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Farmacopea XI edizione

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... galenica Monitoraggio consumi e costi Vigilanza Informazione e farmacoepidemiologia Compiti del farmacista ospedaliero Ma il farmacista coinvolto solo in ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Farmacopea XI edizione


1
LINTEGRAZIONE TRA ONCOLOGO E FARMACISTA NEL
PIANO DI CURA PER ABBATTERE IL RISCHIO CLINICO
Dott.ssa Teresa Zuppini Direttrice Farmacia
Ospedaliera Ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Negrar
2
Rischio clinico ltgt Risk Management
  • La gestione del Rischio Clinico significa
  • -Identificare,
  • -Analizzare
  • -Prevenire gli errori in campo medico
  • Con attenzione a
  • Pazienti
  • Operatori sanitari e non
  • Ambiente
  • E ancora attenzione a
  • - Aspetti etici
  • - Responsabilità legali e assicurative

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Premessa
  • Tra i possibili errori nella pratica clinica,
    quelli riguardanti i farmaci oncologici
    rappresentano una grossa preoccupazione per
    operatori e pazienti.
  • La Commissione Tecnica sul Rischio Clinico in
    Italia ha individuato larea oncologica come una
    delle aree a maggior rischio derrore
  • Gli errori riguardano
  • -dosaggio,
  • -periodicità di somministrazione,
  • -volume del diluente,
  • -impieghi off label,
  • -errato tempo di somministrazione.

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Lavoro di gruppo
  • Staff del reparto di oncologia
  • Farmacia

Anche in farmacia cè uno staff
che collabora al bene del paziente e
alla riduzione degli errori terapeutici
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Attività della farmacia oncologica
  • Riconosce e attua la qualità come obbligo
    istituzionale e come risorsa organizzativa e
    professionale indispensabile per
  • il miglioramento della qualità di tutto il
    processo terapeutico in oncologia,
  • il mantenimento del benessere psico-fisico dei
    pazienti (sicurezza),
  • linnalzamento degli standard di sicurezza per
    gli operatori sanitari
  • - ed infine anche come supporto al governo
    clinico ed economico.

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Le principali fasi del processo terapeutico
Prescrizione
Somministrazione
Preparazione
Distribuzione
7
Sistema complesso maggiore rischio
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Rischio legato ai farmaci
  • Antiblastici..aiuto!!!

Citotossicità basso indice terapeutico
Sia E.V. che O.S.
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Conoscenza e Sicurezza nelle cure oncologiche
Errori di terapia Eventi Avversi Reazioni avverse
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Rischio legato a approvvigionamento e stoccaggio
farmaci
  • Farmaci con nome simile
  • Confezioni fragili
  • Descrizioni poco precise del dosaggio sul flacone
  • Principi attivi uguali ma concentrazioni diverse
  • Stoccaggio in zone non idonee

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(No Transcript)
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Team multidisciplinare
Standardizzazione dei processi in cui la
prescrizione avviene direttamente mediante
sistemi informatici
-Inserimento e validazione schemi terapeutici e
non -Inserimento preciso dei dati sia nella
normale pratica che nella partecipazione ad uno
studio clinico -Cartella clinica informatizzata
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Possibili strategie nella gestione del rischio
clinico
  • TECNOLOGICHE ORGANIZZATIVE CULTURALI
  • Standardizzare i processi in cui la
    prescrizione avviene in modo informatico
  • Utilizzare codici a barre (paziente farmaco)
  • Utilizzare la fornitura di farmaci in dose
    unitaria e allestite in laboratori centralizzati
  • Attivare una stretta collaborazione tra medici,
    infermieri e tecnici/farmacisti

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(No Transcript)
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Protagonisti coinvolti
  • Medici
  • Farmacisti ospedalieri
  • Personale tecnico e infermieristico
  • Fasi critiche
  • Prescrizione
  • Preparazione
  • Etichettatura e confezionamento
  • Dispensazione
  • Controllo
  • Somministrazione

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Interdipendenza stretta medico - farmacista
  • Medico Oncologo
  • Farmacista
  • Ospedaliero

