Title: Laboratorio on-line
1Laboratorio on-line
- Cosè Perché
- Elementi fondamentali
2Cosè
- Negli ultimi anni lo sviluppo della tecnologia a
basso - costo
- Presenza nei laboratori di apparecchi
on-line
- cioè
- Sistemi di acquisizione dati gestiti con il
computer
3Diverse iniziative intraprese dal ministero e
dalla CEE
- SeT Scienza e Tecnologia
- PSTD Progetto Sviluppo Tecnologie
- Didattiche
- LabTec
- Remotelab
4Laboratorio on-line
- Utilizzo del computer per acquisizione ed
elaborazione dei dati sperimentali forniti da
opportuni strumenti di misura. - Rispetto al laboratorio tradizionale
- uso del computer
5Errore comune
- Analisi di sistemi reali
- Condizioni al contorno reali
- Sistema di misura molto sensibile
-
- Esperimento reale
- Analisi di modello teorico
- Non si analizza un comportamento reale
- Sistema di misura simulato
- Supporto didattico
6PerchéQuattro fasi fondamentali
7Vantaggi più tempo per la didattica e la
discussione critica delle fasi elencate
- Rilevazione di molti dati in tempi brevi.
- Rilevazione di dati da strumenti diversi.
- Rilevazione dati per lunghi periodi di tempo
- Grafici in tempo reale.
- Riduzione dei tempi sperimentali.
8Tutto ciò libera più tempo per (obiettivi
didattici)
- Analizzare ed interpretare grafici.
- Ruolo del fitting dei dati.
- Gestione dei dati sperimentali per un confronto
con un modello teorico. - Ruolo degli errori casuali e sistematici.
- Saper eseguire una stima degli errori
sperimentali. - Valutare la precisione di una misura.
- Formulare e verificare ipotesi.
9Non trascurabile
- Tecnologia dominante sia in ambito industriale
che di ricerca. - Un tecnico o un ricercatore si deve confrontare
con dispositivi gestiti a distanza da un
computer. - Interpretazione e lettura di dati e grafici.
10(No Transcript)
11(No Transcript)
12- Si possono avere due casi
- Uscita analogica
- Uscita digitale
- Necessità di un convertitore analogico-digitale
13Il sistema di acquisizione dati è composto da 6
blocchi essenzialiÂ
- I dati acquisiti tipicamente vengono trattati,
cioè analizzati, miscelati, memorizzati,
visualizzati mediante software specializzato che
lavora in elaboratori di processo e in personal
computer di servizio. - Un produttore noto per i sistemi di controllo
interattivo e del relativo software di processo è
PowerLab. - EPICS è usato per sviluppare sistemi di
aquisizione di dati di grande scala. - Si possono anche sviluppare sistemi ad hoc usando
un linguaggio di programmazione come experix,
LabVIEW, VisualBasic, o C.
14LE CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI MISURA
- RipetibilitÃ
- Prontezza
- - SensibilitÃ
- - Risoluzione
- - Fondo scala
- - Precisione
Oltre a queste esistono altri fattori tra cui il
costo, l'ingombro e il peso che
contraddistinguono lo strumento si noti peraltro
che le varie caratteristiche non sono
indipendenti l'una dall'altra, ma costituiscono
il risultato di un compromesso che si raggiunge
all'atto della progettazione.Come esempio si
consideri il fatto che il costo di uno strumento
può salire notevolmente all'aumentare
dell'intervallo di funzionamento e non è detto
che le due grandezze, costo e intervallo di
funzionamento, siano correlate linearmente anzi
molto spesso ad un piccolo ampliamento delle
caratteristiche (precisione, intervallo di
funzionamento e così via) corrisponde, in
proporzione, un aumento dei costi ben superiore
ai miglioramenti apportati.
15LA RIPETIBILITA
- Con il termine ripetibilità si intende la
capacità dello strumento di fornire misure uguali
della stessa grandezza entro la sua risoluzione,
anche in condizioni di lavoro difficili o
variabili (vibrazioni, sbalzi di temperatura,
...). In pratica lo strumento deve risultare ben
isolato rispetto agli effetti dell'ambiente
esterno, escluso ovviamente l'effetto dovuto alla
grandezza in esame. - La ripetibilità implica anche una buona
affidabilità intesa come robustezza di
funzionamento nel tempo questa peculiarità viene
espressa come vita media o come tempo medio
statisticamente prevedibile fra due guasti
successivi in condizioni normali di utilizzo.
