Title: LE RIVISTE STORICHE INTERNAZIONALI
1LE RIVISTE STORICHE INTERNAZIONALI
21841 Archivio storico italiano
- Fondato a Firenze dallimprenditore svizzero
Giampietro Vieusseux (editore dell Antologia)
e da Gino Capponi, con Lambruschini, Ridolfi,
Polidori, Forti, Capei, Montani. - È il primo periodico italiano tutto di storia,
aperto alla collaborazione di studiosi di
tuttItalia (da Torino C.Balbo, L. Cibrario da
Napoli C. Troya). - ORIENTAMENTO liberale moderato patriottico
- TAGLIO prevalentemente erudito
- Raccolta e edizione di fonti (per lo più
medievali) - Discussioni
- Attualmente è lorgano della Deputazione toscana
di storia patria.
31859 Historische Zeitschrift
- Espressione della storiografia accademica
tedesca, pubblicata a Monaco di Baviera dalla
metà del XIX secolo, è la più antica e
prestigiosa fra le riviste storiche tedesche. - Fondata da Heinrich von Sybel (1817-1895),
professore a Berlino e dal 1875 direttore degli
archivi prussiani, ha avuto fra i suoi
collaboratori J. G. Droysen, T. Mommsen, L. von
Ranke, O. Hintze e E. Troeltsch. Dapprima
espressione della scuola prussiana
liberal-nazionalista, quindi della storiografia
accademica rankiana basata sul culto delle
fonti. - Nel primo Novecento (1896-1936) è stata a lungo
diretta da F. Meinecke, caratterizzandosi
prevalentemente come rivista di storia politica e
intellettuale.
41859 Historische Zeitschrift
- Dopo la parentesi nazista la rivista ha
rapidamente riconquistato la sua autorevolezza
internazionale sotto la lunga direzione
(1948-1976) di Theodor Schieder uno dei maggiori
studiosi della Prussia del Sette-Ottocento, dal
1967 al 1972 presidente dellAssociazione degli
storici tedeschi.
51876 Revue Historique
- Fondata a Parigi nel 1876 - come risposta laica e
repubblicana alla storiografia cattolica
ultraconservatrice della Revue des questions
historiques (1866) - e fino al 1912 diretta da
Gabriel Monod, è da sempre lespressione più
tradizionale della scuola storica della Sorbona,
vicina alla storiografia erudita e filologica di
matrice tedesca. - Inizialmente di matrice positivista e attenta
soprattutto alla storia politica (lhistoire
événementielle deprecata da Marc Bloch), in
contrapposizione alle Annales, successivamente
si apre anche alle nuove espressioni della
storiografia, pur mantenendosi super partes. - Diretta attualmente da Claude GAUVARD,
Jean-François SIRINELLI e Jean-Pierre BRUNTERCH,
si presenta come il principale strumento di
comunicazione della comunità degli storici
francesi, contemplando ampie rassegne, relazioni
di convegni, bibliografia e recensioni,
segnalazioni di tesi di dottorato in storia
discusse nelle università francesi.
6Dopo lUnità dItalia. La stagione del
positivismo storico Bollettini e Deputazioni
- La grande stagione del positivismo storico e
dellerudizione sviluppatasi fra gli anni
Settanta dellOttocento e i primi anni del
Novecento - è una delle più feconde per la
storiografia locale. - È la stagione in cui vediamo allopera le
Deputazioni storiche regionali, in cui nascono
decine di società storiche, di riviste e di
Bollettini storici, in cui il lavoro di scavo
archivistico sfugge in gran parte al controllo
delle ristrette cerchie accademiche e
universitarie per investire schiere di professori
di liceo, di bibliotecari, di sacerdoti, di
professionisti, di colti borghesi e di eruditi
aristocratici, in gara fra loro nellaffermare il
primato del proprio municipio, piuttosto che
lantichità del proprio feudo dorigine, o
linteresse delle antiche vicende della propria
parrocchia. - Fra le esperienze più significative ricordiamo
quella del piemontese Ferdinando Gabotto allievo
a Torino di Carlo Cipolla e poi docente di storia
allUniversità di Genova, fondatore nel 1892
della Società storica subalpina e nel 1898 del
Bollettino storico bibliografico subalpino,
tuttora esistente e classificato fra i periodici
di interesse nazionale.
