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CASO CLINICO

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CASO CLINICO M. A. PELAGATTI ASMA M.G., 9 anni, femmina, secondogenita, nata a termine da parto eutocico da genitori non consanguinei. All anamnesi patologica ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: CASO CLINICO


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CASO CLINICO
  • M. A. PELAGATTI

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ASMA
  • M.G., 9 anni, femmina, secondogenita, nata a
    termine da parto eutocico da genitori non
    consanguinei.
  • Allanamnesi patologica remota si evidenzia
    allergia alla Parietaria con sintomatologia
    asmatica. L ultimo episodio di asma viene
    riferito alletà di 3 aa. Da allora i genitori
    riferiscono benessere.

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  • Allanamnesi patologica prossima risulta che
    dalla sera precedente la paziente ha presentato
    iperpiressia e nella notte comparsa di dispnea
    ingravescente per cui si è reso necessario
    laccesso in PS.
  • Allingresso in PS la paziente presentava
  • Condizioni generali mediocri
  • Pallore cutaneo
  • Temperatura ascellare 36.4C
  • Faringe lievemente iperemico, membrane timpaniche
    indenni
  • Addome piano, trattabile, non dolente né
    dolorabile. Non visceromegalie
  • Peso Kg 37.

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  • Si rilevava tachidispnea con evidenti
    rientramenti al giugulo ed intercostali
  • al torace suono chiaro polmonare su tutto
    lambito.
  • Allauscultazione diminuzione della trasmissione
    del respiro con fischi, sibili e gemiti su tutto
    lambito.
  • Veniva misurata la Saturazione di O2 in aria che
    risultava 85
  • in O2 terapia (O2 5 L/min) si determinava un
    significativo miglioramento della saturazione
    raggiungendo il 98

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  • Le indagini ematochimiche evidenziavano una
    modesta leucocitosi neutrofila (GB 13340, N
    89,3) con PCR nei limiti della norma (lt 0,46
    mg/dl) così come transaminasi, ionogramma,
    glicemia, azotemia, creatininemia, elettroforesi
    delle proteine
  •  Veniva quindi eseguita radiografia del torace
    che dimostrava una modesta iperespansione dei
    campi polmonari bilateralmente con accentuazione
    del disegno polmonare

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(No Transcript)
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(No Transcript)
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  • Veniva quindi stabilizzata la paziente con O2
    terapia in continuo ed avviata terapia
    reidratante ed antibiotico terapia di copertura.
  • In considerazione della grave broncoostruzione è
    stata iniziata terapia cortisonica (SoluMedrol
    40 mg e.v.) ed aerosolica con salbutamolo.

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  • In considerazione del lento miglioramento veniva
    associato alla terapia anche Ipratroprio Bromuro
    nonostante il miglioramento della saturazione di
    O2 persisteva quadro di grave broncostruzione. In
    terza giornata si assisteva ad un peggioramento
    della dispnea e desaturazione nonostante O2
    terapia.

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  • Veniva quindi intrapresa terapia con teofillina
    per via endovenosa che determinava graduale
    miglioramento della funzione respiratoria. Solo
    in quinta giornata si verificava un lento
    miglioramento delle condizioni cliniche. La
    paziente entrava in fase di convalescenza dal
    settimo giorno

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(No Transcript)
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  • Sierologicamente veniva confermato il sospetto
    diagnostico di infezione da Mycoplasma infatti
    la titolazione ha evidenziato il valore di 1160.
  • Al successivo controllo si evidenziava un
    ulteriore aumento del titolo

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  • Il caso presenta un peculiare interesse per il
    rapporto tra Mycoplasma e asma. In questo caso la
    difficoltà diagnostica sulla possibile etiologia
    da Mycoplasma era legata al fatto che era
    preesistente una patologia asmatica e soprattutto
    perché il quadro radiologico era poco
    significativo, anche se la patologia da
    Mycoplasma tende a presentarsi con quadri
    radiologici polimorfi.

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  • La letteratura internazionale sottolinea la
    stretta correlazione tra infezione da batteri
    atipici e riacutizzazione asmatica (Pediatr
    Pulmonol. 2003 Feb 35 (2) 75-82)
  • Numerose segnalazioni evidenziano il ruolo di
    attivazione svolto da questi agenti sulla
    iperreattività bronchiale e sul pattern
    citochinico (Am J Respir Cell Mol. Biol. 2001
    May 24 (5) 577-82 - Chest. 2002 Jun 121 (6)
    1782-8)
  • La presenza di micoplasma è frequentemente
    associata a ricovero per riacutizzazione di asma
    (Am J Respir Crit Care Med 2003 Feb 1 167 (3)
    406-10)

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  • In questo caso non è mai stato evidenziata
    anemia, problema che deve essere sempre tenuto in
    considerazione in presenza di infezione da
    Mycoplasma.
  • Lassociazione con 2 antibiotici trova
    giustificazione per la gravità del quadro
    clinico.
  • Linfezione da Mycoplasma pneumoniae può dare
    manifestazioni cliniche gravi, sia respiratorie
    che ematologiche, senza necessariamente essere
    comprovata da evidenza radiologica.

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  • E sempre da tenere in attenta considerazione
    lanemizzazione acuta da agglutinine a frigore,
    evenienza drammatica talora gravata da esiti
    anche fatali.
  • La risposta alla terapia mirata è tanto più
    efficace quanto più precoce è linizio del
    trattamento a questo proposito è utile
    sottolineare che, in urgenza, è giustificato
    luso di terapia antibiotica con ampicillina
    protetta o cefalosporina in associazione a
    macrolide ancor prima di essere in possesso di
    eventuale riscontro sierologico di infezione da
    Mycoplasma.

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  • La riacutizzazione di sintomi asmatici, specie se
    accompagnati da corteo sintomatologico infettivo,
    deve far sospettare, anche al di sotto dei 5
    anni, la presenza di Mycoplasma pn. la terapia,
    di conseguenza, deve essere volta sia al supporto
    della funzione compromessa, che alleradicazione
    dellagente infettivo con prevenzione delle
    complicanze gravi.
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