Title: Storiografia e scienze sociali
1Storiografia e scienze sociali
2La storiografia è una disciplina molto più
vecchia delle scienze sociali
3 Una disciplina di frontiera
- Per molti secoli, dal medioevo fino allinizio
del novecento, - è la
- FILOSOFIA
- a fornire alla storici
- la maggior parte
- dei concetti
- e delle categorie interpretative
- Successivamente,
- a partire dalla fine dellottocento,
- saranno le
- SCIENZE SOCIALI
- ad affermarsi sempre più come interlocutrici
privilegiate del lavoro degli storici
4Filosofia, scienze sociali e storia
- FILOSOFIA e SCIENZE SOCIALI forniscono allo
storico indicazioni per individuare - problemi rilevanti
- Concetti
- Canoni interpretativi
- Generalizzazioni
5Quali sono le principali differenze di approccio
(in realtà spesso solo apparenti) fra
storiografia e sociologia?
- STORIOGRAFIA
- Passato
- Osservazione indiretta
- Documenti
- Individuale
- IndividualitÃ
- Rileva differenze
- ContinuitÃ
- Eccezioni
- SOCIOLOGIA
- Presente
- Osservazione diretta
- Campioni
- Collettivo
- Sistemi
- Costruisce modelli
- DiscontinuitÃ
- Regole
6Utilità delle generalizzazioni
- In realtà le differenze tendono ad attenuarsi
nello sviluppo dei rapporti reciproci,
soprattutto quando gli storici si rendono
consapevoli che le generalizzazioni non solo sono
possibili, ma per certi versi sono auspicabili
7Dallindividuale al collettivo
- Lattenzione si sposta
- dallindividuo
- ai gruppi
8Gli storici derivano dalle scienze sociali
- Metodo comparativo
- Approccio quantitativo
- Approccio micro-analitico
- Costruzione di modelli
9Fra ricerca empirica e teoria
- Sia gli storici che gli scienziati sociali si
muovono fra ricerca empirica e teoria. - Chi privilegia la prima, spesso, diffida della
seconda (troppo astratta) mentre chi privilegia
la seconda disprezza la prima (troppo
circoscritta e poco significativa). - Sarebbe buona regola non trascurare né luna né
laltra.
10Unulteriore dicotomia da superare
- ANALISI STATICA
- Struttura sociale
- Istituzioni
- Modelli
- Significazioni
- Simboli
- Idee
- Valori
- ANALISI DINAMICA
- Congiuntura sociale
- Movimenti collettivi
- Processi
- Scarto
- Pratiche
- Conflitti
- Resistenze
- Consumo
11Le scienze sociali fra otto e novecento
- Tra otto e novecento la cultura storica europea è
costretta a fare i conti con le suggestioni
provenienti dalle nuove scienze sociali. - Alcuni autori e alcuni testi lasceranno un segno
indelebile anche sul modo di impostare i problemi
storici.
12Nuovi orientamenti
- NUMA DENIS FUSTEL DE COULANGE (1830-1889)
- la funzione sociale della religione
- VILFREDO PARETO (1848-1923)
- la teoria delle élites
- EMILE DURKHEIM (1858-1917)
- la coscienza collettiva che determina le azioni
del singolo - MAX WEBER (1865-1920)
- le tipologie del comportamento sociale
(idealtipus)
13N. D. Fustel de Coulange, V. Pareto,
E. Durkheim, M. Weber
14Sociologia
- Auguste Comte (F/1798-1857)
- Corso di filosofia positiva, 6 voll. (1839-1842)
- Sistema di politica positiva o trattato di
sociologia, 4 voll. (1851-1854) - Emile Durkheim (F/1858-1917)
- Le regole del metodo sociologico (1895)
- Max Weber (D/1865-1920)
- Loggettività conoscitiva della scienza sociale e
della politica sociale (1904) - Studi critici intorno alla logica delle scienze
della cultura (1906)
15Antropologia culturale
- Lewis Henri Morgan (USA/1818-1881)
- Sistemi di consanguineità e di affinità nella
famiglia umana (1871) - La società antica (1877)
- Marcel Mauss (F/1872-1950)
- Saggio sulla natura e le funzione del sacrificio
(1899) - Saggio sul dono (1924)
16H. L Morgan e M. Mauss
17Psicologia
- Sigmund Freud (A/1856-1939)
- Linterpretazione dei sogni (1900)
- Charles Blondel (F/1876-1939)
- Introduzione alla psicologia collettiva (1928)
18Linguistica strutturale
- Ferdinand de Saussure (CH/1857-1913)
- Corso di linguistica generale (postumo 1916)
19Economia politica
- Karl Menger (A/1840-1921)
- Il fondamento delle dottrine economiche (1871)
- Léon Walras (F/1834-1910)
- Elementi di economia politica pura o teoria della
ricchezza sociale (1874-1877) - François Simiand (F/1873-1935)
- Metodo storico e scienze sociali (1903)
20 Emile Durkheim (1858-1917)
- 1858 - nasce ad Epinal (Lorena)
- - studia a Parigi all'Ecole Normale
Supérieure si ispira alle opere di A. Comte. - 1882 - consegue l'agrégation in filosofia
- - insegna nei licei prima di passare
all'Università , dove insegnerà prima a Bordeau,
poi a Parigi (Sorbona) - 1885-86 - soggiorna in Germania dove studia con
W. Wundt - 1893 - discute la tesi di dottorato su La
divisione sociale del lavoro - 1895 - pubblica Le regole del metodo sociologico
. - 1897 - pubblica Il suicidio , indagato nelle sue
cause sociali la prima monografia scritta sulla
base della nuova metodologia. Fonda la rivista
"Année sociologique". - 1912 - pubblica Le forme elementari della vita
religiosa e Il sistema totemico in Australia . - Concetti chiave
- - la società è un essere reale, non riducibile
alla somma delle volontà dei singoli individui - - l'individuo è un prodotto di cause necessarie
- - la coscienza collettiva determina le azioni del
singolo - - consenso sociale a) solidarietà meccanica
(nelle società semplici) - b) solidarietÃ
organica (nelle società complesse)
21Max Weber (1864-1920) gli esordi
- 1864 - nasce a Erfurt (Turingia) da una famiglia
di borghesia protestante - 1882 - si iscrive alla Facoltà di diritto
dell'Università di Heidelberg, ma studia anche
economia, storia, filosofia e teologia - 1884 - riprende gli studi alle università di
Berlino e Góttingen - 1886-87 - abbandona gli studi per partecipare,
come ufficiale dell'esercito, alle manovre
militari in Alsazia e Prussia Orientale. - Entra a far parte dell'associazione
universitaria "Verein fiir Sozialpolitik",
fondata nel 1872 da Gustav Schmoller e
soprannominata "socialisti della cattedra - 1889 - consegue il dottorato in diritto con una
tesi sulla storia delle imprese commerciali nel
medioevo. Si iscrive all'ordine degli avvocati di
Berlino.
22Max Weber (1864-1920) fra diritto, economia e
storia
- 1891 - scrive la tesi di abilitazione su La
storia agraria romana in rapporto al diritto
pubblico e privato, discussa con T. Mommsen
ottiene un incarico di insegnamento di storia del
diritto romano all'Università di Berlino - 1894 - ottiene una cattedra di economia politica
all'Università di Friburgo - 1895 - compie un viaggio in Scozie e in Irlanda
- 1896 - si sposta all'Università di Heidelberg
scrive Le cause sociali della decadenza della
società antica - 1897-99 - una malattia nervosa lo costringe ad
interrompere l'insegnamento per quattro anni.
