che verso lErario
  • Vendita dei beni dellimprenditori relativi
    allimpresa nel caso il capitale investito dallo
    stesso non fosse sufficiente ad estinguere i
    debiti
  • Riscossione di eventuali crediti
  • Chiusura della Partita Iva (prima è necessario
    richiedere leventuale rimborso qualora
    limprenditore godesse di crediti di imposta)
  • Cancellazione dal Registro imprese e da eventuali
    albi e ruoli
  • controllo delle scritture contabili per accertare
    lestinzione di ogni debito. Da questo momento è
    considerata cessata unazienda

6
Caso di impresa in Crisi
Se un imprenditore dovesse trovarsi in grosse
difficoltà economiche, prima di essere
assoggettato ad una eventuale dichiarazione di
fallimento, può seguire due strade
Conferimento dazienda
Cessione dellazienda
7
ASSOCIAZIONI IN PARTECIPAZIONI (art. 2549 c.c)
Lassociante attribuisce allassociato una
partecipazione agli utili della sua impresa o di
uno o più affari verso corrispettivo di un
determinato apporto.
Tale contratto si può ritenere un contratto
consensuale (che si perfeziona con il consenso
delle parti) a titolo oneroso (allapporto
dellassociato corrisponde un corrispettivo anche
se incerto) di scambio e non associativo per
mancanza dellaspetto organizzativo.
8
l'associante attribuisce all'associato una
partecipazione agli utili della sua impresa o di
uno o più affari in ragione di un determinato
apporto, che può essere costituito da capitale
(beni o denaro), apporto esclusivo di lavoro,
apporto misto lavoro capitale (beni e
denaro). L'associazione in partecipazione non
realizza alcuna autonoma forma societaria non
determinando altresì la nascita di un patrimonio
sociale. All'associante spetta la gestione
dell'impresa o dell'affare e i terzi acquistano
diritti e assumono obbligazioni soltanto verso
quest'ultimo. L'associato può a sua volta
esercitare il controllo sull'impresa o sullo
svolgimento dell'affare per cui l'impresa è stata
contratta e le modalità con le quali viene
concretamente svolto tale controllo sono
stabilite contrattualmente. In ogni caso,
l'associato ha diritto al rendiconto dell'affare
compiuto, o a quello annuale della gestione, se
questa si protrae per più di un anno
9
Rischio per lassociato
Lassociato partecipa, salvo patto contrario,
alle perdite nella medesima misura in cui
partecipa agli utili, male perdite che colpiscono
lassociato non possono mai superare il valore
del suo apporto
Se lassociato i n partecipazione apporta solo
lavoro rischia di lavorare senza alcun tipo di
remunerazione per tutto lesercizio, e se il
risultato finale non riporta utili non ha diritto
a percepire alcun ammontare.
È possibile proprio per questo motivo inserire
nel contratto tra le parti la possibilità per
lassociato di partecipare innanzi tutto solo
agli utili e non alle perdite,e si consiglia
prima di concludere il contratto di analizzare
landamento degli utili aziendali degli ultimi 3
anni, e pattuire una percentuale sugli utili
desercizio tale da garantire, pur nellambito
aleatorio del contratto, una possibilità di
reddito nella misura prospettata
10
Pluralità di associati
Salvo patto contrario lassociante non può
attribuire partecipazioni per la stessa impresa o
per lo stesso affare ad altre persone senza il
consenso dei precedenti associati
N.B. i terzi acquistano diritti e assumono
obblighi solo verso lassociante
11
CONSORZI
ART. 2602 Con il contratto do consorzio 2 o più
imprenditori istituiscono unorganizzazione
comune per la disciplina o o per lo svolgimento
di determinate fasi delle rispettive imprese.
Consorzi di coordinamento
Consorzi anticoncorrenziali
Strumento di cooperazione interaziendale
finalizzato alla riduzione dei costi di gestione
delle singole imprese consorziate
12
Consorzio con attività internasi da luogo ad una
creazione di unorganizzazione comune finalizzata
alla regolazione dei rapporti reciproci fra i
consorziati e nel controllare il rispetto di
quanto convenuto
Consorzi con attività esterna le parti prevedono
in più, la creazione di un ufficio comune
destinato a svolgere attività con terzi
nellinteresse delle imprese consorziate (art.
2612 c.c)
13
Contratto di consorzio(art. 2603)
Deve essere stipulato per atto scritto a pena di
nullità
Deve contenere una serie di indicazioni
specifiche quali
  • oggetto / durata
  • sede dellufficio
  • Obblighi assunti dai consorziati
  • Contributi versati dai consorziati
  • Attribuzione dei poteri degli organi consortili
    anche in ordine alla rappresentanza in giudizio.
  • Condizioni di accesso di altri consorziati
  • Sanzioni in caso di inadempimento degli obblighi
    consorziati
  • Recesso od esclusione dei consorziati

