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Apache ServiceMix

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Apache ServiceMix Francesco D Addio Danilo Ricci Obiettivo della tesina Studiare e fornire una panoramica sugli Enterprise Service Bus In particolare studiare ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Apache ServiceMix


1
Apache ServiceMix
  • Francesco DAddio
  • Danilo Ricci

2
Obiettivo della tesina
  • Studiare e fornire una panoramica sugli
    Enterprise Service Bus
  • In particolare studiare dettagliatamente
    ServiceMix
  • Fornire esempi pratici sullimpiego di
    ServiceMix
  • come Web Service
  • come ESB

3
Cosè un Enterprise Service Bus
  • Può esser definito come un middleware in grado di
    integrare varie tecnologie, al fine di creare
    servizi ampiamente disponibili per il riuso.

4
Enterprise Service Bus
  • I servizi chiave forniti da un ESB includono
  • Protocolli di trasporto per i servizi
  • Definizione e scoperta dei servizi deployati
  • Gestione ed instradamento dei messaggi

5
Enterprise Service Bus (2)
  • ESB supporta
  • leterogeneità dei messaggi, intesa sia in
    termini di molteplicità di modelli (sincroni,
    asincroni, publish e subscribe), sia in termini
    di molteplicità di formati(SOAP, XML).
  • molteplici protocolli di trasporto per
    linstradamento (FTP, HTTP, JMS).
  • scoperta dei servizi, memorizzando informazioni
    su di essi (schemi,WSDLs e politiche).
  • una gestione centralizzata e un accesso
    distribuito ai servizi.

6
Enterprise Service Bus (3)
  • Si fa spesso riferimento ai requisiti minimi di
    un ESB, come sistema di consegna di messaggi.
  • Lacronimo TRANS definisce un ESB come unentità
    software in grado di
  • Transforms trasformare i messaggi da un
    formato ad un altro.
  • Routes inoltrare i messaggi ai servizi
    registrati, garantendo quality-of-service.
  • Augments arricchire il contenuto del
    messaggio con informazioni riguardanti il
    richiedente.
  • Notifies notificare ai listeners registrati.
  • Secures assicurare la consegna del messaggio.

7
Apache ServiceMix
  • Rilasciato sotto licenza Apache, è un Enterprise
    Service Bus (Open Source)
  • Combina le funzionalità di Service Oriented
    Architecture e Event Driven Architecture.
  • La sua realizzazione si basa sulle semantiche e
    le APIs della specifica JBI (Java Business
    Integration) JSR-208.

8
Obiettivi Apache ServiceMix
  • Permettere a componenti e servizi di essere
    integrati in maniera indipendente.
  • Garantire il disaccoppiamento dei servizi, agendo
    da mediatore tra essi.
  • Consentire agli utenti la possibilità di plug and
    play.
  • Fornire un ambiente di esecuzione per il deploy e
    lattivazione dei servizi, associati a tools di
    progetto in grado di definirne le interazioni.
  • Fornire uninfrastruttura software che permette
    limpiego di architetture SOA (Service-Oriented
    Architecture).

9
Ambiente senza ServiceMix
10
Ambiente con ServiceMix
11
Java Business Integration
  • Laspetto chiave delle architetture JBI è il
    disaccoppiamento dei servizi, cosicché, la
    business logic non risulta essere caricata dai
    dettagli dellinfrastruttura, richiesti per
    linvocazione ed il consumo dei servizi. Ciò
    garantisce unarchitettura flessibile ed
    estensibile.
  • Allinterno di JBI, sia i Binding Components che
    i Service Engine Components, possono assumere il
    ruolo di fornitori di servizi e/o consumatori di
    servizi.

