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Filosofia politica studio che riguarda l

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Filosofia politica studio che riguarda l insieme dei mezzi (miglior forma di Stato e governo, legittimit del potere, attuazione delle politiche pubbliche) che ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Filosofia politica studio che riguarda l


1
Filosofia politicastudio che riguarda linsieme
dei mezzi (miglior forma di Stato e governo,
legittimità del potere, attuazione delle
politiche pubbliche) che permettono di ottenere
gli effetti voluti nellambito della comunità,
cercando di agire in modo razionalmente giusto
  • Creazione di un potere superiore (Stato) in grado
    di esprimere luguaglianza e un giusto modello di
    società.
  • ?
  • Realizzazione della pacifica convivenza e ricerca
    del benessere

2
Periodo classico (400 a.C. circa)
  • Platone ? forme degenerative governanti-filosofi
    (archontes) ? timocrazia (ricerca degli onori) ?
    oligarchia (governo dei ricchi) ? democrazia
    (governo della massa) ? anarchia (rifiuto delle
    leggi) ? tirannide (governo arbitrario del
    singolo)

  • buone regno/aristocrazia/politia
  • Aristotele ? forme di governo

  • cattive tirannide/oligarchia/democrazia
  • Ottimo Stato misto tra aristocrazia (governo dei
    ricchi nellinteresse statale) e politia
    (cittadini che hanno le qualità di partecipare
    alla vita politica. Es., non gli schiavi, le
    donne e i meteci)

3
Età romana (200 a.C. circa)
  • Polibio. Necessità della costituzione mista e
    divisione in sei forme
  • buone ? monarchia
    aristocrazia democrazia
  • ?
    ? ?
  • cattive ? tirannide
    oligarchia olocrazia
  • La forza di Roma sta nella mistione dei poteri,
    dove i Consoli richiamano alla Monarchia il
    Senato allaristocrazia il popolo alla
    democrazia.


  • ? pubblico
  • Cicerone. Costituzione mista e forma del
    diritto

  • ? privato

4
Età medioevale (300-1300 circa)
  • S. Agostino ? Ordine e conseguimento della pace,
    tramite il binomio
  • Città terrena
    Città di Dio
  • (Repubblica e governo di un capo
    (raggiungimento della
  • attraverso il patto sociale)
    perfezione)
  • S. Tommaso ? Riprende il principio aristotelico
    della divisione delle forme di governo, basandosi
    sulla Monarchia e costituzione mista
  • buone ? regno
    aristocrazia politia
  • forme detentori ? uno pochi
    molti
  • cattive ? tirannide
    oligarchia democrazia
  • Marsilio da Padova popolo (parte prevalente dei
    cittadini) ? legislatore (autore della legge) ?
    Monarchia elettiva

5
Umanesimo e Rinascimento (1400-1500)
  • Machiavelli ? Stato forte basato sullunità di
    comando del Principe
  • (virtù fermezza,
    timore, crudeltà)
  • Moro/Campanella ? Utopia (uguaglianza,
    modello ideale)
  • Età della riforma (II metà 1500)
  • Bodin ? Sovranità assoluta (discendenza
    dinastica) e difesa della proprietà
  • Althusius ? Principio federalista popolo
    (elegge) ? Efori (rappresentanti, che eleggono e
    controllano) ? Sommo magistrato (titolare della
    sovranità).

6
Età moderna (1600-1700)
  • Hobbes, Locke teoria del patto e sottomissione
    allautorità sovrana per superare una condizione
    di conflittualità umana)
  • Montesquieu ? separazione dei poteri (esecutivo,
    legislativo, giudiziario)
  • e forme di
    governo
  • forma ?
    monarchia repubblica dispotismo
  • detentore ? uno
    (principe) popolo uno (arbitrio)
  • principio ?
    onore virtù e moderazione paura
  • Rousseau ? principio della volontà
    generale
  • Kant ? coincidenza fra uomo
    noumenico (interiorità e libertà
  • assoluta) e
    fenomenico (limitazioni esteriori)
  • attraverso
    limperativo categorico (coincidenza tra libertà
  • assoluta e dovere
    incondizionato attraverso lo Stato
  • costituzionale di
    diritto).

7
Età contemporanea (1800-1900)
  • Hegel stadio finale ? Stato (Monarchia
    costituzionale completa la società

  • civile).
  • 1 stadio ? società civile,
    colta in quattro momenti
  • - bisogni
    (differenziazione attività lavorative)
  • - giustizia
    (amministrazione del diritto)
  • - polizia
    (vigilanza e tutela)
  • -
    corporazione (regole che disciplinano le attività

  • produttive).
  • Marx ? Estinzione dello Stato
  • Nietzsche, Weber, Schmitt ? Nichilismo,
    decadenza, perdita di valori.

