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Title: UNIT


1
MODULO
1
UNITÀ 1.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI
ALIMENTI
2
Pag. 22Le malattie trasmesse con gli alimenti
  • La maggior parte delle malattie trasmesse con gli
    alimenti è dovuta a microrganismi e imputabile a
    carenza di igiene

3
Pag. 23Agenti biologici e modalità di
contaminazione
  • Agenti biologici
  • prioni, virus, batteri, miceti, protozoi, elminti
  • Vie di trasmissione
  • veicoli (es. aria, acqua, alimenti) o vettori
    (es. scarafaggi, mosche)
  • Tipi di contaminazione
  • primaria ? alimenti contaminati in origine
  • secondaria ? si verificano durante la lavorazione
    o preparazione dellalimento
  • La contaminazione crociata è una delle cause più
    comuni di contaminazione microbica

4
Pag. 24I prioni
  • Prioni agenti infettivi responsabili delle
    encefalopatie spongiformi
  • I prioni sono proteine difettose capaci di
    indurre tale difetto alle proteine contigue
    producendo una reazione a catena ? le proteine
    alterate si accumulano e si agglomerano nel
    cervello, che assume un aspetto spugnoso ?
    sintomi della malattia a carico del SN

5
Pag. 25Encefalopatia spongiforme bovina
  • La BSE, nota come sindrome della mucca pazza,
    si manifesta nei bovini con irritabilità,
    tremori, perdita di coordinazione muscolare
  • La BSE si trasmette per via alimentare ? le
    mucche si infettano mangiando farine di carcasse
    di animali contaminati (i prioni sono molto
    resistenti alle temperature di pastorizzazione e
    di sterilizzazione)
  • Il prione non si accumula nelle masse muscolari,
    bensì nel materiale specifico a rischio
  • cranio di bovini di età gt 12 mesi
  • milza di ovini e caprini
  • intestino di bovini di qualsiasi età
  • corpo degli animali morti
  • Il materiale specifico a rischio deve essere
    distrutto in appositi inceneritori

6
Pag. 26I virus
  • Agenti patogeni di dimensioni dellordine di nm
    (visibili solo al microscopio elettronico)
  • Possiedono
  • la capside (o parte esterna), formata da proteine
  • materiale genetico (DNA o RNA)
  • alcuni possiedono strutture per lancoraggio
  • Sono parassiti obbligati perché non possiedono
    strutture per il metabolismo
  • Allinterno della cellula ospite sfruttano le
    strutture cellulari per replicarsi

7
Pag. 27Malattie di origine virale trasmesse con
gli alimenti
  • Epatite A
  • È a trasmissione orofecale
  • Si manifesta dopo 15-50 gg di incubazione con
    febbre, nausea, malessere, ittero
  • Alimenti che possono veicolare il virus acqua,
    verdure, mitili e altri molluschi, latte crudo,
    ecc.
  • Il vaccino offre una copertura dell86
  • Epatite E
  • È a trasmissione orofecale
  • Si manifesta dopo circa 40 gg di incubazione con
    febbre, nausea, malessere, ittero
  • Può presentarsi in forma fulminante
  • Alimenti che possono veicolare il virus acqua,
    verdure, mitili e altri molluschi, latte crudo,
    ecc.
  • In Italia è rara
  • Non esiste vaccino

8
Pag. 28I batteri
  • Sono microrganismi di dimensioni dellordine di
    µm (sono visibili al microscopio ottico)
  • La cellula batterica
  • è di tipo procariota ? priva di membrana nucleare
  • possiede ribosomi, altri organuli e inclusioni
    citoplasmatiche
  • il materiale genetico è costituito da DNA ? 1
    cromosoma circolare
  • possiede membrana cellulare e parete cellulare
  • può avere ciglia o flagelli

9
Pag. 29Riproduzione, spore e tossine batteriche
  • I batteri si riproducono per scissione binaria
  • In condizioni ambientali sfavorevoli alcuni
    batteri (sporigeni) danno origine a speciali
    forme di resistenza ? spore
  • In condizioni ambientali favorevoli, le spore
    germinano e i batteri riattivano il loro
    metabolismo
  • Alcuni batteri formano sostanze tossiche ?
    tossine, che possono agire a livello
  • dellintestino ? enterotossine (es. tossina del
    Cl. perfringens)
  • del SN ? neurotossine (es. tossina del Cl.
    botulinum)

10
Pag. 30I fattori ambientali e la crescita
microbica/1
  • I microrganismi hanno bisogno di sostanze
    nutritive (H2O, sali minerali, fonti di C e N)
  • In condizioni favorevoli i batteri si
    moltiplicano ogni 20-30
  • A seconda dellintervallo di temperatura entro il
    quale riescono a moltiplicarsi si distinguono in
  • psicrofili ? 0-25 C
  • mesofili ? 20-45 C (patogeni)
  • termofili ? 45-70 C

