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Presentazione di PowerPoint

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... Mario De Filippo La zona B costituisce un area dove le regole coniugano conservazione e fruizione compatibile dell ecosistema marino. SONO CONSENTITE: ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


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AREA MARINA PROTETTA COSTA DI MARATEA UNA
PROPOSTA DI SIMULAZIONE Arch. Mario De
Filippo architettodefilippo_at_libero.it -
www.marateaturismo.com
2
Premessa Questa simulazione è redatta al solo
scopo di promuovere un momento di discussione e
di informare i cittadini di Maratea e i turisti
sulla possibilità o meno di una istituzione
dellAREA MARINA PROTETTA SULLA COSTA DI
MARATEA.
Arch. Mario De Filippo
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AREE MARINE PROTETTE IN ITALIA Ad oggi, in una
rosa di 52 aree marine da assoggettare per legge
a protezione, le aree di mare protetto istituite
sono ben 32 27 riserve marine e aree marine
protette (di queste, 4 stanno per essere
pubblicate sulla gazzetta ufficiale) 2 parchi
sommersi, per tutelare beni archeologici
sommersi 2 perimetrazioni a mare nei parchi
nazionali terrestri. Si tratta di misure di
salvaguardia provvisorie in vista
dellistituzione di 2 aree marine protette vere e
proprie. 1 Santuario internazionale per la
tutela dei mammiferi marini, compreso tra
Francia, Principato di Monaco e Italia (le coste
di Liguria, Toscana e Sardegna settentrionale).
Arch. Mario De Filippo
4
Aree marine protette istituite 32
Arch. Mario De Filippo
5
Aree marine protette in corso di istituzione
(su richiesta delle realtà locali) 17
Arch. Mario De Filippo
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Aree marine di reperimento 5 1 Sardegna 4
Sicilia
Arch. Mario De Filippo
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Rete Natura 2000 Prevista dalla direttiva
Habitat n. 92/43/CEE è costituita dalle Zone
Speciali di Conservazione (ZSC) e dalle Zone di
Protezione Speciale (ZPS). Attualmente la
"rete" è composta da due tipi di aree le Zone di
Protezione Speciale, previste dalla Direttiva
"Uccelli" e i Siti di Importanza Comunitaria
(SIC) Obiettivi creare un sistema europeo
coordinato e coerente di aree destinate alla
conservazione della biodiversità mettere in
atto misure di tutela diretta di habitat naturali
e seminaturali e specie la cui conservazione è
considerata un interesse comune di tutta lUnione
europea riconoscere il valore delle aree nelle
quali la secolare presenza delluomo e delle sue
attività ha permesso il mantenimento di un
equilibrio tra uomo e natura La Rete viene
realizzata tenendo conto delle esigenze
economiche, sociali e culturali del territorio
per favorire lintegrazione della tutela di
habitat e specie con le attività economiche e con
le esigenze sociali e culturali delle popolazioni
che vivono allinterno delle aree che fanno parte
della rete Natura 2000.
Arch. Mario De Filippo
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n ZPS nSIC sup. (ha)
Abruzzo 5 52 409.948
37,9 Basilicata 17 47 55.474
5,5 Bolzano 16 41
147.404 19,9 Calabria 4 179
103.795 6,8 Campania 28 106
395.747 28,9 Emilia 61 113
237.162 10,7 Friuli VG 7
62 135.975 17,3 Lazio 42
183 289.122 16,8 Liguria 7
124 143.434 26,5 Lombardia
62 175 336.213 14,1 Marche
29 80 137.172 14,1 Molise
25 88 100.962
22,6 Piemonte 37 124 270.996
10,7 Puglia 16 77 465.972
23,8 Sardegna 15 92 427.183
17,7 Sicilia 29 218
546.387 21,2 Toscana 61 120
293.120 12,8 Trento 14 152
151.626 24,4 Umbria 7 99
120.421 14,2 Val d'Aosta 5
26 75.683 23,2 Veneto 72
97 376.030 20,4 TOTALE 559
2.255 5.219.825 17,3
Arch. Mario De Filippo
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LE AREE ZPS E SIC IN BASILICATA 19 ZPS (Zona
di Protezione Speciale) 47 SIC (Siti di Interesse
Comunitario) Delle 47 Aree SIC della Basilicata
a Maratea ne sono individuate 3
Arch. Mario De Filippo
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Cosè un'area marina protetta Dal punto di vista
concettuale, loggetto della tutela di unarea
marina protetta non si limita allacqua e alle
specie viventi, ma è esteso al substrato fisico
unAMP è una porzione di mare, coste e fondali in
cui sono individuate zone con diversi gradi di
tutela, in funzione delle caratteristiche