14
Contratto di consorzio(art. 2603)
AMMISSIONE NUOVI SOCI Il contratto consortile è
un contratto aperto e da la possibilità ai nuovi
imprenditori di partecipare al consorzio senza il
consenso degli altri consorziati. Però le
condizioni di ingresso devono essere
PREFEDETERMINATE nel contratto. Se il contratto
non prevede nulla si deve considerare CHIUSO in
questo caso lingresso dei nuovi consorziati deve
ricevere il IL VOTO FAVOREVOLE DI TUTTI I
CONORZIATI.
TRASFERIMENTO AZIENDA DEL CONSORIZATO Comporta
lautomatico subingresso dellacquirente nel
contratto di consorzio. Se però sussiste una
GIUSTA CAUSA e solo se il trasferimento
dellazienda è avvenuto per atto tra vivi. Gli
altri consorziati potranno deliberare
lesclusione dellacquirente dal consorzio, entro
1 MESE dalla data di cessione dazienda.
RECESSO ED ESCLUSIONE il contratto di consorzio
può sciogliersi limitatamente ad un consorziato,
per volontà di questi (recesso) o per decisione
degli altri consorziati (esclusione). Le cause di
esclusione e di recesso devono essere inseriti
nel contratto.
15
Contratto di consorzio(art. 2603)
ASSEMBLEA tutti i consorziati. E le delibere
sono prese con il voto della maggioranza dei
consorziati. Il contratto può prevedere
maggioranze diverse.. Per le MODIFICHE DEL
CONTRATTO è previsto il voto favorevole di TUTTI
i consorziati. Per le delibere assunte a
maggioranza è prevista lIMPUGNAZIONE da parte
dei consorziati ASSENTI O DISSENZIENTI, entro 30
giorni, davanti allAUTORITA? GIUDIZIARIA. Solo
se si dimostra che non ono prese in conformità
della laegge o del contratto.
ORGANO DIRETTIVO la funzione è quella di
controllare lattività dei consorziati al fine di
accertare lesatto adempimento delle obbligazioni
assunte.
16
Contratto di consorzio(art. 2603)
CONSORZI CON ATTIVITA ESTERNA PREVEDE
ATTIVITA CON I TERZI. Per questi consorzi è
prevista la pubblicità legale, destinato a
portare a conoscenza dei terzi i dati essenziali
della struttura consortile.. Un estratto del
contratto deve essere depositato presso il
Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla
costituzione.
ORGANO DIRETTIVO deve redigere ogni anno il
bilancio annuale secondo le disposizioni previste
per le società di capitali. Deve essere
depositato presso il Registro Imprese. Nel
contratto deve essere specificato a chi è
attribuita la PRESIDENZA, a chi la DIREZIONE e la
RAPPRESENTANZA. Dati da iscrivere presso il R.I.
FONDO CONSORTILE FONDO PATRIMONIALE OBBLIGATORIO
costituito dai contributi iniziali e successivi
dei consorziati e dei beni acquistati con tali
contributi. Il fondo è autonomo rispetto al
patrimonio di ogni singolo imprenditore
consorziato. Per la durata del consorzio i
consorziati NON POSSONO CHIEDERE LA DIVISIONE DEL
FONDO.
17
Contratto di consorzio(art. 2603)
  • Obbligazioni consortili
  • obbligazioni assunte in nome del consorzio dai
    suoi rappresentanti
  • Obbligazioni assunte dagli organi del consorzio
    per conto del singolo consorziato (acquisto di
    materie prime per conto di una delle imprese
    consorziate).