7La stagione delle riviste accademiche
- Tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli
anni Ottanta in tuttEuropa vengono fondate
società storiche e riviste storiche sia a
carattere nazionale che a carattere locale. - Nel 1883 nasce a Roma l Istituto Storico
Italiano della cui prima direzione fanno parte
Bartolomeo Capasso, Cesare Correnti, Pasquale
Villari, Michele Amari, Ruggero Bonghi, Cesare
Cantù, Giosuè Carducci, Fedele Lampertico. - Nel 1884 il professore di liceo Costanzo Rinaudo
fonda a Torino la Rivista Storica Italiana,
destinata con gli anni ad affermarsi come la
più prestigiosa rivista accademica di storia
pubblicata nella penisola. - Già nella prima direzione della rivista figurano
infatti, accanto al nome di Rinaudo, quelli
dellegittologo piemontese Ariodante Fabretti,
dello storico padovano Giuseppe De Leva e del
napoletano Pasquale Villari, professore a
Firenze. - Due anni prima negli stessi ambienti
dellUniversità di Torino, era nato il Giornale
storico della letteratura italiana, animato da
Rodolfo Renier e Francesco Novati e per breve
tempo anche da Salomone Morpurgo e Albino Zenatti
81884 Rivista storica italiana
- Fondata a Torino dal professore di liceo Costanzo
Rinaudo (espressione da sempre della scuola
storica torinese), nel secondo dopoguerra, sotto
la direzione del valdostano Federico Chabod si
afferma come espressione più prestigiosa della
storiografia accademica italiana di matrice
liberal-democratica. - Direttori
- Pietro Egidi (1923-1929)
- Francesco Cognasso (1930-1934), con Walter
Maturi, Francesco Lemmi e Giorgio Falco - Gioacchino Volpe (1934-1943) assorbita dall
Istituto fascista di cultura - 1943-46 pubblicazioni sospese durante la guerra.
- Federico Chabod (1946-1960) espressione della
storiografia antifascista (D. Cantimori, G.
Falco, E. Sestan, A. Momigliano) - Franco Venturi (1960-1994)
- Emilio Gabba (1995-2006)
- Giuseppe Ricuperati (2006)
9Le stagioni della Rivista storica italiana
- 1884-1930 Inizialmente (Rinaudo, Egidi)
espressione della storiografia di matrice
positivista - 1930-43 Quindi espressione ufficiale della
cultura storica del regime fascista (Cognasso,
Volpe) - 1946-1994 Infine espressione della più
prestigiosa storiografia di matrice laica e
liberale (Chabod, Venturi)
Gioacchino Volpe
Franco Venturi
101886 The English Historical Review
- Fondata a Londra nel 1886 da lord John Emerich
Edward Dalberg Acton, professore di storia a
Cambridge, insieme con M. Creighton e James
Bryce, è il più antico periodico inglese di
storia, espressione della storiografia accademica
di Cambridge e di Oxford di ispirazione liberale
e whigh. - Si occupa prevalentemente di storia politica e
giuridico-amministrativa dellInghilterra
medievale e moderna. Negli ultimi decenni si è
aperta anche a tematiche di storia sociale e di
storia contemporanea.
J. E. E. D. Acton
111895 The American Historical Review
- È lorgano dell American Historical Association,
fondata nel 1884 per riunire i professori
universitari di storia di tutto il Nord America. - Ha carattere prettamente scientifico e da oltre
un secolo stabilisce gli standard di
scientificità internazionali dei prodotti della
ricerca storica. - Ha sempre dedicato notevole spazio alla storia
europea moderna e contemporanea e negli ultimi
decenni anche alla storia socio-culturale. - Pubblica un imponente apparato di note
bibliografiche e recensioni che spesso risultano
determinanti per la fortuna di un libro a livello
internazionale.
121899 Revue dHistoire Moderne et contemporaine
- Fondata nel 1899, la Revue dHistoire Moderne,
poi dHistoire Moderne et Contemporaine è oggi,
accanto alle Annales la più importante rivista
francese di storia moderna e contemporanea. - Attualmente diretta dal contemporaneista Pierre
Milza e dal modernista Daniel Roche, incarna oggi
il più alto livello della storiografia accademica
di lingua francese, in grado di evitare i
settorialismi e di rivolgersi anche al pubblico
colto. - Presenta ricerche inedite, saggi di sintesi,
rassegne e unampia sezione di bibliografia e
recensioni.
