Title: Maturazione dell
1Maturazione dellaffettività
- Gli affetti nella vita spirituale e nella
relazione con gli altri
2Schema
- I. Amore alla verità e conoscenza nellamore
- II. Sentimenti e sentimentalismo
- III. Sensibilità spirituale e oggettività
vocazionale - IV. Ruolo degli affetti nella spiritualità
- V. Lamicizia nella vita sacerdotale
3I. Amore alla verità e conoscenza nellamore
esperienza del vero-buono
- Relativismo tutto può essere allo stesso tempo
considerato ugualmente vero o ugualmente falso
(la tua verità). - Contraddizione logica ed esistenziale si nega il
valore della verità di ogni affermazione,
prendendo per vero in maniera assoluta
laffermazione dello stesso relativismo.
4Verità come relazione
- Dimensione esistenziale la verità è una
relazione, è lamore che unisce le cose a Dio
costituendo il principio e il fine della
creazione - Ogni realtà è vera perché è intrinsecamente
configurata dallamore divino (il rifiuto della
verità è anche rifiuto della relazione)
5La verità di ognuno
- Ogni realtà naturale possiede così una verità
intrinseca. - Le verità intrinseche delle cose sono in un certo
modo inesauribili, e la conoscenza umana di esse
è sempre progressiva (San Tommaso lessenza di
una mosca è inesauribile). - La verità delluomo è la donazione originato
dallamore e chiamato ad amare.
6Lamore ha a che fare con la verità
- Lamore risulta oggi unesperienza legata al
mondo dei sentimenti incostanti e non più alla
verità. - Davvero questa è una descrizione adeguata
dellamore? In realtà, lamore non si può ridurre
a un sentimento che va e viene. Esso tocca, sì,
la nostra affettività, ma per aprirla alla
persona amata e iniziare così un cammino, che è
un uscire dalla chiusura nel proprio io e andare
verso laltra persona, per edificare un rapporto
duraturo lamore mira allunione con la persona
amata (Lumen fidei, 27).
7E la verità con lamore
- Senza amore, la verità diventa fredda,
impersonale, oppressiva per la vita concreta
della persona. La verità che cerchiamo, quella
che offre significato ai nostri passi, ci
illumina quando siamo toccati dallamore. Chi ama
capisce che lamore è esperienza di verità, che
esso stesso apre i nostri occhi per vedere tutta
la realtà in modo nuovo, in unione con la persona
amata. In questo senso, san Gregorio Magno ha
scritto che amor ipse notitia est, lamore
stesso è una conoscenza, porta con sé una logica
nuova. Si tratta di un modo relazionale di
guardare il mondo, che diventa conoscenza
condivisa, visione nella visione dellaltro e
visione comune su tutte le cose (Lumen fidei,
27).
8Il cuore come apertura alla verità e allamore
(Lumen fidei, 26)
- Il cuore, nella Bibbia, è il centro delluomo,
dove sintrecciano tutte le sue dimensioni il
corpo, la psiche e lo spirito linteriorità
della persona e la sua apertura al mondo e agli
altri lintelletto, il volere, laffettività. - Luogo dove ci apriamo alla verità e allamore,
lasciando che essi ci tocchino e ci trasformino
nel profondo.
9II. Sentimenti e sentimentalismo
- Qual è la differenza tra sentimento e
sentimentalismo? Non fanno entrambi parte della
sfera del cuore? -
10Sentimento
- Il sentimento è un modo di stare la soggettività
nei confronti della realtà e ha una struttura
somatico-psichico-spirituale (Antropologia
dellAffettività, Armando, Roma 1999). - Giudizio spontaneo pauragiudicare la realtà
come pericolosa. Positivo quando corrisponde alla
realtà (Fil 2, 5 avere gli stessi sentimenti di
Cristo) - Ci fa capire quali sono le cose che si hanno nel
cuore (progetti, aspirazioni)
11Sentimentalismo
- a) Considerare il sentimento come essenza
dellamore. -
- b) il sentimento come guida primaria delle
nostre azioni.??Il sentimentalismo postmoderno,
che in certa misura si collega al Romanticismo
ottocentesco e allaridità della tecnica, è
altamente dannoso può distruggere la felicità,
perché si scambia il sentimento per lamore.?
12La dismisura in ciò che è buono
- Amore, compassione, generosità sono in sé
positivi, possono corrompersi quando perdono la
misura un amore che diventa schiavitù una
generosità che non è prudente una compassione
che cancella la giustizia. - La misura è indispensabile per quanto riguarda i
sentimenti dalle stelle alle stalle. I toni
medi.
13III. Sensibilità spirituale e oggettività
vocazionale
- Ciò che viene chiesto è la coerenza di vita dei
sacerdoti in grado di suscitare interrogativi. - Bisogna che colui che è "chiamato" dal Signore
"possa vedere" come una vita risponde a una
chiamata.
14Il carattere
- Il carattere è l'identità personale nel suo
sviluppo - Ed è costituito da tre elementi corporeità,
prospettiva della prima persona e responsabilità
(identità fisica, psichica e spirituale). - La coerenza fra questi tre elementi maturità
afettiva.
