Title: Il Primo Soccorso nei luoghi di lavoro
1Il Primo Soccorso nei luoghi di lavoro
2Finalità dellintervento formativo
- Dar modo ai partecipanti di
- Sapere acquisizione delle conoscenze teoriche
indispensabili - Saper fare acquisizione di abilità manuali e di
schemi operativi - Saper essere acquisizione di un approccio
comportamentale adeguato a gestire le principali
procedure di P.S.
3Le Risorse Strategiche del P.S
- Il buon esito di un intervento di primo soccorso
è legato a - la tempestività dellintervento
- le capacità tecniche dei soccorritori
- Sulla scena di eventuali situazioni di pericolo
devono agire soccorritori adeguatamente preparati
per intervenire correttamente e tempestivamente
4La catena della sopravvivenza
- I soggetti in arresto respiratorio e/o cardiaco
hanno maggiori probabilità di sopravvivere se -
assieme al personale sanitario precocemente si
attivano sulla scena dellemergenza anche
soccorritori laici che provvedano ad - allertare immediatamente il sistema 118
- avviare il primo soccorso, iniziando la procedura
di RCP
5Obiettivi formativi
- riconoscere le situazioni di emergenza e di
urgenza - valutare la gravità del caso
- allertare il sistema di Emergenza Sanitaria
territoriale 118 - fornire un adeguato Primo Soccorso
6Normativa vigente sul Primo Soccorso aziendale
7Obblighi del datore di lavoro (DM 388/03)
- Se lazienda appartiene al gruppo A o B il datore
di lavoro mette a disposizione dei lavoratori - una cassetta di pronto soccorso
- un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare il
sistema di emergenza del S.S.N.
8Obblighi del datore di lavoro (DM 388/03)
- Se lazienda appartiene al gruppo C il datore di
lavoro mette a disposizione dei lavoratori - un pacchetto di medicazione
- un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare il
sistema di emergenza del S.S.N.
9Attrezzature minime di P.S.
- pacchetto di medicazione
- cassetta di pronto soccorso
- camera di medicazione
10Il pacchetto e la cassetta di P.S.
- Devono contenere una dotazione minima di presidi
sanitari, da integrare in base ai rischi presenti
nei luoghi di lavoro. - va costantemente assicurato - in collaborazione,
ove previsto, con il medico competente -
completezza e corretto stato duso di prodotti e
strumenti di medicazione dei presidi sanitari.
11Pacchetto di medicazione
12Cassetta di Pronto Soccorso
13Presidi di Pronto Soccorso
- I presidi di Pronto Soccorso devono essere
conservati in contenitori facilmente lavabili,
facilmente individuabili e contrassegnati con
segnaletica appropriata - Questi devono essere conservati in luogo
facilmente accessibile, al riparo dalle intemperie
14Presidi di Pronto Soccorso segnaletica
- I presidi di Pronto Soccorso devono essere
contrassegnati con segnaletica appropriata
15Aspetti medico-legali del soccorso
- Il codice penale sostiene lo stato di necessità
come sostegno allopera di soccorso - L art. 54 non punisce chi abbia commesso il
fatto per esservi stato costretto dalla necessità
di salvare se o gli altri dal pericolo attuale di
un danno grave alla persona, pericolo non da lui
volontariamente causato né altrimenti evitabile,
sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo
16Aspetti medico-legali del soccorso
- Lart. 55 prevede leccesso colposo per atti
commessi in situazioni eccedenti i limiti imposti
dalla legge, dall autorità e dalla necessità ,
per negligenza, imprudenza o imperizia.
17Aspetti medico-legali del soccorso
- L art. 593 C.P. definisce il reato di omissione
di soccorso che interessa ogni persona testimone
di un malore o infortunio e prevede sanzioni per
colui che trovando abbandonato o smarrito un
fanciullo minore di anni 10, o altra persona
incapace di provvedere a se stessa per malattia
di mente o di corpo, per vecchiaia o altra causa
omette di darne immediato avviso alle autorità
oppure trovando un corpo umano che sia o sembri
inanimato ovvero persona ferita o altrimenti in
pericolo omette di prestare lassistenza
occorrente o di darne immediato avvio
allautorità competente
18Il Primo Soccorso in azienda
- Organizzazione e gestione dellemergenza
sanitaria
19Regole Generali cosa non fare
- Mettere a repentaglio la propria vita
- lasciare linfortunato prima dellarrivo del
personale sanitario - prestare interventi superiori alle proprie
capacità - somministrare liquidi, specialmente alcool
- farsi prendere dal panico
20Regole Generali cosa fare
- esaminare linfortunato
- telefonare al 118
- praticare le prime cure
- confortare e rassicurare il paziente (se
cosciente) - mantenere la calma
- valutare la dinamica dellincidente o raccolta
delle informazioni - allontanare i curiosi
- presentarsi come addetto al P.S. e fornire
informazioni
21Compiti del Primo Soccorritore
- attivare il "Pronto Soccorso in modo adeguato
- valutare la vittima e mantenere le funzioni
vitali se queste sono alterate - arrestare una emorragia esterna
- proteggere ferite e ustioni
- preservare la vittima da eventuali ulteriori
danni - immobilizzare eventuali fratture
22Chiamare i Soccorsi - 118
- indirizzo del luogo dellevento
- numero di infortunati
- tipo di infortunio
- condizioni di salute dellinfortunato
- ATTENZIONE!!!