Viaggia in Italia, Corsica e Svizzera - 1897 - scrive la voce "rapporti agrari
nell'antichità " per il prestigioso Handworterbuch
der Staatswissenschaft (Dizionario di politica) - 1902- riprende l'insegnamento ad Heidelberg
- 1903 - fonda con W. Sombart la rivista "Archiv
fur Sozialwissenschaft und Sozialpolitik
23Max Weber (1864-1920) le opere della maturitÃ
- 1904 - compie un viaggio negli Stati Uniti per un
congresso di sociologi e rimane fortemente
impressionato dalla società americana - 1905 - pubblica L'etica protestante e lo spirito
del capitalismo - 1906 - si interessa alla rivoluzione russa sulla
quale scrive alcuni saggi - 1907 - si dimette dall'insegnamento e si dedica
unicamente allo studio, grazie ad un' ereditÃ
nel suo salotto di Heidelberg si ritrovano i più
brillanti intellettuali tedeschi nell'epoca.
Fonda l'Associazione tedesca di Sociologia e
dirige una collana di classici del pensiero
sociologico - 1909 - pubblica I rapporti di produzione
nell'agricoltura del mondo antico inizia a
scrivere Economia e società - 1910 - al congresso dell'Associazione tedesca di
Sociologia prende posizione contro le teorie
razzistiche - 1912 - esce dal comitato direttivo
dell'Associazione tedesca di Sociologia per un
dissenso sul problema della neutralità valutativa
24Max Weber (1864-1920) guerra e dopoguerra
- 1914 - allo scoppio della guerra chiede di essere
richiamato alle armi (sebbene abbia giÃ
cinquant'anni) ed è assegnato alla direzione dei
servizi ospedalieri di Heidelberg - 1915 - pubblica il primo volume dell'Etica
economica delle religioni universali, - 1916-17 - assume incarichi diplomatici
nell'ambito delle trattative europee compie
missioni a Vienna, Budapest e Bruxelles
moltiplica gli sforzi per evitare l'estensione
del conflitto e vede nella potenza russa la
minaccia principale alla pace - 1918 - è invitato a Vienna per un corso estivo
(Critica positiva della concezione materialistica
della storia ) tiene due conferenze
all'Università di Monaco su La politica come
professione e La scienza come professione. Dopo
la sconfitta della Germania fa parte della
commissione che affianca la delegazione tedesca
al congresso di Versailles - 1919 - riprende la carriera universitaria
accettando una cattedra di scienze sociali
all'Università di Monaco, dove tiene un corso
sulle Linee di una storia universale
dell'economia e della società . Fa parte della
commissione tecnica incaricata di scrivere la
nuova Costituzione repubblicana della Germania
(Weimar) - 1920 - muore a Monaco il 14 giugno, lasciando
incompiuto il libro Economia e societÃ
25La sociologia come scienza sociale
-
- In polemica con gli storici ed i filosofi
tedeschi a lui contemporanei (Droysen, Mommsen,
Windelband, Dilthey) che criticavano la pretesa
della sociologia positivistica francese e inglese
(Comte, Spencer) di spiegare le dinamiche umane
sulla base di leggi generali
26Weber afferma che
- Lo studio dei fenomeni sociali non si
differenzia, sul piano del metodo, da quello dei
fenomeni naturali - Lastrazione, la generalizzazione e la
tipizzazione sono necessarie a qualsiasi
conoscenza che non voglia essere pura descrizione
di fatti - Gli storici usano modelli impliciti non
dichiarati e fanno uso di giudizi morali (non
scientifici) sottesi.
27Comprensione e spiegazione
- Mentre la storia è volta allo studio
(comprensione) di singoli fenomeni, la
sociologia è volta allo studio (spiegazione)
delle uniformità di comportamento e alle
connessioni causali. - La sociologia mira a ricostruire le motivazioni
che spingono gli attori sociali a comportarsi in
un determinato modo sulla base di aspettative
condivise relative al comportamento altrui
(determinante è il rapporto individuo/gruppo).
28Sociologia e storia in Max Weber
- Oggetto della sociologia è quindi lo studio dei
"tipi di agire sociale", ossia lo studio delle
origini e delle conseguenze delle uniformità di
comportamento socialmente determinate, derivanti
da motivazioni simili. Tuttavia Weber afferma
anche che le scienze sociali non hanno
l'obiettivo di formulare leggi generali, ma di
spiegare - mediante modelli - fenomeni storici
considerati nella loro individualità . - I tipi ideali sono quindi costruzioni analitiche
selettive ricavate dalla realtà empirica, ma che
non si identificano mai completamente con essa. - La sociologia non è in contrapposizione alla
storia, ma serve a renderla intelleggibile. Gli
storici sono utili portatori d'acqua per i
sociologi e W. stesso fa abbondante uso di fonti
storiche.
29Weber e Marx
- Weber rifiuta la concezione materialistica della
storia di Marx in quanto "economicistica" e in
quanto "filosofia generale della storia" e non
criterio di indagine. - Tuttavia ritiene l'opera di Marx decisiva per lo
sviluppo delle moderne scienze sociali. - Per Weber Marx è un costruttore di categorie
"idealtipiche" (capitalismo, borghesia,
proletariato, ecc.) da verificare nell'analisi
storica, ma non di leggi generali e necessarie.
30La grande stagione delle riviste di scienze
sociali (1891-1929)
- 1891 Paul Vidal de la Blache fonda le Annales
de Gèographie, dirette dal 1894 da Lucien
Gallois. - 1896 Emile Durkheim fonda lAnné
Sociologique. - 1900 Henri Berr fonda la Revue de Synthèse
Historique, prima rivista europea
interdisciplinare. - 1903 Max Weber fonda lArchiv für
Sozialwissenschaft und Sozialpolitik. - 1925 Henri Berr fonda il Centre internationale
de synthèse come luogo dincontro di studiosi di
diverse discipline (ma costantemente tenuto ai
margini dalla comunità accademica francese). Lo
stesso Berr non otterrà mai una cattedra
universitaria, rimanendo professore di liceo. - 1929 Marc Bloch e Lucien Febvre fondano a
Strasburgo le Annales dhistoire économique et
sociale.
31Henri Berr un intellettuale dimenticato
32I grandi modelli del Novecento
- MODELLO TEDESCO (Weber, Mannheim)
- Teoria sociale con forti basi filosofiche
- MODELLO AMERICANO (Parsons, Merton)
- Ricerca empirica, diffidenza verso le teorie
sociali e ascetismo metodologico - MODELLO FRANCESE (Durkheim, Berr, Halbwacs)
- Stretto rapporto fra storiografia e scienze
sociali, strutturalismo
33Differenze e incomprensioni
- Nonostante il dialogo, fra studiosi di diversi
paesi permangono differenze e incomprensioni,
anche di carattere terminologico. - In un saggio del 1958 il sociologo italiano
Alessandro Pizzorno osservava come la comunitÃ
scientifica internazionale persistesse
nellindicare con termini diversi campi e metodi
di indagine simili e spesso identici.
34Confusione terminologica non risolta
USA GRAN BRETAGNA FRANCIA
Antropologia culturale Antropologia sociale Etnologia
Antropologia sociale Psicologia sociale Sociologia dei primitivi
Psicologia sociale Sociologia
Filosofia Sociologia Sociologia generale
Ecologia Sociologia urbana e rurale Geografia umana
35La cultura italiana fra Croce e Gentile
- Diversamente dalla Francia e dalla Germania, in
Italia per oltre mezzo secolo la ricerca storica
rimane fortemente segnata dalla dimensione
etico-politica di matrice idealistica e
storicistica, sotto linfluenza di B. Croce e G.
