Title: Dalla monarchia alla repubblica
1Dalla monarchia alla repubblica
2La cacciata dei re etruschi
- Lo storico di età augustea Tito Livio nella sua
opera Ab Urbe condita racconta che Sesto, figlio
del re etrusco Tarquinio il Superbo, avrebbe
commesso una violenza nei confronti di Lucrezia,
moglie di Tarquinio Collatino. - Lucrezia, non sopportando la vergogna, si uccise,
e il popolo indignato cacciò i re etruschi,
affidando il potere a due consoli, Lucio Giunio
Bruto e Lucio Tarquinio Collatino
busto in bronzo di Lucio Giunio Bruto (metà del
III secolo a. C.)
3La organizzazione repubblicana
- Roma assume dal 509 a. C. una struttura
repubblicana, che mantiene al centro lidea della
collegialità del potere - i consoli (coloro che si consultano) sono
infatti due ed eletti annualmente, ma incarnano
il potere monarchico - infatti hanno il potere di
- comandare lesercito
- convocare il senato
- presiedere i comitia
- controllare le attività pubbliche
4I consoli
- sono accompagnati dai littòri, segno del loro
imperium, che è, oltre a quello militare, un
potere di origine divina, che consente di
arruolare e giudicare - in pratica i due consoli si dividono i ruoli e
ciascuno ha il diritto di veto, cioè può bloccare
la decisione del collega
Bassorilievo con tre littòri, che hanno in spalla
i fasces, fasci di verghe di legno, sormontati da
una scure (I secolo d. C.)
5Le difficoltà del V secolo a. C.
- Roma deve affrontare tre problemi
- la controffensiva etrusca
- la rivalità con le città dei popoli latini
- la pressione dei popoli appenninici
- si scontra contro il re etrusco della città di
Chiusi, Porsenna. La leggenda registra gesta
eroiche dei Romani, nucleo del mos maiorum
Orazio Coclite, Muzio Scevola e Clelia - dopo la vittoria romana ad Ariccia nel 504 a. C.
gli Etruschi sono costretti ad allontanarsi da
Roma
6Le difficoltà del V secolo a. C.
- la battaglia vicino al lago Regìllo nel 496 a. C.
risolve il problema con la lega latina, creando
una forte alleanza, che la tradizione registra
con lalternanza del generale a capo
dellesercito romano (un anno sarebbe toccato ad
un generale romano, lanno successivo ad un
generale latino) - le guerre contro le popolazioni appenniniche (i
Volsci, gli Equi, i Sabini, ) vanno dal 490 al
430 a. C. - ancora una volta vengono registrate dalla
tradizione gli atti eroici di Cincinnato e
Coriolano
7Comincia lespansione.
8LItalia intorno al 400 a. C.
9La società nel V secolo a. C.
- scoppiano violenti tumulti fra patrizi (cittadini
liberi con pieni diritti politici attivi e
passivi) e plebèi (cittadini liberi, costretti a
coltivare terre altrui, esercitano lartigianato
e il commercio) - i plebèi si ritirano (la c. d. secessione)
sullAventino, rifiutando di lavorare e di
combattere per i patrizi. Grazie alla mediazione
di Menènio Agrippa, i plebèi ottengono il
tribunato della plebe e il diritto di veto
(intercessio) per le decisioni dei consoli - sono ancora fuori delle carriere politiche
10La società nel V secolo a. C.