  • Stato inteso come volontà di potenza e

  • leadership carismatica.


8
Epoca attuale crisi della statualità (economica,
etnica, civile)
  • Dibattito
  • Modello cosmopolitico e sovranazionale (es., Ue)
  • Ordine policentrico e autonomista (indipendenza e
    protettorato statale).
  • Punti principali della filosofia politica secondo
    Bobbio
  • Individuazione della miglior forma di Stato e di
    governo
  • Fondamento del potere dello Stato (diritto di
    comandare e dovere di obbedire)
  • Determinazione della natura della politica
    (aspetti descrittivi e normativi).
  • Crisi della filosofia politica
  • Emarginazione dai processi cognitivi della realtà
    empirica e fenomenica ? relativismo statuale ?
    modello del neoempirismo

9
Il linguaggio come problema di conoscenza e verità
  • Linguaggio forma che riveste i concetti. Si
    denota un oggetto con delle parole che stanno per
    la cosa identificata. Si propone di giungere alla
    conoscenza e verità.
  • Conoscenza rapporto fra soggetto che conosce e
    oggetto che è conosciuto. Consiste
    nellaccertare, descrivere, rappresentare
    attraverso luso di determinati segni (parole o
    simboli).
  • Schema conoscitivo
  • Universale
    Perfezione
  • (ideale di società giusta, equa, razionale)
  • ?
  • Verità
  • ?
  • Conoscenza
  • ?

  • Particolare Linguaggio

10
Problema del significato
  • Significato relazione del segno (nome, parola)
    con la cosa (oggetto).
  • Il significato è già nella cosa (oggettivismo),
    oppure è il soggetto che crea loggetto della
    conoscenza (soggettivismo)? Globalmente il mondo
    ha un suo ordine logico o è il soggetto a dare un
    ordine logico al mondo?
  • Schieramenti
  • Realismo gnoseologico (esistenza di una realtà
    oggettiva che luomo può scoprire ma non creare
    si presuppone loggetto alla conoscenza). In
    ambito statale è una teoria organica presente
    nella tradizione aristotelico-tomista secondo cui
    la società ha una sua legge di vita naturale e lo
    Stato è il prodotto di una lenta evoluzione
    originata dallaggregato di più elementi
    (famiglie, villaggi, città). Gli uomini hanno il
    posto che nellorganizzazione sociale gli compete
    (es., i governanti saranno coloro che discendono
    naturalmente dalla nobiltà, così come coloro che
    provengono da classi lavoratrici finiranno per
    essere artigiani, contadini, commercianti ecc..)
  • Idealismo gnoseologico (non esiste una realtà
    esterna oggettiva ma loggetto è posto o creato
    dalla coscienza. La conoscenza è integralmente
    compresa nellessere). In ambito statale richiama
    al modello meccanicista assimilabile alle teorie
    giusnaturaliste. Poggia sullelemento razionale
    di fuoriuscita delluomo dallo stato di natura
    per costituire la società politica attraverso il
    patto (unionis/subjectionis). Alla società viene
    data una legge di vita artificiale dagli uomini
    che vivono riuniti in collettività (Hobbes,
    Locke, Rousseau)
  • Posizione intermedia (Kant) non si può conoscere
    lessenza della cosa in sé (noumeno) ma solo le
    manifestazioni delle cose (realtà fenomenica,
    apparenza). Il soggetto si può avvicinare alla
    conoscenza attraverso una serie di concetti e
    schemi logici (categorie mentali). Es, si può
    giungere a capire la funzione dello Stato
    attraverso procedimenti schematici (la morale
    kantiana si basa sulla coincidenza tra libertà
    assoluta e lato interiore delluomo noumenico con
    il dovere incondizionato e lato esteriore
    delluomo fenomenico, che trova espressione
    nellimperativo categorico - la legge -). Lo
    Stato costituzionale di diritto nasce per
    regolare la conflittualità umana attraverso la
    legge.

