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VARIABILITA

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Title: Diapositiva 1 Created Date: 10/23/2005 4:02:42 PM Document presentation format: Presentazione su schermo Other titles: Arial Garamond Times New Roman Wingdings ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: VARIABILITA


1
VARIABILITA ANALITICA, ERRORI DI
MISURA,SICUREZZA DI QUALITA
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Attendibilità delle misure
precisione
accuratezza
specificità
sensibilità
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ATTENDIBILITA DI UNA MISURA
  • Lattendibilità di un risultato analitico è
    determinata da un insieme di fattori come la
    precisione, laccuratezza, la specificità, la
    sensibilità che caratterizzano globalmente un
    risultato o un metodo analitico
  • Anche se estranei all operatore ed al metodo
    applicato, hanno valore nella attendibilità di un
    esame anche le modalità di prelievo e la
    conservazione del materiale biologico, oltre
    allo stato del paziente

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PRECISIONE
  • Si intende la sovrapponibilità di valori ottenuti
    con lo stesso metodo ma con misurazioni distinte,
    su frazioni di uno stesso campione che sia
    omogeneo, cioè stabile nel tempo e identico
  • Col termine di imprecisione o di variabilità
    analitica invece si intende una misura
    quantitativa in base al valore della deviazione
    standard calcolata sui valori sperimentali di una
    serie di analisi (repliche), eseguite sullo
    stesso campione, postulando che lerrore casuale
    da cui deriva limprecisione abbia una
    distribuzione di tipo gaussiano

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  • Il concetto di precisione include quelli di
    ripetibilità , intesa come la misura della
    deviazione dal valore medio dei risultati
    ottenuti da uno stesso operatore, in una unica
    serie analitica e senza cambiare reattivo o
    apparecchio e riproducibilità, cioè la misura
    della deviazione dal valore medio dei risultati
    ottenuti in un arco variabile di tempo da
    operatori diversi che non conoscono lidentità
    del campione analizzato e che usano lotti di
    soluzioni e reagenti diversi

6
(No Transcript)
7
ACCURATEZZA
  • Laccuratezza del metodo è il grado di
    concordanza fra il valore medio trovato in
    repliche diverse di una stessa analisi sul
    medesimo campione ed il valore reale o più
    probabile conosciuto
  • La ricerca del cosiddetto valore vero è un
    concetto astratto che spesso richiede
    apparecchiature complicate e indaginose

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  • Con il termine di inaccuratezza invece si intende
    la differenza tra il valore medio sperimentale e
    quello reale
  • Il controllo della accuratezza ci permette di
    evidenziare in una analisi gli errori sistematici

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(No Transcript)
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SPECIFICITA
  • La specificità invece è la proprietà del metodo
    di usare solo ed interamente la sostanza da usare
    senza interferenze di qualunque tipo o da parte
    di altre sostanze presenti nel campione
  • Laccuratezza è spesso difficile da ottenere in
    quanto molti metodi sono aspecifici e quindi
    introducono nei risultati un errore sistematico
  • Importante ancora la taratura corretta degli
    strumenti e la purezza e stabilità degli standard

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SENSIBILITA E RIVELABILITA
  • Sensibilità è la capacità del metodo di dosare
    anche piccole concentrazioni della sostanza
    studiata
  • Rivelabilità è la più piccola quantità di
    sostanza che il metodo riesce a dosare con un
    certo limite fiduciario, circa 95

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CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI DI MISURA
  • Si definisce errore di una analisi quantitativa
    la differenza tra il valore reale e il valore
    trovato con la analisi
  • Questo è lerrore totale, cioè la somma di
    numerosi errori diversi tra loro che si possono
    raggruppare in errori casuali, sistematici,
    grossolani

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Errori di misura
casuali
sistemici
grossolani
fiduciari
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ERRORI CASUALI, NORMALI O ACCIDENTALI
  • Sono sempre inevitabili, di piccola entità, e non
    possono essere recepiti dalloperatore
  • Anche operando in condizioni analitiche
    standardizzate, si ottengono risultati
    leggermente differenti fra loro pur essendo
    distribuiti con regolarità attorno al valore
    medio della curva gaussiana

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  • Per tale motivo il risultato si dice impreciso
  • Possono essere errori casuali piccole variazioni
    nella tensione di alimentazione, modeste
    variazioni nella erogazione del gas e quindi
    della fiamma negli spettrofotometri a fiamma,
    cattivo mescolamento dei reagenti

