Carlo Galimberti - PowerPoint PPT Presentation

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Carlo Galimberti

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Gahan e Tedeschi ELEMENTI SALIENTI AUTORE implica interazioni passate positive e una discreta dipendenza dall altro. Rempel Gli individui utilizzano delle ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Carlo Galimberti


1
La fiducia nei gruppi in presenza e a distanza
  • Carlo Galimberti
  • Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica
    del Sacro Cuore
  • Licent - Laboratorio di interazione comunicativa
    e nuove tecnologie
  • Milano, 06.10.2003

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Fiducia
Attribuzione di possibilità conforme ai propri
desideri, sostanzialmente motivata da una vera o
presunta affinità elettiva. Fiducioso è infatti
colui che è intimamente convinto riguardo
allavverarsi della migliore fra le condizioni
possibili (Devoto, Oli, 1978 1982)
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La fiducia come costrutto
  • La letteratura indica quattro dimensioni

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1) Dimensione cognitiva
  • Basata sulla attribuzione di possibilità chi
    prova fiducia mette in atto un calcolo
    costi-benefici tra le alternative possibili.

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2) Dimensione emotiva
  • Riguarda laffinità con il concetto di fede,
    adesione incondizionata ad un fatto o a unidea.

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3) Dimensione comportamentale
  • La fiducia è resa visibile attraverso lagire il
    comportamento è la sua manifestazione.

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4) Dimensione comunicativa
  • Fiducia come teoria personale, sulla base delle
    affermazioni implicite o esplicite dellaltro.

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Fiducia in teoria
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Contributi teorici
AUTORE ELEMENTI SALIENTI
Erickson Fiducia basata sulla reciprocità. Dipende da volontà e impegno reciproco. Entrambi hanno qualcosa da rischiare/guadagnare. 
Winnicott Fiducia quando cè uno spazio vuoto tra persona e mondo lindividuo non ha le risorse necessarie a risolvere una situazione. (cfr Gahan e Tedeschi, Luhmann e Rempel).
Bowlby Base sicura laccumulo di esperienze positive favorisce la creazione di un rapporto di fiducia effetto alone delle esperienze positive tra interazioni con soggetti differenti.
Rotter Cè fiducia se ambiente e interazione sono percepite come prevedibili e sotto controllo.
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Contributi teorici
AUTORE ELEMENTI SALIENTI
Gahan e Tedeschi risorsa che compensa il rischio la propensione a fidarsi sembra legata a fattori personali (cooperatori vs competitori).
Pruitt e Kimmel si genera se la persona riesce a percepire un guadagno a lungo termine derivante dalla relazione.
Arcenaux è concessa se da parte del partner si percepisce consistenza e predicibilità, autenticità e congruenza, devozione allaccuratezza, riguardo per gli interessi di tutti i possibili partner.
Parsons, Luhmann Il rischio è una dimensione ineliminabile legato alla crescente complessità sociale.
Roniger Focalizzazione lindividuo è centrato sulla singola esperienza/interazione Generalizzazione importanza di garanti esterni alla relazione su cui fare affidamento.
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Contributi teorici
AUTORE ELEMENTI SALIENTI
Garfinkel contratto da rinnovare continuamente non si deve pensare che sia acquisita una volta per tutte ogni interazione va curata come fosse la prima.
Rotemberg Nellattribuire fiducia, massima considerazione va alle intenzioni percepite da parte dellaltro.
Good È fondamentale che la situazione sia percepita come trasparente e che la comunicazione non sia depersonificata.
Rempel implica interazioni passate positive e una discreta dipendenza dallaltro.
Tversky e Kahneman Gli individui utilizzano delle euristiche per superare le situazioni di rischio di cui bisogna tenere conto nel predisporre la situazione.
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Contributi teorici
AUTORE ELEMENTI SALIENTI
Lewicki e Bunker si costruisce nel tempo con laccumularsi di interazioni positive e rassicuranti tre stadi (calcolata, conoscenza, co-identificazione).
Mc Knight, Cummings e Chervanty presuppone una disposizione positiva non totalmente razionale credenze e aspettative circa laltro partner e lintenzione di fidarsi.
Rocco Fraenkel Haberle reciprocità generalizzata partecipare di un gruppo genera credenze positive circa gli altri membri, purché il gruppo non sia troppo ampio da creare deresponsabilizzazione .
CFO e SIDE implica una disponibilità a fidarsi non del tutto prevedibili a priori.
SIP una storia di interazioni positive aumenta la predisposizione alla fiducia.
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Contributi teorici
AUTORE ELEMENTI SALIENTI
Axelrod Nella scelta se accordare fiducia o meno, lindividuo fa delle ipotesi/verifiche circa la disponibilità del partner a cooperare e in base a questo regola il proprio atteggiamento cooperativo/conflittuale.
Meccanismi per la gestione della fiducia Sono fondamentali fattori quali la possibilità di scelta (del partner, del payoff), il gruppo (in termini di appartenenza, reciprocità, condivisione e conoscenza derivati dalla comunicazione/relazione), il tempo (durata della relazione, aumento della conoscenza).
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Fiducia in pratica?
  • Alcuni Concetti
  • Dalla Letteratura

