Title: Presentazione di PowerPoint
1N
A
E
U
Convegno LA REGOLA TECNICA DI CONNESSIONE E LA
QUALITÀ DEL SERVIZIO PER GLI UTENTI MT CONNESSI
ALLE RETI ELETTRICHE DI DISTRIBUZIONE Padova,
23 maggio 2008
2UNAE Segreteria Tecnica
- Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT - La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente - La formazione di UNAE per i manutentori di cabina
MT/BT
3Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT
Rispetto al precedente periodo regolatorio sono
stati modificati i livelli specifici di
continuità come mostrato in tabella
Livelli specifici di continuità del servizio per i clienti a MT numero dinterruzioni senza preavviso (lunghe gt 3 min)/anno per cliente Livelli specifici di continuità del servizio per i clienti a MT numero dinterruzioni senza preavviso (lunghe gt 3 min)/anno per cliente Livelli specifici di continuità del servizio per i clienti a MT numero dinterruzioni senza preavviso (lunghe gt 3 min)/anno per cliente Livelli specifici di continuità del servizio per i clienti a MT numero dinterruzioni senza preavviso (lunghe gt 3 min)/anno per cliente
Anni Alta concentrazione Media concentrazione Bassa concentrazione
2008?2009 3 4 5
2010?2011 2 3 4
- Alta concentrazione (AC) territorio dei comuni
nei quali è stata rilevata nellultimo censimento
una popolazione superiore a 50.000 abitanti - Media concentrazione (MC) territorio dei comuni
nei quali è stata rilevata nellultimo censimento
una popolazione superiore a 5.000 abitanti e non
superiore a 50.000 abitanti - Bassa concentrazione (BC) territorio dei comuni
nei quali è stata rilevata nellultimo censimento
una popolazione non superiore a 5.000 abitanti.
4Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT
5Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT- Delibera n. 333/07 Indennizzo
automatico spettante agli utenti peggio serviti
rispetto agli standard
w 2 per gli anni 2008-09 e 3 per gli anni
2010-11 n numero di interruzioni per ciascun
cliente per il quale non risultano rispettati i
livelli specifici s livello specifico di
continuità PMIi potenza media interrotta del
cliente relativa allinterruzione i, espressa in
kW e determinata in via convenzionale per i
clienti finali che prelevano energia elettrica
dalla rete di distribuzione, pari al 70 della
potenza disponibile Vp in /kW 2,5 per potenza
media interrotta fino a 500 kW e 2 per
lulteriore potenza media interrotta oltre 500
kW.
6Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT- Delibera n. 333/07 Indennizzo
automatico spettante agli utenti peggio serviti
rispetto agli standard
Esempio
- Pi (potenza disponibile) 800 kW
- BC (s 5 2008-09, s 4 2010-11)
- n 11
- PMIi (potenza media 0,7x Pi 560 kW).
- Anni 2008-09 (min fra 2x5 e 11)
- I
5x2,5x500 5x2x60 6850 - si indennizzano le interruzioni a partire dalla
s1, cioè a partire dalla 6a, fino alla 10a
interruzione compresa, pari a 5 interruzioni). - Anni 2010-11 (min fra 3x4 e11)
- I (11-4)x2,5x500 (11-4)x2x60 9590
- essendo in questo caso s15 e le interruzioni da
mettere in conto 7.
7Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT- Delibera n. 333/07 Indennizzo
automatico spettante agli utenti peggio serviti
rispetto agli standard
Corrispettivo tariffario specifico a carico degli
utenti i cui impianti non risultano conformi ai
requisiti stabiliti dallAEEG
- K quota fissa, in ragione di 1 /giorno per ogni
giorno di connessione attiva - H quota variabile in relazione alle ore di
utilizzo, pari a 0,15 /ora di utilizzo - Er/Pi stima, per ciascun cliente i, delle ore di
utilizzo, data dal rapporto tra lenergia
consumata Er, nellanno precedente e la potenza
disponibile Pi nello stesso anno. - F (applicabile dal 1-01-2009) vale
- - 1 per i clienti con Pi inferiore o uguale a
400 kW - - min 1(Pi-400)/4001/2 3,5 per i clienti
con Pi in kW superiore a 400 kW. - Fino al 31 dicembre 2008 il parametro F assume il
valore pari a 1. Per Pi superiori a 2900 kW il
parametro F è sempre superiore a 3,5.