12
Ambiente JBI
13
Componenti JBI BC e SE
  • JBI definisce il contatto fra un ESB ed i
    componenti che l'ESB gestisce. In JBI esistono
    due tipi di componenti
  • Binding Component (BC)
  • sono essenzialmente adattatori di protocollo
    (consentono di agganciare il bus JBI a fonti di
    dati/servizi esterni come ad esempio database,
    web services, servizi CORBA ecc)
  • Service Engine (SE)
  • sono componenti interni al bus che implementano
    una logica applicativa (consentono di applicare
    delle logiche applicative ai messaggi che
    fluiscono nel bus, ad esempio logiche di routing,
    logiche di trasformazione o logiche di processo)

14
Componente JBI NMR
  • Uno dei componenti chiave utilizzati
    nellarchitettura JBI è il Normalized Message
    Router (NMR).
  • Il NMR effettua il routing dei messaggi dai BC
    verso i SE nelle comunicazioni inbound e dai SE
    verso i BC nelle comunicazioni outbound.
  • I servizi presentano delle interfacce, che
    costituiscono un insieme di operazioni ciascuna
    operazione è composta da zero o più messaggi.

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Normalized Message
  • JBI utilizza un formato normalizzato per la
    rappresentazione dei messaggi allinterno
    dellambiente di sviluppo.
  • Un messaggio normalizzato è costituito dalle
    seguenti parti
  • Proprietà del messaggio
  • costituiscono i dati extra associati al
    messaggio.
  • Possono contenere informazioni sulla sicurezza,
  • informazioni su specifici componenti, etc.
  • Carico del messaggio
  • racchiuso in un documento XML.
  • Allegati del messaggio

16
JBI Service Invocations
  • La specifica JBI definisce la chiamata a
    servizio come istanza di un interazione tra un
    service consumer e un service provider.
  • Quattro metodi di chiamate a servizio, chiamati
    Service Invocation, sono richiesti da qualsiasi
    implementazione JBI.
  • Questi metodi sono definiti dal Message Exchange
    Pattern (MEP) e sono
  • In-Only
  • Il consumatore invia una richiesta al fornitore
    senza nessuna gestione dei fault
  • Reliable In-Only
  • Il consumatore invia una richiesta al fornitore
    del servizio.
  • Il provider può rispondere con un errore se non
    riesce a elaborare la richiesta.
  • In-Out
  • Il consumatore invia una richiesta al fornitore,
    con aspettative di risposta.
  • Provider può rispondere con un errore se non
    riesce a elaborare la richiesta.
  • In Optional-Out
  • Il consumatore invia una richiesta al fornitore,
    che può tradursi in una risposta.
  • Sia il consumatore che il fornitore hanno la
    possibilità di generare un errore in risposta a
    un messaggio ricevuto durante l'interazione.

17
Java Business Integration
18
Ambiente ServiceMix
19
ServiceMix
  • Il progetto combina, efficacemente, le
    caratteristiche di SOA ed EDA per lo sviluppo ed
    il deploy di applicazioni aziendali integrate. In
    particolare, supporta larchitettura guidata
    dagli eventi, per gli eventi che si verificano
    sia allinterno, che allesterno del bus.
  • I servizi sono disaccoppiati e si mettono in
    ascolto, sul bus, delle richieste di servizio.
  • Il bus è responsabile delle caratteristiche di
    Quality of Service (QoS), quali persistenza del
    messaggio, garanzia di consegna, gestione dei
    fallimenti, etc.

20
Funzionamento di ServiceMix
  • ServiceMix mette a disposizione 2 tipi di
    componenti
  • Le Service Unit (SU)
  • Le Service Assembly (SA)
  • Le SU si dividono (concettualmente) tra BC e SE.
    Sono i componenti che si interfacciano col NMR e
    le vere unità funzionali. ServiceMix mette a
    disposizione dei componenti standard per
    semplificare lo sviluppo delle applicazioni
  • Le SA hanno il semplice ruolo di accorpare tutte
    le SU di un progetto per permettere il suo deploy

21
ServiceMix e WebService
  • ServiceMix può avere 2 diversi tipi di rapporto
    con i Web Service
  • I. Come semplice Gateway
  • II. Come Web Service vero e proprio

22
I. ServiceMix come Gateway
Axis
ServiceMix
HTTP endPoint
HTTP endPoint
Http
Http
Client
WEB Service SOAP Binding
Normalized Message Router
Servizio
Firewall
Firewall
Web Services Gateway
Internet
Web Server
Client
23
II. ServiceMix come WebService
ServiceMix
Client
BC
SE
HTTP-SOAP
Normalized Message Router
24
II. ServiceMix come WebService(2)
  • Per utilizzare ServiceMix come Web Service basta
    farlo interfacciare con il mondo esterno
    attraverso un BC compatibile con il protocollo
    http-soap
  • Quindi una volta che arriveranno dal mondo
    esterno delle invocazioni a servizio queste
    verranno prima normalizzate dal BC e poi
    attraverso l NMR saranno inviate al servizio
    appropriato.
  • Il servizio sarà costituito da uno o più SE che
    processeranno la chiamata e la spediranno
    indietro sul NMR una volta finita la computazione.

