Title: TEORIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA
1TEORIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA
- Prof. Geraldina Roberti
- Anno Accademico 2004-2005
2Slide lezioni
3LO SVILUPPO DELLA RICERCA EMPIRICA
4 La Mass Communication Research
- Nasce negli Stati Uniti intorno agli anni
20-30. - Quando parliamo di studiosi della comunicazione
non ci riferiamo tanto a sociologi o psicologi.
Coloro che per primi si interessarono di tale
ambito furono scienziati politici (Lasswell) o
studiosi di retorica.
5La Mass Communication Research
- La ricerca amministrativa fornisce dati utili ad
aumentare lefficacia dei messaggi o comunque a
rilevarne gli ostacoli. - Necessità di disporre di dati quantitativi
sullaudience. - Bisogno di trovare soluzioni ai problemi sociali
emergenti.
6Loggetto di indagine
- Tale approccio amministrativo studia
soprattutto gli effetti dei media in una
situazione di campagna (elettorale,
informativa, propagandistica, pubblicitaria,
etc.). - Per campagna si intende un tipo di comunicazione
che - ha scopi precisi ed è pianificata per
raggiungerli - ha una durata temporale definita
- è intensiva ed ha una vasta copertura
- il suo successo può essere valutato
- è promossa da fonti autorevoli
- i suoi argomenti devono essere venduti al
pubblico, per il quale essi devono essere nuovi,
pur fondandosi su schemi condivisi di valori. -
- (McQuail, 1977)
7I fattori di mediazione
- La consapevolezza della complessità del rapporto
che lega le audience ai media comincia a farsi
strada tra gli studiosi già con gli avvenimenti
legati alla trasmissione di O. Wells La guerra
dei mondi.
8La Guerra dei mondi
- Radiodramma di Orson Welles trasmesso il 30
ottobre 1938 alle ore 20. - Su circa 6 milioni di radioascoltatori che
seguirono il dramma, circa 1 milione credette che
gli Stati Uniti fossero stati invasi dai marziani.
9La ricerca di Cantril
- The invasion from Mars A study in the Psychology
of panic. - Fattori che favorirono lerrata interpretazione
dellepisodio - il tono realistico del programma
- laffidabilità della radio come strumento
informativo - luso di esperti
- luso di località realmente esistenti
- la sintonizzazione a programma già cominciato
10La ricerca di Cantril
- Cantril costruisce quattro categorie di
radioascoltatori - i soggetti che erano stati in grado di
controllare la coerenza interna del programma
(troppo simile alla fantascienza per poter essere
preso sul serio). - i radioascoltatori che avevano proceduto a
controlli esterni (ad esempio con la
programmazione radiofonica riportata sui
giornali). - i soggetti che si erano convinti della realtà
dellevento, pur avendo effettuato un controllo. - i soggetti che non avevano effettuato nessun tipo
di controllo credendo si trattasse di un vero
notiziario.
11La ricerca di Cantril
- I radioascoltatori che avevano effettuato
controlli interni ed esterni al programma avevano
mostrato di possedere una buona abilità critica
ossia la capacità di reagire ad uno
stimolo cogliendone le caratteristiche
essenziali, di valutarle e di comportarsi
appropriatamente. - Labilità critica si correla con
- il livello di istruzione dei soggetti
- la variabile religiosa
- alcuni fattori di personalità.
12Il superamento della teoria ipodermicaè in parte
determinato da
Gli effetti limitati
Lapproccio empirico-sperimentale (origine
psicologica)
Lapproccio empirico sul campo (origine
sociologica)
13Gli effetti limitati
- Entrambi gli approcci si sviluppano a partire
dagli anni 40.
- le acquisizioni delluno sono strettamente legate
a quelle dellaltro - costante è il richiamo tra un settore e laltro
- difficile è la separazione tra i due ambiti di
ricerca.
