Istituto comprensivo G.B. Rubini Ari Saliha, Ayoku Barakat Modupe, Tadini Kevin

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Title: Istituto comprensivo G.B. Rubini Ari Saliha, Ayoku Barakat Modupe, Tadini Kevin


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Istituto comprensivoG.B. Rubini Ari Saliha,
Ayoku Barakat Modupe, Tadini Kevin
Il bullismo
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IL BULLISMO


  • Il bullismo è una forma di comportamento
    violento attuato tramite l'impiego di falsi
    metodi di opposizione e intimidazione nei
    confronti di sé stessi o nei confronti dei pari
    in particolare quando vi è una palese asimmetria
    di potere può implicare molestie verbali,
    aggressioni fisiche, persecuzioni, dovute a
    discriminazioni etniche, confessionali, di
    genere. e si verifica in tutto il mondo,può
    verificarsi il bullismo a scuola, spesso nelletà
    delladolescenza e anche tra gli adulti.
  • Il bullismo si basa su tre principi
  • Intenzionalità.
  • Persistenza nel tempo.
  • Asimmetria nella relazione.
  • Vale a dire un'azione intenzionale eseguita
    al fine di arrecare danno alla vittima,
    continuata nei confronti di un particolare
    compagno, caratterizzata da uno squilibrio di
    potere tra chi compie l'azione e chi la subisce.
    Il bullismo, quindi, presuppone la condivisione
    del medesimo contesto deviante.


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Adolescenza
  • I fenomeni di bullismo fanno parte della
    trasgressione adolescenziale. In tutte le epoche
    e in tutte le tappe, ladolescente fa paura
    alladulto e lo preoccupa, ma non è una malattia
    incurabile. La parola magica per un docente o un
    genitore è ASCOLTARE con empatia I loro
    bisogni,non ricattarli, umiliarli, disprezzare o
    redicolarizzarsi.

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Bullismo a scuola
  • La scuola è la prima vera istituzione sociale
    dove gli studenti devono essere incoraggiati a
    denunciare episodi di bullismo per un pronto
    intervento di autorità. In tal senso è molto
    importante la fiducia che i ragazzi devono avere
    nelle istituzioni, ricordate la fiducia deve
    essere meritata. Genitori e istituzioni sono
    chiamati per primi alla responsabilità che il
    loro ruolo comporta. ll bullismo è un problema
    serio e frequente e sia la scuola che le
    organizzazioni giovanili devono affrontare il
    problema in maniera attiva. Un comportamento
    bullisto giustamente punito tutela tutti forti,
    deboli, bulli e non. I ragazzi chiedono agli
    adulti di essere adulti responsabili, anche
    quando questo li danneggia. Un adulto
    responsabile e coerente, ecco cosa chiedono cosa
    può fare la scuola contro il bullismo? E quali
    sono le armi per combattere il bullismo?

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Cosa può fare la scuola contro il bullismo.
  • Il bullismo è un problema serio e
    frequente e sia la scuola che le organizzazioni
    giovanili devono affrontare il problema in
    maniera attiva.Il problema va affrontato dalla
    più giovane età e tenuto regolarmente sotto
    controllo in modo tale che ognuno possa capire il
    problema senza sottovalutarlo o inquadrarlo come
    uno scherzo tra ragazzi.
  • Se cè stata una lamentela da parte di un
    genitore o se si notano atteggiamenti di bullismo
    tra ragazzi, è bene organizzare una riunione del
    corpo insegnante sullargomento con lobiettivo
    di risolvere il problema o comunque di
    affrontarlo subito. A questo proposito si possono
    fare delle schede su cosè il bullismo, sulle
    azioni che concretizzano comportamenti da bullo,
    sui sentimenti di isolamento e insicurezza che si
    insinuano nella vittima del bullismo e sui
    sentimenti e sulle azioni delloppressore e
    quindi sulle varie soluzioni che possano servire
    a fermare il bullismo dalletà.


