Title: Elementi%20diagnostici%20generali%20dell
1- Elementi diagnostici generali dellulcera
dellarto inferiore - Dott Fulvio DAngelo
- Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare
- Casa di Cura Santa Maria
Busto Arsizio 13 maggio 2012
2- Ulcere croniche hanno ancora unincidenza elevata
senza tendenza alla diminuzione - La prevalenza delle lesioni varia a secondo ella
età , del sesso e della patologia causale - Letà è il primo fattore che modifica la
prevalenza con un aumento proporzionale
allaumento delletà del soggetto
3In Italia le ulcere interessano da 1 a 3 milioni
di persone 0,4 4 della popolazione globale
con una incidenza crescente nella popolazione
anziana
4(No Transcript)
5Lesioni da decubito 270.000 casi prevalentement
e popolazione anziana 8-12 dei ricoveri,
10-25 negli anziani 500.000 italiani /anno
dimessi con lesioni
6Ulcere croniche degli arti inferiori 95 ulcere
vascolari
Circa 350.000 casi Colpiscono 1 della
popolazione Lincidenza aumenta con letà Sono
prevalenti nelle donne F/M 4/1
7Piede diabetico
In italia circa 3.000.000 di pazienti
diabetici 15 dei pazienti è affetto da
ulcere Circa 160.000 casi
8Il 15 dei pazienti diabetici (circa 3 mil.) è
affetto da ulcere
- Il 10-20 delle ulcere del piede
diabetico cronicizza ed evolve verso la
amputazione (nei Paesi Occidentali prima causa di
amputazione non traumatica, 60 di tutte le
amputazioni)
9L 1 della popolazione adulta è affetta da
ulcere croniche a carico degli arti inferiori
La maggior parte dei pazienti con ulcere agli
arti inferiori aperte da mesi o da anni non è
mai stata visitata da medici specialisti e
nell8 dei casi si cura a casa propria come può
10Anche in ambienti sanitari a volte la
medicazione non è proprio corretta
11ulcere degli arti inferiori
- scarsa tendenza alla guarigione
- 20 ancora pervie a 2 anni - 8 a
5 anni - elevato rischio di recidiva nel 67
- solo l 8 dei casi ha durata inferiore ad 1
anno - Nel 47 durata da 1 a 10 anni
- Nel 45 durata superiore a 10 anni
12- La patologia colpisce le fasce sociali più povere
- La cronicità e la frequenza di recidive incide
sulla capacità lavorativa dei pazienti - Il trattamento delle ulcere ha un costo diretto
e indiretto elevato - In Italia il costo globale per la cura delle
ulcere è stimato in 130 milioni di euro lanno
13Valutazione del paziente
Inquadramento diagnostico
Diagnosi della lesione
Rassicurazione del paziente
14Valutazione del paziente
- Raccolta accurata della anamnesi
- Fattori etiologici e sistemici età , stato
nutrizionale, carenze proteiche e vitaminiche,
stato immunitario - Patologie correlate diabete, malattie
autoimmuni, anemia - Eventuali complicanze postoperatorie TVP,
protesi, decubiti - Postumi di traumi
- Farmaci terapia steroidea, immunosoppressiva
- Alcool - fumo
15Trattamento delle cause
- Valutazione della presenza di un adeguato apporto
ematico diagnosi eventuale patologia vascolare - Malattie venose
- Malattie arteriose
- Diabete mellito
- Malattie immunologiche, dermatologiche,
neurologiche - Neoplasie
- Decubiti
- Altro
16Epidemiologia delle ulcere degli arti inferiori
- 72 ulcere venose
- 8 ulcere arteriose
- 14 miste (venose ed arteriose)
- 6 altre
6
8
14
72
17(No Transcript)
18Ulcere venose 70 delle lesioni agli arti
inferiori
- Ulcere Venose 3 11 popolazione
- IVC 10 - 50 pop. maschile 50 - 55 pop.