- Non riagganciate per primi
- Fornite un vostro recapito telefonico
- Chiedete eventuali consigli
23Raccogliere le informazioni
- Ambiente ove è occorso l'evento
- Dinamica dellevento
- Fonti di informazione disponibili
24Ambiente ove è maturato levento
- Pericoloso (incendio, crollo di edifici, sviluppo
di gas tossici) - sfavorevole o disagiato (rumore, scarsa
illuminazione, condizioni microclimatiche avverse)
25Dinamica dellincidente
- incidente automobilistico
- caduta
- incendio ed esplosione
- aggressione
- annegamento
- avvelenamento od intossicazione
- folgorazione
26Fonti di informazioni disponibili
- il/i paziente/i
- i presenti
- il luogo dell'intervento
- la dinamica dell'incidente
- le caratteristiche delle lesioni
27Spostamento e trasporto
- Si deve spostare un paziente quando
- il luogo dell'incidente è pericoloso e pone il
paziente e/o i soccorritori in pericolo di vita
(traffico incontrollato, minaccia d'incendio,
folgorazione, gas tossici) - lintervento da eseguire sulla vittima ne
richiede un diverso posizionamento
28Spostamento e trasporto
- Durante il trasporto del paziente se cè anche
soltanto il sospetto di lesione alla colonna,
questa non deve mai essere piegata né torta. La
testa, il collo, il tronco devono rimanere sempre
sullo stesso asse
29Emergenza/urgenza e gravità
30Emergenza/urgenza e gravitàesempi
31Protezione del Paziente
- da se stesso e dalla propria ansia
- dagli stress climatici
- dal contatto con sangue o fluidi biologici di
(eventuali) altri pazienti
32Autoprotezione del soccorritore
- Nella attività di primo soccorso, il soccorritore
può andare incontro a dei rischi pertanto,
effettuando tali attività deve - garantire innanzitutto la sicurezza della scena,
tutelando la propria incolumità - pensare prima di agire
33I rischi nel soccorso
- ambiente in cui si svolge il soccorso
- sangue e fluidi biologici della vittima
- condizione/comportamento della vittima
34Ambiente
- Garantire sempre la sicurezza della scena
- traffico veicolare
- incontrollato
- fuoco
- gas tossici
- pericolo di crollo
35Sangue della vittima
- Spargimento di sangue, contatto con fluidi
biologici sono possibile veicolo di malattie
infettive quali epatite B e C, AIDS - Regola Generale ogni soggetto sanguinante deve
essere considerato potenziale fonte di infezione.
In ogni contatto con soggetto sanguinante si
devono adottare le precauzioni universali
36Fluidi biologici della vittima
- contagio del soccorritore con saliva, muco ed
altri fluidi della vittima per esempio, durante
la respirazione artificiale
37Mezzi barriera
- guanti monouso
- visiera paraschizzi
- pocket mask
38Guanti monouso
39Guanti monouso
- Dopo il loro utilizzo si sfilano afferrandoli dal
lembo libero allaltezza del polso
40Visiera paraschizzi
41Pocket mask
42Comportamento della vittima
- Psicosi in fase acuta
- convulsioni
- chiusura repentina della bocca durante la manovra
di apertura delle vie aeree - fasi iniziali dellannegamento
- agitazione psicomotoria
- intossicazione o avvelenamento
- respirazione artificiale della vittima
- spostamento o trasporto di un paziente
43 Protezione della vittima
- Nel soccorrere più feriti, per evitare che Si
contagino a vicenda - non toccare con i guanti sporchi di sangue i
soggetti soccorsi - cambiare i guanti quando si assistono soggetti
diversi
44Anatomia e fisiologia dellapparato
cardiovascolare
45Anatomia del cuore
- Il cuore è un organo muscolare cavo, situato al
centro del torace - E costituito da quattro cavità, due superiori
(gli atri) e due inferiori (i ventricoli) - Il cuore è nutrito dalle arterie coronarie, che
si dipartono dalla radice dellarteria aorta e
circondano il cuore come una corona
46Limmagine radiografica del cuore
Aorta
Ventricolo destro
Ventricolo sinistro
47Fisiologia del cuore
- Funziona come una pompa premente ed aspirante con
lo scopo di inviare il sangue a tutti gli organi
ed i tessuti del corpo - Nella sistole, fase del ciclo cardiaco in cui
il cuore si contrae, invia il sangue ai tessuti - Nella diastole, fase del ciclo cardiaco in cui
il cuore si rilascia, richiama il sangue dai
tessuti
48Fisiologia del cuore
- La piccola circolazione (o circolazione
polmonare) inizia dunque nel ventricolo destro e
finisce nellatrio sinistro essa ha la funzione
di ossigenare il sangue. - La grande circolazione (o circolazione sistemica)
inizia invece nel ventricolo sinistro e termina
nellatrio destro essa è finalizzata alla
ossigenazione degli organi e dei tessuti.
piccola e grande circolazione
49Apparato cardiocircolatorio
50Piccola e grande circolazione
VENTR. DESTRO
ATRIO DESTRO
ORGANI
ATRIO SINISTRO
VENTR. SINISTRO
POLMONE
51Anatomia e fisiologia dei vasi sanguigni
- Il sangue circola nel nostro organismo attraverso
i vasi sanguigni - Essi vengono distinti in arterie, vene e
capillari (arteriosi e venosi) - Le arterie hanno una parete molto resistente
esse portano sangue ossigenato dal cuore in
periferia
52Anatomia e fisiologia dei vasi sanguigni
- Le vene portano sangue già utilizzato dai tessuti
al cuore - Nei capillari avviene lo scambio di ossigeno ed
anidride carbonica tra sangue e tessuti
TESSUTI
Sangue
O2
CO2
53Anatomia e fisiologia dei vasi sanguigni
- Il sangue circola nel nostro organismo attraverso
i vasi sanguigni - Essi vengono distinti in arterie, vene e
capillari (arteriosi e venosi) - Le arterie hanno una parete molto resistente
esse portano sangue ossigenato dal cuore in
periferia
54Vasi sanguigni
55Anatomia e fisiologia dellapparato respiratorio
56Sistema respiratorio
- Il sistema respiratorio ha la funzione di
garantire gli scambi gassosi con laria esterna - Esso è costituito da un complesso sistema
anatomico, rappresentato da naso, bocca, laringe,
trachea, bronchi, polmoni - I polmoni sono contenuti allinterno della gabbia
toracica, avvolti e protetti da un foglietto
chiamato pleura - Laria viene introdotta allinterno dei polmoni
attraverso il naso e la bocca, attraversando il
laringe e la trachea
57Sistema respiratorio
- La trachea si divide in due bronchi (il bronco
destro ed il bronco sinistro) che portano laria
nei due polmoni - I due bronchi principali si dividono in bronchi
di dimensioni via via inferiori, sino ad
ottenere sacche terminali gli alveoli polmonari
58Sistema respiratorio
- Allinterno degli alveoli polmonari, la cui
parete è estremamente sottile, avvengono gli
scambi gassosi laria ambiente cede ossigeno al
sangue alveolare, il sangue alveolare cede
anidride carbonica allaria ambiente
59Il ricambio di ossigeno
60Sistema respiratorio
- Lingresso dellaria nei polmoni avviene mediante
linspirazione, mentre la fuoriuscita della
stessa dai polmoni avviene mediante la
espirazione - La respirazione serve ad ossigenare tutti gli
organo ed apparati - I movimenti respiratori sono involontari
- In stato di riposo sono sufficienti 10 -15
respirazioni al minuto - 0.5 litri volume a riposo di una respirazione
61Sistema respiratorio
- Questi due movimenti sono regolati da centri
nervosi posti nella porzione di cervello situata
alla base del cranio detta bulbo e sono
garantiti dal funzionamento dei muscoli
intercostali, del collo e del muscolo diaframma - La lesione dei centri bulbari causa un blocco dei
muscoli respiratori - La paralisi dei muscoli intercostali e del
diaframma blocca i movimenti della gabbia
toracica, impedendo gli scambi gassosi alla base
della respirazione
62Lapparato osteo-muscolare
63Apparato osteo-muscolare
- È composto da ossa ( circa 300) tenute insieme
da articolazioni e mosse da muscoli ( oltre 600)
collegati alle ossa ed alle articolazioni tramite
tendini - Ha funzione di impalcatura movimento e
protezione del corpo
64Apparato osteo-muscolare
- La funzione protettiva
- Riguarda soprattutto il sistema nervoso
- Encefalo
- Midollo spinale
65Il sistema scheletrico
66Gabbia toracica
67Articolazione scapolo-omerale
68Le articolazioni
69Il femore
70Sistema muscolare
71Principali sindromi di interesse medico
72Cosè il diabete?
