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ECOLABEL EUROPEO

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Esso uno dei principali strumenti adottati per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile. ... (Life Cycle Assessment, LCA), ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: ECOLABEL EUROPEO


1
ECOLABEL EUROPEO
  • Prof. Francesco Saverio Nesci
  • Dott.ssa Carmen La Face

Prof. Francesco Saverio Nesci Dott.ssa Carmen La
Face
2
ECOLABEL
  • LEcolabel è il marchio di qualità ambientale
    attribuito dalla Comunità Europea per
    identificare quei prodotti e servizi che
    rispettano determinati criteri ecologici e
    prestazionali stabiliti a livello europeo.

3
  • Il sistema del marchio Ecolabel si inserisce
    nella politica Comunitaria relativa al consumo e
    alla produzione sostenibile, il cui obiettivo è
    ridurre gli impatti negativi del consumo e della
    produzione sullambiente, sulla salute, sul
    clima e sulle risorse naturali. Il sistema è
    inteso a promuovere attraverso luso del marchio
    Ecolabel, i prodotti che presentano elevate
    prestazioni ambientali.

4
TUTELA AMBIENTE
  • La Tutela dellambiente in cui viviamo e
    lattenzione agli effetti generati su di esso dai
    prodotti e dai servizi che acquistiamo e
    consumiamo, ogni giorno, rappresentano oramai una
    responsabilità comune. I consumatori, per
    orientarsi sulle scelte devono disporre di
    informazioni accessibili, comprensibili,
    pertinenti e credibili sulla qualità ambientale
    dei prodotti e dei servizi.

5
  • La società dei consumi e dei servizi ha un
    forte impatto sullambiente, la portata di tale
    impatto dipende dalle scelte effettuate dal
    consumatore per soddisfare i propri bisogni. La
    domanda di prodotti e servizi rispettosi
    dellambiente rappresenta un potente stimolo per
    le industrie, così come per i fornitori di
    servizi, ad intensificare gli sforzi in materia
    di ambiente e migliorare gli aspetti ambientali,
    lungo tutto il ciclo di vita, dei propri prodotti
    e servizi.

6
  • I consumatori, per orientarsi sulle scelte devono
    disporre di informazioni accessibili,
    comprensibili, pertinenti e credibili sulla
    qualità ambientale dei prodotti e dei servizi.
  • Il marchio Ecolabel Europeo risponde a questa
    esigenza.

7
Marchio EcologicoInformazioni generali
  • L'Ecolabel (vecchio Regolamento CE n. 1980/2000,
    nuovo regolamento CE n. 66/2009) è il marchio
    europeo di qualità ecologica che premia i
    prodotti e i servizi migliori dal punto di vista
    ambientale, che possono così diversificarsi dai
    concorrenti presenti sul mercato, mantenendo
    comunque elevati standard prestazionali. Il
    marchio Ecolabel garantisce il basso impatto
    ambientale del prodotto in tutte le fasi del suo
    ciclo di vita dalle materie prime ai processi di
    lavorazione e al packaging fino alla
    biodegradabilità. Questo vuol dire limitare
    lenergia impiegata nel processo di lavorazione,
    non utilizzare sostanze dannose per lambiente e
    riciclare tutti i materiali in eccesso della
    produzione.

8
  • Il marchio Ecolabel, il cui logo è rappresentato
    da un fiore (la margherita), è uno strumento
  • volontario
  • selettivo e con diffusione a livello Europeo.

9
  • Strumento volontario
  • La richiesta del marchio Ecolabel è del tutto
    volontaria. I fabbricanti, gli importatori o i
    distributori possono richiedere l'Ecolabel, una
    volta verificato il rispetto dei criteri da parte
    dei prodotti.

10
  • Strumento selettivo
  • L'etichetta ecologica è un attestato di
    eccellenza, pertanto viene concessa solo a quei
    prodotti che hanno un ridotto impatto ambientale.
    I criteri ecologici e prestazionali sono messi a
    punto in modo tale da permettere l'ottenimento
    dell'Ecolabel solo da parte di quei prodotti che
    abbiano raggiunto l'eccellenza ambientale. I
    criteri vengono revisionati e resi più
    restrittivi, quando se ne verifichi la necessità,
    in modo da premiare sempre l'eccellenza e
    favorire il miglioramento continuo della qualità
    ambientale dei prodotti.

