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LA QUALIT

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Title: LA QUALIT NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI Author: Massimo Ferrandino Last modified by: Staniscia Created Date: 11/6/2003 10:18:09 AM – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA QUALIT


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LA QUALITÀ NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. DANNUNZIO
CHIETI SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E
MEDICINA PREVENTIVA Direttore Prof. Ferdinando
Romano
Specializzando Dott. Massimo G. F. FERRANDINO
Relatore Prof. Ferdinando ROMANO
Anno Accademico 2002/2003
2
PROBLEMI DELLE RSA
  • invecchiamento della popolazione
  • aumento aspettativa di vita media di disabili e
    malati cronici
  • riduzione assistenza da parte dei nuclei
    familiari
  • specializzazione dei servizi ospedalieri, con
    riduzione dei posti letto
  • aumento domanda di servizi qualificati e dignità
    di cure per pazienti anziani, disabili, con
    patologie croniche o terminali

3
A Fronte di tali problematiche larea delle RSA
in Italia presenta - CARENZA DI POSTI
LETTO anche per la scarsa offerta di
soluzioni assistenziali alternative (ad es.
ADI) - AUMENTO DEL LIVELLO DI GRAVITA
CLINICO- ASSISTENZIALE DEGLI OSPITI a causa
di
PROBLEMI DELLE RSA (II)
  • AUMENTO DEL GRADO DI DISABILITA
  • AUMENTO DELLETA MEDIA
  • AUMENTO DEI DISTURBI COGNITIVI

4
LE ESIGENZE DA CONCILIARE...
  • per lutente soddisfazione dei bisogni di
    salute
  • per lerogatore soddisfazione nel vedere
    premiate la qualità delle prestazioni fornite
  • per lacquirente contenimento della spesa e
    miglioramento dello stato di salute della
    popolazione di riferimento

5
LA POSSIBILE SOLUZIONE
Creare sistemi di controllo per le strutture di
long term care fondati sulla valutazione degli
outcome
6
IL MODELLO PROPOSTO DAL COMUNE DI MILANO
  • Crea una modalità concreta per un efficiente
    governo del sistema RSA
  • E fondato sulla rilevazione di indici
    strutturali, di funzionamento e di risultato
  • Rappresenta un adeguato compromesso tra funzioni
    di controllo della qualità, fondate sulla
    verifica di standard e di procedure, e la
    dimostrazione dei risultati ottenuti.

7

Indicatori di struttura considerati nello
strumento per la valutazione della qualità del
servizio erogato nelle RSA
Area Struttura
Indicatori di 2 Livello

(Esempi)
Indicatori di 1 Livello
Caratteristiche strutturali
Mq di camera per posto letto
Adeguatezza della struttura
Disponibilità prese per utenza
Fruibilità della struttura
Assenza di barriere architettoniche
8

Indicatori di organizzazione considerati nello
strumento per la valutazione della qualità del
servizio erogato nelle RSA
Area Organizzazione
Indicatori di 2 Livello

(Esempi)
Indicatori di 1 Livello
Adeguatezza Organizzazione
Personale standard
Organizzazione della ristorazione
Orario distribuzione dei pasti
Organizzazione a nuclei
Possibilità scelta menù
Rispetto dellospite
Orari visita familiari
9
Indicatori di risultato considerati nello
strumento per la valutazione della qualità del
servizio erogato nelle RSA
Area Assistenza
Indicatori di 2 Livello

(Esempi)
Indicatori di 1 Livello
Valutazione allingresso

e ogni 6 mesi
Valutazione ospite
Nutrizione
Diete personalizzate
Fisiokinesiterapia e prevalenza di utilizzo
Riabilitazione ed animazione
Lesioni da decubito
Prevalenza lesioni
Incontinenza urinaria
Prevalenza ospiti incontinenti
Contenzione fisica
Prevalenza ospiti contenuti
Cadute
Prevalenza ospiti caduti
10
LINDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE
Lo strumento esplora di ogni singolo utente tre
variabili 1. Mobilità nei trasferimenti e nel
camminare in piano utilizzando parte dell'indice
di Barthel 2. Cognitività e Comportamento
confusione, irritabilità, irrequietezza
utilizzando i relativi items della rating scale
di Gottfries 3. Fragilità definita dalla
presenza di malnutrizione valutata con l'Indice
di Massa Corporea. Lo strumento elaborato
classifica l'utenza in 18 diverse classi date
dalla combinazione dei punteggi ottenuti alla
valutazione delle tre variabili. Ciascuna classe
è poi correlata agli indicatori di risultato per
i quali, come desunto dai dati di letteratura, si
prevede una maggiore o minore prevalenza in
relazione alle peggiori o migliori condizioni
dell'ospite espresse nell'indice.
11
VANTAGGI DEL SISTEMA
  • Consente di riassumere in un indicatore
    complessivo la misura delle tre fondamentali
    dimensioni (di struttura, di processo, di esito)
    sulle quali si basa la qualità del servizio
    erogato da una RSA.
  • La misura della qualità, espressa in termini
    numerici, consente di
  • Verificare la variazione dellindicatore in
    conseguenza delle azioni condotte sulle variabili
    strutturali, organizzative e di risultato per
    valutare il miglioramento conseguito
  • confrontare il posizionamento di una RSA
    rispetto a tutte le altre ed individuare le
    dimensioni nelle quali intervenire
    prioritariamente (benchmarking)
  • Stimare il costo dellintervento e rapportarlo
    al miglioramento della qualità conseguibile.