    E ricordate che spesso la vittima del bullismo
    tende a nascondere latto di inciviltà che ha
    subito per paura di future rappresaglie e per
    sentimenti di estrema insicurezza.La scuola è la
    prima vera istituzione sociale dove gli studenti
    devono essere incoraggiati a denunciare episodi
    di bullismo per un pronto intervento di autorità.
    In tal senso è molto importante la fiducia che i
    ragazzi devono avere nelle istituzioni, ricordate
    la fiducia deve essere meritata. Genitori e
    istituzioni sono chiamati per primi alla
    responsabilità che il loro ruolo comporta. I
    ragazzi chiedono di essere gratificati, ma anche
    puniti se è necessario. Un comportamento
    giustamente punito tutela tutti forti, deboli,
    bulli e non. I ragazzi chiedono agli adulti di
    essere adulti responsabili, anche quando questo
    li danneggia. Un adulto responsabile e coerente,
    ecco cosa chiedono.

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COME SI MANIFESTA IL BULLISMO.
  • Sappiamo che il termine Bullismo ha molte
    differenti varianti ma tutte si condensano in uno
    stato danimo di profonda sofferenza.
  • bambini, adolescenti ed adulti sintetizzano il
    bullismo in azioni quali ricevere insulti o
    minacce, prendere calci e pugni e alcuni atti di
    violenza, ricevere soprannomi antipatici ed
    essere presi in giro, subire la diffusione di
    voci maligne sul proprio conto, ricevere
    spintoni, venire fisicamente molestati, essere
    forzati a donare soldi o proprietà personali,
    venire derisi per la propria religione, colore
    della propria pelle, sessualità o status sociale,
    oppure il venire semplicemente ignorati e
    emarginati. Giuridicamente il bullismo
    rappresenta un comportamento illecito (o
    illegittimo) verso un altro soggetto. Inoltre, si
    suole distinguere il bullismo diretto ed
    indiretto, dove il secondo riguarda comportamenti
    che danneggiano in modo mediato la vittima, come
    nel caso di soggetti che diffondono voci
    infondate sulla vittima, ovvero deridono la
    vittima al suo passaggio nei corridoi, e esistono
    anche gli spettatori.
  • Oltre al bullismo maschile cè anche il bullismo
    femminile che si manifesta tra le ragazze.

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Il bullismo diretto e indiretto
  • Esistono 2 diversi tipi di bullismo, che si
    dividono in bullismo diretto e bullismo
    indiretto.
  • Il bullismo diretto è caratterizzato da una
    relazione diretta tra vittima e bullo e a sua
    volta può essere catalogato come
  • bullismo fisico il bullo colpisce la vittima con
    colpi, calci, spintoni, sputi o la molesta
    sessualmente
  • bullismo verbale il bullo prende in giro la
    vittima, dicendole frequentemente cose cattive e
    spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi,
    sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle
    volte parolacce e scortesie
  • bullismo psicologico il bullo ignora o esclude
    la vittima completamente dal suo gruppo o mette
    in giro false voci sul suo conto
  • cyberbullismo o bullismo elettronico il bullo
    invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o
    in chat o la fotografa/filma in momenti in cui
    non desidera essere ripreso e poi invia le sue
    immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo
    o dargli fastidio.
  • Il bullismo indiretto è meno visibile di quello
    diretto, ma non meno pericoloso, e tende a
    danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le
    altre persone, escludendola e isolandola per
    mezzo soprattutto del bullismo psicologico e
    quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.

