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Albez edutainment production L analisi per flussi Classe V ITC IISS Boselli Alberti Pertini Savona * Le variazioni del patrimonio circolante netto Sono operazioni ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: L


1
Lanalisi per flussi
Albez edutainment production
  • Classe V ITC

2
Il caso
Sintesi di parte del rendiconto finanziario 2003
del gruppo Barilla (dati in migliaia di euro)
Utile del gruppo al netto di risultato di terzi Ammortamenti e svalutazione di immobilizzazioni e altri costi non monetari Rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie Flusso generato dalla gestione reddituale Variazione netta nel debito per TFRL e nei fondi per rischi e oneri Variazioni nelle rimanenze, nei crediti a breve, nei debiti a breve e nei risconti Flusso monetario generato dalla gestione operativa 45.003 371.127 - 1.676 5.013 42.013 324.448 37.090 361.538
  • Cosè un costo non monetario?
  • Che cosa rappresenta il flusso generato dalla
    gestione reddituale?
  • Che cosè un rendiconto finanziario?

3
Il rendiconto finanziario
  • La gestione dellazienda deve sempre tendere alla
    ricerca di un equilibrio
  • reddituale
  • patrimoniale
  • finanziario
  • Questo equilibrio si realizza se
  • i ricavi sono superiori ai costi
  • gli investimenti sono correlati alle fonti di
    finanziamento
  • i flussi monetari in entrata sono superiori o, al
    limite, uguali ai flussi monetari in uscita.
  • Lanalisi,sia essa interna o esterna, deve
    consentire di accertare lesistenza di tre
    livelli
  • di equilibrio attraverso losservazione delle
    modificazioni avvenute nel tempo.

4
Il rendiconto finanziario
Diciamo subito che i due tradizionali prospetti
di bilancio, lo stato patrimoniale e il conto
economico, non sono in grado di soddisfare
completamente le esigenze precedentemente
menzionate. Infatti, se da un lato il conto
economico, evidenziando ricavi e costi di
competenza di un certo esercizio dà la misura
dellequilibrio reddituale, dallaltro, lo stato
patrimoniale, correlando investimenti e fonti di
finanziamento riferiti ad un determinato istante,
dà la rappresentazione dellequilibrio
patrimoniale. Non si è in grado però di
evidenziare lequilibrio monetario e la sua
dinamica.
5
Il rendiconto finanziario
Occorre perciò integrare lo stato patrimoniale e
il conto economico con un nuovo prospetto che
consenta di rappresentare le variazioni avvenute
nella struttura finanziaria e monetaria durante
lesercizio. Questo prospetto si chiama
RENDICONTO FINANZIARIO. Il rendiconto
finanziario rileva le variazioni che si sono
verificate in un determinato periodo di tempo,
delimitato dalle date a cui si riferiscono due
situazioni patrimoniali consecutive utilizzato
allo scopo.
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Flussi finanziari e flussi economici
  • La gestione aziendale è costituita da operazioni
    di
  • Investimento
  • Disinvestimento
  • Finanziamento

