Title: MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI
1MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI
- Prof. Carlo GALIMBERTI
- Anno Accademico 2005/2006
-
2STRUTTURA DEL CORSO
- LA PSICOLOGIA SOCIALE introduzione allottica di
analisi PSICOSOCIOLOGICA - Definizione di COMUNICAZIONE I modelli
fondamentali. - LINTERAZIONISMO COMUNICATIVO le funzioni del
linguaggio - IL SIMBOLO ed LATTRIBUZIONE del SIGNIFICATO
- MEDIA e PROCESSI SIMBOLICI
3STRUTTURA DEL CORSO
- IMMAGINE e IMMAGINARIO SIMBOLICO caratteristiche
e metodologie di funzionamento - LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE DELLIMMAGINARIO
archetipi, simboli, miti - INTERPRETARE ed ANALIZZARE IL TESTO elaborazione
del materiale, lettura ed analisi. - INTERPRETAZIONE ed ANALISI nella CONVERSAZIONE
- INTERPRETAZIONE ed ANALISI NEI PRODOTTI
AUDIOVISIVI
4STRUTTURA DEL CORSO
- IL MONDO COSTRUITO dai MEDIA i media e
linterazione coi sistemi economici, politici e
culturali - LIMMAGINARIO NELLA RETE
- IL BLOG esempio della maturità della
- LIMMAGINARIO nellAUDIOVISIVOil rapporto fra
musica ed immagini, le implicazioni cognitive ed
emotive. - IL VIDEOCLIP prodotto audiovisivo con la massima
potenzialità pervasiva
5STRUTTURA DEL CORSO
- PROSPETTIVE FUTURE
- I MODELLI DI ANALISI INTERPRETATIVA
- presentazion di casi attuali attraverso du
focali. - Focale conversazionalista il blog
- Focale percettivo-semiotica il videoclip
- ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI
- INTERVENTI DI ESPERTI DEL SETTORE.
6APPROCCIO PSICOSOCIOLOGICO
? Vertice di osservazione Psicologico La
soggettività. f Vertice di osservazione
Sociologico L intersoggettività. f
Vertice di osservazione Psicosociale L
articolazione fra il livello soggettivo e
quello intersoggettivo.
7? f DUE LIVELLI INDISSOCIABILI
- SOGGETTIVITA Affonda le sue radici nell
intersoggettività. - INTERSOGGETTIVITA E mediata dalla nostra
percezione , ovvero esiste solo come
rappresentazione mentale.
8PRIMA PRECONDIZIONE PER STUDIARE IN OTTICA
PSICOSOCIOLOGICA
- Occuparsi di oggetti in cui è possibile
cogliere larticolazione fra il livello
individuale e quello sovraindividuale. - Es L epidermide un punto di passaggio con
proprie caratteristiche funzioni.
9LA PSICOLOGIA SOCIALE
- IL SUO FOCUS E IL PUNTO DI CONTATTO,
- L ARTICOLAZIONE DEI DUE LIVELLI.
- La collocazione della Psicologia Sociale è stata
oggetto di un lungo dibattito secondo la Social
Cognition doveva focalizzarsi maggiormente sulla
struttura sociale. - ATTUALMENTE ESISTE UN SOSTANZIALE ACCORDO NEL
CONSIDERARE LA PSICOLOGIA SOCIALE - Studio dell articolazione fra i due livelli.
- Dotata di uno spazio di studio esclusivo.
- Una diciplina autonoma.
10L INTERAZIONISMO
- L INTERAZIONISMO E LA CORRENTE PSICOSOCIALE
STORICAMENTE PIU IMPEGNATA NELLO STUDIO DELL
ARTICOLAZIONE FRA I DUE LIVELLI. - Il suo oggetto di studio privilegiato è l
Interazione Comunicativa, ovvero il livello
verbale della comunicazione. - Privilegiare il livello verbale è un opzione
metodologica, perché l interazione complessiva
si articola a diversi livelli.
11L INTERAZONE CONVERSAZIONALE
- L INTERAZIONE CONVERSAZIONALE E LA VIA REGIA
ALLO STUDIO DELL INTERAZIONE. - La conversazione è l ambito naturale dove
avviene la fondamentale attività di condivisione,
attraverso cui l uomo realizza l incontro fra
le menti - Trognon
12SECONDA PERCONDIZIONE PER STUDIRE IN OTTICA
PSICOSOCIOLOGICA
- RAGIONARE SU CONCETTI TIPICAMENTE PSICOSOCIALI.
- Norma.
- Ruolo.
- Istituzione.
- Organizzazione.
- Pratiche sociali.
- SONO OGGETTI DI STUDIO IN CUI E POSSIBILE
COGLIERE I DIVERSI ELEMENTI CHE CONTRIBUISCONO AL
PROCESSO DI COSTRUZIONE CONGIUNTA DEL
SIGNIFICATO.
