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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: Dipartimento Di Botanica Last modified by: User Created Date: 11/3/2005 10:43:27 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
I Regni Floristici La sommatoria delle
informazioni derivanti dalla distribuzione
(areale) delle singole entità vegetali,
unitamente alle peculiari caratteristiche
geologiche, geomorfologiche, geopedologiche e
climatiche di un territorio, permette la
definizione biogeografica dello stesso. La
tassonomia biogeografica prevede diversi ranghi a
partire dal Regni floristici (Imperi) Regioni
floristiche Provincia (Dominio) Settore
Subsettore Distretto Tesela
(unità elementare)  
 
2
Regni floristici (Imperi) sono 6 (Olartico
Paleotropicale Neotropicale Capense Australe
Antartica)
Circa 60 Famiglie endemiche
COMPOSITAE 10 della flora
ORCHIDACEAE 10 della flora
 
Genere endemico Eucalyptus con 600 specie
Famiglie endemiche BROMELACEAE TROPEOLACEAE
Olartico
Genere endemico Nothofagus fam. CUPULIFERAE
Miriadi di generi endemici
3
Regno Oloartico Nordamerica, Eurasia, Africa
settentrionale e zone circumpolari. Regno
fitogeografico molto esteso e piuttosto omogeneo
dal punto di vista floristico. Comprende masse
continentali compattate e vicine tra loro. Tra
le piante vascolari esistenti, molte delle
famiglie più ricche di specie hanno una
gravitazione oloartica Compositae (il 10 della
flora di questo regno è composto da questa
famiglia), Ranuncolaceae, Chenopodiaceae,
Caryophyllaceae, Polygonaceae, Plumbaginaceae,
Fagaceae, Betulaceae, Salicaceae, Brassicaceae,
Ericaceae, Primulaceae, Malvaceae, Euphorbiacea,
Thymelaeaceae, Rosaceae, Rhamnaceae,
Gentianaceae, Boraginaceae, Scrophulariaceae,,
Campanulaceae, Iridaceae, Asphodelaceae,
Magnoliaceae, Lauraceae, Juncaceae, Cyperaceae,
ecc. Tra le Conifere sono presenti,
nellOloartico, molte specie di Pinaceae e di
Cupressaceae. Tra le felci. molte Pteridaceae,
Polypodiaceae, Aspleniaceae e Aspidiaceae.
Ricordiamo, inoltre, le famiglie endemiche
dell'Oloartico Ginkgoaceae, Theligonaceae,
Cephalotaxaceae, Ruscaceae, Viburnaceae,
Cannabaceae, Paeoniaceae, ecc. Il regno Oloartico
si divide a sua volta in 9 Regioni floristiche
Circumboreale Est-Asiatica Irano/Turaniana
Macaronesica Madreana MEDITERRANEA Montagne
Rocciose Nordamericana Atlantica Saharo-Arabica.
4
Regno Paleotropicale (dal Sahara al Kalahari,
Asia meridionale, Isola del Madagascar e isole
del Pacifico). Questo Regno è particolarmente
ricco di flora, e conta di ben 40 famiglie
endemiche. Famiglie caratteristiche di questo
Regno sono Palme, Liliacee, Urticacee,
Araliacee, Sterculiacee, Orchidaceae. Questa
regione ospita ambienti caldi con vari gradi di
umidità foreste tropicali pluviali, savane,
boscaglie spinose e zone aride. Il regno
Paleotropicale si suddivide in 13 Regioni
(Uzambara-Zululand Sudano-Zambesiana
Guineo-congolese Karoo-Namibica SantElena e
Ascensione Madagascar Indiana Indocinese
Malese Fiji Polinesiana Hawaiana e
Neocaledoniana)
5
Regno Neotropicale (Florida, Messico, America
centrale Antille Sudamerica esclusa lestremità
meridionale). Le famiglie più tipiche sono
Lauraceae, Myrtaceae, Bromeliacee, Cactacee
Pontederiacee, Monimiacee, Eritroxilacee e
Passifloracee. Anche questo regno ospita, come
la precedente, foreste pluviali, savane,
boscaglie spinose e zone aride, ma con taxa
(famiglie, generi e specie) molto diversi. Il
regno Neotropicale si suddivide in 5 Regioni
(Caraibica Guayananse Amazzonica Brasiliana e
Andina)
6
Regno Capense (zona del Capo di Buona Speranza).
