Title: FERMENTATORI INDUSTRIALI
1FERMENTATORIINDUSTRIALI
2Un breve ripasso
- I vantaggi della fermentazione continua
- La produzione della biomassa e degli altri
prodotti avviene in condizioni costanti e
ottimali - La produttività di un impianto continuo è
superiore a quella di un discontinuo perché non
ci sono tempi morti - Il tasso di crescita specifico può essere variato
- Si può studiare la cinetica del processo e
valutarne le rese al variare dei parametri
principali
3- In una fermentazione continua però bisogna
- mantenere costante la sterilità per lunghi
periodi - evitare la degenerazione dei ceppi, soprattutto
per mutazione spontanea - recuperare il prodotto da grossi volumi di brodo
in cui è presente in concentrazione molto bassa - limitarsi a ottenere prodotti associati allo
sviluppo dei microrganismi (metaboliti primari) e
mai formantisi durante lo stato stazionario di
crescita (metaboliti secondari)
4Classificazione delle fermentazioni industriali
(Gaden)
- Fermentazioni del primo tipo. Sono quelle in cui
il prodotto principale è il risultato diretto del
metabolismo energetico primario con correlazione
ponderale (e in genere anche stechiometrica) tra
substrato e prodotto come - fermentazione alcolica dei lieviti
- fermentazione batterica omolattica
- la biomassa stessa
Consumo specifico di substrato
Velocità di formazione del prodotto
5- Fermentazioni del secondo tipo. Pur derivando il
prodotto principale dal metabolismo energetico,
la velocità di formazione del prodotto non è
sovrapponibile e quella di consumo del substrato
in quanto la fermentazione si svolge in due
stadi prima cresce la biomassa con scarsa
formazione di prodotto poi la situazione si
inverte con stasi della biomassa e formazione del
prodotto. Succede nella produzione di - Acido citrico
- Acido itaconico
6- Acido itaconico
- E usato come addittivo per emulsioni di
acetonitrile e cloruro di vinilidene di cui
aumenta la capacità adesiva componente di
adesivi per carta, stucchi, tappeti,
plastificanti, oli lubrificanti, vernici
Acido citrico E usato come acidificante per
bevande sequestrante decapante per superfici
metalliche
7- Fermentazioni del terzo tipo. Il prodotto non
proviene da biosintesi del metabolismo primario
per cui, dopo una prima fase con grande consumo
del substrato produzione di biomassa e nessuna
formazione di prodotto, segue un periodo in cui
avviene il contrario il prodotto è formato dal
metabolismo collaterale (secondario) dei batteri.
E una situazione che si verifica per - antibiotici
- enzimi esocellulari
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12Classificazione dei bioreattori
- Tra i tanti sistemi prodotti nel tempo,
il più utilizzato è il criterio che classifica
i bioreattori in - base al tipo di agitazione che viene impiegato.
- Si distinguono così almeno quattro categorie di re
attori - con agitazione meccanica interna
- - con mescolamento per immissione di gas a
pressione (agitazione pneumatica) - con pompa esterna per il ricircolo del liquido
(agitazione idraulica) - a letto fisso impaccato e a letto fluido
13Agitazione meccanica interna STR o CSTR
- Il più comune è un cilindro sul cui
asse longitudinale viene fatto ruotare un
albero con delle ventole di forma spesso
complessa, o in profondità o a vari livelli. Sono
quasi sempre presenti delle pale rompivortici e
possono essere inseriti dei tubi sommersi per il
circolo del liquido. - L'aerazione è in genere dal basso, ma
talvolta essa si sprigiona direttamente
dalle ventole attraverso fori opportunamente
calibrati, che garantiscono unopportuna
superficie di scambio per lO2. - Il punto debole di questa struttura è la zona
in cui l'albero entra nel reattore, spesso fonte d
i inquinamento.
14- E un reattore altamente flessibile ed è prodotto
con differenti capacità, fino ad alcune centinaia
di m3 e con potenze di mescolamento fino a 5
Kw/m3. - Tipicamente il rapporto altezza diametro è 2-3
mentre lagitatore occupa il 30-40 del diametro
interno.
15(No Transcript)
16Mescolamento per immissione di gas a pressione
- BUBBLE COLUMN
- I più comuni presentano le bolle d'aria che
salgono dal basso sono detti a colonna di bolle
o colonne a gorgogliamento. Proprio in virtù
della pressione dell'aria, che è più alta in
basso, la densità è minore nella parte inferiore
del fermentatore e il liquido tende a risalire e
a mescolarsi con quello in alto.
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18- AIR LIFT (o AIR LIFT LOOP)
- Come nei bubble column, il brodo di coltura viene
agitato e aereato facendo gorgogliare aria
(sterile), opportunamente compressa, attraverso
un distributore toroidale. In essi però, per
aumentare il grado di turbolenza e il
traferimento dellossigeno, si opera un riciclo
(loop) del brodo introducendo un diaframma
circolare interno di diametro minore di quello
esterno. - Il fermentatore, con un rapporto
altezza/larghezza tra 6 e 12, è spesso sormontato
da un separatore di diametro maggiore per
labbattimento della schiuma. - Il volume totale può arrivare a 3000 m3.