15Elementi di coerenza
- 1. Maturità psichica. Sintonia con ciò che si
crede, si aspetta e si ama. Di fronte alla
cultura che esalta e premia l'efficacia e il
successo - 2. Maturità spirituale. La libertà interiore è
una condizione inequivocabile della credibilità e
i giovani hanno una sensibilità speciale per
percepirla. Di fronte agli atteggiamenti e ai
valori della cultura dominante, la libertà
interiore costituisce una testimonianza
controculturale del dono e della gratitudine a
Dio. - 3. Atteggiamenti di maturità il dono di sé, la
fedeltà, lallegria, l'accoglienza, la
fraternità, la semplicità, l'ospitalità, il
perdono, la misericordia... e il desiderio di
condividerli. Di fronte a una cultura
individualistica.
16Laffettività al servizio della vocazione
- La gioia, convinzione ed entusiasmo, capace di
creare uno spazio in cui è possibile vivere con
speranza. - Un clima del genere affascina e suscita il
desiderio di condividere questa vita. - Importanza che il fascino e il desiderio occupano
nei processi vocazionali...
17Oggettività vocazionale
- Una spiritualità vocazionale deve svilupparsi in
due direzioni verso una crescente coerenza e
fedeltà e verso la responsabilità di cooperare
affinché altri scoprano la loro vocazione, ossia
lapostolato.
18I movimenti del cuore
- La sequenza di quattro movimenti concatenati tra
loro preghiera, desiderio, affetto e azione.
Bisogna soprattutto evitare il rischio di ridurre
l'azione alle attività ovvero allattivismo. - Lapostolato come effusione sovrabbondante della
vita interiore (San Tommaso Contemplatio aliis
tradere)
19IV. Ruolo degli affetti nella spiritualità
- Poiché il sacerdozio consiste nellidentificarsi
con Cristo-capo, bisogna adempiere queste tre
condizioni, che ci rendono capaci di ciò 1) la
purificazione del cuore 2) la trasformazione
degli affetti in energia al servizio della
Carità 3) La preghiera affettiva.
20Purificare il cuore
- I santi Padri consigliano di incominciare con
piccole cose perché, come dice s. Efrem il Siro,
come potresti spegnere un grande incendio se
prima non avrai imparato a soffocare un fuoco di
piccole dimensioni? - San Josemaría è necessario estirpare dalla
propria vita tutto quanto è di ostacolo alla vita
di Cristo in noi lattaccamento alla comodità,
le suggestioni dellegoismo, la tendenza alla
vanagloria... Potremo trasmettere agli altri la
vita di Cristo, solo a condizione di riprodurla
in noi stessi (È Gesù che passa, n. 158).
21I tre uomini
- Luomo può trovarsi in una di queste tre
situazioni vitali cè luomo carnale, che vuole
vivere per il proprio piacere, anche a danno
degli altri cè luomo naturale, che vuole
piacere a se stesso e agli altri cè infine
luomo spirituale, che vuole piacere solo a Dio,
anche con proprio svantaggio.
22la trasformazione degli affetti in energia al
servizio della Carità
- SantAgostino Solo la carità non si duole della
felicità altrui, perché non è invidiosa solo la
carità non si esalta per la felicità propria,
perché non è gonfia dell'orgoglio solo la carità
non sente il rimorso della cattiva coscienza,
perché non opera il male. Tra le ingiurie è
sicura, tra gli odi benefica, tra le ire placida,
tra le insidie difesa dalla sua innocenza, tra le
iniquità geme, nella verità respira. - L'amore è una forza che non può stare oziosa.
- l'amore rende sempre nuove, e perciò sempre
affascinanti, le cose abituali, le cose di ogni
giorno.
23La preghiera affettiva
- Essa si basa su a) la conoscenza, l'amore e
l'imitazione di Gesù b) La pratica di ciò che
gli piace e il rifiuto di ciò che gli dispiace
c) la dimenticanza di se stessi per non pensare
più che a quel Dio che vive in noi, ad amarlo con
tutta l'anima, a concentrare in lui tutti i
pensieri, i desideri, le azioni d) Il dono di sé
attraverso le cose piccole di ogni giornata.
24V. Lamicizia nella vita sacerdotale
- Nessun incontro dovrebbe avvenire senza che
questa dimensione in qualche misura si esprima. - Incontrarsi come esseri umani che si guardano in
volto, si salutano, si accolgono, si aprono gli
uni agli altri, escono dal chiuso del proprio
individualismo, dallindifferenza, dai
pregiudizi.
25Tipi damicizia
- Amicizia utile, piacevole e virtuosa.
- L'amicizia virtuosa riguarda il carattere
dell'altro. Perciò essa è più duratura quanto più
in profondità riguarda l'identità dell'altro. - Lamicizia non cè se manca identità e
reciprocità - La stima, basata sulla fedeltà dell'altro a se
stesso, è superiore al piacere del semplice
divertirsi insieme.
26Fondamento dellamicizia
- Non può esserci vera amicizia se non sul
fondamento della verità, ossia lamore di Dio. - S. Agostino v'insiste "Ama veramente l'amico chi
ama Dio nell'amico o perché Dio è in lui o perché
sia in lui" .
27Amicizia sacerdotale
- Lamicizia sacerdotale favorisce una maturazione
serena e feconda della propria identità (verità),
efficace per il superamento, oltre che della
solitudine, anche dei rischi di chi vive senza
questa relazione necessaria alla crescita umana e
soprannaturale (fiducia, condivisione, correzione
fraterna). - Lamicizia è necessaria per vivere in maniera
autentica e gioiosa la propria vocazione
sacerdotale.