11
  • I prodotti che espongono il marchio rientrano
    nella categoria dei prodotti ecologici o acquisti
    verdi. Il fine di un marchio ecologico è quello
    di rendere facilmente riconoscibile al
    consumatore un prodotto ecologico permettendo di
    effettuare la propria scelta di acquisto
    consapevole, tenendo conto del principio di
    sostenibilità.

12
  •  lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che
    soddisfa i bisogni del presente senza
    compromettere la possibilità delle generazioni
    future di soddisfare i propri bisogni 

13
  • Questa è la definizione più diffusa fornita nel
    1987 dalla Commissione Indipendente sull'Ambiente
    e lo Sviluppo (World Commission on Environment
    and Development), e poi ripresa dalla
    Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo
    dell'ONU.

14
  • Lelemento centrale di tale definizione è la
    necessità di cercare una equità di tipo
    intergenarazionale le generazioni future hanno
    gli stessi diritti di quelle attuali. Si può
    evincere, inoltre, anche se espresso in maniera
    meno esplicita, un riferimento allequità
    intragenerazionale, ossia allinterno della
    stessa generazione persone appartenenti a diverse
    realtà politiche, economiche, sociali e
    geografiche hanno gli stessi diritti. Il successo
    di tale enunciato, prevalentemente di matrice
    ecologica, ha animato il dibattito
    internazionale, determinando numerosi
    approfondimenti e ulteriori sviluppi del concetto
    di sostenibilità, che nel tempo si è esteso a
    tutte le dimensioni che concorrono allo sviluppo.

15
Schema dello sviluppo sostenibile, alla
confluenza di tre preoccupazioni
16
  • In tale ottica, la sostenibilità è, dunque, da
    intendersi non come uno stato o una visione
    immutabile, ma piuttosto come un processo
    continuo, che richiama la necessità di coniugare
    le tre dimensioni fondamentali e inscindibili
    dello sviluppo Ambientale, Economica e Sociale.

17
  • La concessione del marchio è basata su un sistema
    di analisi che considera lintero ciclo di vita
    del prodotto, applicato ai prodotti divisi per
    gruppi. I criteri ecologici di ciascun gruppo di
    beni e servizi sono definiti usando un approccio
    cosiddetto dalla culla alla tomba (Life Cycle
    Assessment, LCA), che rileva gli impatti dei
    prodotti sullambiente durante tutte le fasi del
    loro ciclo di vita, iniziando dallestrazione
    delle materie prime, dove vengono considerati
    aspetti volti a qualificare e selezionare i
    fornitori, passando attraverso i processi di
    lavorazione, dove sono gli impatti dellazienda
    produttrice ad essere controllati, alla
    distribuzione (incluso limballaggio) ed
    utilizzo, fino allo smaltimento del prodotto a
    fine vita.

18
(No Transcript)
19
SIMBOLO
  • I prodotti ed i servizi che possiedono i
    requisiti previsti dal regolamento si possono
    fregiare del marchio ecologico rappresentato da
    un fiore stilizzato, i cui petali sono
    rappresentati da stelle che circondano la E di
    Europa.

20
(No Transcript)
21
Etichetta facoltativa con campo di testo (la
possibilità per loperatore di utilizzare questo
campo di testo ed il testo utilizzato sono
indicati nei pertinenti criteri del gruppo di
prodotti
22
Sul prodotto appare anche il numero di
registrazione del marchio Ecolabel UE. Tale
numero adotta il seguente formatodove xxxx
indica il paese di registrazione, yyy il gruppo
di prodotti e zzzz il numero assegnato
dallorganismo competente.
23
  • Esso ha finalità di
  • promuovere la concezione, la produzione, la
    commercializzazione e luso di prodotti con un
    minore impatto ambientale durante lintero ciclo
    di vita del prodotto
  • fornire ai consumatori una migliore informazione
    sulle performance ambientali dei prodotti, in
    modo da orientare lacquisto anche in funzione di
    criteri ambientali.