Ha un clima di tipo mediterraneo ed una flora
molto ricca (8.600 specie) di cui il 75
endemismi. Il Regno capense è infatti
biogeograficamente molto isolata, essendo
delimitata a S dall'oceano e a N dai deserti
sudafricani. Sono caratteristici i generi
Carpobrotus (Aizoacee), Pelargonium (Geraniacee)
e Aloe (Asfodelacee). Molto numerose sono le
specie del genere Erica. Questo regno presenta
una sola regione Capense   Regno Australiano. Tra
le piante più notevoli citiamo Eucalyptus (circa
600 specie sempreverdi) e Melaleuca (generi di
Mirtacee), le Proteacee, e i generi Casuarina e
Xanthorrboea. Il regno australiano si suddivide
in 3 Regioni NE-Australiana SE-Australiana e
Centro-Australiana   Regno Antartico (parte
meridionale del Sudamerica, Isole di Juan
Fernandez Terra del Fuoco e Nuova Zelanda).
Comprende boschi pluviali, sempre umidi, con
clima fresco o temperato-freddo. Sono frequenti i
faggi dei Sud. (genere Nothofagus).
L'Antartide, che un tempo ospitava un ricco biota
terrestre, è oggi del tutto priva di Fanerogame,
eccezion fatta per la graminacea Deschampsia
antarctíca Il Regno si suddivide in 4 Regioni
(Fernandeziana Cileno-Patagonica Subantartica
Neozelandese)
7
Molti autori considerano anche un altro Regno.
Regno Oceanico Non è un regno come gli altri,
essendo costituita dai mari di tutto il mondo.
La vegetazione consta essenzialmente di alghe,
da quelle microscopiche del plancton (i
Coccolitoforidi più piccoli misurano solo 4 µm)
alle fronde di Macrocystis e Nereocystis (Alghe
brune) che superano i 100 m. Altre alghe marine
sono le Xantofite, le Silicoflagellate, le
Dinoflagellate, le Alghe rosse, le Diatomee e le
Alghe verdi. Non mancano rappresentanti di piante
vascolari Zosteracee e Idrocaritacee
(Monocotiledoni) che possono formare praterie
sommerse (praterie di Posidonia o erba di mare).
8
REGIONI FLORISTICHE DELLA TERRA
9
Regioni floristiche sono 35 (Amazzonica Andina
Brasiliana Capense, Caraibica
Centro-Australiana Cileno-Patagonica
Circumboreale Est-Asiatica Fernandeziana Fiji
Guayananse Guineo-Congolese Hawaiana Indiana
Indocinese Irano-Turaniana Karoo-Namibica
Macaronesica Madagascar Madreana Malese
Mediterranea Montagne Rocciose Neocalendoniana
Neozelandese Nordamericana Atlantica
NE-Australiana Polinesiana Saharo-Arabica
Sant'Elena e Ascensione SE-Australiana
Subantartide Sudano-Zambesiana
Uzambara-Zululand.)
