Title: UNIVERSIT
1UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTOSCUOLA DI
SPECIALIZZAZIONE ALLINSEGNAMENTO
SECONDARIORoveretoCORSO SPECIALE ABILITANTE
LEGGE 143/2004 - SCUOLA PRIMARIASeminario di
Pedagogia speciale Elena BrighentiLintervent
o educativo per lintegrazione scolastica
dellalunno con bisogni speciali
2La grande sfida dellintegrazione oggi passa
attraverso i tentativi di costruire, allinterno
e allesterno del piano educativo
individualizzato, una serie di percorsi che
rendano significativa ed efficace la permanenza
dellalunno con handicap dentro il suo gruppo
classe, a vantaggio dello stesso alunno e dei
suoi compagni.Mario Tortello, Marisa Pavone,
Piero Rollero 2001
3CONDIVIDIAMO ALCUNI ELEMENTI1. Il significato
dei termini
- Menomazione
- Qualsiasi perdita o anomalia, transitoria o
permanente, a carico di strutture o funzioni
psicologiche, fisiche o anatomiche (termine più
ampio rispetto a disturbo). - Disabilità
- Qualsiasi restrizione o carenza (conseguente
a una menomazione) della capacità di svolgere
unattività in modalità normale per un essere
umano. Scostamenti per eccesso o per difetto
nella realizzazione dei compiti e
nellespressione dei comportamenti. Può avere
carattere transitorio o permanente, essere
reversibile o irreversibile, progressiva o
regressiva. - Handicap
- Condizione di svantaggio data dalla
discrepanza tra le prestazioni che sarebbero
attese e lefficienza del soggetto. Diminuzione o
perdita delle capacità di conformarsi alle
aspettative o alle norme proprie delluniverso
che circonda il soggetto.
4CONDIVIDIAMO ALCUNI ELEMENTI2. la valorizzazione
dei ruoli
- VALORIZZAZIONE DEL RUOLO SOCIALE
- Permettere, stabilire, migliorare, mantenere e/o
difendere i ruoli sociali valorizzati delle
persone, particolarmente di quelle a rischio,
usando per quanto possibile dei mezzi
valorizzanti dal punto di vista culturale. - La VRS ha un significato profondo per due
categorie di persone - coloro che sono già svalorizzati dalla società
- coloro che hanno ricevuto valorizzazione, ma che
si trovano a rischio di essere collocati in
unidentità svalorizzata
5CONDIVIDIAMO ALCUNI ELEMENTI3. le scelte di fondo
- Dalla Dichiarazione di Salamanca, Conferenza
mondiale dei bisogni educativi speciali accesso
e qualità, UNESCO, 1994 - Leducazione integrata e il riadattamento a base
comunitaria sono approcci complementari per
aiutare gli individui con bisogni speciali. Si
appoggiano sui principi dellinclusione e
dellintegrazione e della partecipazione, e
rappresentano mezzi accertati con un buon
rapporto costi/efficacia(). - I giovani che hanno bisogni speciali devono
essere aiutati a passare in buone condizioni
dalla scuola alletà adulta. La scuola dovrebbe
facilitare il loro ingresso nella vita attiva e
dare loro le conoscenze pratiche che esige la
vita quotidiana, familiarizzandoli con le
competenze di comunicazione necessarie a un
adulto nella società.