Attività clinica Prescrizione farmacologica
Controllo e validazione prescrizioni Allestimento
terapie secondo NBP
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Compiti medico oncologo
  • Diagnosi e impostazione terapia
  • Informazione al paziente
  • Valutazione dei risultati
  • Rilevazione e segnalazione degli eventi avversi
  • Rispetto delle linee guida nazionali, regionali,
    aziendali
  • Appropriatezza delle indicazioni prescrittive

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Compiti del farmacista ospedaliero
  • Valutazione della correttezza della prescrizione
    medica (dosaggio, indicazione, compatibilità
    chimico- fisica, tempi e modalità di
    somministrazione)
  • Approvvigionamento, conservazione, gestione e
    manipolazione dei farmaci citotossici e
    ancillari.
  • Protezione nei confronti di ambiente e personale
    dai rischi tossici dovuti al farmaco.
  • Razionalizzazione spesa farmaceutica

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Confronto oncologo - farmacista
  • Medico
  • Linguaggio clinico
  • Valutazione della molteplicità dei parametri
    biologici del paziente
  • Visione a 360 del paziente
  • Capacità di fare diagnosi e individuare la
    terapia più adatta al singolo caso
  • Sensibilità nei confronti di richieste di
    pazienti e familiari
  • Minore attenzione allaspetto costo-beneficio
  • Minore attenzione ai meccanismi burocratici di
    gestione rimborso farmaco (registi AIFA, risk
    sharing, SIRFAC)
  • Farmacista
  • Linguaggio più matematico e razionale (a volte
    poco elastico?)
  • Attenzione alle indicazioni registrate dei
    farmaci.
  • Maggiori conoscenze chimico fisiche del farmaco
    (stabilità, conservazione, compatibilità con
    altri farmaci, soluzioni o materiali)
  • Attenzione nei confronti di sicurezza e qualità
    (centralizzazione terapie)
  • Attenzione al budget e al costo-beneficio
  • Valutazione del rischio ambientale.
  • Valutazione del rischio del personale e del
    paziente (dispositivi di protezione e protocolli
    stravaso)
  • Massima attenzione ai meccanismi burocratici di
    gestione e rimborso del farmaco

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Prescrizione
Gestione ciclo antiblastico dalla prescrizione
alla somministrazione al letto del paziente,
passando dalla validazione e dallallestimento da
parte del farmacista
Criticità
Automatizzazione - informatizzazione
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Software e diminuzione probabilità errori
  • Controllo automatico dati paziente e protocollo
  • Esecuzione calcoli matematici (incrocio dati AUC,
    BSA e dosaggio farmaco paziente specifico)
  • Associazione tumore-protocollo terapeutico
    (terapia antiblastica e ancillare)
  • Inserimento di limiti massimi di dosaggio
    prescrivibile nel singolo farmaco
  • Attivazione schede-paziente ed etichette
    personalizzate dotate di barcode univoci per
    paziente e singola preparazione

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Qualità del sistema informatico
  • Il valore aggiunto del sistema informatico
    coincide con lunivoca identificazione e
    rintracciabilità di tutte le informazioni
    cliniche, tecnico-farmaceutiche e legislative
    correlate al processo.
  • e FINALMENTE
  • ..lottimizzazione di unadeguata comunicazione
    tra operatori (medico infermiere farmacista)
    e pazienti

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Allestimento centralizzato UFA
  • Garantisce il monitoraggio della correttezza di
  • paziente
  • dosaggio farmaco
  • prescrizione
  • uniformità di allestimento delle cure
  • ed inoltre

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Allestimento centralizzato UFA
  • validazione di
  • stabilità
  • sterilità delle preparazioni secondo le NBP
    (utilizzo locali dedicati, cappe e ambienti
    classificati, uso di sistemi chiusi di prelievo,
    ecc)
  • sicurezza del personale e ambientale
  • precisione
  • ottimizzazione consumi
  • valutazione - previsione spesa

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Standard della International Society of Oncology
Pharmacy Practioner (ISOPP)
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Gestione della galenica oncologica
  • OBIETTIVO
  • allestire medicinali personalizzati per la
    terapia oncologica per pazienti ospedalizzati
    garantendo
  • qualità
  • sicurezza del prodotto fornito
  • adeguato supporto tecnico agli operatori sanitari

