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Title: DSM E MEDICINA GENERALE: DALL AMBOLATORIO DI CONSULENZA RAPIDA ALLA MEDICINA GENERALE Last modified by: Valued Acer Customer Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA


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LA COLLABORATIVE CARE DELLA DEPRESSIONE NELLA
COMUNITÀ
  • Giuseppe Corlito
  • Commissione regionale per il governo clinico
    della salute mentale della Regione Toscana
  • Direttore DSM ASL 9 di Grosseto
  • Arezzo, 18 giugno 2010

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BISOGNI DELLA MG
  • Avere una consulenza sul campo (Asioli F., 2006)
  • Avere la certezza di poter inviare allo
    specialista senza che questo sequestri il
    paziente nel setting specialistico (Asioli F.,
    2006)
  • Necessità di formazione continua (Asioli F.,
    Berardi D., 2007)
  • Il grosso dei disturbi emotivi comuni rimarrà in
    carico alla MG (Faravelli M., 2004 Corlito G. et
    al., 2006)
  • Le esperienze di consulenza (anche rapida) dei
    DSM alla MG dallesterno non saturano questi
    bisogni (Bologna, Genova, Grosseto, Arezzo)

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  • Le politiche devono incorporare la salute mentale
    nelle cure primarie
  • Usare le informazioni in funzioni di advocacy e
    sensibilizzare politici, amministratori e
    operatori sullimportanza dellintegrazione
  • Fornire una formazione adeguata
  • Gli obiettivi delle cure primarie devono essere
    limitati e fattibili
  • I servizi psichiatrici devono essere disponibili
    a supportare gli MMG
  • I pazienti devono avere accesso ai farmaci
    psicotropi
  • Lintegrazione è un processo non un evento
  • Il ruolo del responsabile del servizio di salute
    mentale è cruciale
  • Collaborazione con altri settori socio-sanitari
  • Sono necessarie risorse umane e finanziarie

LA POLITICA DELLOMS
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IL PERCHE DEL RITARDO ITALIANO (Asioli 2007)
  • I DSM dopo la chiusura degli OP si sono occupati
    di disturbi mentali gravi, trascurando i pazienti
    con disturbi di minore gravità
  • Ritardo culturale della psichiatria italiana sul
    ruolo dei MMG nel trattamento
  • Organizzazione individualista dei MMG e ruolo
    debole rispetto allOspedale
  • Collaborazione legata alla sensibilità
    individuale dei MMG e Psichiatri
  • La collaborazione tra MMG e DSM è strutturata in
    poche Regioni
  • Molte iniziative hanno limiti strutturali (cosa
    fare? come fare?), focalizzando su obiettivi
    inefficaci per il cambiamento.
  • Assenza di sistemi informativi

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QUALI MODELLI DI COLLABORAZIONE TRA CURE PRIMARIE
E SERVIZI DI SALUTE MENTALE?
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  • FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLE CURE PRIMARIE
    fornire conoscenze e abilità relativi alla cure
    dei disturbi psichici (ad es. relative alluso
    degli psicofarmaci o di tecniche psicoterapiche).
    Include la disseminazione di informazioni e linee
    guida
  • CONSULTAZIONE/LIAISON è una variante della
    formazione, ma coinvolge gli psichiatri, che
    entrano in relazione con i MMG nel supportarli
    nella cura dei singoli pazienti con disturbi
    mentali. Linvio al servizio psichiatrico è
    necessario in un numero limitato di casi.
  • SOSTITUZIONE / INVIO la responsabilità principale
    per la gestione del paziente è affidata allo
    specialista (spesso psicologo ma anche
    psichiatra) per la durata del trattamento.

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  • COLLABORATIVE CARE è un pacchetto di interventi
    integrati, che si basa non solo su MMG e
    psichiatra, ma anche su un case manager
    (infermiere cure primarie)
  • formazione dei clinici e supporto alle decisioni
    cliniche della medicina di base
  • educazione del paziente
  • monitoraggio delle condizioni cliniche del
    paziente
  • valutazione costante delladerenza terapeutica
  • strutturate e attive visite di controllo
  • case manager in diretto contatto con MMG e riceve
    supervisioni dallo specialista

