Nell'ambita dell'esame clinico, le manovre semeiotiche pi - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Nell'ambita dell'esame clinico, le manovre semeiotiche pi

Description:

... Pratt per la valutazione dell'insufficienza delle vene perfo-ranti; Perthes per l'esplorazione della perviet del circolo venoso profondo. – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:61
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 15
Provided by: Dipart67
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Nell'ambita dell'esame clinico, le manovre semeiotiche pi


1
  • Nell'ambita dell'esame clinico, le manovre
    semeiotiche più impiegate sono "colpo di tosse"
    e Trendelemburg per l'esplorazione
    dell'insufficienza dell'ostio safenofemorale
    Pratt per la valutazione dell'insufficienza delle
    vene perfo-ranti Perthes per l'esplorazione
    della pervietà del circolo venoso profondo.
    L'esame velocimetrico doppler CW valuta la
    pervietà del circolo venoso profondo e la
    conti-nenza dell'ostia e del tronca della safena
    interna e delle vene perforanti, mentre è meno
    preciso nell'individuare la causa di un reflusso
    patologica a livello del cavo popliteo (dalla
    vena poplitea, dalla piccola safena o dalle vene
    gemellari).

2
VARICI DEGLI ARTI INFERIORI
  • Esame clinico
  • Doppler CW

VARICI ESSENZIALI
VARICI SECONDARIE
3
  • Le varici essenziali (85 dei casi di varici
    degli arti infe-riori) sono rappresentate da
    insufficienza della "crosse" della grande safena
    accompagnata nell'80-85 dei casi da incontinenza
    tronculare insufficienza ostiale della piccola
    safena con a senza incontinenza tronculare
    (10-15) perforanti incontinenti uniche o
    multiple (60) varici di collaterali
    extrasafeniche (6) recidive pastchirurgiche
    (8) varici reticolari, microvarici e
    teleangectasie.

4
VARICI ESSENZIALI
Eco(color)doppler Flebografia
C.H.I.V.A.
Trattamento flebologico tradizionale
5
  • L'ecodoppler (ed in misura maggiore
    l'ecocolordoppler) offrono il maggior numero
    possibile di dati anatomici, emodinamici e
    relativi al reflusso in caso di insufficienza
    della piccola safena, recidive postchirurgiche e
    anomalie venose di difficoltosa interpretazione
    con il doppler CW.
  • L'indagine flebografica (nelle sue varianti
    periferica, dinamica, varicografica) è indicata
    dove l'ecodoppler non è dirimente.

6
  • Il principio della C.H.I.V.A. (cure Conservatrice
    et Hémodynamique de l'Insuffisance Veineuse en
    Ambulatoire) è di ridurre la pressione
    transmurale responsabile della dilatazione
    venosa, abolendo le principali sedi di reflusso
    di sangue nel circolo superficiale ed utilizzando
    il circolo perforante quale tramite di rientra
    nel circolo profondo. La base del trattamento,
    che utilizza le tecniche chirurgiche e
    scleroterapiche tradizionali, è un accurata
    studio con eco(calor)doppler dell'assetto
    emodinamico del circolo venoso. Nonostante sia
    potenzialmente efficace in ogni caso di sindrome
    varicosa, reale efficacia ed indicazioni sono
    tuttora controversi.

7
  • lI trattamento flebologico tradizionale consiste
    nella abolizione di ogni "punta di fuga" dal
    circolo venoso pro-fondo verso il circolo
    superficiale e nella soppressione dei segmenti
    superficiali ectasici. Questo obiettivo viene
    perseguita associando varie metodiche
    terapeutiche (chirurgia classica, flebectomie
    seconda Muller, cleroterapia). Infine, si afferma
    il criterio del "risparmia" dei segmenti venosi
    non ectasici, anche nell'ottica di un loro
    eventuale impiego in cardiochirurgia e in
    chirurgia vascolare arteriosa.

