Title: Indicazioni per il curricolo
1Indicazioni per il curricolo
- Demetrio Gracceva
- USR Lazio
- Settembre 2007
2Indicazioni per il curricolo
- Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007
- la prima fase (settembre-dicembre 2007) è quella
di informazione, di lettura, di comprensione e di
approfondimento del contenuto delle Indicazioni,
dei criteri di fondo, dei principi ispiratori,
delle implicazioni per le scuole e per gli
insegnanti. - valutazione a cura dellInvalsi
- tutor
- portfolio
- Ipotesi di modelli organizzativi
3Indicazioni per il curricolo
- Sperimentazione biennale
- Fondata sullattenzione alle buone pratiche, ai
piccoli passi concreti di miglioramento
rinunciando alla prospettiva illusoria della
grande riforma risolutiva di tutti i problemi
della scuola - Costruita su momenti di riflessione,
integrazione, valutazione e validazione delle
Indicazioni anche interagendo con la Commissione
attraverso un forum - Assistita da un piano di accompagnamento e di
supporto al fine di pervenire alla definizione di
un testo partecipato e condiviso
4Le precedenti Indicazioni nazionali per i piani
di studio personalizzati (1)
- personalizzazione vs individualizzazione
- anticipo
- superamento del tempo pieno
- valutazione alunni a cura dellInvalsi
- tutor
- portfolio
- ipotesi di modelli organizzativi
5Le precedenti Indicazioni nazionali per i piani
di studio personalizzati (2)
- esemplificazioni di orari settimanali delle
attività - determinazione tempi
- attenzione su alcuni contenuti (le tre i)
- profilo educativo culturale e professionale
- Raccomandazioni per lattuazione delle
indicazioni nazionali - obiettivi generali, obiettivi specifici di
apprendimento, obiettivi formativi
6Centralità del decreto sullautonomia (Dpr.
275/99)
- Lautonomia scolastica, lunica illuminata ...
riforma degli ultimi anni, ha in sé tutte le
potenzialità necessarie allo sviluppo della
dimensione comunitaria della scuola. Ma in questi
anni è stata soffocata, mortificata, non
implementata E urgente invertire la rotta
passa anche da qui il recupero di quella
credibilità sociale e di quella dignità
professionale a cui giustamente aspira il
personale della scuola (Intervento del ministro
alla Camera).
7Centralità del decreto sullautonomia (Dpr.
275/99)
- Lo spacchettamento del monte-ore nella somma
di attività diverse, determinato nella precedente
legislatura, oltre a provocare rischi di
privatizzazione familistica del curricolo, ha
riproposto una divisione tra il tempo dell
istruzione e il tempo dei servizi che la scuola
italiana aveva superato da trentanni,
mortificando le prerogative e le responsabilità
dellautonomia scolastica e della comunità
scuola. (Ivi) -
8Centralità del decreto sullautonomia (Dpr.
275/99)
- Tra gli impegni delloggi, cè il ripristino
delle condizioni che consentano alle autonomie
scolastiche di attivare il tempo pieno e il tempo
prolungato come un modello didattico Anche sui
dispositivi introdotti dal governo precedente,
come il Portfolio e il Tutor, lazione del
governo non riguarda solo lemendamento di ciò
che è inadeguato o non praticabile la nostra
bussola sta nel restituire allautonomia
scolastica le scelte che le spettano, e la sua
piena responsabilità . (Ivi)
9Centralità del decreto sullautonomia (Dpr.
275/99)
- Sulle caratteristiche del modello didattico,
così come sulla strutturazione dei curricoli,
limpegno ad evitare qualsiasi forzatura
statalista e dirigista è totale. In questo
quadro, è da rivedere la logica stessa implicita
nellemanazione delle Indicazioni Nazionali. Lo
Stato non è portatore di una sua pedagogia e di
una sua metodologia didattica, il suo compito è
un altro, quello di definire gli obiettivi
formativi sulla cui base diventa possibile anche
una seria e scientifica valutazione dei risultati
del sistema e delle singole istituzioni
scolastiche mentre è alle autonomie scolastiche
che spetta la progettazione dei curricoli. (Ivi) -
10Dal Programma al curricolo
- Programma prescrive una lista di obiettivi e
di contenuti definiti centralmente a prescindere
da ogni riferimento alle realtà locali.
Insegnanti come esecutori di un testo elaborato
altrove. - Curricolo propone anchesso obiettivi e
contenuti, compresi quelli definiti dal centro e
prescrittivi a garanzia dellunitarietà del
sistema nazionale, ma in essi cè spazio alla
realtà sociale della scuola, alla sua cultura,
alle specifiche esigenze rilevate nellascolto
dei bisogni degli alunni e nel confronto con le
famiglie e il territorio.
11Dal Programma al curricolo
- Nel curricolo
- insegnanti come coelaboratori, protagonisti e
responsabili delle scelte effettuate - Valorizzazione e responsabilizzazione della
professionalità docente, riconoscimento della
libertà culturale di ciascuno nella dimensione
sociale e condivisa delle scelte. - curricolo come ricerca e costruzione continua
12Indicazioni per il curricolo
- Temi fondamentali
- Centralità della persona
- Nuova cittadinanza
- Nuovo umanesimo
- Comunità e Ambiente di apprendimento
13Centralità della persona
- rispetto di sé e degli altri sulla base del
valore intangibile la dignità di tutti e di
ciascuno, nessuno escluso - educare istruendo sulla base del riconoscimento
dellunicità del singolo e allo stesso tempo
della sua collocazione in un contesto in primo
luogo familiare e poi sociale .