13 LA PROSPETTIVA
PSICOSOCIOLOGICA
LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO E UN PROCESSO
PROFONDAMENTE RADICATO NELLA DIMENSIONE
SOCIALE Per comprendere un significato è
necessario considerare i tre vertici d
osservazione e i punti di contatto che vengono ad
avere nel ragionamento complessivo sull evento
in atto.
14IL TRIANGOLO BASE DELLA PSICOLOGIA SOCIALE
SOGGETTO
OGGETTO (Anche mentale )
CONTESTO (Anche mediato dalle Rappresentazioni
sociali )
15La Comunicazione è
Cum munus ovvero ricchezza comune da
mettere in circolazione
Cum mœnia ovvero costruzione di barriere a
difesa del proprio patrimonio
Cum humus ovvero terreno fertile comune
di riferimento
16Il modello di Shannon e WeaverLa comunicazione
come semplice trasmissione dell informazione.
Ricevente
Emittente
Fonte
Decodifica
Codifica
Destinatario
Messaggio
Messaggio
Rumore
17IL MODELLO DI SHANNON E WEAVER
- la presentazione della comunicazione come
passaggio di informazioni. - come messaggio in forma di segnale da una
sorgente ad un destinatario attraverso la
mediazione di unemittente e di un ricevente. - il trasferimento può essere influenzato o
disturbato da fenomeni intervenienti connotati
come rumori.
18I limiti del modello di Shannon e Weaver
La Lingua non è solo un codice. Mancanza di
processi di costruzione dei significati. Mancanza
di processi inferenziali. Dinamica basata
sullalternanza in realtà i soggetti sono sempre
contemporaneamente attivi.
19La Funzione Inferenziale
- La comunicazione non si basa esclusivamente su di
un codice condiviso, ma comprende anche il
sistema di codifica, decodifica e conferma delle
inferenze. - COMUNICAZIONE CODICE SISTEMA DI
INFERERENZE -
- Es Le parti sociali si sono sedute al tavolo
delle trattative. - ( La frase sollecita un inferenza che ne rivela
il valore metaforico ).
20OGNI FRASE E UN INTERPRETAZIONE
Ci si deve stupire quando ci si capisce. (
Sperber e Wilson )
21- LE INFERENZE VANNO STUDIATE IN TERMINI
PSICOSOCIOPRAGMATICI - PSICO Il livello individuale.
- SOCIO Il livello sovraindividuale.
- PRAGMATICO gli strumenti a disposizione.
22Interazionismo sommario (1)
S1
S2
23Interazionismo sommario (2)
Secondo tale prospettiva uninterazione è
unazione (o reazione) che passa da un soggetto
(S1) allaltro (S2) è uninfluenza retroattiva
reciproca che ogni soggetto esercita sulle azioni
verbali dellaltro. Linterazione è vista come
un susseguirsi di comportamenti caratterizzati da
una relazione dordine, una sorta di modello
dellalternanza
24Interazionismo comunicativo (1)
- Opposto al modello di Shannon e Weaver è il
- MODELLO DIALOGICO-CONVERSAZIONALE di
- Jacques
- Rifiuta lalternanza io, mentre parlo con te,
ti presto lascolto della mia parola (cit.) - Le INFERENZE sono uno dei luoghi principali della
SIMBOLIZZAZIONE se ne operano già nella
conversazione naturale
25Interazionismo comunicativo (2)
S
R
S1
S2
26Interazionismo comunicativo (3)
- Per linterazionismo comunicativo, attorno al
circuito che lega i due interlocutori viene a
delinearsi un sistema dordine superiore rispetto
alla coppia S1 e S2 tendente a mantenere
caratteristiche autonome e una propria
organizzazione (SR).
Jacques parla di SPAZIO LOGICO DELLINTERLOCUZIONE
quando si parla con qualcuno si tende a
stabilire uno spazio costruito congiuntamente,
che è la messa in comune di rappresentazioni,
oggetti, referenti, contenuti, modalità, etc.
SR
27Interazionismo comunicativo (4)
- Nella prospettiva di interazione comunicativa
le parole pronunciate da ciascuno dei due attori
sono indirizzate sia a sé sia allaltro dando
luogo ad un fenomeno di doppio ascolto
significare e comprendere non sono più azioni
indipendenti nello stesso soggetto, e sono
interdipendenti tra i diversi soggetti. - (In un certo senso, si comprende nel
significare e si significa nel comprendere)
28Interazionismo comunicativo (5)
- Viene riconosciuta la natura contrattuale
(Ghiglione) della comunicazione intesa come
situazione caratterizzata da - una posta in gioco, più di tipo psicosociale che
non semiotico (riferito cioè al contenuto
proposizionale), - un gioco di reciprocità,
- unattività congiunta finalizzata alla
costruzione di uno spazio dialogico.
29Comunicare è co-costruire una realtà con laiuto
di sistemi di segni accettando un certo numero di
principi che permettono lo scambio e un certo
numero di regole che lo gestiscono. I tre sistemi
di segni verbale, non verbale, paraverbale
sono in continua interazione tra loro nel lavoro
di co-produzione del senso e co-costruzione del
processo interlocutorio messo in atto dagli
interlocutori. Ghiglione
30LA COMUNICAZIONE
- Codice
-
- Sistema di inferenze
31La COMUNICAZIONE è UN ATTO..