Gestione prescrizioni mediche informatizzate
Selezione dei preparati da utilizzare ai fini
dellallestimento
Validazione delle prescrizioni
Elaborazione formulazione
Allestimento e controlli
Etichettatura
Registrazione lotti e documentazione
Operazioni di chiusura reintegro scorte e
sanificazione
Convalida del processo di allestimento in asepsi
Archiviazione e Gestione dellarchivio
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Dispensazione
  • Trasporto utilizzazione di contenitori
    trasparenti al fine di evitare o individuare
    eventuali spandimenti accidentali delle
    preparazioni anitiblastiche
  • Terapie sempre accompagnate da
  • -foglio di prescrizione
  • - etichette paziente specifiche
  • -cartellini identificativi

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Somministrazione
  • Personale appositamente formato e dedicato
  • Prima di ogni somministrazione verifica della
    conformità delle cosiddette 7 cose giuste
  • Giusto paziente?
  • Giusto farmaco?
  • Giusta dose?
  • Giusto tempo e via di somministrazione?
  • Giusto ordine di somministrazione?
  • Giusta registrazione del paziente?
  • Prevenire gli stravasi di farmaci

29
Protocolli trattamento stravaso
  • Protocolli condivisi farmacista - medico per il
    trattamento degli stravasi accidentali da farmaci
    antiblastici.

30
Protocolli trattamento stravaso
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E le terapie orali?
  • Essendo assunte fuori dallambiente protetto
    dellospedale il paziente necessita di maggiori
    informazioni e di un monitoraggio a distanza.
  • Il paziente viene così coinvolto nella terapia
    e,
  • a lui o a chi lo assiste, viene richiesta
    attenzione per supportare il medico nella
    segnalazione degli eventi avversi e per evitare
    qualsiasi possibile errore.

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Compiti del farmacista ospedaliero
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Terapia del dolore Terapie ancillari Nutrizion
e
Ma il farmacista è coinvolto solo in merito alla
terapia oncologica? Certamente no! Mantenendo
lattenzione al rischio clinico e alla sinergia
con oncologo e pazienti il farmacista allestisce
anche
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Terapia del dolore cocktail
  • I farmacisti sono sempre coinvolti
  • nellallestimento sicuro di preparati magistrali
    contenenti oppioidi e altri farmaci (infusor,
    pompe, ecc..)
  • nel garantire la compatibilità chimica
  • nel garantire la stabilità delle miscele
  • ? per rispondere ad esigenze diverse

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Infusor e pompe antalgiche
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ELASTOMERO
  • Linfusione continua di oppioidi e di altri
    analgesici, con pompa elastomerica, rappresenta
    una metodica vantaggiosa ed efficace nella cura
    del dolore acuto.
  • La pompa elastomerica permette una
    somministrazione continua, a velocità costante
    pre-impostata.
  • È costituita da un palloncino-serbatoio in
    materiale elastico (elastomero) che esercita, sul
    farmaco, una pressione costante. In tale modo la
    soluzione fluido viene spinto lungo una linea
    dinfusione direttamente in vena, sottocute,
    intorno ad un plesso, in un'articolazione o nello
    spazio peridurale.

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Infusor Nuove forme di somministrazione
interazione ospedale/territorio
  • Sistemi a 24 ore
  • Sistemi a 48 ore
  • Sistemi a 5 giorni
  • Sistemi a 7 giorni

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Nutrizione
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Terapie ancillari
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Conclusione
  • Collaborazione e condivisione degli obbiettivi
    sono le armi vincenti per il miglioramento delle
    prestazioni sanitarie.

LA FINALITA COMUNE E E DEVE RIMANERE LA CURA
E LA SALUTE DEL PAZIENTE
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Grazie per lattenzione e Grazie ad Anna,
Giancarlo, Giuseppe, Roberto e a tutto lo staff
di farmacia
Dott.ssa Teresa Zuppini Direttrice Farmacia
Ospedaliera Ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Negrar
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