ambientali e degli aspetti socio-economici del
territorio.La finalità delle AMP è la
protezione ambientale e la valorizzazione delle
risorse naturali ma, non secondariamente, la
promozione dello sviluppo sostenibile, la ricerca
scientifica e leducazione ambientale. Lapprocci
o italiano Secondo un approccio originale,
lattuale configurazione delle AMP italiane cerca
di abbinare la tutela ambientale alle esigenze di
sviluppo dei territori interessati, privilegiando
le attività ecocompatibili dei residenti, al fine
di generare un indotto economico diretto e
indiretto per le popolazioni locali, secondo
criteri improntati alla sostenibilità.
Arch. Mario De Filippo
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Come viene istituita un'area marina
protetta Secondo lordinamento italiano, la
competenza ambientale sul mare è dello Stato
listituzione di aree marine protette è quindi di
competenza nazionale. Le AMP vengono istituite
con decreto del Ministero dellambiente, d'intesa
con il Ministro delleconomia e delle finanze,
previo parere delle regioni e dei comuni
territorialmente interessati. Il pieno accordo
con gli enti territoriali è assicurato dalla
Conferenza unificata, che deve esprimere parere
favorevole sul decreto istitutivo. In primo
luogo, unarea marina deve essere inserita
nellelenco delle "aree marine di reperimento, a
seguito di un procedimento parlamentare di
verifica delle caratteristiche di interesse
ambientale e naturalistico. Successivamente,
vengono redatti gli studi conoscitivi, affidati
dal Ministero, spesso con il contributo operativo
e finanziario degli enti territoriali
interessati, ad università ed istituzioni
scientifiche impegnate sul campo. Tali studi
servono a definire tutte le conoscenze necessarie
delle componenti ambientali e antropiche,
acquisendo lesistente e realizzando ex novo le
ricerche negli ambiti ancora da investigare.
Arch. Mario De Filippo
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Istruttoria per listituzione delle aree marine
protette A seguito della redazione degli studi
conoscitivi dellarea, viene avviata
l'istruttoria tecnica da parte del Ministero
dellAmbiente, svolta dalla segreteria tecnica
attraverso un percorso partecipato, che prevede
consultazioni con le Amministrazioni locali
interessate (Regioni, Province e Comuni) per
definire la perimetrazione, la zonazione e la
regolamentazione preliminare per il tramite
delle Amministrazioni, gli operatori economici,
ed in particolare quelli impegnati nei settori
del turismo, della pesca, del diporto e delle
immersioni subacquee, hanno l'opportunità di
contribuire al processo istruttorio. Le
Amministrazioni locali sono successivamente
consultate dal Ministero anche al momento della
formulazione del decreto istitutivo,
successivamente inoltrato alla Conferenza
Unificata che ratifica lavvenuto accordo tra
tutti i soggetti istituzionali.
Arch. Mario De Filippo
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La Gestione La gestione delle AMP è affidata dal
Ministero dellAmbiente a enti pubblici,
istituzioni scientifiche o associazioni
ambientaliste, anche consorziati tra loro.
Lampia scelta di potenziali soggetti ha
determinato fino ad oggi uno scenario molto
variegato, in origine incentrato sulle
Capitanerie di porto e le amministrazioni
comunali, anche in forma di soluzione consortile.
Attualmente la Legge Finanziaria vieta i
CONSORZI e quindi lunica soluzione di
affidamento facilmente realizzabile è quella
allEnte Territoriale Comunale. Gli Enti gestori
9 Consorzi 2 Enti regionali,
7 Comuni 1 Provincia,
7 Enti Parco Nazionali 1 associazione ambientalista (Wwf Italia)
2 Soprintendenze (parchi sommersi) 1 comitato di pilotaggio presso il Ministero
2 Capitanerie di Porto (provvisoriamente)
Arch. Mario De Filippo
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La zona A è il cuore dell'area marina protetta,
sottoposto alla più alta protezione per garantire
la tutela della biodiversità, la protezione degli
habitat e il ripopolamento delle specie. In tutte
le aree protette in genere non supera il 5 della
superficie protetta
  • Previa autorizzazione dellEnte Gestore SONO
    CONSENTITI
  • BALNEAZIONE
  • VISITE GUIDATE SUBACQUEE
  • NAVIGAZIONE A REMI E A VELA
  • SONO CONSENTITI
  • SOCCORSO
  • RICERCA SCIENTIFICA