24
I primi marchi ecologici
  • In Europa il primo marchio ecologico, denominato
    Angelo Blu, è stato introdotto in Germania nel
    1977. LAngelo Blu è stato assegnato inizialmente
    a prodotti come carta riciclata, bottiglie a
    rendere, spray senza CFC .

25
  • Marchio Scandinavo
  • Marchio Francese
  • Marchio Olandese
  • Marchio Spagnolo

26
  • Marchio austriaco
  • Marchio USA
  • Marchio Canada
  • Marchio Giapponese

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PRODOTTI ECOLABEL
  • Lampade elettriche
  • Lavastoviglie
  • Lavatrici
  • Lubrificanti
  • Personal Computer
  • Pompe di Calore
  • Prodotti tessili
  • Prodotti vernicianti
  • Substrati di coltivazione
  • Televisori
  • Saponi, shampoo e balsami per capelli
  • Ammendanti
  • Aspirapolvere
  • Calzature
  • Carta per copia e Carta grafica
  • Computer portatili
  • Coperture dure
  • Detergenti multiuso
  • Detersivi per bucato
  • Detersivi per lavastoviglie
  • Detersivi per piatti
  • Edifici
  • Frigoriferi
  • Tessuto-carta
  • Materassi

28
(No Transcript)
29
(No Transcript)
30
(No Transcript)
31
(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
35
Aggiornamento numero prodotti e licenze Ecolabel
Europeo
  • Sono 332 le licenze Ecolabel europeo attualmente
    valide in Italia, per un totale di 10169
    prodotti/servizi etichettati.Il gruppo di
    prodotti con il maggior numero di licenze
    Ecolabel in Italia rimane il servizio di
    ricettività turistica con 199 licenze seguito da
    quello relativo ai detergenti multiuso e per
    servizi sanitari (22 licenze) e al servizio di
    campeggiocon 17 licenze .

36
(No Transcript)
37
Il trend di forte crescita nel tempo del numero
di licenze Ecolabel rilasciate in Italia per il
servizio di ricettività turistica è ben
evidenziato nel grafico 2.
38
Le elaborazioni grafiche mostrano un trend
positivo di crescita nel tempo (1998-2009) anche
del numero totale di licenze Ecolabel rilasciate
e del numero di prodotti e servizi etichettati .
39
La regione italiana con il maggior
numero di licenze Ecolabel totali (prodotti e
servizi) è il Trentino Alto Adige (122 licenze)
seguita dalla Emilia Romagna e dalla Toscana
(entrambi 39 licenze),
40
La ripartizione geografica delle licenze
Ecolabel per lItalia mostra inoltre un netta
prevalenza di licenze rilasciate al Nord (74)
seguito dal Centro (15) e infine da Sud e Isole
(10).Da notare poi che l1 delle licenze è
stato rilasciato allestero (in Francia)
41
Prodotti tessili
  • I prodotti tessili  (t-shirt, lenzuola, stoffe
    ect.)  che sono stati etichettati con la
    margherita Ecolabel indicano
  • Una riduzione del rischio di allergie a certe
    sostanze chimiche
  • La  riduzione dell'emissioni inquinanti in aria e
    acqua durante il processo di produzione
  • L'assenza di residui di sostanze dannose sia per
    la salute che per l'ambiente.

42
Tessuto carta
  • I prodotti "tessuto carta" come la carta
    igienica, il rotolo asciugatutto, i fazzoletti,
    che sono stati etichettati con la margherita
    Ecolabel indicano
  • L'utilizzo di fibre riciclate o di fibre vergini
    provenienti da foreste a gestione sostenibile
  • La limitazione delle emissioni di anidride
    carbonica e solforosa durante la produzione
  • La riduzione dell'emissioni inquinanti nelle
    acque durante il processo.

43
Prodotti vernicianti
  • Le pitture e le vernici che sono state
    etichettate con la margherita Ecolabel indicano
  • L'uso di pigmenti (sostanze che determinano la
    prestazione della vernice) derivanti da processi
    ambientalmente compatibili
  • Un minori rilascio di solventi
  • L'assenza di metalli pesanti, di sostanze
    tossiche e cancerogene.

