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Presentazione di PowerPoint

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per viaggiatori lenti (e curiosi) Corso veloce di filosofia per viaggiatori lenti (e curiosi) a cura di Enzo Galbiati Le tre linee del percorso: appendice L opera ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
per viaggiatori lenti (e curiosi)
Corso veloce di filosofia per viaggiatori lenti
(e curiosi)
a cura di Enzo Galbiati
2
Programma del corso
I Incontro Venerdì 23 aprile Corso veloce di
filosofia per viaggiatori lenti (e curiosi)
presentazione del corso attraverso un excursus
storico della parola filosofia come testo da
commentare alcune pagine tratte dal dialogo
Repubblica di Platone (mito della caverna Libro
VII, 514 a 517 a)
II Incontro Venerdì 30 aprile La filosofia è
necessaria perché inutile ripresa del concetto
di filosofia, breve trattazione dei presocratici
e dei sofisti in particolare come testo da
commentare alcune pagine tratte dallEncomio di
Elena di Gorgia (Diels Kranz, B11-20)
3
Programma del corso
III Incontro Venerdì 7 maggio Lamore
platonico non esiste lamore oggi e nella
filosofia di Platone come testo da commentare
alcune pagine tratte dal Simposio di Platone
(191 b 192 e 201 a 202 d)
IV Incontro Venerdì 14 maggio Larte di
ottenere sempre ragione sintetica presentazione
dellargomentazione logico-sillogistica in
Aristotele in relazione al concetto di
metafisica come testo da commentare alcune
pagine tratte dal libro IV della Metafisica di
Aristotele
4
Programma del corso
V incontro Venerdì 21 maggio Che cosa è la
verità? I maestri del sospetto accenni alla
filosofia contemporanea e al declino della
teoria della verità filosofica come testo da
commentare alcune pagine tratte da Su verità e
menzogna in senso extramorale Friedrich
Nietzsche.
La voce fuori campo del bambino nel film Il cielo
sopra Berlino di Wim Wenders (studi di filosofia
e teologia alle spalle prima di fare il regista)
che a mo' di filastrocca ripeteva Quando il
bambino era bambino era il tempo di queste
domande perché io sono io e perché non sei tu?
Perché sono qui e perché non sono lì? Quando
comincia il tempo e dove finisce lo spazio? La
vita sotto il sole è forse solo un sogno? C'è
veramente il male e persone veramente cattive?
Come può essere che io, che sono io, non c'ero, e
che un giorno io, che sono io ora e qui, non sarò
più quello che sono qui ed ora?.
5
Cosa è la Filosofia?
FILOSOFIA (greco f???s?f?a, latino Philosophia,
inglese Philosophy, francese Philosophie,
tedesco Philosophie) amore per il sapere,
passione per la conoscenza, tensione alla
scienza.
Aristotele (Metafisica Libro I, 982 b,
12-15) Gli uomini hanno cominciato a filosofare,
ora come in origine, a causa della meraviglia.
6
Altra definizione
Platone, dialogo Eutidemo (288 e 290 d)
Quale è la scienza che, posseduta, costituisce
una giusta acquisizione? Non è forse quella che
ci sarà di giovamento? Solo la scienza capace sia
di produrre, sia di utilizzare il proprio oggetto
può rendere felici. .
In questa definizione la Filosofia è 1. il
possesso o l'acquisto di una conoscenza che sia
nel contempo la più valida e la più estesa
possibile 2. l'uso di questa conoscenza a
vantaggio dell'uomo.
7
Le tre linee del percorso
  1. Il termine filosofia rispetto alla natura o alla
    validità del sapere cui la filosofia fa
    riferimento
  2. il concetto di filosofia rispetto alla natura
    dello scopo cui la filosofia intende indirizzare
    l'uso di questo sapere
  3. si possono distinguere i significati del termine
    filosofia rispetto alla natura del procedimento
    che si ritiene proprio della filosofia

8
La prima linea
  • LA FILOSOFIA E IL SAPERE
  • La prima alternativa stabilisce lorigine divina
    del sapere (rivelazione o dono) la più antica,
    la più frequente, quella prevalente nelle
    filosofie orientali
  • la seconda alternativa stabilisce lorigine umana
    del sapere (esso è un acquisto o produzione
    delluomo) sorta in Grecia, è quella di cui il
    mondo moderno è lerede.