6CONSIGLIO DI CLASSE (insegnante di sostegno
docenti)
- costruzione di conoscenze e competenze
- più ampie
- per gestire
- classi di integrazione
- traduzione
- di queste conoscenze e competenze nuove in un
percorso didattico vantaggioso - per lalunno disabile
- e per il gruppo classe
7Lintegrazione (1)
- Non una parola dordine ma una raffigurazione che
un insegnante si porta dentro (del rapporto
insegnante/discente, della disabilità e dei suoi
bisogni, del senso di una presenza diversa nel
contesto della scuola, del lavoro, della vita, )
- Su questa raffigurazione bisogna che linsegnante
lavori in modo permanente, perché è complessa,
non scontata, sensibile allesperienza e quindi
modellata continuamente da essa
8Lintegrazione (2)
- Gli obiettivi dellintegrazione per gli alunni
con bisogni speciali possono passare da semplici
enunciazioni di principio a concreta operatività
solo se prendono lo spunto ( vengono precisati
e resi oggetti riconoscibili e perseguibili) da
una programmazione integrata -
- OVVERO
- una programmazione frutto di un lavoro comune
tra insegnanti, in cui insieme si tiene conto del
progetto dellistituto, delle linee di
progettazione educativa per tutti gli alunni, del
programma disciplinare definito per quella
classe, dei bisogni di apprendimento del soggetto
disabile
9La programmazione integrata (1)
- Muove dalla lettura del funzionamento e dei
bisogni - Procede con un esame delle risorse attivabili
- per favorire il massimo
- - di apprendimento
- - di abilitazione
- - di funzionamento
- previsti per il soggetto (valutazione
predittiva) - Individua i vantaggi di apprendimento che possono
essere condivisi dal gruppo (gruppo di lavoro,
classe, istituto, anche realtà extra-scuola) - Definisce quindi gli obiettivi della
programmazione
10La programmazione integrata (2)
- Predispone un percorso di apprendimento che
produca incremento - - di funzioni
- - di saperi
- - di competenze
- verificabili
- Predispone le modalità per valutare gli esiti di
questo percorso di apprendimento, in itinere e
alla sua conclusione (indicatori)
11MODALITÀ EFFICACI ( BUONE PRASSI )per
- Leggere i bisogni
- Attivare le risorse
- Avvantaggiare tutti
- Documentare
121. LEGGERE I BISOGNI
- dellalunno diversamente abile
- del contesto in cui cresce e si forma
- ATTRAVERSO LA MODALITÀ DELL
- ICF
- (Classificazione Internazionale di Funzionamento)
13Bisogni espressi in
- Condizioni fisiche
- Struttura e funzioni corporee
- Attività e competenze personali
- Partecipazione sociale
- Contesti ambientali
- Contesti personali
14(No Transcript)
15L I C F
NON E E
Un sistema di misurazione (non ti dà procedure e strumenti per la misurazione) Uno strumento di valutazione (non ti dà i dati normativi attraverso i quali valutare) Un modello concettuale comune (modello che mi dà le indicazioni su quello che bisogna valutare per stabilire il grado di funzionamento) Un linguaggio comune (modello e linguaggio condivisi da culture, sistemi linguistici, tradizioni mediche diverse)
16ICF un modello concettuale comune
MODELLO MEDICO versus versus versus MODELLO SOCIALE
Problema personale Cura medica Trattamento individuale Aiuto specialistico Intervento sulla persona Comportamento Disposizione di cura Politica sanitaria Adattamento individuale Problema personale Cura medica Trattamento individuale Aiuto specialistico Intervento sulla persona Comportamento Disposizione di cura Politica sanitaria Adattamento individuale vs vs vs vs vs vs vs vs vs Problema sociale Integrazione sociale Azione sociale Responsabilità individuale collettiva Modificazione ambientale Attitudini Diritti umani Azioni politiche diffuse Cambiamento sociale Problema sociale Integrazione sociale Azione sociale Responsabilità individuale collettiva Modificazione ambientale Attitudini Diritti umani Azioni politiche diffuse Cambiamento sociale
17(No Transcript)
18Interazione dei concetti che guidano lICF 2001
CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia) CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia) CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia) CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia) CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia) CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia) CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo/malattia)
FUNZIONE E STRUTTURA CORPOREA (menomazione) FUNZIONE E STRUTTURA CORPOREA (menomazione) FUNZIONE E STRUTTURA CORPOREA (menomazione) ATTIVITA (limitazione) ATTIVITA (limitazione) ATTIVITA (limitazione) PARTECIPAZIONE (restrizione) PARTECIPAZIONE (restrizione) PARTECIPAZIONE (restrizione)
FATTORI AMBIENTALI FATTORI AMBIENTALI FATTORI AMBIENTALI FATTORI AMBIENTALI FATTORI PERSONALI FATTORI PERSONALI FATTORI PERSONALI FATTORI PERSONALI
FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI
