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Sistemi Informativi introduzione

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Sistemi Informativi introduzione Giuseppe Riccardi L insieme maggiore della somma delle parti significa semplicemente Le caratteristiche costitutive non possono ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Sistemi Informativi introduzione


1
Sistemi Informativiintroduzione
  • Giuseppe Riccardi

2
Concetto di SISTEMA
dicesi SISTEMA un insieme di elementi in
relazione fra di loro
3
Complesso di elementi
1)
a.
b.
differente numero
a.
2)
b.
Differente specie
4
in ambedue i casi il complesso può essere
interpretato come SOMMA DI ELEMENTI valutati
singolarmente CARATTERISTICHE SOMMABILI (peso,
colore etc)
5
Differenza RELAZIONI tra gli elementi
Il complesso può essere inteso conoscendo
elementi e relazioni
CARATTERISTICHE COSTITUTIVE
6
Linsieme è maggiore della somma delle
partisignifica semplicemente
  • Le caratteristiche costitutive non possono essere
    spiegate dalle singole parti isolate
  • Le caratteristiche costitutive dipendono dalle
    relazioni specifiche allinterno del complesso
  • Il complesso ha proprietà nuove o emergenti
  • Se conosciamo elementi e relazioni il
    comportamento può essere fatto derivare dalle
    parti

7
Abbiamo così introdotto altre due caratteristiche
dei sistemi
  • Hanno un confine
  • Sono inseriti in un ambiente

(Il confine delimita larea di studio)
8
La delimitazione è in funzione della selezione di
una finalità.
ES - una azienda - un territorio
- un dispositivo meccanico
9
UN SISTEMA SI INDIVIDUA
Ovviamente il taglio determina SOTTOSISTEMI ed
individua almeno un sistema a livello superiore
10
Definizione Matematica
  • Scegliamo un insieme di equazioni differenziali
  • Indicando con Qi una qualsiasi misura di elementi
    Pi (i1,2n), queste equazioni nella forma più
    semplice, con un numero finito di elementi
    saranno nella forma

11
Una variazione di Qi è allora funzione di tutte
le Q, da Q1 a Qn e reciprocamente una variazione
di una certa Qi comunque scelta, implica
variazioni d tutte le altre misure e quindi del
sistema nel suo complesso
12
Quello mostrato è un sistema di equazioni che
ricorre nella descrizione di molti fenomeni
fisici, chimici, biologici, sociologici
TEORIA GENERALE DEI SISTEMI
13
La teoria generale è assiomatica partendo dalla
nozione di SISTEMA e da un opportuno insieme di
ASSIOMI si deducono proprietà e princìpi. Tali
principi sono applicabili a più contesti
scientifici.
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  • Evoluzioni della teoria e campi aperti
  • TEORIA DEL CAOS
  • -TEORIA DELLA COMPLESSITA
  • UNITA DELLA SCIENZA
  • SISTEMI EMERGENTI
  • es - formicaio
  • - dictyostelium (o slime mold)

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Dictyostelium (o slime mold)
  • È un Ameboide che vive gran parte della propria
    vita sotto forma di migliaia di organismi
    monocellulari, ciascuno in movimento
    indipendente. Date alcune condizioni, queste
    cellule si riuniscono in un singolo grande
    organismo, che girovagando nei giardini mangia
    foglie e legno marcio che incontra nel suo
    cammino. Quando il tempo è meno ospitale si
    comporta come unico organismo, quando è più
    fresco e si dispone di maggiore quantità di cibo
    si scinde. Dictyostelium oscilla fra essere una
    singola creatura o uno sciame
  • Ciò avviene per autorganizzazione modificando le
    emissioni di acrasina a certi livelli le cellule
    si aggregano e seguono le tracce degli altri
    organismi

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Turing morfogenesi
  • Nel suo studio aveva delineato un modello
    matematico in cui agenti semplici che seguono
    semplici regole possono generare strutture
    incredibilmente complesse proprietà emergenti

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Concetto di informazione
  • Uso colloquiale significato di un messaggio di
    qualche tipo (informazioni personali,
    informazioni tecniche, elenco di informazioni
    ecc)
  • Uso tecnico simboli usati per trasmettere un
    messaggio (messaggio codificato es. morse)
  • Etimologicamente dare forma al ricevente, dare
    struttura a qualcosa, plasmare una persona,
    formare una idea, aggiungere sapere, connotare un
    cambiamento, trasferire conoscenza.