- nel 450/1 a. C. dieci magistrati straordinari
(decemviri) redigono il codice delle XII tavole,
una raccolta di leggi che vengono incise sul
bronzo - pur convalidando, almeno in parte, il diverso
trattamento giuridico fra le due classi sociali,
il codice segna la fine dellarbitrarietà del
diritto i patrizi non possono più modificare a
loro favore le leggi, che, prima erano orali - nel 445 a. C. i plebei ottengono la lex Canuleia
sono permessi i matrimoni fra patrizi e plebei
11Il governo della res publica
- si creano nuove magistrature perché la struttura
sociale è sempre più complessa e perché la parte
più ricca della plebe esige la partecipazione al
governo dello stato - il cursus honorum è costituito da questori, edili
(magistrature popolari), pretori e censori - la popolazione partecipa attivamente alla vita
pubblica attraverso le assemblee - la più importante di esse sono i COMIZI
CENTURIATI, forse istituiti da Servio Tullio,
basati sulla divisione della popolazione in
cinque classi di censo (forma timocratica), cioè
in base al possesso terriero
12I comizi centuriati
- nei comizi centuriati ogni classe deve fornire
allesercito un certo numero di soldati o
cavalieri (centurie, gruppi di cento) tanto più
alto quanto maggiore era il patrimonio degli
appartenenti alla classe - su un totale di 193 centurie, 98 erano fornite
dalla prima classe (quella dei più ricchi) e 95
dalle altre quattro classi - poiché si vota per centuria, la prima classe ha
sempre la maggioranza assoluta - si crea un blocco compatto fra patrizi e plebei
ricchi a scapito dei capite censi, i poveri
13Le magistrature popolari
sovrintendeno ai mercati, gestiscono spettacoli,
manutenzione strade, e ordine pubblico
amministrano il denaro pubblico, pagano i soldati
e i dipendenti statali
tribuni della plebe (solo plebei)
edìli
questori
eleggono
eleggono
assemblee popolari
comizi tributi formati dai rappresentanti delle
31 tribù, patrizi e plebei
14La toga senatoriale
15(No Transcript)
16(No Transcript)
17Il governo della res publica
Senato solo funzione consultiva
sulla politica estera
sulle proposte di leggi
due consoli
censori
pretori
eleggono
censimento della popolazione
giustizia civile
comizi centuriati
18Lascesa di Roma nel IV secolo a. C.
- nel 396 a. C. i Romani conquistano la città
etrusca di Veio e iniziano lespansione verso
nord - ma i Galli, o Celti, che erano penerati in Italia
alla ricerca di terre fertili, e che avevano già
conquistato gran parte dellEtruria, si scontrano
con la potenza romana
19La conquista di Veio (405-396 a.C.)
20Lespansione dei Celti (III sec. a. C.)
21Lascesa di Roma nel IV secolo a. C.
- nel 390 a. C. i Celti sconfiggono i Romani sul
fiume Àllia, un affluente del Tevere, ed entrano
a Roma e saccheggiano tutto - la tradizione registra levento attraverso le
vicende del re Brenno che saccheggia la città
dopo aver incontrato e ricevuto dai senatori
unaccoglienza sprezzante - episodio delle oche del Campidoglio
22Lascesa di Roma nel IV secolo a. C.
- lespansione territoriale consente di fondare
colonie, che permettono il miglioramento delle
condizioni anche degli strati più poveri della
popolazione romana - nel 367 a. C. viene concesso ai plebei laccesso
al consolato con le leggi Licinie-Sestie - nel 340 a. C. le città latine si ribellano a
Roma, che però nel 338 a. C. le sconfigge
definitivamente e scioglie la Lega latina - ai cittadini delle città ribelli viene tolto il
diritto di voto e lautonomia nella politica
estera partecipano alla fondazione di colonie
23Le guerre contro i Sanniti
- tra la metà del IV secolo a. C. e i primi anni
del III secolo Roma si scontra con le bellicose
popolazioni che abitano lappennino centrale
Lucani, Bruzi e Sanniti
24Le guerre sannitiche
- gli storici romani definiscono i Sanniti come
guerrieri, quindi riconoscendo la loro forza
bellica
- la prima guerra sannitica scoppia nel 343 a. C.
perchè Capua, minacciata dai Sanniti, chiede
aiuto a Roma, che si sente in dovere di
difenderla - la seconda guerra va dal 326 al 304
Soldati sanniti in un affresco di Posidonia (IV
secolo a. C.)