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CRITICITÀ

FORMAZIONE È inefficace da solo (sia come disseminazione di linee guida che come corsi brevi)
CONSULTAZIONE /LIAISON Mancanza di evidenze sullefficacia probabilmente non modificano i comportamenti professionali dei MMG
SOSTITUZIONE/INVIO Dipende dalla disponibilità di cure psicologiche specialistiche ed inoltre non modifica il comportamento professionale dei MMG
CURA COLLABORATIVA E il modello con maggiori prove di efficacia, ma richiede un adattamento ed è il più costoso
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LE COMPONENTI ATTIVE DELLA CURA (Griffiths
Chritsiensen, 2008)
  • Case management (un infermiere che mantiene
    contatti con il paziente, monitora i progressi,
    dà feed back al MMG, incoraggia laderenza al
    trattamento)
  • Intensificazione della cura (luso di
    specialisti psicologi o psichiatri per
    terapie specialistiche come psicoterapie)
  • Auto aiuto guidato (materiale di auto aiuto
    basato su computer o fornito dallinfermiera),
    lauto aiuto è sempre il miglior intervento nella
    comunità
  • Monitoraggio sistematico da parte di una figura
    professionale diversa dal MMG (ad esempio
    linfermiera) dei progressi del paziente
  • Revisione dei ruoli di cura tradizionali
    linfermiere assume il ruolo del case manager
  • Attenzione alle preferenze del paziente nella
    cura

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IL MEDICO DI BASE
  • Il medico di base dovrà rivestire un
    ruolo-guida nellassistenza psichiatrica la
    domanda cruciale non è tanto come il medico di
    base possa integrarsi nei servizi di salute
    mentale quanto, piuttosto, come lo psichiatra
    possa collaborare con i servizi distrettuali per
    aumentare lefficacia degli interventi del medico
    di base nella gestione dei pazienti con disturbi
    psichiatrici
  • W.H.O., Psychiatry and primary Medical Care,
    1973.

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UNA ESPERIENZA GROSSETANA (2005)
Ambulatorio di consulenza rapida specialistica
su richiesta dei medici di medicina generale per
i Disturbi Emotivi Comuni
Caratteristiche
  1. 7 giorni max di lista dattesa
  2. Rapida risposta
  3. Presa in carico solo quando necessario
  4. Ottimizzazione della prescrizione
  5. Trattamento non solo farmacologico

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MODALITA DI ACCESSO
Qualora lo ritenga necessario il MMG telefona al
n 331-6589551 o al n 0564-485569
Risponde un collega psichiatra il quale può
Prenotare un appuntamento con lista dattesa
ridotta da poche ore a 6 giorni max
Fornire una rapida consulenza telefonica
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ALCUNI DATI RELATIVI AL 2009
Percentuale maschi / femmine
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RAGGRUPPAMENTI DIAGNOSTICI
Disturbi dAnsia
Disturbi dellUmore Minori
Nessuna Patologia
Disturbi dellUmore Maggiori
Altri
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Percentuale della presa in carico da parte del DSM
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Tipologia della presa in carico
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Tipologia della non presa in carico
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Utilizzo dellambulatori da parte dei MMG
Principale criticità
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Lemergenza antidepressivi Relazione
Sanitaria Regionale 2000-2002
19
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IL PROGETTO STARDAndrew Nierenberg, American
Journal of Psychiatry, 2006
  • È un progetto di effectiveness (e non di
    efficacy) condotto nel setting della primary care
  • È uno dei più ampi mai svolti sul trattamento
    della depressione, ha seguito per sei anni oltre
    4 mila pazienti che si erano rivolti per un aiuto
    a centri americani
  • Queste persone provenivano dal mondo reale,
    cioè spesso avevano altri disturbi oltre alla
    depressione e potevano scegliere tra i vari
    trattamenti (al contrario di quanto avviene nei
    trail clinici controllati), sono stati all'inizio
    curati con un classico inibitore del
    riassorbimento della serotonina (citalopram).
  • Lepisodio depressivo è stato superato da 3
    persone su 10. Chi non migliorava ha ricevuto una
    dose più alta, oppure un altro SSRI o uno di
    un'altra classe (venlafanxina). Chi di nuovo non
    migliorava ha ricevuto un altro trattamento
    ancora. E avanti così per quattro volte. Alla
    fine, 6 pazienti su 10 sono usciti dall'episodio
    depressivo, ma, nel corso del tempo, il 50 è
    ricaduto.
  • Giovanni Fava, docente di psicologia clinica
    all'Università di Bologna e di psichiatria alla
    State University di Buffalo, commenta si è visto
    che la risposta ai farmaci è molto più scarsa di
    quello che si pensava e le ricadute più
    numerose.

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LE CONCLUSIONI DI NIERENBERGGiornate Pisane di
Psichiatria, 5 giugno 2009
  • La remissione rimane il gold standard con
    risultati modesti (30)
  • Rimane rilevante il problema della ricaduta (50)
    e la sua crescita esponenziale
  • Occorre procedere a trattamenti aggressivi per
    almeno 6-8 settimane
  • Occorre la costanza del trattamento anche
    ripetuto
  • Le differenze farmacologiche non producono
    differenze cliniche, soprattutto nella stessa
    classe farmacologica
  • L a precocità del trattamento migliora la prognosi

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LA DEPRESSIONE È UNA PATOLOGIA CRONICA ?
  • Lalto tasso di recidiva fa della depressione un
    disturbo recidivante e dunque cronico
  • La depressione sarà la seconda causa di
    invalidità entro il 2020
  • Secondo lOMS la depressione è la prima causa di
    disabilità (misurata in anni di vita attiva
    persi, YLD) in tutti i paesi del mondo