13La grande stagione delle riviste di scienze
sociali (1891-1929)
- 1891 Paul Vidal de la Blache fonda le Annales
de Gèograpfie, dirette dal 1894 da Lucien
Gallois. - 1896 Emile Durkheim fonda lAnné
Sociologique. - 1900 Henri Berr fonda la Revue de Synthèse
Historique, prima rivista europea
interdisciplinare. - 1903 Max Weber fonda lArchiv für
Sozialwissenschaft und Sozialpolitik. - 1925 Henri Berr fonda il Centre internationale
de synthèse come luogo dincontro di studiosi di
diverse discipline (ma costantemente tenuto ai
margini dalla comunità accademica francese). Lo
stesso Berr non otterrà mai una cattedra
universitaria, rimanendo professore di liceo. - 1929 Marc Bloch e Lucien Febvre fondano a
Strasburgo le Annales dhistoire économique et
sociale.
14Henri Berr un intellettuale dimenticato
151892-1913 Studi storici(prima serie)
- Fondata dal medievista Amedeo Crivellucci e
dallantichista Ettore Pais (professori a Pisa)
collaboratori i giovani Gioacchino Volpe e
Gaetano Salvemini (successivamente avversi per
ragioni politiche). - È la prima rivista di storia di ampio respiro,
anche internazionale dimpianto positivista,
affianca filologia e filosofia della storia e si
apre al materialismo storico e alla storia
economico. - La rivista entra in crisi con la prima guerra
mondiale. - La testata sarà ripresa nel 1959 da un gruppo di
storici marxisti.
Ettore Pais
161914 Rassegna storica del Risorgimento
- Fondata alla vigilia della grande guerra come
organo dellIstituto italiano per la storia del
Risorgimento. - Direttore C. M. De Vecchi di Valcismon
(esponente monarchico e poi gerarca fascista) - Propone un modello di storiografia patriottica ed
erudita (fonti) con forti connotati pedagogici. - Fortemente nazionalista (1914-1924) e poi
fascista (1924-1944) - Nel dopoguerra si apre alla nuova storiografia
uscita dalla Resistenza e a una nuova lettura del
Risorgimento popolare - Direttori Alberto Maria Ghisalberti ed Emilia
Morelli - Collaboratori R. Romeo, A. Galante Garrone, F.
Venturi, L. Valiani, F. Valsecchi, F. Della
Peruta - A partire dalla metà degli anni settanta il suo
ruolo critico si appanna, parallelamente alla
sempre più evidente crisi della disciplina.
171917 Nuova rivista storica
- Fondata nel 1917 da Corrado Barbagallo
- Collaboratori Antonio Anzillotti, Federico
Chabod, Ettore Ciccotti, Luigi Dal Pane, Gino
Luzzatto, Nello Rosselli, Walter Maturi. - Espressione inizialmente della nuova storiografia
sperimentale, aperta al marxismo e ai nuovi
approcci storico-economici raccoglie una parte
dei reduci di Studi storici e si contrappone
allapproccio eccessivamente accademico della
Rivista storica italiana. - Durane il fascismo resiste allomologazione e
raccoglie storici di orientamento antifascista. - Nel dopoguerra diviene espressione della
storiografia milanese dellUniversità Statale,
metodologicamente eclettica - Direttore Gigliola Soldi Rondinini
- Collaboratori L. Cracco Ruggini, E. Decleva, L.
De Rosa, V. Fiorani Piacentini. C. D. Fonseca, G.
G. Merlo, A. Padoa Schioppa, G. Pistarino, G.
Rumi, C. Vasoli.
181929 Journal of Modern History
- Fondata a Chicago nel 1929 è la più autorevole
rivista americana di storia moderna, attenta in
particolare alla storia politica e intellettuale
europea fra il XV e il XIX secolo.
191929 la rivoluzione delle Annales verso una
nuova storiografia
20La nascita delle Annales
21M. Bloch e L. Febvre
221929 La nascita della nuova rivista
1929 - Marc Bloch e Lucien Febvre fondano a Strasburgo il trimestrale "Annales d'histoire économique et sociale", rivista internazionale ed interdisciplinare di scienze storiche, economiche e sociali (nella direzione figurano anche il geografo A. Demangeon, il sociologo M.Halbwachs, l'economista Ch. Rist e il politologo A. Siegfried). E' l'anno del grande crollo di Wall Street. La rivista si apre in alla storia contemporanea e recluta collaboratori negli ambienti del Bureau International du Travail (BIT) e della London School of Economics (LSE). Nell'editoriale Le parole e le cose in storia economica Bloch e Febvre propongono una riflessione sull'evoluzione semantica dei vocaboli e dei concetti usati dagli storici.