INTERATTIVO
INTENZIONALE e RECIPROCO
- CONSAPEVOLE
- CONDIVISO
- In base a CODICI SIMBOLICI E CONVENZIONALI
- secondo UN FRAME CULTURALE DI RIFERIMENTO
32..è ATTO GLOBALE
- Literazione comunicativa è composta dallazione
sinergica di segni - VERBALI e NON VERBALI
- che concorrono alla definizione dei
- PERCORSI DEL SENSO
33La COMPETENZA COMUNICATIVA di un individuo si
compone di
- conoscenza dei CODICI
- abilità di CODIFICA E DECODIFICA
- capacità di CONNESSIONE AL CONTESTO
-
34Le funzioni del linguaggio
- referenziale
- espressiva
- relazionale
-
- argomentativa
35Funzione REFERENZIALE
- Denominare oggetti
- Indicare stati del mondo
- Deissi
36Funzione ESPRESSIVA
- Referenzialità rivolta al mondo interno
- Come il linguaggio parla degli oggetti del mondo
interno - Studiata soprattutto dalla psicologia rapporti
tra linguaggio ed emozioni
37Funzione RELAZIONALE
- Creazione e alimentazione del legame sociale
38Funzione ARGOMENTATIVA (1)
- Passare da determinate premesse ad alcune
conclusioni attraverso - induzione si parte dal particolare per arrivare
al generale - deduzione da una regola generale si arriva al
caso particolare - abduzione si parte dal particolare, si passa ad
una regola generale per tornare sul particolare
39Funzione ARGOMENTATIVA (2)
- Si possono cercare nella SIMBOLIZZAZIONE
eventuali percorsi, procedure privilegiate
allargomentazione. Si potrebbe allora aggiungere
una quinta funzione del linguaggio la funzione
ARGOMENTATIVA DI SIMBOLIZZAZIONE.
40LATTRIBUZIONE DEL SIGNIFICATO
- È un processo MULTICOMPONENZIALE, articolato e
contemporaneo. Esso si svolge in funzione della
referenza, della denotazione e del senso di un
segno, verbale o non verbale, socialmente
condiviso. - Latto di attribuzione avviene in relazione al
proprio schema semantico interpretativo, derivato
dalla soggettiva presentazione e segmentazione
del mondo.
41IL SIMBOLO
- METTERE INSIEME FAR COINCIDERE GETTARE CON
- IL TERMINE SIMBOLO DESIGNAVA IL MEZZO DI
RICONOSCIMENTO CONSENTITO DAI DUE LATI DI UNA
MONETA - Umberto Eco
- LE DUE META DELLA MONETA RAGGIUNGONO LA PIENEZZA
DELLA LORO FUNZIONE QUANDO SI RICONGIUNGONO A
RICOSTRUIRE UN UNITA
42IL SEGNO E IL SIMBOLO
- LA CARATTERISTICA DISTINTIVA DEL SIMBOLO E LA
SUA NATURA ARBITRARIA - IL SEGNO ogni volta che lo si interpreta si
scopre qualcosa in più e il rinvio fra i due
termini aumenta. - IL SIMBOLO ce lidea di un rinvio che in
qualche modo trova il proprio termine, di una
ricongiunzione con l origine.
43 SIMBOLO E SIGNIFICATO
- IL MODELLO STRUTTURALISTA CONCEPIVA I DUE
TERMINI DEL RAPPORTO SEGNICO ( Significante e
Significato) COME DUE PIANI SEPARATI - IL RAPPORTO FRA I DUE PIANI ERA VISTO COME FISSO
E NON MODIFICABILE - LINGUA (SISTEMA DI SEGNI) sistema di differenze
di suoni combinati ad un insieme di differenze
fra significati.
44IL SIMBOLO COME INFERENZA
- OGGI ESISTE ACCORDO NEL RIFIUTARE
- LA RIGIDA SEPARAZIONE FRA I DUE PIANI
- LA CONCEZIONE STABILE DEL SIGNIFICATO
- L ACCENTO VIENE POSTO SULL INTERPRETAZIONE
- SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE stanno insieme per
convenzione. - SIMBOLEGGIATO E SIMBOLEGGIATE stanno insieme per
convinzione. - ESdiverse letture della religione, diverse
interpretazioni.
45IL SIMBOLO COME CONTRATTO LA DIMENSIONE SOCIALE
DEL SIGNIFICATO
- L UNIVERSO SIMBOLICO IN CUI SIAMO IMMERSI SI
ORIGINA E SI MODIFICA NELLA DIMENSIONE
INTERATTIVA, SOCIALE - IL SIMBOLO RIMANDA ALLA NOZIONE DI CONTRATTO
PERCHE IN ENTRAMBI I CASI SI CREA UN ACCORDO
FRA LE PARTI - LA DIMENSIONE SOCIALE DEL SIGNIFICATO La
produzione/condivisione del significato si basa
su un accordo intersoggettivo.