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ERRORI SISTEMICI
  • Si ripetono sistematicamente nell eseguire lo
    stesso tipo di analisi con il medesimo metodo e
    possono essere errori di sovrastima o di
    sottostima
  • Le cause sono conosciute e individuabili e
    definiscono laccuratezza dellanalisi
  • Spesso si eliminano usando una metodica più
    sensibile o specifica

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  • La causa a volte non è conosciuta a priori ma
    individuabile ed eliminabile come vetreria
    sporca, apparecchiature tarate male, reattivi o
    soluzioni standard non ben purificati, problemi
    di vista, imperizia od ignoranza
  • Anche la non osservanza delle condizioni critiche
    di una reazione chimica tempo, temperatura , pH

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ERRORI GROSSOLANI
  • Sono dovuti generalmente a negligenza
    delloperatore
  • Si evitano con la maggiore attenzione di
    questultimo
  • Esempi luso di una pipetta da 2 ml anzichè di
    una da 1 ml lo scambio di reagenti, la selezione
    errata di una lunghezza donda, lerrore di un
    calcolo

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  • Essi sono veri e propri sbagli che si possono
    eliminare con limpegno del personale che opera e
    con una buona organizzazione di laboratorio

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LIMITI FIDUCIARI
  • Si intendono limiti fiduciari o di confidenza di
    un risultato i valori corrispondenti a /- 2 DS
    di un risultato isolato ottenuto con un metodo di
    cui si sia previamente calcolata la deviazione
    standard su almeno 25 dati sperimentali
  • E il limite di misura entro i quali si può avere
    fiducia che sia compresa la misura vera della
    grandezza

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COEFFICIENTE DI VARIAZIONE
  • E il valore della DS trovata, espresso in
    percentuale del valore medio (x) CV(DS/X) x 100
  • Questo parametro rispecchia in maniera più
    fedele, anche se non del tutto esatta,
    limprecisione della esecuzione analitica del
    metodo considerato, dovuta al fatto che lentità
    degli errori casuali varia anche in funzione
    della concentrazione del campione

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  • Mentre la deviazione standard, quando è
    calcolata su analisi ripetute nello stesso
    momento riflette solo variazioni casuali, il
    coefficiente di variazione invece include anche
    variazioni identificabili, derivanti dalla
    analisi effettuata su campioni a diversa
    concentrazione

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LIMITI ACCETTABILI DI ERRORE
  • Per controllare laccuratezza di una analisi si
    introducono nella serie da analizzare in maniera
    casuale uno o più campioni di cui si conosce
    lanalita, i valori di concentrazione del quale
    coprono l intero range sia dei valori normali
    che patologici
  • Il risultato della misura non deve divergere dal
    valore teorico oltre un certo limite

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  • Anche se il metodo risulta sotto controllo i
    risultati possono essere inaccettabili dal punto
    di vista clinico se i limiti di accuratezza o di
    precisione stabiliti nel laboratorio sono troppo
    ampi
  • Barnett affrontò il problema tenendo di vista
    precipuamente il problema della utilizzazione
    medica dei dati di laboratorio, non dimenticando
    che queste esigenze teoriche devono fare il conto
    con linsieme delle apparecchiature e metodiche
    analitiche disponibili sul mercato
  • In generale le prestazioni analitiche si possono
    a tuttoggi considerare accettabili per lo scopo
    che si prefiggono

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CONTROLLO DI QUALITA
  • Il controllo di qualità non è una panacea, ne un
    tocca sana per il laboratorio, ma solo un momento
    di razionalizzazione per ovviare a tutte quelle
    cause che possono determinare alterazioni del
    risultato analitico
  • Esso non può scoprire ne suggerire rimedi per
    scambi di persona, o di provette, o prelievi
    errati o sei si fa un uso incongruo di
    anticoagulanti, o si procede alla non corretta
    conservazione dei campioni, o alla effettuazione
    dei calcoli, o alla trascrizione dei dati
    analitici

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  • Risulta invece di fondamentale importanza per
    migliorare la precisione analitica,
    laccuratezza, e costituisce una spinta vigorosa
    verso la scelta di metodi, reagenti ed apparecchi
    sempre più in grado di fornire migliori
    prestazioni
  • Conclusioni il costante controllo interno ed
    esterno assicura al laboratorio quel livello di
    affidabilità che risulta sempre più necessario
    per una buona medicina non solo curativa ma anche
    preventiva

