Title: Che cos
1Che cosè il progetto Digi SCUOLA?
2Le dotazioni alle scuole
Le scuole che partecipano all'iniziativa
hanno a disposizione le seguenti dotazioni
tecnologiche 6 pc portatili per 6 docenti (3 di
italiano e tre di matematica), 3 lavagne
elettroniche, 3 video proiettori per le classi
individuate dal Dirigente per il progetto.
3Progetto "DiGi scuola" (ex Cipe scuola) A.S.
2006/07I NUMERI
- Riguarda 550 scuole delle regioni Abruzzo,
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia - 3.500 docenti e 33.000 studenti potranno
insegnare e apprendere la matematica e l'italiano
anche con supporti digitali.
4Fasi e obiettivi del progetto
- Il progetto, sviluppato in collaborazione con il
Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie,
Innovazione Italia, gli USR di Abruzzo,
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia, prevede - la formazione degli insegnanti per introdurli
all'utilizzo delle nuove tecnologie nella
didattica - l'introduzione alla nuova didattica basata sui
contenuti digitali (learning object) - la diffusione dell'alfabetizzazione digitale nel
Paese.
5Iscritti tutti studenti e docenti
- Il Dirigente ha iscritto i 6 docenti e questi a
loro volta iscriveranno gli studenti che con il
loro account potranno fruire di contenuti
individuati dai docenti per la personalizzazione
dello studio approfondimento, recupero, attività
mirate ad ambiti specifici della programmazione
curriculare - Il Dirigente tramite un borsellino virtuale
procederà allacquisto dei CDD che i fornitori
accreditati propongono e che i docenti hanno
scelto per i propri studenti - l'ambiente di fruizione permette ai docenti di
costruire percorsi didattici per tutta la classe
o personalizzati.
6Limpatto delle nuove tecnologie
Cultura statica del libro
Cultura dinamica delle TIC
vs
trasferimento di messaggi
vs
Interattività
Testo logica sequenziale
Ipertesto logica associativa
vs
7La logica del progetto
- Le nuove tecnologie dellinformazione e della
comunicazione parlano un linguaggio che è più
vicino alla modalità in cui gli studenti si
esprimono ed apprendono. - La scuola deve imparare ad ascoltare lalfabeto
digitale e farlo proprio per reinventare una
didattica più attraente, efficace e coinvolgente.
8CONSIGLIO DI LISBONA 2000
- Alcune indagini condotte da OCSE Pisa dimostrano,
inoltre, come luso del computer incida
positivamente sugli esiti scolastici, migliorando
le prestazioni degli studenti per ogni ambito.
9L'agenzia formativaINDIRE
- Per la realizzazione degli obiettivi dichiarati,
INDIRE terrà conto delle esperienze pregresse di
formazione dei docenti, centrate sulla
progettazione e luso di ambienti di
apprendimento on line, complementari a momenti di
riflessione e formazione in presenza.
10Secondo il comma 2, art.3 dellaccordo
MPI-Presidenza del Consiglio
- lattività di formazione ha la finalità di
fornire ai docenti gli strumenti metodologici e
didattici per un utilizzo critico e consapevole
dei contenuti didattici digitali della
piattaforma tecnologica DiGi Scuola e della
dotazione daula
11Formazione per ...
- ....permettere ai docenti lacquisizione delle
competenze necessarie a progettare e realizzare
contenuti didattici digitali e a
contestualizzarli in propri ambienti di
apprendimento, valorizzando così lesperienza e
la creatività di ciascun insegnante.
12La formazione dei docenti
- Due mezze giornate di lavori di gruppo nelle
quali i docenti saranno seguiti e coordinati dai
rispettivi tutor per attuare la personalizzazione
e condivisione dei percorsi formativi che
verranno affrontati nella fase di lavoro on-line,
successiva al seminario residenziale. - Una mezza giornata conclusiva di plenaria durante
la quale verranno condivise lagenda dei lavori,
le modalità di monitoraggio del processo
formativo ed i primi feedback emersi dai lavori
dei gruppi. - Corso di formazione di 15 ore di attività nei
seminari e di 45 ore di lavoro on line per un
totale di 60 ore che verranno attestate dal
direttore del corso Dott. G. Biondi.
13Obiettivi del progetto
- Luso delle risorse digitali come potenziamento
alla tradizionale lezione frontale. - La personalizzazione dei percorsi di
apprendimento, consentita dallutilizzo di
ambienti e risorse digitali. - La riflessione sulla qualità delle risorse
digitali in relazione ai curricula disciplinari.
14Potenzialità della LIM
- Le sue analogie e le sue divergenze con gli
strumenti tradizionali (lavagne di ardesia,
lavagne luminose, videoproiettori), i vantaggi
offerti per una ridefinizione della didattica
quotidiana.
15Interactive Whiteboards in learning and teaching
in two Sheffield schools a developmental study
- By Philippa Levy
- Department of Information Studies (DIS),
University of Sheffield - January 2002
- This report draws on Masters dissertation
research carried out by Clara Crehan and Chrispin
Hamooya, DIS, University of Sheffield, 2000-2001.