1. Obbligazioni assunte in nome del consorzio
dai suoi rappresentanti Risponde ESCLUSIVAMENTE
il consorzio , ed i creditori possono far valere
i loro diritti solo sul Fondo Consortile.
(Maggiore rischio per i terzi, dato che non cè
nessun controllo sulla capienza del fondo e non
è previsto un valore minimo legale).
2. Obbligazioni assunte dagli organi del
consorzio per conto del singolo
consorziato. Rispondono IN SOLIDO il fondo
consortile e i consorziati interessati.. Inoltre
è previsto che in caso di insolvenza del
consorziato interessato, rispondono pro quota
tutti i consorziati. Per tali obbligazioni il
Fondo Consortile funge da GARANTE.
18
AZIENDA E SUO TRASFERIEMENTO
  • AZIENDA
  • AVVIAMENTO
  • CESSIONE
  • Mastrangelo Dott. Laura

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AZIENDA (ART.2555 C.C)
COMPLESSO DI BENI ORGANIZZATI DALLIMPRENDITORE P
ER LESERCIZIO DELLIMPRESA.
  • BENI MATERIALI E IMMATERIALI
  • CREDITI E CONTRATTI
  • AVVIAMENTO
  • VALUTAZIONE

20
DALLA DEFINIZIONE SUDDETTA SI DESUME CHE
LAZIENDA E E RESTA UN COMPLESSO DI BENI, INTESI
COME COSE , NON UN INSIEME DI BENI E DI RAPPORTI
GIURIDICI.
ELEMENTI COSTITUTIVI
LE SOLE COSE IN SENSO PROPRIO DI CUI
LIMPRENDITORE SI AVVALE PER LESERCIZIO
DELLIMPRESA.
21
AVVIAMENTO
LAVVIAMENTO E RAPPRESENTATO DALLA SUA
CAPACITA DI REALIZZARE PROFITTO (RICAVI gt COSTI)
E DIPENDE SIA DA FATTORI OGGETTIVI CHE DA FATTORI
SOGGETTIVI
AVVIAMENTO OGGETTIVO
FATTORI INDIPENDENTI DALLA CAPACITA IMPRENDITORIA
LE
AVVIAMENTO SOGGETTIVO
ABILITA E CAPACITA DELLIMPRENDITORE (ex.
Rapporti clienti/fornitori)
22
ISCRIZIONE A BILANCIOART. 2426 C.C.
LAVVIAMENTO è SOGGETTO A VALUTAZIONE. UNA VOLTA
VALUTATO ED OGGETTO DI CESSIONE, DOVRA ESSERE
ISCRITTO NELLATTIVO DELLO STATO PATRIMONIALE.
LISCRIZIONE AVVIENE SOLO SE LACQUISTO è STATO
EFFETTUATO A TITOLO ONEROSO.
E soggetto ad ammortamento per un periodo di 5
anni. E consentito anche un termine superiore a
5 anni purché tale periodo non supera la durata
dellutilizzazione dellazienda.
23
LA CIRCOLAZIONE DELLAZIENDA
LAZIENDA PUO ESSERE OGGETTO DI
  • VENDITA
  • CONFERIMENTO IN SOCIETA
  • DONAZIONE
  • DIRITTI REALI (USUFRUTTO)
  • DIRITTI PERSONALI (AFFITTO)