16LA PRONTEZZA
- La prontezza è una caratteristica dello strumento
legata al tempo necessario affinchè questo
risponda ad una variazione della grandezza in
esame. Per alcuni, quanto minore è questo tempo,
detto tempo caratteristico, tanto maggiore è la
prontezza, mentre per altri la prontezza è
rappresentata dal tempo impegato dallo strumento
per dare la risposta, cioè il risultato.In
generale la prontezza rappresenta la rapidità con
cui è lo strumento è in grado di fornire il
risultato di una misura. - Per chiarire quanto detto finora vediamo un
esempio consideriamo un termometro a mercurio,
quello che si può trovare in un comune
laboratorio, che sia inizialmente alla
temperatura ambiente di 20oC.Se ora lo
immergiamo in un bagno di liquido alla
temperatura di 120oC osserviamo che il mercurio
comincia a salire lungo la scala prima
velocemente poi più lentamente fino ad arrivare
al valore di temperatura corrispondente
approssimativamente il tempo impiegato affinchè
il mercurio raggiunga la posizione relativa alla
temperatura misurata è dell'ordine di qualche
decina di secondi (diciamo 40).
17Questo intervallo di tempo ci da un'indicazione
sulla prontezza dello strumento in particolare
se andiamo ad osservare l'andamento della
temperatura misurata graficata rispetto al tempo,
il fenomeno descritto appare ancora più chiaro.
                                                Â
           C'è anche chi definisce la
prontezza come il tempo impiegato dall'indice
dello strumento (nel nostro caso il livello della
colonnina di mercurio) ad effettuare il 63.2
dell'escursione che esso deve compiere, partendo
dalla posizione iniziale di riposo fino a
raggiungere il valore effettivo della grandezza
tale tempo è definito come coefficiente di
ritardo.Attraverso questa definizione si
potrebbe avere un coefficiente di ritardo
variabile con il valore della grandezza
applicata per ovviare a questo inconveniente
occorre fissare un valore di riferimento della
grandezza.
18LA SENSIBILITA
- La sensibilità di uno strumento è costituita
dalla più piccola grandezza in grado di generare
uno spostamento apprezzabile rispetto all'inizio
della scala dello strumento.Così definita, la
sensibilità determina il limite inferiore del
campo di misura dello strumento, mentre il limite
superiore è dato dal fondo scala i due
determinano insieme lintervallo di funzionamento - Esiste anche una definizione più raffinata di
quella presentata, anche se concettualmente sono
del tutto equivalenti.
19LA RISOLUZIONE
- La risoluzione di uno strumento rappresenta la
minima variazione apprezzabile della grandezza in
esame attraverso tutto il campo di misura essa
rappresenta il valore dell'ultima cifra
significativa ottenibile.Per cui se la scala
dello strumento parte da zero ed è lineare la
risoluzione è costante lungo tutto il campo di
misura e risulta numericamente uguale alla
sensibilità . - Si osservi che non sempre sensibilità e
risoluzione coincidono la loro differenza
risiede nella definizione delle due grandezze.
Infatti la sensibilità è relativa all'inizio del
campo di misura, mentre la risoluzione è
considerata sull'intero campo di misura dello
strumento. - IL FONDO SCALA
- Il fondo scala rappresenta il limite superiore
del campo di misura e prende anche il nome di
portata dello strumento insieme alla sensibilitÃ
ne delimita lintervallo di funzionamento -
20LA PRECISIONE
- Come abbiamo già detto, ad ogni misura è
associata inevitabilmente una incertezza.
Evidentemente più piccola è l'incertezza
associata alla misura, migliore sarà la
misura.Ma cosa significa "più piccola"? - Vediamo di chiarire questo punto. Quando noi
forniamo un risultato, lo dobbiamo sempre
corredare, oltre che del valore della misura,
anche dell'errore associato tale errore è detto
errore assoluto e rappresenta l'intervallo di
indeterminazione entro il quale si suppone che il
risultato sia compreso. Se ora cosideriamo il
rapporto tra l'errore assoluto e il risultato
stesso otteniamo una grandezza adimensionale (un
numero, privo cioè di unità di misura), molto
utile nell'analisi degli errori, che prende il
nome di precisione o errore relativo. - A questo punto appare evidente che la misura con
l'errore relativo minore è quella più precisa si
noti bene che si è parlato di errore relativo e
non assoluto. Infatti si consideri il seguente
esempio siano date due misure nel modo seguente - A(10 1) Kg B(100 1) Kg
- Entrambe hanno lo stesso errore assoluto ( A B1
Kg), mentre hanno differenti errori relativi.Ora,
mentre nella prima misura abbiamo un errore di
una unità su dieci, nella seconda abbiamo un
errore di una sola unità su cento si è allora
soliti dire che la prima è una misura precisa al
10, mentre la seconda precisa al 1. Precisioni
di questo ordine di grandezza sono molto simili a
quelle che si possono ottenere in un laboratorio
di fisica o di chimica
21COMPONENTI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA DAQ
I componenti base dei sistemi di acquisizione
di dati sono i sensori (trasduttori). Le parole
sensore (più usata negli USA) e trasduttore (più
comune in Europa) sono entrambe molto utilizzate
nella descrizione dei sistemi di misura
e controllo. Luso di questi dispositivi in
diversi campi dellingegneria ha contribuito a
creare ambiguità ed equivoci sulle definizioni
nonché la tendenza a coniare nuove parole per
indicare uno stesso dispositivo
(trasmettitore, modificatore, convertitore,
rivelatore, gauge, cella, ecc.) producendo
una notevole confusione terminologica.