8(No Transcript)
9Gli standard di continuità del servizio per gli
utenti MT- Delibera n. 333/07 Corrispettivo
Tariffario Specifico (CTS)
Esempio
- Pi 3000 kW
- Er/Pi 6000 ore
- Min1(3000-400)/4001/2 3,5 ? 3,5
- Anno 2008 CTS 1x(365 0,15x6000) 1265
- Anno 2009 CTS 3,5x(365 0,15x6000) 4428
10La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente.
Norma CEI 0-16 - Regola tecnica di riferimento
per la connessione di utenti attivi e passivi
alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di
energia elettrica .
- Normativa tecnica regolante in via definitiva la
connessione degli utenti di MT e AT alle reti
pubbliche di distribuzione dellenergia
elettrica. - È stata imposta dallAutorità per lEnergia
Elettrica e il Gas (AEEG) per superare le varie
prescrizioni adottate in autonomia dai
distributori (vedi DK5600, DK 5400 di Enel ecc.). - Eventuali deroghe devono essere approvate
dallAEEG. - Lo scopo è quello di garantire la trasparenza e
la non discriminazione degli utenti che hanno
diritto di connettersi alle reti pubbliche di
distributori diversi. - Stabilire criteri tecnici che garantiscano la
qualità del servizio garantendo anche lesigenze
di economicità dei distributori e degli utenti. - Valida a partire da 28-02-2008 si applica dal
01-09-2008.
11Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente Le parti principali della
norma CEI 0-16 riguardanti gli utenti MT passivi
12La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente. (Art.
8.5.1 Punto di consegna, confini di competenza e
di proprietà)
- Il Punto di consegna è ubicato nellimpianto di
rete per la connessione, ed è definito dai
morsetti a valle del dispositivo di sezionamento
del Distributore che alimenta limpianto Utente,
cui si attesta il terminale del cavo di
collegamento esso costituisce il confine
funzionale e di proprietà. - Il Punto di consegna rappresenta il confine
delle competenze/responsabilità in caso di lavori
sul cavo o allinterno del quadro dingresso
della cabina cliente.
13La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente. (Art.
8.5.1 Punto di consegna, confini di competenza e
di proprietà)
14La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente. (Art.
8.5.1 Punto di consegna, confini di competenza e
di proprietà)
15La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente. (Art.
8.5.1 Punto di consegna, confini di competenza e
di proprietà)
Utenti esistenti. In passato il punto di consegna
non è mai stato unificato. Si riscontrano
diversità da distributore a distributore. Anche
la stessa Enel ha adottato soluzioni differenti
fra i vari compartimenti in cui era suddivisa la
sua organizzazione. Solamente a partire dalla Ia
edizione del documento DK 5600 (dicembre 1991) è
stata introdotta una unificazione su scala
nazionale.
Il PUNTO di CONSEGNA va definito univocamente
- sullimpianto (indicazione mediante apposita
targhetta sia sul quadro di consegna del
distributore sia sul quadro di partenza del
cliente) - sullo schema elettrico di cabina
- sul contratto di fornitura.
16La norma CEI 0-16 Aspetti di sicurezza
nellinterfaccia Distributore Utente. (Art.