Gentile. - Il confronto con il dibattito internazionale si
apre in Italia solo alla fine degli anni
quaranta, dopo la caduta dl fascismo.
36Benedetto Croce e Giovanni Gentile
37Quali scienze sociali?
- Il bivio si presenta fra gli anni quaranta e
cinquanta del novecento, in un contesto culturale
quello della guerra fredda - fortemente
ideologizzato - MARXISMO (sovietico) approccio prevalentemente
teorico - SOCIOLOGIA (americana) approccio prevalentemente
empirico - Paradossalmente i marxisti rifiutano la
sociologia, mentre i sociologi rifiutano il
marxismo
38Le Annales come terza via
-
- Tra gli anni sessanta e gli anni settanta una
parte significativa della storiografia italiana
sceglie il modello francese (ma ormai
internazionale) delle Annales come terza via
fra marxismo e scienze sociali.
39La storia come scienza sociale
- Il contatto con le scienze sociali impone agli
storici una revisione dei fondamenti
epistemologici della disciplina. - Come muta la pratica della ricerca storica a
contatto con le scienze sociali? - spostamento da una storiografia narrativa ad una
storiografia analitica - nuovi quesiti perché, in rapporto a cosa e con
quali conseguenze, piuttosto che cosa, dove e
come. - nuovi problemi e campi di indagine
- Es. la base materiale dellesistenza umana
demografia, geografia, ecologia, famiglia e
sistemi di parentela - Es. limmateriale
40Dal materiale allimmateriale.Nuovi campi
dindagine
- Si apre allindagine storica un campo vastissimo
e pressoché inesplorato come quello
dellimmateriale - storia delle mentalità (strutture mentali
comuni) - storia dellimmaginario (produzioni dello spirito
legate non al testo, alla parola, al gesto, ma
allimmagine) - storia delle rappresentazioni (chiavi di lettura
mentali dei fenomeni e delle strutture sociali) - storia delluniverso simbolico (pratiche,
condotte, rituali che rinviano ad una realtÃ
mentale nascosta) - storia delle ideologie (concezioni globali della
società ) - storia della storiografia come intreccio e
sintesi di problemi.
41Nuovi oggetti di ricerca
- storia sociale delle istituzioni comunità ,
villaggio, scuola, polizia, esercito, carcere,
ospedale, ecc. - storia delle pratiche sociali riti, feste,
sport, ecc. - storia del cambiamento sociale
- storia socio-culturale varie forme della
comunicazione, stampa, lettura, alfabetizzazione,
rapporto oralità /scrittura, ecc. (R. Mandrou,
N. Zemon Davies, K. V. Thomas, E. Eisenstein, M.
Vovelle, R. Darnton, E. P. Thompson, M. Agulhon,
C. Tilly, ecc.) - storia delle masse in luogo della storia delle
élites (intreccio, ma non identificazione con
lapproccio marxista) - storia della scienza.
42La nascita delle Annales
43(No Transcript)
44I precedenti
- 1868 fondazione dell Ecole Pratique des Hautes
Etudes, divisa in cinque sezioni I, matematica
II, fisica e chimica III, storia naturale e
fisiologia IV, scienze storiche e filolgia V,
scienze economiche e sociali. - La V sezione, tuttavia, non decolla e viene
chiusa nel 1870. - Nel 1886 viene sostituita da una sezione di
scienze religiose. - 1891 - Paul Vidal de la Blache fonda le "Annales
de Géographie" dirette dal 1894 da Lucien Gallois - 1896 - Emile Durkheim fonda 1' "Année
Sociologique - 1900 - Henri Berr fonda la  Revue de Synthèse
Historique  - 1903 - François Simiand - sociologo ed economista
con forti interessi per la storia - pubblica
l'articolo pionieristico Méthode historique et
sciences sociales, contro "i tre idoli della
tribù degli storici il politico, l'individuale,
il cronologico" (ripubblicato nel 1960 sulle
"Annales").
451929-39 La nascita della nuova rivista
1928- Marc Bloch e Lucien Febvre progettano una rivista internazionale ed interdisciplinare di scienze storiche e ne offrono la direzione al grande medievista belga Henri Pirenne, che non accetta. 1929 - Marc Bloch e Lucien Febvre fondano a Strasburgo le "Annales d'histoire économique et sociale", trimestrale (nella direzione figurano anche il geografo A. Demangeon, il sociologo M.Halbwachs, l'economista Ch. Rist e il politologo A. Siegfried). E' l'anno del grande crollo di Wall Street. La rivista si apre in alla storia contemporanea e recluta collaboratori negli ambienti del Bureau International du Travail (BIT), diretto allora dall'esponente socialista francese Albert Thomas, e della London School of Economics (LSE).- nell'editoriale Le parole e le cose in storia economica Bloch e Febvre propongono una riflessione sull'evoluzione semantica dei vocaboli e dei concetti usati dagli storici.
46M. Bloch e L. Febvre
47Gli anni trenta
- 1932 - la rivista passa da trimestrale a
bimestrale. - 1936 - Marc Bloch è nominato professore alla
Sorbona, succedendo ad Henri Hauser nella
cattedra di storia economica (l'unica di tutta la
Francia). - Bloch e Febvre propongono dalle pagine delle
"Annales" un'inchiesta collettiva sulle nobiltÃ
europee di antico regime. - 1937 - F. Braudel entra nel comitato di direzione
delle "Annales". - 1938 - con l'avvicinarsi della guerra anche la
rivista entra in crisi nel mese di novembre
l'editore Armand Colin ritira il suo appoggio, le
"Annales cambiano sede ed editore e riprendono
la periodicità trimestrale, adottando una veste
più economica. - 1939 - la rivista viene ribattezzata "Annales
d'histoire sociale".
481940-45 La crisi bellica
- 1940 - Febvre rimane solo a Parigi a dirigere la
rivista nel mese di luglio manda in stampa tutti
gli articoli in suo possesso, prevedendo il
disastro. Nel vol. III (1941) della rivista
comparirà il saggio di L. Febvre, La sensibilité
et l'histoire. Comme reconstruire la vie
affective d'antan, che costituisce la chiave
d'interpretazione dei due libri (Le problème de
l'incroyance e Amour sacrée et amour profane) sul
problema della sensibilità religiosa degli uomini
e delle donne del XVI secolo pubblicati da Febvre
nel corso del 1942 - 1941 - in seguito alle leggi razziali
antiebraiche Febvre è costretto a togliere il
nome di Bloch dal comitato di direzione delle
"Annales", per evitare la chiusura della rivista.
Bloch protesta, considerandolo un atto di
debolezza lascia Parigi per Montpellier ed entra
nella Resistenza. - 1941-45 - sotto l'occupazione tedesca la rivista
interrompe le pubblicazioni, ma Febvre riesce
ugualmente a pubblicare qualche fascicolo sotto
il titolo di "Mélanges d'histoire sociale". - 1944 Marc Bloch è catturato a Lione e fucilato
dai tedeschi della Gestapo lascia inedita
lApologia della storia. -
49Marc Bloch
50Marc Bloch (1886-1944)
- 1886 - nasce il 6 luglio a Lione da una famiglia
alsaziana di origine ebraica il padre, Gustave
Bloch, è professore di storia antica prima
all'Università di Lione e quindi all'Ecole
Normale Superieure di Parigi. - - la famiglia Bloch si trasferisce a
Parigi dove Marc frequenta il liceo
Louis-le-Grand. - 1904 - si iscrive all'Ecole Normale Superieure,
dove segue in particolare le lezioni del
sociologo Emile Durkheim. - 1908 - consegue l'agrégation in storia e
trascorre due anni (1908-1909) a Lipsia e
Berlino specializzandosi in storia medievale. - 19O9-1912 - prosegue gli studi grazie ad una
borsa di studio triennale della "Fondation A.