9
La seconda linea
  • LA FILOSOFIA E L'USO DEL SAPERE
  • la filosofia è contemplativa e costituisce una
    forma di vita fine a se stessa
  • la filosofia è attiva e costituisce lo strumento
    di modificazione o di correzione del mondo
    naturale o umano

10
La terza linea
  • LA FILOSOFIA E I SUOI PROCEDIMENTI
  • filosofie sintetiche o creative
  • filosofie analitiche o empiriche

11
Filosofia (greco f???s?f?a latino
Philosophia) amore per il sapere, passione per
la conoscenza, tensione alla scienza.
lorigine divina del sapere
LA FILOSOFIA E IL SAPERE il termine filosofia
rispetto alla natura o alla validità del sapere
cui la filosofia fa riferimento
TRE LINEE
sapere è un acquisto o una produzione dell'uomo.
metafisica
positivistica
critica
LA FILOSOFIA E L'USO DEL SAPERE il concetto di
filosofia rispetto alla natura dello scopo cui la
filosofia intende indirizzare l'uso di questo
sapere
la filosofia è contemplativa
la filosofia è attiva e costituisce lo strumento
di modificazione del mondo naturale o umano
LA FILOSOFIA E I SUOI PROCEDIMENTI si possono
distinguere i significati del termine filosofia
rispetto alla natura del procedimento che si
ritiene proprio della filosofia
filosofie sintetiche o creative
filosofie analitiche o empiriche
12
La linea di Platone
LA FILOSOFIA E IL SAPERE il termine filosofia
rispetto alla natura o alla validità del sapere
cui la filosofia fa riferimento
sapere è un acquisto o una produzione dell'uomo.
metafisica
LA FILOSOFIA E L'USO DEL SAPERE il concetto di
filosofia rispetto alla natura dello scopo cui la
filosofia intende indirizzare l'uso di questo
sapere
la filosofia è attiva e costituisce lo strumento
di modificazione del mondo naturale o umano
LA FILOSOFIA E I SUOI PROCEDIMENTI si possono
distinguere i significati del termine filosofia
rispetto alla natura del procedimento che si
ritiene proprio della filosofia
filosofie analitiche o empiriche
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Alcuni aspetti della filosofia di Platone (1)
In Platone lidea non è concetto / pensiero /
rappresentazione mentale, bensì ciò a cui il
pensiero si rivolge quando pensa, è lESSERE, ciò
che è ASSOLUTAMENTE, lessenza ontologica ed
intelligibile del reale. Il termine ?d?a in
greco antico significa vedere con riferimento
alla forma visibile / esteriore di una cosa dopo
Platone idea indica la forma non visibile /
intelligibile delle cose.
Platone utilizza indifferentemente i termini
?d?a, o " e?d??" e anche f?s?? e o?s?a ad
indicare la forma comune di tutti i concetti e di
tutta la realtà. L'idea platonica sottintende
un'uniformità naturale, in cui alle diverse
manifestazioni degli oggetti fa capo un'unica
forma pura, o "idea", che le accomuna tutte, in
maniera simile a un modello o un ARCHETIPO.
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Alcuni aspetti della filosofia di Platone (2)
Per Platone le idee hanno queste due
caratteristiche 1. esse sono il fondamento
ontologico della realtà costituiscono cioè il
motivo che fa essere il mondo, sono le forme
con cui il Demiurgo lo ha plasmato. 2. come
conseguenza del primo punto, le idee sono anche
il fondamento gnoseologico della realtà esse
sono la causa che ci permette di pensare il
mondo, costituiscono cioè il presupposto della
conoscenza.
Nel linguaggio marinaresco degli antichi Greci,
la prima navigazione era quella che si compiva
spinti dalla forza del vento, la seconda
navigazione era quella che si intraprendeva
quando, caduto il vento, si poneva mano ai
remigtgtgt la scoperta del sovrasensibile, delle
idee.
15
Alcuni aspetti della filosofia di Platone (3)
Nelle idee consiste pertanto l'unione immediata
di essere e pensiero che era stata enunciata la
prima volta da Parmenide. Trovandosi però a dover
conciliare la staticità di Parmenide col divenire
di Eraclito, Platone le concepisce
gerarchicamente, da un minimo fino a un massimo
di essere, per rendere ragione della molteplicità
del mondo. In cima a tutte sta l'idea del Bene,
quella che possiede più propriamente l'Essere.
Platone colloca tutte le "idee" in un mondo
distinto, il mondo iperuranio (dal greco ?pe?
"oltre" e ???a??? "cielo"), da cui sgorgano come
da una fonte per poi arrivare alla conoscenza
dell'uomo.
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(No Transcript)
17
(No Transcript)
18
(No Transcript)
19
(No Transcript)
20
Alcuni aspetti della filosofia di Gorgia (1)
  • Le tre tesi del frammento Intorno alla natura
  • Nulla è
  • Se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile
  • Se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe
    comunicabile agli altri