8.5.1 Punto di consegna, confini di competenza e
di proprietà)
Cavo di collegamento - Cavi unipolari isolati in
gomma EPR (RG7H1R-12/20 kV) o in XLPE 3x(1x95
mm2) in Cu - Terminali per interno di tipo
termo/autoretraibile
Quadro MT isolato in aria del distributore
Quadro di partenza sezione MT dellutente
- Per la norma CEI 0-16 si assume che
- il cavo di collegamento è di proprietà
dellutente - la manutenzione anche lato distributore è a
carico dellutente
17Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente
Quadro di partenza sezione MT dellutente
Messa a terra funzionale Art. 8.2.1 norma CEI
0-16
18Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente Norma CEI 0-16, art. 8.2.1
- Messa a terra funzionale
I Lavori sul cavo di collegamento
(collegamento/scollegamento, manutenzione, ecc)
- sul lato del cavo insistente nella cabina utente
allinterno del quadro di partenza 1 - sul lato del cavo insistente nella cabina del
distributore 2
Le norme CEI EN 50110 (art. 4.3 e 6.2.4.3) e
CEI 11-27 prevedono la definizione di un accordo
fra i soggetti responsabili degli impianti (RI)
per definire le manovre di disalimentazione del
cavo, la consegna dello stesso e del relativo
elemento dimpianto al Preposto ai lavori (PL).
Le procedure per la messa in sicurezza del cavo
di collegamento devono essere definite per
iscritto nel contratto di connessione (norma CEI
0-16, art. 13.1.3).
19Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente
- La norma CEI EN 50110, ed. II in vigore dal
1-4-05, allart. 4.3, stabilisce che quando
lattività lavorativa è complessa, la
preparazione deve essere effettuata per iscritto. - La norma CEI 11-27, ed. II in vigore dal 1-4-05,
definisce, allart. 3.27, nel seguente modo
limpianto e il lavoro complesso - per impianto complesso, si intende un
impianto o parti di impianto, ove si esegue
lattività, i cui circuiti risultino fisicamente
alquanto articolati o poco controllabili
visivamente per la particolare disposizione dei
componenti e dei circuiti in occasione dei
lavori, o per il numero di possibili
alimentazioni, o per la presenza di impianti di
Alta o Media tensione (AT o MT).
20Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente
- Per la pianificazione scritta dei lavori
complessi è prevista la compilazione di due
modelli. - -- il Piano di Lavoro, mod. PL1, a cura
del RI - -- il Piano dIntervento, mod. PI1, a
cura del Preposto. - Nel primo vengono descritte le manovre
necessarie per il cambio dellassetto desercizio
dellimpianto e per la disalimentazione dello
stesso, nonché le misure di sicurezza di
competenza del RI. Nel secondo vengono descritte
le misure di sicurezza di competenza del PL e le
modalità operative di esecuzione del lavoro. La
norma CEI 11-27, allart. 8.4, consente di
riassumere le indicazioni del Piano di lavoro e
del Piano dintervento in un unico documento di
cui tuttavia non fornisce un esempio esplicativo.
In pratica si opera sempre in regime di deroga. - Il modello Consegna/Restituzione impianto (CR 1)
è necessario tutte le volte che la figura del
RI e del PL non sono coincidenti nella medesima
persona.
21 Esempio di procedura di sicurezza aziendale per
i lavori elettrici
estratto
22Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente
- CASO 1 Intervento sul lato del cavo insistente
nella cabina dellutente
23Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
- CASO 1 Intervento sul lato del cavo insistente
nella cabina del cliente
I Lavori sul cavo di collegamento
(collegamento/scollegamento, manutenzione, ecc)
Utente/ Ditta dellutente ()
Distributore
- RI (PES) ()
- RI seziona il cavo lato utente
- Riceve benestare scritto dal RI del distributore
che ha sezionato e bloccato il sezionamento al
proprio estremo del cavo - Consegna al PL, con documento scritto, il cavo
- Il RI (PES) esegue, a richiesta del RI
dellutente il sezionamento del cavo e il
relativo blocco del sezionamento. - Fornisce conferma scritta di tale manovra al RI
del cliente mediante mod. CR 1.
