Farmaci ipolipemizzanti - PowerPoint PPT Presentation

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Farmaci ipolipemizzanti

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Acido nicotinico e derivati L acido nicotinico (niacina) un potente inibitore della lipolisi del tessuto adiposo. Aumenta anche i livelli di HDL circolante, ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Farmaci ipolipemizzanti


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Farmaci ipolipemizzanti
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Iperlipidemie
  • Ipertrigliceridemie
  • Ipercolesterolemie
  • Iperlipidemie miste

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Colesterolo
  • Può essere nella forma libera oppure esterificato
    da un acido grasso (forma altamente lipofila)

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Trigliceridi e fosfolipidi
  • Esteri della glicerina con diversa
  • lipofilia

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Classificazione delle iperlipidemie
Linee guida dellEuropean Atherosclerosis Society
per la classificazione delle iperlipidemie
Nelliperlipidemia mista, colesterolo totale e
trigliceridi sono entrambi elevati
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Lipoproteine
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Lipoproteine
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Caratteristiche delle lipoproteine plasmatiche
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Metabolismo dei chilomicroni e delle VLDL-LDL
  • I chilomicroni vengono impoveriti di acidi grassi
    liberi (FFA) tramite LPL.
  • I residui (remnants) sono captati dal fegato.
  • Nel fegato vengono costruite le VLDL, ricche in
    TG e CE, poi immesse in circolo.
  • Le LPL liberano acidi grassi per lutilizzo dei
    tessuti. Si ottengono le IDL.
  • Le IDL vengono ulteriormente impoverite di FFA
    dalle lipasi epatiche (HL) per dare LDL, ricche
    di CE.
  • Le LDL vengono utilizzate dai tessuti che hanno
    necessità di colesterolo. Leccesso viene
    fagocitato da cellule scavenger.

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Metabolismo delle HDL
  • Le lipoproteine HDL nascono come membrane vuote
    dal fegato e intestino.
  • Captazione di colesterolo libero dai tessuti.
  • Esterificazione (CE) tramite enzima
    lecitinacolesterolo acil transferasi (LCAT).
  • Scambio CE-trigliceridi (TG) con VLDL tramite il
    cholesteryl ester transfer protein (CEPT).
  • Captazione da parte dellepatocita.

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Metabolismo delle HDL
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Trattamento delle iperlipidemie
  • Il rifornimento di lipidi da parte dellorganismo
    è ripartito tra assunzione con la dieta e la
    biosintesi ex novo.
  • Il primo trattamento delle iperlipidemie consiste
    nellabbassamento della assunzione di
    trigliceridi e colesterolo dalla dieta.
  • Nel caso di insufficienti risultati con la dieta
    si può intervenire con farmaci che limitino
    lassorbimento e/o la sintesi di lipidi, oppure
    che ne alterino il metabolismo.

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Farmaci ipolipemizzanti
  • A Farmaci per lipercolesterolemia
  • Farmaci che inibiscono il riassorbimento degli
    acidi biliari. Resine a scambio ionico.
  • Farmaci che inibiscono la biosintesi di
    colesterolo. Statine.
  • B Farmaci per lipertrigliceridemia e
    liperlipidemia mista.
  • Derivati dellacido fenossi isobutirrico.
    Fibrati.
  • Derivati dellacido nicotinico.

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Acidi biliari
  • Gli acidi biliari, prodotti dal fegato a partire
    dal colesterolo, nella loro funzione di
    emulsionanti dei grassi alimentari, subiscono un
    ricircolo entero-epatico.
  • Il mancato riassorbimento costringe il fegato a
    captare più colesterolo dal flusso ematico, per
    ripristinarne il quantitativo necessario.

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Circolo enteroepatico degli acidi biliari
  • La maggior parte degli acidi biliari sintetizzata
    dal fegato viene recuperata attraverso la vena
    porta.
  • Solo la piccola parte persa viene risintetizzata
    a partire dal colesterolo.

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Sequestranti degli acidi biliari
  • Sono resine insolubili che non attraversano la
    parete intestinale.
  • Hanno un grande numero di cariche positive (ioni
    ammonio).
  • Creano forti interazioni elettrostatiche con
    composti carichi negativamente, come gli acidi
    biliari, che vengono così trattenuti nel lume
    intestinale.

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Effetti collaterali delle resine a scambio ionico
  • Non essendo assorbiti danno effetti collaterali
    localizzati al tratto gastrointestinale (diarrea,
    stitichezza, crampi addominali, nausea e vomito).
  • Possono interferire con lassorbimento di
    vitamine liposolubili (A, D, K) ed altri farmaci.
    Può esserci la necessità di supplementare queste
    vitamine e assumere gli altri farmaci 1-2 ore
    prima o 4-6 ore dopo le resine.
  • Casi di inasprimento di trigliceridemia dovuti a
    stimolazione della sintesi epatica.
  • Date le elevate quantità somministrate (12-24
    g/die in 2-3 volte 30 prima o dopo i pasti), non
    sono sempre tollerate bene dal paziente.