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  • La forma si basa su relazioni,
  • comunicazione è più descrittivo di trasferimento
  • allora la
  • INFORMAZIONE
  • E
  • COMUNICAZIONE DI RELAZIONI
  • Il ricevente decide se il messaggio sia
    definibile come informazione.
  • Es. appunti manoscritti prestati

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Dati / Informazione
  • I dati costituiscono un insieme di fatti distinti
    riferiti ad un evento.
  • In un contesto organizzativo i dati sono
    registrazioni strutturate delle transazioni.
  • le informazioni costituiscono dati dotati di
    rilevanza e finalità Druker

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  • I dati possono essere trasformati in
    informazioni, aggiungendo valore, con operazioni
    del tipo
  • Contestualizzazione conosciamo il fine per cui i
    dati sono stati raccolti
  • Categorizzazione conosciamo le unità di analisi
    o le componenti chiave dei dati
  • Calcolo i dati possono essere sottoposti ad
    elaborazioni
  • Correttezza gli errori vengono eliminati dai
    dati
  • Concentrazione i dati possono essere riassunti
    in forma più concisa

Intervento necessario delluomo
21
CICLO DEI DATI
22
INFORMAZIONE /CONOSCENZA
  • La conoscenza è una combinazione fluida di
    esperienza, valori, informazioni contestuali e
    competenza specialistica che fornisce un quadro
    di riferimento per la valutazione e
    lassimilazione di nuova esperienza e nuove
    informazioni (Thomas Davenport).
  • Nelle organizzazioni la conoscenza risulta legata
    non solo ai documenti, ma anche alle procedure e
    ai processi organizzativi, alle pratiche e alle
    norme.
  • La conoscenza è diffusa tra gli individui ed è
    frutto della loro interazione (a maggior ragione
    vale fra soggetti sociali).

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  • Evoluzione dellinformazione in conoscenza
  • La conoscenza nasce dallinformazione, come
    questa dai dati.
  • Gli individui operano questa trasformazione
    attraverso
  • Confronto fra informazioni di situazioni diverse
    per scoprire analogie
  • Conseguenze come le informazioni modificano le
    decisioni
  • Connessioni come le informazioni mi fanno
    scoprire i collegamenti fra elementi di
    conoscenza noti
  • Conversazione cosa pensano gli altri soggetti di
    queste informazioni

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Misura dellinformazione
  • Claude Shannon (fondatore della teoria
    dellinformazione)
  • Per trovare il contenuto di informazione in
    qualunque messaggio, traducete il messaggio in
    codice binario e contate della stringa ottenuta
    (tecnica del conteggio dei bit)
  • Notiamo lindipendenza del concetto di misura
    dalla definizione di informazione e dal
    significato del messaggio.

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Concetto di Sistema Informativo
  • Linsieme delle informazioni elaborate ed
    utilizzate in una organizzazione per perseguire
    le proprie finalita

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  • Organizzazione
  • Sistema di mezzi strutturati intorno al
    raggiungimento di fini specifici
  • Sistema sociale aperto
  • Burocrazie
  • Organizzazioni il cui principale obiettivo è
    nella riproduzione dei mezzi
  • Imprese
  • Organizzazioni in cui gli obiettivi ed il loro
    modificarsi cambiano continuamente la struttura
    dei mezzi
  • Sistema organizzativo
  • Insieme di risorse, regole, procedure, processi
    che in una organizzazione vengono utilizzate per
    il perseguimento degli obiettivi
  • Sistema informatico
  • Sottosistema del sistema informativo in cui le
    informazioni sono raccolte, inserite, elaborate,
    archiviate, scambiate e comunicate attraverso
    luso delle tecnologie dellInformazione e della
    comunicazione (ITC o ICT)