- A causa di unalterazione del metabolismo, gli
zuccheri si accumulano nel sangue (iperglicemia)
senza esser utilizzati dallorganismo - Valori molto elevati o troppo bassi della
glicemia in circolo provocano disturbi della
coscienza, fino al coma
73Malessere nel diabetico
- Va sempre sospettato un malessere in diabetico
quando si manifestano - disturbi della coscienza (agitazione, sonnolenza)
- perdita di coscienza, coma
74Che fare
- Per sapere se il paziente soccorso sia
effettivamente diabetico occorre - interrogare parenti o conoscenti
- cercare documenti o medagliette su cui sia
segnalata tale condizione
75La regola del glucosio per tutti
- In un soggetto diabetico accertato in coma, nel
dubbio ipoglicemia? iperglicemia? applicare
la regola del - GLUCOSIO PER TUTTI
- nel coma iperglicemico lo zucchero non peggiora
di molto la situazione - nel coma ipoglicemico il soggetto ne ha un
immediato beneficio
76Emergenza diabetica
- Soggetto cosciente
- somministrare zucchero (acqua e zucchero, succo
darancia, ecc.) - chiamare i soccorsi (118)
- Soggetto non cosciente
- chiamare i soccorsi (118)
- somministrare un pizzico di zucchero sotto la
lingua - valutare respiro e polso e, se presenti, porre il
paziente in posizione laterale di sicurezza
77Disturbi iniziali della coscienza
- I disturbi iniziali della coscienza sono
- la lipotimia
- la sincope
78Lipotimia
- Ottundimento transitorio del sensorio senza
perdita di coscienza, le cause più comuni - stress emotivo, forti dolori
- soggiorno in ambienti eccessivamente affollati o
surriscaldati - cambiamenti di postura troppo bruschi
- abbassamento della pressione arteriosa
79Sintomi
- vertigini
- Nausea
- fiacchezza, soprattutto alle gambe
- stordimento, ronzii, disturbo della vista
- può esserci pallore e sudorazione
- sensazione di mancamento imminente
80Primo Soccorso
- È sufficiente collocare il soggettoin posizione
che favorisca lafflusso di sangue al cervello - Distendere linfortunato sul piano (pavimento,
tavolo) con le gambe in alto (posizione
antishock) - Slacciare i vestiti troppo stretti (cinta,
cravatta, camicia) - Non permettere al soggetto di alzarsi alla
ripresa dei sensi (almeno 5- 10 minuti)
81Sincope
- Perdita o alterazione dello stato di coscienza di
breve durata - A fiacchezza, stordimento e disturbi correlati si
associano - impossibilità a mantenere la stazione eretta
- perdita di coscienza che regredisce sotto stimoli
verbali e tattili
82Cosa fare nei casi più gravi
- Mettere il soggetto in posizione antishock
- farlo distendere per terra
- sollevargli le gambe sulla testa
- In caso di persistenza del malessere chiamare
il 118 per il ricovero
83Shock
- Lo shock è una grave alterazione dei meccanismi
della circolazione del sangue e del metabolismo
dellorganismo provocata da una ridotta
irrorazione degli organi vitali
84Fisiopatologia dello shock
- I segni iniziali di shock, soprattutto quelli
legati allalterazione della coscienza, dipendono
dai deficit dirrorazione degli organi e dei
tessuti, soprattutto del cervello, che fra tutti
è lorgano più sensibile allo scarso afflusso di
sangue ed ossigeno ai tessuti
85Cause di shock
- Diminuzione volume del sangue (emorragie,
diarrea, vomito, ustioni gt15) - Vasodilatazione-vasocstrizione (caldo, freddo,
paura, trauma, shock anafilattico) - Arresto cardiaco, infarto
86Segni/Sintomi di shock
- Pallore e poi cianosi delle estremità
- (volto, labbra, naso, orecchie, mani, piedi)
- cute delle estremità fredda al tatto
- respiro frequente e corto
- polso rapido ( gt120 battiti al minuto) e
difficile da palpare - abbassamento della pressione arteriosa (lt60 mmhg)
- alterazione della coscienza, fino al coma
87Trattamento dello shock
- Valutare, in sequenza coscienza, respiro, polso,
emorragie evidenti, colore e calore cutanei e poi
trattare il soggetto, se è in shock - tamponando le emorragie esterne se presenti
- ponendolo in posizione antishock
- coprendolo con un metallina (coperta isotermica)
- Somministrare ossigeno
88Convulsioni
- Contrazioni muscolari improvvise ed involontarie,
provocate da unalterazione dellattività
cerebrale possono - interessare singoli gruppi di muscoli
- interessare tutto il corpo
- essere accompagnate da perdita di urine e feci
- si accompagneranno a perdita di coscienza
improvvisa
89Fasi delle convulsioni
- Un attacco convulsivo presenta 3 fasi
- Fase tonica irrigidimento del corpo per circa 30
sec. (a volte con morsicatura della lingua) e
perdita di coscienza - Fase clonica movimenti involontari violenti,
schiuma alla bocca, cianosi di viso e labbra - Fase post critica incoscienza, respiro rumoroso,
cefalea al risveglio
90Cosa fare
- Nelle prime fasi tonica e clonica
- adagiare il paziente sul pavimento
- evitare che involontariamente si ferisca
- nella fase post-critica controllare che non vi
siano corpi estranei o ostruzioni delle prime
vie respiratorie - per prudenza allertare il 118 dellesordio della
crisi ed attendere disposizioni
91Colpo di sole - Colpo di calore
92Colpo di sole
- È causato da esposizione diretta dellorganismo
al sole, con conseguente vasodilatazione dei vasi
cerebrali - Sintomi iniziali mal di testa violento,
fotofobia, nausea, vomito, crampi, possibile
svenimento - Altri sintomi rigidità nucale, allucinazioni e
coma
93Trattamento colpo di sole
- Condotta la vittima in ambiente fresco, ventilato
e poco illuminato o, almeno, al riparo dal sole - sdraiarla e raffreddare la fronte con impacchi
freddi (borsa del ghiaccio) - se è cosciente, dargli da bere acqua
- se perde coscienza
- chiamare il 118
- controllare le funzioni vitali e, se è
necessario, sostenere respirazione e circolazione
94Colpo di calore
- Per la permanenza in ambienti eccessivamente
caldi si produce uneccessiva sudorazione che può
dare un collasso ipotensivo - Sintomi malessere con pelle fredda, pallida ed
umida, ipotensione, nausea, vomito, svenimento
95Trattamento del colpo di calore
- Condotta la vittima in un ambiente fresco,
ventilato o, comunque, al riparo dal caldo - sdraiarlo e coprirlo con coperte e/o abiti
asciutti - se è cosciente, dargli da bere acqua
- se perde coscienza
- chiamare il 118
- controllare le funzioni vitali
- valutare se è necessario sostenere respirazione e
circolazione
96Importante!