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Cyberbullismo
  • Il cyberbullismo o ciberbullismo (ossia
    "bullismo" online) è il termine che indica atti
    di bullismo e di molestia effettuati tramite
    mezzi elettronici come l'e-mail, la messaggistica
    istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i
    cercapersone e/o i siti web.
  • Il termine cyberbullying è stato coniato
    dall'educatore canadese Bill Belsey. I giuristi
    anglofoni distinguono di solito tra il
    cyberbullying (cyberbullismo), che avviene tra
    minorenni, e il cyberharassment ("cybermolestia")
    che avviene tra adulti o tra un adulto e un
    minorenne. Tuttavia nell'uso corrente
    cyberbullying viene utilizzato indifferentemente
    per entrambi. Come il bullismo nella vita reale,
    il cyberbullismo può a volte costituire una
    violazione del Codice civile, del Codice penale
    e, per quanto riguarda l'ordinamento italiano,
    del Codice della Privacy. esistono vari tipi di
    Cyberbullismo.

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Tipi di Cyberbullismo
  • Flaming messaggi online violenti e volgari
    (vedi "flame") mirati a suscitare battaglie
    verbali in un forum.
  • Molestie (harassment) spedizione ripetuta di
    messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
  • Denigrazione sparlare di qualcuno per
    danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua
    reputazione, via e-mail, messaggistica
    istantanea, gruppi su social network ecc.
  • Sostituzione di persona ("impersonation") farsi
    passare per un'altra persona per spedire messaggi
    o pubblicare testi reprensibili.
  • Rivelazioni (exposure) pubblicare informazioni
    private e/o imbarazzanti su un'altra persona.
  • Inganno (trickery) ottenere la fiducia di
    qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o
    condividere con altri le informazioni confidate
    via mezzi elettronici.
  • Esclusione escludere deliberatamente una persona
    da un gruppo online per provocare in essa un
    sentimento di emarginazione.
  • Cyber-persecuzione ("cyberstalking") molestie e
    denigrazioni ripetute e minacciose mirate a
    incutere paura.

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Vittima del bullismo
  • Perché si è grassi, o magri, o alti, o bassi, o
    per il colore di capelli, o per quello della
    pelle, perché si è silenziosi, per via degli
    occhiali, delle orecchie grandi o piccole o a
    sventola, per i denti sporgenti, per essere di
    unaltra cultura, per indossare i vestiti
    sbagliati, per non voler usare violenza per
    difendersi, o per qualsiasi altra scusa. Tutte le
    scuse hanno in comune un unico fattore, essere
    irrilevanti.
  • Il bersaglio è semplicemente un oggetto utile
    contro il quale scaricare la propria
    aggressività. Facciamo un esempio, se la scusa è
    quella di essere grassi, dimagrire non farà
    alcuna differenza,e questi bulli non si chiedono
    come si sente la vittima del bullismo.

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Armi per combattere il bullismo
  • - parlarne.
  • - Praticare ciò che si deve dire, esprimere il
    proprio stato danimo.
  • -Tenere un diario su cosa sta accadendo.
  • - Parlarne con i propri genitori e chiedere loro
    di visitare la scuola.
  • - Parlarne con gli amici, con un insegnante, i
    genitori o con chiunque di fiducia.
  • Ricordiamo inoltre agli insegnanti di ascoltare
    il ragazzo che appare vittima del bullismo, di
    ascoltarne anche i suoi messaggi nascosti.
  • E ricordiamo ai ragazzi vittime del bullismo che
    non c'è niente che non va in voi e che voi avete
    il diritto di essere felici e pertanto il diritto
    di raccontare la vostra sofferenza e di chiedere
    aiuto allinsegnante, alla famiglia, a una
    persona consapevole.

