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Prof. Maurizio Pietro Faggioni

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Lavorare con le cellule staminali. Prof. Maurizio Pietro Faggioni * Clonazione per trasferimento di nucleo Confronto riproduzione normale/clonazione Venerd 5 luglio ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Prof. Maurizio Pietro Faggioni


1

Lavorare con le cellule staminali.
  • Prof. Maurizio Pietro Faggioni

2
Introduzione
3
  • Uno dei campi più affascinanti della ricerca
    biomedica odierna è quello legato alle ricerche
    sulle cellule staminali.

4
  • Gli studi in corso per penetrarne le dinamiche
    differenziative e per poterle impiegare in ambito
    terapeutico hanno raggiunto la ribalta dei mezzi
    di comunicazione di massa e hanno acceso un nuovo
    e appassionante dibattito pubblico.
  • Ci sono urgenti e delicate questioni etiche e
    legali connesse con la produzione e alla
    manipolazione delle cellule staminali.
  • Si profilano infine orizzonti inediti e
    rivoluzionari per la stessa comprensione del
    fenomeno della vita.

5
  • Biologia
  • delle cellule staminali

6
Distinguiamo tre tipi di staminali1.
Staminali adulte2. Staminali derivate da
embrioni3. Staminali pluripotenti indottele
prime si trovano in natura, le altre due sono
frutto di manipolazioni.
7
1. Cellule staminali adulte
8
Nellembrione le cellule, dapprima totipotenti
(capaci di dare origine a ogni tessuto, inclusi
gli annessi), si differenziano nelle cellule
pluripotenti del disco embrionale (capaci di dare
origine ai diversi tipi cellulari) e poi nelle
multi e unipotenti dei tre foglietti embrionali.
9
  • Le cellule dellembrione tendono a differenziarsi
    nelle cellule specializzate dei diversi tessuti
    adulti.
  • Però, restano, anche nelladulto, alcune cellule
    solo parzialmente differenziate.
  • Sono dette cellule staminali (stem cells).

10
  • Stamen in latino significa filo, ma anche
    gambo o tronco di una pianta (in castigliano
    cèlulas troncales)

11
  • Le cellule staminali sono capaci di
    moltiplicarsi, se necessario, per sostituire le
    cellule dei tessuti a rapido turn over
    (epidermide, mucosa intestinale, sangue che sono
    detti tessuti labili o rinnovabili) e per
    reintegrare cellule morte o danneggiate.

12
(No Transcript)
13
  • .
  • Esse possono andare incontro a mitosi e dare
    origine a una progenie di cellule figlie
  • una parte progredisce nel cammino differenziativo
    sino a uno specifico tipo cellulare
  • unaltra parte permane indifferenziata e funge da
    serbatoio di nuove staminali.

14
(No Transcript)
15
Presenza ubiquitaria
16
  • Classicamente si pensava che le cellule
    staminali fossero presenti solo nei tessuti
    adulti che vanno incontro a rapida e fisiologica
    sostituzione (turn-over) o capaci di riparazione.
  • Una delle scoperte fatte alla fine degli anni
    90 riguarda la loro presenza in tessuti finora
    ritenuti non rinnovabili.

17
Staminali nel Sistema Nervoso Centrale
  • Anche nel SNC sono presenti cellule staminali
    che possono dare origine ai principali tipi
    cellulari del tessuto nervoso le cellule gliali
    e i neuroni.

18
  • JOHANSSON ha dimostrato che nel ratto la sede
    delle cellule staminali neurali è lependima, il
    sottile rivestimento epiteliale monostratificato
    che ricopre la superficie dei ventricolari
    cerebrali.
  • Frammiste fra le cellule ependimali mature, sono
    state evidenziate cellule staminali che
    presentano i tipici marcatori delle cellule
    neurali immature e che, sebbene raramente,
    entrano in mitosi.
  • La possibilità di autoriparazione del SNC è,
    però, molto limitata.

19
Plasticità delle staminali delladulto

20
  • Si riteneva che le cellule staminali delladulto
    avessero perso del tutto la pluripotenzialità
    delle cellule embrionali e potessero
    differenziarsi entro un ambito alquanto più
    ristretto.
  • Questa persuasione era in linea con la
    comprensione tradizionale della biologia sulla
    unidirezionalità del processo differenziativo
    normale.
  • È stata evidenziata una flessibilità maggiore di
    quella che si supponeva classicamente.
  • In particolari condizioni, una staminale
    delladulto può dare origine anche a tipi
    cellulari molto diversi.
  • Tale capacità è detta plasticità o
    transdifferenziazione.

21
Le staminali nello stroma del midollo osseo, di
origine mesenchimale, possono differenziarsi non
solo negli elementi del sangue e in cellule di
analoga derivazione embriologica (miociti,
osteociti, condrociti microglia del SNC), ma
anche, in particolari condizioni, in cellule di
derivazione neuroepiteliale, quali gli astrociti.
Plasticità delle staminali Mesenchimali nel ratto
22
  • Nel gennaio del 1999 C. Bjornson e A. Vescovi
    hanno riferito di aver osservato che alcune
    cellule staminali nervose prelevate dal cervello
    di topo, trasferite in topi il cui midollo
    emopoietico era stato distrutto per irradiazione,
    potevano evolvere in cellule ematiche.
  • Lanno seguente lo stesso gruppo ha mostrato come
    le cellule staminali cerebrali umane, al pari di
    quelle murine, sono in grado di dare origine a
    cellule di muscolo scheletrico.

23
Da dove provengono le staminali di tipo
adulto?Da donatori (bambini o adulti)Dal
sangue del cordone ombelicaleDal liquido
amniotico
24
Da organismi adulti
  • Le cellule staminali da organismo adulto
    provengono da donatori (bambini e adulti).
  • Molto diffusa è la pratica del dono di midollo
    osseo per il trasferimento di staminali
    emopoietiche.

25
  • Molto diffusa è la pratica del dono di midollo
    osseo per il trasferimento di staminali
    emopoietiche.

26
(No Transcript)
27
(No Transcript)
28
  • Si possono fare anche autotrapianti di staminali
    raccolte nellorganismo stesso che se ne gioverà.
  • Un grande vantaggio dellautotrapianto è
    lassenza di rigetto.
  • Si stanno perfezionando le tecniche per
    lisolamento delle staminali dal sangue e dai
    tessuti.