10
Regione Mediterranea (dalla Penisola Iberica
alla penisola Balcanica). Il limite corologico di
questa regione coincide con il limite della
distribuzione della tipica vegetazione
Mediterranea a Quercus ilex e più precisamente
con larea della coltivazione dellOlivo. E
corrisponde con il limite di distribuzione di
moltissime piante come ad esempio Pinus
halepensis, P. pinea, Phillyrea angustifolia,
Quercus coccifera, Arbutus unedo, Erica
multiflora, Ampelodesmos tenax, Chamaerops
humilis, Arisarum vulgare, Coris monspeliensis,
Euphorbia dendroides, Poterium spinosum, Cercis
siliquastrum, Anagyris foetida, Rosmarinus
officínalis, Prasium majus, Thymus capitatus,
Aristolochia sempervirens, ecc. La regione
mediterranea conta una sola Famiglia endemica le
Aphyllanthaceae (molti autori la includono nelle
Liliaceae), invece presenta molti Generi endemici
(circa 150). Le specie endemiche rappresentano
circa il 50 della flora del Mediterraneo.  La
Regione Mediterranea si suddivide in 8 Province
(S-Marocchina SW Mediterranea, S-Mediterranea,
Iberica, Balearica, Liguro-Tirrenica, Adriatica,
E-mediterranea, Crimeana)
11
Provincia Liguro-Tirrenica include Roussillon
(la quale è influenza ancora dalla flora della
provincia Iberica), la bassa Provenza, la Costa
Azzurra, la Liguria, tutte le coste del Mar
Tirreno, Calabria, Arcipelago Toscano, Corsica,
Sardegna, Sicilia, Malta, Isole Eolie e le Isole
Egadi e Pantelleria e Linosa. Nella Provincia
Liguro-Tirrenica i generi endemici sono solo 4
Morisia, Petagonia, Melitella e Palaecocyanus.
Però è caratterizzata da un numero consistente
di specie endemiche, presenti soprattutto nelle
isole di Corsica, Sardegna e Sicilia. Acinos
sardous (SA), A. corsicus (CO) Allysum tavolarae
Allium parciflorum (CO, SA), Aquilegia nugorensis
(SA), A. nuragica (SA), Ribes sardoum (SA),
Rhamnus persicifolia (SA), Polygala sardoa (SA),
P.preslii (SI), Bellium crassifolium (SA),
Campanula forsythii (SA), Astragalus maritimus
(SA), A. verrucosus (SA), A.genargenteus (CO,
SA), sp.pl. di Armeria e Limonium (SA), Oenanthe
lisae (SA), Buphthalmum inuloides (SA), Hyoseris
taurina (SA), Anchusa littorea (SA), A. undulata
(SA), A.marittima (SA), A.crispa (CO, SA),
Lamyropsis microcephala (SA), Helichrysum
montelinasum (SA), H.saxatile (SA, Pantelleria),
Cymbalaria muelleri (SA), Morisia monanthos (CO,
SA), Potentilla crassinervis (CO, SA), Genista
sp.pl., (CO, SA, SI) Ranunculus revelierei
(Francia merid., CO, SA), Quercus congesta
(Francia merid., SA, SI, Calabria merid.), Sagina
pilifera (CO, SA), Nepeta agrestis (CO),
Micromeria cordata (SA), Serapias nurrica (SA),
Lactuca longidentata (SA), Festuca morisiana
(SA), Thymus herba-barona (CO, SA), Mentha
requienii (CO, SA, Montecristo), Polygonum
scoparium (CO, SA), ecc.
12
1
A
Territori
Settore Sardo Sottosettore dei monti calcarei
della Sardegna centro-occidentale A - Distretto
nord-orientale B - Distretto dei
"tacchi" .Sottosettore delle montagne silicee A
- Distretto del Gennargentu B - Distretto del
Limbara e dei Monti del Marghine C - Distretto
sulcitano Sottosettore costiero e collinare A -
Distretto siliceo B - Distretto
nord-occidentale C - Distretto campidanese D -
Distretto sud-occidentale
B
2
A
C
3
13
Tipi corologici   Lo studio degli areali non è
fine a se stesso i dati da esso forniti servono
accanto ai dati genetici per chiarire l'origine
delle specie, la loro storia e le loro affinità.