- NON dare da bere alcolici
- NON applicare il ghiaccio
97Congelamento e assideramento
98Congelamento
- È una lesione simile a quella delle ustioni,
generalmente localizzata alle estremità del
corpo, causata da esposizione diretta
dellorganismo al freddo (atmosferico o
artificiale).
99Segni di congelamento
100Trattamento
- chiamare i soccorsi
- invitare il paziente a muovere larto colpito
- metterlo in posizione sdraiata
- rimuovere abiti e calzature troppo strette
- coprire la parte con coperte e/o abiti asciutti
(senza stringere) - tenere la vittima in un ambiente caldo
101Cosa non fare
- NON
- applicare sulla parte fonti di calore
- somministrare alcolici
- rompere le bolle
102Assideramento
- È quella condizione in cui lesposizione
dellorganismo a basse temperature determina un
crollo della temperatura corporea sotto i 35 C
103Segni dassideramento
104Valutazione della gravità
- Ipotermia lieve brividi, intorpidimento o
sonnolenza - Ipotermia grave rallentamento della respirazione
e del battito cardiaco, con deficit visivo,
incoordinazione motoria, sonnolenza - Ipotermia molto grave perdita di coscienza,
possibile arresto cardiaco e respiratorio
105Trattamento dellipotermia lieve
- chiamare i soccorsi
- condurre la vittima in un ambiente caldo e
asciutto e, comunque, al riparo dal freddo - metterla in posizione sdraiata
- togliere gli abiti bagnati
- coprirla con coperte e/o abiti asciutti
- non riscaldare troppo velocemente il paziente
iniziare riscaldando le parti centrali del
corpo - non dare da bere alcolici
106Trattamento dellipotermia grave
- chiamare i soccorsi
- trattare i pazienti con la massima cautela
- condurre la vittima in un ambiente caldo e
asciutto, comunque, al riparo dal freddo - metterlo in posizione sdraiata e avvolgergli
intorno delle coperte e/o abiti asciutti - non tentare di riscaldare il paziente
- non dare da bere alcolici
107Trattamento dell ipotermia molto grave
- chiamare i soccorsi
- trattare i pazienti con la massima cautela
- condurre la vittima in un ambiente caldo e
asciutto e, comunque, al riparo dal freddo - metterlo in posizione sdraiata non tentare di
riscaldare il paziente - non dare da bere alcolici
- in caso di arresto cardiaco e respiratorio,
avviare le manovre di RCP
108Il dolore cardiaco
109Il dolore cardiaco (Angina Pectoris)
- Dolore che insorge dietro lo sterno e si irradia
- al collo ed alla mandibola
- alla parete superiore della schiena
- agli arti superiori
- alla parte centrale superiore delladdome
110Il dolore cardiaco (Angina Pectoris)
- Quando si deve sospettare che un dolore toracico
possa avere origine cardiaca? - può comparire sotto sforzo o in seguito ad una
forte emozione - dura 3-5 minuti, non secondi
- si manifesta con un senso di oppressione
111Può essere accompagnato da
- sudorazione (importantissimo!)
- nausea
- respiro corto
- frequenza cardiaca aumentata
- pressione arteriosa alterata
- il soggetto rimane, di solito immobile
112Cause del dolore cardiaco
- Allorigine del dolore cardiaco è
uninsufficiente apporto di sangue ossigenato al
cuore anche alcuni fattori predisponenti ne
favoriscono linsorgenza
113Cosa fare in attesa del 118
- Dopo aver chiamato il 118
- mettere il soggetto in condizioni di riposo
- liberarlo da indumenti stretti
- Tranquillizzarlo e chiedergli se
- ha già avuto in passato episodi simili
- assume farmaci per il cuore (se li ha con sè,
aiutarlo ad assumerli)
114Infarto del Miocardio
- E molto simile allangina, tuttavia ci sono
delle differenze molto importanti - Agitazione, ansietà, irritabilità, angoscia
- Il dolore dura più di 30 minuti
- Sensazione di morte imminente
- Difficoltà respiratoria (fame daria)
- Svenimenti, perdita di coscienza
- Sudorazione fredda
115Infarto del miocardio primo soccorso
- Soggetto incosciente
- Chiamare il 118
- Allentare gli abiti che costringono il paziente
- Aprire e mantenere pervie le vie aeree
- RCP
- Soggetto cosciente
- Comportarsi come in caso di angina
116La crisi asmatica
117Crisi Asmatica
- Sindrome caratterizzata da episodi ricorrenti di
ostruzione bronchiale che provocano - Difficoltà a respirare
- Fischi sibilanti durante lespirazione
- Tosse
- cianosi
118Cause della crisi asmatica
- Allergie
- Aria fredda ed umida
- Sforzo fisico
- farmaci
- Infezioni delle vie respiratori
119Crisi Asmatica primo soccorso
- Chiamare il 118
- Tranquillizzare il malato
- Far assumere una posizione semiseduta
- Dare ossigeno
120Intossicazioni
121Intossicazione
- Si definisce avvelenamento o intossicazione una
condizione patologica sistemica (che interessa
cioè lintero organismo), sovente molto grave,
indotta dallassorbimento di sostanze che per le
proprietà chimiche o fisico-chimiche possono
compromettere più o meno gravemente l'integrità e
la funzionalità dellorganismo
122Modalità di penetrazione dei tossici
- Avviene attraverso varie vie
- per ingestione
- per inalazione
- per contato con la cute e le mucose
123Segni dintossicazione
- Variano notevolmente in base
- al tipo di sostanza
- alla via di penetrazione del tossico
nellorganismo - Generalmente i quadri clinici peggiorano in un
tempo molto breve dallavvelenamento
124Segni più comuni
- Segni iniziali
- mancanza di forza e malessere
- mal di testa
- nausea e vomito
- crampi addominal
- .. Altri segni
- capogiro e vertigine
- sonnolenza
- confusione mentale
- convulsioni
125Trattamento dellavvelenamento
- In caso dintossicazione consultare sempre le
schede tecniche e di sicurezza dei prodotti
utilizzati - Il primo soccorso varia
- da sostanza a sostanza
- in base alla via di penetrazione
126Trattamento principi generali
- Controllare le funzioni vitali e, se sono
alterate, sostenerle - individuare lagente intossicante
- mettersi in contatto con un centro antiveleni
- avviare la rimozione delle sostanze tossiche
127Autoprotezione del soccorritore
- La scena di unintossicazione occupazionale può
porre a repentaglio la sicurezza del
soccorritore, che deve dunque opportunamente
proteggersi con gli appositi dispositivi di
protezione individuale - Per procedere ad uneventuale RCP, pulire la cute
contaminata ed utilizzare una pocket mask.
