Title: Diapositiva 1
1SILSIS Pavia - Area 3 Educazione
Linguistica Educare alla usabilità
linguistica lezione 3 stefano.ras
telli_at_unipv.it
21. Il controllo della co-referenza co-referenza
(binding) i modi con i quali una cosa può
riferirsi a un'altra in un testo è una delle
cose più importanti nella lingua, uno dei campi
di studio che ha attratto più teoria la
mancanza di controllo dei meccanismi della
co-referenza rappresenta una delle cause più
frequenti della confusione espressiva, uno dei
segni più preoccupanti dell'assenza di una
redazione mentale. ma cos'è un testo?
32. Il controllo della co-referenza a.
Tangentopoli è come Caino e Abele dopo Adamo ed
Eva cè sempre il buono e il cattivo. Questa
frase di Antonio Di Pietro, pronunciata al Tg3
del 27 9 1999, può essere considerata un testo a
condizione che chi la ascolta conosca i fatti cui
il senatore si riferisce e a condizione che chi
ascolta usi queste informazioni per integrare
quei punti in cui le parole sembrano non aiutare
il processo di interpretazione b. Ma il
preservativo è un baluardo meccanico che i
giovani se lo devono mettere in testa E' solo
la conoscenza del contesto della frase -
pronunciata dall'immunologo Ferdinando Aiuti a un
convegno sull'AIDS ripreso dal Tg3 del 13/12/2000
- che ci permette di interpretarla correttamente
anche a dispetto degli errori di sintassi c. Si
avvisano i telespettatori che per il contenuto di
alcune scene la visione di questo film è
consigliata ad un pubblico adulto Questo
annuncio dato prima di un film su Rete 4 è
incompleto perché manca l'avverbio solo prima di
pubblico adulto malgrado questa dimenticanza, il
testo è perfettamente comprensibile e
perfettamente interpretabile
43. Il controllo della co-referenza Scrive il
linguista Tullio De Mauro che nella vita di tutti
i giorni quello di cui non possiamo fare a meno
non sono le parole, ma la comunicazione. Per
capire veramente la parole che vediamo o che
ascoltiamo bisogna metterle in controluce e
vederle sullo sfondo del processo di
comunicazione tra esseri umani. Questo è in
realtà quello che facciamo quotidianamente con le
parole. Ma che cosa vuol dire realmente questa
differenza tra parole in astratto e parole nella
concretezza della vita quotidiana? Ecco - ad
esempio - un famoso striscione esposto dai
tifosi romanisti nella primavera 2001 Noi al
Circo Massimo Voi massimo al circo Questo
striscione non è solo una frase questo
striscione è soprattutto un testo. Perché? Un
testo è qualcosa che esprime chiaramente non solo
il significato letterale delle parole (il
cosiddetto "referente"), ma qualcosa che esprime
anche - il significato nascosto delle parole,
l'ironia, le allusioni - chi lo scrive e perché
lo scrive - a chi si rivolge - quando e dove deve
essere letto - quali circostanze chiama in causa
senza dirle - quali altri testi simili chiama in
causa senza citarli L'insieme di queste cose si
chiama il senso delle parole
54. Il controllo della co-referenza una frase si
comprende un testo si interpreta anche
attraverso "script linguistici" e "frame
mentali" 1. Carlo fa allamore con sua moglie
due volte alla settimana. Anche Luigi 2. Carlo
porta a passeggio il suo cane tutte le sere.
Anche Luigi esempi tratti da U.Eco, Lector in
fabula, Milano, Bompiani
65. Il controllo della co-referenza spesso siamo
prigionieri di un frame mentale Un uomo e suo
figlio fecero una gita. Sullautostrada ebbero un
terribile incidente. Luomo morì sul colpo mentre
il figlio rimase gravemente ferito. IL ragazzo fu
subito portato allospedale per essere sottoposto
a un intervento chirurgico. Entrando in sala
operatoria il chirurgo disse sconvolto non
posso operare. Questo ragazzo è mio figlio. da
A.Sanford, La mente dell'uomo
76. Il controllo della co-referenza il testo è
unoccorrenza comunicativa che soddisfa sette
condizioni di testualità coesione, forma della
superficie che si basa su dipendenze
grammaticali coerenza, cioè linterazione tra le
conoscenze derivata dal testo e quelle
memorizzate dal lettore configurazione di di
concetti e relazione tra i concetti
(causa-effetto, logica temporale, scopo)? è un
nucleo comune di operazioni possibili che tutti i
lettori fanno quando leggono un
testo intenzionalità è l'atteggiamento
dellautore, il quale dal lettore viene
riconosciuto come persona che ha voluto
intenzionalmente formare un testo coesivo e
coerente capace di soddisfare le sue
intenzioni accettabilità concerne
latteggiamento del ricevente, il fatto che si
attende un testo coesivo, coerente, utile o
rilevante. E laccettazione dei fini, delle
intenzioni del discorso. Volontà di cooperare coi
fini del producente. i producenti speculano
spesso sulla disposizione allaccettazione da
parte dei riceventi proponendo dei testi che per
essere compresi necessitano di importanti
integrazioni apportate dai riceventi stessi
87. Il controllo della co-referenza informatività
la misura in cui gli elementi testuali sono
attesi o inattesi, sconosciuti o noti. In ogni
testo cè almeno un elemento impredicibile
carico informativo quasi nullo genera noia,
carico informativo eccessivo è più difficile da
elaborare situazionalità fattori che rendono un
testo rilevante per una data situazione
comunicativa, rallentare, vicinanza scuole
slow! children at play lavori in corso, la
facilità con cui gli utenti risolvono la
disambiguazione si spiega con linflusso della
situazione. La situazione decide uso e senso di
un testo la situazionalità agisce anche sui
mezzi della coesione un cartello stradale deve
essere breve. intertestualità fattori che fanno
dipendere la comprensione di un testo dalla
conoscenza di testi pregressi e già accettati in
precedenza? la rielaborazione di slogan, o la
ripresa ironica e allusiva.
