Title: Farmaci ipolipemizzanti
1Farmaci ipolipemizzanti
2Iperlipidemie
- Ipertrigliceridemie
- Ipercolesterolemie
- Iperlipidemie miste
3Colesterolo
- Può essere nella forma libera oppure esterificato
da un acido grasso (forma altamente lipofila)
4Trigliceridi e fosfolipidi
- Esteri della glicerina con diversa
- lipofilia
5Classificazione delle iperlipidemie
Linee guida dellEuropean Atherosclerosis Society
per la classificazione delle iperlipidemie
Nelliperlipidemia mista, colesterolo totale e
trigliceridi sono entrambi elevati
6Lipoproteine
7Lipoproteine
8Caratteristiche delle lipoproteine plasmatiche
9Metabolismo dei chilomicroni e delle VLDL-LDL
- I chilomicroni vengono impoveriti di acidi grassi
liberi (FFA) tramite LPL. - I residui (remnants) sono captati dal fegato.
- Nel fegato vengono costruite le VLDL, ricche in
TG e CE, poi immesse in circolo. - Le LPL liberano acidi grassi per lutilizzo dei
tessuti. Si ottengono le IDL. - Le IDL vengono ulteriormente impoverite di FFA
dalle lipasi epatiche (HL) per dare LDL, ricche
di CE. - Le LDL vengono utilizzate dai tessuti che hanno
necessità di colesterolo. Leccesso viene
fagocitato da cellule scavenger.
10Metabolismo delle HDL
- Le lipoproteine HDL nascono come membrane vuote
dal fegato e intestino. - Captazione di colesterolo libero dai tessuti.
- Esterificazione (CE) tramite enzima
lecitinacolesterolo acil transferasi (LCAT). - Scambio CE-trigliceridi (TG) con VLDL tramite il
cholesteryl ester transfer protein (CEPT). - Captazione da parte dellepatocita.
11Metabolismo delle HDL
12Trattamento delle iperlipidemie
- Il rifornimento di lipidi da parte dellorganismo
è ripartito tra assunzione con la dieta e la
biosintesi ex novo. - Il primo trattamento delle iperlipidemie consiste
nellabbassamento della assunzione di
trigliceridi e colesterolo dalla dieta. - Nel caso di insufficienti risultati con la dieta
si può intervenire con farmaci che limitino
lassorbimento e/o la sintesi di lipidi, oppure
che ne alterino il metabolismo.
13Farmaci ipolipemizzanti
- A Farmaci per lipercolesterolemia
- Farmaci che inibiscono il riassorbimento degli
acidi biliari. Resine a scambio ionico. - Farmaci che inibiscono la biosintesi di
colesterolo. Statine. - B Farmaci per lipertrigliceridemia e
liperlipidemia mista. - Derivati dellacido fenossi isobutirrico.
Fibrati. - Derivati dellacido nicotinico.
14Acidi biliari
- Gli acidi biliari, prodotti dal fegato a partire
dal colesterolo, nella loro funzione di
emulsionanti dei grassi alimentari, subiscono un
ricircolo entero-epatico. - Il mancato riassorbimento costringe il fegato a
captare più colesterolo dal flusso ematico, per
ripristinarne il quantitativo necessario.
15Circolo enteroepatico degli acidi biliari
- La maggior parte degli acidi biliari sintetizzata
dal fegato viene recuperata attraverso la vena
porta. - Solo la piccola parte persa viene risintetizzata
a partire dal colesterolo.
16Sequestranti degli acidi biliari
- Sono resine insolubili che non attraversano la
parete intestinale. - Hanno un grande numero di cariche positive (ioni
ammonio). - Creano forti interazioni elettrostatiche con
composti carichi negativamente, come gli acidi
biliari, che vengono così trattenuti nel lume
intestinale.
17Effetti collaterali delle resine a scambio ionico
- Non essendo assorbiti danno effetti collaterali
localizzati al tratto gastrointestinale (diarrea,
stitichezza, crampi addominali, nausea e vomito). - Possono interferire con lassorbimento di
vitamine liposolubili (A, D, K) ed altri farmaci.
Può esserci la necessità di supplementare queste
vitamine e assumere gli altri farmaci 1-2 ore
prima o 4-6 ore dopo le resine. - Casi di inasprimento di trigliceridemia dovuti a
stimolazione della sintesi epatica. - Date le elevate quantità somministrate (12-24
g/die in 2-3 volte 30 prima o dopo i pasti), non
sono sempre tollerate bene dal paziente.
