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IL BILANCIO BANCARIO

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IL BILANCIO BANCARIO Struttura e principi di formazione STRUTTURA DEL BILANCIO DELLE AZIENDE DI CREDITO Le norme generali in materia di informativa di bilancio ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: IL BILANCIO BANCARIO


1
IL BILANCIO BANCARIO
  • Struttura e principi di formazione

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STRUTTURA DEL BILANCIO DELLE AZIENDE DI CREDITO
  • Le norme generali in materia di informativa di
    bilancio relativa alle imprese e ai gruppi
    bancari sono contenute nel D.L. 27/01/1992 n. 87,
    che ne ha stabilito i principi fondamentali. La
    regolamentazione degli aspetti tecnici, però, è
    stata riservata, dallart. 5 di tale decreto,
    alla Banca dItalia, la quale ha il compito di
    stabilire gli schemi del bilancio bancario e le
    regole per la loro formazione, introducendo in
    essi le modifiche e gli aggiornamenti dovuti
    allevoluzione delle disposizioni e degli
    orientamenti comunitari.
  • Così, dopo che il D.L. 28/02/2005 n. 38 ha
    introdotto per tutte le banche lobbligo di
    redigere il bilancio secondo i principi contabili
    internazionali, la Banca dItalia ha emanato la
    circolare n. 262 del 22/12/2005 Bilancio
    bancario schema e regole di compilazione con la
    quale ha adeguato a tali principi le previgenti
    istruzioni.

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I PRINCIPI DI FORMAZIONE
  • Il principio generale che sta alla base della
    formazione del bilancio delle imprese bancarie è
    analogamente a quanto avviene per le società di
    capitali che svolgono altri tipi di attività il
    principio della chiarezza e della
    rappresentazione veritiera e corretta della
    situazione aziendale, sotto il profilo
    patrimoniale, finanziario ed economico.

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I PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO
  • Principio della competenza nella rilevazione dei
    proventi e degli oneri, indipendentemente dalla
    data dellincasso e del pagamento.
  • Principio della continuazione dellattività, che
    implica valutazioni di funzionamento e non di
    cessione o di liquidazione.
  • Principio della costanza dei criteri di
    valutazione, con deroghe solo in casi eccezionali
    e da motivare nella Nota integrativa.
  • Principio della prevalenza della sostanza sulla
    forma le disposizioni della Banca dItalia hanno
    precisato che quando unoperazione può essere
    iscritta in bilancio in vari modi, va
    privilegiato quello che meglio ne coglie la
    sostanza piuttosto che la forma giuridica o
    contabile.
  • Principio della data di regolamento, secondo il
    quale liscrizione nei conti dello Stato
    patrimoniale dei valori relativi a talune
    operazioni in particolare quelli che si
    riferiscono al portafoglio s.b.f., al portafoglio
    d.i. e al portafoglio scontato deve essere
    effettuata solo al momento del regolamento degli
    stessi.

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LA STRUTTURA
  • Secondo i principi e la normativa della Banca
    dItalia, il bilancio desercizio delle banche e
    il bilancio consolidato dei gruppi bancari,
    comprendono lo Stato patrimoniale, il Conto
    economico, la Nota integrativa, il Prospetto
    delle variazioni del patrimonio netto e il
    Rendiconto finanziario.
  • Inoltre il bilancio è corredato di una Relazione
    sulla gestione, nella quale gli amministratori
    illustrano landamento della gestione e la
    situazione dellimpresa, facendo anche risultare,
    fra gli altri elementi che vanno indicati, i
    fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura
    dellesercizio e la prevedibile evoluzione della
    gestione.

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LO STATO PATRIMONIALE
  • Lo schema di Stato patrimoniale predisposto dalla
    Banca dItalia si presenta in forma orizzontale,
    cioè a sezioni divise nella sezione di sinistra
    sono riportate le voci dellAttivo e in quella di
    destra le voci del Passivo e del Patrimonio
    netto.
  • Le garanzie prestate e gli impegni assunti nonché
    le altre poste che tradizionalmente venivano
    iscritte sotto la riga (beni di terzi, beni
    presso terzi, ecc.) non figurano nel prospetto
    contabile, ma sono informazioni da fornire nella
    Nota integrativa.

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LE VOCI SIGNIFICATIVE DELLO STATO PATRIMONIALE
  1. I crediti derivanti da finanziamenti che la banca
    ha concesso devono essere contabilizzati per
    limporto erogato.
  2. La svalutazione e lammortamento di elementi
    attivi devono essere portati in diretta
    diminuzione dei valori di tali elementi.
  3. I fondi per rischi e oneri sono destinati a
    coprire esclusivamente perdite, oneri e debiti di
    natura determinata, di esistenza probabile o
    certa, dei quali alla data di chiusura sono
    indeterminati o lammontare o la data in cui si
    verificheranno.
  4. Le attività finanziarie sono classificate secondo
    un criterio funzionale.
  5. Nel bilancio delle banche, la voce Partecipazioni
    comprende quelle in società controllate, in
    società controllate in modo congiunto e in
    società sottoposte a influenza notevole, escluse
    le azioni o quote detenute per la negoziazione e
    quelle iscritte fra le attività finanziarie
    valutate al fair value.
  6. I ratei e i risconti relativi alle attività e
    alle passività finanziarie vanno portati a
    diretta rettifica delle voci dellattivo e del
    passivo cui si riferiscono.