femminile - M.Varicosa 10 - 33 pop. femminile 10 -20
pop. maschile
19Ulcere venose
- Complicanza di IVC, TVP, SPF, S. Varicosa,
Malformazioni vascolari - Principali meccanismi sono incompetenza valvole
venose, incompetenza pompa muscolare - Emodinamicamente ipertensione venosa
deambulatoria ( P gt 80mmHg quasi certamente si
formerà ulcera)
20Etiopatogenesi
Alterazione del macro e microcircolo, alterazione
cellulari biochimiche e tissutali Microangiopati
a venosa ipertensiva Aumento della permeabilitÃ
vasale, formazione di edema , riduzione attivitÃ
fibrinolitica, accumulo di manicotti di fibrina
perivasale, accumulo di cellule leucocitarie,
linfociti e macrofagi, produzione di radicali
liberi , danno endoteliale, riduzione apporto O2
e sostanze nutritive -- gt Ulcera
21- Nella terapia delle ulcere venose la
correzione delledema e della anomalia vascolare
sottostante è molto più importante della
medicazione locale.Ledema costituisce
lostacolo principale alla guarigione delle
ulcere venose. La sua riduzione è uno degli
obiettivi principali della terapia
22Compressione in ulcera flebolinfatica
23Esame obiettivo
- Diagnostica strumentale ECD - Flebografia
24Caratteristiche dellulcera venosa
- Sede malleolare interna , disposizione a
ghetta , in sede mediale per presenza
perforanti di Cockett, se post-traumatica ha sede
atipica - Forma rotondeggiante, ovalare, dimensioni
variabili, uniche , multiple o confluenti - Coinvolgimento tessuti dermo-epidermici
25- Bordi irregolari , frastagliati, callosi
- Fondo vario ( necrotico, fibrinoso,
granuleggiante ) - Cute perilesionale iperpigmentata, sclerotica,
lipodermatosclerosi - Dolore a riposo, si attenua con la
deambulazione, aumenta con arti in posizione
declive
26Ulcere venose
- Trattamento della IVC terapia compressiva,
farmacologica - Malattia Varicosa chirurgia della safena,
legatura delle perforanti, scleroterapia,
laserterapia - Terapia delle lesioni medicazioni avanzate
27Ulcere arteriose 8 delle lesioni arti inferiori
- Dovute a malattia occlusiva cronica delle arterie
degli arti inferiori - Etiopatogenesi
- Aterosclerosi dei vasi di grosso e medio
calibro degli arti, con depositi , ostruzioni e/o
occlusione dei vasi - Lestensione del danno dipende dal grado
di riduzione della circolazione arteriosa e dalla
formazione di circoli collaterali di compenso
28- Cause
- AOAI
- Microangiopatia diabetica
- Malattie infiammatorie dei vasi (vasculiti)
- Ipertensione arteriosa
- Aneurismi
- Embolizzazioni
29Ulcere arteriose - diagnosi
- Accurata anamnesi
- Presenza di fattori di rischio e loro correzione
(ipertensione ,diabete, dislipidemie, abitudini
di vita) - Valutazione clinica dei polsi
30- Valutazione dell indice pressorio caviglia /
braccio (ABPI) - o dellindice di Windsor (I.W.)