8
Trattamento flebologico tradizionale
PERFORANTI O COLLATERALI INCONTINENTI
ISOLATE VARICI RETICOLARI, TELEANGECTASIE
RECIDIVA POST-CHIRURGICA
INSUFFICIENZA GRANDE E PICCOLA SAFENA
REVISIONE CROSSE
CROSSECTOMIA STRIPPING LEGATURA
PERFORANTI FLEBECTOMIE SEC. MULLER
SLEROTERAPIA POSTOPERATORIA
FLEBECTOMIE SEC. MULLER SLEROTERAPIA
POSTOPERATORIA
9
  • In caso di insufficienza della grande e/o della
    piccola safena è indicata l'esecuzione della
    crossectomia. Alcuni Autori propongono negli
    stadi iniziali di insufficienza venosa il
    "bending" o la "plicatura" della "crosse"
    safenica interna, con risultati di non univoca
    efficacia. Il tronco safenico va "strippato" solo
    quando insufficiente eventuali perforanti o
    collaterali insufficienti sono trattate con la
    legatura mirata e con flebectomie (eventualmente
    ricorrendo alla tecnica di Mule) a con la
    scleroterapia (che è raccomandabile eseguire
    sempre postoperatoriamente).

10
  • Perforanti a collaterali insufficienti isolate
    possono essere trattate con la metodica delle
    flebectomie multiple tramite microincisioni
    secondo Muller o con iniezioni sclerosanti. Per
    varici reticolari, microvarici, teleangectasie
    sembra più efficace la scleroterapia.

11
  • Le recidive postchirurgiche rappresentano un
    problema particolarmente intricato le revisioni
    chirurgiche della "crasse" safenica interna
    risultano sempre particolarmente impegnative sul
    piana della tecnica chirurgica.

12
  • La causa più frequente di varici secondarie è
    rappresentata dalla Sindrome Post-flebitica (10
    dei casi di varici degli arti inferiori). In
    questa sindrome lecodoppler valuta le perforanti
    incontinenti, mentre la reopletismagrafia e la
    pletismografia "strain gauge" consentono di
    valutare riempimento venoso, frazione di eiezione
    ed un indice di svuotamento globale per
    discriminare fra componente ostruttiva e da
    reflusso i dati ottenuti possono essere
    com-pletati dallo studio cruento delle pressioni
    venose. L'esame flebografico è essenziale qualora
    si vaglia pianificare un intervento chirurgico.
    Elastocompressione, igiene di vita e una terapia
    medica di supporto sano i cardini del
    trat-tamento la scleroterapia può avere un ruolo
    nel trattamento di varicosità o perforanti
    incontinenti. L'intervento chirurgico a carica
    del circolo venoso superficiale (interventi sulle
    safene a sui vasi perforanti) a sul sistema
    profonda (by-pass venosi o interventi sugli
    apparati valvolari) ha delle indicazioni precise
    edema periferico mal controllabile con la
    contenzione elastica, varici secondarie ben
    compensate dal circolo profondo, turbe trofiche.

13
VARICI SECONDARIE
ALTRE CAUSE
SINDROME POST-FLEBITICA
(Rx angiografia)
Eco(color)doppler Pletismografia Misurazione
cruenta pressione venosa
Trattamento personalizzato e multidisciplinare
Casi selezionati
TERAPIA CHIRURGICA
Elastocompressione Terapia medica
14
  • Altre cause, meno consuete (5 dei casi di varici
    degli arti inferiori), sono costituite da
    angiodisplasie congenite (fistole arterovenose
    congenite multiple, atresie di collettori venosi
    profondi, mancanza o displasia di valvole di vene
    profonde), fistole arterovenose acquisite,
    sindromi compressive pelviche, mancanza o
    inattività della pompa muscolare del polpaccio
    (paralisi, periodi postraumatici, artrosi). La
    diagnosi di malformazioni arterovenose congenite
    ed acquisite può richiedere l'esecuzione di un'
    arteriografia. L'atteggiamento terapeutica più
    adatta va discusso casa per caso e la condotta di
    cura può risultare estremamente complessa e
    multidisciplinare come nel caso delle
    angiodisplasie congenite.
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com