Ciascuna di queste operazioni genera flussi
finanziari e flussi economici che si
contrappongono ai flussi materiali (movimenti di
materie, di impianti, di prodotti, ecc.) che sono
alla base del processo di gestione.
Un flusso è la variazione in aumento o in
diminuzione intervenuta in un fondo di valori
(una classe o un singolo elemento patrimoniale)
in un determinato periodo di tempo.
7
Flussi finanziari e flussi economici
I flussi economici corrispondono alle variazioni
originate dalla gestione reddituale (costi e
ricavi di competenza). I flussi finanziari
corrispondono alle variazioni della liquidità,
dei debiti e dei crediti. I flussi finanziari
non sempre coincidono con i flussi
economici. Infatti il reddito scaturente dalla
differenza tra ricavi e costi di competenza
dellesercizio è un valore astratto che non si
traduce integralmente in una variazione (flusso)
di risorse finanziarie.
8
Flusso generato dalla gestione reddituale
Il passaggio dal reddito desercizio (flusso
economico complessivo) al flusso di risorse
finanziarie generato dalla gestione reddituale
implica modalità di calcolo basate sulla
distinzione tra componenti di reddito monetari e
componenti di reddito non monetari. I componenti
di reddito monetari sono rappresentati da costi e
ricavi misurati da variazioni di liquidità o da
variazioni nei debiti o crediti a breve
scadenza. Ad esempio i costi per acquisto di
materie, i costi per godimento di beni di terzi,
gli interessi passivi, gli oneri sociali, le
imposte e così via. Sono ricavi monetari i
ricavi di vendita dei prodotti, gli interessi
attivi e i proventi di varia natura che traggono
origine da variazioni finanziarie.
9
Flusso generato dalla gestione reddituale
I componenti di reddito non monetari sono quei
costi e quei ricavi che non danno luogo a
variazioni finanziarie nelle disponibilità
liquide o nei crediti e nei debiti a breve. Ad
esempio, sono costi non monetari gli
ammortamenti, le quote nette di TFRL maturate
nellesercizio per la parte non destinata ai
fondi pensione, gli accantonamenti ai fondi
rischi e oneri a medio/lungo termine, le
minusvalenze da alienazioni di immobilizzazioni.
Sono esempi di ricavi non monetari i costi
patrimonializzati, le plusvalenze da alienazioni
di immobilizzazioni. Lesistenza di costi e di
ricavi non monetari fa sì che il reddito
desercizio scaturente dal Conto economico non
coincida con limporto del flusso di risorse
finanziarie generate dalla gestione reddituale.
10
Flusso generato dalla gestione reddituale
In altre parole, lutile desercizio non si
materializza integralmente in un incremento nella
disponibilità monetaria o delle attività
prontamente liquidabili (o in una diminuzione dei
debiti a breve), così come alla perdita
desercizio non necessariamente si accompagna una
diminuzione della liquidità o dei crediti a breve
(o un aumento dei debiti a breve) di pari
importo. Per calcolare il flusso di risorse
finanziarie generato dalla gestione reddituale
occorre considerare solo i costi e i ricavi
monetari.
Flusso generato dalla gestione reddituale
ricavi monetari costi monetari
11
Flusso generato dalla gestione reddituale
Al medesimo risultato si perviene depurando il
risultato economico desercizio dai costi e dai
ricavi non monetari secondo questo procedimento
  • Reddito desercizio (utile/perdita)
  • costi non monetari (ammortamenti, minusvalenze
    da alienazioni di immobilizzazioni, incremento
    del TFRL per le quote non destinate ai fondi
    pensione, accantonamenti ai fondi rischi e oneri
    a medio/lungo termine)
  • ricavi non monetari (costi patrimonializzati,
    plusvalenze da alienazioni di immobilizzazioni)
  • flusso generato dalla gestione reddituale

Un esempio per capire una spa presenta al
31/12/n il Conto economico che segue
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VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazioni delle rimanenze di prodotti semilavorati e finiti Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri ricavi e proventi Totale A B) COSTI DELLA PRODUZIONE Per materie prime e di consumo Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale Salari e stipendi Oneri sociali TFRL Ammortamenti e svalutazioni Ammortamento immobilizzazioni immateriali Ammortamento immobilizzazioni materiali Svalutazione dei crediti Variazioni delle rimanenze di materie prime e sussidiarie Oneri diversi di gestione Totale B) Differenza tra valore e costi della produzione C)PROVENTI E ONERI FINANZIARI Proventi finanziari Interessi e altri oneri finanziari Totale C) E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI Proventi straordinari Oneri straordinari Totale E) Risultato prima delle imposte Imposte dellesercizio Utile desercizio 102.842.484 2.280.000 840.000 30.000 105.992.484 53.3420.000 7.344.000 36.000 18.000.000 6.804.000 1.519.200 1.104.000 7.784.496 33.624 1.171.200 30.000 94.836.120 11.156.364 2.352 1.734.960 -1.732.608 120.000 14.400 105.600 9.529.356 4.644.060 4.885.296
13
Un esempio per capire
  • Sulla base dei dati in esso contenuti e
    considerando che la ritenuta fiscale sul TFRL di
  • competenza dellesercizio ammonta a 30.346,
    presentiamo il calcolo del flusso di risorse
  • finanziarie generato dalla gestione reddituale.
  • Il calcolo del flusso di risorse generato dalla
    gestione reddituale può essere effettuato con
  • procedimento diretto (ricavi monetari costi
    monetari), oppure con
  • procedimento indiretto (utile desercizio costi
    non monetari ricavi non monetari).
  • In entrambi i procedimenti occorre tener presente
    che il TFRL di competenza dellesercizio
  • è al lordo della ritenuta fiscale e che questa
    pertanto costituisce un costo monetario in
  • quanto dà luogo a unuscita finanziaria.