Già dallo studio dell'areale di una singola
specie si possono spesso trarre interessanti
conclusioni. Un areale frammentato, sul tipo
dell'Erica arborea si può spiegare solo
ammettendo che si tratti di specie molto antica,
probabilmente terziaria. L'areale compatto di
Artemisia genipi copre quasi esattamente le zone
delle Alpi che a suo tempo furono invase dalle
glaciazioni bisogna dunque pensare che questa
specie si sia formata circa in quel periodo, e
che in seguito abbia occupato le zone che la
progressiva ritirata dei ghiacciai lasciava
libera.
14
Una flora risulta costituita, dal punto di vista
corologico, da una serie di elementi, ciascuno
dei quali comprende un gruppo di specie aventi
simili caratteristiche. Si distinguono elementi
geografici, composti da gruppi di specie aventi
simile distribuzione ed elementi genetici con
specie aventi la stessa patria d'origine. In
molti casi i due concetti si sovrappongono,
particolarmente per le specie ad areale
ristretto, nelle quali il centro d'origine viene
praticamente a coincidere con l'area di
distribuzione. La definizione dell'elemento
geografico (o tipo corologico) è assai più sicura
della definizione dell'elemento genetico, in
quanto basata sulla distribuzione attuale delle
specie e cioè su un dato di fatto concreto e
indiscutibile, agevolmente controllabile e
sottratto all'arbitrio individuale. I Corotipi
hanno un significato storico, in quanto mettono
in evidenza le specie che hanno avuto una comune
vicenda distributiva post-glaciale.
15
Quindi un modo per riassumere ed ordinare le
conoscenze sulla distribuzione geografica (areale
geografico) delle piante è quello di considerare
i tipi corologici, detti anche corotipi. I
corotipi prendono generalmente il nome della
regione geografica corrispondente. Abbiamo, ad
esempio, il corotipo mediterraneo, che è quello
individuato dalle specie che sono distribuite
nell'omonima regione. Un altro esempio è il
corotipo mediterraneo-atlantico a cui
appartengono specie distribuite a cavallo del
Mediterraneo e delle regioni atlantiche
d'Europa. La nomenclatura dei corotipi attinge
spesso ai nomi geografici greco-latini. Ad
esempio, quelle piante che hanno il loro
baricentro distributivo nelle steppe attorno al
Mar Nero (Pontus euxinus) sono indicate come
"specie pontiche". I diversi ranghi a partire dal
Regno fino alla Tesela hanno le loro specie e
ogni specie appartiene ad un tipo corologico
16
I Tipi corologici della flora italiana
Le specie che costituiscono la flora italiana
possono essere suddivise nei seguenti tipi
corologici principali
Endemiche La percentuale di specie endemiche è
elevata (13) perché l'Italia, penisola lunga e
stretta a cui si aggiunge un complesso distretto
insulare, è relativamente isolata dal resto
dell'Europa e presenta condizioni fisiografiche
ed ecologiche assai diverse. Queste piante
endemiche però non sono distribuite su tutto il
nostro territorio e solo sul nostro
territorio. Gli endemismi italiani vanno
ripartiti fra due grandi gruppi endemismi della
zona a clima medio-europeo, cioè delle Alpi e
della Padania (endemismi alpici) ed endemismi
della zona a clima mediterraneo, cioè della
Penisola e delle isole (endemismi
centro-mediterranei).
17
Questi due gruppi dal punto di vista genetico
sono assai lontani, perché la flora alpina deriva
dalla mescolanza fra gruppi di origine artica e
gruppi di origine eurasiatico-montana e sono
quindi di origine più recenti (Quaternario),
mentre la flora mediterranea rappresenta lo
sviluppo della flora tropicale e subtropicale del
Terziario, impoverita dalle glaciazioni. Inoltre
gli endemismi presenti nelle Alpi sono specie per
lo più esclusive di questa catena montuosa e solo
raramente irradiano su stazioni isolate
dell'Appennino o di altri sistemi montuosi
sudeuropei. In particolare le specie orofile (da
óros monte) appenniniche risultano separate da
quelle dell'Arco alpino dalla Pianura Padana che
funziona da barriera fitogeografica. Inoltre, le
specie orofile alpine e appenniniche sono
separate tra loro, in Liguria, da una serie di
rilievi troppo bassi per poter servire da
collegamento. Le specie endemiche alpini sono
circa 400, delle quali meno che la metà sono
distribuite su zone più o meno ampie della catena
alpina, mentre il resto è accantonato in singole
vallatte o massicci.