98. Il controllo della co-referenza noi ci
concentriamo su uno dei meccanismi che
garantiscono la coesione (l'altro è l'inseme dei
legami frammaticali) coesione ciò che permette
alle occorrenze di avere accesso a altre
occorrenze ? garantisce la stabilità. Ci fa
capire.
109. Il controllo della co-referenza la
co-referenza linguistica "pura" (ammesso che
esista) è garantita da pro-forme nomi pieni,
pronomi e aggettivi, anafore (vangono dopo il
co-referente), catafore (vengono prima del
co-referente), sostituenti (sinonimi,
parafrasi) è possibile produrre catafore per
produrre incertezze capaci di rafforzare
linteresse del ricevente lui lamava, lui
avrebbe dato la sua vita per Anna e Anna lo aveva
appena conosciuto a una festa era Gianni, il
fratello della sua migliore amica La catafora
introduce un problema passeggero nella superficie
del testo e motiva il lettore a procedere nella
lettura ? esperimento, se il coreferente è
spostato alla fine, lattenzione del lettore si
concentra sullinizio, cioè sugli attributi di
lui, mentre tende a tralasciare (a non
ricordare) le parti più vicine al nome pieno. Il
contrario se il nome pieno è alliniziolattenzion
e dei lettori è ridistribuita. fare e così
simili cosa problemasono anche pro-forme
1110. Il controllo della co-referenza la pro-forma
riduce lo sforzo elaborativo, comunque può anche
indurre confusione e fare perdere totalmente il
beneficio Giuseppe ha visto Mario ieri e lui
gli ha parlato della partita ma spesso le nostre
conoscenze generali sulla realtà ci aiutano Un
grande albero stava nel deserto la sua età era
di almeno 1000 anni Qui ci interessano i casi in
cui la "conoscenza del mondo" non ci aiuta. I
casi in cui la disambiguazione è affidata solo a
mezzi linguistici. Un problema comune a scuola è
che la disambiguazione è affidata troppo spesso a
elementi extra-linguistici.
1211. Il controllo della co-referenza In
letteratura la mattina dopo si alza, accende
il fuoco, ordina tre scellini di focaccine, le
tosta tutte, le mangia tutte,e poi si fa saltare
le cervella ma perchè lo fecechiese il signor
Pickwick improvvisamente, perché era rimasto
fortemente colpito dal tragico epilogo della
storia ? nessuno dubbio che lo è riferito
allultimo atto della serie
1312. Il controllo della co-referenza Quello della
co-referenza è un problema linguistico
universale Mario1 sa che lui12 è troppo
vecchio per certe cose Lui1 sa che Mario2 è
troppo vecchio per certe cose Lui1 sa che
Mario1 è troppo vecchio per certe cose
1413. Il controllo della co-referenza Stefania ha
detto a Elena che non vuole che suo figlio faccia
quella fine Stefania1 ha detto a Elena2 che
non 1vuoleche il proprio figlio faccia quella
fine qui la domanda risolutrice (la domanda
giusta) è chi è che non vuole? Qual è
l'elemento che sta più in alto di tutti (che
comanda il dominio che comanda direttamente il
dominio in cui sta la pro-forma)? Stefania ha
detto a Elena che non vuole che suo figlio segua
ancora i suoi consigli sbagliati e
qui? Stefania ha risposto seccamente a Elena
che pensi a se stessa qui la domanda
risolutrice è qual è l'elemento che comanda
immediatamente? (cioè che comanda il dominio in
cui si trova la pro-forma?)
1514. Il controllo della co-referenza Stefano
sapeva che suo padre non gli avrebbe permesso di
prendere la sua macchina nuova per uscire con la
sua ragazza. Aveva già provato a parlargli per
convincerlo, usando tutte le sue tecniche
argomentative, ma tutto gli era sembrato inutile.
1615. Il controllo della co-referenza il gerundio
e le forme implicite I romani costruivano
strade, ponti e importanti opere nei territori
dei popoli che avevano assoggettato, rispettando
però sempre la loro cultura e non imponendo
la loro visione del mondo
1716. Il controllo della co-referenza il gerundio
e le forme implicite la co-referenza del
gerundio (diversamente dall'inglese e dallo
spagnolo) eccezioni all'obbligo di co-referenza
(...componendo il numero)
1817. Il controllo della co-referenza Se una frase
è composta da nuclei verbali saldi e completi, se
tutti i legami di co-referenza sono chiari ed
espliciti, se non ci sono complicazioni
inutili allora la frase probabilmente è usabile
(che non vuol dire facile)
1918. Il controllo della co-referenza Una lingua
usabile esprime chiaramente un pensiero (è un
pensiero) Mi sembra un buon obiettivo per
l'educazione linguistica in questi anni, in
questa scuola, per questi studenti.