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ORGANIZZAZIONE COME SISTEMA SOCIALE APERTO
28
  • INPUT
  • Scopi
  • Risorse finanziarie
  • Risorse fisiche e strumenti (materie prime e loro
    trasformazioni, macchine, energia)
  • Risorse umane
  • Informazioni pertinente al processo di
    trasformazione
  • Informazione generale (sistema culturale
    conoscenze, simboli, linguaggio, valori, norme,
    modelli di comportamento)
  • OUTPUT
  • prodotti (beni, profitto, retribuzioni)
  • Nuova conoscenze riguardo i processi di
    trasformazione
  • Innovazioni sulla informazione generale (sistema
    socio-culturale)
  • potere
  • Cambiamenti nel sistema socio economico
  • Cambiamenti indotti nellambiente fisico
    (distruzione di risorse, inquinamento

29
ORGANIZZAZIONE SISTEMI - AMBIENTE
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Informazione come risorsa
  • È una risorsa immateriale
  • Permette la creazione di nuova conoscenza
  • È decisiva nella definizione di una nuova
    strategia
  • È fondamentale per la realizzazione dei processi
    di coordinamento e controllo
  • Con luso non si consuma anzi è evidente che una
    sua circolazione produce nuova conoscenza che è
    divenuta fondamentale per rispondere alla
    rapidità della nuova economia informazionale,
    globale ed in rete (Manuel Castells)

31
Economia
  • Certamente informazione e sapere sono state
    sempre componenti fondamentali della crescita
    economica e sempre levoluzione tecnologica ha
    ampiamente determinato la capacità produttiva e
    il tenore di vita, così come le forme sociali di
    organizzazione economica.
  • Le nuove tecnologie dellinformazione,
    trasformando i processi di trattamento
    dellinformazione, intervengono in tutte le sfere
    dellattività umana e consentono la creazione di
    infinite connessioni tra campi diversi
    (convergenza), nonché tra elementi ed agenti di
    tali attività.

32
economia
  • Il collegamento storico tra la base di
    informazione/conoscenza delleconomia, con la sua
    portata globale, la sua forma organizzativa in
    rete, e la rivoluzione delle tecnologie ICT sta
    dando vita ad un sistema economico nuovo,
    peculiare.
  • Sorge una economia interconnessa in rete,
    profondamente interdipendente, che ha la capacità
    di applicare il proprio progresso tecnologico,
    gestionale ed in conoscenza a tecnologia,
    gestione e conoscenza stesse.

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Economia
  • Informazionale ( o della conoscenza)
  • Produttività e competitività dipendono in modo
    sostanziale dalla capacità di generare, elaborare
    ed applicare con efficienza INFORMAZIONE BASATA
    SULLA CONOSCENZA
  • Globale
  • In quanto le attività di produzione, consumo e
    circolazione, nonché le loro componenti
    (capitale, lavoro, materie prime, management,
    informazione, tecnologie, mercati) sono
    organizzate su scala globale
  • Interconnessa (o in rete)
  • In rete, perché è quello il luogo fisico/virtuale
    dove si costruisce buona parte del risultato
    produttivo e si svolge la concorrenza fra
    ragnatele globali di reti aziendali.

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Processi
  • Insieme di attività correlate, finalizzate alla
    realizzazione di un risultato definito,
    misurabile che contribuisce al raggiungimento del
    fine dellorganizzazione.
  • Un processo coinvolge normalmente più unità
    organizzative e quindi è governato da procedure,
    norme che individuano governo e responsabilità
  • Possiamo individuare processi Direzionali,
    Gestionali ed operativi

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PROCESSI
Top management
Quadri intermedi
operativi
Piramide di Antony
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Livelli decisionali di una organizzazione
  • Livello strategico
  • Definizione obiettivi e politiche.
  • Pianificazione nuovi prodotti/servizi.
  • Livello gestionale
  • Controllo sullandamento dellorganizzazione
  • Livello operativo
  • Esecuzione di procedure standard