44
(No Transcript)
45
Personal computer e Computer portatili
  • I personal computer ed i portatili etichettati
    con la margherita Ecolabel indicano
  • Il consumo di minore energia  durante l'uso ed in
    stad-by
  • Un contenuto inferiore di sostanze dannose per la
    salute e per l'ambiente
  • Che sono disassemblabili facilmente ed i cui
    componenti siano riciclabili
  • Che sono corredati da un manuale d'uso
  • Che, al termine del loro ciclo di vita, siano
    ritirati dai produttori/distributori

46
(No Transcript)
47
I criteri per l Ecolabel Europeo
  • Per ogni tipologia merceologica, le
    caratteristiche principali dei criteri Ecolabel
    sono riassumibili in tre semplici espressioni
    selettività, approccio multicriterio, procedure
    rigorose. SelettivitàL Ecolabel europeo
    viene attribuito unicamente ai prodotti che hanno
    un impatto ridotto sullambiente e che
    garantiscono il rispetto dei criteri ecologici
    stabiliti dalla Commissione Europea, mantenendoli
    nel tempo.

48
Approccio multicriterio
  • I criteri ecologici per ogni categoria di
    prodotto vengono definiti seguendo un approccio
    globale che permette di determinare limpatto del
    prodotto in ogni momento del suo ciclo di vita,
    dallestrazione delle materie prime
    alleliminazione dopo luso, passando dalla
    fabbricazione, la distribuzione e
    lutilizzazione.Sulla base dei risultati
    dellanalisi del ciclo di vita, e fermi restando
    gli aspetti prestazionali, per ogni prodotto
    vengono definiti criteri ecologici tali da
    rendere minimi gli impatti sullambiente.

49
Gli aspetti ambientali considerati sono
  • la tutela dalla qualità dellaria
  • la salvaguardia della qualità delle risorse
    idriche
  • la protezione del suolo
  • il contenimento della produzione di rifiuti
  • il risparmio energetico
  • la tutela delle risorse naturali
  • il contenimento del cambiamento climatico
  • la protezione dellozono stratosferico
  • il contenimento dei rischi naturali
  • il miglioramento del clima acustico
  • la tutela della biodiversità

50
  • Procedure rigoroseI criteri per lassegnazione
    del marchio di qualità ecologica europea Ecolabel
    sono il risultato sia di studi scientifici sia di
    unampia consultazione allinterno del Comitato
    dellUnione Europea per il marchio ecologico,
    Comitato composto dagli Organismi competenti
    degli Stati membri, da rappresentanti delle
    organizzazioni ambientaliste, da associazioni dei
    consumatori e dell'industria, da sindacati nonché
    da rappresentanti delle piccole e medie imprese
    (PMI) e del mondo del commercio. Per ogni
    tipologia di prodotto, i criteri proposti dal
    Comitato devono essere approvati dagli Stati
    Membri dellUnione Europea e ratificati
    attraverso una Decisione della Commissione
    Europea prima di poter essere utilizzati per
    lattribuzione dellEcolabel ai richiedenti.I
    criteri hanno una validità di tre/cinque anni al
    termine di tale periodo vengono sottoposti a
    revisione in funzione dei progressi scientifici e
    tecnologici avvenuti nonché dellevoluzione del
    mercato al fine di migliorare progressivamente le
    prestazioni ecologiche dei prodotti etichettati
    Ecolabel europeo.

51
Procedura di assegnazione
52
  • Il produttore, limportatore o il negoziante
    contatta lOrganismo Nazionale Competente di uno
    dei paesi che aderiscono al sistema, in Italia,
    la domanda di assegnazione, deve essere
    indirizzata al Comitato Ecolabel-Ecoaudit
    (Organismo Competente Ecolabel Italia).
  • L'uso del marchio di qualità ecologica è
    subordinato al versamento di una tassa di
    deposito della domanda compresa tra 200 e 1.200
    euro. Ma il regolamento precisa che nel caso
    delle PMI non deve superare 600 euro, mentre per
    le microimprese non può andare oltre 350 euro. La
    tassa di deposito, inoltre, è ridotta del 20
    per i richiedenti che siano già in possesso di
    una certificazione secondo le norme EMAS e/o ISO
    14001, a determinate condizioni. L'organismo
    competente, poi, può imporre a ogni richiedente
    cui sia stato assegnato un marchio di qualità
    ecologica il versamento di diritti annuali fino a
    1.500 euro per l'utilizzazione del marchio. Nel
    caso delle PMI, l'importo massimo non deve però
    superare 750 euro, mentre per le microimprese,
    non potrà oltrepassare 350 euro.

