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ACI AUTOMOBILE CLUB MODENA

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Campagna MAKE ROADS SAFE, iniziativa che ha lo scopo di ottenere il coinvolgimento delle Nazioni Unite e del G8 ACI AUTOMOBILE CLUB MODENA SICUREZZA STRADALE – PowerPoint PPT presentation

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Title: ACI AUTOMOBILE CLUB MODENA


1
ACIAUTOMOBILE CLUB MODENA
Campagna MAKE ROADS SAFE,iniziativa che ha lo
scopo di ottenere il coinvolgimento delle Nazioni
Unite e del G8
  • SICUREZZA STRADALE

Relatore Ing. Antonio S. Tempesta
2
Campagna MAKE ROADS SAFE
  • Il problema degli incidenti stradali è un
    Problema di Sistema. Uno schema concettuale utile
    per affrontarlo razionalmente è rappresentato dal
    modello DFPV (Dati Fattori di rischio
    Prevenzione Valutazione).
  • Seguiamone insieme larticolazione

3
IL SISTEMA PROPOSTO
(Statistiche correnti, casistiche, sorveglianza,
ecc.)
(Studi trasversali, longitudinali,
retrospettivi per l'individuazione e la
quantificazione dei fattori di rischio.
Valutazione della possibilità di rimozione o
controllo dei fattori di rischio individuati.)
Livello I Evitare che si verifichi l'incidente
Livello II Minimizzare i possibili danni durante lo svolgimento dell'incidente
Livello III Minimizzare i danni provocati dallincidente avvenuto, sino alla guarigione clinica
Livello IV Riabilitazione
(Valutazione dell'efficacia dei sistemi adottati
e dell'efficienza delle strategie di prevenzione
sperimentate)
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I DATI DI BASE
IL SISTEMA PROPOSTO
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Il Sistema proposto i dati di base
  • INCIDENTI STRADALILA SITUAZIONE IN ITALIA
    (Fonte ACI-Istat 2005)
  • TRAGICO BILANCIO

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Il Sistema proposto i dati di base
7
Il Sistema proposto i dati di base
  • Quanti?
  • Troppi obiettivo 2010 ancora lontano
  • In Italia, nel 2005
  • incidenti stradali sono stati 225.078, con
    una leggera flessione (-1,8) rispetto allanno
    precedente
  • morti 5.426 (-4,7)
  • feriti 313.754 (-2,7)

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Il Sistema proposto i dati di base
  • Nonostante il sensibile miglioramento, il
    bilancio resta pesante nel "giorno medio"
  • 617 incidenti
  • con 15 morti
  • 860 feriti
  • Ancora lontano lobiettivo fissato dallUnione
    Europea che prevede la riduzione del 50 dei
    morti entro il 2010.
  • Per raggiungere questo risultato, infatti,
    lItalia non dovrebbe superare i 3.100 morti
    annui, ciò equivale ad una riduzione ogni anno di
    circa il 9.

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Il Sistema proposto i dati di base
  • Quando?
  • Luglio mese mortale domenica giorno nero
  • Luglio il mese in cui si muore di più (19 morti
    al giorno)
  • domenica il giorno nero, con 1.014 decessi (19
    del totale)
  • tra le 14 e le 17 lorario più a rischio, anche
    se di notte (tra la mezzanotte e le 6 del
    mattino) si registra il maggior numero dei
    decessi.

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Il Sistema proposto i dati di base
  • Dove?
  • In città!
  • Il maggior numero di incidenti (151.349, il 67,2
    del totale, con il 31,4 dei morti) si verifica
    sulle strade urbane.
  • Sulle autostrade, invece, gli incidenti sono
    14.006 (6,2), con il 10,2 dei morti.

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Il Sistema proposto i dati di base
  • Come?
  • Scontro frontale-laterale e tamponamento
  • Tra gli incidenti tra due o più veicoli, la
    tipologia più diffusa è lo scontro
    frontale-laterale 106.292 casi, con 1.702 morti
    e 147.227 feriti. Segue il tamponamento 42.435
    sinistri, con 526 morti e 67.712 persone ferite.
  • Tra gli incidenti a veicoli isolati, il più
    frequente è la fuoriuscita o sbandamento del
    veicolo 21.637 incidenti, con 1.061 morti e
    27.191 feriti.

