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Docente: Michela Pellicelli

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Title: Docente: Michela Pellicelli


1
Docente Michela Pellicelli Seminari dott.ssa
Carlotta Meo Colombo dott.ssa Nicoletta
Spagnolo
2
ECONOMIA DEI GRUPPI E DELLE CONCENTRAZIONI
AZIENDALI
  • I gruppi aziendali nozione e tipologia.
  • La genesi dei gruppi e le motivazioni che
    spingono alla formazione dei gruppi aziendali.
  • Dimensioni, diversificazione, internazionalizzazio
    ne.
  • Aspetti economici valutazione delleconomicità,
    creazione di valore per gli azionisti e
    responsabilità sociale nei grandi gruppi
    aziendali, con particolare riferimento alle
    misure di performance principalmente adottate.
  • Il sistema della qualità dei gruppi aziendali e
    la ricerca di forme intermedie tra azienda e
    mercato.
  • Le valutazioni economiche relative
    alloffshoring.
  • La crescita dei gruppi aziendali per via esterna
    e riassetti societari.
  • Le acquisizioni come strumento di
    ristrutturazione del corporale portfolio, le fasi
    del processo di acquisizione e i criteri di
    acquisto.
  • Dai gruppi alle fusioni e principali differenze
    rispetto alle aziende divise.

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ECONOMIA DEI GRUPPI E DELLE CONCENTRAZIONI
AZIENDALI
  • PROGETTI OBBLIGATORI (SINO A 15 PUNTI)
  • - Lavoro di gruppo con analisi su un gruppo
    aziendale a scelta, struttura, partecipazioni ed
    operazione straordinaria di interesse.
  • - Lavoro individuale con analisi guidata di
    informazioni sulle Top companies (il format sarà
    disponibile on line per a.a. 2013/2014.
  • - Orale (anche con scritto a domande aperte).
  • I materiali di preparazione allesame e le slide
    sono disponibili on line alla pagina personale
  • http//economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/pel
    licelli/didattica.htm
  • Password slide EGMPDC
  • Il tesario aggiornato di questanno sarà reso
    disponibile on line al termine del corso.

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ECONOMIA DEI GRUPPI E DELLE CONCENTRAZIONI
AZIENDALI
  • Testo in corso di pubblicazione
  • Pellicelli M., Economia dei gruppi, FrancoAngeli,
    2014.
  • Bibliografia consigliata per approfondimento
    (biblioteca)
  • Gaughan P.A., Mergers, Acquisitions and Corporate
    Restructurings, Wiley Sons, New York, 2007.
  • Pellicelli M., Creazione di valore e Value Based
    Management, Giappichelli, Torino, 2007.
  • Pellicelli M., Loutsourcing e loffshoring
    nelleconomia dellimpresa, Giappichelli, Torino,
    2009.
  • Zattoni A., Economia e governo dei gruppi
    aziendali, Egea, Milano, 2000.

5
I GRUPPI AZIENDALI
  • La nascita dei gruppi aziendali intesi in senso
    moderno è dovuta principalmente ad alcune
    circostanze emerse negli Stati Uniti.
  • Divieto di detenzione di partecipazioni al
    capitale in altre aziende. La legge consentiva la
    formazione di trust - assegnando così ad un
    fiduciario diritti su propri beni -. Si
    formarono parecchi trusts che dominarono i
    mercati di molte materie prime e dei trasporti
    ferroviari (prima tra tutti Standard Oil Company)
  • Emanazione dello Sherman Act nel 1890, con i
    quali si vietavano i trust e le cospiracy volti a
    limitare la libera concorrenza negli Stati Uniti.
  • Emanazione di una legge del New Jersey nel 1893,
    che consentiva alle società aventi sede legale
    nello Stato di acquisire partecipazioni di
    capitale in altre società.
  • Numerose società trasferirono così la sede legale
    in New Jersey. In seguito il possesso di
    partecipazioni venne ammesso in tutti gli Stati
    Uniti.

