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Giulietta nel Romeo e Giulietta: Pi ti do, tanto pi io ho, ecc. . L amore acquista questa ricchezza di vita nello scambiare tutti i pensieri, ... – PowerPoint PPT presentation

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1
  • Unificazione vera, amore vero e proprio, ha
    luogo solo fra viventi che sono eguali in
    potenza, e che, quindi, sono viventi luno per
    laltro nel modo più completo, e per nessun lato
    luno è morto rispetto allaltro. Lamore esclude
    ogni opposizione esso non è intelletto, le cui
    relazioni lasciano sempre il molteplice come
    molteplice, e la cui stessa unità sono delle
    opposizioni esso non è ragione che oppone
    assolutamente al determinato il suo determinare
    non è nulla di limitante, nulla di limitato,
    nulla di finito lamore è un sentimento, ma non
    un sentimento singolo dal sentimento singolo,
    poiché è solo vita parziale e non vita intera, la
    vita si spinge fino a sciogliersi e a disperdersi
    nella molteplicità dei sentimenti per trovare se
    stessa in questo tutto della molteplicità.
    Nellamore questo tutto non è contenuto come
    somma di parti particolari, di molti separati
    nellamore si trova la vita stessa come una
    duplicazione di se stessa, e come sua unità
    partendo dallunità non sviluppata, la vita ha
    percorso nella sua formazione il ciclo che
    conduce a una unità completa. Di contro allunità
    non sviluppata stavano la possibilità della
    separazione e il mondo durante lo sviluppo la
    riflessione produceva sempre più opposizioni, che
    venivano unificate nellimpulso soddisfatto, fin
    che la riflessione oppone alluomo il suo stesso
    tutto lamore infine, distruggendo completamente
    loggettività, toglie la riflessione, sottrae
    allopposto ogni carattere di estraneità, e la
    vita trova se stessa senza ulteriore difetto.
    Nellamore rimane ancora il separato, ma non più
    come separato, bensì come unito e il vivente
    sente il vivente. ...

2
  • Lamore è un prendere e dare reciproco nel
    timore che i suoi doni possano essere sdegnati,
    nel timore che un opposto possa non cedere al suo
    prendere, vuol vedere se la speranza non lo ha
    ingannato, se trova in ogni modo se stesso. Colui
    che prende non si trova con ciò più ricco
    dellaltro si arricchisce, certo, ma altrettanto
    fa laltro parimenti quello che dà, non diviene
    più povero nel dare allaltro egli ha anzi
    altrettanto accresciuto i propri tesori.
    Giulietta nel Romeo e Giulietta Più ti do,
    tanto più io ho, ecc.. Lamore acquista questa
    ricchezza di vita nello scambiare tutti i
    pensieri, tutte le molteplicità dellanima,
    poiché cerca infinite differenze e trova infinite
    unificazioni, si indirizza allintera
    molteplicità della natura per bere amore da
    ognuna delle sue vite. Quel che cè di più
    proprio si unifica nel contatto e nelle carezze
    degli amanti, fino a perdere la coscienza, fino
    al toglimento di ogni differenza quel che è
    mortale ha deposto il carattere della
    separabilità, ed è spuntato un embrione di
    immortalità, un embrione di ciò che da sé
    eternamente sviluppa e produce, un vivente.
    Lunificato non si separa più, la divinità ha
    operato, ha creato.
  • (Hegel, Scritti teologici giovanili)

3
  • Il vero è lintiero. Ma lintiero è soltanto
    lessenza che si completa mediante il suo
    sviluppo. DellAssoluto devesi dire che esso è
    essenzialmente Resultato, che solo alla fine è
    ciò che è in verità e proprio in ciò consiste la
    sua natura, nellessere effettualità, soggetto o
    divenir-se-stesso. Per quanto possa sembrare
    contraddittorio che lAssoluto sia da concepire
    essenzialmente come resultato, basta tuttavia
    riflettere alquanto per rendersi capaci di questa
    parvenza di contraddizione. Il cominciamento, il
    principio o lAssoluto, come da prima e
    immediatamente viene enunciato, è solo
    lUniversale. Se io dico tutti gli animali,
    queste parole non potranno mai valere come una
    zoologia con altrettanta evidenza balza agli
    occhi che le parole divino, assoluto,
    eterno, ecc. non esprimono ciò che quivi è
    contenuto e tali parole in effetto non esprimono
    che lintuizione, intesa come limmediato. Ciò
    che è più di tali parole, e sia pure il passaggio
    a una sola proposizione, contiene un
    divenir-altro che deve venire ripreso, ossia una
    mediazione.
  • (Hegel, Fenomenologia dello spirito)

4
  • Secondo il mio modo di vedere che dovrà
    giustificarsi soltanto mercé lesposizione del
    sistema stesso, tutto dipende dallintendere e
    dallesprimere il vero non come sostanza, ma
    altrettanto decisamente come soggetto. ...
  • La sostanza viva è bensì lessere il quale è in
    verità Soggetto, o, ciò che è poi lo stesso, è
    lessere che in verità è effettuale, ma soltanto
    in quanto la sostanza è il movimento del porre se
    stesso, o in quanto essa è la mediazione del
    divenir-altro-da-sé con se stesso. Come soggetto
    essa è la pura negatività semplice, ed è, proprio
    per ciò, la scissione del semplice in due parti,
    o la duplicazione opponente questa, a sua volta,
    è la negazione di questa diversità indifferente e
    della sua opposizione soltanto questa
    ricostituentesi eguaglianza o la riflessione
    entro lesser-altro in se stesso, non ununità
    originaria come tale, né ununità immediata come
    tale, è il  vero. Il vero è il divenire di se
    stesso, il circolo che presuppone e ha allinizio
    la propria fine come proprio fine, e che solo
    mediante lattuazione e la propria fine è
    effettuale.
  • (Hegel, Fenomenologia dello spirito)

5
  • Il boccio dispare nella fioritura, e si
    potrebbe dire che quello vien confutato da
    questa similmente, allapparire del frutto, il
    fiore vien dichiarato una falsa esistenza della
    pianta, e il frutto subentra al posto del fiore
    come sua verità. Tali forme non solo si
    distinguono, ma ciascuna di esse dilegua anche
    sotto la spinta dellaltra, perché esse sono
    reciprocamente incompatibili. Ma in pari tempo la
    loro fluida natura ne fa momenti dellunità
    organica, nella quale esse non solo non si
    respingono, ma sono anzi necessarie luna non
    meno dellaltra e questa eguale necessità
    costituisce ora la vita dellintiero.
  • (Hegel, Fenomenologia dello spirito)

6
  • Tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò
    che è reale è razionale.
  • (Hegel, Prefazione ai Lineamenti di filosofia del
    diritto)
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