25
II. ServiceMix come WebService(3)
  • Per linterfacciamento http-soap ServiceMix mette
    a disposizione due tipi di BC
  • Servicemix-http e Servicemix-cxf-bc
  • Come SE sono particolarmente adatti
  • Servicemix-jsr181 e Servicemix-cxf-se
  • ma in realtà il servizio potrebbe essere
    implementato da ogni tipo di SE.

26
Scelte progettuali
  • Abbiamo scelto di approfondire e fare un esempio
    pratico su come trasformare ServiceMix in un Web
    Service.
  • Infatti utilizzare ServiceMix come semplice
    gateway non sfrutta a pieno tutte le potenzialità
    della piattaforma.
  • I componenti di ServiceMix che utilizzeremo per
    il nostro esempio sono
  • Servicemix-cxf-bc
  • Servicemix-cxf-se

27
ESEMPIO Ricerca Libri WebService
28
Specifica
  • Il client invierà al Web Service una richiesta
    per scoprire quali operazioni possono essere
    effettuate
  • Il Web Service offrirà al client la possibilità
    di effettuare le ricerche dei libri in due
    modalità, attraverso
  • L autore
  • Il titolo
  • Quindi il client sceglierà uno dei 2 metodi messi
    a sua disposizione e invierà la richiesta
  • Infine il Web Service si connetterà al database
    (nel nostro caso un file .txt) e restituirà al
    client il risultato

29
Diagramma degli stati
Richiesta operazioni
Cerca autore
Richiesta operazioni
S1
Risposta
S2
S0
Cerca titolo
30
Creazione del Maven Project
  • ServiceMix mette a disposizione diversi Maven
    archetypes per aiutare a creare il progetto in
    modo più rapido
  • Ci sarà una cartella del progetto che conterrà
    tutte le sottocartelle per ogni SU SA
  • Questo comando genererà la cartella project-root
    chiamata wsdl-cxf-service contenente il pom.xml
    del progetto
  • mvn archetypecreate
  • -DarchetypeGroupIdorg.apache.servicemix.tooling
  • -DarchetypeArtifactIdservicemix-project-root
  • -DgroupIdprogetto.tesina
  • -DartifactIdwsdl-cxf-service

Il tipo di archetype
Il package del progetto
Il nome del componente
31
Creazione del CXF-BC
  • Noi ora utilizzeremo larchetipo
    servicemix-cxf-bc-service-unit per creare la SU
    servicemix-cxf-bc del progetto, con il seguente
    comando
  • mvn archetypecreate
  • -DarchetypeGroupIdorg.apache.servicemix.tooling
  • -DarchetypeArtifactIdservicemix-cxf-bc-service-u
    nit
  • -DgroupIdprogetto.tesina
  • -DartifactIdcxf-bc-su

32
Creazione del CXF-BC (2)
  • COSA E STATO CREATO???
  • Prima di tutto è stata creata la directory
    cxf-bc-su contenente
  • Un file pom.xml file per la compilazione dell SU
    del progetto
  • Una directory src/main/resources con all
    interno
  • un file xbean.xml per la configurazione della SU
  • un file service.wsdl per la descrizione del
    nostro servizio
  • Inoltre Maven nel file pom.xml nella cartella
    principale del progetto ha aggiunto il modulo
  • ltmodulegtcxf-bc-sult/modulegt

33
Configurazione CXF-BC
  • I file generati automaticamente dovranno essere
    modificati per ottenere limplementazione
    desiderata.
  • Per brevità mostriamo direttamente i file
    modificati
  • File pom.xml
  • File Service.Wsdl
  • File xbean.xml
  • Di seguito discuteremo delle parti più
    significative di ognuno.

