Title: Presentazione di PowerPoint
1Direttore Prof. L.M. Fabbri
Modena 5/4/2002
- Corso Interattivo su
- MALATTIE RESPIRATORIE
- OSTRUTTIVE
- BPCO
- ASMA BRONCHIALE
Caso Clinico
Dr. Lorenzo Corbetta
2Donna di 52 anni, fumatrice di 30 pack/years
- A.P.R.
- - ha sofferto di non precisati episodi di tosse
con sibili da bambina scomparsi nelletà adulta. - Riferisce da circa 5 anni tosse produttiva con
episodi invernali di bronchite trattati a
domicilio con penicillina o cefalosporina. - Da alcuni anni riferisce inoltre dispnea anche
al mattino e talvolta di notte quando si
accompagna a sibili espiratori, soprattutto nei
mesi autunnali.
3Donna di 52 anni, fumatrice di 30 pack/years
A.P.P. da 1 mese circa e comparsa inoltre
dispnea da sforzo che le impedisce di camminare
al passo con i propri coetanei e di fare
velocemente le scale per cui si rivolge al medico
curante per una diagnosi.
Lesame obiettivo generale e toracico e
negativo in particolare il murmure vescicolare
e conservato e non si rilevano rumori aggiunti
non si rilevano inoltre alterazioni dei toni
cardiaci con pause libere.
4Immagine 1 Radiografia in A-P e L-L
5Donna di 52 anni, fumatrice di 30 pack/years
Spirometria semplice
6Donna di 52 anni, fumatrice di 30 pack/years
Pletismografia corporea
7Donna di 52 anni, fumatrice di 30
pack/yearsTest di reversibilità con
broncodilatatore
8Donna di 52 anni, fumatrice di 30 pack/years
- Come vanno interpretati i test di funzionalità
respiratoria della paziente? (segnare fino a 3
risposte) - spirometria normale
- Deficit ventilatorio ostruttivo
- Deficit ventilatorio restrittivo
- Deficit ventilatorio misto
- Completa reversibilità della broncostruzione dopo
somministrazione di broncodilatatore - Parziale reversibilità della broncostruzione dopo
somministrazione di broncodilatatore - Assenza di reversibilità della broncostruzione
dopo somministrazione di broncodilatatore - Presenza di segni di iperdistensione delle vie
aeree distali
9Emogasanalisi arteriosa
10Con gli elementi a disposizione quale fra le
diagnosi sottoelencate è la piu probabile
- Dispnea ansiosa
- Asma bronchiale
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva con
componente reversibile - Enfisema polmonare
- Tromboembolia pomonare
- Obesità
- Fibrosi polmonare
- Pleuropatia
11Follow-up
Viene comunicata alla paziente la diagnosi di
broncopneumopatia cronica ostruttiva e viene
consigliata la cessazione completa del fumo di
sigaretta e iniziato un trial di 6 settimane con
steroidi inalatori a piene dosi per valutare la
reversibilità a lungo termine dellostruzione
bronchiale. Viene perciò programmata una visita
ed una spirometria completa dopo tale
periodo. Al controllo la paziente riferisce la
totale scomparsa della sintomatologia dispnoica
al mattino e notturna mentre permane, anche se
migliorata la dispnea per sforzi intensi.
Lobiettività toracica permane negativa.
12- La paziente esegue altri accertamenti
- Test allergometrici notevole positività per
acari della polvere - Esami ematochimici routinari, test
emocoagulativi e D-dimero nella norma - Valutazione cardiologica nella norma
13Test di funzionalità respiratoria dopo 6
settimane
14Test di reversibilità con broncodilatatore
15Emogasanalisi arteriosa
16Interpretazione della spirometria dopo 6
settimane di trial con steroidi inalatori
- Normalizzazione dei parametri di ostruzione
bronchiale - Parziale miglioramento ma non significativo
- Parziale ma significativo miglioramento
17Conclusioni diagnostiche
- si conferma la diagnosi precedente e la paziente
deve continuare il trattamento - la paziente non è affetta da BPCO ma da asma
bronchiale allergica - la paziente è guarita e non necessita di
ulteriori trattamenti
18La diagnosi conclusiva è di
Broncopneumopatia cronica ostruttiva di grado
moderato con ostruzione parzialmente
reversibile in paziente con abitudine tabagica.
19Considerazioni
La paziente è un soggetto a rischio di sviluppare
broncopneumopatia cronica ostruttiva (fumatrice gt
45 anni) ed i sintomi lamentati nei 5 anni
precedenti devono mettere in allarme paziente e
medico e suggerire lesecuzione di accertamenti
ed in particolare di esami funzionali respiratori
dopo la comparsa dei primi sintomi (in questo
caso la tosse a seguire la dispnea espiratoria)
Lesame obiettivo toracico e la radiografia del
torace sono spesso negative nelle fasi lievi e
medie della BPCO per cui non costituiscono un
elemento utile per la diagnosi.
20Considerazioni sul caso clinico
Talvolta la BPCO presenta problemi di diagnosi
differenziale con lasma bronchiale come nel caso
in questione. Lanamnesi del paziente ed il test
di reversibilità immediata e con trial di 6
settimane con steroidi inalatori permettono di
differenziare le 2 malattie una reversibilità
completa dellostruzione bronchiale con valori
vicini alla normalità depongono per unasma
bronchiale. Una scarsa o parziale reversibilità
depone invece per broncopneumopatia cronica
ostruttiva.
21Considerazioni sul caso clinico
Nel caso in questione la presenza nellanamnesi
di fattori di rischio e sintomi suggestivi per
entrambe le malattie (asma nellinfanzia ed
atopia da una parte, abitudine tabagica
dallaltra) crea ulteriori problemi di diagnosi
differenziale. La persistenza di valori di VEMS
a valori inferiori all80 del teorico anche dopo
trattamento con steroidi inalatori fa propendere
però maggiormente per una diagnosi di BPCO.
22Considerazioni
La spirometria rappresenta anche lo strumento
principale di valutazione di gravità della BPCO.
Secondo le linee guida GOLD esistono 3 gradi di
gravità per cui è consigliato un approccio
terapeutico a gradini
23STADIO CARATTERISTICHE
0 A RISCHIO Spirometria normale, sintomi cronici
I LIEVE VEMS/CV lt 70 VEMS 80 del predetto con o senza sintomi cronici
II MODERATA II A II B VEMS/CV lt 70 30 VEMS lt 80 del predetto con o senza sintomi cronici 50 VEMS lt 80 del predetto 30 VEMS lt 50 del predetto con o senza sintomi cronici
III GRAVE VEMS/CV lt 70 VEMS lt 30 del predetto o VEMS lt 50 del predetto in presenza di insufficienza respiratoria o di segni clinici di scompenso cardiaco destro
24ESEMPI DI ANDAMENTI INDIVIDUALI DI PAZIENTI CON
BPCO