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IL CONTO ECONOMICO
  • Lo schema di Conto economico predisposto dalla
    Banca dItalia è in forma verticale ed è
    caratterizzato da un notevole grado di sintesi (i
    dettagli, infatti, sono forniti nella Nota
    integrativa). Esso, tuttavia, perviene alla
    determinazione dei tipici risultati intermedi
    della gestione bancaria (margine dinteresse o
    saldo della gestione denaro, margine
    dintermediazione, ecc.).
  • Nel Conto economico sono importanti gli interessi
    attivi e proventi assimilati e gli interessi
    passivi e oneri assimilati, che si riferiscono
    alle attività liquide, alle attività finanziarie
    di trading, alle attività finanziarie detenute
    sino a scadenza e a quelle disponibili per la
    vendita, ai crediti e ai debiti verso banche e
    verso la clientela, ai titoli in circolazione,
    ecc.

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I RISULTATI INTERMEDI DEL CONTO ECONOMICO
  • I risultati intermedi del Conto economico sono
  • Margine di interesse
  • Commissioni nette
  • Margine di intermediazione
  • Risultato netto della gestione finanziaria
  • Costi operativi
  • Utile (Perdita) della operatività corrente al
    lordo delle imposte
  • Utile (Perdita) della operatività corrente al
    netto delle imposte
  • Utile (Perdita) desercizio

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I CRITERI DI VALUTAZIONE
  • I criteri di valutazione che rivestono un
    particolare interesse per le imprese bancarie
    sono quelli che riguardano le attività
    finanziarie, categoria che comprende gli
    strumenti finanziari di ogni tipo, dai titoli di
    debito pubblici e privati ai titoli di capitale,
    dai contratti futures alle opzioni, dai crediti
    di finanziamento ai crediti di regolamento, e
    così via. Infatti per strumento finanziario si
    intende ogni contratto che dia origine a
    unattività finanziaria per unimpresa e a una
    correlativa passività finanziaria o a uno
    strumento rappresentativo del capitale proprio
    per unaltra impresa.

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ANCORA SUI CRITERI DI VALUTAZIONE
  • Le attività finanziarie si distinguono nelle
    seguenti categorie
  • Attività originate dallimpresa, quali i crediti
    verso la clientela per prestiti concessi a terzi,
    i crediti verso Poste Italiane e verso la Cassa
    Depositi e prestiti, i crediti verso banche, ecc.
  • Attività detenute a scopo di negoziazione,
    rappresentate da titoli, da crediti e da
    contratti acquistati per scambiarli sul mercato
    traendo vantaggio dalle variazioni dei prezzi nel
    breve periodo.
  • Attività finanziarie detenute fino alla scadenza,
    costituite dai titoli di debito e dai
    finanziamenti a scadenza fissa caratterizzati da
    pagamenti prefissati o determinabili, che la
    banca ha lintenzione e la capacità di mantenere
    fino alla scadenza.
  • Attività disponibili per la vendita, categoria
    residuale che comprende le attività finanziarie
    non incluse nelle classi precedenti.

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LE PARTECIPAZIONI
  • Le partecipazioni in società controllate,
    collegate oppure soggette a controllo congiunto
    (controllo sulla gestione della partecipata in
    virtù dei diritti di voto condivisi in modo
    paritetico con un altro soggetto o in virtù di
    accordi contrattuali con altri soggetti) sono
    valutate al costo, eventualmente rettificato per
    perdite di valore.

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LA NOTA INTEGRATIVA
  • La Nota integrativa ha una funzione esplicativa
    dei valori di bilancio, in quanto completa, con
    linguaggio descrittivo, i dati quantitativi
    contenuti nei prospetti contabili, che sono
    piuttosto sintetici.
  • Essa deve inoltre fornire informazioni
    supplementari qualora quelle richieste dai
    principi contabili internazionali e dalle
    disposizioni contenute nella circolare n.262/2005
    della Banca dItalia non siano sufficienti a dare
    la rappresentazione veritiera e corretta della
    situazione patrimoniale e finanziaria
    dellimpresa e del risultato economico
    dellesercizio.
  • La Nota integrativa che risulta dallo schema
    predisposto dalla Banca dItalia ha un contenuto
    assai analitico e articolato, che dà vera
    sostanza informativa ai dati, necessariamente
    sintetici dello Stato patrimoniale e del Conto
    economico.
  • Essa si compone di nove Parti, ciascuna delle
    quali è suddivisa in Sezioni le quali illustrano
    singoli aspetti della gestione della banca
    mediante informazioni di natura sia qualitativa
    sia quantitativa costituite da voci e tabelle
    dettagliate. Essa va redatta in migliaia di euro
    tuttavia, le banche che presentano un totale
    dellattivo pari almeno a 10 miliardi di euro
    possono redigerla in milioni di euro.
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