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Vediamo come si fa!
Procedimento diretto
Ricavi monetari    
ricavi delle vendite e delle prestazioni 102.842.484  
variazioni delle rimanenze di prodotti semilavorati e finiti 2.280.000  
altri ricavi e proventi 30.000  
proventi finanziari 2.352  
    105.154.836
Costi monetari    
per materie prime e di consumo 53.352.000  
per servizi 7.344.000  
per godimento di beni di terzi 36.000  
salari e stipendi 18.000.000  
oneri sociali 6.804.000  
TFRL quota corrispoindente alla ritenuta fiscale 30.346  
svalutazione dei crediti 33.624  
variazioni delle rimanenze di materie prime e sussidiarie -1.171.200  
oneri diversi di gestione 30.000  
interessi e altri oneri finanziari 1.734.960  
oneri straordinari (sopravvenienza passiva) 14.400  
imposte dell'esercizio 4.644.060  
    90.852.190
Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale   14.302.646
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Vediamo come si fa!
Procedimento indiretto
Utile d'esercizio 4.885.296
Costi non monetari  
TFRL al netto della ritenuta fiscale 1.488.854
ammortamento immobilizzazioni immateriali 1.104.000
ammortamento immobilizzazioni materiali 7.784.496
  15.262.646
Ricavi non monetari  
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni -840.000
proventi straordinari -120.000
Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale 14.302.646
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Le fonti e gli impieghi
  • Fonti indicano la provenienza dei flussi
    finanziari provocati dalle operazione di gestione
  • Impieghi indicano lutilizzo dei flussi
    finanziari provocati dalle operazioni di gestione
  • Ne discende che
  • Fonti flussi che incrementano la disponibilità
    di risorse finanziarie
  • Impieghi flussi che assorbono risorse
    finanziarie preesistenti

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Tanto per capire
Le differenze accertate tra le classi di valori
omogenei riferibili ai due stati patrimoniali si
denominano flussi e possono essere indicate nel
modo seguente
  • OGNI AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI
  • OGNI DIMINUZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
  • Ad esempio
  • Nuovo investimento
  • Incremento magazzino
  • Dilatazione crediti v/clienti
  • Rimborso di mutui
  • Perdita desercizio

IMPIEGHI (fabbisogni usi)
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Tanto per capire
  • OGNI AUMENTO DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
  • OGNI DIMINUZIONE DI INVESTIMENTI
  • Ad esempio
  • Aumento di capitale sociale
  • Erogazione di mutui
  • Incremento TFRL
  • Utile desercizio
  • Disinvestimenti