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Fiducia in pratica? (1)
  • Relazione fra tre parti A si fida di B nel fare
    X la fiducia dipende dal contesto.

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Fiducia in pratica? (2)
  • Sfiducia intrinsecamente cattiva? Funzionale
    ai legami sociali, può servire invece per
    proteggersi.

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Fiducia in pratica? (3)
  • Sospetto di Sfiducia
  • è inevitabile, in quanto le persone sanno di
    non manifestarsi mai pienamente.

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Fiducia in pratica? (4)
  • Reputazione Positiva
  • connessa alla fiducia, è la sua realizzazione
    pubblica il capitale di una persona.

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La fiducia nei gruppi e nelle organizzazioni
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Gruppi in conflitto
  • Strategia 1 costruire la fiducia tra le parti
    come obiettivo del processo di negoziazione.
  • Strategia 2 fiducia reciproca, con incontri
    prenegoziali in ambiente protetto.

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Gruppi in conflitto (2)
  • Norma di reciprocità si basa su concessioni
    reciproche per
  • - favorire la fiducia
  • - ridurre le tensioni tra i gruppi.

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La fiducia nelle organizzazioni
  • Consente e coordina le relazioni tra
    organizzazioni e gruppi di potere.
  • Come?

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  • Motivazione al controllo
  • Motivazione alla riuscita
  • Motivazione allappartenenza/ affiliazione
  • La fiducia come alternativa al controllo
    costrittivo
  • Nei contesti cooperativi occorre il
    riconoscilento altrui delle proprie competenze
  • Può generare legami fiduciari in ambito
    lavorativo

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La fiducia nelle relazioni interpersonali,
familiari e di coppia
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Il patto fiduciario
  • Senza la fiducia sarebbe solo un contratto.
    (POLO AFFETTIVO)
  • Senza il patto diventerebbe una rischiosa
    apertura allaltro. (POLO NORMATIVO)

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In sintesi la fiducia
  • Deriva da esperienze di interazione o
    cooperazione ripetute.
  • E connessa al concetto di reputazione.

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  • E una soluzione a problemi specifici di rischio,
    non di pericolo contingente.
  • Serve a ridurre lincertezza nelle relazioni
    sociali, così come la sfiducia.
  • E il collante principale nella vita degli
    individui, che costruisce il capitale simbolico
    della società.

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La fiducia on-line sfida o possibilità?
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Modelli di fiducia on-lineapprocci alla ricerca
  • ricerca sulla web-credibility, intesa come
    fiducia per la fonte delle informazioni e per la
    loro veridicità.
  • ricerca sul concetto di trust, inteso come
    fiducia sulle intenzioni e sulla correttezza del
    comportamento dellaltro nelle situazioni di
    rischio.

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Sintesi
  • costrutto complesso e multidimensionale
  • processo, che coinvolge aspetti legati
  • variabile tempo (precedenti linterazione e
    generati durante linterazione)
  • variabile attore (caratteristiche degli
    interattanti, del medium e/o dellartefatto,
    inferite e/o attribuite)
  • situazioni di rischio, dipendenza e mancanza di
    informazioni spazio vuoto tra me e non me,
    il me non è autosufficiente, ha bisogno
    dellaltro anche se con gradi di necessità
    differente.