Poiché non esistono né l'"essere", né il "non
essere", un insieme di "essere" e "non essere"
non sarebbe possibile. Per questi motivi nulla
c'è l "essere" non esiste.
21
Alcuni aspetti della filosofia di Gorgia (2)
NellEncomio di Elena Gorgia si pone l'obiettivo
di scagionare Elena, moglie di Menelao, dalla
terribile colpa di aver provocato, abbandonando
il marito per seguire Paride a Troia, la
sanguinosa guerra di Troia. Il filosofo per
discolparla presenta una serie di implicazioni
logiche secondo le quali Elena non è realmente
colpevole del conflitto tra i greci e i troiani
si riferisce infatti alla tyche, il "destino,
all'eros, alla persuasione della parola e alla
forza fisica.
  • Elena è innocente, poiché il movente del suo
    gesto è esterno alla sua responsabilità.
    Schematizzando, Elena può aver agito per questi
    motivi
  • Per decreto degli dèi non si era potuta opporre
    al fato
  • Era stata rapita con la forza
  • Era stata persuasa dalle parole di Paride
  • Era stata vinta dalla passione amorosa.

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Di nuovo Platone lamore platonico non esiste!

Amore platonico è il modo in cui comunemente si
definisce una forma di amore sublimata, che
esclude la dimensione sessuale e
passionale. Sembra che il termine amor platonicus
sia stato coniato nel XV secolo da Marsilio
Ficino come sinonimo di amor socraticus.
Entrambe le espressioni indicano l'amore diretto
alle qualità morali ed intellettuali di una
persona piuttosto che a quelle fisiche. I termini
si riferiscono al legame affettivo molto speciale
che intercorre tra due uomini, maestro e allievo,
che Platone aveva descritto nei suoi Dialoghi
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La linea di Aristotele
LA FILOSOFIA E IL SAPERE il termine filosofia
rispetto alla natura o alla validità del sapere
cui la filosofia fa riferimento
sapere è un acquisto o una produzione dell'uomo.
metafisica
LA FILOSOFIA E L'USO DEL SAPERE il concetto di
filosofia rispetto alla natura dello scopo cui la
filosofia intende indirizzare l'uso di questo
sapere
la filosofia è contemplativa
LA FILOSOFIA E I SUOI PROCEDIMENTI si possono
distinguere i significati del termine filosofia
rispetto alla natura del procedimento che si
ritiene proprio della filosofia
filosofie sintetiche o creative
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Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (1)
La filosofia è scienza delle cause e ricerca
delle essenze. La filosofia di Aristotele muove
dalla stessa esigenza platonica di ricercare un
principio eterno e immutabile che spieghi il modo
in cui avvengono i mutamenti della natura. Come
il suo maestro Platone, Aristotele ha ben
presente la contrapposizione filosofica venutasi
a creare tra Parmenide ed Eraclito
Anche Aristotele pertanto si propone di
conciliare le loro rispettive posizioni di
pensiero l'Essere statico di Parmenide con
l'incessante divenire di Eraclito. Per cui tutto
muta in natura, tutto scorre, ma non a caso
seguendo sempre regole fisse, cioè un principio.
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Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (2)
A differenza di Platone, Aristotele ritiene che
le forme in grado di guidare la materia non si
trovino al di fuori di essa non ha senso secondo
lui sdoppiare gli enti per cercare poi di
riconciliarli in qualche modo ogni realtà invece
deve avere in se stessa, e non nelle idee, le
leggi del proprio costituirsi.
Il fatto che tutti i fenomeni naturali siano
soggetti a costante mutamento significa per
Aristotele che nella materia è sempre insita la
possibilità di raggiungere una forma precisa.
Compito della filosofia è proprio quello di
scoprire le cause che determinano il perché un
oggetto tenda ad evolversi in un certo modo e non
diversamente.
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Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (3)
  • Aristotele parla di quattro "cause
  • causa formale consiste nelle qualità specifiche
    dell'oggetto stesso, nella sua essenza
  • causa materiale la materia è il sostrato senza
    cui l'oggetto non esisterebbe
  • causa efficiente è l'agente che determina il
    mutamento
  • causa finale la più importante di tutte, in
    virtù della quale esiste un'intenzionalità nella
    natura è lo scopo per cui una certa realtà
    esiste.