18
Esistono inoltre endemiti dell'Appennino
(Appennino centrale, Appennino meridionale),
Siciliane, Sarde, ecc. Tra le Endemiche
centro-mediterranee ricordiamo gli Endemismi
della Sardegna e della Corsica le due isole sono
fra loro alquanto differenti dal punto di vista
geologico che dal punto di vista botanico,
tuttavia esse formano una entità geografica
abbastanza unitaria, per la relativa distanza dal
continente e per la grande vicarianza fra loro
possiedono circa una sessantina di endemiche in
comune (es. Leucojum roseum, Aristolochia
insularis, Allium parciflorum, Saxifraga
cervicornis, S. corsica, Linaria arcusangeli, L.
flava ssp. sardoa) alcune delle quali raggiungono
anche l'Arcipelago toscano (Limonium articulatum,
Carex microcarpa, Romulea requienii, Pancratium
illyricum, Crocus minimus), mentre altre sono
conosciute anche nelle Baleari (Bellium
bellidioides, Arum pictum, Dracunculus
muscivorus, Micromeria cordata). La Sardegna è
una regione particolarmente ricca di endemismi
(circa 300) Endemismi della Sicilia vengono
distinti alcuni distretti particolarmente ricchi
di endemismi , come l'Etna, il Trapanese, le
Madonie ed i Nebrodi. Anche le isole circondanti
la Sicilia mostrano uno straordinario pullulare
di forme endemiche.
19
Mediterranee Sono le specie il cui areale gravita
verso il bacino del Mediterraneo esse possono
essere distribuite su tutte le coste del
Mediterraneo oppure solo su una zona più o meno
estesa, che può essere settentrionale,
meridionale, occidentale, orientale, centrale.
La prima distinzione fondamentale entro le
specie appartenenti al corotipo mediterraneo è
fra specie stenomediterranee (Steno-Medit.)
specie euromediterranee (Euri-Medit.).
20
a) Stenomediterranee, sono le mediterranee in
senso stretto, e sono legate strettamente al
clima mediterraneo. Infatti l'areale di queste
piante non sorpassa verso nord l'area di
diffusione dell'olivo coltivato, pianta che
classicamente è presa per convenzione per
definire il limite della regione mediterranea in
senso botanico. Quindi sono stenomediterranee le
piante litorali come Urginea maritima Silene
nicaeensis, Alyssum maritimum, Teucrium polium,
Crucianella maritima che vivono sulle dune, e
Limonium virgatum, L. echioides, L.
bellidifoliurn, Arthrocnemum glaucum che vivono
sui terreni salati litoranei un piccolo gruppo
assai specializzato dal punto di vista ecologico
sono le 'specie rupicole, come Capparis spinosa,
Lavatera arborea, Centranthus calcitrapa,
Antirrhinum majus (quest'ultimo, la comune bocca
di leone, è stato diffuso dalla coltura in tutta
l'Eurasia). La maggior parte delle specie
stenomediterranee tuttavia vive nella macchia,
che è l'ambiente più caratteristico della regione
mediterranea fra esse possiamo ricordare Pinus
halepensis, Juniperus oxycedrus, Asparagus
acutifolius, Quercus ilex, Osyris alba, Cistus
salvifolius, Micromeria graeca, Myrtus communis,
Pistacia lentiscus, P. terebinthus, Arbutus
unedo, Erica arborea, Rosmarinus officinalis,
Lavandula stoechas, Smilax aspera, Phillyrea
angustifolia, P. latifolia ed un gran numero di
specie erbacee piante coltivate i cui limiti
corrispondono a quelli della zona mediterranea
sono ancora Olea europaea, Laurus nobilis,
Nerium oleander. 