46L UNIVERSO SIMBOLICO
- OGNI SIMBOLO DEFINISCE E RIDEFINISCE
COSTANTEMENTE IL SUO SIGNIFICATO ALL INTERNO DI
UNA RETE DI LEGAMI - OGNI SIMBOLO E PRIVO DI SIGNIFICATO AL DI FUORI
DEL SUO UNIVERSO SIMBOLICO DI RIFERIMENTO - L Interpretante può essere o meno un soggetto.
Può anche essere un altro segno che traduce e
spiega il segno precedente, diventando egli
stesso segno, in una semiosi illimitata. - Umberto Eco
47MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI
- I MEDIA SVOLGONO UNA FUNZIONE DI
- MEDIAZIONE NELLE CONTINUE TRASFORMAZIONI DEL
NOSTRO UNIVERSO SIMBOLICO. - PRODUZIONE DI SIGNIFICATO INTERPRETANO IL MONDO
E CI PROPONGONO UNA VISIONE CONDIVISA - RELAZIONE MOLTEPLICE FRA LORO STESSI E GLI
ATTORI/FRUITORI
48I MASS MEDIA SONO
- ARTEFATTI Dispositivi di mediazione
uomo/ambiente - RISORSE Organizzano e danno una forma alla
Comunicazione - VINCOLI Non determinano la Comunicazione in modo
COMPLETO - CLASSIFICATORI COGNITIVI aiutano la
distribuzione sociale dei Significati
49IL MOTORE DEI MEDIA le immagini
ICONA rapporto di somiglianza con loggetto che
rappresenta. INDICEriproduzuine fisica e
dinamica del reale SIMBOLO senza alcun
rapporto di somiglianza, arbitrario. IL FUMO E
SEGNO DEL FUOCO DIVENTA SIMBOLO SE CE NE
APPROPRIAMO CULTURALMENTE (Umberto Eco) LE
IMMAGINI ORGANIZZANO L ESPERIENZA E SONO POTENTI
MOTORI PER LA FORMAZIONE DEL SIGNIFICATO
50IMMAGINE E SIGNIFICATO
- L IMMAGINE E UNICONA
- Essa è ARTICOLATA
- SI REGGE SUL COMPLESSO INTRECCIO DI ANALOGIE COL
MONDO CHE RAPPRESENTA, DEFINENDO SIGNIFICATI
MOLTEPLICI. - MOLTI SIGNIFICATI SFUGGONO AL CONTROLLO
ATTENTIVO ogni volta che vediamo unimmagine
solo una parte dei suoi rimandi e oggetto
della nostra attenzione, ma tutti contribuiscono
alla formazione complessiva del significato.
51L IMMAGINE E IL SEGNO
- SEGNO
IMMAGINE - ( ES LA SMORFIA NAPOLETANA ) ( ES
INTERPRETAZIONE DEI SOGNI ) - CONVENZIONALE
NATURALE - NON PROPOSIZIONALE IN
SE NON SIGNIFICA - NON CONTIENE IL SUO OGGETTO CONTIENE IL SUO
OGGETTO -
- L IMMAGINE E SPESSO ARCHETIPICA, OVVERO
- FONDAMENTO DELL OGGETTO A CUI E RIFERITA
- BACHELARD AFFERMAVA L' ANTERIORITA' DEL
- SIMBOLISMO SU OGNI PROCESSO DI SIGNIFICAZIONE.
-
52L IMMAGINE COME ELEMENTO ORGANIZZATORE DELL
UNIVERSO SIMBOLICO
- LIMMAGINE E UN DINAMISMO ORGANIZZATORE
- Bachelard
- LIMMAGINE ORGANIZZA GLI ELEMENTI DELLESPERIENZA
- RENDENDOLI OMOGENEI
- GESTISCE LE DIFFERENZE SENZA ANNULLARLE
- ES nelle organizzazioni le relazioni vengono
regolate per ottenere lobbiettivo prefissato.