22Le grandezze fisiche da rilevare
possono essere divaria natura generalmente
queste quantità sono difficili da trasmettere e
daelaborare nella loro forma originaria.Di
conseguenza, lobiettivo fondamentale di un
sensore/trasduttore è quellodi convertire una
grandezza fisica in ingresso in unaltra
grandezza più facileda manipolare.Una
peculiarità del processo di trasduzione è la
conversione dellenergia dauna forma (in
ingresso) ad unaltra (in uscita).
23Definizioni
- sensore dispositivo sensibile ad una grandezza
fisica ed in grado di trasformarla in un segnale
misurabile - Trasduttore dispositivo che converte energia da
un sistema ad un altro nella stessa forma o in
forma differente - A volte nessuna reale distinzione fra il termine
sensore e il termine trasduttore.
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38Alcuni trasduttori sono reversibili, cioè possono
funzionare come sensori o come attuatori ( capace
di produrre un effetto fisico quando gli venga
fornito un segnale elettrico).
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43 Condizionamento dei segnali
- Non sempre si può collegare direttamente il
segnale ad un dispositivo - DAQ. Si ha bisogno di modificare il segnale per
renderlo adatto alla misura da parte di un
dispositivo DAQ. - Il condizionamento dei segnali è una delle
tecnologie più importanti nel sistema di misura e
di automazione. Esso fornisce linterfaccia tra i
segnali/sensori e il sistema di misura.
44Condizionamento dei segnali
La maggior parte dei trasduttori ha bisogno di
hardware esterno per svolgere il proprio lavoro.
Per esempio, rilevatori di temperatura a
resistenza necessitano di una corrente di
eccitazione. Oltre allhardware esterno
necessario, non tutti i trasduttori producono una
tensione perfetta per la misura da parte di un
dispositivo DAQ. Il segnale dal trasduttore
potrebbe essere troppo rumoroso, troppo piccolo o
troppo grande per la portata del dispositivo DAQ.
Termocoppie e microfoni producono tutti un
segnale di tensione dellordine dei millivolt,
rendendo difficile rilevare i cambiamenti. La
maggior parte dei trasduttori necessita di un
condizionamento dei segnali per fornire una
corrente di eccitazione o per trasformare il
segnale in uno che possa essere facilmente
misurato da un dispositivo DAQ.
45Un esempio di Condizionamento dei segnali
- Amplificazione
- Lamplificazione è un modo di aumentare un
segnale troppo piccolo perché possa essere
misurato accuratamente da un dispositivo DAQ. Un
esempio comune è il segnale che proviene da una
termocoppia, che genera una tensione dellordine
dei millivolt.
46Se si invia il segnale direttamente da una
termocoppia ad un dispositivoDAQ, un cambiamento
di un grado o due in temperatura potrebbe
nonessere rilevato dal sistema. Tuttavia, se si
amplifica il segnale, si ha unsegnale che
meglio si adatta alla portata del dispositivo
DAQ. Si può amplificare il segnale sia sul
dispositivo DAQ che esternamente.Amplificando il
segnale sul dispositivo DAQ si amplifica anche il
rumoreche il segnale ha rilevato sul suo
percorso verso il dispositivo DAQ.
Perminimizzare la quantità di rumore che viene
amplificata, si dispone lamplificatore il più
vicino possibile alla sorgente del
segnale.Lamplificazione esterna è di solito
unalternativa migliore. I vantaggi di
unamplificazione esterna si misurano con un
indice chiamatorapporto segnale-rumore (SNR).
- LSNR è una misura di quanto rumore esiste in un
segnale rispetto al segnale stesso. Viene
definito come il livello di tensione del segnale
diviso per il livello di tensione del rumore. Più
grande è lSNR e meglio è.
47Come mostrato nella tabella seguente, lSNR è
migliore quando il segnale viene amplificato solo
esternamente e peggiore quando il segnale viene
amplificato solo sul dispositivo DAQ.
48Condizionamento dei segnali
- Avviene tramite il blocco S/H (Sample and Hold),
- campionamento e tenuta.
- Funziona come un interruttore comandato da un
segnale di frequenza quando linterruttore è
chiuso il condensatore interno si carica ed il
segnale passa (sample) mentre se linterruttore è
aperto, il condensatore si scarica mantenendo lo
stato precedente (hold). - Il condizionamento dei segnali rende più facile
la misura dei segnali da parte di un dispositivo
DAQ.
49Panoramica sullhardware DAQUn tipico sistema
DAQ ha tre componenti hardware fondamentali
unamorsettiera, un cavo e un dispositivo DAQ.
50Morsettiera e caviUna morsettiera fornisce un
posto per collegare i segnali.
- Componenti di un dispositivo DAQ
- La figura seguente mostra i componenti di un
dispositivo DAQ.