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Il bullismo nel tempo
  • Una volta che persecutori e vittime si sono
    insediati nel loro ruolo, non è facile uscirne. È
    molto frequente invece che continuino a recitare
    la stessa parte allinfinito, pena la perdita
    della propria identità.
  • Questo stile comportamentale produce effetti che
    si protraggono nel tempo tanto per chi agisce che
    per chi subisce prepotenze.
  • - I bulli vedono spesso abbassarsi il proprio
    rendimento scolastico, possono soffrire di
    disturbi della condotta legati allincapacità di
    rispettare regole e possono presentare difficoltà
    relazionali. Nel tempo tendono a subire ripetute
    bocciature, fare propri comportamenti devianti ed
    antisociali come crimini, furti ed atti di
    vandalismo, diventare aggressivi in famiglia o
    sul lavoro.
  • - La vittima subisce i soprusi e le prepotenze,
    riportando spesso delle ferite psicologiche
    profonde. A causa del continuo stato dallarme in
    cui è costretta a vivere, nel tempo finisce per
    sentirsi perennemente esposta al pericolo ed
    isolata dal gruppo, perde fiducia in sé stessa e
    non trova il coraggio di denunciare laccaduto
    per paura o per vergogna. Può lamentare sintomi
    fisici quali mal di testa o mal di stomaco o
    soffrire di importanti sintomatologie reattive di
    ordine psicologico come attacchi di panico,
    ansia, o nei casi più gravi depressione.

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Il bullo.
  • In questo assurdo gioco di potere sono coinvolti
    due attori principali e più attori secondari.
  • Il bullo è protagonista attivo di aggressioni
    e prevaricazioni, che cerca di dominare i più
    deboli con la violenza e la prepotenza
    maltrattando i compagni fisicamente e verbalmente
    tende a porli in uno stato di soggezione e
    subalternità permanente.

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BULLISMO FEMMINILE
  • Il popolo femminile pratica un bullismo tutto
    particolare, forse molto più tagliente, incisivo
    nella vita della vittima. le ragazzine tendano a
    preferire il versante invisibile delle varie
    sevizie, che fa leva sulla parte più strettamente
    psicologica della vittima. casi di bullismo
    femminile si incrementano col passaggio
    dallinfanzia alladolescenza
  • Tipicamente femminili sono atti come la calunnia
    con malelingue piuttosto pesanti, le frasi e le
    canzonette in rima che hanno per oggetto la
    vittima, e, ovviamente, lesclusione totale dal
    gruppo della classe, un certo ostracismo.
  • La bulla, seguita dal gruppo, riesce a capire
    quindi il punto debole della vittima, ed è su
    questo che infierirà maggiormente. Pare che la
    prevaricatrice riesca, come sostiene la mamma
    disperata di una perseguitata, a premere i tasti
    giusti psicologicamente, è insidiosa, e tutto ciò
    non è visibile alle insegnanti.

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Cosa possono fare I genitori
  • I genitori hanno un ruolo determinante, hanno il
    compito di lavorare sugli importanti temi del
    rispetto e dellaiuto reciproco, del sostegno e
    della partecipazione sociale.
  • Spesso sono gli unici a poter osservare i
    campanelli dallarme, il che ha una grandissima
    rilevanza poiché difficilmente i ragazzi
    parleranno esplicitamente le vittime saranno
    reticenti a causa della paura, del giudizio o
    della vergogna, e i bulli non si esprimeranno per
    evitare paternali e prediche e perché non
    considereranno quello del bullismo come un
    problema.
  • Una volta riconosciuto il problema i genitori
    possono lavorare per favorire il dialogo senza
    atteggiamenti colpevolizzanti e/o punitivi,
    comunicare costantemente con la scuola, prestare
    attenzione ai vissuti emotivi del proprio figlio.
    Sarà importante incoraggiare il ragazzo a
    sviluppare le proprie caratteristiche positive e
    le sue abilità, stimolandolo a stabilire
    relazioni con i coetanei senza isolarsi.
  • Alle volte può essere utile rivolgersi a degli
    esperti.

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Campanelli dallallarme
  • È possibile individuare vari comportamenti che
    possiamo considerare veri e propri campanelli
    dallarme.ginocchio sbucciato
  • Il ragazzo vittima di bullismo potrebbe per
    esempio essere riluttante ad andare a scuola
    (anche adducendo mal di stomaco, mal di testa
    etc.) avere frequenti sbalzi dumore (per
    esempio una ragazza potrebbe essere molto tesa,
    lamentosa e triste dopo la scuola) dormire male
    e/o fare brutti sogni tornare a casa con i
    vestiti stracciati o sgualciti, oppure con i
    propri oggetti personali rovinati non portare
    mai a casa compagni di classe e non frequentarli
    mai oltre lorario scolastico diminuire il
    rendimento scolastico.