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Gruppi legati da un progetto comune di durata
limitata
  • Fiducia rapida (Swift trust)
  • a causa della pressione temporale gli individui
    si costruiscono impressioni stereotipate degli
    altri in base ad informazioni limitate.
  • (la fiducia resta legata alla durata del
    progetto)

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Gruppi cooperativi
  • lapprendimento si genera/nasce nei
    legami/relazioni informali importanza di creare
    un clima invitante ed amichevole (di fiducia
    reciproca).

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Funzioni del moderatore
  • Sviluppare il rapporto tra gli interagenti.
    (facendo si che i partecipanti parlino di sé)
  • Creare unatmosfera non contenitiva.
  • (dando delle regole iniziali)

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Funzioni del moderatore (2)
  • Capacità di ascoltare (non in silenzio, ma con
    feed-back verbali).
  • Capacità di rassicurare, rafforzando i primi
    tentativi di comunicazione dei partecipanti.
  • Usare uno stile colloquiale, incoraggiare, essere
    disponibile, non far pesare gli errori,
    rispondere prontamente.

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Funzioni del docente (1)
  • FACILITATORE conoscenza come fenomeno
    intersoggettivo e co-costruzione di significati
  • SCAFFOLDING COGNITIVO sostegno alle attività dei
    discenti
  • SCAFFOLDING EMOTIVO supporto affettivo agli
    studenti

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Funzioni del docente (2)A LEZIONE
  • spiegazioni problematizzanti
  • stimolo alla richiesta di spiegazione
    risposta tra pari
  • rinvio allapprofondimento online
  • stimolo al commento degli argomenti trattati
  • durante la lezione
  • nellinterazione online
  • esercitazioni pratiche in gruppi di lavoro

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Funzioni del docente (3) LAVORO ONLINE E
GESTIONE DI COMUNITÀ (forum e chat)
  • Elaborati di gruppo da svolgere tra studenti
    remoti
  • Approfondimenti su tematiche trattate a lezione
    da svolgere in gruppo
  • Interazione verticale ? interazione orizzontale
  • rivolgere gli interventi del singolo al gruppo
  • messaggi di facilitazione, ma intervento non
    troppo sollecito
  • stimolo alla spiegazione tra pari
  • Interazione informale ? relazioni non
    gerarchizzate
  • Incoraggiamento e lode per gli interventi che
    stimolano linterazione e la co-costruzione tra i
    pari

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Funzioni del docente (4) RAPPORTO DOCENTE
ONLINE-STUDENTE (e-mail)
  • Individualizzazione del percorso formativo
  • scaffolding cognitivo ed emotivo
  • Motivare lo studente ad approfondire
    lapprendimento attraverso linterazione
  • con i propri pari

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Funzioni del tutor di rete (1)
  • Scaffolding emotivo al singolo studente e al
    gruppo
  • Incoraggiare la socializzazione (senso di
    comunità)
  • Verifica delle conoscenze iniziali
  • Competenze tecniche
  • Concetto di collaborative learning

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Funzioni del tutor di rete (2)RAPPORTO
TUTOR-COMUNITÀ
  • IN TUTTI I FORUM
  • Aiuto nel formare gruppi e sottogruppi di lavoro.
  • Aiuto ai singoli gruppi per la pianificazione dei
    compiti.
  • Moderatore delle discussioni (regole di
    netiquette).
  • NEI FORUM TECNICI E DI CHIACCHIERE
  • Stimolo al peer tutoring per problemi tecnici ?
    possibile passaggio al peer tutoring cognitivo.
  • Messaggi di apertura e facilitazione.
  • MAILING-LIST
  • Memorandum per le scadenze.

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Funzioni del tutor di rete (3)RAPPORTO
TUTOR-STUDENTE
contatto periodico tramite e-mail e richiesta di
feedback (es report a scadenza)
  • Verificare lefficacia generale del percorso di
    apprendimento? soddisfazione delle aspettative
    ed eventuali difficoltà riscontrate
  • Verificare linserimento nella comunità?
    eventuali disagi o difficoltà nellinterazione
    con il gruppo
  • Aiutare lo studente a pianificare i propri
    compiti
  • Sostegno motivazionale
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