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Informazione e processi
  • Livello strategico
  • Dati sintetici e riassuntivi, di provenienza
    interna ed esterna (indicatori generali, dati
    macroeconomici e di budget)
  • in una azienda scelta incrocio prodotti/mercati
  • Livello gestionale
  • Come il direzionali con una prevalenza di dati
    interni ed una diversa aggregazione degli stessi
    coerente con il livello di responsabilità (dati
    di controllo come saldi mensili, produzione dei
    reparti ecc)\
  • In una azienda controllo scostamenti attività
    programmate
  • Livello operativo
  • Dati dettagliati, accurati di provenienza interna
    (importi di versamento, ore di presenza dei
    dipendenti)
  • In una azienda registrazione costi delle commesse

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Criteri per distinguere tra i tre tipi di dati
  • Orizzonte temporale
  • Passato futuro (LS ed LG) presente (LO)
  • Importanza della decisione
  • Alta media bassa
  • Livello di aggregazione
  • Alto medio basso
  • Validità temporale
  • Lunga media - bassa

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Misure di rendimento del sistema
  • Efficienza
  • Rapporto fra output effettivo ed input
  • È la misura di come il sistema utilizza le
    risorse
  • Efficacia
  • Rapporto fra output effettivo ed output atteso
  • È la misura di quanto il sistema raggiunge gli
    obiettivi dichiarati
  • Spesso sono necessarie valutazioni qualitative

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Strategie di progettazione
  • TOP DOWN
  • Parte dalla definizione degli obiettivi al top
    level
  • Non è inizialmente necessario entrare nei
    dettagli
  • Richiede sin dallinizio una visione di insieme
    che può essere estremamente difficile in casi
    complessi
  • Il processo tende a sviluppare il sistema sulla
    base di esperienze passate e di raffinamenti
    successivi
  • Pone problemi di coinvolgimento
  • E naturalmente un modello gerarchico
  • BOTTOM UP
  • Parte dalle esigenze a più basso livello
    raccogliendo suggerimenti degli operatori
    periferici sulle loro attività specifiche
  • Può essere suddivisa come attività
  • Richiede una fase di integrazione
  • Punta sul coinvolgimento dei diversi attori sin
    dalle prime fasi
  • Consente maggiori livelli di autonomia e
    relazioni informali accrescendo così la
    differenziazione
  • Non è gestibile con modelli gerarchici
  • E funzionale in ambienti di reti non gerarchiche

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La migliore strategia è un APPROCCIO MISTO (e
tanto BUON SENSO)
  • - Si individuano i concetti principali e si
    realizza un primo schema
  • sulla base di questo si prova a decomporre in
    sottosistemi
  • si rilevano i problemi
  • si apportano eventuali correzioni
  • si integrano tali correzioni nel progetto
    complessivo
  • poi si procede, ricorsivamente, fino alla
    soluzione

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Progettazione del sistema informatico
  • Le attività tipiche sono
  • Studio di definizione
  • Disegno preliminare
  • Disegno di dettaglio
  • Sviluppo dei programmi e delle altre attività
  • Test
  • Attività di manutenzione

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Studio di definizione
  • Obiettivo
  • Tradurre una idea iniziale in obiettivi definiti
  • Studiare la fattibilità anche attraverso una
    analisi dei rischi
  • Per problemi complessi è opportuno utilizzare
    strategie di progettazione

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Network per uno studio di definizione
45
  1. Definire problema e scopo dello studio
  2. Raccogliere dati sul sistema esistente
  3. Analizzare i dati raccolti
  4. Sviluppare i nuovi obiettivi
  5. Determinare risorse e vincoli per la
    realizzazione
  6. Analizzare i principali sottosistemi e le
    funzioni del sistema esistente
  7. Preparare un piano di realizzazione ed una
    analisi costi benefici del sistema proposto
  8. Documentare lattività di definizione
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