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Come contrastarlo
  • Per combattere il fenomeno e' fondamentale
    intervenire precocemente finché sussistono le
    condizioni per modificare gli atteggiamenti
    inadeguati. Tutti gli adulti di riferimento
    possono fare qualcosa per prevenire e contrastate
    il bullismo genitori, insegnanti, esperti in
    dinamiche relazionali.

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Attacchi di panico
  • Lattacco di panico è definito come un lasso di
    tempo in cui si è colti da grande ansia e paura
    in assenza di un vero pericolo tale disagio dura
    alcuni minuti, finisce spontaneamente e può
    ripresentarsi nel tempo, secondo una frequenza
    molto variabile.
  • Chi ne soffre si trova a fronteggiare sintomi
    molto diversificati. In alcuni casi, nonostante
    la presenza di alcuni sintomi riconducibili al
    panico non si arriva a manifestare un vero e
    proprio attacco nella sua interezza.
  • E' possibile suddividere i sintomi a seconda che
    riguardino lapparato cardio-vascolare,
    lapparato gastro-intestinale, il sistema
    respiratorio, quello neurologico o quello
    neurovegetativo. Esistono inoltre sintomi di
    ordine psicologico. E' bene tener presente,
    tuttavia, che è molto raro che si presentino
    tutti nello stesso caso.

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Il comportamento
  • Generalmente sii tratta di un soggetto che ha
    difficoltà nel calarsi nei panni degli altri, con
    una forte motivazione al dominio ed alla
    prevaricazione. È percepito come una persona
    aggressiva e spavalda, che provoca
    intenzionalmente sofferenza nellaltro e non ne
    prova compassione, anzi ne può essere divertito.
    Provoca, sembra non aver paura di nulla del
    comportamento della vittima, è litigioso e
    sottostà difficilmente alle regole. Mette in atto
    comportamenti ostili e svalutanti, picchia,
    sputa, insulta, ruba. Tende a mettere in
    discussione le autorità, che siano i genitori gli
    insegnanti.
  • Il bullo ha un alto livello di autostima, si
    sente forte, superiore agli altri. È un ragazzo
    sveglio che riesce negli sport e nelle attività
    di gruppo. Generalmente ha un rendimento
    scolastico sufficiente, che tuttavia può
    abbassarsi nel tempo. Completano il profilo un
    basso livello di sopportazione delle frustrazioni
    e notevoli abilità manipolatorie.
  • Nel tempo il comportamento aggressivo e
    prevaricatore di questi soggetti può sfociare in
    altri comportamenti problematici, come
    lalcolismo, la criminalità o labuso di sostanze.

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Cosa possono fare gli insegnanti
  • Gli insegnanti daltro canto possono apportare
    interventi preventivi sul gruppo classe con il
    fine di promuovere e favorire la mentalità del
    rispetto e Insegnante alla lavagnadella
    solidarietà fra i ragazzi. Possono collaborare
    con le famiglie per individuare i segnali più o
    meno sommersi che i ragazzi manifesterebbero.
  • Punire il bullo e iperproteggere la vittima non
    sembra dare risultati positivi duraturi e rischia
    di etichettare i ragazzi in questi casi è
    consigliabile dare rinforzi positivi rispetto al
    buon comportamento dei compagni,
    responsabilizzare la vittima ed aiutare il bullo
    nel cambiamento facendogli capire che quello che
    si condanna non è lui ma il suo comportamento.