16In Inghilterra il feedback è incoraggiante.
- In terms of evidence for the value of IW-based
teaching, the research is extremely encouraging.
Student feedback is generally very positive and
teachers identify a range of very significant
educational and practical benefits in fact,
there is a striking match between learners and
teachers perspectives on educational impact.
17Si crea in classe per usare e riusare il
materiale prodotto
- The research suggests that learners particularly
appreciate, and respond to clarity of visual
presentation the use of a variety of media
opportunities to access Web-based information
resources classroom review and re-use of
previously encountered materials generating
learning resources interactively in class taking
a hands-on approach to the technology.
18Aspetti negativi della LIM
- Negative responses to IW-based teaching are
associated mainly with - the psychological and practical effects of the
inevitable learning curve for novice IW users
(both students and teachers) limitations on
teachers access to IW technology - constraints on teachers time for developing
resources and practice teachers needs for both
basic technical training and tailored
developmental support.
19LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE
20Tanti tipi di lavagne
- Lavagne se ne sono viste di tutti i colori nere,
verdi, bianche, e sono sempre state, insieme al
libro di testo, il punto di riferimento nella
classe, degli allievi e degli insegnanti. - Il luogo dellazione centrale, in cui si svolge
la comunicazione didattica insegnante-allievi, è
costituito, come una specie di triangolo.
21Dalla lavagna al monitor
- Nei laboratori di informatica o in quelli
multimediali, senza molta fantasia, si sono
succedute schiere di monitor grigio-azzurrini
posti per file come i banchi, o ad u lungo le
pareti, nelle soluzioni più avanzate,
dimenticando che laula è il luogo privilegiato
dellapprendimento.
22La LIM
- La lavagna interattiva multimediale è bianca,
tanto che in inglese si chiama Interactive
Whiteboard, ma per dare il meglio di sé utilizza
il computer ed acquista sempre più interesse nel
mondo della scuola. - Il Direttore Generale per i sistemi informativi
del MIUR, Alessandro Musumeci, pone laccento
sullimportanza di questa risorsa nella
didattica. - Nelle nostre scuole ci sono circa 500 LIM contro
le 45.000 degli U.S.A. e le 200.000 in tutto il
mondo. Già in Spagna, Inghilterra, Germania e
Francia lintroduzione di questo strumento
didattico è iniziata da qualche anno con
lallestimento di aule lavagna interattiva o,
addirittura, mettendo una LIM in ogni aula.
23Caratteristiche della LIM
- È un pannello bianco, grande appunto come una
lavagna, connesso ad un video proiettore ed ad un
computer. Sul monitor del pc appare quello che si
scrive o si disegna sulla lavagna con un
opportuno stilo e con le dita. - Attraverso il piano della lavagna si può anche
inviare comandi al computer invece di usare il
mouse o la tastiera.
24La lavagna come prima donna
- Così, con questa soluzione, linsegnante, o
lallievo che è alla lavagna, può controllare
il computer e nello stesso tempo scrivere o
disegnare sulla LIM senza spostarsi, rimanendo
nel luogo dellazione centrale. - La lavagna ha riconquistato il suo ruolo centrale
dattenzione, è ritornata ad essere la prima
donna.
25La LIM come diario di classe
- Quello che si scrive sulla lavagna può essere
salvato sul computer, stampato su fogli di carta,
messo sul sito della scuola o inviato per posta a
colleghi o a studenti assenti dalla scuola per
qualche motivo.
26La lavagna come memoria della classe
- È concepita come una lavagna a fogli mobili e
diviene un gigantesco quaderno di appunti che
conserva memoria della lezione svolta, la sua
sequenza pedagogica, con tutti gli interventi, le
integrazioni, le osservazioni fatte dagli
insegnanti e dagli allievi.
27- La LIM è lo spazio centrale di comunicazione,
ma anche il luogo di costruzione dei significati.
28La negoziazione dei contenuti
Ambiente didattico
Esperienze docente e allievi
Internet
Insegnante
Libro di testo
Risorse mediatiche/CCD
29Le tappe del processo
LIM
sequenze didattiche
B
C
30La LIM può diventare
31Le sfide del futuro
- La scuola, per accettare le sfide del futuro,
secondo Jacques Delors, deve aprire le finestre
sul mondo (la LIM è uno strumento che può
facilitare questa apertura) e
32Lesperienza della formazione
- Gestione eterogenea dei supporti digitali da
parte degli istituti coinvolti nel progetto. - Eterogenee le reazioni dei docenti.
33Lavorare quando?
- Se ogni azione dev'essere strutturata....
- Se le classi sono sempre più numerose .......sarà
possibile la personalizzazione tramite CDD?
34Quanto lavorare?
- Il Ministero non ha assolutamente calcolato i
tempi che attività di complessa natura didattica
e pedagogica richiedono. - Tra docenti e Ministero non è stato firmato alcun
patto formatico. - E' la solita rivoluzione mancata dettata
dall'alto?