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È NECESSARIO UN CAMBIO DI PARADIGMA
  • Per molto tempo abbiamo pensato alla depressione
    secondo il paradigma del diabete, cioè al paz.
    manca qualcosa di biochimico che deve essere
    aggiunto
  • Dobbiamo pensare, invece, al paradigma della
    cardiopatia, che dipende dallo stile di vita
    (stress, vita sedentaria, alimentazione sbagliata
    tendente allobesità)
  • (G. Fava, 2006 A. Fagiolini, 2008 G. Corlito,
    2010)

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ALCUNE CITAZIONI
  • le fasi precoci della malattia costituiscono un
    periodo importante sia in relazione agli esiti
    della malattia e al destino futuro di ogni
    singola persona malata sia sotto il profilo della
    ricerca
  • Clarke
    OCallaghan, 2003
  • arrivavo sulla scena troppo tardi la maggior
    parte del danno era fatta
  • Mc Glashan, 1996
  • Lo psichiatra vede troppi stati finali e si
    confronta professionalmente con troppi pochi
    stati prepsicotici
  • Sullivan, 1927

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LE LINEE GUIDA SUGLI ESORDI PSICOTICI
  • Le principali linee guida sulla diagnosi e il
    trattamento dei disturbi psicotici (Australiane,
    Neozelandesi, NICE) riflettono questo punto di
    vista e ci sono oggi numerose evidenze
    scientifiche
  • Anche le linee guida italiane (SNLG, Gli
    interventi precoci nella schizofrenia, Ministero
    della salute, 2007) sono daccordo
  • perché limitare gli interventi precoci alle
    psicosi? tutti i disturbi psichici vanno trattati
    il più precocemente possibile Ian Falloon,
    AILAS, 2006

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LINTERVENTO PRECOCE
  • La depressione è sotto-diagnosticata e
    sotto-trattata, soprattutto nel setting della MG,
    dove la maggioranza dei casi rimane in carico
  • La precocità dellindividuazione,
    dellintervento e del trattamento appropriato
    può promuovere la remissione, prevenire la
    ricaduta, ridurre il peso emotivo ed economico
    della depressione (Halfin A., 2006).

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ALTERNATIVE
  • Si stanno affermando studi sullapplicazione di
    tecniche alternative (interventi psicoterapici o
    psicoeducazionali limitati nel tempo) o combinate
    con i farmaci anche nel setting della MG.
  • Proposta della psicoterapia cognitivo
    comportamentale breve nel setting della MG
    sostenibile economicamente (L. Layard, Depression
    Report, London School of Economics, 2006)

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ACCORDO REGIONE MG PER LA MEDICINA DI INIZIATIVA
IN TOSCANA
  • È stato raggiunto un accordo che affida prima
    sperimentalmente ad un modulo (10 MMG per
    10.000 abitanti) per distretto i percorsi delle
    malattie croniche sotto osservazione (diabete,
    scompenso cardiaco, PBCO, ipertensione, ictus),
    con la previsione di estendere entro il 2011
    lorganizzazione modulare a tutta la MG
  • È lapplicazione del Chronic Care Model

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PROPOSTA DI BAGNO VIGNONI (2009)
  • Inserire il percorso della depressione in ogni
    modulo della MG
  • Un consulente psichiatra in ogni modulo (una
    volta la settimana per le consulenze e 2 ore al
    mese per la formazione sul campo)
  • Un infermiere esperto nelle tecniche
    psicoeducazionali in ogni modulo o uno psicologo
    esperto nella CBT o nella IPP
  • Telefono dedicato alla MG al CSM

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RISORSE
  • Ogni CSM competente territorialmente individua
    per il modulo sperimentale un medico e un
    infermiere dedicato
  • Per una annualità i fondi regionali per le
    sperimentazioni della salute mentale potrebbero
    essere dedicati a questo impegno (ad es. per 8 h
    settimanali per modulo di uno specialista
    convenzionato si spenderebbero 22.000)
  • Il costo delliniziativa non supera 1 milione di
    euro per tutta la regione tutto compreso
    (formazione, operatori dedicati, incentivo alla
    MG)

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INDICATORE
  • N. consultazioni per modulo della MG
  • Standard 500 paz. visitati in consulenza per
    modulo su 10.000 ab. serviti (5 dellutenza per
    modulo)

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SPERIMENTAZIONE
  • Nel 2010 è stato approvato il progetto
    sperimentale relativo al modulo Grosseto città,
    che è ai blocchi di partenza
  • Non appena il modulo sarà stabilizzato per le 5
    patologie croniche sotto osservazione, lidea è
    di partire con il percorso per la depressione
    recidivante
  • La sperimentazione va generalizzata e inserita
    nel prossimo Piano socio-sanitario

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