128Intossicazione per ingestione
- Sostanze tossiche ingerite
- Composti industriali
- Pesticidi
- Medicinali
- Prodotti petroliferi
129Incidente da ingestione trattamento
- chiamare immediatamente il Centro Antiveleni
- riferire sul primo trattamento
- Controllare le funzioni vitali e, se necessario,
sostenerle - raccogliere informazioni sul prodotto ingerito
- acquisire la scheda tecnica o letichetta
- porre linfortunato in posizione favorente
lemissione del tossico con il vomito - Non indurre il vomito se la sostanza è Acida,
Alcalina Prodotto petrolifero (ES ammoniaca,
candeggina, cherosene, benzina)
130Intossicazione da inalazione
- Allontanare il paziente dal pericolo portandolo
in luogo aerato - chiamare immediatamente il Centro Antiveleni
- garantire la pervietà delle vie aeree
- se privo di coscienza, porre linfortunato in
posizione laterale di sicurezza - rimuovere gli abiti contaminati
131Intossicazione da contatto
- Allontanare il paziente dal pericolo portandolo
in luogo aerato - chiamare immediatamente il Centro Antiveleni
- rimuovere gli abiti contaminati
- lavare abbondantemente con acqua la zona di cute
contaminata
132Ustioni e lesioni da elettricità
133Definizione di ustione
- Lesione della pelle indotta da agenti di varia
natura dotati di energia lesiva superiore alle
capacità difensive della barriera cutanea
134Cause delle ustioni
- Le ustioni possono esser causate da 4 diversi
tipi di agenti, che sono attivati da differenti
fonti e provocano distinte categorie di danno
135Gravità del danno
- La gravità delle lesioni dipende da
- la temperatura dellagente ustionante
- il tempo di applicazione
- il suo calore specifico
136Criteri di valutazione
- I parametri di valutazione sono
- la profondità
- lestensione
- altri fattori di criticità
137Ustione di primo grado
- Lustione di 1 grado di caratterizza per
- leritema cutaneo
- Ledema cutaneo
138Ustione di secondo grado
- La caratteristica dellustione di 2 grado è -
oltre alleritema e alledema - la presenza di
flittene (bolle)
139Ustione di terzo grado
- Le caratteristiche sono
- il colorito bianco avorio o brunastro delle
lesioni - la consistenza molliccia o dura dello spessore
sottostante - la perdita locale della sensibilità dolorosa
140Valutazione dellestensione
- Secondo la regola del 9
- nelladulto è possibile dividere il corpo in aree
corrispondenti a circa il 9 della sua superficie - la somma di queste aree copre il 99 del corpo
- il rimanente 1 è rappresentato dalla regione
genitale
141Altri fattori critici
- Altri fattori critici che sono
- fonte diversa da quella termica
- localizzazione del danno in aree critiche (volto,
mani, piedi,) - età del paziente
- preesistenza deventuali malattie
142Fonte diversa da quella termica
- lesioni lievi da radiazioni ionizzanti sono
indice desposizione ad un agente molto più
pericoloso di quello termico - nelle causticazioni lagente
- rimane sulla pelle e prosegue la sua azione a
lungo - penetra in circolo ematico e produce un effetto
tossico a distanza - le ustioni elettriche da alto voltaggio vanno
sempre considerati come eventi ad alto rischio
143Valutazione della gravità di unustione
- In base a grado, estensione ed altri criteri di
criticità, la gravità di unustione si
distribuisce su tre livelli di criticità
144Cosa fare
- Verificare la sicurezza della scena
- allontanare al più presto dalla fonte di calore
soccorritore ed ustionato soffocare eventuali
focolai accesi sul corpo con una coperta - chiamare i soccorsi
- Sciacquare lustione sotto lacqua fredda(nelle
ustioni localizzate) - medicare la cute ustionata
- medicare le ferite
- monitorare le funzioni vitali
145Cosa evitare
- non rimuovere gli abiti, se sono appiccicati
alla pelle - non bucare le flittene
- non utilizzare polveri né pomate
- non utilizzare acqua troppo fredda né ghiaccio
nelle ustioni estese
146Primo soccorso delle causticazioni
- Verificare la sicurezza della scena e chiamare i
soccorsi specializzati - allontanare immediatamente lagente chimico
(lavare con acqua tranne per la calce,fenolo,
fluoruro di idrogeno) - coprire le zone di cute scoperta con garze
sterili o teli puliti - monitorare ed eventualmente sostenere le funzioni
vitali della vittima
147Lesioni da elettricità
148Caratteristiche epidemiologiche
- eventi relativamente rari, ma con conseguenze
spesso gravi - colpiscono tutte le età, specialmente i soggetti
in età lavorativa
149il rischio e ubiquitario
- Rischio professionale
- Rischio in ambiente domestico
- Rischio per fattori meteorologici
150Effetti della corrente elettrica
- effetto termicola corrente elettrica riscalda il
corpo che attraversa - effetto chimicola corrente elettrica provoca la
dissociazione chimica delle soluzioni
elettrolitiche - effetto magnetico la corrente elettrica crea un