La scienza delle cause consente di affrontare in
maniera più sistematica e razionale il problema
dell'Essere e delle sue possibili determinazioni,
sorto la prima volta con Parmenide. Quest'ultimo
aveva detto dell'Essere soltanto che è, e non può
non essere, ma non aveva aggiunto cosa esso sia,
lasciandolo senza un predicato. Ne risultava un
concetto evanescente, che rischiava di venir
confuso col non-essere..
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Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (4)
Aristotele con la sua metafisica / ontologia si
propone proprio di mostrare che l'essere è
determinato in una molteplicità di attributi, che
lo rendono multilaterale pur nella sua
unità. L'ontologia, in quanto metafisica, è la
"filosofia prima" aristotelica, che ha come suo
primario oggetto di indagine l'essere in quanto
tale, e solo in via subordinata l'ente (dal
greco ??t??, genitivo di ??, essente).
"In quanto tale" significa a prescindere dai suoi
aspetti accidentali, e quindi in maniera
scientifica. Solo di ciò che permane come
sostrato / sostanza fissa e immutabile, infatti,
si può avere una conoscenza sempre valida e
universale, a differenza degli enti soggetti a
generazione e corruzione, ragion per cui del
particolare non si dà scienza.
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Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (5)
Per conoscere gli enti occorrerà dunque fare
sempre riferimento all'Essere Aristotele intende
per ente tutto ciò che esiste (da ex-sistentia,
essere da), a differenza dell'Essere che invece è
in sé e per sé mentre l'Essere è uno, gli enti
non sono tutti uguali. Per il filosofo essi hanno
vari significati l'ente è un "pòllachos
legòmenon" (dal greco p???a??? ?e??µe???), ossia
si può dire in molti modi. Ente sarà ad esempio
un uomo, così come il suo colore della pelle.
Introducendo gli enti, Aristotele cerca di
risolvere il problema ontologico di conciliare
l'essere parmenideo col divenire di Eraclito,
facendo dell'ente un sinolo indivisibile di
materia e forma come già accennato, infatti, la
materia possiede un suo modo specifico di
evolversi, ha in sé una possibilità che essa
tende a mettere in atto. Ogni mutamento della
natura è quindi un passaggio dalla potenza alla
realtà, in virtù di un'entelechia, di una ragione
interna che struttura e fa evolvere ogni
organismo secondo leggi sue proprie.
29
Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (6)
Cercando di superare il dualismo di Platone in
seno all'essere, Aristotele sostiene così
l'immanenza dell'universale. La sua soluzione
tuttavia risente fortemente dell'impostazione
platonica, perché, come già il suo predecessore,
anche lui concepisce l'essere in forma
gerarchica per cui da un lato vi è l'Essere
eterno e immutabile, identificato con la vera
realtà, che basta a se stesso in quanto
perfettamente realizzato
dall'altro vi è l'essere in potenza, proprio
degli enti, che per costoro è soltanto la
possibilità di attuare se stessi, di realizzare
la loro forma in atto, la loro essenza. Anche il
non-essere quindi in qualche modo è, almeno come
poter-essere. E il divenire consiste propriamente
in questo perenne passaggio verso l'essere in
atto.
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Alcuni aspetti della filosofia di Aristotele (7)