53L IDEOLOGIA
- SISTEMA DIMENTICO DI SE STESSO
- ATTIVITA DI ORGANIZZAZIONE SEGNICA CHE REIFICA
SE STESSA - L IDEOLOGIA E UN SISTEMA DI PENSIERO
PRE-RAZIONALE perde la capacità di confronto
con il sistema simbolico di riferimento e diviene
AUTOREFERENTE
54L ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA
- L ANTROPOLOGIA DIMOSTRA CHE LA CLASSIFICAZIONE
DEI SIMBOLI E ESTREMAMENTE COMPLESSA - Una possibile spiegazione è l ASSIMILAZIONE
SOGGETTIVA la messa in funzione della nostra
sensibilità personale come elemento di mediazione
fra l INTERSOGGETTIVITA e la SOGGETTIVITA - L ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA E MEDIUM
- FRA MONDO DEGLI OGGETTI E MONDO DEI SOGGETTI
55LE MATRICI MITOLOGICHE
- Dumezil (Storico delle religioni)
- INDIVIDUA TRE MATRICI MITOLOGICHE DELLA
- SOGGETTIVITA
- LE MATRICI CORRISPONDONO ALLA
- RAPPRESENTAZIONE DI TRE PERSONAGGI, TRE
- FIGURE ORIGINARIE DELL ORGANIZZAZIONE
- SOCIALE
- SACERDOTE (RAPPORTO CON IL SACRO)
- GUERRIERO (LA FUNZIONE DI PROTEZIONE)
- PRODUTTORE (IL RAPPORTO CON LE RISORSE)
56GLI ASSUNTI DI BASE
- Bion (Psicoanalista)
- INDIVIDUA TRE ASSUNTI DI BASE, TRE MODALITA DI
FUNZIONAMENTO FONDAMENTALI, IN CUI E POSSIBILE
RITROVARE LE MATRICI MITOLOGICHE DI DUMEZIL - Secondo Bion la società delega le diverse
funzioni degli Assunti di base a tre fondamentali
strutture sociali - ATTACCO_FUGA (ESERCITO) (Guerriero)
- ACCOPPIAMENTO (COPPIA) (Produttore)
- DIPENDENZA ( CHIESA) (Sacerdote)
- LE TEORIE DI DUMEZIL E BION RAPPRESENTANO DUE
TENTATIVI DI FORNIRE CATEGORIE UNIFICANTI SUI
PROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONE DELL IMMAGINARIO
57LA DINAMICA DELL IMMAGINARIO
- IL SIGNIFICATO DELLE IMMAGINI E IN CONTINUA
TRASFORMAZIONE - L IMMAGINE E DENSA DI RINVII CONNOTATIVIcol
passare del tempo possono perdersi o modificarsi. - Fra i diversi autori ad aver studiato la dinamica
- dell immaginario, due risultano particolarmente
significativi - GOFFMAN dinamica Scena/Backstage.
- MOSCOVICI teoria delle Rappresentazioni Sociali.
58LA SCENA E IL BACKSTAGE
- GOFFMAN PARAGONA LA VITA SOCIALE AD UNA
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE (SCENA) DOVE OGNUNO E
COSTANTEMENTE IMPEGNATO A PRESENTARSI, A DARE UN
IMMAGINE POSITIVA DI SE - Dietro a questa costante recitazione esiste un
mondo di interessi e scopi in costante conflitto,
ma Goffman li colloca dietro le quinte
(BACKSTAGE) - LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO NON SI COLLOCA SOLO
NELLA SCENA
59SCENA,BASCKSTAGE E DINAMICA DEI MEDIA
- LA DINAMICA FRA MEDIA E SCENA SOCIALE RIPROPONE
IL RAPPORTO FRA SCENA E BASCKSTAGE - SCENA rappresentazione dei media.
- BACKSTAGE interazione quotidiana.
- I MEDIA nella loro funzione METATESTUALE
riproducono il BACKSTAGE - ES Reality, Making of.., Real Life..
- Ma è l osservatore che, con la sua presenza,
influenza l oggetto osservato.
60LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
- RAPPRESENTAZIONI SOCIALI (Moscovici)sistema di
idee coerenti a cui i soggetti si rifanno per la
loro rappresentazione del mondo, a volte
logico-scientifiche, a volte arbitrarie e
socialmente costruite. - SULL ORIGINE DELLE R.S. ESISTONO ALMENO DUE
VISIONI - NEL SENSO DEBOLE diffuse fra i gruppi sociali.
- NEL SENSO FORTE(Moscovici)prodotte e riprodotte
dall interazione sociale. - ES una ricerca sulla Psicoanalisi in Francia ha
dimostrato che le R.S. si formano e rinnovano
continuamente nelle conversazioni/chiacchiere
quotidiane.
61LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE DELL IMMAGINARIO
- Le strutture antropologiche dell immaginario
- ( Durand,1963)
- Durand individua due modalità di elaborazione
simbolica, una mappatura antropologica dell
immaginario - REGIME DIURNO simboli Teriomorfi, Mictomorfi,
ecc.. - ES animali, vestiario, archetipo dell orco.
- REGIME NOTTURNO Simboli dell inversione.
- ES Intimità e Tomba.
- SECONDO DURAND IL SISTEMA DINAMICO DEL NOSTRO
UNIVERSO SIMBOLICO SI BASA SUL MITO
62IL MITO
- INTENDEREMO PER MITO sistema dinamico che sotto
la spinta di uno schema tende a comporsi in
narrazione. - Per descrivere la dinamica del Mito Durand si
appropria di alcuni classici concetti
psicologici, rileggendoli in funzione della sua
visione antropologica - ARCHETIPO viene liberato dall originario
carattere universale. L archetipo resta un
organizzatore simbolico, ma nell ambito della
cultura di riferimento. - SCHEMA viene sottratto alla visione meccanicista
che lo reificava, relegandolo però al ruolo di
semplificazione funzionale della realtà.