campo magnetico intorno al corpo che attraversa
151Variabili in gioco
- Gli effetti fisiopatologici sullorganismo
vivente sono in relazione a - resistenza del corpo umano
- fattori fisici della corrente
- altri fattori
152Resistenza del corpo umano
- una volta a contatto col corpo umano, la corrente
percorre tutte le vie con minore resistenza e
così in un baleno attraversa i tessuti - il sangue è un ottimo conduttore, seguito da
tessuto muscolare e organi parenchimali - tessuto adiposo ed osseo offrono una notevole
resistenza al passaggio della corrente
153Resistenza della barriera cutanea
- La resistenza della pelle asciutta è molto
elevata - Se la pelle è umida o bagnata, la resistenza
diminuisce notevolmente - La sudorazione aumenta la conduttività della
corrente
154Fattori fisici della corrente
- TIPO
- corrente alternata più pericolosa di quella
continua - basse frequenze sono più pericolose rispetto alle
alte - INTENSITA
- TENSIONE (correnti ad altissima tensione causano
carbonizzazione della vittima)
155Altri fattori
- MODALITA DEL CONTATTO
- DURATA DEL PASSAGGIO TETANIZZAZIONE DEI MUSCOLI
- VIA SEGUITA ATTRAVERSO IL CORPO
156Passaggio da un braccio allaltro
- Il passaggio della corrente da un braccio
allaltro è uno dei percorsi più pericolosi
157Morte da folgorazione
158Effetti della corrente elettrica
- LE ALTE TENSIONI determinano ustioni di III
grado, con difficoltà di guarigione - LE BASSE E MEDIE TENSIONI inducono danni più
localizzati e si presentano nei punti di entrata
e di uscita della corrente nel punto di entrata,
riproducendo la forma del conduttore (marchio
elettrico)
159Intervento
- Tensioni inferiori a 1.000 Volts
- togliere la corrente
- se non è possibile, staccare la vittima
dallelemento in tensione, isolandosi
adeguatamente e senza toccare direttamente la
vittima (tubi di gomma, bastoni di legno o
cinture di cuoio dal terreno dovrà isolarsi
ponendosi su una superficie di gomma o di legno
asciutto. ) - valutare le funzioni vitali e se è il caso,
sostenerle - coprire le ferite da ustione con garze sterili e
fasciarle
160Intervento
- Tensioni superiori a 1.000 Volts
- non avvicinarsi allelemento in tensione prima di
avere interrotto la corrente (arco voltaico!!!) - soccorrere il folgorato, valutare le funzioni
vitali e, se è il caso, sostenerle - medicare le ustioni con garze sterili e coprirle
con fasce
161Morte apparente
- In ogni caso di folgorazione il soggetto in
arresto cardiaco va sempre rianimato in quanto
la morte è sempre preceduta da un periodo più o
meno breve di morte apparente che si può
efficacemente contrastare
162Ferite cutanee e mucose
163Ferite
164Ferite
- Le ferite (cutanee e mucose) sono lesioni
traumatiche caratterizzate dalla perdita
dellintegrità (lesione di continuità) di cute o
mucose ed eventualmente dei tessuti sottostanti.
165Tipi di ferite
166Ferita superficiale trattamento
- Seguire le seguenti fasi Indossando guanti di
gomma sterile - esposizione
- pulizia
- disinfezione
- Medicazione
167Esposizione e pulizia
- Assicurarsi dindossare guanti di gomma sterile
- esposizione scoprire subito la ferita
- pulizia lavarla con acqua corrente
- usare il sapone per rimuovere impurità presenti
- corpi estranei di grandi dimensioni non devono
essere asportati per il pericolo di emorragie - rimuovere con una pinzetta eventuali frammenti
incuneati nei tessuti
168Disinfezione
- Disinfezione disinfettare soltanto con soluzione
antisettica - non usare - per gli inconvenienti che determinano
- ovatta, alcol, polvere antibiotica
169Medicazione
- Medicazione coprire la ferita con garze sterili
o altro materiale sterile per - prevenire uninfezione
- arrestare lemorragia
170Medicazione
- Fasciare con bende - non è necessario che siano
sterili - per tenere a posto la medicazione. - Se continua il sanguinamento
- sollevare larto
- aggiungere unaltra fasciatura
- applicare ghiaccio o pacco refrigerante
- Importante! Controllare la regolarità
- della vaccinazione antitetanica
171Ferita profonda delle estremità
- Una ferita profonda agli arti o del collo può
produrre una lesione arteriosa (getto abbondante
rosso vivo intermittente) in questi casi occorre
avviare il - trattamento prioritario dellemorragia!
172Trattamento
- Ferita profonda delle estremità
- evitare con mezzi barriera (guanti monouso
visiera paraschizzi) il contatto col sangue - sdraiare a terra linfortunato in posizione
antishock - esporre la ferita scoprendola
- tamponare lemorragia, premendo con forza
- avvisare il 118 che è atto unemorragia arteriosa
- con lemorragia sotto controllo pulire,
disinfettare, medicare la ferita
173Emorragie
174Classificazione
175Emorragie esterne
- Si intende per emorragia esterna la perdita di
sangue allesterno dellorganismo
176Emorragie interne
Sono versamenti di sangue confinati allinterno
del corpo.