Thiers". - 1913 - pubblica sulla "Revue de synthèse
historique" di H. Berr una monografia
sull'Ile-de-France tratta dalla sua tesi di
dottorato, che si affianca a quella di L. Febvre
sulla Franca Contea. - 1912 - inizia ad insegnare storia e geografia nei
licei, prima a Montpellier e poi ad Amiens, ma
deve interrompere nel 1914 a causa della guerra.
51Dal fronte orientale allUniversità di
Strasburgo (1914-1921)
- 1914-18 - si arruola in fanteria col grado di
sergente e combatte sul fronte orientale, nelle
trincee delle Argonne partecipa alla battaglia
della Somme e viene promosso prima tenente e poi
capitano ottiene la Legion d'Onore per meriti di
guerra. "Per non abbandonare ai capricci della
memoria" l'esperienza vissuta, stende un quaderno
di Ricordi di guerra (1914-15) che saranno
pubblicati postumi solo nel 1969. - 1919 - è nominato maitre de conférences di
storia medievale all'Università di Strasburgo,
dove incontra Lucien Febvre del quale aveva giÃ
letto ed apprezzato la tesi. Sposa Simonne Vidal
dalla quale avrà sei figli. - 1920 - discute alla Sorbona la sua tesi di
dottorato su Rois et serfs, un chapitre
d'histoire capétienne, che viene pubblicata lo
stesso anno. - 1921 - diviene agrégé (professore associato) di
storia medievale a Strasburgo. Incontra a
Bruxelles lo storico Henri Pirenne. Pubblica
sulla "Revue de synthèse historique" il saggio
metodologico Réflexions d'un historien sur les
fausses nouvelles de la guerre , ripensando anche
alla propria esperienza militare.
52Lincontro con Lucien Febvre e la fondazione
delle Annales (1924-1929)
- 1924 - pubblica il suo capolavoro su Les Rois
thaumaturges , incrociando per la prima volta
in chiave comprativa - storia sociale e storia
delle mentalità . - 1927 - diventa professore ordinario a Strasburgo.
- 1929 - fonda insieme a Lucien Febvre la rivista
"Annales d'histoire économique et sociale" - Nel comitato di direzione della nuova rivista
figurano anche - il geografo A. Demangeon,
- il sociologo M.Halbwachs,
- l'economista Ch. Rist
- il politologo A. Siegfried
53La prima stagione delle Annales (1929-1940)
- 1931 - pubblica Les caractères originaux de
l'histoire rurale française, rielaborazione di
una serie di conferenze tenute nel 1929 all'
"Istituto per la storia comparata delle civiltà "
di Oslo. Come ne La terre et l'evolution humaine
di Febvre al centro sono i rapporti fra il
territorio e i suoi abitanti. - 1934 - con il sostegno di L. Febvre è candidato
ad una cattedra di "Histore comparée des sociétés
européennes" al Collège de France, ma non la
ottiene (viene scelto invece il suo eterno rivale
Louis Halphen). - 1936 - lascia Strasburgo per Parigi, dove è
chiamato sulla cattedra di storia economica
lasciata da H. Hauser. Pochi mesi dopo ottiene
dalla Facoltà di Lettere la creazione di un nuovo
"Istituto di storia economica e sociale". Pur
rifiutando il marxismo e non aderendo ad alcun
partito, si ritiene un uomo di sinistra e
sostiene il Fronte Popolare. - 1939-40 - pubblica in due volumi la grande
sintesi su La société féodal per la collana
"L'évolution de l'humanité" diretta da H. Berr.
Allo scoppio della guerra, pur potendo evitarlo,
si arruola nell'sercito francese con il grado di
capitano di stato maggiore sfugge alla cattura
da parte dei tedeschi dopo la battaglia di
Dunkerque e rientra in Francia in abiti civili.
54La resistenza antinazista e la morte (1940-1944)
- 1940 - viene escluso dall'insegnamento a causa
della sua origine ebraica, ma il governo di
Vichy, "per eccezionali servizi scientifici resi
alla Francia", gli evita l'epurazione,
limitandosi a trasferirlo da Parigi a
Clermond-Ferrand (dove è stata trasferita
l'Università di Strasburgo). - 1940-41 - tiene un corso universitario sul tema
"Come e perché lavora uno storico", nel quale
abbozza le linee dell'Apologie pour l'histoire. - 1941 - adducendo le cattive condizioni di salute
della moglie, ottiene il trasferimento
all'Università di Montpellier, dove è fatto
oggetto degli attacchi del preside della FacoltÃ
di Lettere, fascista ed antisemita. A Montpellier
entra in contatto con la Resistenza e aderisce
alla rete "Combat". In seguito al crollo della
Repubblica di Vichy ed all'occupazione tedesca di
tutta la Francia viene nuovamente epurato e si
rifugia in una casa di campagna nella Creuse. A
causa delle leggi antiebraiche è costretto a
firmare i suoi articoli con lo pseudonimo "M.
Fougères". Un'ultima possibilità gli viene
offerta dalla "New School of Social Research" di
New York, che gli propone di emigrare negli Stati
Uniti mettendosi in salvo. L'impossibilità di
condurre con sè tutta la famiglia impedisce la
realizzazione del progetto. - 1942 - ritorna a Lione da solo ed entra nella
Resistenza clandestina, aderendo al movimento
"Franc-Tireur" con il nome di battaglia di
"Narbonne". - 1943 - è membro del direttivo regionale della
Resistenza ed organizza materialmente
l'insurrezione nei dieci dipartimenti
(Rhône-Alpes) dipendenti da Lione. - - durante la clandestinità scrive
numerosi articoli (firmati con gli pseudonimi di
"Chevreuse" e "Arpajon") e due libri che saranno
pubblicati postumi L'étrange défaite (1940) e
Apologie de l'histoire, ou métier d'historien
(pubblicato da Febvre nel 1949). - 1944 - mentre organizza la rete clandestina nella
zona di Lione è catturato dalla Gestapo l'8
marzo, sottoposto a tortura ed infine fucilato il
16 giugno con altri ventisei membri della
Resistenza nei pressi del villaggio di
Saint-Didier-de-Formans.
55Lucien Febvre
56Lucien Febvre (1878-1956)La formazione
- 1878 - nasce a Nancy, in Lorena, dove inizia gli
studi liceali. E' figlio di un professore di
liceo, poi passato all'insegnamento
universitario. - 1897-98 - si trasferisce a Parigi per entrare
all'Ecole Normale Supérieure dove segue i
seminari del geografo Pierre Vidal de la Blache,
del filosofo e antropologo Lucien Lévy-Bruhl e
dello storico dell'arte Emile Mâle. - 1900 - è affascinato dalla lettura della nuova
"Revue de synthèse historique" di Henri Berr, che
propone una sintesi interdisciplinare fra storia,
sociologia, economia, etnografia. Particolari
stimoli raccoglie dall'articolo di Maurice
Dumoulin, Choses à faire , pubblicato nel 1901. - 1904 - ottiene un posto di professore di storia e
geografia al Liceo di Besançon ed inizia a
lavorare alla sua tesi di dottorato con un
progetto di storia locale. - 1905 - pubblica sulla "Revue" di Berr una prima
introduzione bibliografica e storiografica sulla
provincia della Franche-Comté. - 1911 - presenta la sua dissertazione di dottorato
su Philippe II et la Franche-Comté , dedicata
alla storia delle propria regione d'origine e
destinata a diventare un modello di monografia
regionale nella prospettiva della storia sociale
(a dispetto del titolo non è il sovrano, bensì la
società e il territorio ad essere protagonista
del libro, o meglio il "personaggio storico
collettivo"). - 1912 - ottiene un incarico di insegnamento
all'Università di Digione.