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Il comportamento della vittima
  • Esistono alcune caratteristiche maggiormente
    presenti in questi soggetti. Si tratta di ragazzi
    che si sentono più deboli dei coetanei e del
    bullo in bambino che prova a difendersi con i
    pugni chiusi particolare generalmente non
    mettono in atto comportamenti assertivi, sono
    contrari alla violenza e quindi impossibilitati a
    difendersi sono adolescenti che il più delle
    volte non eccellono negli sport e possono aver
    paura di farsi male possono anche appartenere ad
    una minoranza. Tra i tratti di personalità che li
    contraddistinguono vi sono sensibilità, prudenza,
    pacatezza e fragilità.
  • Nel tempo possono diventare ansiosi e insicuri,
    ed arrivare ad avere una bassa autostima
  • le azioni di bullismo che subiscono, li portano
    allesclusione dal gruppo, il rendimento
    scolastico tende a peggiorare e non parlano a
    nessuno di quello che subiscono. Le ragioni
    possono essere diverse dallauto-colpevolizzazion
    e, alla vergogna, fino alla paura delle
    ripercussioni da parte del persecutore.
  • Una volta diventato bersaglio di molestie, il
    ragazzino eletto a vittima, potrebbe essere
    infastidito anche dagli altri compagni, perché
    ritenuto facile bersaglio, questo rinforzerà il
    comportamento del bullo che non proverà sensi di
    colpa nei suoi riguardi.

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Bullismo maschile
  • I maschi mettono in atto prevelentamente
    prepotenze di tipo diretto con aggressioni per lo
    più fisiche ma anche verbali.
  • Tali comportamenti sono agiti sia nei confronti
    dei maschi sia delle femmine.
  • I maschi hanno più difficoltà ad immediarsi nella
    vittima e raramente si dimostrano dispiaciuti o
    in colpa dopo aver compiuto atti di prepotenza.

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La variabile età
  • I soggetti implicati nel bullismo sono bambini
    adolescenti in una fascia detà compresa tra
    sette-otto anni e i quattordici-sedici anni.
  • I soggetti coinvolti sono comunque i bambini
    delle scuole elementari e delle scuole medie,
    dove il fenomeno sembra essere diffuso e
    persasivo.
  • Con la crescita del bambino diminuiscono
    sopratutto le manifestazioni di bullismo diretto
    fisico ovvero il ricorso alla forza, per
    sostituirle sempre più con espressioni tipiche
    del bullismo diretto verbale ovvero del bullismo
    indiretto.

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Lo spettatore.
  • Il bullismo prevede un terzo protagonista molto
    importante, ossia lo spettatore. Si tratta di
    quei ragazzi che assistono allepisodio di
    bullismo e che possono dar luogo a differenti
    comportamenti. In alcuni casi, più fortunati,
    intervengono a difesa della vittima. In altre
    situazioni, più frequenti, possono scegliere una
    delle seguenti tre strade
  • 1. si alleano col bullo e diventano suoi
    complici
  • 2. si allontanano più o meno velocemente
  • 3. osservano passivamente, senza intervenire in
    alcun modo.

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VIOLENZA
  • La violenza in generale è un'azione molto intensa
    che ha come fine il recare danno grave a una o
    più persone o animali e compiuta da una o più
    persone che operano sinergicamente. Col termine
    si indica comunemente l'azione fisica o psichica
    esercitata da una persona su un'altra (anche si
    può, nella specificità del termine, includersi
    l'azione fisica e psichica di un uomo su un
    animale).
  • La violenza, quindi, non necessariamente implica
    un danno fisico. Essa può anche avere lo scopo di
    indurre a un certo comportamento. Alcuni esempi
    di violenza non fisica
  • .la minaccia
  • .il plagio
  • .l'imposizione d'autorità contro la volontà del
    soggetto
  • La vasta tipologia di azioni del tipo sopra
    indicato si esprime in un'attività chiamata
    coercizione o coartazione, in termini immediati,
    a lunga scadenza, subdolamente, con secondi fini,
    ecc. In tutti questi casi la violenza ha lo scopo
    di indurre nell'altro comportamenti che
    altrimenti non avrebbe.