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Il Sistema proposto i dati di base
Tipologia più diffusa di incidente stradale
Incidenti Morti Feriti
Scontro frontale-laterale
Tamponamento
Fuoriuscita o sbandamento del veicolo
106.292 1.702 147.227
42.435 526 67.712
21.637 1.061 27.191
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Il Sistema proposto i dati di base
  • Perché?
  • Segnaletica, guida distratta, velocità e
    distanza di sicurezza
  • Le cause principali
  • Mancato rispetto della segnaletica (56.348
    incidenti 14,4 del totale)
  • Guida distratta o andamento indeciso (43.949
    11,2)
  • Velocità non adeguata (35.539 9,1)
  • Mancato rispetto della distanza di sicurezza
    (30.680 7,9)

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Il Sistema proposto i dati di base
Cause più frequenti degli incidenti stradali
Circostanze del sinistro
Mancato rispetto della segnaletica
Guida distratta o andamento indeciso
Velocità non adeguata
Mancato rispetto della distanza di sicurezza
Incidenti
Valore assoluto Valore percentuale
56.348 14,4
43.949 11,2
35.539 9,1
30.680 7,9
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Il Sistema proposto i fattori di rischio
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Il Sistema proposto i dati di base
  • Il 50 dei decessi per incidente stradale
    riguarda soggetti sotto i 41 anni
  • Il 25 dei decessi per incidente stradale
    riguarda soggetti sotto i 25 anni.
  • Sotto i 40 anni di età gli incidenti stradali
    costituiscono attualmente la prima causa di
    morte.
  • Il problema interessa, dunque,
    particolarmente i più giovani, cosa
    drammaticamente evidenziata dal fatto che negli
    ultimi 30 anni sono morte per incidente stradale
    oltre 410.000 persone, più di un quarto delle
    quali aveva età compresa tra i 15 e i 29 anni.

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Il Sistema proposto i dati di base
  • OBIETTIVO UE I RISULTATI FINORA RAGGIUNTI
  • Dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime
    della strada in Europa è questo lobiettivo
    fissato nel 2001 dalla Commissione europea nel
    Libro Bianco sui trasporti e successivamente
    ribadito, nel 2003, con ladozione del Programma
    di azione europeo per la sicurezza stradale.

18
Il Sistema proposto i dati di base
  • Un obiettivo che appare oggi sempre più difficile
    da conseguire, nonostante i risultati positivi
    finora ottenuti in diversi Paesi, come evidenzia
    il Rapporto intermedio pubblicato nel 2006 da
    Bruxelles per fare il punto sui progressi nella
    lotta contro lincidentalità stradale nei singoli
    Stati membri.

19
Il Sistema proposto i dati di base
  • Tra il 2001 e il 2005 (dati provvisori), infatti,
    le vittime della strada sono complessivamente
    calate in Europa del 17,5 (da 50.396 nel 2001 a
    circa 41.600 nel 2005), registrando una
    diminuzione media del 5 lanno, contro il 2 del
    periodo 1994-2000. Proseguendo al ritmo
    attuale, sottolinea tuttavia la Commissione
    europea, lUnione potrebbe contare ancora 32.500
    vittime nel 2010, ben oltre il massimo previsto
    di 25.000.

20
Il Sistema proposto i dati di base
  • Significative, in questo contesto, le differenze
    rilevate a livello nazionale. A fronte di un calo
    medio delle vittime del 14 tra il 2001 e il 2004
    (dati consolidati), solo nove Paesi hanno
    ottenuto risultati migliori
  • Francia (-32)
  • Lussemburgo (-30)
  • Portogallo (-23)
  • Malta (- 19)
  • Paesi Bassi (-19)
  • Svezia (-18)
  • Germania (-16)
  • Italia (-16)
  • Estonia (-15)

21
Il Sistema proposto i dati di base
  • Al contrario, sei Stati membri si posizionano ben
    al di sotto della media europea di riduzione
    della mortalità stradale
  • Austria (-8)
  • Irlanda (- 8)
  • Regno Unito (-6)
  • Slovacchia (- 2)
  • Slovenia (- 1)
  • Lettonia (0).
  • E in cinque Stati la situazione risulta
    addirittura peggiorata
  • Polonia ( 3)
  • Repubblica Ceca ( 4)
  • Ungheria ( 5)
  • Lituania ( 7)
  • Cipro ( 19)