19(No Transcript)
20ATTIVITA e PARTECIPAZIONE
- apprendimento e applicazione delle conoscenze
- compiti e richieste generali
- comunicazione
- mobilità
- cura della propria persona
- vita domestica
- interazioni e relazioni interpersonali
- attività di vita principali
- vita sociale, civile, di comunità
21Le attività e la partecipazione comportano
capacità e performance
la PERFORMANCE è quello che il soggetto fa nel suo ambiente Descrive il coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita la PERFORMANCE è quello che il soggetto fa nel suo ambiente Descrive il coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita la CAPACITA indica il più alto livello probabile di funzionamento in un ambiente considerato standard o uniforme, senza cioè linfluenza di facilitatori o barriere la CAPACITA indica il più alto livello probabile di funzionamento in un ambiente considerato standard o uniforme, senza cioè linfluenza di facilitatori o barriere
capacità facilitatori / barriere facilitatori / barriere facilitatori / barriere performance
22FATTORI CONTESTUALI
PERSONA genere età altre condizioni di salute capacità di adattamento background sociale educazione professione esperienze passate stili caratteriali AMBIENTE prodotti ambiente prossimo istituzioni norme sociali ambiente culturale ambiente costruito fattori politici ambiente naturale
232. ATTIVARE LE RISORSEPER LINCLUSIONE
- STRATEGIE, PROCEDURE
- E INTERVENTI
- per la speciale normalità
24- RISORSE DA
- Organizzazione scolastica
- Famiglia, servizi, comunità
- Documentazione di esperienze già avvenute
- Metodologie per la didattica comune
- Percorsi educativi, relazionali e didattici
comuni - Percorsi educativi, relazionali e didattici
individ. - Ausili, tecnologie, materiali speciali
- Assistenza e aiuto personale
25(No Transcript)
26METODO
-
- ANALISI SEQUENZIALE DEI CAMPI
- CHE POSSONO FORNIRE RISORSE
- PENSARE AL PERCORSO FORMATIVO IN TERMINI DI
NORMALITÀ
273. SPERIMENTARE VANTAGGI Quali vantaggi per
lapprendimento? Quali vantaggi per la
classe? Quali vantaggi per il sistema di cura?
28VANTAGGI PER LAPPRENDIMENTO
dove cè un alunno diversamente abile è possibile approfondire ed arricchire il concetto di apprendimento dove cè un alunno diversamente abile è possibile approfondire ed arricchire il concetto di apprendimento dove cè un alunno diversamente abile è possibile approfondire ed arricchire il concetto di apprendimento
(Altrimenti, si sta solo cercando di RISARCIRE)
anche quando un ragazzo non impara è sempre in grado di insegnare agli altri anche quando un ragazzo non impara è sempre in grado di insegnare agli altri imparare diventa significativo quando coinvolge le dimensioni del pensare, fare, sentire e partecipare lapprendimento avviene in contesti formali, non formali, informali lapprendimento avviene in contesti formali, non formali, informali
29LINTEGRAZIONE PRESUPPONE UN VINCOLO RECIPROCO
- dellalunno disabile
- rispetto alla classe
-
- e della classe
- rispetto allalunno disabile
30LINTEGRAZIONE AVVIENE IN PRIMIS NELLA TESTA
DEGLI INSEGNANTI CHE SI DOMANDANO Quali
attività, quali conoscenze nuove realizzeremo
questanno per il fatto che in classe è
presente un alunno Down, cieco, sordo,
autistico ?
31A QUESTA DOMANDA, UN TEAM DI INSEGNANTI DEVE
SEMPRE DARE
- una risposta sensata progettabile ,
realizzabile e documentabile.
32Le domande fondamentali che tutti -insegnanti
curricolari e di sostegno- dovrebbero porsi sono
le seguenti
Cè almeno una cosa fra le tante previste per
tutta la classe che può essere svolta anche
dallalunno che segue un piano educativo
individualizzato? Cè almeno una cosa fra
quelle contemplate per lalunno in difficoltà che
può essere proposta anche agli altri compagni di
classe? dallalunno che segue un piano educativo
individualizzato? (M. Tortello, 1999)
33SPERIMENTARE VANTAGGI
- Attività (anche una sola)
- che producano un incremento di
- CONOSCENZA
- SAPER FARE
- RELAZIONE POSITIVA
- tra gli attori del processo educativo
- su cui far successivamente riflettere
gli attori stessi
344. DOCUMENTARE
- Perché lesperienza venga comunicata
- Perché lesperienza possa essere replicata
35DOCUMENTARE PER
- Rileggere lesperienza nei suoi passaggi
cruciali, ri-conoscerla e ri-assumerla come
apprendimento del team - Garantire che altri possano conoscere
lesperienza, attingervi come risorsa, riprodurla
36BIBLIOGRAFIA MINIMA
- A. PUTTON, empowerment e scuola, Carocci, 2004
- A. CANEVARO, I bambini che si perdono nel bosco,
La nuova Italia, 2000 - A. CANEVARO, Pedagogia speciale
- C. CORNOLDI, Le difficoltà di apprendimento a
scuola, Il Mulino/Farsi unidea, 1999 - S. CACCIAMANI, La classe come comunità di
apprendimento, Carocci/Le bussole, 2004 - L. COTTINI, La didattica dellintegrazione,
Carocci, 2001