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ATTENZIONE !!!
PER PARLARE DI CESSIONE DI AZIENDA è NECESSARIO
CHE
SIA TRASFERITO UIN INSIEME DI BENI DI PER SE
POTENZIALEMNTE IDONEO AD ESSERE UTILIZZATO PER
LESERCIZIO DI UNA DETERMINATA ATTIVITA DI
IMPRESA.
25
FORME DEL TRASFERIMENTOART. 2556 C.C.
CONCESSIONE IN GODIMENTO
TRASFERIMENTO DELLA PROPRIETA
SONO VALIDI SE
Stipulate con losservanza delle forme stabilite
dalla legge per il trasferimento dei singoli
beni che compongono lazienda o per la
particolare natura del contratto.
26
Ex
Passaggio di proprietà degli immobili aziendali
in capo all acquirente è necessaria la forma
scritta a pena di nullità.
PROVA solo per le IMPRESE SOGGETTE A
REGISTRAZIONE nel Registro delle Imprese, è
previsto che ogni atto di disposizione
dellazienda sia provato per iscritto
La forma scritta è richiesta ai soli fini
probatori. Lunico effetto della mancata forma
scrittasi si avrà nel caso in cui le parti
vogliano avvalersene come prova per dimostrare
lesistenza del contratto. Quindi non sarebbe
ammessa la prova per testimoni (art. 2725 c.c.)
27
Art. 2556 2comma stabilisce che i contratti
inerenti a imprese soggette ad iscrizione devono
a loro volta essere registrati presso il Registro
Imprese.
La legge n.310 del 12.08.1993 ha stabilito che il
soggetto preposto all iscrizione del
trasferimento dellazienda, che abbia forma
pubblica o scrittura privata autenticata, nel
Registro Imprese sia il NOTAIO nei termini
stabiliti dalla legge (30 gg dalla data
dellatto) non più le parti.
Tale disposizione persegue finalità di ordine
pubblico, per evitare operazioni di riciclaggio
di denaro da parte della criminalità organizzata
28
DIVIETO DI CONCORRENZA(art. 2557 c.c.)
Lalienante deve astenersi, per un periodo non
superiore a 5 ANNI, dalliniziare una nuova
attività che per lOGGETTO, lUBICAZIONE, o ALTRE
CIRCOSTANZE possa sviare la clientela
dellazienda ceduta.
N.B. LE PARTI POSSONO STABILIRE ANCHE TERMINI
INFERIORI A 5 ANNI, (ex 1 anno, due mesi) MA
MAI UN TERMINE MAGGIORE. in questultimo caso la
durata verrebbe automaticamente riportata a 5 anni
Nel caso in cui nel contratto non sia
specificato il periodo di durata del Patto di non
concorrenza, si considererà pari a 5 anni dal
trasferimento.
29
Lart. 2557 c.c contempera due e opposte esigenze
ACQUIRENTE
MANTENERE LA CLEINTELA DELLAZIENDA ACQUISTATA
( AVVIAMENTO SOGGETTIVO)
ALIENANTE
NON VEDERE COMPRESSA LA LIBERTA DI INIZIATIVA
ECONOMICA OLTRE UN DETERMINATO ARCO TEMPORALE
30
Il divieto di concorrenza dovrà ritenersi violato
ogni volta che vi sia stato sviamento della
clientela dellazienda ceduta, per fatto
concorrenziale direttamente o indirettamente
imputabile allalienante.
Esempi 1)si aliena lazienda e si inizia
unattività concorrente avvalendosi di un
prestanome 2) Si aliena lazienda e si diventa
amministratore unico di una società concorrente.
Data la difficoltà probatoria è bene che latto
di alienazione contenga specifiche e ben
congegnate clausole al riguardo. In modo tale da
chiarire in modo inequivocabile quando
lalienante verrebbe meno al suddetto patto.
31
SUCCESSIONE NEI CONTRATTIART.2558 C.C
LART. 2558 C.C. AGEVOLA LACQUIRENTE NEL
SUBINGRESSO DEI RAPPORTI CONTRATTUALI IN CORSO DI
ESECUZIONE CHE LALEINANTE HA CONCLUSO CON
FORNITORI, FINANZIATORI, DIPENDENTI, CLIENTI
NECESSARI PER LO SVOLGIMENTO DELLATTIVITA
PRODUTTIVA.
SE NON E PATTUITO DIVERSAMENTE LALIENANTE
SUBENTRA NEI CONTRATTI STIPULATI PER LESERCIZIO
DELLAZIENDA, SEMPRE CHE NON ABBIANO CARATTERE
PERSONALE.
Sono quelli per cui identità e qualità personale
dellalienante sono state determinanti per il
consenso del contraente. (ex. immobile locato al
cedente)
32
Diritto di recesso
Il terzo contraente può recedere dal contratto
solo se sussiste giusta causa, ed entro tre mesi