34
service.wsdl
  • ltwsdlservice name"LibriService"gt
  • ltwsdlport binding"tnsLibriSOAPBinding"
    name"soap"gt
  • ltsoapaddress location"http//localhost8080/Li
    briService/" /gt
  • lt/wsdlportgt
  • lt/wsdlservicegt
  • ltwsdlbinding name"LibriSOAPBinding"
    type"tnsLibri"gt
  • ltsoapbinding style"document"
    transport"http//schemas.xmlsoap.org/soap/http"
    /gt ltwsdloperation name"CercaAutore"gt
  • ltwsdlinputgt
  • ltsoapbody use"literal" /gt lt/wsdlinputgt
  • ltwsdloutputgt
  • ltsoapbody use"literal" /gt lt/wsdloutputgt
  • ltwsdlfault name"UnknownWord"gt ltsoapfaul
    t use"literal" name"UnknownWord"
    /gt lt/wsdlfaultgt
  • lt/wsdloperationgt
  • lt/wsdlbindinggt

Definizione del servizio e dellindirizzo su cui
è in attesa
Definizione di input, output e fault
in CercaAutore
35
service.wsdl (2)
Definizione delloperazione CercaAutore
  • ltwsdlportType name"Libri"gt
  • ltwsdloperation name"CercaAutore"gt
  • ltwsdlinput message"tnsCercaAutoreRequest"/gt
    ltwsdloutput message"tnsCercaAutoreResponse"/gt
    ltwsdlfault name"UnknownWord
    message"tnsUnknownWordFault"/gt
  • lt/wsdloperationgt
  • ltwsdlmessage name"CercaAutoreRequest"gt
  • ltwsdlpart name"payload" element"typensCercaAu
    tore"/gt
  • lt/wsdlmessagegt
  • ltwsdlmessage name"CercaAutoreResponse"gt
  • ltwsdlpart name"payload" element"typensCercaAu
    toreResponse"/gt
  • lt/wsdlmessagegt
  • ltwsdlmessage name"UnknownWordFault"gt
  • ltwsdlpart name"payload" element"typensUnknown
    WordFault"/gt
  • lt/wsdlmessagegt

Definizione dei messaggi
36
service.wsdl (3)
  • ...
  • ltxsdelement name"CercaAutore"gt
  • ltxsdcomplexTypegt
  • ltxsdsequencegt ltxsdelement name"name"
    type"xsdstring"/gt lt/xsdsequencegt
  • lt/xsdcomplexTypegt
  • lt/xsdelementgt
  • ltxsdelement name"CercaAutoreResponse"gt
  • ltxsdcomplexTypegt
  • ltxsdsequencegt ltxsdelement name"name"
    type"xsdstring"/gt
  • lt/xsdsequencegt
  • lt/xsdcomplexTypegt
  • lt/xsdelementgt
  • ltxsdelement name"UnknownWordFault"gt
  • ltxsdcomplexTypegt
  • ltxsdsequencegt
  • ltxsdelement name"word" type"xsdstring"/gt
    lt/xsdsequencegt
  • lt/xsdcomplexTypegt
  • lt/xsdelementgt

Definizione di tipi complessi utilizzati
nelloperazione CercaAutore
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xbean.xml
  • ltbeans xmlnscxfbc"http//servicemix.apache.org/c
    xfbc/1.0" xmlnslibri"http//progetto/tesi
    na"gt
  • ltcxfbcconsumer wsdl"classpathservice.wsdl"
    targetService"libriLibriS
    ervice" targetInterface"
    libriLibri"/gt
  • lt/beansgt

Riferimento al servizio
Riferimento al wsdl del servizio
Riferimento allinterfaccia implementata
38
Creazione del CXF-SE
  • Ora invece per creare la SU servicemix-cxf-se
    useremo larchetipo servicemix-cxf-se-service-unit
    , con il seguente comando
  • mvn archetypecreate
  • -DarchetypeGroupIdorg.apache.servicemix.tooling
  • -DarchetypeArtifactIdservicemix-cxf-se-service-u
    nit
  • -DgroupIdprogetto.tesina
  • -DartifactIdcxf-se-su