21
Stenomediterranee il cui areale è limitato
soltanto al bacino occidentale del Mediterraneo
sono ancora Quercus suber, Halimium halimifolium,
Cistus albidus, Dorycnium suffruticosum. Stenomedi
terranee orientali sono invece Hyacintus
orientalis, Crocus biflorus, Ficus carica,
Platanus orientalis Stenomediterranee
settentrionali (limitate cioè alle coste europee
del Mediterraneo) sono Pinus pinea, Cercis
siliquastrurn, Helichrysum italicum, Inula
montana.
22
Eurimediterranee queste specie hanno l'areale
centrato sulle coste mediterranee, ma
prolungantesi, verso nord e verso est, nelle zone
più calde dell'Europa media. Il limite
settentrionale della loro distribuzione
corrisponde circa al limite settentrionale della
coltura della vite (Champagne, Borgogna Renania,
Valtellina, Alto Adige, Friuli, Stiria, Moravia,
ecc.). Esempi di vere eurimediteranee sono
Ceretach officinarum, Quercus pubescens, Ononix
natrix, Fraxinus ornus, Acer monspessulanum.
Anche le specie Eurimedit. possono essere
distinte nelle sottodivisioni    Eurimedit.-Occ
identali - Eurimedit. -Settentrionali - Eurimedi
t.-Orientali - Eurimedit -Meridionali
Mediterranee montane Specie con areale come le
Steno-Medit. oppure Euri-Medit limitatamente però
alle specie montane.
23
Eurasiatiche Specie del continente eurasiatico
(dall'Europa al Giappone), soprattutto diffuse su
tutte le zone temperate dell'Eurasia. Si
distinguono le seguenti sottodivisioni -
Paleotemp. eurasiatiche in senso lato, che
ricompaiono anche nel Nordafrica - Sudeurop.
-Sudsiber zone calde dell'Europa e fascia arida
d'ella Siberia meridionale si tratta
generalmente di elementi steppici - Pontiche
se invece l'areale gravita attorno al Mar Nero
dove il clima è continentale-steppico, con
inverni freddi ed estati calde ed aridissime
24
Orof. S-Europ. Specie montane ed alpine dei
rilievi dell'Europa meridionale (dalla Penisola
Iberica ai Balcani ed Caucaso o Anatolia), con
le seguenti sottodivisioni - Orof. SE-Europ.
areale gravitante verso SE (cioè principalmente
Balcani, manca sui Pirenei) - Orof. SW-Europ.
areale gravitante verso SW (cioè principalmente
Penisola Iberica, talora anche massiccio
centrale, raro o mancante sui Balcani) -
Orof.-Europ. distribuite sulle montagne europee,
ma con prevalenza per le catene meridionali -
Orof.-Centroeurop. Alpi, Giura, Carpazi e talora
anche catene più meridionali.
25
  • Atlantiche
  • Specie con areale centrato sulle coste atlantiche
    d'Europa occidentale (Penisola Iberica, Francia,
    Isole Britanniche, Danimarca).
  • In Italia sono poco numerose e confinate per lo
    più nelle zone tirreniche (Lazio e Sardegna).
  • Le piante atlantiche sono spesso arbusti o alberi
    sempreverdi amanti del lima oceanico, sempre
    umido, con inverni temperati ed estati fresche.
  • Tra queste ricordiamo Ruscus aculeatus, Tamus
    communis, Ilex aquifolium, Hedera helix, Erica
    terminalis. A questo gruppo si possono riferire
    anche alcune tipiche alofite come Crithmum
    maritimum, Eryngium maritimum, Inula crithmoides.