53
  • Il Comitato Ecolabel-Ecoaudit effettua
    listruttoria tecnico- amministrativa utilizzando
    le informazioni fornite dal richiedente e i
    risultati delle analisi eseguite presso
    laboratori indipendenti. Terminata listruttoria,
    se il prodotto soddisfa i criteri ecologici e
    prestazionali previsti, decide in merito
    allassegnazione, e se lesito è positivo,
    informa la Commissione Europea che intende
    concedere il marchio ecologico. La Commissione
    pubblica lassegnazione sul sito dellEcolabel.

54
Ecolabel per un turismo di qualità
  • Il 14 aprile 2003, con la Decisione
    2003/287/CE, la Commissione Europea ha
    ufficialmente esteso lapplicabilità
    dellecolabel, il marchio comunitario di qualità
    ecologica, ai servizi di ricettività turistica.
    Con Decisione 2005/338/CEE lapplicabilità del
    marchio Ecolabel è stata a sua volta estesa anche
    al servizio di campeggio.

55
MOTIVI
  • Alla base delliniziativa comunitaria cè
    lintento di incoraggiare le strutture nonché gli
    stessi turisti al rispetto dellambiente ed al
    risparmio di risorse naturali.
  • La visibilità e la credibilità del marchio,
    fondato sul rispetto scrupoloso di una serie di
    criteri, consentono alle strutture che lo
    ricevono di distinguersi, a livello europeo, per
    limpegno al miglioramento della qualità
    ambientale e forniscono agli utenti garanzie
    sicure circa lefficienza delle misure di
    protezione adottate.

56
ECOLABEL VANTAGGI PER LE STRUTTURE
RICETTIVE E CAMPEGGI
  • Vantaggi di costo legati all'eco-efficienza.
  • Pubblicità derivante dall'alta visibilità del
    marchio.
  • Segnalazione di merito sulle  guide di settore.

57
ECOLABEL GARANZIE PER IL TURISTA
  • Contenimento dellinquinamento atmosferico,
    idrico e del suolo
  • Corretta gestione e differenziazione dei rifiuti
  • Riduzione degli sprechi energetici e di risorse
  • Salvaguardia della biodiversità
  • Alimentazione sana e corretta, che attinge in
  • parte alle produzioni biologiche.

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  • Oltre a garantire benessere ed eco-qualità ai
    turisti, lEcolabel apporta tutta una serie di
    benefici alla struttura ricettiva che lo applica,
    in particolare
  • 1. Vantaggi di costo legati all'eco-efficienza
    ladozione di misure di carattere ambientale
    richiede tempi e sforzi, a volte anche notevoli,
    ma contribuisce a mettere a nudo quelli che sono,
    sotto il profilo ecologico ed economico, veri e
    propri punti di debolezza di una struttura
    turistica o di unorganizzazione inoltre
    promuove lo sviluppo dellinnovazione. La
    riduzione del consumo di risorse naturali quali
    combustibili fossili, energia ed acqua consente,
    a fronte di un investimento iniziale, una
    riduzione considerevole dei costi nel medio-lungo
    periodo

59
  • 2. Pubblicità derivante dallalta visibilità del
    marchio la visibilità delletichetta ecologica
    europea rappresenta, per le strutture che
    riescono ad ottenerla, una forma ulteriore di
    pubblicità e un fattore di scelta assolutamente
    discriminante, soprattutto da parte dei turisti
    più sensibili al rispetto ed alla salvaguardia
    dellambiente e sono sempre di più. Il marchio
    comunica al cliente che il prezzo pagato non
    tiene conto esclusivamente delle esigenze
    personali e della voglia di divertimento, ma
    contribuisce a dare allambiente delle
    possibilità in più.