177Emorragie interne
- Sono versamenti di sangue confinati allinterno
del corpo. - se il sangue si versa in una cavità naturale
forma una sacca ematica - se il sangue si versa nello spessore di un
tessuto o tra strati di diversi tessuti forma un
ematoma
178Emorragie esteriorizzate
- Sono emorragie che avvengono allinterno di
cavità collegate con lesterno (tubo digerente,
vie respiratorie, vie urinarie, orecchio, naso)
179Epistassi
- Lepistassi è la fuoriuscita di sangue dal naso
- per tamponarla il paziente viene invitato
- a sedersi con la testa piegata in avanti
- a stringere le narici tra pollice ed indice
180Emorragie arteriose
- Indotte dalla fuoriuscita di sangue dalle arterie
- Il sangue zampilla
- fuoriesce a fiotti intermittenti in maniera
sincrona con i battiti del cuore - sprizza lontano della lesione
- i bordi della ferita sono puliti
- il sanguinamento è imponente e produce un rapido
dissanguamento
181Emorragie venose
- Causate dalla fuoriuscita di sangue dalle vene
- Il sangue scorre, sgorga lentamente con flusso
costante - i bordi della ferita sono sporchi
182Emorragie capillari
- Il sangue dai capillari
- il sangue fuoriesce in piccole quantità,
lentamente - non sono mai gravi
183Emorragie esterne come intervenire
184Emorragie esterne come intervenire
- Pressione diretta sul punto di lesione
- Sollevamento (di un arto)
- Compressione dellarteria a monte
- applicazione del laccio emostatico
185Pressione diretta
1
- sdraiare il ferito innanzitutto
- infilare i guanti di gomma da chirurgo
- tamponare lemorragia con un pacchetto di garza
sterile si comprime energicamente sul punto di
sanguinamento per favorire lemostasi - fasciare la ferita con un bendaggio compressivo
186Sollevamento (dellarto)
2
- Se il tamponare lemorragia non è stato
sufficientemente efficace si aggiunge il
sollevamento dellarto - la manovra ostacola la fuoriuscita di sangue
grazie alla forza di gravità
187Compressione a distanza
3
- Se il tamponamento combinato al sollevamento
dellarto non arrestano lo stillicidio, si passa
alla compressione dei punti di compressione
specifici a monte del punto di emorragia
(compressione a distanza)
188Punti di compressione
189Punti di compressione
190Il laccio emostatico
4
- Va posizionato
- solo nei casi di effettiva necessità
- a monte del punto di emorragia (in un punto
compreso tra la ferita ed il cuore) - può essere utilizzato solo per emorragie degli
arti
191Il laccio emostatico
- larghezza di almeno 5 - 7 cm
- materiale morbido
- struttura piatta, tale da non danneggiare i
tessuti
192Un laccio emostatico di fortuna
- bracciale dello sfigmomanometro a 150 mmHg di
pressione - qualsiasi nastro largo e piatto (cravatta, calza)
193Uso del laccio emostatico
- ATTENZIONE! luso del laccio è molto rischioso
per larresto dirrorazione nei tessuti a valle - impiegare il laccio solo in casi estremi! in
particolare con - emorragia irrefrenabile
- fratture esposte
- amputazioni
194Procedura dimpiego del laccio
- Porre il laccio a monte del punto di emorragia
- Scrivere lora di applicazione del laccio su
unarea di pelle del paziente immediatamente e
completamente visibile - Non rimuovere mai il laccio, ma attendere
larrivo del personale demergenza
195Attendendo i soccorsi
- Porre lemorragico
- isolato dal pavimento e ben coperto
- lasciare scoperto soltanto larto ove è stato
applicato il laccio - se possibile, in posizione antishock
196Emorragie interne
- Sono emorragie che avvengono allinterno di
cavità chiuse (addome, torace, etc.) - Sono difficilmente individuabili
- Seguono traumi cranici, addominali, toracici, ecc.
197Come intervenire
- Con un sospetto demorragia interna occorre
chiamare subito il 118 e - in attesa dellarrivo
dellambulanza - trattare lo shock emorragico - distendendo il paziente in posizione antishock
- coprendolo con la coperta isotermica
- impedendogli di bere, anche se ha sete
- le bevande in genere, pericolose nei traumi
- lalcool, che abbassa la pressione del sangue e
riduce ancor più lirrorazione del cervello
198Amputazione
- Il distacco di parti del corpo in seguito ad un
evento traumatico può essere distinto
199Amputazione di un arto
- In caso di distacco totale o parziale di un arto
il primo soccorritore deve in sequenza - chiamare il 118
- arrestare lemorragia
- recuperare la parte amputata dopo aver trattato
linfortunato
200Recupero del segmento amputato
- Per l'eventuale reimpianto
- riprendere la parte amputata
- dopo una prima pulizia medicarla con garze
sterili - trasportarla in ospedale in un contenitore
refrigerato - imbustare il pezzo in un involucro di plastica o
in una benda - evitare il suo contatto diretto con il ghiaccio
201Amputazione delle dita
- In questi casi
- arrestare lemorragia con la sola compressione
della mano sul punto di sanguinamento - recuperare il segmento amputato
- come per le amputazioni maggiori
- trasportare infermo e frammento in ospedale per
il reimpianto
202Ferite gravi del torace e delladdome
203Ferite gravi del torace
- Nelle ferite gravi del torace il compito del
soccorritore è quello di cercare i segni
dallarme di un killer silenzioso
204Segni dallarme
- Segni maggiori
- Aumento della frequenza respiratoria
- asimmetrie toraciche, riduzione delle escursioni,
movimenti paradossi della parete - rientramento di una parte del costato in
ispirazione (volet costale) - perforazione toracica con
- fuoriuscita di schiuma, liquido rossastro,
accompagnato da un gorgoglio (ferita soffiante)
205Altri segni
- Dolore toracico
- spontaneo nellarea traumatizzata del torace,
accentuato dai movimenti respiratori - alla palpazione dellarea traumatizzata
- lesioni della parete toracica (ferita cutanea con
aree circostanti di ecchimosi)
206Valutazione del soggetto
- Il soccorritore, per valutare la gravità di un
trauma del torace, ispeziona il torace e valuta
il respiro - Osserva forma e movimento del torace
- Palpa il torace, ascoltando fremiti e fruscii
- Conta la frequenza respiratoria
- Per comodità mnemonica su ricorda la sigla OPaC.
207Trattamento
- Avvisare prioritariamente il 118 se con lOPaC si
rilevano segni dallarme da trauma grave poi - coprire leventuale foro nella parete di una
ferita soffiante con una compressa sterile e
fissarla con un cerotto - sostenere con la propria mano il lato
traumatizzato - aiutare il ferito a trovare una posizione
confortevole - la posizione semiseduta di solito è la migliore
- portare il braccio del lato colpito sulla parete
toracica fasciandolo con un triangolo
(fasciatura ad armacollo)
208Ferite gravi delladdome
209Segni di trauma addominale
- I segni principali sono
- il dolore addominale, accompagnato da
- nausea, vomito, tosse con emissione di sangue
- segni iniziali di shock emorragico (sete, senso
di spossatezza) - segni di lesione specifici dellagente traumatico
- ecchimosi e lividi da contusione
- lacerazioni, ferite penetranti, fori dentrata e
duscita
210Trattamento ferite addominali chiuse
- ridurre il dolore, rilassando la parete
addominale - sdraiare il traumatizzato e piegargli le gambe
sulle cosce a ginocchia flesse - non dargli da bere, anche se ha sete
- garantirgli lapertura delle vie aeree in caso di
vomito - allertare il 118 per trasferirlo rapidamente in
ospedale e trattare, se insorge, lo shock
211Trattamento ferite addominali aperte
- come in quelle chiuse, allertato il 118 per
trasporto rapido in ospedale - sdraiare il traumatizzato, piegargli le gambe
sulle cosce non dargli da bere garantire le vie
aeree se vomita - coprire la breccia della parete con medicazione
occlusiva - tenere caldo laddome coprendolo
212Traumatologia
213Fratture, distorsioni, lussazioni
214Frattura
- Definizione rottura di un osso che determina una
interruzione parziale o toltale della sua
continuità.