22
Il Sistema proposto i dati di base
  • LItalia, in particolare, ha tratto forti
    benefici dallintroduzione della patente a punti,
    registrando tra il 2003 e il 2004 una rapida e
    consistente diminuzione sia degli incidenti
    stradali sia della loro gravità. Il progressivo
    stabilizzarsi degli effetti positivi della nuova
    normativa, una volta entrata a pieno regime, e il
    conseguente rallentamento nel ritmo di riduzione
    delle vittime, in mancanza di ulteriori
    interventi, rischiano però di impedire al nostro
    Paese di centrare lobiettivo europeo 2010. Per
    dimezzare il numero delle vittime rispetto al
    2001, infatti, lItalia non dovrebbe superare nel
    2010 i 3.341 morti per incidenti stradali, il che
    equivale per il quinquennio (2006-2010) ad una
    riduzione media di oltre il 9 ogni anno.

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LA PATENTE A PUNTI EI CORSI DI RECUPERO DEI
PUNTI
Il Sistema proposto i dati di base
OTTIMO LO STRUMENTOCATTIVA LA GESTIONE!DI CHI
LA COLPA?
24
NON è stata sufficiente lintroduzione della
patente a puntiè necessario EDUCARE ALLA STRADA
Il Sistema proposto i dati di base
25
Il Sistema proposto i dati di base
Sicurezza stradale emergenza mondiale
  • 23-29 aprile 2007 Settimana Mondiale Sicurezza
    Stradale

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Il Sistema proposto i dati di base
  • La sicurezza stradale è ormai unemergenza
    mondiale ogni anno, sulle strade del nostro
    pianeta, muoiono un milione e duecentomila
    persone ed i feriti sono più di cinquanta
    milioni. Solo in Italia, nel 2005, i morti sono
    stati 5.426.
  • Un bilancio inaccettabile, sia dal punto di vista
    morale, che economico. Non è più possibile stare
    a guardare e non è più possibile continuare a
    parlare di fatalità.

27
Il Sistema proposto i dati di base
  • Sappiamo tutti che non si tratta di fatalità e
    che, al contrario, la maggior parte degli
    incidenti possono essere evitati. Quindi è
    necessario intervenire. Subito. Cè bisogno di
    una politica globale e di forti investimenti in
    favore della sicurezza e della formazione delle
    persone o, nei prossimi anni, il problema subirà
    una crescita incontrollabile e raggiungerà costi
    sociali insostenibili.

28
Il Sistema proposto i dati di base
  • ACI Progetto Obiettivo 2010 un traguardo per la
    vita 1 milione di firme per impegnare ONU, G8 e
    Governo Italiano e Piano quadriennale di
    interventi per ridurre morti e feriti del 50

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Il Sistema proposto i dati di base
30
Il Sistema proposto i dati di base
31
Il Sistema proposto i dati di base
I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2007 Gli
italiani corrono troppo nei primi 3 mesi del
2007 aumentano le multe per eccesso di velocità
  • Secondo le statistiche fornite dalla Polizia
    Stradale, nei primi 3 mesi dellanno, sono state
    273.420 le contravvenzioni, ben 69.994 in più
    rispetto allo stesso trimestre del 2006
    Lincremento è del 34,4.

32
Il Sistema proposto i dati di base
  • Sulla autostrade sono state contestate 129.006
    violazioni, 26.803 in più rispetto al primo
    trimestre del 2006 (26,1). Sulle altre strade
    invece, statali, regionali e provinciali, la
    Polizia Stradale ha contestato 144.414 violazioni
    con un incremento pari a 43,4 sul 2006 (43.691
    multe in più).
  • Sono state inoltre accertate 116 violazioni, più
    del doppio rispetto ai 57 casi del primo
    trimestre del 2006, 103, dellart. 9 bis e ter
    del CdS, relativi alle gare di velocità fra
    veicoli. Sulle autostrade, in particolare, ne
    sono state segnalate 81, contro 12 nel 2006.
  • Dal punto di vista dei punti nei primi tre mesi
    dellanno sono stati tolti un totale di 770.679
    di punti patente, il 23,6 in più rispetto ai
    623.897 dello scorso anno.