() Il RI può appartenere allazienda dellutente
o alla ditta di manutenzione se questa ha assunto
anche la conduzione dellesercizio della cabina.
24Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
- CASO 2 Intervento sul lato del cavo insistente
nella cabina del distributore
25Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
- CASO 2 Intervento sul lato del cavo insistente
nella cabina del distributore
Utente/ Ditta dellutente
Distributore
- RI/PL coincidenti ()
- RI seziona il cavo e ne da conferma
-
- PL inizia i lavori c/o la cabina del distributore
a fronte documento scritto (consegna elemento di
impianto)
- RI esegue le manovre di sezionamento del cavo e
di messa in sicurezza dello stallo - RI consegna lo stallo (elemento dimpianto) al
RI/PL dellutente mediante documento scritto e
fornisce informativa dei rischi specifici.
() Per semplicità si assume qui la coincidenza
delle due figure se così non fosse, perché ad
esempio il RI appartiene allazienda dellutente
e il PL alla ditta di manutenzione,
necessiterebbe unulteriore consegna con mod. CR
1.
26Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
- Esempio di Piano di lavoro/Intervento
- Deroga di cui allart. 8.4 della norma CEI 11-27
27Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
Un esempio di documento di consegna e
restituzione impianto mod. CR 1
DISTRIBUTORE
Chiavi di blocco del 1 sezionatore di terra
dellutente
UTENTE
28Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
Nel caso che la messa a terra del cavo di
collegamento sia effettuata con dispositivo
mobile (portatile) va tenuto presente che
- la norma CEI 11-27 definisce la messa a terra ed
in corto circuito nei sistemi elettrici di II e
III categoria effettuata con detto dispositivo un
particolare tipo di lavoro sotto tensione che
pur potendo essere eseguito anche da operatori
sprovvisti di abilitazione ai sensi della norma
CEI 11-15, art. 2.1.03, richiede un preciso
addestramento - i dispositivi portatili (conformi alla norma di
prodotto CEI 11-40) sono concepiti principalmente
per la messa in sicurezza dimpianti allestiti a
giorno o di linee aeree dove le distanze in gioco
consentono alloperatore di posizionarsi in modo
da non essere investito dallarco che si può
innescare se limpianto è rimasto erroneamente in
tensione - nelloperazione di rimozione del pannello del
quadro a MT si determina o si può determinare
linvasione della zona di lavoro sotto tensione
(20 cm a 15 KV 28 cm a 20 kV) di una parte
attiva non ancora messa in sicurezza - linstallazione delle pinze di serraggio dei
conduttori di messa a terra del dispositivo sui
conduttori dellimpianto risulta assai
difficoltosa essendo gli stessi disposti
ortogonalmente rispetto alla superficie del
pannello daccesso.
29Aspetti di sicurezza nellinterfaccia
Distributore Utente.
Norma CEI 0-16, art. 8.2.1 - Messa a terra
funzionale per lavori di tipo mobile (portatile)
Norma di prodotto CEI 11-40 (CEI EN 61230)
30 CORSO DI FORMAZIONE PER MANUTENTORI DI CABINE
ELETTRICHE MT/BT DEL CLIENTE FINALE
31- Scopo della norma
- fornire orientamenti sugli interventi necessari
per mantenere le cabine MT/BT in stato di - -
sicurezza - -
efficienza - definire i profili delle figure (personale)
addette alla manutenzione - fornire orientamenti sulla formazione del
personale - definire le caratteristiche dellimpresa
appaltatrice.
N.B. Non rientrano negli interventi di
manutenzione, tutte le manovre di esercizio e
messa in sicurezza necessarie per poter eseguire
gli interventi di manutenzione
32Corso di formazione UNAE per manutentori di
cabine MT-BT
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Parte Argomento Slides
-- Premessa
I Normative riguardanti le cabine MT/BT- Definizioni
II Parti strutturali dei locali adibiti a cabine MT/BT
III Limpianto elettrico delle cabine MT/BT - Schemi, apparecchiature e componenti.