dalla notizia del trasferimento dellazienda.
Spetta al terzo provare che lacquirente si trova
in una situazione oggettiva (personale,
patrimoniale o aziendale) tale da non dare
regolare esecuzione al contratto.
Il recesso determina una definitiva estinzione
del rapporto.
Responsabilità dellalienante
Il terzo contraente può chiedere il risarcimento
del danno allalienante, apportando la prova che
questultimo non ha osservato la normale cautela
nella scelta dellacquirente.
33
Successione nei creditiart. 2559c.c.
Le disposizioni inerenti la cessione di debiti e
crediti, introduce deroghe ai principi di diritto
comune in tema di cessione dei crediti e di
successione nei contratti (artt.1260 .c.).
La cessione dei crediti relativi allazienda
ceduta, anche in mancanza di notifica al debitore
o di sua accettazione, ha effetto, nei confronti
dei terzi, dal momento delliscrizione del
trasferimento nel Registro Imprese. Tuttavia il
debitore ceduto è liberato se paga in buona fede
allalienante.
34
Acquirente Tizio
Alienante Caio
Terzo, debitore Sempronio
Se Sempronio paga il suo debito a
Caio,successivamente al trasferimento, e dimostra
la sua buona fede, è liberato dal suo debito.
35
SUCCESSIONE NEI DEBITIART. 2560 c.c.
Lalienante non è liberato dei debiti aziendali,
anteriori alla data del trasferimento, se non
risulta che i creditori vi hanno consentito.
Nel trasferimento di unazienda commerciale
risponde dei debiti aziendali anche lacquirente
se essi RISULTANO DAI LIBRI CONTABILI
OBBLIGATORI.
36
ATTENZIONE !!!
I DEBITI E I CREDITI non passano in capo
allacquirente automaticamente, mediante il
contratto di cessione. È necessaria, a tal fine,
una espressa pattuizione
In mancanza di pattuizione scritta, lacquirente
riceverà il pagamento dei crediti anteriori come
legittimato a riscuotere per conto
dellalienante e sarà tenuto a a trasferirgli
quanto riscosso.
Al contrario se si tratta di debito, pagherà i
debiti anteriori alla cessione, quale garante ex
lege dellalienante stesso, e avrà diritto di
rivalsa per lintero importo nei confronti di
questi
37
Usufrutto e affitto di azienda
Lazienda può essere oggetto sia di diritto reale
sia personale di godimento.
Costituita in usufrutto
Concessa in affitto
38
USUFRUTTOart. 2561 c.c.
Allusufruttuario sono concessi particolari
poteri doveri
Ciò consente allusufruttuario la libertà
operativa necessaria, per gestire proficuamente
lazienda tutela linteresse del concedente
affinché non sia menomata lefficienza del
complesso aziendale, dato che tornerà a lui alla
scadenza del contratto.
Lusufruttuario dellazienda deve esercitarla
sotto la ditta che la contraddistingue.
Lusufruttuario deve gestire lazienda senza
modificarne la destinazione e in modo da
conservare lefficacia dellorganizzazione e
degli impianti, e le normali dotazioni di scorte.
39
Art. 1015 c.c. Se non adempie a tale
obblighi si arriva alla cessazione
dellusufrutto
Lusufruttuario può godere dei beni aziendali, ma
ne può anche disporre, secondo le esigenze
gestionali.
Laffittuario può acquistare e immettere in
azienda nuovi beni,i quli diventano di proprietà
del nudo proprietario, e sui quali
lusufruttuario avrà potere di godimento e di
disposizione.
INVENTARIO
Viene redatto allinizio e alla fine
dellusufrutto e la differenza tra i due viene
regolata in danaro, sulla base dei valori
correnti al termine del contratto.
40
Le stesse disposizioni sullusufrutto si
applicano per l AFFITTO
ALLAFFITTO E ALLUSUFRUTTO SI APPLICANO LE
DISPOSIZIONI IN TEMA DI DIVIETO DI CONCORRENZA E
DI SUCCESSIONE NEI CONTRATTI
41
LE SCRITTURE CONTABILI
  • LOBBLIGO DI TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI
  • REGOLARITA E CONTROLLO DELLE SCRITTURE
    OBBLIGATORIE
  • LA RILEVANZA ESTERNA DELLE SCRITTURE CONTABILI