23Laffermazione negli anni trenta
- 1936 - Marc Bloch è nominato professore alla
Sorbona, succedendo ad Henri Hauser nella
cattedra di storia economica. - Bloch e Febvre propongono dalle pagine delle
"Annales" un'inchiesta collettiva sulle nobiltà
europee di antico regime. - 1937 - F. Braudel entra nel comitato di direzione
delle "Annales". - 1938 - con l'avvicinarsi della guerra anche la
rivista entra in crisi nel mese di novembre
l'editore Armand Colin ritira il suo appoggio, le
"Annales cambiano sede ed editore e riprendono
la periodicità trimestrale, adottando una veste
più economica. - 1939 - la rivista viene ribattezzata "Annales
d'histoire sociale".
24La crisi bellica (1940-45)
- 1940 - Febvre rimane solo a Parigi a dirigere la
rivista nel mese di luglio manda in stampa tutti
gli articoli in suo possesso, prevedendo il
disastro. Nel vol. III (1941) della rivista
comparirà il saggio di L. Febvre, La sensibilité
et l'histoire. Comme reconstruire la vie
affective d'antan, tentativo di fondare una
psicologia storica che costituisca la chiave
d'interpretazione del problema della sensibilità
religiosa degli uomini e delle donne del XVI
secolo. - 1941 - in seguito alle leggi razziali Febvre è
costretto a togliere il nome di Bloch dal
comitato di direzione delle "Annales", per
evitarne la chiusura. Bloch lo considera un atto
di debolezza e lascia Parigi per Montpellier dove
entra nella Resistenza. - 1941-45 - sotto l'occupazione tedesca la rivista
interrompe le pubblicazioni, ma Febvre riesce
ugualmente a pubblicare qualche fascicolo sotto
il titolo di "Mélanges d'histoire sociale". - 1944 Marc Bloch è catturato a Lione e fucilato
dai tedeschi della Gestapo. -
25Da Febvre a Braudel (1946-1956)
- 1946 - ricostituita la redazione dopo la morte di
Bloch, la rivista viene ribattezzata "Annales
Economies, Societés, Civilisations" ne assume la
direzione L. Febvre (1946-56). - 1947 - con un contributo della statunitense
"Rockfeller Foundation" nasce la Sixième Section
(scienze economiche e sociali) dell'Ecole
Pratique des Hautes Etudes (EPHE), non abilitata
a concedere titoli accademici (direttore per le
ricerche storiche F. Braudel direttore per le
ricerche economiche Ch. Morazé). - 1949 - F. Braudel è nominato membro del Collège
de France (cattedra di civiltà moderna), ma
l'istituzione è ancora snobbata dagli accademici
della Sorbona. - 1949 - L. Febvre è nominato membro del consiglio
d'amministrazione del CNRS - - L. Febvre è nominato presidente del comitato
UNESCO degli storici francesi e presidente del
comitato per la storia della seconda guerra
mondiale - 1950 - viene costituito, sotto la direzione di F.
Braudel, il Centre de Recherches Historiques
(CRH) presso la VI section dell'EPHE. - 1951 lo storico americano F.C. Lane è nominato
rappresentante a Parigi della "Rokfeller
Foundation" e procura al Centre de Recherches
Historiques dell'EPHE un finanziamento di
4.5000.000 di franchi per tre anni. - 1952 - Pierre Goubert presenta sulle "Annales"
una sintesi della sua ricerca su Beauvais che
rivoluziona il tradizionale uso delle fonti
demografiche. - 1956 muore Lucien Febvre.
26L era Braudel (1956-68)
- 1956 - F. Braudel assume la direzione delle
"Annales" (1956-68). - 1958 - rispondendo all'Anthropologie structurale
di C. Lévi-Strauss, F. Braudel pubblica sulle
"Annales" il celebre articolo Histoire et
sciences sociales. La "longue durée", che sarà
considerato il manifesto programmatico del nuovo
approccio "strutturalista" alla storia. - 1959 - con l'articolo pionieristico Histoire et
climat Emmanuel Le Roy Ladurie propone agli
storici e ai geografi un nuovo tema di ricerca
la climatologia storica. - 1960 - Jacques Le Goff pubblica l'articolo Temps
de l'église et temps du marchand, nel quale
affronta la diversa percezione del tempo degli
uomini del medioevo. - 1961 - nell'articolo Problèmes et méthodes d'une
histoire de la psychologie collective Alphonse
Dupront tende la mano agli psicologi proponendo
di approfondire insieme i suggerimenti di Febvre
sulla storia delle sensibilità collettive del
passato. - - con il fasc.3 del 1961 Braudel lancia
l'inchiesta collettiva su Vita materiale e
comportamenti biologici, aperta da una serie di
articoli di storia dell'alimentazione. - 1967 - l'articolo di Jean-Pierre Peter su Malati
e malattie alla fine del XVIII secolo apre un
nuovo e fecondo filone di studio, chiamando gli
storici a confrontarsi con le scienze della vita.