60
Come si ottiene lEcolabel per il turismo
  • Il percorso che porta una struttura ad ottenere
    il marchio europeo di qualità ecologica si
    sviluppa in tre fasi
  • preparazione
  • richiesta ed esame
  • assegnazione dellEcolabel e rinnovo del
    contratto

61
Preparazione
  • La struttura turistica interessata è chiamata a
    verificare e dimostrare la conformità del proprio
    servizio e delle proprie strutture ai parametri
    stabiliti attraverso auto-certificazioni,
    dichiarazioni rilasciate da fornitori o da parti
    terze, verifiche ispettive da parte
    dellorganismo di controllo.
  • Per agevolare la preparazione della
    documentazione e facilitare la successiva
    istruttoria, lOrganismo competente mette a
    disposizione un manuale del richiedente
    contenente indicazioni tecniche e i moduli di
    verifica.

62
Richiesta ed esame
  • Accertatosi dellidoneità della struttura il
    richiedente invia tutta la documentazione
    allOrganismo Competente (Comitato
    Ecolabel/Ecoaudit) il quale può richiedere
    eventuali integrazioni o effettuare eventuali
    visite ispettive presso la struttura.

63
Assegnazione dellEcolabel e rinnovo del contratto
  • Se la domanda ha esito positivo il Comitato
    assegna la licenza con validità su tutto il
    territorio europeo. Il contratto di assegnazione
    viene rinnovato con procedura semplificata ogni
    volta che i criteri per il relativo gruppo di
    prodotti subiscono delle modifiche.

64
  • Le strutture turistiche che si fregiano del
    marchio ecologico europeo si distinguono per
    limpegno verso la salvaguardia dellambiente e,
    di riflesso, della salute umana.
  • Sempre più il turista di oggi, in particolare
    quello che preferisce la vacanza in campeggio,
    una volta definita la destinazione, sceglie la
    struttura ricettiva che maggiormente si distingue
    per il numero dei servizi erogati e per un
    adeguato impatto che la stessa ha nellambiente
    che la circonda. 
  • Le principali guide del settore del turismo
    allaria aperta, nei criteri di valutazione delle
    strutture ricettive, hanno inserito negli ultimi
    anni quelli legati allimpegno verso la
    salvaguardia dellambiente. Le certificazioni ISO
    14000, EMAS e Ecolabel certificano lattenzione
    di unazienda nei confronti dellambiente
    diventando ottimo veicolo promozionale in
    particolare per i turisti del centro nord
    Europa.

65
La forza dell Ecolabel deriva da precise
caratteristiche
  • è lunico ad essere realmente europeo, valido nei
    ventisette Stati membri dellUE
  • è un marchio pubblico sviluppato sotto lautorità
    delle istituzioni europee
  • è volontario, in quanto ladesione al sistema è
    facoltativa
  • i criteri sono sviluppati in base ad unampia
    consultazione di tutte le parti interessate le
    autorità pubbliche, la grande industria, le
    piccole e medie imprese, i distributori, i
    rappresentanti dei consumatori, le organizzazioni
    ambientaliste non governative... e altri
  • prende in considerazione tutte le fasi del ciclo
    di vita dei prodotti e dei servizi
  • il marchio non è quindi legato ad uno specifico
    aspetto o limitato alle caratteristiche di un
    singolo prodotto/servizio, ma utilizza lo stesso
    logo per unampia gamma di gruppi di
    prodotti/servizi ed è pertanto facilmente
    riconoscibile dai consumatori
  • non si tratta di autodichiarazione del
    fabbricante o dellerogatore di servizi, in
    quanto lottemperanza ai criteri è verificata,
    certificata e controllata da una terza parte
    indipendente
  • è un marchio selettivo, in quanto destinato ai
    prodotti/servizi migliori, allinterno di un
    gruppo di prodotto/servizio, in termini di
    ecocompatibilità

66
  • I prodotti ed i servizi che possiedono i
    requisiti previsti dal regolamento si possono
    fregiare del marchio ecologico rappresentato da
    un fiore stilizzato, i cui petali sono
    rappresentati da stelle che circondano la E di
    Europa , facilmente riconoscibile da parte dei
    consumatori. Il marchio informa che i prodotti
    sono in grado di ridurre gli impatti ambientali
    negativi rispetto agli altri prodotti dello
    stesso gruppo, contribuendo così ad un uso
    efficiente delle risorse ed a un elevato livello
    di protezione ambientale.