I.W gt o uguale a 1 normale compressione fino a
60 mmHg I.W. Tra 1 e 0.8 possibile Lieve
insuff.arteriosa , compressione fino a 40 mmHg
I.W. lt 0.8 insufficienza arteriosa compressione
da valutare con tolleranza del paziente I.W. lt
0.6 eseguire compressione con attenta
valutazione della tolleranza del paziente,
comunque con pressioni basse
31Ulcere arteriose
- Misurazione TCpO2
- effettuata alla base dellulcera, al margine
in - sede distale , valori al di sotto di
35mmHg - sono indici prognostici negativi
- Trattamento delle lesioni medicazioni avanzate
32Ulcere arteriose
- Diagnostica strumentale (ECD, Angiografia,
AngioTAC, AngioRMN) - Trattamento chirurgico e/o endovascolare del
segmento arterioso compromesso
Stent fc
33Caratteristiche dellulcera arteriosa
- Sede si localizza preferenzialmente al piede o
regione antero laterale gamba ( metatarsi ,
dita, calcagno, terzo distale gamba ) , spesso
determinate da pressione della calzatura,
inappropiati pedicure, traumi, infezioni delle
dita - Cute pallida, atrofica, ipotermica, alterazione
annessi cutanei
34- Forma a stampo, fondo scarsamente irrorato e
pallido, possibile gangrena - Coinvolgimento oltre ai tessuti dermo-epidermici
di fascia , tendini , muscoli - Dolore terebrante, a scosse, urente, impotenza
funzionale, aumenta in clinostatismo
35Ulcere miste 14 delle lesioni degli arti
inferiori
- Commistione delle due patologie
- Soprattutto popolazione anziana
- Maggiore dolore
- Facilmente infettabili
- Fondo pallido
- Estensione in profonditÃ
- Trattamento se possibile causale
- Elastocompressione se I.W gt 0.6
36Ulcere di altra origine 6 lesioni arti inferiori
- Ulcere maligne
- Emopatie
- Infezioni
- Malattie infiammatorie
- Linfedema
- Traumi
- Autolesionismo
37Diagnosi della lesione
- Storia clinica
- Da quanto tempo si è formata
- Sede, profondità , dimensioni
- Descrizione letto ferita, cute perilesionale
- Presenza di dolore
- Misurazione e documentazione lesione
- Stadio
38Storia clinica
- Epoca di insorgenza
- Precedenti terapie
- Tendenza alla recidiva
- Informazioni utili ad evitare la ripetizione
di trattamenti precedentemente inefficaci o a
verificare lesattezza della precedente diagnosi
39Sede - profondità - dimensioni
- La sede indirizza sulletiologia della lesione
- Valutare se area ben vascolarizzata o presenza
di aderenze cutanee o con scarso tessuto
sottostante - Profondità e dimensioni influenzano la guarigione
della lesione - Esposizione di strutture ossee, la presenza di
fistole o tessuto sottominato ritardano la
guarigione
40Profondità e dimensioni influenzano la guarigione
della lesione
Esposizione di strutture ossee, la presenza di
fistole o tessuto sottominato ritardano la
guarigione
41Descrizione letto ferita - cute perilesionale
- Valutare la presenza di tessuto necrotico o di
granulazione, fibrina, essudato - Equilibrio biochimico
- Disfunzioni cellulari
- Carica batterica
42Stadiazione delle lesioni secondo EPUAP
I stadioIperemia della cute sana che non
scompare alla digito-pressione
II stadioLesione cutanea a spessore parziale che
interessa lepidermide, il derma o entrambi.
Lulcera è superficiale e si presenta come
unabrasione
III stadioLesione cutanea a spessore totale con
degenerazione del tessuto sottocutaneo, con
possibile estensione fino alla fascia, ma non
oltre
IV stadioLesione cutanea a spessore totale con
degenerazione del tessuto sottocutaneo, con
possibile estensione fino alla fascia, ma non
oltre
43Valutazione del dolore
- Comparsa di dolore per infezione
- Inadeguato trattamento
- Tipo di dolore (episodico, ricorrente, continuo)
- Valutazione quantitativa (scala VAS linea
orizzontale di 10 cm graduata da 0 a 10 con
indicatori che vanno da assenza di dolore a
insopportabile)
44Rassicurazione del paziente
- Una lesione che non guarisce è fonte di
preoccupazione per il paziente - Rassicurare il paziente sulle possibilità di
guarigione - Motivare il paziente
45Fattori sociali e psicologici
- Valutare la assenza o carenza di cure parentali
- La compliance del paziente
- Livello di igiene
- Deterioramento cognitivo
- Psicosi croniche
46Fattori gestionali
- Assistenza medica di base
- Assistenza specialistica medico-infermieristica
ambulatoriale - Assistenza specialistica medico-infermieristica
domiciliare - Centri idonei alla gestione delle complicanze