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Strategia combinata statine-resine
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Biosintesi del colesterolo
  • Un passaggio chiave posto a monte della
    biosintesi del colesterolo consiste nella
    riduzione di un precursore (Idrossimetilglutaril
    coenzima A, HMG-CoA) a Mevalonato.
  • Lenzima necessario, lHMG-CoA reduttasi è
    inibito competitivamente dalle Statine.

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Inibitori HMG CoA reduttasi
  • Gli inibitori dellenzima HMG CoA reduttasi sono
    strutturalmente correlati al suo substrato.

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Statine
  • Sono riportati alcuni composti attualmente in
    uso. Sono i farmaci più utilizzari per le
    ipercolesterolemie. La Cerivastatina è stata
    tolta dal mercato dopo aver evidenziato
    gravissimi effetti collaterali in associazione
    con fibrati (caso Lipobay).

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Associazioni
  • Per una elevata efficacia sono in genere
    programmate terapie con associazioni di farmaci.
  • Lassociazione statine-sequestranti acidi biliari
    è molto efficace per ridurre la concentrazione di
    LDL.
  • Recentemente, alle statine si è associato un
    nuovo composto, la Ezetimibe.

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Ezetimibe
  • Lezetimibe va ad impedire lassorbimento di
    colesterolo alimentare in modo selettivo (Non
    inibisce lassorbimento delle vitamine come le
    resine).
  • Tal quale, o come glucuronato, partecipa ad un
    ricircolo entero-epatico, che ne aumenta la
    durata di azione.
  • In commercio si trova in associazione con
    Simvastatina.

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Effetti collaterali delle statine
  • Possono dare epatotossicità, per cui occorre
    monitorare la efficienza della funzionalità
    epatica.
  • Sono riportate alterazioni metaboliche a livello
    muscolare, che comportano mialgia e miopatia.
    Specialmente associati con fibrati, hanno
    evidenziato rari casi di rabdomiolisi
    (degenerazione del tessuto muscolare che ha come
    conseguenza mioglobinuria e insufficienzai
    renale acuta). Si consiglia di raccomandare ai
    pazienti di comunicare prontamente eventuali
    sintomi muscolari inspiegati durante la terapia.

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Terapia della ipertrigliceridemia e iperlipidemia
mista
  • Anche leccesso di trigliceridi nel flusso
    sanguigno è stato correlato ad un maggiore
    rischio di patologie cardiovascolari.
  • Farmaci a disposizione modificano il metabolismo
    e la mobilitazione degli acidi grassi
    sottraendoli al tessuto ematico.

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Fibrati
  • Derivati dellacido fenossi isobutirrico. Il
    capostipite, clofibrato, è stato soppiantato da
    diversi succedanei.

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Meccanismo dei fibrati
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Meccanismo dei fibrati
  • I fibrati interagiscono tramite recettori
    nucleari simili a quelli che legano gli ormoni
    steroidei i PPAR (Peroxysome proliferative
    activated receptors).
  • Lo stesso tipo di recettori sono utilizzati da
    particolari acidi grassi insaturi (omega 3) di
    cui sono ricchi - come trigliceridi - preparati a
    base di olio di pesce. Esteri etilici di acidi
    omega 3 sono disponibili in farmacia.
  • Lattivazione dei PPAR comporta la sintesi di
    enzimi che aumentano i processi intracellulari
    degradativi degli acidi grassi, e la lipolisi
    delle lipoproteine VLDL (maggior sintesi di LPL).
  • La minore disponibilità di acidi grassi costringe
    il fegato ad un minore rilascio di VLDL.

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Effetti collaterali dei fibrati
  • Sono generalmente ben tollerati. Effetti
    collaterali gastrointestinali relativamente
    frequenti ma modesti.
  • Attenzione, però, alla interazione con le
    statine, come precedentemente descritto. Valgono
    le stesse raccomandazioni riportate per le
    statine riguardo la miolisi.
  • Possono potenziare gli effetti degli
    anticoagulanti orali, per cui va aggiustato il
    dosaggio.

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Acido nicotinico e derivati
  • Lacido nicotinico (niacina) è un potente
    inibitore della lipolisi del tessuto adiposo.
    Aumenta anche i livelli di HDL circolante, agendo
    così anche contro le ipercolesterolemie.
  • Alle dosi efficaci (3-6 g/die), ha effetti
    secondari molto evidenti, soprattutto
    vasodilatazioni cutanee, arrossamenti, prurito e
    calore, a volte non tollerabili.
  • Lacipimox inibisce la lipolisi a dosi inferiori
    (750 mg/die) ed è meglio tollerato.
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