IV Funzionamento della rete pubblica di alimentazione a MT
V Le protezioni dellimpianto tipologia, funzionamento e coordinamento con quelle del distributore pubblico
VI Delibere dellAEEG n. 333/07 e n. 33/08 - La dichiarazione di adeguatezza
VII Pianificazione e programmazione della manutenzione
VIII Schede operative di manutenzione
IX Metodi di lavoro e procedure di sicurezza Un caso dinfortunio
X DPI Attrezzature - Strumenti
33PRINCIPALI CONTENUTI DEL CORSO Criteri e
modalità di esecuzione delle attività di
manutenzione delle cabine elettriche di
trasformazione MT/BT dei clienti finali per il
mantenimento delle stesse in condizioni di
efficienza tecnica e di sicurezza per il
personale addetto.
- OBIETTIVI DEL CORSO
- Formare il personale che già opera nel settore
della costruzione e manutenzione delle cabine
elettriche di MT/BT, integrando le conoscenze
pratiche con i criteri normativi (di legge e di
buona tecnica) inerenti lesecuzione della
manutenzione degli impianti secondo i metodi
della regola dellarte. - Fornire ai Datori di Lavoro delle imprese di
manutenzione indicazioni per - --la valutazione del proprio personale
- --laggiornamento del Piano della Sicurezza
dei rischi aziendali rispetto anche alle
disposizioni per il controllo del rischio
elettrico introdotte dalla III edizione della
norma CEI 11-27. -
34- DESTINATARI DEL CORSO
- Personale
- addetto professionalmente allattività di
costruzione e manutenzione - delle cabine MT/BT, in possesso di una
consolidata esperienza lavorativa formalmente
certificata dal Datore di Lavoro (prerequisito - di partecipazione)
- in possesso almeno delle conoscenze di base
dellelettrotecnica - formato sulla sicurezza nei lavori sugli impianti
elettrici per aver frequentato il corso di
livello 1A2A della norma CEI 11-27 III ed.
(prerequisito di partecipazione) - se non cittadino italiano conoscenza della
lingua italiana scritta e parlata. -
35- STRUTTURA DEL CORSO
- Durata ore 14 (vedasi programma dettagliato),
compresa la verifica finale di apprendimento. -
- A termine del corso viene rilasciato un attestato
di frequenza. - È prevista la compilazione di un questionario di
verifica dellapprendimento di 20 domande a
risposta multipla. Lesito del test, non ostativo
del rilascio dellattestato di frequenza, viene
messo a disposizione del DL. - Numero partecipanti massimo 25 persone.
36PROGRAMMA E ARTICOLAZIONE DEL CORSO
37(No Transcript)
38La normativa di legge e CEI
- Norma CEI 0-15 2006-04 - Manutenzione delle
cabine elettriche MT/BT dei clienti/utenti finale - Norma CEI 0-16 2008-02 - Regola tecnica di
riferimento per la connessione di Utenti attivi e
passivi alle reti AT ed MT delle imprese
distributrici di energia elettrica
39Il quadro regolatorio 2008-11 dell'AEEG sulla
qualità del servizio elettrico
Delibere n. 333/07 - Testo integrato della
regolazione della qualità dei servizi di
distribuzione, misura e vendita di energia
elettrica per il periodo di regolazione 2008-2011
n. 33/08 - Condizioni tecniche per la
connessione alle reti di distribuzione
dellenergia elettrica con tensione nominale
superiore ad 1 kV
40Funzionamento della rete pubblica a MT e delle
protezioni
41Prove sulle protezioni
42Pianificazione ed attuazione della manutenzione
Sigilli
Fonte Enel
Cavo di alimentazione del distributore
Chiave manovre di interblocchi
Guasti e infortuni