33
EDUCARE ALLA STRADA EDUCARE ALLA SICUREZZA
Il Sistema proposto i dati di base
Lincidentalità stradale è soprattutto un
Problema Culturale.
34
Il Sistema proposto i dati di base
  • Questo fondamentale concetto, per quanto
    ampiamente condiviso, non trova spesso riscontro
    nelle politiche intraprese per ridurre il numero
    di incidenti sulla strada. Un problema culturale
    presuppone infatti unazione che riesca a
    modificare nel tempo il comportamento delle
    persone, che insegni loro a ragionare per
    raggiungere autonomamente la condivisione di
    regole del vivere civile, siano esse quelle della
    strada o di altro.

35
Il Sistema proposto i dati di base
  • Non sono, pertanto, sufficienti, iniziative
    sporadiche ed estemporanee, ma occorre invece
    unazione educativa costante che deve iniziare
    fin dalla più tenera età, somministrata come un
    vaccino attraverso lunico mezzo possibile la
    scuola.

36
Il Sistema proposto i dati di base
  • Nel 1992 il Codice della strada, con larticolo
    230, impose agli allora Ministeri dei Lavori
    Pubblici e della Pubblica Istruzione di
    predisporre appositi programmi di sicurezza
    stradale da svolgere come attività obbligatoria
    nelle scuole di ogni ordine e grado.
  • Già allora leducazione stradale doveva essere
    interpretata, non solo come conoscenza tecnica ma
    anche e soprattutto come attività educativa
    rivolta allacquisizione di capacità e competenze
    di tipo formativo generale.

37
Il Sistema proposto i dati di base
  • Attualmente, la riforma della scuola definisce le
    attività didattiche nelle Indicazioni Nazionali
    per i Piani di Studio Personalizzati che, a
    partire da quelli per la Scuola Primaria,
    recepiscono linsegnamento della educazione
    stradale allinterno della educazione alla
    convivenza civile, unitamente ad altre cinque
    educazioni alla salute, alla cittadinanza,
    ambientale, alimentare, allaffettività.

38
La Strada GiustaFormazione dei Docenti, degli
Utenti della strada, Maggiori controlli, Leggi
puntuali.
Il Sistema proposto i dati di base
39
Il Sistema proposto i dati di base
  • Tra sicurezza stradale ed educazione stradale c'è
    un legame inscindibile l'una dipende in larga
    parte dall'altra. Da questa consapevolezza deriva
    l'impegno da tenere in questo settore. Un impegno
    soprattutto rivolto alla definizione di programmi
    di educazione stradale nell'ambito scolastico ed
    alla preparazione dei docenti.

40
Il Sistema proposto i dati di base
  • L'introduzione della parte del nuovo Codice della
    Strada dell'educazione stradale in tutte le
    scuole di ogni ordine e grado, ha reso necessario
    aggiornare i programmi, per adeguarne i contenuti
    alla nuova normativa, ed orientare la didattica
    verso l'interdisciplinarietà. I programmi per la
    scuola materna, elementare e media inferiore sono
    oggi disponibili in forma definitiva ed
    attualmente è in pieno sviluppo l'attività di
    formazione dei docenti.

41
Il Sistema proposto i dati di base
  • Ma è vero che ciò accade? In tutte le Regioni? In
    tutte le Province? In tutti i Comuni?
  • L'ACI ed il Ministero dei Lavori Pubblici,
    infatti, hanno stilato, nel dicembre 1997 un
    Accordo Quadro con il quale intendono perseguire,
    coerentemente con le rispettive missioni
    istituzionali, lo sviluppo di progetti
    finalizzati a radicare in maniera profonda e
    convincente la "cultura della sicurezza stradale"
    presso l'utenza automobilistica ed in particolar
    modo presso i giovani.

42
Il Sistema proposto i dati di base
  • Nell'ambito delle attività previste dal suddetto
    Accordo Quadro, dall'anno scolastico 1998-'99, è
    stato avviato il progetto per la formazione e
    l'aggiornamento degli insegnanti delle scuole
    materne, elementari e medie inferiori sui temi
    dell'educazione stradale.