63LA DINAMICA DELL IMMAGINARIO
- IL MITO DIVENTA UN SISTEMA DINAMICO DI SIMBOLI
- SCHEMA struttura sovraordinata che organizza le
relazioni funzionali scheletro dinamico dell
immaginario generalizzazione dinamica/affettiva
dell immagine. - (Paragonabile allo schema funzionale di Piaget).
- ARCHETIPO organizzatore simbolico
sovraindividuale. - (L Archetipo si lega ad immagini diverse in ogni
cultura). - ES RUOTA ARCHETIPO / SERPENTE SIMBOLO
- SCHEMA ESTENSIONALE (struttura sovraordinata
ed invariante) - ARCHETIPO FRECCIA (matrice
simbolico/culturale) - SIMBOLO AEREO, ATLETA (configurazione simbolica
)
64L INTERPRETAZIONE DEL TESTO
- Dove inizia la lettura?
- UNO SCRITTO RARAMENTE SI COMPONE DI SOLO TESTO
- PARATESTO
- METATESTO
- IPERTESTO
- Questi elementi non sono secondari perché
permettono di avvicinarsi al testo, ci parlano
di ciò che succede al suo interno, lasciano
tracce dell autore. - IL SIGNIFICATO SI CREA ANCHE IN GIARDINO
- (Galimberti, 2004)
65L INTERPRETAZIONE DI UN TESTO
- Scomponendo analiticamente il processo
complessivo di comprensione di un testo, è
possibile individuare diversi momenti operativi - ELABORAZIONE PRIMARIA b)
ANALISI - DEL MATERIALE
1) Asse Paradigmatico. - Denotazione.
2) Asse Sintagmatico. - Connotazione.
3) Isomorfie. - Metafore.
4) Isotopie. - Ricerca dei dati sensoriali.
5) Riepiloghi complessi ed - 5) Ricerca dei dati spazio-temporali
Ipotesi interpretative. - e cinetici.
- c) LETTURA
- 1) Prosa Letterale.
- 2) Interpretazione.
- 3) Eventuale verifica e critica.
66 L ELABORAZIONE PRIMARIA DEL MATERIALE
- LA DENOTAZIONE
- DENOTAZIONE ricerca del significato comunemente
attribuito degli elementi più convenzionali del
significato. - A questo livello la comprensione di una poesia
non è sostanzialmente diversa da quella di un
testo tecnico si cercano gli elementi
strutturali, gli assi fondamentali e condivisi
per una prima attribuzione di significato.
67LA CONNOTAZIONE
- CONNOTAZIONE
- gli elementi di specificazione
- le conoscenze personali
- gli aspetti soggettivi e meno condivisi
- la parte di significato che deriva dal contesto
d uso. - IL PROCESSO DI CONNOTAZIONE APRE E RICHIUDE LO
SPAZIO SEMANTICO di fronte alle molte possibili
interpretazioni si deve comunque giungere ad
attribuire un significato.
68IL PROCESSO DI CONNOTAZIONE
- LA CONNOTAZIONE UN PROCESSO MOLTO COMPLESSO E SI
BASA SU DIVERSE DIMENSIONI DELLA SIGNIFICAZIONE - L ALONE SEMANTICO l aurea di significati
connotativi che derivano dal contesto in cui si
costruisce il significato la contestualizzazione.
- L INDIVIDUAZIONE DELLE RISONANZE i rimandi
interni le emergenze che colpiscono in funzione
della sensibilità personale. - LE IMMAGINI MENTALI e quella parte di
connotazione che utilizza il significante i
molti rimandi contenuti nel simbolo.
69- LA METAFORA
- LA METAFORA E IL LUOGO PRIVILEGIATO PER LA
MANIFESTAZIONE DEL SENSO ALL INTERNO DEL TESTO - INSERISCE NEL TESTO IMPORTANTI ALONI
SEMPANTICI, ELEMENTI CONNOTATIVI DI DIFFICILE
DESCRIZIONE - ANCHE I MEDIA UTILIZZANO LE METAFORE IN MODO
MASSICCIO - ES la trasmissione Gli invisibili.
70- LA RICERCA DEI DATI SESORIALI/SPAZIALI,TEMORALI E
CINETICI - I CINQUE SENSI, SPAZIO, TEMPO E MOVIMENTO FONDANO
LA CULTURA DEL MEDITERRANEO - (Greimas)
- I CINQUE SENSI E LA PERCEZIONE DEL MOVIMENTO SONO
ATTIVAMENTE COINVOLTI NELLA FORMAZIONE DEL
SIGNIFICATO COMPESSIVO - ESLARCHITETTURA DEI NEGOZI Forme, luci, suoni,
materiali(tatto), aspetti spaziali, nessun
aspetto viene trascurato la presentificazione
del prodotto passa anche per la simbolizzazione
del luogo.
71B) L ANALISI
- INDIVIDUARE GLI ELEMENTI IN GIOCO MA SOPRATTUTTO
LE DIVERSE RELAZIONI CHE PERMETTONO LA FORMAZIONE
DEL SIGNIFICATO COMPLESSIVO - ASSE PARADIGMATICO E ASSE SINTAGMATICO
- ASSE PARADIGMATICO (SELETTIVO)Associazione per
continuità. - ASSE SINTAGMATICO (COMBINATORIO)Associazione per
equivalenza. - ISOMORFIE E I ISTOPIE
- ISOMORFIE gli elementi invarianti.