12
LIMITI DEGLI ATTUALI SISTEMI DI REMUNERAZIONE
DELLE RSA
  • Le attuali tariffe sono costruite sui costi di
    produzione (personale, materiali,
    apparecchiature) imposti dalle normative
    regionali. Ma con questo approccio
  • Si vincola la tariffa alle sole variabili
    produttive e non ai risultati conseguiti (il
    costo del personale non può essere certamente
    indicativo dellefficacia dellazione condotta
    dai singoli operatori e quindi della qualità del
    servizio reso)
  • La tariffa strutturata sui costi non è di stimolo
    a migliorare il livello delle prestazioni erogate

LUTILIZZO DI UN MODELLO DI MISURA DELLA QUALITA
CONSENTE DI SUPERARE I LIMITI DEL BINOMIO
TARIFFA-COSTI
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OBIETTIVI PERSEGUIBILI IN PROSPETTIVA TRAMITE IL
COLLEGAMENTO TARIFFA-QUALITA
Nel tempo il peso assegnato alle tre dimensioni
della qualità può essere modificato (? dei pesi
associati alle dimensioni struttura ed
organizzazione, ? del peso assegnato alla
dimensione assistenza) allo scopo di orientare la
RSA verso una crescente attenzione
allindicatore di assistenza e quindi agli
indicatori di risultato . In questo modo la
tariffa applicata sarà sempre meno legata ai
costi dei fattori produttivi Si offre al mercato
la possibilità di conoscere la qualità del
servizio fornito dallistituzione e privilegiare
quelle RSA che offrono tariffe competitive in
termini di qualità/prezzo.
14

Rilevazione del rapporto fra la qualità e la
tariffa assistenziale in alcune RSA della
Lombardia nellanno 1999
15
Obiettivo del Comune di Milano perseguibile in un
programma poliennale
16
IL FINANZIAMENTO DELLE RSA NELLA REGIONE ABRUZZO
Nella regione Abruzzo le tariffe relative alle
RSA sono differenziate sulla base delle tipologie
di patologia degli ospiti, a seconda che questi
risultino non autosufficienti, oppure affetti dal
morbo di Alzheimer. Allinterno della tipologia
dei non autosufficienti si opera una ulteriore
suddivisione, a seconda del grado di
compromissione dellautosufficienza dellospite,
in 3 fasce, mentre allinterno della tipologia
degli affetti dal morbo di Alzheimer, si
distinguono 2 fasce .
17
Le tariffe scaturiscono dai costi presunti
attribuiti agli standards organizzativi e di
personale relativi ad una RSA di 60 posti letto,
rispettivamente per non autosufficienti e per
affetti dal morbo di Alzheimer
18
RSA standard da 60 p. l. per anziani non
autosufficienti e disabili (tariffe giornaliere)
Spesa Sanitaria a carico U.S.L
Spesa Alberghiera a carico ospite
Totale
25,83
1 FASCIA
51,47
77,30
2 FASCIA
62,03
25,83
87,86
25,83
104,69
78,86
3 FASCIA
Tariffe riportate in Euro
19
RSA standard da 60 p. l. per anziani non
autosufficienti e disabili (tariffe giornaliere)
Spesa Sanitaria a carico U.S.L
Spesa Alberghiera a carico ospite
Totale
25,86
1 FASCIA
74,36
100,22
2 FASCIA
82,32
25,86
108,18
Tariffe riportate in Euro
20
SIMULAZIONE DEI COSTI DI UNA RSA STANDARD
DELLA REGIONE ABBRUZZO DA 60 POSTI LETTO -
PRIMA FASCIA
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