Le leggi che guidano la logica, non dimostrabili
ma intuibili con un atto immediato, sono il
principio di identità, per il quale A A, e il
principio di non-contraddizione, per cui A ?
non-A. Il sillogismo è un ragionamento
concatenato che, partendo da due premesse di
carattere generale, una "maggiore" e una
"minore", giunge ad una conclusione coerente su
un piano particolare.
Sia le premesse che la conclusione sono
proposizioni espresse nella forma soggetto
predicato . Esempio di sillogismo Tutti gli
uomini sono mortali Socrate è uomo dunque
Socrate è mortale.
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La verità in filosofia definizioni(1)
Si possono distinguere almeno cinque concetti
fondamentali della Verità in ambito
filosofico 1. La verità come corrispondenza 2.
La verità come rivelazione (empirica e/o
teologica) 3. La verità come conformità ad una
regola 4. La verità come coerenza logica 5. La
verità come utilità
Platone (Cratilo, 385 b) Vero è il discorso che
dice le cose come sono, falso quello che le dice
come non sono Aristotele (Metafisica, IV, 7,
1011b) Negare quello che è e affermare quello
che non è, è il falso, mentre affermare quello
che è e negare quello che non è, è il vero
32
La verità come corrispondenza (2)
Platone (Cratilo, 385 b) Vero è il discorso che
dice le cose come sono, falso quello che le dice
come non sono Aristotele (Metafisica, IV, 7,
1011 b 26) Negare quello che è e affermare
quello che non è, è il falso, mentre affermare
quello che è e negare quello che non è, è il vero
( Praeterea, veritas est adaequatio rei et
intellectus. Sed haec adaequatio non potest esse
nisi in intellectu. Ergo nec veritas est nisi in
intellectu.  (San Tommaso, De veritate, q. 1 a.
2 s. c. 2). Cioè, in breve veritas est
adaequatio rei et intellectus (la verità è
l'adeguatezza / corrispondenza della cosa e
dell'intelletto).
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La verità come corrispondenza i due teoremi di
Aristotele (3)
Primo teorema La misura della verità è lessere
o la cosa e non il pensiero o il linguaggio
sicché una cosa non è bianca perché si asserisce
con verità che è tale, ma si asserisce con verità
che è tale perché essa è bianca (Metafisica, IX,
10, 1051 b 5).
Secondo teorema la verità è nel pensiero e nel
linguaggio e non nellessere o nella cosa
(Metafisica, VI, 4, 1027 b 25)
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Le tre linee del percorso appendice
Lopera di Friedrich Nietzsche
Il frammento postumo Su verità e menzogna in
senso extramorale (scritto nel 1873 alletà di
29 anni)
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Le tre linee del percorso appendice
LA FILOSOFIA DELLA FILOSOFIA a) dalla critica
della filosofia alle teorie della fine della
filosofia b) dalla filosofia alla
postfilosofia c) la riabilitazione della
filosofia.
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Appendice la filosofia della filosofia
  • dalla critica della filosofia alle teorie della
    fine della filosofia Wittgenstein,
    neopositivisti, antropologia strutturale.
  • dalla filosofia alla post-filosofia Heidegger,
    Derrida, Rorty, Lyotard.
  1. la riabilitazione della filosofia
    neoscolastica, varie forme di ermeneutica,
    filosofie analitiche e metafisiche anglosassoni

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