215Classificazione
216Segni
- Nella regione traumatizzata compaiono
- dolore vivo, incrementato da ogni tentativo di
movimento - gonfiore
- deformazione rispetto all'altra parte del corpo
- mancata funzionalità della parte traumatizzata
- scrosci, mobilità anomala
217Primo soccorso della frattura
- Valutazione primaria
- la scena del soccorso e la dinamica del trauma
- le condizioni generali del traumatizzato
- Valutazione secondaria
- scoprire la parte lesa, tagliando i vestiti con
le forbici come nella medicazione delle ferite - Controllo del dolore
- immobilizzare nella posizione in cui si trova la
parte lesa con strumenti di contenimento
(steccaggio )
218Cosa evitare
- NON tentare manovre di riduzione per il rischio
di - lesioni vascolari e neurologiche
- esposizione della ferita
219Steccaggio
- Lo steccaggio - lapplicazione di stecche, docce
e ed altri strumenti di contenimento - è il
metodo usato per immobilizzare fratture,
lussazioni o distorsioni
220Alcune regole
- dare una buona stabilità allo steccaggiomettendo
spessori o imbottiture dovatta nello spazio
morto fra stecche e pelle - tener fermi due monconi rotti bloccando le
articolazioni dei capi dellossoper bloccare
unarticolazione fare uno steccaggio esteso alle
ossa immediatamente sovrastanti e sottostanti
221Alcune regole nello steccaggio
- immobilizzare il tratto traumatizzato nella
posizione in cui si trova - bloccare le stecche con legature poste
- mai sullarea traumatizzata
- sempre sopra e sotto ad essa
222Alcune regole nello steccaggi
- fasciare la frattura ed il supporto di steccaggio
con una benda - iniziando loperazione dal punto più distante dal
tronco - avvolgendo le fasce che devono essere
- abbastanza strette per un buon bloccaggio
- senza esagerare per non ostacolare localmente
lafflusso di sangue - nella medicazione degli arti lasciare libere e
scoperte le dita per controllare lirrorazione
periferica
223Alcune regole nello steccaggio
- Per ridurre il successivo gonfiore
- tenere sollevata più in alto del cuore la regione
traumatizzata - sulla stessa area applicare del freddo (con il
sacchetto di ghiaccio pronto uso o con altri
sistemi)
224Immobilizzazione senza stecche
- Nelle immobilizzazioni provvisorie con unaltra
parte del corpo si può bloccare - una gamba steccandola con laltra sana
- un braccio
- addossandolo al torace con una fasciatura adesiva
- contenerlo nel triangolo di tela ancorato sulla
spalla opposta, passante sotto il braccio opposto
e pendente sul torace (bloccaggio ad armacollo)
225Principi di immobilizzazione
226Principi di immobilizzazione
227Principi di immobilizzazione
228Principi di immobilizzazione
- Frattura del bacino
- In attesa del soccorso professionale
immobilizzare soltanto le due gambe - Frattura della coscia
- per le frattura alte attendere il soccorso
professionale - per le frattura basse bloccare tutto larto in
estensione steccandolo
229Principi di immobilizzazione
- Frattura di ginocchio /gamba
- senza sfilare la scarpa, ma slacciandola,
bloccare tutto larto in estensione steccandolo - Frattura di caviglia
- senza sfilare la scarpa, ma slacciandola,
immobilizzare il piede ad angolo retto
230Principi di immobilizzazione
231Principi di immobilizzazione
232Frattura esposta
- La frattura esposta è la lesione traumatica in
cui i frammenti ossei, per una lacerazione del
rivestimento cutaneo, sono in comunicazione con
lesterno
233Rischi di unesposizione
- Può favorire diverse complicazioni
- emorragie incontrollabili
- lesioni a nervi e vasi
- embolia (da trombi, grasso, frustoli ossei)
- contagio della ferita
234Trattamento delle fratture esposte
235Distorsioni
- Definizione lesione di unarticolazione in cui
un capo articolare, per un movimento forzato,
esce temporaneamente dalla propria sede,
danneggiando la capsula ed / o i legamenti.
236Lussazioni
- Definizione lesione di unarticolazione in cui
un capo articolare, per un movimento forzato,
esce dalla sede naturale senza poterci rientrare,
compromettendo non solo capsula e legamenti, ma a
volte anche vasi e nervi
237Immagine radiologica
238Segni di distorsione e lussazione
239Primo soccorso di distorsioni e lussazioni
- Trattare ogni caso dubbio come una frattura
- immobilizzare larticolazione nella posizione
assunta subito dopo il trauma - assecondando la posizione antalgica
dellinfortunato - evitando manovre di riduzione dellosso
- applicando del freddo (con il sacchetto di
ghiaccio pronto uso o con altri sistemi) - provvedere a trasportare il soggetto in ospedale
per gli accertamenti e le cure necessarie
240Sindromi celebrali acute
241Sindrormi celebrali acute
- Cause
- Trombosi cerebrale ostruzione di unarteria
- Emorragia cerebrale un aneurisma o una zona
indebolita di unarteria si rompe - Sintomi e segni
- Emicrania improvvisa ed insopportabile
- Confusione e vertigini
- Paralisi delle estremità
- Alterazione della parola
- Nausea, convulsioni, difficoltà respiratorie
- Diametro pupillare diverso
242Primo soccorso
- Calmare linfortunato
- Somministrare ossigeno
- Controllare i segni vitali
- Trasportare il paziente in posizione semiseduta
243Trauma cranico
244Traumi cranici
- Commozione cerebrale
- Contusione e lacerazione
- Ematoma
- emorragia
- fratture
245Traumi cranici
- Si manifesta, nelle forme gravi, con uno o più
dei seguenti sintomi - incoscienza, sonnolenza, disorientamento
- sangue che fuoriesce dal naso, dalla bocca,
dall'orecchio - paralisi di un lato del corpo
- vomito
- vertigine e cefalea
246Traumi cranici
- I pericoli sono emorragia, perdita di coscienza e
arresto cardio-respiratorio. - L'intervento consiste in
- accertare respiro