18Strategia combinata statine-resine
19Biosintesi del colesterolo
- Un passaggio chiave posto a monte della
biosintesi del colesterolo consiste nella
riduzione di un precursore (Idrossimetilglutaril
coenzima A, HMG-CoA) a Mevalonato. - Lenzima necessario, lHMG-CoA reduttasi è
inibito competitivamente dalle Statine.
20Inibitori HMG CoA reduttasi
- Gli inibitori dellenzima HMG CoA reduttasi sono
strutturalmente correlati al suo substrato.
21Statine
- Sono riportati alcuni composti attualmente in
uso. Sono i farmaci più utilizzari per le
ipercolesterolemie. La Cerivastatina è stata
tolta dal mercato dopo aver evidenziato
gravissimi effetti collaterali in associazione
con fibrati (caso Lipobay).
22Associazioni
- Per una elevata efficacia sono in genere
programmate terapie con associazioni di farmaci. - Lassociazione statine-sequestranti acidi biliari
è molto efficace per ridurre la concentrazione di
LDL. - Recentemente, alle statine si è associato un
nuovo composto, la Ezetimibe.
23Ezetimibe
- Lezetimibe va ad impedire lassorbimento di
colesterolo alimentare in modo selettivo (Non
inibisce lassorbimento delle vitamine come le
resine). - Tal quale, o come glucuronato, partecipa ad un
ricircolo entero-epatico, che ne aumenta la
durata di azione. - In commercio si trova in associazione con
Simvastatina.
24Effetti collaterali delle statine
- Possono dare epatotossicità , per cui occorre
monitorare la efficienza della funzionalitÃ
epatica. - Sono riportate alterazioni metaboliche a livello
muscolare, che comportano mialgia e miopatia.
Specialmente associati con fibrati, hanno
evidenziato rari casi di rabdomiolisi
(degenerazione del tessuto muscolare che ha come
conseguenza mioglobinuria e insufficienzai
renale acuta). Si consiglia di raccomandare ai
pazienti di comunicare prontamente eventuali
sintomi muscolari inspiegati durante la terapia.
25Terapia della ipertrigliceridemia e iperlipidemia
mista
- Anche leccesso di trigliceridi nel flusso
sanguigno è stato correlato ad un maggiore
rischio di patologie cardiovascolari. - Farmaci a disposizione modificano il metabolismo
e la mobilitazione degli acidi grassi
sottraendoli al tessuto ematico.
26Fibrati
- Derivati dellacido fenossi isobutirrico. Il
capostipite, clofibrato, è stato soppiantato da
diversi succedanei.
27Meccanismo dei fibrati
28Meccanismo dei fibrati
- I fibrati interagiscono tramite recettori
nucleari simili a quelli che legano gli ormoni
steroidei i PPAR (Peroxysome proliferative
activated receptors). - Lo stesso tipo di recettori sono utilizzati da
particolari acidi grassi insaturi (omega 3) di
cui sono ricchi - come trigliceridi - preparati a
base di olio di pesce. Esteri etilici di acidi
omega 3 sono disponibili in farmacia. - Lattivazione dei PPAR comporta la sintesi di
enzimi che aumentano i processi intracellulari
degradativi degli acidi grassi, e la lipolisi
delle lipoproteine VLDL (maggior sintesi di LPL).
- La minore disponibilità di acidi grassi costringe
il fegato ad un minore rilascio di VLDL.
29Effetti collaterali dei fibrati
- Sono generalmente ben tollerati. Effetti
collaterali gastrointestinali relativamente
frequenti ma modesti. - Attenzione, però, alla interazione con le
statine, come precedentemente descritto. Valgono
le stesse raccomandazioni riportate per le
statine riguardo la miolisi. - Possono potenziare gli effetti degli
anticoagulanti orali, per cui va aggiustato il
dosaggio.
30Acido nicotinico e derivati
- Lacido nicotinico (niacina) è un potente
inibitore della lipolisi del tessuto adiposo.
Aumenta anche i livelli di HDL circolante, agendo
così anche contro le ipercolesterolemie. - Alle dosi efficaci (3-6 g/die), ha effetti
secondari molto evidenti, soprattutto
vasodilatazioni cutanee, arrossamenti, prurito e
calore, a volte non tollerabili. - Lacipimox inibisce la lipolisi a dosi inferiori
(750 mg/die) ed è meglio tollerato.