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Creazione del CXF-SE (2)
  • COSA E STATO CREATO???
  • Prima di tutto è stata creata la directory
    cxf-se-su contenente
  • Un file pom.xml file per la compilazione dell SU
    del progetto
  • Una directory src/main/resources con un file
    xbean.xml per la configurazione della SU
  • Una directory src/main/java contenente il file
    .java /progetto/tesina/ExampleService.java per
    limplementazione del nostro servizio
  • Inoltre Maven nel file pom.xml nella cartella
    principale del progetto ha aggiunto il modulo
  • ltmodulegtcxf-se-sult/modulegt

40
Configurazione CXF-SE
  • Nel pom.xml aggiungiamo il plugin
    org.apache.cxf
  • ltplugingt
  • ltgroupIdgtorg.apache.cxflt/groupIdgt
  • ltartifactIdgtcxf-codegen-pluginlt/artifactIdgt
  • ltversiongtcxf-versionlt/versiongt
  • ltexecutionsgt
  • ltexecutiongt
  • ltphasegtgenerate-sourceslt/phasegt
    ltconfigurationgt
    ltsourceRootgtbasedir/target/jaxwslt/sourceRootgt
    ltwsdlOptionsgt
  • ltwsdlOptiongt
    ltwsdlgtbasedir/src/main/resources/service.
    wsdllt/wsdlgt
  • ltextraargsgt
  • ltextraarggt-verboselt/extraarggt
  • lt/extraargsgt
  • lt/wsdlOptiongt
  • lt/wsdlOptionsgt
  • lt/configurationgt
  • ltgoalsgt
  • ltgoalgtwsdl2javalt/goalgt
  • lt/goalsgt
  • lt/executiongt

Indica dove si trova la wsdl
Il comando da utilizzare per la trasformazione
41
Configurazione CXF-SE(2)
  • Il precedente plugin serve a generare in
    automatico i java classes dal file WSDL.
  • Quindi il prossimo passo è copiare il file WSDL,
    che abbiamo modificato nel cxf-bc-su, nel
    cxf-se-su in modo da poter generare i java
    classes da questo.
  • Copiamo quindi il file service.wsdl
  • Dalla directory cxf-bc-su/src/main/resources
  • Alla directory cxf-se-su/src/main/resources

42
Configurazione CXF-SE(3)
  • Ora dobbiamo configurare questa SU per farle
    realmente implementare il WebService.
  • Nel file xbean.xml che è stato generato
    automaticamente bisogna settare un collegamento
    con la classe java che svolgerà il servizio
  • ltcxfseendpointgt
  • ltcxfsepojogt
  • ltbean class"progetto.tesina.LibriImpl"
    /gt lt/cxfsepojogt
  • lt/cxfseendpointgt

Definisce il percorso in cui si trova il file
java che implementa il servizio
43
LibriImpl.java
  • Il file LibriImpl.java dovrà realizzare il
    servizio in particolare dovrà
  • Far parte del package del servizio
  • package progetto.tesina
  • Importare i tipi definiti nella wsdl
  • import progetto.tesina.types.CercaAutore
  • import progetto.tesina.types.CercaAutoreResponse
  • import progetto.tesina.types.CercaTitolo
  • import progetto.tesina.types.CercaTitoloResponse
  • import progetto.tesina.types.RichiestaOperazioni
  • import progetto.tesina.types.RichiestaOperazioniRe
    sponse
  • Fare riferimento al servizio di apparteneza e
    implementare linterfaccia definita nella wsdl
  • _at_WebService(serviceName "LibriService",
    targetNamespace "http//progetto/tesina",
    endpointInterface "progetto.tesina.Libri")
  • public class LibriImpl implements Libri
  • Definire le 3 operazioni
  • public void cercaAutore(HolderltStringgt name)
    throws UnknownWordFault
  • public void cercaTitolo(HolderltStringgt name)
    throws UnknownWordFault
  • public void richiestaOperazioni(HolderltStringgt
    name) throws UnknownWordFault