COPERTURE (fonti)
Vediamo di capire meglio con un esempio di stato
patrimoniale comparato che viene presentato nella
pagina seguente.
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Un esempio per capire
Trovate voi il flusso di impieghi e di fonti
oppure guardate la pagina seguente.
ATTIVO (IMPIEGHI) Crediti v/soci Immobilizzazioni I immobilizzazioni immateriali II immobilizzazioni materiali Totale immobilizzazioni C) Attivo circolante I Rimanenze II Crediti IV disponibilità liquide Totale attivo circolante Ratei e risconti Totale attivo 2005 50.000 922.400 972.400 284.240 400.000 20.000 704.240 1.360 1.678.000 2004 50.000 812.400 862.400 284.240 400.000 20.000 704.240 1.360 1.568.000 PASSIVO (FONTI) Patrimonio netto I Capitale IV Riserva legale V Riserve statutarie VII Altre riserve IX Utile desercizio Totale B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento fine rapporto D) Debiti E) Ratei e risconti Totale passivo 2005 500.000 100.000 60.000 40.000 84.000 784.000 17.250 133.600 740.000 3.150 1.678.000 2004 500.000 100.000 60.000 40.000 84.000 784.000 17.250 133.600 630.000 3.150 1.568.000
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Un esempio per capire
Flusso di impieghi pari a 110.000
Flusso di fonti pari a 110.000
ATTIVO (IMPIEGHI) Crediti v/soci Immobilizzazioni I immobilizzazioni immateriali II immobilizzazioni materiali Totale immobilizzazioni C) Attivo circolante I Rimanenze II Crediti IV disponibilità liquide Totale attivo circolante Ratei e risconti Totale attivo 2005 50.000 922.400 972.400 284.240 400.000 20.000 704.240 1.360 1.678.000 2004 50.000 812.400 862.400 284.240 400.000 20.000 704.240 1.360 1.568.000 PASSIVO (FONTI) Patrimonio netto I Capitale IV Riserva legale V Riserve statutarie VII Altre riserve IX Utile desercizio Totale B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento fine rapporto D) Debiti E) Ratei e risconti Totale passivo 2005 500.000 100.000 60.000 40.000 84.000 784.000 17.250 133.600 740.000 3.150 1.678.000 2004 500.000 100.000 60.000 40.000 84.000 784.000 17.250 133.600 630.000 3.150 1.568.000
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Provenienza fonti
  • Le fonti che aumentano la disponibilità di
    risorse finanziarie possono provenire
  • dallinterno, quando vengono autogenerate
    dallazienda stessa come risultato della gestione
    reddituale (autofinanziamento propriamente
    detto)
  • dallesterno, quando provengono dalla contrazione
    di debiti di breve e di medio/lungo periodo,
    oppure da aumenti di capitale a pagamento
  • da disinvenstimenti, quando sono frutto della
    diminuzione del capitale investito sia in
    immobilizzazioni sia nellattivo circolante, come
    ad esempio la cessione di unimmobilizzazione o
    la riscossione di un credito precedentemente
    concesso.

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Utilizzo impieghi
  • I mezzi finanziari raccolti possono essere
    impiegati
  • per effettuare investimenti che producono
    incrementi di immobilizzazioni o di attivo
    circolante
  • per rimborsare i debiti
  • per diminuire le fonti di finanziamento interne
    (distribuzione di utili) o per rimborsare il
    capitale ai soci.
  • I flussi finanziari suddivisi in fonti e impieghi
    sono messi in evidenza dal Rendiconto
  • finanziario.

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Finalità
  • Secondo i principi contabili nazionali il
    rendiconto finanziario deve evidenziare
  • Lattività di finanziamento (autofinanziamento
    interno e finanziamento esterno) dellimpresa
    durante lesercizio, espressa in termini di
    variazione delle risorse finanziarie
  • Le variazioni delle risorse finanziarie
    determinate dallattività produttiva di reddito
    svolta dallimpresa nellesercizio
  • Lattività di investimento dellimpresa durante
    lesercizio
  • Le variazioni nella Situazione patrimoniale-finanz
    iaria dellimpresa avvenute nellesercizio

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Finalità
  • Attraverso lanalisi dei flussi riportati nel
    rendiconto finanziario è possibile individuare
  • le modifiche che sono intervenute nella
    situazione finanziaria dellimpresa nel periodo
  • considerato.
  • Lanalisi per flussi completa, quindi, quella per
    indici, specificando
  • Qual è lorigine delle fonti di finanziamento e
    qual è lentità dei mezzi finanziari raccolti
  • Come i mezzi finanziari raccolti sono stati
    utilizzati
  • Quali relazioni legano le fonti agli impieghi