29
Staminali da sangue cordonale
  • Una ulteriore fonte di staminali di tipo adulto
    è costituita dal sangue del cordone ombelicale.
  • Le cellule cordonali hanno mostrato di essere
    meglio tollerate immunologicamente dai riceventi
    rispetto a quelle dei donatori adulti.
  • Sono in scarsa quantità rispetto alle necessità
    di un organismo adulto, ma hanno il vantaggio di
    essere facilmente e largamente disponibili, senza
    danneggiare né le madri, né i neonati.

30
Staminali da sangue di cordone ombelicale
  • Raccolto,centrifugato,purificato, congelato.
  • 150 gr. di sangue

31
  • Cellule staminali sono estratte da feti
    risultato di aborti spontanei o indotti.
  • Cellule staminali sono state raccolte anche dal
    liquido amniotico.

32
2. Cellule staminali derivate da embrioni (ESC)
33
Le staminali dallembrione (ESC)
  • Le cellule staminali embrionali provengono dalla
    blastocisti.
  • Prelevando con tecniche di immunochirurgia i
    singoli blastomeri della massa cellulare interna,
    quella che darà origine al corpo del nuovo
    essere.

34
Disgregazione della blastocisti
35
Si possono usare anche le cellule germinali
primordiali, cellule presenti nel feto dopo la 4a
settimana, da cui si formeranno spermatozoi ed
ovociti.
36
  • Le ESC sono pluripotenti.
  • Possiedono una grande flessibilità, maggiore di
    quella delle staminali da adulto, potendo dare
    origine praticamente a qualsiasi tipo cellulare e
    tessuto, esclusi solo quelli degli annessi.

37
Differenziazione in unampia gamma di tipi
cellulari
38
  • Isolare cellule indifferenziate da embrioni è
    agevole, mantenerle in coltura allo stato
    pluripotenziale impedendo la loro spontanea
    progressione verso la specializzazione è invece
    arduo.
  • Esiste, infatti, una intrinseca tensione delle
    forme viventi a muoversi verso stadi evolutivi e
    maturativi sempre più definiti.

39
  • Una volte poste in coltura mostrano una
    spontanea tendenza a differenziarsi e a formare
    strutture organizzate multicellulari note come
    corpi embrioidi (embryoid bodies) che contengono
    elementi riferibili ai tre foglietti embrionali,
    ectoderma, mesoderma ed endoderma.
  • Da qui si possono estrarre cellule staminali di
    vario tipo

40
(No Transcript)
41
  • Dopo lunghe esperienze con gli animali, il 5
    novembre 1998 la Geron Corporation ha annunciato
    che un gruppo di scienziati era riuscito a
    stabilire linee di coltura di cellule staminali
    embrionali umane dando origine a cellule
    virtualmente immortali, capaci cioè di riprodursi
    indefinitamente.

42
Linee di cultura di staminali provenienti dalla
massa cellulare interna
43
Colture di cellule staminali
  • La possibilità di isolare le cellule staminali e
    la capacità di mantenerle in coltura ha acceso
    speranze e attese irrealistiche e ha suscitato
    gravi problemi etici.

44
3. Cellule staminali pluripotenti indotte
45
Riprogrammare le cellule somatiche per avere iPS
cells (induced pluripotent stem cells)
46
  • Metodica proposta nel 2006
  • da Takahashi e Yamanaka di Kioto.
  • Premio Nobel 2012

47
  • Induction of Pluripotent Stem Cells from Mouse
    Embryonic and Adult Fibroblast Cultures by
    Defined Factors, Cell , august 2006, vol. 126,
    663-676.

48
(No Transcript)
49
  • La tecnica descritta da Yamanaka presenta il
    rischio tumorale proveniente dagli oncogeni.
  • Si stanno sviluppando tecniche biologicamente
    più sicure che non prevedono il ricorso a
    retrovirus.

50
  • Se si dimostrerà priva di seri rischi, sembra
    essere la via eticamente preferibile per avere
    staminali autologhe di tipo embrionale.
  • Un limite che si va evidenziando è che sembrano
    presentare una velocità di invecchiamento
    maggiore delle staminali derivate da embrioni.

51
Tre vie per riprogrammare le cellule adulte
52
  • Fonti di cellule staminali

53
Provenienza delle cellule staminali
54
Embrione precoce cellule totipotenti
Blastocisti cellule pluripotenti
Adulto cellule stam. multi e unipotenti
Adulto cellule differenziate
55
Tipi di staminali
56
(No Transcript)
57
1. Embrioni e feti
  • Le cellule staminali embrionali sono prelevate
    da embrioni provenienti da tecniche di
    procreazione artificiale (soprannumerari o
    prodotti ad hoc).

58
(No Transcript)
59
  • Uso terapeutico
  • delle cellule staminali

60
  • Le nostre conoscenze sulle cellule staminali
    sono ancora incomplete.
  • conosciamo ancora in modo insufficiente i segnali
    biochimici che determinano la differenziazione
    dei blastomeri embrionali totipotenti in cellule
    pluripotenti e multipotenti e infine nei vari
    tipi di cellule specializzate
  • non sappiamo ancora abbastanza sui markers
    biologici che le contraddistinguono e che le
    fanno riconoscere
  • non sappiamo molto sui meccanismi fisiologici che
    presiedono al loro funzionamento e al loro ciclo
    vitale nellorganismo adulto.

61
  • Nonostante le conoscenze ancora imperfette, le
    staminali stimolano speranze nei malati e ricerca
    negli scienziati.
  • Un campo nel quale si ha una esperienza clinica
    ormai consolidata è quello del trapianto di
    cellule staminali ematopoietiche del midollo
    osseo.

62
(No Transcript)
63
  • Le potenziali applicazioni terapeutiche delle
    cellule staminali sono entusiasmanti, soprattutto
    per quanto riguarda la sostituzione di cellule e
    tessuti danneggiati nellinfarto miocardico, nel
    SNC dopo ictus (stroke) e nei processi
    degenerativi (nel diabete insulinodipendente o
    nel cervello).

64
Possibili usi delle staminali neurali
65
(No Transcript)
66
  • Nel morbo di Parkinson sono già stati
    sperimentati trapianti di cellule
    dopamino-produttrici prelevate da feti umani e si
    va studiando la possibilità di trapianti a
    partire da cellule staminali neuronali prelevate
    dal cervello fetale, messe in coltura e fatte
    sviluppare, con gli opportuni fattori di crescita
    e di differenziazione.