57 Lesordio scientifico (1913-1922)
- 1913-14 - progetta un libro sui rapporti fra
storia e geografia (suggeritogli da H. Berr), ma
deve interrompere gli studi a causa della guerra. - 1914-18 - combatte sul fronte orientale con il
grado di caporale. - 1919 - congedato dall'esercito è nominato
professore di storia moderna all'Università di
Strasburgo, da poco ritornata alla Francia. Qui
incontra Marc Bloch, incaricato di storia
medievale. Nella sua lezione inaugurale parla
dell'utilità della storia "in un mondo in
rovina". Ideologicamente indipendente, professa
una personale idea di socialismo libertario,
ricollegandosi alla tradizione dei philosophes
settecenteschi lo Stato e la Chiesa sono i suoi
avversari, nemici della libertà individuale. - 1922 - conclude e pubblica - nella collezione
storica diretta da H. Berr - La terre et
l'evolution humaine. Introduction géographique Ã
l'histoire - un libro ispirato, fra l'altro, al
metodo del grande geografo anarchico Elisée
Reclus - suscitando le aspre critiche dei
geografi accademici. Febvre rovescia il rigido
determinismo positivistico secondo cui il
comportamento dell'uomo sarebbe determinato dal
territorio in cui vive, mostrando come sia stato
invece l'uomo a foggiare il territorio nel corso
dei secoli.
58 Il laboratorio di Strasburgo (1925-1929)
- 1925 - concorre alla cattedra di "histoire
moderne et contemporaine" della Sorbona, lasciata
da Seignobos, ma non la ottiene (gli viene
preferito Robert Guyot, sostenuto da Emile
Bourgeois) continua ad insegnare a Strasburgo. - 1928 - pubblica la monografia Un destin, Martin
Luther ed inizia ad occuparsi delle origini
della Riforma protestante in Francia (il progetto
della ricerca è contenuto nel celebre articolo
Une question mal posée ), dichiarando di voler
sottrarre il tema ai teologi per restituirlo agli
storici - 1929 - fonda insieme a Marc Bloch la rivista
"Annales d'histoire économique et sociale" (nel
comitato di direzione figurano anche il geografo
A. Demangeon, il sociologo M.Halbwachs,
l'economista Ch. Rist e il politologo A.
Siegfried).
59 Il Collège de France e la guerra (1933-1944)
- 1933 - lascia Strasburgo per Parigi, dove è
nominato professore di "Histoire de la
civilisation moderne" al Collège de France. - - assume la presidenza dell'Encyclopédie
française, la cui pubblicazione incomincerà nel
1935. L'incarico gli darà modo di entrare in
rapporto con i cultori delle più disparate
discipline. - 1937 - di ritorno dall'Argentina, dove ha tenuto
un ciclo di conferenze, incontra il giovane F.
Braudel con il quale stringe amicizia. - 1940-45 - troppo anziano per essere richiamato
alle armi, rimane a Parigi e tiene i contatti sia
con Braudel, prigioniero dei tedeschi, che con
Bloch, partigiano, che verrà ucciso nel 1944. - 1940 - nel mese di luglio manda in stampa tutti
gli articoli ancora in suo possesso. SarÃ
l'ultimo fascicolo delle "Annales" prima
dell'interruzione bellica. - 1941-45 - sotto l'occupazione tedesca la rivista
interrompe le pubblicazioni, ma Febvre riesce
ugualmente a pubblicare sotto il titolo di
"Mélanges d'histoire sociale". Prosegue le sue
ricerche sulla cultura francese nell'età della
Riforma. - 1942 - pubblica Le problème de l'incroyance au
XVI siècle la religion de Rabelais. - 1944 - pubblica Autour de l'Heptaméron amour
sacré, amour profane.
60Il dopoguerra e lEcole des Hautes Etudes en
Sciences Sociales (1946-1956)
- 1946 - le "Annales" riprendono le pubblicazioni
con un nuovo comitato di direzione presieduto da
Febvre. - 1947 - viene creata, con un contributo della
"Rokfeller Foundation", la VI section (sciences
sociales) dell'Ecole Pratique des Hautes Etudes,
non abilitata a concedere titoli accademici (L.
Febvre è nominato direttore per le ricerche
storiche Ch. Morazé direttore per le ricerche
economiche) - 1949 - L. Febvre è nominato membro del consiglio
d'amministrazione del Conseil National de la
Récherce Scientiphique (CNRS). - - è nominato presidente del comitato
UNESCO degli storici francesi e presidente del
comitato per la storia della seconda guerra
mondiale. - 1950 organizza e presiede il IX Congresso
Internazionale di Scienze storiche, riunito a
Parigi. - 1953 - pubblica Combat pour l'histoire ,
considerato il suo testamento spirituale. - 1956 - muore nella sua casa di campagna a
Saint-Amour. - - F. Braudel assume la direzione delle
"Annales" (che manterrà fino al 1968) divenendo
così il successore e l'erede ideale di L. Febvre.
61LEcole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di
Parigi una zona franca
62Laffermazione europea della storiografia francese
- Da movimento a istituzione
63Da Febvre a Braudel (1946-1956)
- 1946 - ricostituita la redazione dopo la morte di
Bloch, la rivista viene ribattezzata "Annales
Economies, Societés, Civilisations" ne assume la
direzione L. Febvre (1946-56). - 1947 - F. Braudel è bocciato ad un concorso a
cattedra della Sorbona (è considerato un
geografo e non uno storico) - 1947 - con un contributo della statunitense
"Rockfeller Foundation" nasce la Sixième Section
(scienze economiche e sociali) dell'Ecole
Pratique des Hautes Etudes (EPHE), non abilitata
a concedere titoli accademici (direttore per le
ricerche storiche F. Braudel direttore per le
ricerche economiche Ch. Morazé). - 1949 - F. Braudel è nominato membro del Collège
de France (cattedra di civiltà moderna), ma
l'istituzione è ancora snobbata dagli accademici
della Sorbona, che la giudicano marginale
rispetto all'Università - 1949-54 - F. Braudel è nominato presidente della
commissione d'esami per l'ammissione
all'insegnamento di storia (jury d'agrégation) - 1949 - L. Febvre è nominato membro del consiglio
d'amministrazione del CNRS - - L. Febvre è nominato presidente del comitato
UNESCO degli storici francesi e presidente del
comitato per la storia della seconda guerra
mondiale
64Da Febvre a Braudel (1946-1956)
- 1950 - viene costituito, sotto la direzione di F.