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Tipologie di analisi dei flussi
  • Analisi dei flussi totali determinazione del
    fabbisogni finanziario totale (impieghi
    effettuati in un certo periodo di tempo) e delle
    modalità di copertura (fonti procurate nello
    stesso periodo di tempo). La sua lettura consente
    di ricostruire la politica finanziaria perseguita
    dallazienda e di individuare il quadro
    finanziario in cui lazienda si troverà ad
    operare nel futuro.
  • Analisi dei flussi parziali determinazione del
    fabbisogno finanziario riferito a grandezze
    finanziarie più ristrette quali
  • - lanalisi dei flussi di capitale
    circolante netto (CCN) che si fa per conoscere le
    variazioni intervenute nel CCN determinate da
    gestione corrente, investimenti in attività non
    correnti e utilizzo di fonti di finanziamento,
    sia passività non correnti, sia mezzi propri
  • - lanalisi dei flussi di cassa si fa per
    conoscere le variazioni intervenute nella
    liquidità dellazienda.

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Schema di riferimento per lanalisi dei flussi
finanziari totali
STATO PATRIMONIALE ANNO N STATO PATRIMONIALE ANNO N
INVESTIMENTI FONTI
STATO PATRIMONIALE ANNO N1 STATO PATRIMONIALE ANNO N1
INVESTIMENTI FONTI
CONFRONTO (variazioni)
RENDICONTO FINANZIARIO DEI FLUSSI TOTALI RENDICONTO FINANZIARIO DEI FLUSSI TOTALI
INVESTIMENTI (possibili) FONTI (possibili)
Aumento liquidità Aumento crediti v/clienti Aumento rimanenze magazzino Aumento imm. tecniche nette Aumento imm. finanziarie Diminuzione banche c/c passivo Diminuzione esigibilità (debiti v/fornitori, camb. passive, altri debiti a b/t) Dimunizione passività m/l termine Diminuzione mezzi propri (rimborsi perdite) Diminuzione liquidità Diminuzione crediti v/clienti Diminuzione rimanenze magazzino Diminuzione imm. tecniche nette Diminuzione imm. finanziarie Aumento banche c/c passivo Aumento esigibilità (debiti v/fornitori, camb. passive, altri debiti a b/t) Aumento passività m/l termine Aumento mezzi propri (utili aumenti di capitale)
TOTALE INVESTIMENTI TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO
27
Schema di riferimento per lanalisi dei flussi
finanziari PARZIALI
STATO PATRIMONIALE ANNO N STATO PATRIMONIALE ANNO N
INVESTIMENTI FONTI
STATO PATRIMONIALE ANNO N1 STATO PATRIMONIALE ANNO N1
INVESTIMENTI FONTI
CONFRONTO (variazioni)
FLUSSI TOTALI FLUSSI TOTALI
INVESTIMENTI FONTI
Nuovi investimenti Rimborso di fonti - di terzi - proprie Dividendi Disinvestimenti Acquisizione nuove fonti - di terzi - proprie
ANALISI DEL PATRIMONIO CIRCOLANTE NETTO
ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA
DA GESTIONE CORRENTE
EXTRA GESTIONE CORRENTE
FLUSSI INTERNI al PCN
FLUSSI ESTERNI che influiscono sul PCN
28
Impiego dellanalisi dei flussi
  • Lanalisi dei flussi trova impiego sia nel
    controllo della gestione passata, sia nella
  • programmazione della gestione futura.
  • Controllo gestione passata lanalisi dei flussi
    fornisce elementi per la valutazione delle scelte
    finanziarie operate nel periodo.
  • Se coordinata con lanalisi per indici,
    consente di comprendere le conseguenze delle
    scelte finanziarie adottate sullequilibrio
    patrimoniale-finanziario dellimpresa e sulla sua
    redditività.
  • Programmazione gestione futura lanalisi dei
    flussi è uno strumento per lindividuazione, nel
    medio-lungo periodo, dei fabbisogni finanziari
    conseguenti alle politiche di sviluppo
    dellattività aziendale e la formulazione di
    ipotesi relative alla loro copertura.