67
(No Transcript)
68
(No Transcript)
69
STAMINA - Business e speranze
  • 2007 Davide Vannoni inizia trattamenti a base di
    staminali mesenchimali
  • 2009 Nasce Stamina Foundation.
  • 2010 In seguito a decessi e lesioni a pazienti,
    inchiesta.
  • 2011 Inizia collaborazione con Brescia con
    sovvenzioni regionali.
  • 2012 LAIFA, dopo controlli blocca i trattamenti
    mass media e giudici insorgono.

70
(No Transcript)
71
STAMINA - Business e speranze
  • 2013 Inizia iter della sperimentazione sui dati
    forniti dopo lunga reticenza da Stamina.
  • Accuse e preoccupazioni di scienziati italiani
  • Articolo veentemente contrario su Nature.
  • Blocco della sperimentazione progettata

72
(No Transcript)
73
Staminali e organi bioartificiali
  • Un altro settore promettente è quello della
    produzione di tessuti ed organi bioartificiali.
  • La possibilità di poter disporre di una fonte
    sicura di cellule umane ha aperto orizzonti nuovi
    per questa branca della bioingegneria. Un saggio
    impiego di interazioni cellulari e tissutali e
    luso di matrici extracellulari potrebbe
    permetterci in futuro di produrre organi
    complessi come rene o polmone.

74
Trachea artificiale struttura biopolimerica e
staminali
75
Trapianti di staminali in utero
  • Si sono sperimentati trapianti in utero di
    cellule staminali emopoietiche estratte dal
    fegato o dal timo di feti provenienti da aborti
    spontanei o procurati.

76
Trapianti di staminali in utero
  • Vantaggi del trapianto precoce
  • Essendo il sistema immunitario ancora immaturo,
    sono meglio tollerate
  • la rapida espansione del compartimento
    emopoietico fetale permette alle cellule
    trasferite di trovare più facilmente spazio per
    attecchire
  • la correzione precoce della disfunzione permette
    uno sviluppo più soddisfacente del feto.

77
Staminali e terapia genica
  • Una combinazione di terapia genica e
    autotrapianto potrebbe essere realizzata in
    soggetti affetti da gravi malattie genetiche.
  • Le cellule staminali di un certo tipo cellulare,
    un volta estratte dal soggetto o prodotte da
    cellule somatiche del soggetto, potrebbero essere
    corrette dallanomalia genica e reintrodotte nel
    soggetto di provenienza per costituire una nuova
    popolazione sana.

78
(No Transcript)
79
Staminali e progresso scientifico
  • Le cellule staminali potranno essere impiegate
    per lo studio della biologia dello sviluppo e
    chiarire lati oscuri dellembriologia in
    riferimento al funzionamento dei geni, alla
    regolazione dei rapporti fra i tessuti,
    allazione dei fattori di crescita, con benefiche
    ricadute in campo clinico e terapeutico.

80
Staminali e sperimentazione farmacologica
  • Si può prevedere anche lutilità pratica delle
    cellule staminali come sistemi di riferimento per
    valutare la tossicità e lefficacia di nuovi
    farmaci e sostanze chimiche.

81
Rischi nelluso delle cellule staminali
  • Luso terapeutico di cellule staminali, specie
    quelle di derivazione embrionale comporta gravi
    rischi.
  • Le staminali murine si sono dimostrate
    tumorigeniche, sviluppandosi in teratomi o
    teratocarcinomi, quando sono state inoculate in
    topi adulti

82
  • Le staminali provenienti da embrioni, nei
    modelli sperimentali animali hanno dato origine
    non di rado a teratomi.

Teratoma mediastinico
83
(No Transcript)
84
  • Problemi etici
  • nel prelievo di cellule staminali

85
  • Applicando le regole generali del prelievo da
    vivente, sono da ritenersi in generale eticamente
    corretti i prelievi di cellule staminali
    provenienti da organismi umani viventi
  • se
  • a. viene rispettata la dignità e la libertà del
    donatore.
  • b. non ci sono danni per lintegrità e la
    sussistenza del donatore.

86
Prelievo da adulto
  • Il prelievo e luso di staminali provenienti da
    un adulto, a parte i consueti problemi clinici
    legati alla incompatibilità genetica e al
    rigetto, non pone questioni morali
    sostanzialmente diverse da quelle poste da
    qualsiasi prelievo di materiale biologico a fini
    di trapianto o di sperimentazione.

87
Prelievo da bambino
  • Quando il donatore è un bambino si pone la
    questione del consenso da parte dei genitori nei
    confronti di un prelievo da figli minorenni.
  • Il prelievo, infatti, non è motivato dal bene del
    minore stesso (es. prelievo di midollo osseo a
    vantaggio di un fratellino con grave patologia di
    natura linfoematica).
  • Il prelievo si può fare se non comporta un
    rischio serio per il bambino donatore.
  • Ilecito il concepimento in vitro e la selezione
    di un potenziale donatore per il fratellino o la
    sorellina bisognosi di un trapianto di cellule
    staminali.

88
Prelievo da cordone ombelicale
  • Riguardo alluso di cellule staminali ricavate
    dal sangue del cordone ombelicale non esistono
    problemi morali insuperabili, ma sono stati
    evidenziati alcuni aspetti etico-deontologici
    peculiari.

89
Prelievo da cordone ombelicale
  • Ragionevolezza della conservazione per uso
    autologo e/o eterologo.
  • Modi di raccolta e rischi.
  • Titolarità del tessuto conservato consenso e
    uso.
  • Uso autologo del tessuto conservato nel pubblico.
  • Uso eterologo del tessuto conservato nel privato.
  • Indennizzo per luso sociale di tessuto
    conservato nel privato.
  • Automaticità della donazione anche nel privato.

90
  • Ragionevolezza della conservazione
  • Uso autologo (dubbio valore, tranne per rischi
    familiari o personali noti).
  • Uso eterologo (ragionevole).
  • Le Banche private tendono a enfatizzare i
    benefici della conservazione autologa.

91
  • Modi di raccolta e rischi
  • Raccolta dopo il taglio del cordone e prima del
    distacco di placenta.
  • Le modalità del parto non devono essere
    condizionate dalla raccolta.

92
  • Titolarità del tessuto conservato
  • Il cordone è parte dellorganismo del nascituro.
  • Non è possesso della madre.
  • La madre prende decisioni in sostituzione del
    figlio.
  • Leventuale dono risponde a una presunzione
    solidaristica, non essendoci danno per il
    donatore.
  • Nel privato si tende a fare contratti per 18-20
    anni (maggiore età del soggetto e attualmente
    limite ragionevole per luso delle cellule).