11
Pag. 31I fattori ambientali e la crescita
microbica/2
  • I microrganismi possono svilupparsi
  • con ossigeno? aerobi
  • senza ossigeno ? anaerobi
  • con o senza ossigeno ? facoltativi
  • I microrganismi, in genere, non possono
    svilupparsi se nellacqua sono sciolte elevate
    concentrazioni di sostanze zuccherine o di sale
  • I valori critici di pH per la crescita della
    maggior parte dei microrganismi è lt 4,5 e gt 9
  • I microrganismi si sviluppano meglio al buio

12
Pag. 32Tossinfezioni alimentari
  • Tossinfezioni ? malattie causate dallingestione
    di microrganismi patogeni e/o delle loro tossine
  • Infezioni vere e proprie ? malattie causate
    dallingestione di microrganismi patogeni

La presenza di microrganismi patogeni e/o delle
loro tossine nei cibi non ne altera
necessariamente le caratteristiche organolettiche
13
Pag. 33Rischio e prevenzione delle tossinfezioni
  • Le tossinfezioni si manifestano in seguito al
    consumo di alimenti contaminati solo se i batteri
    patogeni e/o le loro tossine riescono a
    sopraffare le barriere dellorganismo umano
  • Dose infettante quantità minima di microrganismi
    necessaria per determinare la malattia. Dipende
  • dalla virulenza (potere patogeno) dellagente
    infettante
  • dalla modalità di trasmissione
  • dalle condizioni fisiologiche e di salute
    dellindividuo colpito
  • Il consumo di una quantità inferiore alla dose
    infettante può determinare lo stato di portatore
    sano
  • Periodo di incubazione intervallo di tempo che
    intercorre tra il consumo del cibo contaminato e
    il manifestarsi della malattia
  • La prevenzione delle tossinfezioni si basa
  • sul controllo degli alimenti, delle attrezzature
    e della manipolazione dei cibi
  • sulladozione di procedure mirate alla
    prevenzione
  • sul monitoraggio delle stesse procedure

14
Pag. 34Salmonellosi
  • Agenti più comuni
  • S. enteritidis
  • S. typhimurium
  • Alimenti maggiormente a rischio
  • pollame, uova, creme, latte, frutti di mare
  • Incubazione 6-72 h
  • Sintomi
  • gastroenterici, febbre

15
Pag. 35Tossinfezione da stafilococco
  • Agente S. aureus
  • La tossina è termostabile
  • Alimenti maggiormente a rischio
  • creme alluovo, maionese, latticini, gelati,
    carni, prodotti ittici
  • Incubazione 2-3 h
  • Sintomi
  • gastroenterici, abbassamento di pressione

16
Pag. 36Tossinfezione da Cl. perfringens
  • Agente Clostridium perfringens
  • Alimenti maggiormente a rischio
  • piatti a base di carne e pollame lasciati
    raffreddare lentamente a temperatura ambiente
  • Incubazione 8-22 h
  • Sintomi gastroenterici

17
Pag. 37Botulismo
  • Agente Clostridium botulinum
  • Alimenti maggiormente
  • a rischio
  • conserve casalinghe
  • insaccati artigianali
  • Incubazione 12-96 h
  • Sintomi neurologici (vertigini, emicrania,
  • disturbi visivi e della deglutizione), spesso è
    mortale

18
Pag. 38/1Tossinfezione da Bacillus cereus
  • Agente Bacillus cereus
  • Alimenti maggiormente
  • a rischio
  • piatti a base di riso o
  • patate lasciati raffred-
  • dare lentamente a temperatura ambiente
  • Si può presentare in due forme
  • diarroica (8-22 h)
  • emetica (1-5 ore)

19
Pag. 38/2Shigellosi
  • Agente Shigella dysenteriae
  • Alimenti maggiormente a rischio
  • insalate, pollame, pesci, molluschi, ecc.
  • Incubazione 1-3 gg
  • Sintomi gastroenterici,
  • feci con muco e sangue, febbre

20
Pag. 39Listeriosi
  • Agente Listeria monocytogenes
  • Alimenti maggiormente a rischio
  • latte crudo, formaggi freschi, gelati, carni e
    pollame poco cotti,
  • ortaggi, ecc.
  • Incubazione 1-2 sett.
  • Sintomi gastroenterici febbre, spossatezza