67
  • Differenziando tra licenze rilasciate per
    prodotti e quelle assegnate a servizi
    (ricettività turistica e campeggio) si osserva
    che il Trentino Alto Adige mantiene il suo
    primato esclusivamente per licenze Ecolabel
    legate ai servizi (tutte le licenze del Trentino
    sono state assegnate infatti a servizi turistici
    e di campeggio).Le regioni italiane con maggior
    numero di licenze Ecolabel per la categoria
    prodotti invece risultano essere la Lombardia
    con 33 licenze, lEmilia Romagna con 26 e la
    Toscana con 19 licenze assegnate a prodotti.

68
(No Transcript)
69
Green public procurement
  • Il Green Public Procurement (GPP) (in italiano
    Acquisti verdi della Pubblica amministrazione) è
    lintegrazione di considerazioni di carattere
    ambientale nelle procedure di acquisto della
    Pubblica Amministrazione, cioè è il mezzo per
    poter scegliere "quei prodotti e servizi che
    hanno un minore, oppure un ridotto, effetto sulla
    salute umana e sull'ambiente rispetto ad altri
    prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo"
    (U.S. EPA 1995). Acquistare verde significa
    quindi acquistare un bene/servizio tenendo conto
    degli impatti ambientali che questo può avere nel
    corso del suo ciclo di vita dallestrazione della
    materia prima, allo smaltimento del rifiuto
    (ovvero "dalla Culla alla Tomba"). Esso è uno dei
    principali strumenti adottati per mettere in atto
    strategie di sviluppo sostenibile.

70
  • La pratica del Green Public Procurement consiste
    nella possibilità di inserire criteri di
    qualificazione ambientale nella domanda che le
    Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di
    acquisto di beni e servizi finalizzata da un lato
    a diminuire il loro impatto ambientale dall'altro
    possono esercitare un effetto traino sul
    mercato dei prodotti ecologici. Gli acquisti
    pubblici, infatti, rappresentano in Italia circa
    il 17 del Prodotto Interno Lordo (PIL) e nei
    Paesi dellUnione Europea circa il 14.

71
Il GPP nell'Unione Europea e in Italia
  • Il ricorso allo strumento GPP viene incoraggiato
    da alcuni anni dall'Unione Europea che ne parla
    diffusamente sia nel "Libro Verde sulla politica
    integrata dei prodotti" del 1996, sia nel Sesto
    Programma d'Azione in campo ambientale e
    sviluppato nella Politica Integrata di Prodotto
    (IPP - Integrated Product Policy). È però la
    direttiva 2004/18/CE del 31 marzo 2004, relativa
    al coordinamento delle procedure di
    aggiudicazione degli appalti pubblici di
    forniture, di servizi e di lavori che, a livello
    normativo, riconosce la possibilità di inserire
    la variabile ambientale come criterio di
    valorizzazione dellofferta.
  • In Italia il Green Public Procurement non è
    obbligatorio, però esistono alcune norme che ne
    sollecitano lintroduzione stabilendo dei
    requisiti specifici o degli obiettivi per
    lacquisto e/o utilizzo di determinati prodotti o
    servizi.

72
  • NUOVO REGOLAMENTO CE N.66/2009
  • Ad oggi sono inoltre circa 500 le imprese che
    producono prodotti Ecolabel, per un fatturato
    totale di oltre 1 miliardo di euro l'anno.
    Ritenendo tale somma estremamente ridotta
    rispetto al potenziale mercato UE, la Commissione
    ha proposto per tale motivo una revisione del
    vigente regolamento al fine di ampliare il numero
    di gruppi di prodotti che possono dotarsi del
    marchio.