93
  • In Italia fino al gennaio 2008, in base ad una
    ordinanza del 2004 rinnovata nel 2007, era
    possibile solo libera donazione e conservazione
    nel pubblico.
  • Erano vietate le banche private per lautologo,
    anche se associazioni (es. Osidea) mediavano con
    centri stranieri.
  • Era permesso luso dedicato per situazioni
    particolari (es. famiglie con alto rischio di
    patologie del sangue).

94
  • La privatizzazione della raccolta e
    dell'utilizzo del sangue da cordone ombelicale ci
    lascia molto perplessi per ragioni di giustizia
    sociale. E' evidente, infatti, che solo chi
    avesse ampie possibilità economiche potrebbe
    farvi ricorso. Senza dire, poi, che in tal caso
    il 99 dei campioni di sangue resterebbe di fatto
    inutilizzato.
  • Ma per dare un forte impulso alla donazione del
    cordone, bisognerebbe dare alla madre la certezza
    che, ove serva per il proprio figlio, possa farne
    effettivamente ricorso.
  • Al limite potrebbe funzionare anche la via
    spagnola, ossia un sistema misto. In Spagna è
    previsto che ognuno possa conservare il proprio
    sangue da cordone ombelicale (volontariamente e
    pagando), ma ove serva ad un altro malato, lo
    Stato può richiederlo.
  • Scienza e vita 13-3-2007

95
  • La direttiva europea sulle biobanche prevede
    lindennizzo delle spese sostenute se lo Stato
    destina per luso sociale un tessuto conservato
    nel privato.
  • Giustizia o larvata commercializzazione del
    corpo?
  • Automaticità della donazione anche per il tessuto
    conservato nel privato o secondo regole generali
    della donazione (autologa-solidale).
  • Solidarietà obbligata?

96
  • Modifiche dellOrdinanza ministeriale
  • del 4 maggio 2007
  • approvate il 17 gennaio 2008
  • art. 8 bis.
  • Per incrementare la disponibilità di cellule
    staminali del cordone ombelicale ai fini di
    trapianto, è autorizzata la raccolta autologa, la
    conservazione e lo stoccaggio del cordone
    ombelicale da parte di strutture pubbliche e
    private autorizzate dalle regioni o dalle
    provincia autonome, sentiti il CNT e il CNS.
  • La raccolta avviene senza oneri per il SSN e
    previo consenso alla donazione per uso allogenico
    in caso di necessità per paziente compatibile.

97
  • Il Governo con un emendamento inserito nella
    legge del 27 febbraio 2009,  n. 14, ha abrogato
    la conservazione autologa solidale, ripristinando
    il divieto, sancito con successive ordinanze
    urgenti dal Ministero della Salute dal 2002.
  • Si prevede la possibilità di conservazione
    autologa,  o dedicata, qualora esistano in
    famiglia rischi di malattie geneticamente
    determinate per le quali risulti scientificamente
    fondato e clinicamente appropriato lutilizzo di
    cellule staminali da sangue cordonale.
  • In tali casi il SSN provvede gratuitamente,
    presso le strutture pubbliche, alla raccolta e
    stoccaggio per uso autologo o dedicato.

98
  • In conclusione, ci sembra ragionevole
    raccogliere le raccomandazioni delle società
    scientifiche e dei centri di bioetica succitati,
    che non raccomandano o addirittura scoraggiano la
    conservazione autologa del SdCO.
  • Crediamo che lattuale legislazione italiana sia
    coerente con quanto ora esposto e che essa sia
    altamente rispettosa dei diritti dei cittadini,
    portando ad un paritetico accesso ad una sorgente
    terapeutica ben riconosciuta (cellule staminali
    adulte) ed evitando lo spreco che si avrebbe se
    ognuno tenesse per sé il sangue, precludendone
    laccesso a non consanguinei.
  • Scienza e vita, 27 febbraio 2009

99
Prelievo da feti abortiti
  • Il ricorso a feti come fonte di cellule staminali
    si inscrive nel più vasto problema del prelievo
    di organi e tessuti fetali a scopo di trapianto.
  • Non fa problemi il ricorso a feti provenienti da
    aborti spontanei (cfr. Dignitas personae, n. 32)
  • Alcuni pur contrari allaborto, accettano cellule
    da aborti procurati se non cè rapporto fra atto
    abortivo e uso delle cellule.

100
  • Il CNB ritiene pertanto che lammissibilità
    bioetica delle suddette pratiche sia da
    subordinarsi in primo luogo allaccertabilità
    della piena indipendenza come chiara separazione
    dei rispettivi processi decisionali tra il
    personale medico e/o listituzione sanitaria che
    praticano linterruzione volontaria della
    gravidanza, e i ricercatori e/o listituzione di
    ricerca che praticano la sperimentazione
    scientifica o clinica.
  • Accertata tale indipendenza, ovvero sussistendo
    lassoluta garanzia che lesecuzione
    dellinterruzione volontaria di gravidanza non
    sia in alcun modo finalizzata allutilizzo dei
    tessuti fetali a fini sperimentali e/o
    terapeutici, il reperimento di tessuto fetale da
    interruzione volontaria di gravidanza e il suo
    utilizzo ai predetti fini scientifici e/o
    terapeutici sono da ritenersi pratiche moralmente
    ammissibili ove vengano soddisfatte le seguenti
    condizioni.
  • Parere CNB 25 maggio 2005 (neuroni fetali e
    Huntington)

101
  • Bisogna evitare lipocrisia di giustificare
    limpiego di tessuti di dubbia origine con
    limpossibilità morale di venire a conoscere le
    circostanze dellinterruzione di gravidanza,
    essendo a tutti noto che la fonte principale di
    tali tessuti sono gli aborti procurati.
  • La scelta della tecnica abortiva e il
    coordinamento dei tempi di aborto e di raccolta
    configura de facto la partecipazione a una
    strategia abortiva.