- ES Gli elementi invarianti nell arredamento di
un ambiente. - ISTOPIE le regolarità nel posizionamento.
- Es La posizione degli elementi all interno
dello spazio.
72C) LA LETTURA
- LECTOR IN FABULA (Umberto Eco)sottolinea
- l importanza della collaborazione col lettore
- nell interpretazione del testo.
- IL LETTORE NON E UN FRUITORE PASSIVO MA
PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLA COSTRUZIONE DEL
SIGNIFICATO - LA PROSA LETTERALE
- LA PROSA LETTERALE SNATURA IL TESTO
- LA POESIA E PENSATA PER LASCIARE SPAZIO ALL
INTERPRETAZIONE, PER NON ESAURIRE I MAI LE
POSSIBILI INTERPRETAZIONI
73- L INTERPRETAZIONE
- FRA LE NOSTRE ATTIVITA QUOTIDIANE L ASPETTO
PIU VICINO ALL INTERPRETAZIONE E LA
FORMULAZIONE DI IPOTESI - NEL SENSO FORTEattribuzione di senso.
- NEL SENSO DEBOLEsemplice descrizione.
- TRIONFO DELLA TECNICA VS RITIRO
SOLIPSISTICO - INTERPRETARE TUTTO O NON INTERPRETARE NULLA
PORTANO ALLO STESSO RISULTATO L INCAPACITA DI
DESCRIVERE IL MONDO - L INTERPRETAZIONE E NEL MEZZO
74- INTERPRETARE
- Organizzare in modo diverso i mondi di
significato. - Dare un senso altro.
- Portare alla luce un significato già presente.
- L' INTERPRETAZIONE E' IL RISULTATO DI UNA LOTTA
FRA IL LETTORE E IL TESTO
75ARTE E INTERPRETAZIONE
- L' OPERA D' ARTE E UNA MACCHINA PER PRODURRE
SIGNIFICATI - L unica cosa misurabile nella storia dell arte
è il variare del gusto. - (CRITICO INGLESE)
- IL GUSTO ARTISTICO COME DIMENSIONE
INTERSOGGETTIVA - LETTURA CULTURALE PROPRIA DI UN DETERMINATO
PERIODO STORICO CHE MEDIA L INTERPRETAZIONE
INDIVIDUALE
76INTERPRETAZIONE E ANALISI DELLE CONVERSAZIONI
- L ANALISI DELLE CONVERSAZIONI COMPIE SUL TESTO
DIVERSE OPERAZIONI ANALITICHE - TURNI DI PAROLA
- STRUTTURE LOGICO_DIALOGICHE
- MESSA IN SEQUENZA DEGLI ATTI LINGUISTICI
- QUESTI TRE LIVELLI NON RODUCONO UN
INTERPRETAZIONE MA SONO RILEVATORI DELL'
INTERAZIONE COMUNICATIVA - IPOTESI PSICOSOCIALE momento interpretativo
dove si formula - un ipotesi complessiva (Ipotesi di funzionamento
psicosociale).
77- L INTERPRETAZIONE DEVE ESSERE
- APERTA
- PROSPETTICA
- DINAMICA
- RELAZIONALE
- L INTERPRETAZIONE NON DEVE SPIEGARE TUTTO
- INTERPRETARE strutturare il campo, sulla base
dei dati empirici, senza saturarlo. - UN INTERPRETAZIONE DEVE ESSERE FALSIFICABILE
- sottoporre a critica le ragioni della particolare
configurazione data al fenomeno.
78INTERPRETAZIONE E ANALISI DEL PRODOTTO
AUDIOVISIVO
Ci avvaleremo della definizione di immagine fin
ora fornita, cioè di ICONA ARTICOLATA e
POLISEMICA Limmagine innesca due tipologie di
piacere STUDIUM piacere OGGETTIVO, dato dalla
decodifica delle informazioni PUNCTUM piacere
SOGGETTIVO , asociazioni interpretative
soggettive. Essa può, quindi, avvalersi di
diverse significazioni, quella corretta o
preferenziale è determinata dagli ANCORAGGI.