29
Il rendiconto finanziario dei flussi totali
  • Lobiettivo del rendiconto finanziario dei flussi
    totali è quello di evidenziare le
  • relazioni generali che intercorrono tra gli
    impieghi e le fonti di finanziamento.
  • In sede consuntiva il rendiconto ha come
    obiettivo di individuare le scelte operate
    dallimpresa per finanziare gli investimenti che
    essa ha attuato durante il periodo considerato.
  • La redazione in via preventiva consente
    allanalista di esprimere un giudizio di
    comparabilità tra il piano finanziario ipotizzato
    dallimpresa e il piano economico.
  • La compilazione del rendiconto finanziario delle
    risorse totali avviene per grandi
  • macroclassi, secondo la logica esposta nella
    pagina successiva.
  • Il confronto consente di apprezzare la
    composizione quali-quantitativa degli impieghi e
  • delle fonti con particolare riferimento al
    contributo fornito dalle risorse generate dalla
  • gestione reddituale.

30
Il rendiconto finanziario dei flussi totali
IMPIEGHI COPERTURE
Attività fisse nette Capitale circolante netto Mezzi di terzi Mezzi propri Autofinanziamento
X X
()Autofinanziamento risultato netto
ammortamenti
31
Le variazioni del patrimonio circolante netto
Il patrimonio circolante netto è dato dalla
differenza tra le attività correnti e le
passività correnti ricavabili dallo Stato
patrimoniale riclassificato secondo criteri
finanziari.
Stato patrimoniale sintetico riclassificato
secondo criteri finanziari
IMPIEGHI Attivo corrente Attivo Immobilizzato Totale impieghi Ac Im Ti FONTI DI FINANZIAMENTO Debiti a breve scadenza Debiti a media e lunga scadenza Patrimonio netto Capitale proprio Utile desercizio Totale fonti di finanziamento Db Dc Cp Re Tf
32
Le variazioni del patrimonio circolante netto
Poiché come sappiamo il totale delle fonti
coincide con il totale degli impieghi, possiamo
scrivere la seguente uguaglianza Ac Im Db
Dc Cp Re da cui attraverso semplici passaggi
algebrici otteniamo Ac Db Dc Cp Re
Im Tale equazione mette in evidenza come il
patrimonio circolante netto (Ac Db) sia
influenzato dalle operazioni che comportano
variazioni in uno o più elementi posti a destra
dellequazione.
33
Le variazioni del patrimonio circolante netto
  • Se il patrimonio circolante netto subisce una
    modifica rispetto al valore esistente
  • allinizio dellesercizio, lo scostamento (in
    aumento o in diminuzione) non può che
  • essere causato da
  • Variazioni connesse al risultato economico della
    gestione (Re), cioè alla gestione reddituale
  • Variazioni intervenute nei debiti a media e lunga
    scadenza (Dc) o nel capitale proprio (Cp) per
    operazioni connesse ai finanziamenti (accensioni
    o rimborsi di prestiti, aumenti o rimborsi di
    capitale, pagamento di dividendi)
  • Variazioni intervenute nelle immobilizzazioni
    (Im) per operazioni connesse agli investimenti e
    ai disinvestimenti (acquisti, alienazioni).

34
Le variazioni del patrimonio circolante netto
  • Sono operazioni che modificano il patrimonio
    circolante netto quelle che
  • comportano variazioni nelle passività
    consolidate, nel capitale proprio, nella gestione
  • reddituale e nellattivo immobilizzato e che
    contemporaneamente si traducono in una
  • variazione delle attività correnti o delle
    passività correnti.
  • Fanno variare il patrimonio circolante netto
  • Le operazioni che modificano le passività
    consolidate (Dc), quali laccensione di un
    debito a medio/lungo termine (fonte di
    finanziamento) perché a essa si associa
    unentrata di denaro e lestinzione dei debiti
    perché comporta unuscita di mezzi finanziari
    (impiego).