102
  • È insufficiente il criterio dellindipendenza
    formulato da alcuni comitati etici, vale a dire,
    affermare che sarebbe eticamente lecito
    lutilizzo di materiale biologico di illecita
    provenienza, sempre che esista una chiara
    separazione tra coloro che da una parte
    producono, congelano e fanno morire gli embrioni
    e dallaltra i ricercatori che sviluppano la
    sperimentazione scientifica.
  • Il criterio di indipendenza non basta a evitare
    una contraddizione nellatteggiamento di chi
    afferma di non approvare lingiustizia commessa
    da altri, ma nel contempo accetta per il proprio
    lavoro il materiale biologico che altri
    ottengono mediante tale ingiustizia. Quando
    lillecito è avallato dalle leggi che regolano il
    sistema sanitario e scientifico, occorre prendere
    le distanze dagli aspetti iniqui di tale sistema,
    per non dare limpressione di una certa
    tolleranza o accettazione tacita di azioni
    gravemente ingiuste.
  • Dignitas personae, 35

103
  • Lembrione precoce
  • come fonte
  • di cellule staminali

104
  • È molto forte il dibattito a livello
    scientifico, etico e giuridico sul ricorso a
    embrioni precoci o pre-embrioni ottenuti tramite
    tecniche di fecondazione in vitro o un giorno -
    tramite clonazione.
  • Il prelievo di cellule staminali dallembrione ne
    prevede in genere la distruzione, per cui la
    questione di fondo ci riporta al valore della
    vita embrionale soprattutto quando sono in gioco
    gli interessi e i progetti delle persone.

105
La domanda previa alla discussione
  • Lo status ontologico e assiologico conferito
    alla blastocisti umana e allembrione precoce.
  • Chi o che cosa è lembrione?
  • Quale valore e quale tutela dare alla sua
    esistenza?

106
(No Transcript)
107
Valore della vita embrionale
  • Alcuni per motivi diversi negano
    lappartenenza a pieno titolo dellembrione al
    numero degli esseri umani.
  • Per esempio, la distinzione, cara ai
    neocontrattualisti, fra gli esseri umani
    personali e gli esseri umani non persone fornisce
    un quadro di riferimento concettuale alla
    possibilità di usare gli embrioni.

108
  • H. T. Engelhardt jr.

109
  • Non tutti gli esseri umani sono persone.
  • I feti, gli infanti, i ritardati mentali gravi e
    coloro che sono in coma senza speranza
    costituiscono esempi di non persone umane.
  • Tali entità sono membri della specie umana. Non
    hanno status in sé e per sé, nella comunità
    morale. Non sono partecipanti primari allimpresa
    morale.
  • Solo le persone umane hanno questo status
  • H. T. Engelhardt, 1999

110
Valore della vita embrionale
  • In una visione utilitarista, qualunque sia la
    risposta alla domanda sullo statuto ontologico
    dellembrione, possono darsi situazioni nelle
    quali è socialmente vantaggioso permettere la sua
    manipolazione e che sia giudicato irrazionale
    proibire la destinazione di embrioni a studi e
    applicazioni che potrebbero migliorare la vita e
    la salute di molte persone.

111
Valore della vita embrionale
  • Per la bioetica centrata sulla persona
    lembrione, incluso lembrione precoce, è una
    vita umana e, quindi, merita lo stesso rispetto
    che si deve ad ogni altro essere umano.
  • Non si ritiene perciò accettabile distruzione
    diretta di embrioni per qualsiasi motivo o
    finalità, anche nobile lessere umano non può
    mai diventare un mezzo.

112
  • La vita umana innocente merita rispetto dal suo
    sorgere al suo tramontare, dal concepimento alla
    morte, per cui la distruzione intenzionale e
    diretta di un embrione umano vivente, in
    qualunque stadio di sviluppo si trovi e per
    qualsiasi scopo sia fatta è un disordine morale
    grave.
  • CDF, Istruzione Donum Vitae, 1987

113
  • La realtà dellessere umano, infatti, per tutto
    il corso della sua vita, prima e dopo la nascita,
    non consente di affermare né un cambiamento di
    natura né una gradualità di valore morale, poiché
    possiede una piena qualificazione antropologica
    ed etica. Lembrione umano, quindi, ha fin
    dallinizio la dignità propria della persona.
  • Dignitas personae 5

114
  • Il prelievo di cellule staminali dallembrione
    umano vivente causa inevitabilmente la sua
    distruzione, risultando di conseguenza gravemente
    illecito.
  • Dignitas personae, 32

115
  • Embrioni soprannumerari o residuali
  • e crioconservati

116
  • Esiste una certa convergenza, con importanti
    eccezioni (UK), sul divieto di produrre embrioni
    per scopi diversi da quello riproduttivo.
  • Si propone invece da più parti luso
    sperimentale e terapeutico degli embrioni
    soprannumerari, provenienti cioè dalla
    fecondazione in vitro e rimasti inutilizzati in
    situazione di crioconservazione.

117
Argomenti principali addotti
  • Lembrione precoce non ha statuto di piena
    umanità.
  • Il dovere sociale di tutelare la vita embrionale
    deve essere bilanciato con il dovere di
    promuovere la salute dei cittadini.
  • Questi embrioni sono condannati, per cui è meglio
    impiegarli per fini utili.

118
  • Si obietta che la vita di un essere umano non può
    mai essere strumentalizzata e diventare un mezzo
    per il conseguimento di fini anche buoni.
  • Lineluttabile destino di morte verso cui sono
    avviati gli embrioni soprannumerari non toglie il
    significato etico di una loro soppressione
    diretta.
  • Dal punto di vista etico, esiste una differenza
    tra il lasciar morire, quando non è possibile
    impedire la morte, e causare la morte, quando
    lestinzione della vita dipende da un atto
    volontario evitabile.

119
CNB Parere sull'utilizzo degli embrioni
soprannumerari - 11 Aprile 2003
  • In relazione all'avvio del VI Programma Quadro di
    Ricerca dell'U.E. il Ministro Moratti chiese al
    CNB se sia eticamente lecito
  • a) svolgere sul territorio nazionale ricerche
    utilizzanti embrioni umani anche soprannumerari
    che ne determinino la distruzione
  • b)svolgere ricerche utilizzanti cellule staminali
    derivate da embrioni umani prodotte in data
    successiva all'avvio del VI Programma Quadro di
    Ricerca dell'Unione Europea
  • c) produrre cellule staminali derivate da
    embrioni umani anche soprannumerari.