Artt. 2214 c.c. / 2220 c.c.
42
Landamento economico patrimoniale e finanziario
è in continuo MOVIMENTO, e per questa sua
dinamicità è necessaria una continua e costante
INFORMAZIOE e CONTROLLO a livello sia
quantitativo che economico.
È necessario accertare periodicamente, almeno 1
volta allanno la consistenza patrimoniale
(passività e attività) ed economica ( costi e
ricavi)
Conseguimento di UTILI O PERDITE
43
La tenuta delle scritture contabili è
obbligatoria solo per gli imprenditori che
esercitano attività commerciale
Vi sono delle eccezione, in quanto lobbligo
della tenuta delle scritture contabili non si
applica al PICCOLO IMPRENDITORE art. 2083 c.c.
Tutte le attività imprenditoriali organizzate in
forma societaria hanno lobbligo delle scritture
contabili indipendentemente che siano attività
commerciali
44
REGOLARITÀ E CONTROLLO art. 2214 c.c.
Le scritture necessarie per unordinata
contabilità variano a seconda
  • Dell attività
  • Delle dimensioni (contabilità semplificata)

La corrispondenza di ogni affare,telegrammi,
fatture ricevute e copie dei documenti inviati e
ricevuti devono essere conservati per 10 anni
45
Libri obbligatori secondo la normativa
civilistica
Cronologico analitico
Libro giornale
Libro inventari
Periodico sistematico
Indicazione analitica degli elementi patrimoniali
attivi e passivi relativi allimpresa e la loro
valutazione (redazione entro 3 mesi dal termine
della presentazione della dichiarazione dei
redditi)
46
Altre scritture
  • LIBRO MASTRO
  • LIBRO CASSA
  • LIBRO MAGAZZINO

47
Veridicità delle scritture contabili
Regole formali e sostanziali
FORMALITA INTRINSECHE
  • NO SPAZI IN BIANCO
  • NO INTERLINEE
  • NO ABRASIONI
  • LEGGIBILITA DEI DATI CANCELLATI

LINOSSERVANZA DI TALI REGOLE RENDE LE SCRITTURE
CONTABILI IRREGOLARI E QUINDI GIURIDICAMENTE
IRRILEVANTI
48
FORMALITA ESTRINSECHE
  • NUMERAZIONE
  • BOLLATI

Per il libro mastro e giornale è stato abolito
lobbligo della vidimazione.
49
Le scritture contabili e la corrispondenza
commerciale deve essere conservata per 10 ANNI
La conservazione può avvenire anche mediante
riproduzioni fotografiche
50
Lirregolarità nella tenuta delle scritture
contabili comporta
  • impossibilità di utilizzo come mezzo di prova
  • impossibilità di ammissione al concordato
    preventivo
  • impossibilità di ammissione allamministrazione
    controllata
  • è assoggettabile a sanzioni penali per reati di
    banca rotta semplice o fraudolenta in caso di
    fallimento.

51
LA RILEVANZA INTERNA
Le informazioni desumibili dalle scritture
contabili non sono accessibili a terzi
Segreto contabile
Eccezione fatta per i bilanci delle società di
capitali
52
Efficacia probatoria
Le scritture contabili hanno efficacia
processuale, essendo utilizzabili come prova sia
a favore, sia contro limprenditore.
Affinché un imprenditore possa utilizzarle come
mezzo processuale contro i terzi è necessario la
presenza di tre condizioni
  1. Scritture regolarmente tenute
  2. La controparte deve essere un imprenditore
  3. La controversia deve riguardare lesercizio
    dellimpresa

È sempre rimesso allapprezzamento del giudice
riconoscere valore probatorio alle scritture
contabili.
53
Modalità di acquisizione delle scritture contabili
Il giudice può chiedere solo lesibizione di
singole scritture contabili, o di tutti i libri
ma potendo estrarre solo le registrazioni
inerenti alla controversia.
Comunicazione di tutte le scritture in soli 3
casi
  1. Scioglimento della società
  2. Successione per causa di morte
  3. Comunione dei beni
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