11
Conoscenza
  • Processo triadico articolato su tre elementi
  • Referente
  • (oggetto, cosa)
  • Referenza

    Segno
  • (pensiero, idea)
    (nome che assume la
    referenza)
  • Problematiche impossibilità di condurre a
    stabilire la verità di una proposizione, perché
    il significato con delle parole attraverso luso
    di altre parole è sempre un criterio
    interpretativo e soggettivo che non conduce a
    stabilire la verità (posizione di Neurath).
  • Soluzioni a) introduzione del principio di
    verificazione (la verità di una proposizione
    dipende dalla verità del suo significato
    semantico, ovvero dalla corrispondenza fra
    enunciato e referente empirico) ? non produce
    certezze assolute funziona solo per proposizioni
    particolari (es., questo cigno è bianco), ma non
    per quelle universali (tutti i cigni sono
    bianchi)
  • b) introduzione del principio di
    falsificabilità (controllo delle proposizioni in
    funzione confutante piuttosto che accertante,
    dove le asserzioni universali possono essere
    smentite da asserzioni particolari es., tutti i
    cigni sono bianchi non è verificabile ma
    confutabile dallenunciato particolare questo
    cigno è nero).
  • Concetti oggettivamente riconosciuti per chiarire
    il problema del significato
  • Semantico (significato il cui contenuto di verità
    viene controllato da una verifica empirica es.,
    il quadrato è una figura geometrica di quattro
    lati)
  • Sintattico (significato la cui validità del
    contenuto è logica es., tutti i corpi sono
    estesi presuppone che il concetto di estensione
    faccia parte del significato di corpo)
  • Pragmatico (significato che attiene alla funzione
    prescrittiva es., atti come comandare, proibire,
    dissuadere).

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Principio valutativo e sfera dei valori
  • Nel linguaggio ha una funzione particolare la
    funzione valutativa. Valutare significa
    qualificare qualcosa in base a criteri morali
    (bene/male), estetici (bello/brutto), politici
    (giusto/ingiusto), funzionali (efficiente/ineffici
    ente).
  • I valori appaiono come orientamenti dai quali
    discendono i fini delle azioni umane, e
    costituiscono i criteri in base ai quali si
    operano le scelte, si giudicano gli eventi.
    Lorizzonte dei valori può essere terreno (si
    stimola limpegno per la loro realizzazione su
    questa terra), sia ultraterreno (si trova la
    compiuta realizzazione nel regno dei cieli).
  • Spesso i valori sono organizzati per ordinamenti
    gerarchici di superiorità/inferiorità, in cui vi
    è un valore fondamentale che tiene insieme
    lintera struttura dal quale dipendono tutti gli
    altri (es., il valore della vita tiene uniti gli
    uomini in una pacifica convivenza allinterno
    della struttura dello Stato). Quando un valore
    diventa universale (largamente condiviso, es.
    rispetto e svalutazione della violenza) aumenta
    la sensibilità degli esseri umani alle situazioni
    nelle quali viene negato, e chi non li accetta si
    mette di fatto al di fuori di quella società.
  • Il processo di secolarizzazione (fenomeno tipico
    dei Paesi occidentali in età contemporanea che
    tende a ridurre il ruolo della religione e
    consente di sviluppare un orientamento laico,
    pragmatico e razionale) ha portato al declino
    delle dottrine basate sulla fede e indotto
    costruzioni ideologiche nichilistiche (volontà di
    potenza, dominio, leadership carismatica).

13
Indirizzi dei valori e principi di giustificazione
  • Indirizzo
  • Oggettivistico (i valori hanno una loro esistenza
    oggettiva che non dipende dallesperienza umana
    possono essere veri o falsi)
  • Soggettivistico (i valori sono astrazioni
    mentali non esistono valori eterni o assoluti,
    ma cose alle quali si attribuisce un valore in
    quanto in grado di soddisfare i bisogni degli
    uomini. Es, non si desiderano la bellezza, la
    giustizia e il bene perché sono dei valori la
    bellezza, la giustizia e il bene diventano dei
    valori solo perché vengono desiderati). Inoltre,
    i valori mutano col mutare del tempo e delle
    situazioni storiche.
  • Giustificazione dei valori
  • Procedimento di deduttività (valori primi es.,
    uccidere è un male)
  • Considerazione come mezzi rispetto ai fini
    (valori ultimi es., il valore della libertà come
    strumento per raggiungere il fine della verità)
  • Giudizi di valore caratterizzanti (stime tecniche
    fondate sullapplicazione di un modello standard
    di valutazione precedentemente definito es., se
    si dispone come modello standard che la Ferrari
    sia unottima macchina, ne deriva che un modello
    di riscontro di ottima macchina sia da attribuire
    a tutte quelle che hanno caratteristiche simili
    alla Ferrari)
  • Intrinsecità (sfuggono a ogni tipo di controllo
    razionale e non si possono giustificare es.,
    stati danimo come la felicità o lamore
    rientrano in questo schema).
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