120
  • Considerato
  • a) che gli embrioni umani sono vite umane a pieno
    titolo
  • b) che esiste quindi il dovere morale di sempre
    rispettarli e sempre proteggerli nel loro diritto
    alla vita, indipendentemente dalle modalita' con
    cui siano stati procreati e indipendentemente dal
    fatto che alcuni di essi possano essere
    qualificati - con una espressione discutibile,
    perché priva di valenza ontologica -
    soprannumerari
  • c) che (secondo il dettato della c.d. Convenzione
    di Oviedo) la sperimentazione a loro carico e'
    giustificata unicamente se praticata nel loro
    specifico interesse e non possa essere
    giustificata dal pur rilevante interesse generale
    della società e della scienza e che quindi non
    possa in alcun modo sostanziarsi nella loro
    distruzione

121
  • d) che la Carta dei diritti fondamentali
    dell'Unione europea, proclamata a Nizza,
    riconosce l'esistenza di diritti fondamentali
    quali il diritto all'integrità fisica e psichica
    di ogni individuo nei confronti delle
    applicazioni della medicina e della biologia
  • e) che l'eventuale finanziamento pubblico alla
    ricerca sugli embrioni non può che rafforzare e
    avallare ingiustificatamente l'erronea opinione
    che gli embrioni siano un mero insieme di
    cellule, prive di valore intrinseco, e quindi
    conseguentemente l'idea dell'irrilevanza bioetica
    della vita umana nella fase embrionale

122
  • f) che la limitazione della sperimentazione agli
    embrioni soprannumerari, oltre a non avere
    motivazione logica, ma solo occasionale e
    pragmatica, favorirebbe surrettiziamente la
    pratica di produzione di embrioni in vitro a soli
    scopi di ricerca, indipendentemente cioe' da
    specifiche finalita' inerenti alla fecondazione
    assistita e in violazione quindi di consolidati
    principi bioetici
  • g) che il prelievo di cellule staminali umane da
    embrioni, comportando la distruzione di questi
    ultimi, deve essere a pari titolo stigmatizzato,
    anche per l'ulteriore effetto eticamente
    inaccettabile di non orientare la ricerca verso
    la sempre piu' promettente ed eticamente
    impeccabile utilizzazione di cellule staminali
    prelevate da cordone ombelicale o da feti
    spontaneamente abortiti o di cellule staminali
    adulte.

123
  • h) che le precedenti considerazioni trovano
    conferma nelle valutazioni espresse dal CNB,
    segnatamente nel documento Identita' e statuto
    dell'embrione umano (del 22.6.1996) e nel Parere
    del CNB sull'impiego terapeutico delle cellule
    staminali (del 27.10.2000).
  • Di conseguenza, su ciascuno dei tre quesiti, il
    CNB, nella seduta plenaria dell'11.04.2003, dopo
    votazione per appello nominale, ha espresso
    parere negativo.
  • (26 su 42)

124
  • Dalla mozione di minoranza
  • Sulla base di un attento bilanciamento dei
    valori in gioco - che tiene anche conto del fatto
    che gran parte di tali embrioni sarebbero
    comunque destinati ad essere distrutti - questa
    parte del Comitato ha ritenuto che "la rimozione
    e la coltura in laboratorio di cellule staminali
    da un embrione che non può essere impiantato non
    significhino una mancanza di rispetto nei suoi
    confronti, ma possano considerarsi se mai un
    contributo, da parte della coppia donatrice, alla
    ricerca di terapie per malattie difficilmente
    curabili e spesso inguaribili, che deriva da un
    atto di solidarieta'" e ha quindi concluso di
    ritenere "eticamente lecita la derivazione di
    cellule staminali a fini terapeutici dagli
    embrioni non più in grado di essere impiantati".

125
  • Sono chiaramente inaccettabili le proposte di
    usare tali embrioni per la ricerca o di
    destinarli a usi terapeutici, perché trattano gli
    embrioni come semplice materiale biologico e
    comportano la loro distruzione.
  • Neppure la proposta di scongelare questi
    embrioni e, senza riattivarli, usarli per la
    ricerca come se fossero dei normali cadaveri, è
    ammissibile.
  • Dignitas personae, 18

126
  • Sorte degli embrioni
  • non più impiantabili
  • Cfr. Parere CNB 26 ottobre 2007

127
  • Possibile usare embrioni crioconservati che sono
    morti.
  • Criteri di accertamento della morte embrionale
    (perdita della autorganizzazione)
  • Sorte degli embrioni ancora vitali (lasciarli
    morire? darli in adozione?).

128
  • Il disordine entro cui la ragione etica si
    trova ad operare segna profondamente gli stessi
    tentativi di soluzione.
  • FAGGIONI M. , La questione degli embrioni
    congelati, "L'Osservatore Romano", 22-23 luglio
    1996, 6.

129
  • Uso strumentale di embrioni
  • e cooperazione al male

130
La cooperazione al male
  • Cooperazione formale
  • (condivido lintenzione cattiva)
  • Cooperazione materiale
  • (coopero allatto cattivo o lo facilito)
  • Immediata
  • Mediata (prossima e remota)

131
  • Lutilizzo di cellule staminali embrionali, o
    cellule differenziate da esse derivate,
    eventualmente fornite da altri ricercatori,
    sopprimendo embrioni, o reperibili in commercio,
    pone seri problemi dal punto di vista della
    cooperazione al male e dello scandalo.
  • Dignitas personae, 32

132
  • Anche a prescindere dalla condivisione
    dellintenzione moralmente illecita di chi le
    produce, distruggendo embrioni, si corre il
    rischio di rafforzare rafforza una fabbrica di
    morte.
  • Lecito probabilmente, per motivi proporzionati,
    usare linee cellulari già stabilite.
  • Nelle imprese che utilizzano linee cellulari di
    origine illecita non è identica la responsabilità
    di coloro che decidono dellorientamento della
    produzione rispetto a coloro che non hanno alcun
    potere di decisione.

133
  • Nuove metodiche
  • per ottenere cellule staminali
  • di tipo embrionale

134
  • Gli scienziati stanno ideando procedure per la
    produzione di cellule staminali di tipo
    embrionale senza passare per la creazione o la
    distruzione di embrioni.

135
(No Transcript)
136
Cellule staminali da singoli blastomeri
  • Per ora non garantisce lintegrità dellembrione
  • I blastomeri dellembrione precoce sono
    totipotenti (embryo splitting?)
  • Comunque è una operazione non fatta
    nellinteresse dellembrione

137
Partenogenesi ovocitaria
138
(No Transcript)
139
Chi o che cosa è il partenote?
  • Organismo umano individuale di origine agamica.
  • Struttura simil-embrionale priva dellimprinting
    genomico tipico della specie umana.

140
Imprinting genomico
141
Altered Nuclear Transfer (ANT)
142
(No Transcript)
143
(No Transcript)
144
  • Si ottiene un embrione clonato, anche se
    difettivo e disabile?
  • Oppure si ottiene una struttura biologica non
    adeguatamente organizzata, un semplice artefatto
    biologico?