  • Si distinguono le seguenti suddivisioni
  • W-Europ. diffuse nell'Europa occidentale dalla
    Scandinavia alla Penisola Iberica
  • Subatl. diffuse nell'Europa occidentale ed
    anche più ad oriente nelle zone a clima
    suboceanico
  • Medit.-Atl. (Steno) diffuse sulle coste
    atlantiche e mediterranee
  • Medit.-Atl. (Euri) diffuse sulle coste
    atlantiche e mediterranee ma penetrano
    maggiormente nell'entroterra
  • Anfi-Atl. sui due lati dell'Atlantico e quindi
    diffuse anche sulla costa nordamericana.

26
  • Specie boreali con diverse sottodivisioni
  • Circumboreali - zone fredde e temperato-fredde
    dell'Europa, Asia e Nordamerica
  • Eurosiberiane - zone fredde e temperato-fredde
    dell'Eurasia (areale asiatico giace
    principalmente in Siberia)
  • (Circum.) Artico Alpine -zone artiche
    dell'Eurasia e Nordamerica ed alte montagne della
    fascia temperata
  • ArticoAlp. (Eurasiat) - zone artiche
    dell'Eurasia e alte montagne della fascia
    temperata
  • Artico-Aip. (Europ.) - Europa artica, Alpi ed
    altre montagne S-Europee
  • Artico Alp. (Euro-Amer.) - Scandinavia,
    Nordamerica ed alte montagne delle zone
    temperate.

27
  • Gruppi ad ampia distribuzione
  • Pantrop. - in tutta la fascia tropicale
    dell'Eurasia, Africa ed America
  • Saharo-Sind. - zone desertiche dall'Africa
    Sett. all'india
  • Medit.-Turan - zone desertiche e subdesertiche
    dal bacino Mediterraneo all'Asia minore
  • Subcosmop. - in quasi tutte le zone del mondo,
    ma con lacune importanti (es. manca in un
    continente o in una zona climatica)
  • Cosmop. - in tutte le zone del mondo, senza
    lacune importanti
  • Paleotrop. - paesi della fascia tropicale
    nell'Africa ed Asia
  • Subtrop. - paesi della fascia tropicale e
    temperato-calda
  • Avventizie

28
SPETTRO COROLOGICO   L'insieme delle percentuali
con cui i diversi tipi corologici entrano a
formare la flora di un certo territorio viene
detto spettro corologico. Lo spettro corologico
è uno strumento di diagnosi di un territorio. In
generale il ruolo dei tipi corologici in un
territorio a clima mediterraneo si può riassumere
come segue Stenomediterranea caldo Eurimediterra
nea temperato caldo Endemiche autonomia
floristica Cosmopolite grado di
antropizzazione Eurasiatiche relitti floristici
29
Quindi si può dire che è Mediterranea (69) con
prevalenza di specie dellarea dellolivo (32) a
contatto con aree tipiche del termoclima
mesomediterraneo espresso dal contingente
Eurimediterraneo (24).
30
Infatti le Terofite giocano un ruolo dominante
(43), le Emicriptofite (23) e le Geofite (17)
in subordine. Significativo il numero delle
Idrofite (2,06) che segnala la presenza dacqua
dei Pauli e le Fanerofite (10,56) che indicano
nel clima mediterraneo le numerose specie arboree
e arbustive che concorrono alla serie boschive
tipiche delle aree mediterranee. Infine le
Camefite (2,84) indicano la ventosità frequente
di questo altopiano.
Forma biologica N. entità
Fanerofite (P) 34
8,76 Nanofanerofite (NP) 7
1,8 Emicriptofite (H) 93
23,97 Terofite (T) 168
43,3 Geofite (G) 67
17,27 Camefite (Ch) 11
2,84 Idrofite (I) 8
2,06
31
(No Transcript)
32
(No Transcript)
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