44
Creazione del Service Assembly (SA)
  • Ora creiamo la SA con il seguente comando
  • mvn archetypecreate
  • -DarchetypeGroupIdorg.apache.servicemix.tooling
  • -DarchetypeArtifactIdservicemix-service-assembly
  • -DgroupIdprogetto.tesina
  • -DartifactIdcxf-sa
  • Cosa è stato Creato?
  • E stata creata la cartella cxf-sa con al suo
    interno un file pom.xml
  • Inoltre Maven nel file pom.xml nella cartella
    principale del progetto ha aggiunto il modulo
  • ltmodulegtcxf-salt/modulegt

45
Configurazione CXF-SA
  • Ora dobbiamo aggiungere le Service Units che
    abbiamo creato al Service Assembly
  • Maven farà questo automaticamente dopo che avremo
    aggiunto le corrette dipendenze nel file pom.xml
    della SA.
  • Useremo il groupId, l artifactId e la version
    che troviamo nel pom.xml della SA
  • ltdependenciesgt
  • ltdependencygt
  • ltgroupIdgtprogetto.tesinalt/groupIdgt
  • ltartifactIdgtcxf-se-sult/artifactIdgt
  • ltversiongt1.0-SNAPSHOTlt/versiongt
  • lt/dependencygt
  • ltdependencygt
  • ltgroupIdgtprogetto.tesinalt/groupIdgt
  • ltartifactIdgtcxf-bc-sult/artifactIdgt
  • ltversiongt1.0-SNAPSHOTlt/versiongt
  • lt/dependencygt
  • lt/dependenciesgt

I riferimenti alle 2 SU che fanno parte
del progetto
46
Compilazione e deploy
  • Finalmente dopo aver creato e configurato le
    nostre SU e aver creato la SA e aggiunto a questa
    le dipendenze con le SU, siamo pronti per la
    compilazione del progetto.
  • Per compilare il nostro progetto basta eseguire
    il comando
  • mvn install
  • Questo comando creerà nella directory della SA un
    file jar che servira per mettere in deploy
    lapplicazione

47
ESEMPIO Ricerca Libri JMS-ESB
48
Presentazione
  • In questo esempio implementeremo la ricerca
    libri gestendo le richieste tramite JMS.
  • Lobiettivo sarà mettere in evidenza il ruolo
    dellNMR nella comunicazione tra i vari
    componenti dellapplicazione.

49
Architettura del progetto
ServiceMix
Client
SE myStaticRoutinSlip
BC myJmsSu
SE myS1Pojo
SE myS2Pojo
JMS
Normalized Message Router
50
Componenti
  • Una JMS Service Unit (SU) che si comporta come un
    Binding Component (BC), mettendosi in attesa di
    un messaggio su una coda. Inoltre si occupa della
    traduzione necessaria per spedire il messaggio
    nel Normalize Message Router(NMR) per far questo
    useremo il componente servicemix-jms.
  • Una Static Routing Slip SU che controlla il
    flusso dei nostri messaggi nel NMR per fare
    questo useremo il Service Engine(SE)
    servicemix-eip.
  • Una SU per ciascuno dei nostri due servizi S1 e
    S2. Per questi servizi noi useremo una semplice
    implementazione POJO.
  • S1 è il servizio vero e proprio infatti fornirà
    i metodi cercaAutore cercaTitolo e
    richiestaOperazioni.
  • S2 è un servizio banale che aggiungerà solo un
    tag alloutput del servizio S1.
  • Abbiamo deciso di creare questo servizio per
    mostrare come funziona il routing dei messaggi
    attraverso l NMR.
  • Infine ci sarà una Service Assembly (SA) che
    metterà insieme tutte queste SU in una sola unità
    che andrà in deploy.

51
Scambio di messaggi
  • Un client manda un messaggio su una coda JMS e
    aspetta la risposta su una coda JMS temporanea.
  • Il messaggio viene smistato al Service1 (S1) che
    svolge alcune operazioni. Loutput di S1 viene
    inviato al Service2 (S2) che a sua volta esegue
    altre operazioni.
  • Infine loutput di S2 viene restituito al sistema
    esterno tramite la coda temporanea.