Braudel, il Centre de Recherches Historiques
(CRH) presso la VI section dell'EPHE. Il Centre è
suddiviso in quattro settori tematici 1)
Affaires et gens d'affaires 2) Monnaies, prix et
conjunctures 3) Ports, routes et traffics 4)
Démographie et société. - 1951 lo storico americano F.C. Lane è nominato
rappresentante a Parigi della "Rokfeller
Foundation" e procura al Centre de Recherches
Historiques dell'EPHE un finanziamento di
4.5000.000 di franchi per tre anni. - - con l'articolo "Ars moriendi ". Appunti sul
problema della morte alla fine del XV secolo lo
storico italiano Alberto Tenenti, allievo di
Braudel, propone di studiare gli atteggiamenti
degli uomini di antico regime di fronte alla
morte. L'idea - spostando l'attenzione dal XV al
XVIII secolo - sarà ripresa e sviluppata
venticinque anni dopo da Michel Vovelle. - 1952 - lo storico Pierre Goubert - autore di una
monumentale tesi su Beauvais et le Beauvasis au
XVII siècle - presenta sulle "Annales" una
sintesi della sua ricerca che rivoluziona il
tradizionale uso delle fonti demografiche. - 1955 - Braudel si reca negli Stati Uniti per
contattare le grandi fondazioni private alla
ricerca di sostegni al suo progetto di impiantare
a Parigi una nuova Facoltà o Istituto
universitario di scienze sociali.
65F. Braudel e I. Wallernstein
66Dal movimento alle istituzioni
- Dalla fine degli anni quaranta si realizza il
processo di istituzionalizzazione del movimento
delle Annales, con la creazione nel 1947 della
VI Sezione dellEPHE. - Questa realizza il proprio organigramma sulla
base di una concezione federativa delle scienze
umane, tendente a sostituire uno stato di
apparente pacificazione alla lotta tra diverse
istituzioni per il monopolio dell'insegnamento
delle scienze sociali che aveva attraversato il
periodo tra le due guerre.
67LEcole Pratiques des Hautes Etudes
- Il programma dei seminari interdisciplinari
dellanno 1948
68Dalla rivista alla scuola storica
- Fernand Braudel e il confronto con lantropologia
strutturale
69Claude Lévy-Strauss.Storia e antropologia
strutturale una suggestione potente
70L era Braudel
- 1956 - dopo la morte di Febvre F. Braudel assume
la direzione delle "Annales" (1956-68), che si
trasformano rapidamente da movimento
intellettuale in istituzione accademica,
identificandosi sempre più come l"organo" della
VI section dell'EPHE. - 1958 - rispondendo all'Anthropologie structurale
di C. Lévi-Strauss, F. Braudel pubblica sulle
"Annales" il celebre articolo Histoire et
sciences sociales. La "longue durée", che sarÃ
considerato il manifesto programmatico del nuovo
approccio "strutturalista" alla storia.
Sull'articolo di Braudel si apre un vivace
dibattito al quale prendono parte, fra gli altri,
l'economista americano W.W. Rostow (1959), lo
storico polacco W. Kula (1960) e lo stesso C.
Lévi-Strauss (1960). - 1959 - con l'articolo pionieristico Histoire et
climat Emmanuel Le Roy Ladurie propone agli
storici e ai geografi un nuovo tema di ricerca
la climatologia storica. - 1960 - Jacques Le Goff pubblica l'articolo Temps
de l'église et temps du marchand, nel quale
affronta la diversa percezione del tempo degli
uomini del medioevo. - 1961 - nell'articolo Problèmes et méthodes d'une
histoire de la psychologie collective Alphonse
Dupront tende la mano agli psicologi proponendo
di approfondire insieme i suggerimenti di Febvre
sulla storia delle sensibilità collettive del
passato. - - con il fasc.3 del 1961 Braudel lancia
l'inchiesta collettiva su Vita materiale e
comportamenti biologici, aperta da una serie di
articoli di storia dell'alimentazione.
71Gli anni sessanta
- 1963 - per iniziativa del Ministero
dell'Educazione Nazionale e con un contributo
della statunitense Ford Foundation nasce la
Maison des Sciences de l'Homme, destinata a
riunire tutti i centri di ricerca di "scienze
umane" in un'unica modernissima sede che sarÃ
inaugurata solo nel 1970 (Braudel presidente e
amministratore) - 1967 - l'articolo di Jean-Pierre Peter su Malati
e malattie alla fine del XVIII secolo apre un
nuovo e fecondo filone di studio, chiamando gli
storici a confrontarsi con le scienze della vita.
Il tema - in una chiave diversa - era stato giÃ
affrontato nel 1963 da Michel Foucault nel libro
Naissance de la clinique. Une archéologie du
regard médical. - 1968 - alla fine dell'anno e dopo la rivolta
studentesca esplosa nel mese di maggio F. Braudel
lascia la direzione delle "Annales". - Si palesa il dissenso tra Braudel e R. Mandrou
(segretario di redazione della rivista) a
proposito del presunto "tradimento" dell'ereditÃ
dell'ultimo Febvre e della sua proposta di
psicologia storica da realizzarsi anche
attraverso la biografia storica. Secondo Mandrou
(autore di Magistrats et sorcières en France au
XVII siècle, Paris 1968) lo "strutturalismo" di
Braudel e la sua preferenza per gli studi di
storia economica portano a sacrificare la
dimensione più propriamente umana della ricerca
storica. Charles Morazé nell'articolo L'histoire
et l'unité des sciences de l'homme propone una
radicale revisione della tradizionale logica
delle "scienze umane".
72Braudel al comando
73Fernand Braudel (1902-1985)
- 1902 - nasce a Lumèville-en-Ornois, in Lorena,
durante le vacanze estive dei genitori il padre
è direttore didattico a Parigi. - 1904 - per ragioni di salute viene affidato alle
cure della nonna paterna, a Lumèville, dove vive
fino all'età di sette anni a contatto della
natura. - 1909 - ritorna a vivere con i genitori a
Mérielle, nella "banlieu" di Parigi, dove
frequenta le scuole primarie quindi frequenta il
liceo Voltaire a Parigi. - 1919 - incerto fra medicina e matematica, sceglie
la facoltà di Lettere e si iscrive alla Sorbona. - 1922 - si laurea in storia economica con Henri
Hauser, presentando una tesi piuttosto
tradizionale su Bar-le-Duc (Lorena) durante la
Rivoluzione francese. - 1923 - consegue l'agrégation e sceglie di
trasferirsi in Algeria per insegnare nelle scuole
superiori - - inizia a lavorare alla sua tesi di
dottorato su "Filippo II, la Spagna e il mondo
mediterraneo nel XVI secolo", sotto la direzione
(formale) di Georges Pagés - 1923-32 - per nove anni insegna storia e
geografia nelle scuole superiori in Algeria,
prima a Costantina, poi ad Algeri durante le
vacanze estive lavora nell'archivio spagnolo di
Simancas e negli archivi delle principali cittÃ
del Mediterraneo, dove ha modo di incontrare
numerosi studiosi stranieri, fra i quali Hearl
Hamilton e Federico Chabod. Ad Algeri conosce
Paule che più tardi diverrà sua moglie. - 1927 - chiede consiglio per la tesi a Lucien
Febvre che gli suggerisce di rovesciare la
prospettiva protagonista/sfondo, portando in
primo piano la civiltà mediterranea - - interrompe per breve tempo l'insegnamento
per svolgere il servizio militare in Germania - 1930 - in occasione del congresso storico per il
"Centenario della conquista francese" (di cui è
il vice segretario) incontra ad Algeri Henri Berr - 1931 - incontra ad Algeri Henri Pirenne, invitato
a tenere un ciclo di conferenze sul mondo
islamico e il Mediterraneo. - 1932-34 - ritorna in Francia e per due anni
insegna nei licei di Parigi. - 1934-35 - ottiene un incarico di insegnamento
alla Sorbona nel quadro dei programmi preparatori
all'agrégation (storia dell'America Latina) - 1935 - scopre nell'archivio di Ragusa le serie
delle corrispondenze commerciali non avendo
altri strumenti a disposizione, "fotografa" i
documenti con una vecchia cinepresa rallentata - 1935-37 - per due anni insegna alla nuova
università di San Paulo del Brasile. Durante
tutto l'inverno (periodo di vacanze) studia negli
archivi italiani (Palermo, Napoli, Roma, Firenze,
Genova).