Il tema - in una chiave diversa - era stato già
affrontato nel 1963 da Michel Foucault nel libro
Naissance de la clinique. Une archéologie du
regard médical. - 1968 - alla fine dell'anno e dopo la rivolta
studentesca esplosa nel mese di maggio F. Braudel
lascia la direzione delle "Annales".
27 Il ricambio generazionale (1968-72)
- 1970 - con la decisione, assunta da Braudel nel
1968, di lasciare la direzione della rivista,
emerge e si afferma la "terza generazione" degli
storici delle "Annales - Emmanuel Le Roy Ladurie
- Jacques Le Goff
- François Furet
- Marc Ferro
- Maurice Agulhon
- André Burguière
- Jacques Revel
- Roger Chartier
- Tratto comune alla biografia di molti di loro è
l'aver militato, fra gli anni '40 e50, nel
Partito Comunista Francese, allontanandosene poi
- spesso in modo traumatico - dopo la crisi del
1956. L'abbandono del marxismo e la crisi
d'identità politica degli anni sessanta conduce
probabilmente alcuni di loro al rifiuto della
storia politica e alla ricerca di una nuova
"scientificità" nello strutturalismo e nelle
scienze sociali.
28La terza generazione delle Annales
- 1968 - F. Braudel lascia la direzione delle
"Annales", chiamando a far parte del nuovo
comitato di direzione alcuni storici della
generazione più giovane - Emmanuel Le Roy Ladurie, Jacques Le Goff, Marc
Ferro, André Burguière, Jacques Revel - 1972 F Braudel si ritira dalla direzione della
rivista e dalle principali cariche accademiche
E. Le Roy Ladurie è direttore delle "Annales. - 1975 - la Sixième Section si trasforma in Ecole
des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS)
finalmente abilitata a concedere titoli
accademici post-laurea (dottorato III ciclo e
dottorato di stato). - 1984 - a coronamento della sua lunga carriera
Braudel è nominato Accademico di Francia. - 1985 - Braudel muore improvvisamente a Parigi il
29 novembre, all'età di 83 anni.
29Gli storici della terza generazione
J. Le Goff
E. LE Roy Ladurie
C. Ginzburg
F. Furet
30Storia e strutturalismo
- 1971 - il fascicolo monografico delle "Annales"
su Histoire et structure (XXXI), a cura di A.
Burguière, conclude e ricompone la discussione
fra storici, sociologi e antropologi il "nemico"
viene non già affrontato, ma inglobato, mostrando
che le innovazioni che esso propone sono già
state pensate e realizzate nella pratica
storiografica. - La guerra tra lo strutturalismo e la storia non
avrà luogo. Questo numero speciale non nasce
dall'intenzione di rilanciare una contesa
retorica promossa dalla moda, ma al contrario
dall'intenzione di approfittare di una
congiuntura di specificazione (A. Burguière) - - sul medesimo fascicolo F. Furet pubblica
l'articolo L'histoire quantitative et la
construction du fait historique nel quale si
propone la storia quantitativa e seriale come
nuova frontiera della ricerca in questa
prospettiva il "dato", il documento non esiste di
per se stesso, ma solo in rapporto alla serie che
lo precede e lo segue il "fatto storico" è un
fenomeno scelto e costruito in funzione del suo
carattere di ripetitività.
31Una difficile eredità
- 1985 - dopo la scomparsa di Braudel, con il quale
tutto il mondo aveva finito per identificare la
"scuola storica francese, si apre una crisi
all'interno del gruppo dirigente delle "Annales".
- L'ottuagenario Charles Morazé (unico superstite
del gruppo originario del 1948) resta a
rappresentare la continuità della tradizione - Emmanuel Le Roy Ladurie, pur rimanendo nella
direzione della rivista, diviene presidente della
Biblioteca Nazionale di Parigi - Jacques Le Goff, più di altri disponibile ad
intervenire anche sulla stampa e sulla
televisione, ritaglia per sé il ruolo di
ambasciatore internazionale della storiografia
francese. - François Furet, dedito ormai principalmente allo
studio del pensiero politico europeo fra otto e
novecento, lascia la direzione dell'EHESS e si
trasferisce negli Stati Uniti all'Università di
Princeton - I più giovani André Burguière e Jacques Revel
assumono la guida della rivista. - In mancanza di un vero ed unico erede di Braudel,
la direzione collegiale della rivista non riesce
però a mantenere una fisionomia così netta come
nel passato, oscillando dalla nuova erudizione al
gusto per la provocazione intellettuale, in
presenza di una sempre più evidente
frammentazione dei temi di ricerca e degli
approcci metodologici.