145
  • Le obiezioni etiche, sollevate da più parti
    contro la clonazione terapeutica e contro luso
    di embrioni umani formati in vitro, hanno spinto
    alcuni scienziati a proporre nuove tecniche, che
    vengono presentate come capaci di produrre
    cellule staminali di tipo embrionale senza
    presupporre però la distruzione di veri embrioni
    umani.
  • Queste proposte hanno suscitato non pochi
    interrogativi scientifici ed etici, riguardanti
    soprattutto lo statuto ontologico del prodotto
    così ottenuto. Finché non siano chiariti questi
    dubbi, occorre tenere conto di quanto affermato
    dallEnciclica Evangelium vitae Tale è la
    posta in gioco che, sotto il profilo dellobbligo
    morale, basterebbe la sola probabilità di
    trovarsi di fronte ad una persona per
    giustificare la più netta proibizione di ogni
    intervento volto a sopprimere lembrione umano.
  • (nota) Nuove tecniche di questo genere sono, per
    esempio, lapplicazione della partenogenesi
    alluomo, il trasferimento di un nucleo alterato
    (Altered Nuclear Transfer ANT) e la
    riprogrammazione assistita dellovocita (Oocyte
    Assisted Reprogramming OAR).
  • Dignitas personae, 30

146
  • Clonazione
  • e cellule staminali

147
Problemi di istocompatibilità
  • Parlando di trasferimento di materiale istologico
    fra individui diversi, si profila il grande
    ostacolo del rigetto.
  • Nel campo dei trapianti, le cellule staminali
    potrebbero meglio dispiegare il loro potenziale
    terapeutico grazie a linee cellulari
    istocompatibili o addirittura identiche a quelle
    del ricevente.

148
Staminali e istocompatibilità
  • Le cellule staminali trasferite in un soggetto
    costituiscono un vero e proprio trapianto e,
    come gli altri trapianti, possono andare incontro
    al fenomeno del rigetto.
  • Lorganismo che le riceve le può riconoscere come
    not-self e attaccarle come estranee.

149
Soluzione ai problemi di istocompatibilità
  • 1. Usare cellule staminali provenienti dal
    soggetto stesso (raccolte nelladulto o da sangue
    cordonale autologo). Le cellule staminali
    provenienti dal proprio cordone ombelicale o dal
    proprio organismo adulto non vanno incontro al
    rigetto (autotrapianti).
  • 2. Riprogrammare cellule somatiche del soggetto.

150
.
Terapia con cellule staminali autologhe
autotrapianto
151
  • 3. Cercare fra i consanguinei o i potenziali
    donatori quelli che hanno istotipi compatibili
    (matching ).
  • Le staminali da cordone ombelicale sono più
    compatibili con i consanguinei e, in generale,
    meglio tollerate.

152
  • Si pensa alla possibilità di produrre e
    conservare in apposite banche una larga quantità
    di stipiti cellulari da cui scegliere quelli
    maggiormente compatibili con i riceventi, magari
    intervenendo sugli antigeni di istocompatibilità
    per via genetica o rimuovendo dalla superficie
    cellulare le sostanze glico-proteiche che causano
    il riconoscimento da parte del ricevente
    (mascheramento).

153
  • 4. Anche per le staminali da embrione si profila
    lostacolo del rigetto.
  • Si sta lavorando con la produzione di embrioni
    per clonazione. (clonazione terapeutica).
  • Si trasferisce il materiale nucleare prelevato
    dalle cellule somatiche degli stessi individui
    che hanno bisogno di cellule staminali e dei loro
    derivati.

154
Terapia con cellule staminali autologhe o
istocompatibili da clonazione
155
  • Che cosè la clonazione?

156
  • Le parole clone e clonazione derivano dal greco
  • dal sostantivo ???? ramo, germoglio, rampollo
  • dal verbo ??????? taglio rami, divido.

157
Germoglio (???? )
158
  • È la produzione di un organismo geneticamente
    identico ad un altro attraverso una riproduzione
    agamica o asessuata (senza fusione di gameti).
  • È, insomma, la produzione per via asessuata, di
    una copia di un organismo.
  • I primi tentativi risalgono ai primi del XX
    secolo (Roux e Spemann).

159
  • Tecniche di clonazione

160
  • Fissione di un embrione o embryosplitting
  • Trasferimento di nucleo

161
(No Transcript)
162
Clonazione per trasferimento di nucleo
163
Confronto riproduzione normale/clonazione
164
Venerdì 5 luglio 1996 nasce DOLLY pecora Finn
Dorset (nella foto con con la madre surrogata
Scottish Black-face) il primo mammifero clonato a
partire da cellule di adulto, unico nato di 8
embrioni ottenuti su 277 tentativi presso il
Roslin Intitute di Midlothian in Scozia.
165
(No Transcript)
166
  • Di tanto in tanto viene annunciato che si è
    riusciti ad ottenere embrioni umani clonati.
  • Finora nessuna annuncio è stato confermato con
    prove scientifiche.
  • Il fatto che si sia riuscito a clonare mammiferi
    fa pensare che prima o poi qualcuno riuscirà a
    clonare luomo.

167
  • Perché clonare,
  • cioè duplicare
  • un essere umano?

168
  • Riprodurre individui di grande genio o di grande
    bellezza per migliorare la specie o per rendere
    la vita più piacevole.
  • Riprodurre individui sani per evitare il rischio
    della malattia genetica insito in quel gioco del
    lotto che è la ricombinazione sessuale.
  • Produrre vasti gruppi di esseri umani
    geneticamente identici, per consentire le
    ricerche scientifiche sullimportanza relativa
    della natura e delleducazione riguardo ai
    diversi aspetti delle prestazioni delluomo.
  • Produrre un figlio per una coppia sterile.

169
  • Produrre un figlio dotato di un genotipo di
    propria scelta di un personaggio famoso, di un
    ex-amante, del proprio consorte o anche proprio.
  • Controllare il sesso dei figli che nasceranno il
    sesso di un nascituro clonato è lo stesso di
    quello dellindividuo adulto da cui è stato
    prelevato il nucleo donatore.
  • Produrre gruppi di persone identiche da destinare
    a compiti particolari in pace e in guerra (non
    escluso lo spionaggio).
  • Produrre copie di embrioni di ogni persona, da
    congelare e conservare finché non vi sia bisogno
    di una fonte di organi da trapiantare,
    geneticamente identica ad essa.
  • Battere i Russi e i Cinesi, per evitare che
    progrediscano troppo nel campo della clonazione.
  • Leon Kass, 1972

170
  • È stata introdotta una distinzione fra
    clonazione terapeutica e clonazione procreativa.
  • In effetti, non si tratta di tecniche diverse,
    ma di finalità diverse.