43
Il Sistema proposto i dati di base
  • Caratteristica principale del sistema didattico
    proposto è quella di introdurre l'educazione
    stradale nelle scuole non come materia di
    insegnamento, ma come "attività trasversale", da
    svolgere da parte di tutti i docenti, ciascuno
    nel proprio ambito di intervento, coerentemente
    con il progetto educativo di istituto.

44
Il Sistema proposto
  • I FATTORI DI RISCHIO

45
Il Sistema proposto i dati di base
46
Il Sistema proposto i fattori di rischio
Incidenti stradali .. ma è solo colpa degli
automobilisti?
  • Si parla molto del rischio della velocità non
    adeguata e delle conseguenze che questa ha nella
    causa degli incidenti stradali al punto che è
    sempre buona regola indurre la gente a moderare
    la velocità nel rispetto dei limiti imposti dal
    Codice della Strada.
  • Ma cè un rischio insidioso di cui poco si sta
    parlando ma che ,ultimamente, incide notevolmente
    sulle probabilità di incorrere in un incidente,
    spesso dalle conseguenze tragiche, ed è
    rappresentato dallo stato precario della rete
    viaria italiana.

47
Il Sistema proposto i fattori di rischio
  • Tutti dobbiamo contribuire alla SICUREZZA
    STRADALE, anche lo Stato, laddove è proprietario
    di strade e autostrade, ma anche i privati, così
    come province, regioni e persino i comuni nei
    quali sempre più spesso le strade diventano vere
    trappole mortali per motociclisti, ciclisti e
    pedoni (utenti deboli).
  • Stupisce, ma soprattutto duole apprendere che la
    mortalità e i ferimenti, anche gravi, che si
    perpetrano con impressionante sequenza a causa di
    incidenti stradali, è superiore alle morti da
    eroina, da AIDS e da calamità naturali.

48
Il Sistema proposto i fattori di rischio
  • In molte parti dItalia, al di là della patente a
    punti, encomiabile per certi versi ma
    insufficiente per altri, nessuna cura è stata mai
    posta alla conservazione e alla manutenzione,
    oltre che ad un normale svecchiamento della
    nostra rete viaria.
  • Sono previsti un inasprimento dei provvedimenti
    da adottare contro gli utenti della strada,
    abbassando il limite di velocità nelle
    autostrade, imponendo la scatola nera e altre
    misure analoghe, ma non sono ancora previsti
    fattivi accorgimenti per il rinnovo della rete
    viaria con interventi mirati e rapidi da attuarsi
    immediatamente. Cesare Beccaria, giurista
    illuminista, già nel 700 affermava che la
    prevenzione è favorita dalla certezza più che
    dalla severità della pena.

49
Il Sistema proposto i fattori di rischio
  • Allo stato attuale delle conoscenze, possiamo
    dire che la guida sotto leffetto dellalcool
    rappresenta il fattore di rischio più potente
    nella genesi dellincidente stradale grave o
    mortale. Ciò riveste particolare importanza data
    lalta prevalenza del consumo di bevande
    alcoliche in Italia (si stima che vi siano nel
    nostro Paese 4.000.000 di bevitori eccessivi, di
    cui circa 1.000.000 di alcol-dipendenti)

50
Il Sistema proposto i fattori di rischio
  • Tre sono le evidenze scientifiche comuni a
    tutti gli studi epidemiologici svolti al
    proposito nel mondo
  1. Il rischio aumenta in maniera esponenziale con
    laumentare dellalcolemia (ovvero della
    concentrazione di alcol nel sangue del
    conducente) già a partire da 50mg di etanolo ogni
    100ml di sangue.
  1. A parità di alcolemia il rischio aumenta molto
    rapidamente quanto è minore letà del conducente.
  1. A parità di alcolemia, il rischio aumenta molto
    rapidamente quanto è minore la frequenza con cui
    si consumano usualmente bevande alcoliche.

51
Il Sistema proposto
LA PREVENZIONE
52
Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • AZIONI DI CARATTERE GENERALE
  • Istituzione di un Forum Nazionale permanente
    sugli incidenti stradali
  • Creazione di un Istituto scientifico
    multidisciplinare sulla sicurezza stradale

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • DATI
  • Creazione di un sistema di sorveglianza per il
    rilevamento di grandezze di interesse per una
    corretta interpretazione dei dati
    accidentologici
  • Creazione di un sistema di sorveglianza sugli
    aspetti sanitari degli incidenti stradali
  • Istituzione di un gruppo di lavoro per il
    miglioramento continuo della qualità dei dati
    sugli incidenti stradali
  • Diffusione tra operatori sanitari delluso di
    scale internazionali standardizzate di gravità
    delle lesioni e dellinvalidità.