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CONTROLLO INTERNO
  • Lo scopo principale è quello di rivelare gli
    errori di una misura analitica che si collochino
    al di fuori dei limiti di accettabilità per
    potere dare affidabilità ai clinici sul risultato
    di laboratorio
  • E un metodo per mantenere entro limiti ben
    definiti gli errori che possono verificarsi nelle
    analisi chimico-cliniche
  • Condizione indispensabile è avere a disposizione
    un siero di controllo omogeneo, stabile nel tempo
    e con una composizione clinica simile al campione
    da esaminare

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  • I campioni da sottoporre al test e i campioni di
    controllo devono essere analizzati insieme senza
    un ordine predefinito e senza distinzione tra
    loro
  • Per una corretta analisi del controllo di qualità
    si usa il Metodo di Shewart- Levey-Jannings e la
    interpretazione della cosiddetta carta di
    controllo della media (vedi figura)
  • Tale procedimento viene anche detto controllo
    continuo della qualità dei risultati e permette
    una verifica costante della eventuale
    inaccuratezza di reagenti, apparecchiatura, e
    metodo e permette quindi di evitare linsorgenza
    di errori sistematici

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(No Transcript)
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CONTROLLO ESTERNO
  • E la verifica di qualità con la quale il
    laboratorio confronta la propria capacità
    analitica con quella di altri laboratori
    nellambito regionale, nazionale, o anche
    internazionale
  • Questo controllo si basa sulla analisi di
    campioni incogniti provenienti da una struttura
    che organizza il controllo di qualità e si occupa
    della preparazione e taratura dei campioni
    incogniti e dellelaborazione statistica dei dati
    ottenuti dai vari laboratori partecipanti

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  • Questo controllo di qualità non pretende di
    essere la soluzione a tutti i problemi che
    possono generare errori nel risultato analitico,
    ma è un modo di razionalizzare, controllare e
    minimizzare le variabili di un laboratorio di
    analisi
  • Esso è di importanza fondamentale nel
    monitoraggio e nel miglioramento della precisione
    analitica della accuratezza, inoltre fornisce un
    contributo nella scelta dei metodi, dei reagenti,
    e delle apparecchiature che possono fornire
    prestazioni migliori
  • Molti laboratori hanno iniziato un processo di
    certificazione della loro qualità seguendo le
    norme Iso 9002, modificate e rese applicabili da
    apposite commissioni delle società scientifiche

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CONTROLLO DI QUALITA IN EMATOLOGIA
  • Metodo ieri e oggi consiste nel ripetere la
    misura in due giorni successivi su campioni di
    sangue conservati in frigorifero
  • Metodo di Bull per quanto riguarda le emazie, l
    MCV, l MCH e l MCHC si mantengono costanti nel
    tempo

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CONTROLLO DI QUALITA IN COAGULAZIONE
  • Grande rilevanza hanno le numerose variabili
    preanalitiche (tempi e modalità del prelievo,
    trasporto e conservazione) e postanalitiche
    (modalità di espressione dei risultati e
    interpretazione dei medesimi)
  • Lespressione dei risultati dei parametri
    emocoagulativi sono spesso di difficile
    interpretazione, in parte anche per la varietà
    dei reagenti e dei principi operativi degli
    strumenti

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  • La grande varietà delle fonti di tromboplastina
    tessutale impiegata come reagente rende precario
    il confronto fra valori ottenuti da laboratori
    diversi
  • In questo caso è consigliabile procedere alla
    calibrazione della tromboplastina in uso nel
    laboratorio contro lo standard internazionale più
    appropriato, scegliendo lo standard della stessa
    specie della tromboplastina da calibrare
  • Mettendo a confronto i risultati ottenuti con la
    tromboplastina da calibrare contro i risultati
    ottenuti con la tromboplastina standard si
    ottiene in un grafico una retta che è l
    espressione della International Sensitivity Index
    o ISI

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  • Il valore uguale ad 1 indica che la
    tromboplastina da calibrare ha la stessa
    sensibilità della tromboplastina standard
  • In seguito la tromboplastina così calibrata
    viene a confrontarsi con quella di riferimento
    applicando la formula dell INR (International
    Normalized Ratio), che è data dal rapporto tra il
    PT del paziente in secondi fratto il PT del
    controllo sempre in secondi
  • Il calcolo dellINR quindi consente di conseguire
    una discreta uniformità di risultati specie in
    pazienti con anticoagulanti

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  • Attualmente le più importanti ditte che producono
    materiali diagnostici per la coagulazione
    provvedono a valutare linterazione del loro
    reagente con gli strumenti di misura di più largo
    uso con valori di ISI gia pronti per la
    confrontabilità dei risultati
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