Arch. Mario De Filippo
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  • SONO CONSENTITE
  • BALNEAZIONE
  • ACCESSO
  • NAVIGAZIONE di natanti e imbarcazioni (a
    velocità controllata)
  • SOSTA (ai campi ormeggio e ancoraggio sui
    fondali sabbiosi)
  • ATTIVITA SUBACQUEE
  • PICCOLA PESCA PROFESSIONALE DEI RESIDENTI
  • PESCA SPORTIVA

La zona B costituisce unarea dove le regole
coniugano conservazione e fruizione compatibile
dellecosistema marino.
Arch. Mario De Filippo
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  • SONO CONSENTITE
  • BALNEAZIONE LIBERA
  • ATTIVITA SUBACQUEE LIBERE
  • ACCESSO LIBERO
  • NAVIGAZIONE di natanti, imbarcazioni e navi da
    diporto
  • SOSTA (ai campi ormeggio e ancoraggio sui
    fondali inerti)
  • PICCOLA PESCA PROFESSIONALE DEI RESIDENTI
  • PESCA SPORTIVA LIBERA PER I RESIDENTI E
    DISCIPLINATA PER I NON RESIDENTI
  • E VIETATA
  • PESCA A STRASCICO
  • PESCA SUBACQUEA CON FUCILE

La zona C costituisce unarea di riserva parziale.
Arch. Mario De Filippo
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In alcune Aree Protette è presente anche una zona
D. In queste aree è permesso anche la pesca
subacquea con fucile e lattracco di navi da
crociera. Un esempio è lArea Marina dellIsola
di Lampedusa
Arch. Mario De Filippo
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  • Gli strumenti finanziari
  • Lobiettivo delle AMP è di realizzare interventi
    improntati alla sostenibilità dello sviluppo,
    costituendo un laboratorio avanzato per la
    sperimentazione di buone pratiche di coastal zone
    management.
  • Gli enti gestori delle aree marine protette
    possono attivare progetti e iniziative attingendo
    a fondi stanziati annualmente dal Ministero
    dellAmbiente
  • funzionamento ordinario
  • Programma di gestione
  • Piano di investimentifinanziamenti comunitari
    previsti dai Fondi Strutturali
  • progetti Life (già Life-Natura e
    Life-Ambiente), nel caso che le aree marine
    protette comprendano anche Siti dinteresse
    Comunitario (SIC) finanziamenti regionali
    previsti dai POR, PIST, SFOP e tutti gli altri
    strumenti di pianificazione territoriale

Arch. Mario De Filippo
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  • Nelle aree marine protette sono stati realizzati
    progetti e interventi di tutela e valorizzazione
  • la pulizia dei fondali e degli specchi acquei
  • la depurazione delle acque
  • la promozione di forme di pesca selettive
  • il recupero dei rifiuti del diporto
  • la diffusione di motori fuoribordo a basso
    impatto
  • La diffusione della casse di raccolta delle
    acque nere sulle unità da diporto
  • la mobilità sostenibile
  • la realizzazione di isole ecologiche nei porti
    turistici
  • la diffusione di strutture antistrascico
  • la difesa dallerosione delle coste
  • leducazione ambientale
  • il monitoraggio ambientale e la ricerca
    scientifica
  • la tutela e il recupero delle specie minacciate

Arch. Mario De Filippo
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  • Inoltre, nelle aree marine protette sono stati
    avviati progetti per la promozione di attività
    economiche compatibili con la tutela del mare, ed
    in particolare
  • il pescaturismo e littiturismo
  • le visite guidate, a terra e a mare
  • le immersioni
  • le attività dei centri dimmersione (adozione di
    un codice di condotta ecoresponsabile)
  • i campi ormeggio per la nautica da diporto
  • i prodotti tipici, a partire dal pescato
  • la certificazione ambientale delle strutture
    ricettive
  • Promozione dellutilizzo delle fonti rinnovabili
    e della mobilità sostenibile

Arch. Mario De Filippo
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Attività Economiche e Aree Marine
Protette Aspetto importante e da rimarcare è che
nelle Aree Marine Protette sono sempre garantite
tutte le attività economiche esistenti
(nellottica della ecocompatibilità) e quindi con
la sola esclusione di industrie chimiche e/o
pericolose. Sono infatti permesse tutte le
attività economiche e turistiche, dagli
stabilimenti balneari, alla pesca turismo,
allaffitto di natanti, al trasporto di persone,
alla piccola pesca professionale e sportiva ed è
sempre garantita la BALNEAZIONE.
Arch. Mario De Filippo
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GRAZIE PER LATTENZIONE
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essere scaricato dal sito web www.marateaturismo
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