32Quattro generazioni di storici attorno alle
Annales
- e accanto a loro
- Albert Demangeon (1872-1940)
- François Simiand (1873-1935)
- Maurice Halbwachs (1877-1945)
- Georges Lefebvre (1874-1959)
- Ernest Labrousse (1895-1986)
- I fondatori
- Lucien Febvre (1879-1956)
- Marc Bloch (1886-1944)
33Seconda e terza generazione
- Seconda generazione
- Fernand Braudel (1902-1985)
- Alphonse Dupront (1905)
- Jean Meuvret (1909-1971)
- Charles Morazé (1913)
- Philippe Ariés (1914-1982)
- Pierre Goubert (1915)
- Georges Duby (1919)
- Robert Mandrou (1921-1984)
- ed inoltre il polacco
- Witold Kula (1916-1988)
- Terza generazione
- Pierre Chaunu (1923)
- Jean Delumeau (1923)
- Jacques Le Goff (1924)
- Marc Ferro (1924)
- Maurice Agulhon (1926)
- François Furet (1927)
- Emmanuel Le Roy Ladurie (1929)
- Pierre Nora (1931)
- Michel Vovelle (1933)
- Daniel Roche (1935)
- André Burguière (1938)
- ed inoltre i polacchi
- Bronislaw Geremek 1932)
- Krzysztof Pomian (1934)
34La quarta generazione e la rete internazionale
delle Annales
- Le Annales fuori dalla Francia
- gli americani
- Immanuel Wallernstein (1930)
- Robert Darnton (1939)
- Nathalie Zemon Davies (1939)
- gli inglesi
- Lawrence Stone (1919)
- Peter Burke (1937)
- gli italiani
- Ruggiero Romano (1923)
- Alberto Tenenti (1924)
- Carlo Ginzburg (1939)
- Giovanni Levi (1939)
- Quarta generazione
- Jacques Revel (1942)
- Roger Chartier (1945)
- Jean-Claude Schmitt (1946)
- Arlette Farge (1947)
351952 Past and Present
- Fondata nel 1952 ad Oxford da E. Hobsbawm, M.
Morris, C. Hill, M. Dobb, E. P. Thompson e e poi
arricchita dalla presenza di J. Elliott e di L.
Stone, diviene rapidamente lespressione della
nuova storiografia sociale inglese di ispirazione
marxista (anche se non tutti i suoi collaboratori
sono marxisti).
Eric Hobsbawm
361952 Past and Present
- Si apre ai grandi dibattiti sulle origini del
capitalismo, sulla crisi del XVII secolo, sulla
Rivoluzione inglese, sulla storia delle classi
subalterne, sulla crisi dellimpero britannico,
sullimpatto ecologico del colonialismo in
Africa, sull invenzione delle tradizioni. - Solo in parte ispirata al modello francese delle
Annales, mantiene una caratterizzazione più
netta in senso marxista, anche se il suo è un
marxismo duttile, eclettico e nientaffatto
dogmatico.
Maurice Dobb ed Edward Paul Thompson
371958 The Historical Journal
- Espressione della scuola di Cambridge, è la
principale rivista inglese di storia politica,
prevalentemente moderna e contemporanea attenta
soprattutto ai temi di storia britannica ed
europea, ospita più raramente dibattiti
storiografici o metodologici. - Presenta una ricca e aggiornata informazione
bibliografica organizzata per temi. - Direzione Clare Jackson, Robert Tombs,William
OReilly - Collaboratori C. A. Bayly, Q. Skinner, P.
Ginsborg (Fi)
381959 Studi storici (nuova serie)
- Espressione della nuova storiografia italiana di
orientamento marxista, nasce come rivista
dellIstituto poi Fondazione A. Gramsci (legato
al Partito Comunista Italiano) - Prima stagione (1956-1979)
- Direttori Gastone Manacorda, poi Rosario Villari
(con R. Zangheri, F. De Felice, F. Della Peruta,
E. Ragionieri, G. Procacci) - Storiografia più nettamente di tendenza. Temi
privilegiati la storia del movimento operaio, le
grandi rivoluzioni inglese e francese, il
fascismo, la storia contemporanea. - Seconda stagione (1980-1998)
- Direttore Francesco Barbagallo con A. Giardina
(antica), R. Comba (medievale), G. Ricuperati
(moderna), L. Mangoni (contemp.), G. Doria
(economica) - Si distacca dallortodossia marxista e allarga
gli orizzonti a nuove tematiche. - Terza stagione (1998-)
- Direzione diffusa coordinatore Barbagallo con
quattro gruppi di discussione a Roma, Firenze,
Napoli e Torino.