6
I GRUPPI AZIENDALI
I gruppi aziendali sono molto diffusi in quanto
nel tempo le grandi aziende conglomerate hanno
optato per queste strutture più snelle che
presentano molti vantaggi, soprattutto gestionali
e di controllo. I grandi colossi internazionali
di tutti i settori sono organizzati sotto forma
di gruppi aziendali, pensiamo al settore
automotive Fiat, General Motors, Volkswagen,
BMW, Toyota, Suzuki, ecc. sono tutti gruppi
aziendali.
7
PRIME DEFINIZIONI
  • I GRUPPI AZIENDALI
  • Esistono diverse definizioni di gruppi aziendali.
  • Il gruppo in senso stretto è un aggregato
    aziendale fra più aziende dotate di autonomia
    giuridica ma soggette al controllo economico,
    mediante partecipazioni al capitale, da parte di
    un unico soggetto che governa lo stesso secondo
    un indirizzo gestionale unitario.
  • Possiamo quindi parlare di gruppo aziendale in
    senso sttretto se si verificano
    contemporaneamente le seguenti condizioni
  • pluralità dei soggetti aziendali
  • unicità del soggetto economico
  • controllo mediante partecipazioni di capitale
  • direzione unitaria

8
PRIME DEFINIZIONI
- CARATTERISTICHE E TIPOLOGIE DEI GRUPPI
AZIENDALI - MOTIVAZIONI PER LA FORMAZIONE -
OBIETTIVI AZIENDALI - SVILUPPO/STABILITA/CONTRAZI
ONE
9
Attraverso lanalisi SWOT l impresa individua da
un lato i fattori esterni opportunità e minacce
che definiscono lattrattività del settore,
dallaltro i fattori interni forze e debolezze
che definiscono la propria posizione
competitiva. Dalla combinazione di questi due
elementi emergono varie opzioni.
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Il modello attrattività del settore/posizione
competitiva
Posizione competitiva dei business Posizione competitiva dei business Posizione competitiva dei business
FORTE MEDIA DEBOLE
ALTA 1 Sviluppo Concentrazione attraverso lintegrazione verticale 2 Sviluppo Concentrazione attraverso lintegrazione orizzontale 3 Contrazione Turnaround
MEDIA 4 Stabilità Attesa da buona posizione 5 Stabilità Attesa da posizione debole Sviluppo Concentrazione attraverso lintegrazione orizzontale 6 Contrazione Impresa in posizione captive o disinvestimento
DEBOLE 7 Sviluppo Diversificazione concentrica 8 Sviluppo Diversificazione conglomerata 9 Contrazione Fallimento o liquidazione
Attrattività del settore
11
  • Le 9 celle tre categorie di opzioni
  • sviluppo, che comprendono sia la concentrazione
    allinterno del settore in cui limpresa opera
    (celle 1, 2 e 5) sia la diversificazione
    attraverso la quale lo sviluppo è generato al di
    fuori del settore (celle 7 e 8)
  • stabilità (celle 4 e 5), che indicano come
    limpresa possa perseguire la mission e gli
    obiettivi attuali senza un significativo
    cambiamento nelle strategie
  • contrazione (celle 3, 6 e 9), a indicare le vie
    che limpresa può adottare per ridurre il campo
    di azione.

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Sviluppo
Concentrazione
Diversificazione
Integrazione VERTICALE
Conglomerata
Integrazione ORIZZONTALE
Concentrica
13
1.unimpresa in fase di sviluppo può correggere
errori e inefficienze più facilmente di una che
sceglie la strada della stabilità 2.unimpresa
in fase di sviluppo offre molte opportunità di
avanzamento e miglioramento professionale ai
collaboratori.
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  • Le due opzioni principali sono
  • concentrazione in un solo settore, opzione
    adottata quando il ritmo di espansione o altri
    fattori rendono particolarmente attraente il
    settore
  • diversificazione in più settori, attuata quando
    invece il settore in cui limpresa opera non ha
    sufficiente attrattività. E in genere preferita
    dalle imprese a bassa redditività.