74Dallincontro con Febvre alla direzione delle
Annales (1937-1956)
- 1937 - durante il ritorno in piroscafo dal
Brasile alla Francia (venti giorni) incontra
Lucien Febvre, di ritorno dall'Argentina nasce
l'amicizia fra i due - - su proposta di Febvre è nominato
"directeur d'études" alla IV sezione dell'Ecole
Pratique des Hautes Etudes ("Histoire des peuples
ibériques et de la Méditérranée Occidentale du
Moyen Age au XVIII siècle") - 1939 - poco prima dello scoppio della guerra si
prepara alla redazione della sua tesi di
dottorato rilegge e riordina tutte le schede
redatte nel corso di quindici anni di ricerche. - 1940-45 - a novembre è catturato dai tedeschi e
trascorre quasi cinque anni di prigionia, prima
all'Oflag XII B di Magonza (1940-42) - dove ha
diritto a frequentare la biblioteca universitaria
-, poi all'Oflag XC presso Lubecca durante la
prigionia scrive "a memoria" la prima stesura
della sua tesi e ne espone le linee generali in
un ciclo di conferenze rivolte agli altri
prigionieri. Grazie alla Croce Rossa e
all'ambasciata svizzera riesce a trasmettere a
Lucien Febvre i capitoli della sua tesi. - 1945 - nel mese di marzo è liberato e ritorna a
Parigi - 1946 - tiene un corso semestrale sull'America
latina contemporanea all'Institut d'Etudes
Politique - 1947 - discute la sua tesi di dottorato su "Il
Mediterraneo e Filippo II" - - gli viene negata la cattedra di storia
moderna alla Sorbona (è considerato un geografo e
non uno storico) fra i suoi avversari è Pierre
Renouvin - 1947 - con un contributo della statunitense
"Rockfeller Foundation" nasce la Sixième Section
dell'Ecole Pratique des Hautes Etudes (EPHE),
non abilitata a concedere titoli accademici
(direttore per le ricerche storiche L. Febvre
direttore per le ricerche economiche Ch. Morazé) - 1949 - a quarantasette anni Braudel pubblica la
prima edizione del suo capolavoro La Méditerranée
et le Monde méditerranéen à l'époque de Philippe
II (la traduzione italiana - sconsigliata
all'editore Einaudi da Delio Cantimori, ma voluta
da Federico Chabod - apparirà nel 1953). - - è nominato (su proposta di Febvre)
alla cattedra di civiltà moderna del Collége de
France e condirettore (accanto a Febvre) del
Centre de Recherches Historiques dell'Ecole
Pratique des Hautes Etudes - - approfondisce il rapporto con Ernest
Labrousse, invitato a collaborare alle "Annales" - 1949-54 - è nominato presidente della commissione
d'esami per l'ammissione all'insegnamento di
storia nelle scuole superiori (jury d'agrégation) - 1956 - dopo la morte di Febvre assume la
direzione delle "Annales"
75La Maison des sciences de lhomme di Parigi
- 1958 - pubblica l'articolo Histoire et sciences
sociales la "longue durée" , in risposta
all'Anthropologie structurale di Claude
Lévy-Strauss. - 1963 - per iniziativa del Ministero
dell'Educazione Nazionale e con un contributo
della statunitense "Ford Foundation" nasce la
Maison des Sciences de l'Homme , da tempo voluta
da Braudel e destinata a riunire tutti i centri
di ricerca di "scienze umane" in un'unica
modernissima sede che sarà inaugurata solo nel
1970 (Braudel ne è presidente e amministratore) - - pubblica un manuale di storia
contemporanea per le classi terminali dei licei
Le monde actuel. Histoire et civilisation
(ristampato nel 1968 col titolo Grammaire des
civilisations). - 1966 - esce la seconda edizione francese,
riveduta e corretta, de La Méditerranée. - 1967 - esce il primo volume dell'opera
Civilisation matérielle et capitalisme ,
intitolato Les structures du quotidien (trad it.
1977) seguiranno nel 1979 il secondo ed il terzo
volume Les jeux de l'exchange (trad it. 1981) e
Les temps du monde (trad it.1982). - 1968 - alla fine dell'anno F. Braudel lascia la
direzione delle "Annales", chiamando a far parte
del nuovo comitato di direzione alcuni storici
della generazione più giovane E. Le Roy Ladurie,
J. Le Goff, M. Ferro, A. Burguière, J. Revel - 1972 - si ritira dalla direzione della rivista e
dalle principali cariche accademiche J. Le Goff
diviene presidente della VI section E. Le Roy
Ladurie direttore delle "Annales" - 1975 - la Sixième Section si trasforma in Ecole
des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS) -
con sede al n.54 di Boulevard Raspail -,
finalmente abilitata a concedere titoli
accademici post-laurea (dottorato III ciclo e
dottorato di stato) - 1977 - François Furet diviene direttore
dell'EHESS, sostituendo Jacques Le Goff. - 1984 - a coronamento della sua lunga carriera
Braudel è nominato Accademico di Francia. - 1985 - Braudel muore improvvisamente a Parigi il
29 novembre, all'età di 83 anni. - 1986 - esce postumo il libro L'identité de la
France.
76Lemergere della terza generazione
- Fra microstoria ed etnostoria
77La terza generazione delle Annales
E. Le Roy Ladurie
J. Le Goff
C. Ginzburg
F. Furet
78 Il ricambio generazionale
- 1970 - con la decisione, assunta da Braudel nel
1968, di lasciare ai suoi collaboratori più
giovani la direzione della rivista, emerge e si
afferma la "terza generazione" degli storici
delle "Annales - Jacques Le Goff
- Emmanuel Le Roy Ladurie
- François Furet,
- Maurice Agulhon
- André Burguière
- Jacques Revel
- Roger Chartier
- Tratto comune alla biografia di molti di loro è
l'aver militato, fra gli anni '40 e50, nel
Partito Comunista Francese, allontanandosene poi
- spesso in modo traumatico - dopo la crisi del
1956. L'abbandono del marxismo e la crisi
d'identità politica degli anni sessanta conduce
probabilmente alcuni di loro al rifiuto della
storia politica e alla ricerca di una nuova
"scientificità " nello strutturalismo e nelle
scienze sociali.
79Storia e struttura
- 1971 - il fascicolo monografico delle "Annales"
su Histoire et structure (XXXI, 1971), a cura di
A. Burguière, conclude e ricompone la discussione
- aperta nel 1958 - fra storici, sociologi e
antropologi il "nemico" viene non giÃ
affrontato, ma inglobato, mostrando che le
innovazioni che esso propone sono già state
pensate e realizzate nella pratica storiografica. - La guerra tra lo strutturalismo e la storia non
avrà luogo. Questo numero speciale non nasce
dall'intenzione di rilanciare una contesa
retorica promossa dalla moda, ma al contrario
dall'intenzione di approfittare di una
congiuntura di specificazione (A. Burguière) - - sul medesimo fascicolo F. Furet pubblica
l'articolo L'histoire quantitative et la
construction du fait historique, XXXI (1971),
pp.63-75, nel quale si propone la storia
quantitativa e seriale come nuova frontiera della
ricerca - in questa prospettiva il "dato", il documento
non esiste di per se stesso, ma solo in rapporto
alla serie che lo precede e lo segue il "fatto
storico" è un fenomeno scelto e costruito in
funzione del suo carattere di ripetitività .