79Gli ancoraggi
- Sono i dispositivi testuali che danno un forte
impatto percettivo e chiudono il senso
interpretativo del testo dandone una DEFINIZIONE. - Sono le delimitazioni duttili del percorso del
senso, veicolato dal testo audiovisivo
80IL PRODOTTO AUDIOVISIVO E PLURICODICO
- Concorrono
- CODICI SPECIFICI DEL MEZZO ( montaggio, movimenti
di mdp, immagini in movimento..) - CODICI VISIVI
- CODICI NARRATIVI
- CODICI CULTURALI
81NON E UN CODICE ACCESSIBILE A TUTTI
- Ha una struttura base tecnico-sensoriale
SPECIFICA - Propone una materia di espressione unica
LIMMAGINE - MOSTRA, NON SIGNIFICA, non si spiegherebbe
altrimenti la nostra capacità diegetica di
immaginare mondi altri, paralleli, senza
rimanere ancorati alla funzione iconica più
stretta della rappresentazione
82IL MONDO COSTRUITO
- Il Mondo è ontologicamente complesso la sua
conoscenza per lindividuo contemporaneo avviene
soprattutto tramite esperienze INDIRETTE e
MEDIATE. - I MASS MEDIA sono fucine di significato e
sopperiscono a funzioni srutturali come quelli - cognitivi-informativi conoscere le notizie
- ludici-evasivi lo svago
- sociali più conosco, più posso argomentare
83LA COMUNICAZIONE MEDIATA DA COMPUTER
- TECNOLOGIA DIGITALEmodificabile, integrabile,
memorizzabile, meno sensibile a rumore - CMC sincrona ed asicrona
- MULTIMEDIALITA
- LA DISCOMUNICAZIONE
84LA RETE ED IL BLOG
- rapporto Mass Media e Rete
- Tecnologie
- Agenda Setting
- Manipolazione dellattenzione e della visibilità
- Tempi di Fruizione
- La Rete nuove prospettive cognitive
- Il Blog Definizione, nascita e problemi di
classificazione
85LA BLOGOSFERA
- DIFFICOLTA DI DEFINIZIONE
- COMUNITA DI PRATICHE
- GESTIONE DELLINFORMAZIONE
86DEFINIZIONE BLOG
- Web log
- E un CMS ( Content Manager System)
- Non è possibile classificarli per
- Contenuto
- Format
- genere
87IL VIDEOCLIP
- Nasce come spot di un brano musicale ed oscilla
fra il poli di Arte e commercio. - Non bisogna mai dimenticarne le origini di
mercato - Mutua linguaggi televisivi, cinematografici e
pubblicitari - E legato allindustria discografica e ne
riflette oneri ed onori.
88IL VIDEOCLIP Modello di analisi
- Contesto produttivo
- Regista
- Casa di produzione
- Casa Discografica
- Gruppo
89IL VIDEOCLIP Modello di analisi
- Il Contesto sociale e la costruzione identitaria
- La star o il gruppo
- Il genere di riferimento
- Posizionamento del personaggio
- Eventuali integrazioni con supporti mediali(
telefonino, pc, playstation ecc..) - marketing (sito, fanclub, tour, presentazioni di
dvd, ecc..)
90IL VIDEOCLIP prodotto pluricodico
- I codici generali sono tipici del sistema
cinematografico nella sua organicità e sono
potenzialmente presenti in tutti i testi (quindi
anche nel testo videoclip). - I codici particolari sono tipici di un certo modo
di fare cinema (quindi, qualificanti un genere,
una scuola, un periodo, un regista) ed appaiono
solamente in alcune classi di testi - I codici singolari sono tipici di un solo testo e
solitamente mutuati da altri sistemi di
significazione, di per se stessi autonomi come
possono essere i codici della musica, della
pittura, dellabbigliamento, della danza.
91IL VIDEOCLIP Modello di analisi
- Approccio semiotico
- Struttura narrativa e/o concettuale
- Ancoraggi usati
- Simboli
- I 5 strumenti (limmagine e il testovoci,
musica, rumore) - Rapporto musica/immagine
- Coerenza compositiva
92IL VIDEOCLIP Modello di analisi
- Approccio psicosociale
-
- Pregnanza Percettiva
- Pregnanza Cognitiva
- Immaginario simbolico evocato
- Strutture archetipe dellimmaginario coinvolto
- Rapporto con la ritmica musicale.
93LE CONCLUSIONI
- Conclusioni
- Valutazione estetica
- Eventuale valutazione commerciale
- Proispettive future
94Il BLOG modello danalisi
- Fase Denotativa
- Analisi strutturale il template
- Coefficiente di usabilità semplicità di accesso
e di fruizione dellartefatto - Usabilità le funzioni
- Analisi grafica immagini, colori, ampiezza del
testo, posizionamento dei contenuti - Analisi del testo (brani esemplificativi raccolti
in un arco di tempo di minimo tre settimane)
95Analisi del blog le funzioni dell usabilità
- Funzione comunicativa elementi grazie ai quali
il blogger può comunicare con gli altri attori. - Funzione informativa elementi grazie ai quali il
blogger può ottenere informazioni più o meno
specifiche, più o meno aggiornate. - Funzione strumentale elementi grazie ai quali il
blogger può ottenere servizi, con differenti
livelli di interesse e mediazione - Funzione orientativa elementi grazie ai quali il
blogger può individuare il modo di ottenere una
data informazione e/o un dato servizio
96Il BLOG modello danalisi
- Fase Connotativa
- gli elementi identificativi/esclusivi del blog
- Gestione dei contenuti e potenzialità espressive
- Identità costruite nel blog il network sociale
- Identità del blogger
97Il BLOG modello danalisi
- Conclusioni
- Prospettive future