35
Le variazioni del patrimonio circolante netto
  1. Le operazioni che modificano il capitale proprio
    (Cp), alle quali sono associate entrate e uscite
    di denaro come per esempio il pagamento di utili
    o di dividendi, gli aumenti a pagamento del
    capitale sociale o i rimborsi del capitale
    sociale.
  2. Le operazioni della gestione reddituale da cui
    scaturisce il risultato economico dellesercizio
    (Re), solo limitatamente però a quelle che
    originano costi e ricavi monetari, cioè costi e
    ricavi ai quali è associata unuscita e
    unentrata di denaro oppure che sono misurati da
    debiti di berve periodo e crediti di breve
    periodo.
  3. Le operazioni che modificano lattivo
    immobilizzato (Im), ossia gli acquisti e le
    vendite di immobilizzazioni tecniche e gli
    investimenti e disinvestimenti in
    immobilizzazioni finanziarie in quanto provocano
    uscite o entrate di disponibilità liquide.

36
Le variazioni del patrimonio circolante netto
  • Non modificano il patrimonio circolante netto
    quelle operazioni che si
  • compensano tra di loro o che non incidono sulle
    attività correnti oppure sulle passività
  • correnti.
  • Per esempio non comportano modifiche del
    patrimonio circolante netto
  • la conversione di un debito consolidato in
    capitale proprio ( come la conversione di
    obbligazioni in azioni) laumento di capitale
    sociale effettuato capitalizzando le riserve
    laumento del capitale sociale effettuato con
    conferimenti in natura la rivalutazione e la
    svalutazione di immobilizzazioni
  • la riscossione di crediti commerciali il
    pagamento di debiti di regolamento i prelievi o
    i versamenti in c/c bancario o postale.

37
Modello di rendiconto finanziario delle
variazioni di PCN
PARTE I - Dimostrazione delle fonti e degli impieghi PARTE II Variazioni intervenute nei componenti del PCN
Fonti di risorse finanziarie Flusso generato dalla gestione reddituale Alienazioni di immobilizzazioni Rimborso di crediti a m/l scadenza Aumenti a pagamento di capitale proprio Accensioni di passività consolidate Totale fonti di risorse finanziarie Impieghi di risorse finanziarie Acquisti di immobilizzazioni Concessioni a terzi di crediti a m/l termine Rimborsi di passività consolidate Diminuzioni di patrimonio netto per Pagamento utili ai soci Rimborsi di capitale proprio Acquisto e annullamento di azioni proprie Totale impieghi di risorse finanziarie Totale fonti di risorse finanziarie Totale impieghi di risorse finanziarie Variazione del PCN (aumento o diminuzione) Variazioni delle attività a breve Aumenti/diminuzioni intervenuti nei Valori in cassa c/c bancari e postali Crediti a breve Rimanenze Titoli di vasto mercato Ratei e risconti attivi Totale variazioni attività a breve Variazioni delle passività a breve Aumenti/diminuzioni intervenuti nei Debiti v/banche Debiti correnti Fondi rischi e oneri a breve Ratei e risconti passivi Totale variazioni passività a breve Totale variazioni attività a breve Totale variazioni passività a breve Variazione del PCN (aumento o diminuzione)
PARTE III altre variazioni nella situazione patrimoniale-finanziaria che non comportano movimenti nel PCN PARTE III altre variazioni nella situazione patrimoniale-finanziaria che non comportano movimenti nel PCN
Conversione di obbligazioni convertibili in azioni - Rivalutazioni monetarie di immobilizzazioni Aumenti di capitale con conferimenti in natura di immobilizzazioni - Acquisto di partecipazioni mediante obbligazioni o azioni Acquisizioni di immobilizzazioni contro rilascio di obbligazioni Conversione di obbligazioni convertibili in azioni - Rivalutazioni monetarie di immobilizzazioni Aumenti di capitale con conferimenti in natura di immobilizzazioni - Acquisto di partecipazioni mediante obbligazioni o azioni Acquisizioni di immobilizzazioni contro rilascio di obbligazioni
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BIBLIOGRAFIA
S. Mascheretti S. Merusi Guida allanalisi di
bilancio ETAS Editore MI 2 edizione
2007 Astolfi Barale Ricci Entriamo in
azienda Tomo 1 Tramontana Editore MI 2008
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