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Movimenti e guerra

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Movimenti e guerra Moltissime guerre non sono scaturite dai movimenti Ad esempio le guerre con cui Roma ha costruito un immenso impero sono state provocate dall ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Movimenti e guerra


1
Movimenti e guerra
  • Moltissime guerre non sono scaturite dai
    movimenti
  • Ad esempio le guerre con cui Roma ha costruito un
    immenso impero sono state provocate dallavidità
    di una aristocrazia. Oppure le guerre dellantica
    Grecia sono state originate dallavidità e da
    conflitti di classe
  • Ma la conquista dellimpero persiano ad opera di
    Alessandro Magno ha molti dei caratteri del
    movimento perché nasce da un gruppo di giovani
    macedoni con un sogno di gloria e di potere, non
    di pura rapina

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  • Nel caso dellIslam è strettissimo il rapporto
    fra movimento e guerra poiché lIslam, per alcuni
    secoli, si è espanso solo attraverso la guerra.
    Tanto che la parola jihad (che originariamente
    significava sforzo interiore per raggiungere la
    giustizia e per rimuovere il male) ha finito per
    assumere il significato di guerra.
  • Molti esempi di guerre scaturite da rivoluzioni
    come in Francia e in Russia. Oppure il Marxismo
    che ha prevalso con la forza delle armi in
    Russia, Cina, Polonia, Ungheria, Cuba, Cambogia,
    Vietnam, Angola

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Il capo carismatico
  • Ogni movimento esprime sempre dei capi che
    vengono riconosciuti dagli altri come gli unici
    atti a guidare il movimento perché posseggono
    qualità straordinarie (carismi).
  • Allinizio il capo è uno dei tanti, poi diventa
    il primus inter pares, in seguito diventa il
    condottiero, infallibile.
  • Nei movimenti religiosi il capo si sente ispirato
    da Dio, dotato di particolari grazie (carismi),
    mentre nei movimenti profani è vissuto come un
    essere dotato di capacità fuori del comune
    (carismi).

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Il carisma secondo Weber
  • Il carisma è una certa qualità della personalità
    di un individuo, in virtù della quale egli si
    eleva dagli uomini comuni ed è trattato come uno
    dotato di poteri o qualità soprannaturali,
    sovrumane, o quanto meno specificamente
    eccezionali. Questi requisiti sono tali in quanto
    non sono accessibili alle persone normali, ma
    sono considerati di origine divina o esemplari, e
    sulla loro base l'individuo in questione è
    trattato come un leader Come si dovrebbe in
    ultima analisi giudicare detta qualità da un
    punto di vista etico, estetico o di altro genere
    analogo, è naturalmente indifferente per quanto
    riguarda la definizione.

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  • Sotto linfluenza di Weber i sociologi hanno
    finito per identificare il capo carismatico con
    il movimento
  • Ma non sempre è stato il capo carismatico a
    mettere in moto il movimento. A volte sorgono
    tanti nuclei di movimento, ognuno con un proprio
    leader, che confluiscono in un unico movimento
    con un unico capo, che può affermarsi per una
    idea vincente o per possedere maggiori capacità
    organizzative
  • Dallo scontro di personalità allinterno dei
    nuclei di movimento possono nascere fratture,
    condanne, espulsioni, a volte anche lotte
    sanguinose.
  • Possono esserci capi carismatici che non hanno
    fondato un movimento, ma si sono inseriti in uno
    già in atto, dandogli la loro impronta

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Mito e realtà del capo carismatico
  • Un capo quando si afferma, consolida il suo
    potere, sconfigge i suoi avversari, ecc. viene
    divinizzato. Come esempi di capi divinizzati
    abbiamo Lenin, Stalin, Mao Tse-tung.
  • Anche dopo che i grandi leader hanno commesso
    errori catastrofici e compiuto e fatto compiere
    nefandezze morali, vengono adorati.
  • Non sempre i grandi capi sono dotati di qualità
    eccelse. A volte sono degli agitatori
    particolarmente abili, a volte grandi oratori, a
    volte dei violenti, a volte dei temerari, a volta
    dei ciarlatani, a volte dei pazzi.

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  • Altre volte è successo che i capi, annunciando il
    rinnovamento del mondo, hanno guidato i loro
    seguaci in imprese dissennate. Oppure, preso il
    potere, si sono trasformati in despoti.
  • Vi sono però anche dei grandi capi carismatici
    che nella loro vita sono riusciti a trasformare
    turbe sbandate in confraternite, partiti,
    eserciti organizzati o, addirittura, in compagini
    statali dando loro istituzioni e leggi. Esempi
    Mosè, Maometto, San Francesco, Madre Teresa, ecc.

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Unità e diversità
  • Lunità, la solidarietà e lentusiasmo dei
    movimenti non impediscono lesistenza di
    differenze al loro interno.
  • Alcuni grandi movimenti come la Riforma
    protestante e lIlluminismo non sono formati da
    un solo movimento, ma da tanti movimenti
    contemporanei o subentranti, caratterizzati da
    alcuni elementi in comune ma anche da grandi
    differenze
  • Esempi i movimenti religiosi scissionisti di
    Lutero e Calvino oppure il movimento socialista
    con le sue diversità.

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Razionalità ed irrazionalità
  • Se il movimento è per definizione irrazionale e
    le promesse dello stato nascente sono
    irrealizzabili, definiamo progetto razionale ciò
    che mantiene la promessa, cioè misurando quanto è
    stato promesso e quanto è stato realizzato.
  • Ad esempio progetti non razionali sono stati
    quelli di Khomeini in Iran o della rivoluzione
    francese
  • Progetto razionale è invece il new deal di
    Roosvelt, presidente USA, oppure di M. Luther
    King
  • Per giudicare un movimento occorre tenere conto
    delle condizioni dellepoca
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