80 "Storici ed antropologi cacciano la medesima
selvaggina, ma la cucinano in maniera diversa".
- 1972 - al compimento dei settant'anni di etÃ
Braudel si ritira anche dalla direzione della
rivista e dalle principali cariche accademiche - J. Le Goff diviene presidente della VI section
- E. Le Roy Ladurie direttore delle "Annales
- 1974 - con il fascicolo XXIX della rivista - Pour
une histoire anthropologique - inizia una
riflessione critica sul rapporto fra storia e
scienze sociali. - 1975 - la Sixième Section si trasforma in Ecole
des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS) -
con sede al n. 54 di Boulevard Raspail -,
abilitata a concedere titoli accademici
post-laurea (dottorato III ciclo e dottorato di
stato). La parabola istituzionale del gruppo di
storici, sociologi antropologi ed economisti
riuniti per la prima volta nel 1948 attorno a
Lucien Febvre si compie con il riconoscimento
ufficiale dell'autonomia e del prestigio
dell'Ecole, equiparata ad una facoltÃ
universitaria di "studi avanzati". - 1977 - François Furet - che contende con Le Roy
Ladurie il ruolo di "delfino" di Braudel, pur
essendone molto distante sia nelle premesse
metodologiche che negli esiti di ricerca -
diviene direttore dell'EHESS, sostituendo Jacques
Le Goff.
81La terza generazione
- Gli storici della "terza generazione" delle
"Annales" tendono a configurare la loro
disciplina più come "oggetto di una pratica
discorsiva" che come "un modo di comprensione del
reale". - "Essa tende ad assumere nei confronti delle altre
scienze umane, proiettate in un lavoro di
costruzione teorica, la funzione di un
procedimento critico teso a impedire il
costituirsi, nella forma di intellettualismo a
base logico-formale, di una nuova sintesi senza
soggetto". - Il lavoro degli storici rappresenterebbe dunque
l'estrema forza di resistenza contro l'avanzata
dei processi di formalizzazione delle scienze
dell'uomo". - "Ciò che sembra evidente nelle "Annales" della
terza generazione è l'assenza di un chiaro
progetto epistemologico che delimiti il campo di
interferenze con le proposte teoriche delle altre
discipline".
82Dopo Braudel
- le Annales alla ricerca dellidentità perduta
83Una difficile ereditÃ
- 1985 - dopo la scomparsa del "Maestro", con il
quale la comunità intellettuale di tutto il mondo
aveva finito per identificare la "scuola storica
francese" e dietro la cui vulcanica ed
affascinante personalità erano stati spesso
coperti divergenze, dissensi e conflitti, si apre
una crisi all'interno del gruppo dirigente delle
"Annales". Mentre l'ottuagenario Charles Morazé
(unico superstite del gruppo originario del 1948)
resta a rappresentare la continuità della
tradizione, Emmanuel Le Roy Ladurie, pur
rimanendo nel comitato di direzione della
rivista, diviene presidente della Biblioteca
Nazionale di Parigi e Jacques Le Goff, più di
altri disponibile ad intervenire anche sulla
stampa quotidiana e settimanale e nelle rubriche
culturali della televisione, ritaglia per sé il
ruolo di ambasciatore internazionale della
storiografia francese. Al tempo stesso François
Furet, dedito ormai principalmente allo studio
del pensiero politico europeo fra otto e
novecento, lascia la direzione dell'EHESS e si
trasferisce negli Stati Uniti all'Università di
Princeton mentre i più giovani André Burguière e
Jacques Revel assumono, di fatto, la guida della
rivista. In mancanza di un vero ed unico erede di
Braudel, la direzione collegiale della rivista
non riesce però a mantenere una fisionomia così
netta come nel passato, oscillando dalla nuova
erudizione al gusto per la provocazione
intellettuale, in presenza di una sempre più
evidente frammentazione dei temi di ricerca e
degli approcci metodologici. La crisi
epistemologica che investe tutte le scienze
sociali e le "discipline empiriche" tocca di
conseguenza anche la storiografia che vive una
difficile fase di crisi di identità . Gli stimoli
critici maggiori provengono, in questo caso,
dalla nuova linguistica americana e dalla
filosofia decostruzionista secondo cui la pratica
storiografica si riduce, in ultima analisi, alla
produzione di testi che parlano di altri testi,
senza poter più individuare un criterio di veritÃ
comune ed accertabile. In questa prospettiva
viene negato ogni legame tra il racconto storico
e le scienze sociali, così come fra la
"rappresentazione narrativa" (la sola a poter
essere rappresentata e quindi conoscibile solo
attraverso la mediazione delle scienze del
linguaggio) e la "realtà sociale" (inconoscibile
perché non rappresentabile).
84Emmanuel Le Roy Ladurie e il sistema EHESS
85Chartier, Geerz fra teoria delle ricezione e
antrolpologia simbolica
- 1993 - Roger Chartier - studioso della lettura e
dei processi di acculturazione - interviene nel
dibattito con un articolo su Le Monde dal titolo
Il tempo dei dubbi nel quale fa il punto della
questione indicando alcuni dei nodi irrisolti nel
rapporto fra storia ed altre discipline - spostamento dell'attenzione sul testo e sulle sue
modalità di produzione e di ricezione - confronto con l'ermeneutica e le scienze del
linguaggio - nuovo rapporto privilegiato con gli storici della
letteratura (con i quali, fino agli anni ottanta,
gli storici sociali non avevano quasi mai
comunicato) - confronto con lantropologia culturale
anglosassone (Clifford Geerz) e con
l'antropologia simbolica piuttosto che con
l'ormai superata antropologia strutturale
(Lévi-Strauss). - Per superare la crisi e per rispondere alla sfida
dei linguisti - secondo Chartier - gli storici
devono dimostrare che è ancora possibile comporre
testi in grado di descrivere realtà e che tali
costruzioni testuali sono controllabili sulla
base di un principio di verità .
86Quattro generazioni di storici attorno alle
Annales
- I fondatori
- Lucien Febvre (1879-1956)
- Marc Bloch (1886-1944)
- e accanto a loro
- Albert Demangeon (1872-1940)
- François Simiand (1873-1935)
- Maurice Halbwachs (1877-1945)
- Georges Lefebvre (1874-1959)
- Ernest Labrousse (1895-1986)
87Seconda e terza generazione
- Seconda generazione
- Fernand Braudel (1902-1985)
- Alphonse Dupront (1905)
- Jean Meuvret (1909-1971)
- Charles Morazé (1913)
- Philippe Ariés (1914-1982)
- Pierre Goubert (1915)
- Georges Duby (1919)
- Robert Mandrou (1921-1984)
- ed inoltre il polacco
- Witold Kula (1916-1988)
- Terza generazione
- Pierre Chaunu (1923)
- Jean Delumeau (1923)
- Jacques Le Goff (1924)
- Marc Ferro (1924)
- Maurice Agulhon (1926)
- François Furet (1927)
- Emmanuel Le Roy Ladurie (1929)
- Pierre Nora (1931)
- Michel Vovelle (1933)
- Daniel Roche (1935)
- André Burguière (1938)
- ed inoltre i polacchi
- Bronislaw Geremek 1932)
- Krzysztof Pomian (1934)
88La quarta generazione e la rete internazionale
delle Annales
- Le Annales fuori dalla Francia
- gli americani
- Immanuel Wallernstein (1930)
- Robert Darnton (1939)
- Nathalie Zemon Davies (1939)
- gli inglesi
- Lawrence Stone (1919)
- Peter Burke (1937)
- gli italiani
- Ruggiero Romano (1923)
- Alberto Tene