Rosario Villari
391960 History and Theory. Studies in the
Philosophy of History
- Rivista statunitense di teoria e filosofia della
storia, aperta anche al dibattito storiografico,
ma impegnata soprattutto su questioni
metodologiche. - Fondata presso la metodista Wesleyan University
di Middletown (Connecticut), è diretta da R. T.
Vann nel comitato di direzione figurano lo
statunitense Hayden Whithe, gli inglesi Arthur
Danto e William Dray, i tedeschi Reinhard
Koselleck e Wolfgang Mommsen, il polacco Jerzy
Topolski, il francese Paul Veyne. - Di orientamento prevalentemente narrativista,
ma interessata al dialogo con le scienze sociali,
pubblica frequentemente supplementi monografici
su temi di discussione (la storia della scienza,
il concetto di tempo, il rapporto storia-scienze
sociali, la rappresentazione degli eventi
storici, la storia di genere, ecc.).
401969 Quaderni storici
- I Quaderni storici delle Marche (1966-69),
espressione di un gruppo di docenti
dellUniversità di Ancona, si trasformano in
rivista storica nazionale. - Fondatori A. Caracciolo, P. Villani, S. Anselmi
- Collaboratori E. Grendi, G. Levi, M. Rosa, R.
Romanelli, E. Sori - poi C. Ginzburg, C. Poni, L. Gambi, G. Sergi, G.
Pomata, M. Luzzati. - Si ispirano al modello francese delle Annales
proponendo una storia sociale, sperimentale e
interdisciplinare. - 1969 editoriale di Fernand Braudel
- Struttura monografica (ogni fascicolo un tema)
- La microstoria si alterna alla macrostoria
- Carattere sperimentale e di frontiera (temi poco
usuali) - Apertura a diversi approcci economia,
antropologia, etnografia, psicologia, mentalità - Largo spazio alle ricerche dei giovani
411978 Società e storia
- Fondata nel 1978 è espressione di un gruppo di
storici milanesi, successivamente allargatosi a
livello nazionale. - Fondatori F. Della Peruta (già Studi storici),
A. De Bernardi, C. Capra, F. Bonelli, G.
Ghittolini, G. Cherubini - Collaboratori L. Faccini, P. Malanima, A.
Massafra, M. Mirri, G. Ricuperati, M. Rosa (già
QS), G. Sapelli - Ispiratore occulto Marino Berengo, docente a
Milano. - Si colloca a mezza via fra SS e QS proponendo un
marxismo duttile e una storia sociale ad ampio
respiro. - Prende dalle distanze da quel marxismo che si
caratterizza per loggetto (temi rivoluzionari)
piuttosto che per il metodo della ricerca. - Propone una storia della società e non la
storia sociale come disciplina a se stante. - Rifiuta la frammentazione della microstoria come
unica soluzione e rifiuta ogni chiusura
specialistica. - Propone in ogni fascicolo unampia selezione di
recensioni.
421970-1996 Storia contemporanea
- Fondata e diretta da Renzo De Felice (con Emilio
Gentile, Guido Pescosolido, Francesco Perfetti) è
la prima rivista italiana di storia
contemporanea. - Rifiuta ogni caratterizzazione ideologica e in
particolare l antifascismo storiografico degli
Istituti della Resistenza. Tema dominante la
storia del regime fascista in Italia - Con la morte di R. De Felice (1996) la rivista
cessa le pubblicazioni e i suoi collaboratori si
dividono fra due nuove riviste, che saranno
sovente in contrasto fra loro Nuova storia
contemporanea di F. Perfetti e Contemporanea
di F. Traniello.
431972-1995 Rivista di storia contemporanea
- Fondata nel 1972 da torinese Quido Quazza, con G.
Rochat, E. Collotti, C. Pavone, U. Levra. M.
Salvadori, L. Foa, è la seconda rivista italiana
di storia contemporanea, aperta anche alla storia
dellEuropa e dei paesi in via di sviluppo, è
lespressione di una nuova generazione di storici
nettamente caratterizzati in senso antifascista e
di sinistra, formati fra Università e Istituti
per la storia della Resistenza. - Si contrappone alla rivista di De Felice di cui
denuncia il revisionismo. - Storiografia militante (marxismo critico) a
molto attenta alla didattica. - Temi privilegiati lantifascismo e la
Resistenza, il movimento operaio, le minoranze,
le lotte di liberazione dellAfrica, Asia e
America latina. - Con la morte di G. Quazza (1995) la rivista cessa
le pubblicazioni.
