Title: Benedetto Croce
1Benedetto Croce
- Logica, Storia e Filosofia della pratica
2Logica
3Che cosè la logica
- La forma teoretica dello Spirito comprende,
- oltre alla conoscenza dellindividuale, quella
delluniversale, - oltre lintuizione delle immagini, lintellezione
del concetto - La logica è la scienza del concetto puro
4Concetto e intuizione
- Presupposto dellattività logica ... sono le
rappresentazioni o intuizioni - se luomo non fosse spirito fantastico, non
sarebbe neppur loico - il concetto sorge dalle rappresentazioni come
qualcosa che è in esse implicito ma non è
riducibile ad esse - (la forma logica è una forma autonoma e
irriducibile).
5Caratteri del concetto
- Universalità, cioè la trascendenza rispetto alle
singole rappresentazioni nessuna o nessun
numero di queste è mai in grado di adeguare il
concetto. - Concretezza cioè limmanenza del concetto nelle
rappresentazioni, - Il concetto, cioè, non è astratto (vuota e
irreale generalità) è concreto, reale, esiste
nelle rappresentazioni.
6Idealismo
- Il concetto, ossia luniversale concreto, per
Croce è lo Spirito stesso - lo Spirito (lUniversale, lInfinito) trascende
le determinazioni concrete finite e individuali,
non si riduce ad alcuna di esse - e tuttavia esso non esiste a parte di esse, ma
soltanto in esse e mediante esse ciascuna realtà
è lo Spirito senza poterlo esaurire.
7Pseudoconcetti
- Il concetto non va perciò confuso con le
finzioni concettuali, o pseudoconcetti - empirici (casa, gatto, rosa), schemi di cui ci
serviamo per indicare un gruppo di
rappresentazioni che, per quanto numerose, sono
sempre finite mancano di universalità - puri (triangolo, moto libero) hanno universalità
ma non concretezza, non corrispondono a nulla di
reale e rappresentabile.
8Le scienze sono pratiche
- Le finzioni concettuali non sono da rigettare
come errori o falsità - non hanno valore teoretico, ma hanno pur sempre
significato pratico sono utili ad ordinare le
nostre esperienze e a farci ricordare varie
rappresentazioni. - Ne consegue che le scienze matematiche ed
empiriche non appartengono alla dimensione
conoscitiva del vero (logica) ma a quella pratica
dellutile (economica).
9Espressività del concetto
- Il concetto non è un atto muto dello Spirito
come le attività pratiche, ma opera espressa
come larte. - Se un concetto è posseduto deve poter esser
espresso pensare è in qualche modo già parlare. - Ne consegue che è in errore (o vuole ingannare)
chi asserisce di aver un pensiero troppo elevato
per essere formulato in parole in realtà non lo
possiede.
10Pensare è giudicare
- Come per Hegel il concetto non è un qualcosa di
statico e morto ma una realtà fluida, dinamica - pensare un concetto significa pensarlo nelle sue
distinzioni, metterlo in relazione con gli altri
concetti e unificarlo con essi - per questo Croce può identificare il concetto con
il giudizio definitorio (e con il sillogismo).
11Giudizio definitorio
- Croce distingue due tipi di giudizio definitorio
e individuale. - Con il definitorio (es. larte è intuizione)
cui chiarisco che cosa una determinata realtà è. - Tale giudizio non si distingue dal concetto (il
predicato esprime il medesimo che il soggetto,
non aggiunge nulla ad esso è un giudizio
analitico).
12Giudizio individuale
- Nel giudizio individuale (es. lOrlando furioso
è unopera darte), il soggetto è distinguibile
dal predicato - il primo è una rappresentazione (individuale) il
secondo un concetto. - Esso si identifica con la percezione, distinta
dalla rappresentazione in quanto implica
laffermazione dellesistenza dellimmagine.
13Sintesi a priori logica
- Nella realtà del pensare filosofico giudizio
definitorio e individuale coincidono ( sintesi a
priori) - Quello individuale implica un precedente atto
definitorio (per dire Pietro è un uomo occorre
aver definito luomo) - Daltra parte, ogni definizione è sempre
concretamente pensata in circostanze storiche
individuali.
14Identità di filosofia e storia
- La filosofia, delucidazione logica dei concetti,
di basa sul giudizio definitorio. - Il giudizio individuale è storico, riguarda le
particolari e mutevoli rappresentazioni. - Se coincidono i due tipi giudizi, anche
filosofia e storia si identificano. - Daltra parte oggetto della filosofia è lo
Spirito che non esiste al di fuori delle sue
manifestazioni teoretiche e pratiche.
15- E filosofia e storia non sono già due forme,
sibbene una forma sola, e non si condizionano a
vicenda, ma addirittura sidentificano. La
sintesi a priori, che è la concretezza del
giudizio individuale e della definizione, è
insieme la concretezza della filosofia e della
storia e il pensiero, creando sé stesso,
qualifica lintuizione e crea la storia. Né la
storia precede la filosofia né la filosofia la
storia luna e laltra nascono a un parto. - Il concetto, con un sol colpo dala, afferma sé
stesso e simpadronisce della realtà tutta, che
non è diversa da lui, ma è lui stesso. - (B. Croce, Logica come scienza del concetto puro)
16La teoria della storia
- La vita e la realtà è storia e nientaltro che
storia
17Lo storicismo crociano
- Le riflessioni di Croce sulla storia sono
contenute soprattutto in - Teoria e storia della storiografia (1917) e
- La storia come pensiero e come azione (1938)
- Per Croce la realtà, in quanto Spirito, è storia
e ogni conoscenza è storica. - Tale visione è stata definita storicismo
assoluto.