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Flame
  • Nel gergo delle comunità virtuali di Internet
    come newsgroup, forum, blog, chat o mailing list,
    un flame (dall'inglese per "fiamma") è un
    messaggio deliberatamente ostile e provocatorio
    inviato da un utente alla comunità o a un altro
    individuo specifico flaming è l'atto di inviare
    tali messaggi, flamer chi li invia, e flame war
    ("guerra di fiamme") è lo scambio di insulti che
    spesso ne consegue, paragonabile a una "rissa
    virtuale".senza fonte
  • Il flaming è contrario alla netiquette, ed è uno
    degli strumenti utilizzati dai troll per attirare
    l'attenzione su di sé e disturbare l'interazione
    del gruppo.
  • Come gran parte del gergo di Internet, il termine
    "flame" si diffuse inizialmente nella comunità di
    Usenet (e ancora prima probabilmente venne usato
    nelle reti WWIVnet e FidoNet). Il termine sembra
    essere stato inizialmente mediato dal mondo dei
    fumetti Marvel. Flame On è infatti l'urlo di
    battaglia della Torcia Umana dei Fantastici
    Quattro quando si incendia. Un flame può avere
    elementi di un messaggio normale, ma si distingue
    per il suo intento non è generalmente concepito
    per essere costruttivo, o per chiarire meglio una
    discussione, o persuadere le altre persone, ma
    solo per provocare la loro reazione. Il flaming è
    l'espressione di uno stato di aggressività mentre
    si interagisce con altri utenti di Internet. La
    Rete aumenta la possibilità di fraintendimenti
    nella comunicazione tra le persone rispetto alle
    situazioni faccia a faccia, ma incrementa
    enormemente anche la possibilità di inserirsi in
    nuove situazioni ed ambienti, in cui ogni utente
    tende a ritagliarsi un proprio spazio.
    Cont.flame


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Cont.flame
  • Frequentando una chat o un forum, nel tempo
    l'attaccamento dell'utente al proprio spazio
    diviene sempre maggiore spesso l'utente cerca di
    intensificare la propria presenza nell'ambiente,
    postando più messaggi (in un forum) o chattando
    per ore (in una chat room). Ne consegue che per
    alcuni individui il fatto stesso di trovarsi in
    quel luogo diventa un vero e proprio bisogno.
    Quando un altro utente o una situazione
    particolare mette in discussione lo status
    acquisito dall'utente, questo si sente minacciato
    personalmente.
  • La reazione è aggressiva, e a seconda dei casi
    l'utente decide di abbandonare lo spazio
    definitivamente (qualora abbia uno spazio
    alternativo dove poter andare), oppure attua il
    flaming (qualora ritenga necessario rimanere nel
    "suo territorio" dove si è faticosamente creato
    uno status).

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INTERNET
  • Internet è una rete mondiale di reti di computer
    ad accesso pubblico, attualmente rappresentante
    il principale mezzo di comunicazione di massa,
    che offre all'utente una vasta serie di contenuti
    potenzialmente informativi e servizi. Si tratta
    di un'interconnessione globale tra reti
    informatiche di natura ed estensione diversa,
    resa possibile da una suite di protocolli di rete
    comune chiamata "TCP/IP" dal nome dei due
    protocolli principali, il TCP e l'IP, che
    costituiscono la "lingua" comune con cui i
    computer connessi ad Internet (gli host) sono
    interconnessi e comunicano tra loro
    indipendentemente dalla loro architettura
    hardware e software, garantendo
    l'interoperabilità tra sistemi e sottoreti
    fisiche diverse. L'avvento e la diffusione di
    Internet e dei suoi servizi hanno rappresentato
    una vera e propria rivoluzione tecnologica e
    sociologica dagli inizi degli anni 90 (assieme ad
    altre invenzioni quali i telefoni cellulari e il
    GPS) nonché uno dei motori dello sviluppo
    economico mondiale nell'ambito dell'Information
    and Communication Technology (ICT) e oltre.e
    alcuni ragazzi lo usano per atti di bullismo.
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