441982 Passato e presente
- Fondata a Firenze da un gruppo di
contemporaneisti toscani di formazione marxista,
allievi di E. Ragionieri (G. Turi, F. Andreucci,
S. Soldani, G. Gozzini), successivamente si
allarga alla collaborazione di altri storici, non
solo contemporaneisti (N. Tranfaglia, L. Guerci,
P. Ginsborg), raccogliendo una parte dei reduci
della torineseRivista di storia contemporanea. - È una delle più giovani fra le rivista di storia
contemporanea e Molto interessata al dibattito
storiografico, estende i suoi orizzonti su una
parte della storia moderna (rivoluzione francese
e periodo napoleonico). - Recupera la funzione civile della storia
451995 Storica
- Fondata nel 1995 e pubblicata inizialmente
dalleditore Donzelli e poi da Viella, Storica
è lespressione di un gruppo di storici della
generazione di mezzo - modernisti e
contemporaneisti, per lo più attivi nelle
università del centro-sud - destinati in pochi
anni a conquistare posizioni i notevole prestigio
e potere a livello accademico. - Interessata soprattutto al dibattito
storiografico, più che alla pubblicazione di
saggi di ricerca, presenta numeri tematici
articolati in rubriche (Primo piano, Filo rosso,
Questioni, Contrappunti) con libri recenti di
storici letti da altri storici. - Direzione A. M. Banti, A. Barbero, M.
Bellabarba, F. Benigno, R. Bizzocchi, G. Calvi,
P. Dogliani, A. Graziosi, S. Lupo, M. Meriggi, E.
I. Mineo, G. Petralia, B. Salvemini, M. Verga
461997 Nuova storia contemporanea
- Dopo la morte di De Felice un gruppo dei suoi
allievi, guidati da Francesco Perfetti, fonda
alla fine del 1997 la rivista bimestrale Nuova
storia contemporanea che scegliendo la
distribuzione in edicola e non solo in libreria -
si propone di intercettare un pubblico più ampio
di quello accademico e in effetti, in pochi anni,
Nuova storia contemporanea si impone come una
delle più diffuse riviste storiche italiane,
alimentando in più occasioni vivaci dibattiti. - Richiamandosi idealmente al magistero
storiografico defeliciano, si presenta come una
rivista di impostazione liberale, aliena da ogni
tipo di ostracismo preconcetto. - Ma secondo alcuni storici la rivista è
lespressione della destra defeliciana più
propensa ad alimentare il cosiddetto revisionismo
storiografico piuttosto che ricerche scientifiche
originali. - Direttore Francesco Perfetti
- Comitato scientifico Giuseppe Bedeschi, Dino
Cofrancesco, Antonio Costa Pinto, Giuseppe
Galasso, Luigi Lotti, Raimondo Luraghi, Nicola
Matteucci, Valeri Mikhailenko, Sergio Minerbi,
Paolo Nello, Giuseppe Parlato, Guido
Pescosolido, Sergio Romano
471998 Contemporanea. Rivista di storia
dellOttocento e del Novecento
- Dopo la chiusura di Storia contemporanea
unaltra parte degli allievi di De Felice la
cosiddetta sinistra defeliciana insieme con
studiosi di diversa provenienza e formazione,
fonda nel 1998 la rivista Contemporanea,
pubblicata dalla casa editrice Il Mulino di
Bologna e diretta da Francesco Traniello,
studioso di formazione cattolico-liberale,
docente a Torino. - Attenta alla dimensione internazionale e anche
alla storia dellOttocento, in una chiave di
storia sociale e politica lontana dalla vecchia
risorgimentistica, la nuova rivista promuove
l'incontro tra studiosi di diverse generazioni e
il dialogo tra gli storici di professione e gli
appassionati di storia, gli insegnanti e gli
studenti, per discutere di ricerca, ma anche di
formazione e didattica, di documenti e di
attualità. - Direzione Francesco Traniello (direttore),
Daniela L. Caglioti, Simone Neri Serneri
(vicedirettore), Maria Serena Piretti
(vicedirettore), Elisabetta Vezzosi. - Redazione R. Balzani, E. Betta, P. Capuzzo, F.
De Giorgi, F. Fasce, Ch. Liermann, S. Salvatici,
C. Sorba.