19(No Transcript)
20- A fianco si vedono alcuni modelli con differente
geometria interna. Indipendente dalla forma però
essi sono accomunati dalle seguenti
caratteristiche
- tutti sono divisi in due zone
- la parte che ospita il liquido in salita ha
sezione maggiore di quella con il fluido in
discesa (rapporto tra 1,8 e 4,3) - la velocità di circolazione globale aumenta con
la radice quadrata dellaltezza del reattore
21- VANTAGGI
- hanno produttività simile ai reattori ad
agitazione ma con un notevole risparmio
energetico (costa meno comprimere laria che
mettere in movimento un liquido) - sono più efficienti delle colonne a
gorgogliamento nel sospendere solidi - sono adatti soprattutto per colture di cellule
sensibili allagitazione meccanica
(shear-sensitive cultures) come le cellule
animali, per esempio nella produzione di proteine
22- FERMENTATORE SFERICO
- Ha un sistema ad agitazione effigas in cui un
rotore (solo per la dispersione dellaria) è
accoppiato agli spargel ed è dotato di un
abbattitore meccanico della schiuma. Può arrivare
anche a 2000 m3 di volume.
Funda foam
Effigas
23Con pompa esterna per il circolo del liquido
- Meno comuni di quelli ad agitazione meccanica,
sono per lo più reattori a deep jet e
i percolatori. - I reattori a deep jet in genere ricevono il
liquido dall'alto o dal basso o attraverso una
barra ruotante il movimento favorisce il
risucchio dei gas che si mescolano efficacemente.
24(No Transcript)
25- PERCOLATORI
- Simili ai reattori a letto fisso, i percolatori
hanno il liquido che arriva dall'alto, dopo
essere stato ripescato dal basso dove scende per
gravità (percolazione) Il gas, se presente,
arriva dal basso, muovendosi controcorrente.
Sono reattori trifasici perchè riempiti di un
biocatalizzatore in fase solida, caratterizzata
da buona superficie di contatto con il liquido e
adeguata porosità per non limitare le
reazioni. A volte sono provvisti di scambiatori pe
r scaldare o raffreddare il terreno di coltura, e
sono dotati di valvole di scarico per ottimizzare
il recupero di prodotti o intermedi.
26 STR Air Lift Sferico Deep jet
Altezza/diametro 2-3 6-12 1 3,5
Volume max 250 3000 2000 2000
Potenza/volume 3 3 2,5 1,5
Velocità trasf. O2/potenza 1,2-2,4 2,5-3,0 4,3 2,0-2,5
- I reattori con agitazione pneumatica e idraulica
assicurano - minor potenza impiegata per unagitazione
efficacie - maggior velocità di trasferimento dellossigeno
- elevato valore dellarea tra gas e liquido
27Reattori multifasici
- Quando il reattore è riempito di una miscela
omogenea si ha una sola fase di reazione, ma se
stanno crescendo cellule su substrati solidi o se
si stanno utilizzando fermentatori ad enzimi
immobilizzati, ci sono almeno due fasi distinte. - Il parametro principale in questo caso da tenere
in considerazione è il rapporto tra superficie di
reazione e volume del liquido, quindi servono
accorgimenti diversi rispetto alle fermentazioni
sommerse.
28Reattori a letto fluido
- Se i tempi di permanenza sono brevi, si
utilizzano, come supporti per il
biocatalizzatore, le microsfere (di dimensioni
tali da realizzare superfici di 2000-3000 m2 per
m3). Esse infatti resistono bene alle tensioni
meccaniche per cui sono le più adatte a essere
messe in agitazione o con sistemi meccanici o con
qualunque degli altri sistemi visti prima. I
reattori a letto fluido somigliano molto ai
reattori air lift dato che in basso si accumula
il letto che viene messo in agitazione e risale
da un flusso costante verso l'alto di fluido. - Arrivati in alto, il fluido ha meno velocità (il
diametro del reattore è maggiore) e il
particolato con il biocatalizzatore ricade verso
il basso.
29uscita gas esausto
- Esiste anche una versione con un diaframma
interno che delimita la zona discendente e che,
nella maggior parte dei casi, è costituito da una
camicia per lo scambio del calore. - Viene utilizzato per processi continui, per cui
la velocità deve essere regolata in modo che non
si verifichi il washout. - Il letto fluido è quello da usare per quelle
specie microbiche che, crescendo, tendono ad
aggregarsi e a dare flocculazioni. - Nel caso in cui si utilizzino cellule libere, se
esse sono ancora vitali e in buone condizioni
metaboliche a fine operazione, è possibile fare
dei cicli di rigenerazione (crescita, diluizione,
crescita) per aumentare le rese e abbattere i
costi di rinnovamento dei biocatalizzatori.
uscita terreno esausto
Uscita acqua
Ingresso acqua
ingresso aria sterile
ingresso substrato
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31Reattori a letto fisso
- Sono colonne riempite (impaccate) di particelle
di biocatalizzatore immobilizzato e sono
utilizzate in casi di elevata permanenza dei
reagenti nella miscela di reazione perchè si
formino i prodotti. - Come supporto per il biocatalizzatore si usano
fibre sintetiche o argilla con porosità elevata e
superficie dai 50 ai 250 m2 per m3. - Bisogna evitare che
- si abbia la formazione di particellati
- eventuali gas metabolici si accumulino (in genere
si lavora a pressione, per mantenere es. la CO2
disciolta)
32- La struttura del reattore comporta che si
realizzino delle condizioni diverse nelle due
zone estreme dal basso esce un brodo ricco di
prodotto.
33- Un unico passaggio non è sempre sufficiente a
operare la conversione del substrato. Per cui
spesso si opera un riciclo, con raffreddamento
esterno, come nel caso della produzione
dellaceto a partire dal vino.
34(No Transcript)
35Reattori multifasici
- Percolatori
- Sono sistemi trifasici formati da un letto fisso
di catalizzatore etrogeneo, e da fasi liquida e
gassosa in movimento. Oltre che alla superficie
di contatto, in questo caso è importante anche la
porosità della superficie in cui il catalizzatore
è immobilizzato,che può limitare lo scambio.