171
(No Transcript)
172
  • La clonazione umana è in genere proibita dalle
    legislazioni (non da quella Inglese)
  • Si è proposto di riservare il termine clonazione
    alla sola clonazione riproduttiva.
  • La clonazione terapeutica viene come cell
    nuclear replacement o sostituzione del nucleo
    della cellula.

173
  • Clonazione riproduttiva clonazione
  • Clonazione terapeutica
  • cell nuclear replacement o transfer

174
  • In questo modo, quando una legge dice che la
    clonazione è proibita, si risponderà che la
    clonazione terapeutica non è una clonazione vera
    e propria perché non è destinata a dar vita ad un
    nuovo essere umano.

175
Bioetica dellaclonazioneumana
176
  • Le perplessità intorno alla clonazione umana sono
    molteplici.
  • Nella riproduzione per clonazione
  • si oscura il legame fra trasmissione della vita e
    relazione interumana espressa dalla coppia
    coniugale attraverso i gesti del matrimonio.
  • e si tende a negare - almeno a livello
    intenzionale - lunicità irripetibile e la
    libertà esistenziale della persona (cfr. Dignitas
    personae, 28-29).

177
  • La clonazione umana è intrinsecamente illecita,
    in quanto, portando allestremo la negatività
    etica delle tecniche di fecondazione artificiale,
    intende dare origine ad un nuovo essere umano
    senza connessione con latto di reciproca
    donazione tra due coniugi e, più radicalmente,
    senza legame alcuno con la sessualità.
  • Tale circostanza dà luogo ad abusi e a
    manipolazioni gravemente lesive della dignità
    umana.
  • Dignitas personae 28

178
Procreazione e amore coniugale
  • La procreazione di una nuova persona avviene nel
    contesto dellamore coniugale come frutto e segno
    della mutua donazione personale degli sposi, del
    loro amore, della loro fedeltà.
  • Linviolabile bonum humanum della procreazione,
    consiste nella connessione fra la trasmissione
    della vita e lamore coniugale, in quanto amore
    personale, unitivo e fecondo.
  • La connessione della genealogia della persona con
    lamore coniugale si attua per mezzo dei gesti
    coniugali che di quellamore sono il simbolo e
    lincarnazione (cfr. Dignitas personae, n. 9).

179
  • AMORE
  • CONIUGALE
  • FIGLIO

ATTI CONIUGALI
180
  • Qualora la clonazione avesse uno scopo
    riproduttivo, si imporrebbe al soggetto clonato
    un patrimonio genetico preordinato,
    sottoponendolo di fatto come è stato affermato
    ad una forma di schiavitù biologica dalla quale
    difficilmente potrebbe affrancarsi. Il fatto che
    una persona si arroghi il diritto di determinare
    arbitrariamente le caratteristiche genetiche di
    unaltra persona, rappresenta una grave offesa
    alla dignità di questultima e alluguaglianza
    fondamentale tra gli uomini.
  • Dignitas personae 28

181
  • Dalla particolare relazione esistente tra Dio e
    luomo fin dal primo momento della esistenza
    deriva loriginalità di ogni persona, che obbliga
    a rispettarne la singolarità e lintegrità,
    inclusa quella biologica e genetica.
  • Ognuno di noi incontra nellaltro un essere
    umano che deve la propria esistenza e le proprie
    caratteristiche allamore di Dio, del quale solo
    lamore tra i coniugi costituisce una mediazione
    conforme al disegno del Creatore e Padre celeste.
  • Dignitas personae 28

182
  • Tuttavia, la clonazione procreativa mantiene una
    connessione con il senso umano del generare
    perché pone in essere un creatura e quindi ne
    ammette, sia pure in modo contraddittorio, la
    qualità personale.
  • La clonazione terapeutica, invece si legge in un
    Documento del Centro di Bioetica dellUniversità
    Cattolica del 1999 stravolge il significato
    umano della generazione, non più pensata ed
    attuata per scopi riproduttivi, ma programmata
    per finalità medico-sperimentali (e perciò anche
    commerciali).

183
  • Ancora più grave dal punto di vista etico è la
    clonazione cosiddetta terapeutica.
  • Dignitas personae, 30

184
Dignità e valore degli embrioni clonati
  • Quanto si è detto circa la produzione di
    embrioni come fonte di cellule staminali non
    cambia quando si parla di embrioni umani ottenuti
    per clonazione.
  • Le modalità attraverso le quali viene chiamato
    alla vita un nuovo essere umano non cambiano la
    qualità ontologica ed etica di questa esistenza.

185
  • Creare embrioni con il proposito di
    distruggerli, anche se con lintenzione di
    aiutare i malati, è del tutto incompatibile con
    la dignità umana, perché fa dellesistenza di un
    essere umano, pur allo stadio embrionale, niente
    di più che uno strumento da usare e distruggere.
  • È gravemente immorale sacrificare una vita umana
    per una finalità terapeutica.
  • Dignitas personae, 30

186
La clonazione ibrida
  • Sono stati prodotti recentemente ibridi
    uomo-animale ottenuti inserendo nuclei di cellule
    somatiche umane in ovociti animali denucleati, al
    fine di produrre cellule staminali embrionarie
    dagli embrioni così ottenuti, detti cybrid.
  • Si parla di clonazione ibrida.

187
(No Transcript)
188
La clonazione ibrida
  • Gli embrioni così ottenuti sono biologicamente
    umani perché formati al 98 da DNA umano e,
    soprattutto, perché in possesso di un genoma
    umano sostanzialmente integro.
  • Il restante è rappresentato dal DNA mitocondriale
    di origine animale (DNA non nucleare) che, però,
    è destinato a funzioni legate al metabolismo e
    alla produzione di energia.

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  • Recentemente sono stati utilizzati ovociti
    animali per la riprogrammazione di nuclei di
    cellule somatiche umane generalmente chiamata
    clonazione ibrida al fine di estrarre cellule
    staminali embrionali dai risultanti embrioni,
    senza dover ricorrere alluso di ovociti umani.
  • Dal punto di vista etico simili procedure
    rappresentano una offesa alla dignità dellessere
    umano, a causa della mescolanza di elementi
    genetici umani ed animali capaci di turbare
    lidentità specifica delluomo.
  • Dignitas personae, 33

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La libertà di ricerca e biopolitica
  • Che rapporto fra ricerca scientifica e società?
  • Qual è il rapporto corretto fra controllo sociale
    e libertà di ricerca?

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GRAZIE
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