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • FATTORI DI RISCHIO
  • Promuovere e finanziare ricerche sui principali
    fattori di rischio per incidente stradale, quali
    alcol, farmaci, droghe, atteggiamenti e
    comportamenti
  • Promuovere ricerche per la messa a punto di test
    non invasivi, sensibili e specifici, al fine di
    evidenziare lassunzione di droghe da parte di
    conducenti nei controlli su strada.

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • PREVENZIONE (1 livello)
  • Promuovere lattuazione di programmi di
    educazione stradale come attività trasversale ,
    specie nelle scuole
  • Addestrare i bambini ad attraversare la strada
    (questa azione ha permesso in altri paesi di
    ridurre drasticamente il numero di bambini
    investiti)

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • Promuovere, tramite i mass-media, campagne
    sistematiche di sicurezza stradale
  • Promuovere linformazione del pubblico sui rischi
    dellalcol, delle droghe e dei farmaci nella
    sicurezza stradale
  • Rinforzare lattenzione sui comportamenti di
    guida pericolosa
  • Rinforzare i controlli sul rispetto dei limiti di
    velocità, privilegiando allo scopo situazioni in
    cui il rischio è davvero sostanziale

57
Il Sistema proposto la prevenzione
  • Promuovere a livello nazionale azioni contro
    lalcolismo
  • Razionalizzare e rinforzare il controllo su
    strada dellalcolemia dei conducenti
  • Stabilire per i neopatentati (per un periodo di
    tre anni) un limite alcolemico ancor più basso
    (20 mg etanolo/100 ml di sangue)

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • Creare un percorso diagnostico-terapeutico per
    tutti i soggetti che presentano al controllo
    unalcolemia superiore a 150 mg/100 ml, in modo
    da stabilire, tra laltro se si tratta di
    alcolisti o di abusatori occasionali e prevedere
    il sequestro del veicolo nel caso dovesse essere
    fermato alla guida con un tasso alcolemico
    superiore
  • Introdurre criteri efficaci per una gestione
    della patente a punti, finalizzata alla
    sicurezza
  • Promuovere progetti per lidentificazione e la
    rimozione dei punti neri della strada.

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • PREVENZIONE (2livello)
  • Promuovere, soprattutto in alcune zone dItalia,
    azioni per elevare luso dei dispositivi di
    sicurezza (casco e cinture)
  • Promuovere azioni per elevare luso dei
    dispositivi per i bambini
  • Promuovere , soprattutto in alcune zone dItalia,
    luso del casco tra i ciclisti.

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • PREVENZIONE (3livello)
  • Promuovere la diffusione di conoscenze operative
    di primo soccorso in gruppi particolari (es.
    Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Carabinieri,
    conducenti professionisti, ecc.) che hanno
    maggiore probabilità di trovarsi direttamente sul
    luogo dellincidente
  • Promuovere la diffusione di conoscenze operative
    di primo soccorso nella popolazione, con
    particolare riferimento alla scuola dellobbligo
    ed alle autoscuole
  • Promuovere la razionalizzazione e il
    potenziamento dei servizi di primo soccorso e di
    pronto soccorso.

61
Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • PREVENZIONE (4 livello)
  • Promuovere la razionalizzazione ed il
    potenziamento dei servizi di riabilitazione
  • Favorire il ritorno alla guida (se possibile e
    senza rischio) di soggetti con danno
    cranio-encefalico, spinale o portatori di
    handicap in genere.

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Il Sistema proposto la prevenzione
  • POSSIBILI AZIONI DI INTERESSE SANITARIO DA
    PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE
    IN ITALIA
  • VALUTAZIONE
  • Diffondere tra gli operatori la cultura della
    valutazione
  • Finanziare di preferenza progetti di ricerca e
    prevenzione che prevedano la fase di valutazione
  • Promuovere studi e ricerche sui costi degli
    incidenti stradali.
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