Sono particolarmente a rischio bambini, anziani e
donne gravide ? aborto
21
Pag. 40/1I funghi microscopici
  • Lieviti e muffe sono organismi eucarioti,
    eterotrofi (non compiono la fotosintesi
    clorofilliana) appartenenti al regno dei funghi
  • Sono di dimensioni microscopiche
  • Lieviti ? unicellulari
  • Muffe ? pluricellulari
  • Possono essere
  • saprofiti ? possono essere causa di alterazione
    di alimenti ma anche di intossicazioni alimentari
    (micotossine)
  • parassiti ? micosi in animali e piante

22
Pag. 40/2Lieviti
  • Ampiamente diffusi in natura (terreno, superficie
    delle piante)
  • Si riproducono per gemmazione
  • Condizioni per il loro sviluppo
  • ambiente acido (pH 3,5-4)
  • temperatura 0-45 C (optimun 30 C)
  • prediligono i glucidi semplici
  • aerobiosi. In assenza di O2, il loro metabolismo
    diventa fermentativo ? fermentazione alcolica
  • La fermentazione, se non controllata, può
    alterare gli alimenti
  • I saccaromiceti sono coltivati per le
    applicazioni nellindustria alimentare (pane,
    birra, vino)

23
Pag. 41Muffe
  • Si riproducono per spore prodotte negli sporangi
  • Condizioni per il loro sviluppo
  • pH 2,0-9,5
  • temperature ottimali
  • 15-30 C
  • aerobiosi
  • In certe condizioni ambientali alcune muffe
    producono sostanze molto tossiche (micotossine)

24
Pag. 42Le parassitosi intestinali
  • Insieme eterogeneo di malattie a trasmissione
    orofecale
  • protozoosi. Causate da protozoi (es. Giardia,
    Toxoplasma, Entamoeba)
  • elmintiasi. Causate da elminti (vermi), i quali
    possono essere platelminti (vermi piatti) o
    nematodi (vermi cilindrici)
  • Gli elminti hanno un ciclo vitale complesso, che
    si può svolgere in più ospiti
  • ospite intermedio (alberga gli stadi larvali)
  • ospite definitivo (alberga il parassita adulto)

25
Pag. 43Teniasi
  • Infestazioni dellintestino umano da parte di
    tenie (cestodi di vari m di lunghezza)
  • Nel corpo delle tenie si distinguono
  • scolice (testa)
  • proglottidi (corpo segmentato)
  • T. solium ? suino (ospite intermedio)
  • T. saginata ? bovino (ospite intermedio)
  • Luomo è lospite definitivo
  • Sintomi dellinfestazione gastroenterici,
    perdita di peso, malessere, disturbi nervosi
  • Prevenzione non consumare carni crude o poco
    cotte

26
Pag. 44/1Echinococcosi (o idatidosi)
  • Lechinococco è un cestode di piccole dimensioni
    (lunghezza lt 0,5 cm)
  • ospite definito cane, lupo
  • ospite intermedio mammifero (es. pecora)
  • Luomo è un ospite intermedio che si infesta
    accidentalmente ingerendo alimenti o acqua
    contaminati o direttamente per contatto con i
    cani
  • La larva dellechinococco si localizza negli
    organi (fegato, reni, polmoni, ecc.) e forma una
    cisti idatidea (può recare gravi danni
    allorganismo)

27
Pag. 44/2Ossiuriasi
  • Causata dal nematode Enterobius vermicularis
    (lunghezza 1 cm)
  • Luomo si infesta accidentalmente ingerendo
    alimenti o acqua contaminati con le uova del
    parassita che si schiudono nellintestino
    dellospite, dove si sviluppano e infine
    depongono le uova
  • Lintero ciclo vitale si sviluppa in un solo
    ospite
  • La parassitosi è più frequente nei bambini
  • Sintomi prurito anale, disturbi intestinali e
    nervosi

28
Pag. 45/1Trichinosi
  • Infestazione causata dal nematode Trichinella
    spiralis (lunghezza pochi mm)
  • Lintero ciclo vitale si sviluppa in un solo
    ospite (cani, gatti, maiali, cinghiali, ecc.)
  • Le larve si incistano nei muscoli avvolgendosi a
    spirale
  • Luomo si infesta consumando carne poco cotta o
    cruda
  • Sintomi
  • prima fase dellinfestazione ? disturbi
    gastroenterici seguiti da disturbi respiratori
  • seconda fase dellinfestazione ? dolori
    articolari e muscolari

29
Pag. 45/2Anisakidosi (o anisakiasi)
  • Infestazione causata dal nematode Anisakis
    simplex (lunghezza 3-4 cm)
  • Il ciclo comprende
  • ospite adulto delfini, balene, foche
  • ospite intermedio aringhe, sardine, merluzzi,
    ecc.
  • Luomo si infesta consumando pesce crudo o poco
    cotto contenente larve vive
  • Sintomi gastroenterici, possibile perforazione
    dellintestino
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