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COME REALIZZARE LO SVILUPPO COME REALIZZARE LO SVILUPPO
Acquisizioni Fusioni e incorporazioni Alleanze Joint venture Franchising Licensing Contratti Relazioni di lungo termine
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  • Se limpresa decide di concentrare le risorse
    nelle attività che già svolge può scegliere fra
  • integrazione verticale, ossia muovere lungo la
    linea che idealmente unisce le fonti di materie
    prime e di altri fattori della produzione alla
    distribuzione finale
  • integrazione orizzontale, cioè estendere
    lattività che svolge in altri mercati
    geografici, oppure acquistare concorrenti che
    svolgono le stesse attività, oppure stringere
    alleanze.

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  • La diversificazione può essere
  • concentrica, costruita gradualmente intorno a un
    nucleo centrale stessi clienti, stessi mercati,
    stesse tecnologie.
  • conglomerata possiede semplicemente un legame
    derivante dallobiettivo di massimizzare il
    valore per gli azionisti (dividendi e aumento del
    valore del capitale).

18
Stabilità
Attesa da posizione debole
Attesa da buona posizione
19
Pausa il gruppo non rinuncia allo sviluppo, ma
preferisce attendere e investire al proprio
interno, migliorando lorganizzazione, riducendo
i costi fissi e aumentando lefficienza dei
processi di gestione. Procedere con cautela
indica una strategia relativa ad una situazione
in cui lambiente competitivo e la domanda
possono rapidamente cambiare.
20
Nessun cambiamento esprime una decisione di
attesa dettata da eventi negativi di cui non si
conoscono ancora le conseguenze. Profit
strategy consiste principalmente nel rinviare o
ridurre spese di RS, di manutenzione e di
pubblicità e altre al fine di stabilizzare i
profitti.
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Contrazione
Captive o cessione
Abbandonare (Fallimento o liquidazione)
Turnaround
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Due stadi del turnaround Ritirata
(retrenchment) fase iniziale del turnaround e
mira a fermare il declino, a stabilizzare la
situazione. Recupero la seconda fase del
turnaround, in cui limpresa riacquista
gradualmente le posizioni che aveva prima della
crisi.
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Captive una risposta può consistere nel
trasformarsi in unimpresa captive, un
sub-fornitore nei confronti dei maggiori clienti,
proponendo loro contratti di lungo termine.
Cessione parziale Per unimpresa che si trovi in
una fase di stagnazione o contrazione del
mercato, che valuti difficile una ripresa
(turnaround) e al tempo stesso non voglia
totalmente abbandonare, esiste la possibilità di
una cessione parziale. Può essere una linea di
prodotti, unintera business unit.
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Se le condizioni sono disperate e il gruppo non
intende tentare un recupero, il fallimento o la
liquidazione sono preferibili Fallimento Fase
molto difficile, che raramente il management
percorre perché significa riconoscere di avere
fallito la propria missione.
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Liquidazione Smembramento delle varie attività e
loro vendita. Decisione molto sofferta, ma
necessaria quando la vita del gruppo si prolunga
in condizioni molto difficili, in presenza di
forti perdite, e quando la gestione assorbe
risorse del gruppo senza possibilità di recupero.
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ECONOMIA DEI GRUPPI E DELLE CONCENTRAZIONI
AZIENDALI
  • ALCUNE DOMANDE TIPO
  • (VEDI TESARIO)
  • Principali classificazioni per i gruppi aziendali
  • Come può svilupparsi un gruppo aziendale?
  • Quali sono gli obiettivi di lungo termine
    generalmente adottati dai gruppi?
  • Quali misure di performance per la creazione di
    valore per gli azionisti?
  • Quali misure di performance per la Corporate
    Social Responsibility?
  • Quali sono le forme di sviluppo per un gruppo
    aziendale?
  • Cosa sintende per internal new venture?
  • Perché molte fusioni e acquisizioni falliscono?
  • Perché è importante la valutazione del
    portafoglio di business?
  • Quando il gruppo decide di attuare una
    ristrutturazione aziendale?
  • Quali sono le fasi di un turnaround aziendale?
  •  Vantaggi e rischi del ricorso alloutsourcing e
    alloffshoring.
  • Principali fasi per la realizzazione
    delloutsourcing.
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