25Le guerre sannitiche
- nel 321 a. C. Roma viene sconfitta ed umiliata
nella battaglia delle Forche Caudine. I Sanniti
costringono i Romani a passare sotto un giogo
simbolico (tre lance incrociate) - anni dopo, però, la vittoria romana nel 305 a. C.
presso la capitale del Sannio, Boiano, permette a
Roma di incorporare la Campania, una delle
regioni più fertili della penisola - la terza guerra va dal 298 al 290 a. C. e si
conclude con la clamorosa vittoria romana di
Sentìno (Umbria) contro gli eserciti uniti di
Celti, Etruschi e Sanniti
26La legione romana
- lo strumento militare che permette a Roma di
vincere dovunque è la legione - composta da cittadini con pieni diritti, dai 17
ai 60 anni, capaci di armarsi a proprie spese - il legionario è armato pesantemente, anche se è
lagilità resta una caratteristica fondamentale
27La legione romana
- dopo le guerre sannitiche (combattute su terreni
impervi) la legione viene schierata su quattro
file - velites, armati alla leggera per disturbare ed
esplorare - hastati, con lancia pesante e col pilum,
giavellotto - principes, i più esperti
- triarii, i veterani
- vera novità è lordinamento manipolare ogni
legione ha 30 piccole unità composte da 120
soldati - combattevano separatamente, disposti a
scacchiera, veloci negli spostamenti
28Le armi del soldato romano
- spesso incontriamo nelle versioni i termini delle
armi adoperate dai soldati romani
- il gladium o il più piccolo pugio
- la lancia o il pilum
29Lo scontro con Taranto e Pirro
- spingendosi verso sud, Roma incontra la ricca e
antica colonia spartana di Taranto
- la città chiede aiuto a Pirro, re dellEpìro
(odierna Albania), che nel 280 a. C. sbarca in
Italia - il primo scontro avviene ad Eraclea, in Lucania,
dove i Romani videro per la prima volta gli
elefanti schierati.
Pirro
- Scontro violento che non assicura la vittoria a
nessuno dei due contendenti - Pirro si muove verso Roma e vince di nuovo ad
Ascoli Satriàno nel 279 a. C.
30Lo scontro con Taranto e Pirro
- poco dopo Pirro è chiamato in Sicilia dalle città
greche per difenderle dai Cartaginesi - fallita la spedizione in Sicilia, Pirro torna in
Italia e viene sconfitto dai Romani nel 275 a. C.
presso Malevento (da allora, Benevento). Pirro
rientra in Grecia - Roma nel 272 a. C. conquista Taranto, per poi
occupare lintera Puglia e la Calabria, fino a
Reggio, fondando molte colonie - le città greche diventano socii navales
autonome, ma devono fornire navi a Roma
31La conquista di Taranto (272 a. C.)
- la conquista di Taranto non è importante solo dal
punta di vista militare e politico, ma
soprattutto dal punto di vista culturale per la
prima volta, Roma viene in contatto diretto con
una città greca - il bottino che riportano a Roma non è costituito
solo da schiavi e ricchezze, ma da uomini con una
cultura superiore - questi vengono impiegati non solo nei campi, ma
spesso come gramatici, maestri dei giovani figli
delle famiglie patrizie - inizia a diffondersi la lingua, la cultura e la
letteratura greca
32Livio Andronìco
- è un personaggio esemplare del processo di
diffusione della cultura greca a Roma - questi è catturato a Taranto e a Roma diventa
magister poiché le lezioni sono sempre
lectiones, letture, si vede costretto ad
affiancare ai testi romani arcaici (carmina) i
testi della letteratura greca - intorno alla metà del III secolo a. C. compone la
Odusìa, cioè la traduzione ragionata
dellOdissea di Omero traduce ogni cosa che il
Romano medio può capire, modifica loriginale
davanti a frasi o concetti che la forma mentale
romana rifiuterebbe