14Centralità della persona
- Lo studente, non più individuo astratto ma
collocato in una molteplicità di contesti
naturali, storico sociali, culturali,
antropologici, è al centro e alla base
dellazione educativa. - Attenzione allambiente educativo interno e
esterno, alle dinamiche di gruppo, ai rapporti
tra pari.
15Nuova cittadinanza
- Educazione a vivere e a convivere con unazione
di supporto al percorso di crescita del singolo
nel confronto continuo tra le sue scelte
progettuali e i valori e i modelli che orientano
la società in cui vive. - Autonomia scolastica come perno e modello per la
responsabilizzazione delle componenti scolastiche
e la costruzione di una comunità educante.
16Nuova cittadinanza
- Rivedere la prassi di offrire una miriade di
microprogetti con lintento di definire norme di
comportamento specifiche per ogni situazione . - Lobiettivo non è di accompagnare passo dopo
passo lo studente nella quotidianità di tutte le
sue esperienze, bensì di proporre uneducazione
che lo spinga a fare scelte autonome
17Nuova cittadinanza
- Educare alla convivenza attraverso la
valorizzazione delle diverse identità e radici
culturali di ogni studente - Cittadinanza unitaria e plurale poiché fondata
sulla conoscenza delle proprie radici e della
propria memoria storica viste in stretta
connessione con altre radici e altre memorie in
primo luogo europee e poi universali.
18Umanesimo vecchio e nuovo
- Consapevolezza negli antichi (Cicerone) della
comune appartenenza alla condizione umana, intesa
come un privilegio che implica anche una profonda
solidarietà. Esaltazione (Petrarca) di quelle
attività intellettuali che, opponendosi alla
subordinazione dellumano al divino, indicano
nelluomo il fine irrinunciabile di ogni sapere
e negli studia humanitatis la più alta forma di
cultura con la conseguente messa in discussione
dei valori della tradizione cristiana. (Enc.
Zanichelli)
19Umanesimo vecchio e nuovo
- Confronto e discussione critica sui testi
antichi che pone la base per lo studio critico
(controllo e verifica dei testi) e non ideologico
della cultura. Quindi messa in discussione del
principio di autorità e ricostruzione del passato
(quindi dellesperienza) su base documentaria
(Valla). - Contro la svalutazione medievale della
condizione umana rivendicazione della centralità
delluomo come libero artefice e costruttore di
se stesso (Cusano, Ficino, Pico).
20Nuovo umanesimo
- Caratteristiche della contemporaneità
- Accelerazione
- Interdipendenza
- Imprevedibilità
- Obiettivi prioritari
- Superamento della frammentazione delle discipline
e tentativo di ricomposizione di un quadro
unitario delluomo nelluniverso, nel mondo,
nella società - Capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei
problemi, di collocare ogni acquisizione nel
quadro dei nuovi sviluppi delle conoscenze
21Nuovo umanesimo
- Pluralità delle fonti di informazione e delle
culture, ampliamento della dimensione
spazio-temporale, disponibilità delle tecnologie,
nuove povertà, analfabetismo di ritorno implicano
un nuovo ruolo per la scuola, non trasmissivo,
formativo e non più informativo, di riflessione e
ricostruzione dellesperienza mediante
lacquisizione di strumenti logico-simbolici e di
metodi di raccolta dei dati, di elaborazione e di
selezione critica così da garantire lautonomia
di pensiero di ciascuno, nella prospettiva del
riconoscimento reale dei principi di libertà e di
uguaglianza per tutti.
22Nuovo umanesimo
-
- Il nesso che lega i grandi problemi dellumanità
(ambiente, miseria, malattie, energia, incontro e
scontro di culture, ecc.) richiede la stretta
collaborazione non solo delle nazioni ma delle
discipline e delle culture. - Questi obiettivi possono essere conseguiti per
via pratica già nelle prime fasi delleducazione
attraverso lesperimento, il gioco, le
espressioni, losservazione ambientale, la
riflessione sullesperienza individuale, ecc.
23Comunità e ambiente di apprendimento
- Alcune impostazioni metodologiche
- Valorizzare lesperienza e le conoscenze degli
alunni - Intervenire nei riguardi delle diversità perché
non diventino disuguaglianze - Favorire lesplorazione e la scoperta
- Incoraggiare lapprendimento collaborativo
- Promuovere la consapevolezza del proprio modo di
apprendere - Realizzare percorsi in forma di laboratorio
24Lorganizzazione del curricolo
- Ogni scuola predispone il curricolo allinterno
del POF, nel rispetto delle finalità, dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli
obiettivi di apprendimento posti dalle
Indicazioni. - Traguardi e obiettivi sono esposti di seguito
anche per rimarcare il principio della continuità
dellazione educativa.
25Lorganizzazione del curricolo
- Il curricolo si articola attraverso i campi di
esperienza nella scuola dellinfanzia e
attraverso le discipline nella scuola del primo
ciclo - Traguardi rappresentano riferimenti per gli
insegnanti, indicano piste da percorrere e
aiutano a finalizzare lazione educativa allo
sviluppo integrale dellalunno - Obiettivi al termine del terzo e del quinto anno
della scuola primaria e del terzo anno della
scuola secondaria di I grado
26Lorganizzazione del curricolo
- Valutazione
- responsabilità degli insegnanti
- autovalutazione da parte delle singole
istituzioni scolastiche - Invalsi con il compito di rilevare la qualità
dellintero sistema scolastico nazionale. - centralità della cultura scientifica anche a
fronte dei modesti risultati conseguiti nelle
indagini internazionali