73
  • Ora il nuovo regolamento (Regolamento CE n.
    66/2009 in vigore dal 19 febbraio), ha
    lobiettivo di aumentare il numero dei prodotti
    che portano il fiore dai ventisei attuali ad
    almeno 40 entro il 2015, iniziando con
    linclusione dei rivestimenti a base di legno a
    patto che rispettino standard precisi come un
    basso impatto ambientale e la riduzione del
    consumo energetico e di sostanze tossiche.Tra le
    altre tipologie sotto valutazione saranno
    alimenti e mangimi, compresi anche quelli
    biologici. Il sistema Ecolabel auspica alla
    promozione di prodotti ad elevate prestazioni
    ambientali al fine di ridurre gli impatti
    negativi del consumo e della produzione oltre che
    sullambiente anche sulla salute, sul clima e
    sulle risorse naturali. Naturalmente per ottenere
    il marchio sono previsti molteplici criteri ed
    analisi per la valutazione della qualità dei
    prodotti che richiedono la certificazione, ma il
    nuovo regolamento ne semplifica la procedura
    dassegnazione, eliminando gli oneri economici
    per piccole e medie imprese.

74
  • Pertanto, il regolamento si applica a tutti i
    beni e i servizi destinati alla distribuzione, al
    consumo o all'uso sul mercato comunitario, a
    titolo oneroso o gratuito. Ma non ai medicinali
    per uso umano né a quelli per uso veterinario. Il
    marchio di qualità ecologica, inoltre, non potrà
    essere assegnato a prodotti contenenti sostanze o
    preparati/miscele classificati come tossici,
    pericolosi per l'ambiente, cancerogeni, mutageni
    o tossici per la riproduzione. Tuttavia, per
    determinate categorie di prodotti contenenti tali
    sostanze la Commissione potrà adottare misure di
    deroga, ma solo qualora non sia tecnicamente
    fattibile sostituirli in quanto tali ovvero
    mediante l'utilizzo di materiali diversi o
    mediante modifiche a livello della
    progettazione. Nessuna deroga, però, potrà
    essere concessa a prodotti di questo tipo,
    soggetti a autorizzazione in forza al regolamento
    REACH, presenti in miscele o in un articolo in
    concentrazioni superiori allo 0,1 (p/p).
  •  

75
  • Il regolamento prevede che, prima di elaborare
    criteri Ecolabel per gli alimenti e i mangimi, la
    Commissione dovrà realizzare uno studio, entro il
    31 dicembre 2011, volto a esplorare se sia
    fattibile stabilire criteri affidabili relativi
    alle prestazioni ambientali durante l'intero
    ciclo di vita dei prodotti in questione, inclusi
    quelli della pesca e dell'acquacoltura. Detto
    studio dovrebbe esaminare con particolare
    attenzione l'impatto di eventuali criteri
    Ecolabel sugli alimenti, sui mangimi e sui
    prodotti agricoli biologici non trasformati. Esso
    dovrebbe valutare la possibilità di assegnare il
    marchio Ecolabel solo ai prodotti certificati
    come biologici, per evitare confusioni per i
    consumatori. Alla luce dei risultati di tale
    studio, la Commissione deciderà se è fattibile
    elaborare criteri Ecolabel per alimenti e mangimi
    e, in caso affermativo, per quali gruppi di tali
    prodotti.

76
Un piano d'azione per la promozione dell'Ecolabel
  • Per sostenere lo sviluppo del sistema Ecolabel,
    gli Stati membri e la Commissione dovranno
    concordare, in collaborazione con il CUEME, un
    piano d'azione specifico per promuovere l'uso del
    marchio comunitario mediante azioni di
    sensibilizzazione e campagne d'informazione ed
    educazione del pubblico rivolte a consumatori,
    produttori, fabbricanti, fornitori di servizi,
    acquirenti pubblici, venditori all'ingrosso e al
    dettaglio, nonché al pubblico in generale. Ma
    anche attraverso la promozione della diffusione
    del sistema, in particolare presso le PMI. E'
    anche precisato che l'Ecolabel potrà essere
    promosso tramite il suo sito dove è possibile
    acquistare i prodotti che ne sono muniti.  
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