Client
myJmsSu
myStaticRoutingSlip
myS1Pojo
myS2Pojo
52
Creazione del Progetto
  • ServiceMix è fornito con alcune Maven archetypes
    che costruiscono automaticamente la struttura dei
    componenti di cui si ha bisogno nei vari
    progetti.
  • Creiamo una directory che conterrà il progetto
    per comodità la chiameremo Project_Home.
  • Abbiamo bisogno di creare la nostra JMS SU usando
    larchetype di Maven che fornisce il BC JMS
    servicemix-jms
  • Project_Homegt smx-arch su jms-consumer
    "-DgroupIdprogetto.tesina2" "-DartifactIdmyJmsSu
    "
  • Ora creiamo la nostra Static Routing Slip SU per
    fare questo usiamo larchetype di Maven che
    fornisce il SE servicemix-eip
  • Project_Homegt smx-arch su eip
    "-DgroupIdprogetto.tesina2" "-DartifactIdmyStati
    cRoutingSlip"

Il tipo di archetype di Maven
Il package del progetto
Il nome del componente
53
Creazione del Progetto (2)
  • Ora creiamo una SU per ciascun servizio POJO
    usando larchetype di Maven per il SE
    servicemix-bean
  • Project_Homegt smx-arch su bean
    "-DgroupIdprogetto.tesina2" "-DartifactIdmyS1Poj
    o"
  • Project_Homegt smx-arch su bean
    "-DgroupIdprogetto.tesina2" "-DartifactIdmyS2Poj
    o"
  • Ora dobbiamo inglobare tutte queste SU in una SA
    che potrà essere messa in deploy. Per creare la
    SA usiamo il comando
  • Project_Homegt smx-arch sa "-DgroupIdprogetto.t
    esina2" "-DartifactIdmySa"

54
Creazione del Progetto (3)
  • Dopo lesecuzione dei precedenti comandi vengono
    create delle cartelle che raggruppano tutti i
    file di ogni SU/SA.
  • Per configurare il comportamento dei nostri
    componenti JBI affinché svolgano le loro
    funzionalità effettive occorrerà modificare il
    file xbean.xml che si trova nella directory
    /src/main/resources di ogni nostra SU.
  • Il file pom.xml serve per la compilazione dell
    SU del progetto
  • Per fare il deploy occorrerà impacchettare tutte
    le SU dentro la SA. Per fare questo occorre
    modificare il file pom.xml che si trova nella
    directory principale della SA.

55
MyJMSQueueTest
  • Questo è il punto di accesso e di uscita del
    nostro progetto. Vengono ricevuti dei messaggi e,
    eventualmente, rispediti indietro.
  • Implementeremo il JMS request/response tramite
    code temporanee.
  • Il servizio MyJMSQueueTest è inglobato in un BC
    SU (MyJmsSu).
  • Il file xbean.xml generato automaticamente (nella
    directory myJmsSu/src/main/resource) va
    modificato così
  • xbean.xml

56
MyJMSQueueTest (2)
  • Riportiamo il codice del file xbean.xml dopo la
    modifica
  • lt?xml version"1.0" encoding"UTF-8"?gt
  • ltbeans xmlnsjms"http//servicemix.apache.org/jms
    /1.0"
  • xmlnstest"http//test"
  • xmlnsamq"http//activemq.org/config/1.0"gt
  • ltjmsendpoint service"testMyJmsQueueTest"
  • endpoint"jmsQueue"
  • targetService"testMyStaticRoutingSlipSer
    vice"
  • targetEndpoint"myStaticRoutingSlipSu"
  • role"consumer"
  • destinationStyle"queue"
  • jmsProviderDestinationName"myJmsQueueTest
    "
  • defaultMep"http//www.w3.org/2004/08/wsdl
    /in-out"
  • connectionFactory"connectionFactory"gtlt/jmsen
    dpointgt
  • ltamqconnectionFactory id"connectionFactory"
    brokerURL"tcp//localhost61616" /gt
  • lt/beansgt