18Conseguenze
- Non è possibile distinzione tra fatto storico e
fatto non storico. - Un fatto è storico in quanto pensato un fatto
non storico sarebbe un fatto non esistente,
giacché non cè altro che il pensiero. - Ogni storia è contemporanea
- il giudizio storico su qualunque è sempre
attuale, nasce da un bisogno presente e quindi
vive nel presente dello Spirito.
19La storia come conoscenza
- La storia non può essere riproduzione passiva
delle fonti della storia (documenti e avanzi),
deve superare la vita vissuta per presentarla in
forma di conoscenza. - In tal modo perde la sua passionalità e diventa
visione logicamente necessaria non ci sono fatti
buoni o cattivi, tutti sono buoni se intesi nella
loro razionalità.
20Necessità della storia
- Non esiste una soprastoria, un dover essere che
la storia cerca di realizzare - storia e giudizio storico sono necessari nel
senso che in essi si attua una razionalità
immanente (non una Provvidenza di un
Dio-fuori-del-mondo). - Perciò in storia non ha senso il se, perché
presuppone limpotenza dello Spirito.
21La storia è giustificatrice
- La storia non dà giudizi di lode o biasimo
- essi spettano a chi agisce, quando agisce
- il tribunale della storia non condanna né
assolve ma conosce e comprende. - Perciò la storia non è giustiziera ma
giustificatrice - e, in tal senso, esercita una funzione catartica
ci libera dal peso del passato, aprendoci ad
una nuova azione.
22Razionalità e progresso
- Per Croce lirrazionale non fa parte della storia
se non come - lombra del razionale, quel negativo che è
indispensabile allattuazione del positivo, - o manifestazione di vitalità.
- Quindi la storia non conosce, in senso assoluto,
decadenza che non sia insieme formazione e
preparazione di vita nuova, e, pertanto,
progresso.
23- La storia, in questa concezione, come non è più
lopera della natura o del Dio estramondano, così
non è nemmeno lopera impotente, e ad ogni
istante interrotta dellempirico e irreale
individuo, ma lopera di quellindividuo
veramente reale che è lo spirito eternamente
individuantesi. Perciò essa non ha di contro
avversario alcuno, ma ogni avversario è insieme
suo suddito. - (B. Croce, Teoria e storia della storiografia)
24Ripensamenti
- Negli ultimi scritti, per superare il contrasto
tra questa teoria e i tragici eventi del 900,
introdusse la distinzione tra - razionalità della storia (tutto in essa ha la sua
ragion dessere) - razionalità dellimperativo morale, ossia ciò
che a ciascuno di noi, nelle condizioni
determinate in cui è posto, la coscienza morale
comanda di fare.
25Filosofia della pratica
26Agire è volere
- La dimensione pratica dello Spirito è lambito la
volontà, coincidente con lazione - come non cè intuizione senza espressione, così
non cè volontà senza azione. - Lazione va distinta dallaccadimento
- La prima si riferisce allindividuo
- Il secondo è leffetto comune di tutte le volontà
particolari, ovvero dello Spirito che agisce
tramite esse.
27Economica
28Economia
- La volizione, in quanto diretta allindividuale,
dà luogo alleconomia, - che comprende tutte le attività umane (dalla
scienze al diritto) che non rientrano in Arte,
Filosofia ed Etica - e si esprimono nella ricerca dellUtile,
concepito autonomo ed elevato allo stesso rango
della triade (Vero, Bello, Buono). - Svolge il ruolo che aveva per Hegel la natura
(accogliendo il contingente e lirrazionale).
29Diritto
- Il diritto ha una sua autonomia dalla sfera
morale, (cf. Machiavelli) il diritto non è
immorale ma amorale, cioè precede la vita morale
e ne è indipendente. - Le categorie del diritto sono soltanto la forza e
lutile, - esso è forza in quanto azione efficace a
raggiungere un certo scopo utile.
30Lo Stato
- Non ha più valore etico e universale che aveva in
Hegel - È un processo di azioni utili che nascono dagli
individui - e vive nella dialettica, mutevole, di forza e
consenso
nel più liberale degli Stati, come nella
più oppressiva delle tirannidi il consenso cè
sempre, e sempre è forzato.
31Etica
32Utile e bene
- A differenza delleconomia, letica presuppone
leconomia, rispetto alla quale non può porsi in
antitesi - Contro il dovere per il dovere, Croce sostiene
che il bene deve incorporare lutile - ma ciò non significa che esso possa ridursi
allutile o con esso identificarsi, - lutile può rimanere a livello individuale o
progredire alluniversalità propria del bene.
33Funzione delletica
la vita promuovono tutte le forme
dellattività spirituale con le opere loro, opere
di verità, opere di bellezza, opere di pratica
utilità . E cosa mai aggiunge la moralità?
Si dirà le opere buone. Ma le opere buone, in
concreto, non possono essere se non opere di
bellezza, verità e utilità. E la moralità stessa
per attuarsi praticamente, si fa passione e
volontà e utilità, e pensa col filosofo, e plasma
con lartista, e lavora con lagricoltore e con
loperaio, e genera figli ed esercita politica e
guerra, e adopera il braccio e la spada.
- Croce giunse ad identificare letica con la vita
stessa dello Spirito.
34(No Transcript)