Indica il componente a cui va passato loutput
La politica di scambio dei messaggi utilizzata
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MyStaticRoutingSlipService
  • La situazione che abbiamo è di un client che
    mette un messaggio in una coda e la BC SU
    MyJmsQueueTest lo estrae e lo smista verso la
    prima SE SU, ovvero MyStaticRoutingSlipService
  • Questo servizio si occupa di smistare il
    messaggio al primo servizio, aspettare la
    risposta e quindi girarla ai servizi successivi.
    La sua configurazione viene definita in
    myStaticRoutingSlip/src/main/resources/xbean.xml
  • Riportiamo il codice da sostituire nel file
    xbean.xml
  • lt?xml version"1.0" encoding"UTF-8"?gt
  • ltbeans xmlnseip"http//servicemix.apache.org/eip
    /1.0"
  • xmlnstest"http//test"gt
  • lteipstatic-routing-slip service"testMyStaticRou
    tingSlipService" endpoint"myStaticRoutingSlipSu"gt
  • lteiptargetsgt
  • lteipexchange-target service"testMyS1PojoService
    " endpoint"myS1PojoSu"/gt
  • lteipexchange-target service"testMyS2PojoService
    " endpoint"myS2PojoSu"/gt
  • lt/eiptargetsgt
  • lt/eipstatic-routing-slipgt
  • lt/beansgt

Indica lordine in cui vanno chiamati le varie
SU residenti sullNMR
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MySnPojoService
  • Ora bisogna definire una SE SU per ciascun
    servizio a cui verranno smistati i messaggi.
  • MyS1Pojo svolgerà effettivamente il servizio,
    mentre MyS2Pojo aggiungerà solo un tag per
    testimoniare di aver processato il messaggio.
  • Per configurare i servizi va modificato il file
    mySnPojo/src/main/resources/xbean.xml, in questo
    modo (la n dovrà essere sostituita, per ogni
    servizio, con il rispettivo numero 1 o 2)
  • lt?xml version"1.0" encoding"UTF-8"?gt
  • ltbeans xmlnsbean"http//servicemix.apache.org/be
    an/1.0"
  • xmlnstest"http//test"gt
  • ltbeanendpoint service"testMySnPojoService"
    endpoint"mySnPojoSu" bean"myBean"/gt
  • ltbean id"myBean" class"progetto.tesina2.MyBean"/
    gt
  • lt/beansgt

Fa riferimento alla posizione in cui si trova il
file con limplementazione
59
Metodo onMessageExchange
Svolge il servizio restituendo loutput, che
verrà inserito nel messaggio normalizzato.
  • public void onMessageExchange(MessageExchange
    exchange) throws MessagingException
  • if (exchange.getStatus() ExchangeStatus.ACTIV
    E)
  • InOut inOut (InOut)exchange
  • NormalizedMessage normalizedMessage
    inOut.getInMessage() String outMessage
    processa(normalizedMessage)
    normalizedMessage.setContent(new
    StringSource(outMessage))
    MessageUtil.transferInToOut(inOut, inOut)
    channel.send(inOut)

I nostri POJO verranno chiamati due volte La
prima quando viene invocato il servizio (con lo
stato ACTIVE) La seconda al termine di tutta la
computazione (con lo stato DONE) Noi vogliamo
modificare il messaggio solo quando lo stato è
ACTIVE.
Trasforma il messaggio in un messaggio in
uscita e infine lo spedisce indietro
60
Build e deploy
  • Il file pom.xml della SA va modificato
    aggiungendo le dipendenze a tutte le SU del
    progetto.
  • Ora siamo pronti per il build delle nostre SU
  • Da linea di comando entrare nella directory
    principale di ogni SU (myJmsSu,
    myStaticRoutingSlip, myS1Pojo, myS2Pojo) ed
    eseguire il comando mvn install
  • Infine possiamo fare il build della nostra SA
    accedendo nella direcotory principale della SA ed
    eseguendo il comando mvn install
  • Questultimo comando genererà il file jar che
    servirà per il deploy del progetto

61
Conclusioni
  • Nonostante un alto costo iniziale dovuto alla
    scarsa documentazione e alla sua complessità, una
    volta acquisita dimestichezza offre un grande
    supporto per lo sviluppo di applicazioni.
  • Abbiamo visto che ServiceMix è una tecnologia
    particolarmente versatile, può essere utilizzata
    semplicemente come ESB sia per simulare altre
    teconologie (nel nostro caso abbiamo approfondito
    lutilizzo come Web Service)
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