14Le teorie degli effetti limitati
- Dalliniziale teoria behaviorista SR,
- una volta inserite le variabili intervenienti
(I.V.), a seconda della prospettiva analitica con
cui esse vengono prese in considerazione, - si ottengono tutte le teorie sugli effetti
limitati.
S ? I.V. ? R
15Le variabili intervenienti
- Contribuiscono, in certe condizioni, a
facilitare il flusso delle comunicazioni tra
media e masse e, in altre condizioni, a bloccare
il flusso delle comunicazioni. In questo senso,
le definiamo intervenienti . -
- Katz, Lazarsfeld,1955
16Lapproccio psicologico sperimentale
- La ricerca
- Gli studi psicologici sugli atteggiamenti e le
motivazioni degli individui sono alla base delle
ricerche empiriche sulle risposte del pubblico
alle comunicazioni di massa moltiplicatesi tra la
Seconda Guerra Mondiale e gli anni 60. - Si tratta di esperimenti realizzati in
laboratorio, - volti a individuare gli elementi che entrano in
gioco nella relazione tra emittente, messaggio e
destinatario in un processo comunicativo, e a
rilevare le variabili intervenienti che possono
rendere inefficace la comunicazione.
17Latteggiamento
- Il concetto di atteggiamento sottolinea le
differenze individuali acquisite per
apprendimento Vs caratteristiche biologiche. - Latteggiamento era considerato una sorta di
predisposizione appresa in grado di dare forma al
comportamento. - Modificando, dunque, gli atteggiamenti era
possibile modificare il comportamento.
18Lapproccio psicologico sperimentale
- Il modello comunicativo
- Il modello comunicativo alla base degli studi
psicologici sperimentali è apparentemente molto
simile a quello della teoria ipodermica.
Presuppone, però, la mediazione di variabili
intervenienti tra stimolo e risposta che spezzano
limmediatezza e luniformità degli effetti,
oltre a rivalutare il ruolo del destinatario nei
processi comunicativi studiati.
19Lapproccio psicologico sperimentale
- La teoria dei media
- Alla base cè la convinzione che la persuasione
sia un obiettivo possibile, a patto che la forma
e lorganizzazione del messaggio siano adeguate
ai fattori personali che il destinatario attiva
nellinterpretazione del messaggio stesso. - Si parla a questo proposito di teoria delle
differenze individuali negli effetti ottenuti dai
media.
20Lapproccio psicologico sperimentale
- Rispetto alla teoria ipodermica, la teoria dei
media elaborata sulla base dellapproccio
psicologico sperimentale ridimensiona la capacità
indiscriminata dei mezzi di comunicazione di
manipolare il pubblico. - Tuttavia, i media possono influenzare laudience
ed esercitare persuasione, se i loro messaggi
sono ben costruiti e tengono conto delle
caratteristiche del target cui si rivolgono.
Sfruttamento delle ricerche psicologiche per la
costruzione di efficaci campagne pubblicitarie,
elettorali e di prodotti mediali.
21Teoria della persuasione
- Carl Hovland
- Gli studi più significativi e conosciuti
nellambito dellapproccio psicologico
sperimentale sono quelli di Carl Hovland,
realizzati per lInformation and Communication
Division dellesercito americano, durante la
Seconda Guerra Mondiale.
22Il ruolo delle variabili intervenienti
- Rispetto al pubblico
- Rispetto alla fonte
23Le variabili intervenienti
fattori di mediazione rispetto al pubblico
- Tra le cosiddette variabili intervenienti nella
relazione tra emittente e destinatario di un
messaggio si possono annoverare alcune
caratteristiche dellaudience come - Linteresse ad acquisire informazioni
- Lesposizione selettiva
- La percezione selettiva
- La memorizzazione selettiva
24Linteresse ad acquisire linformazione
fattori di mediazione rispetto al pubblico
- Ricerca di Lazarsfeld, Berelson e Gaudet sulla
campagna presidenziale del 1940 (1948). - L interesse per le elezioni si correla
positivamente allesposizione ai contenuti della
campagna.
25Lesposizione selettiva
fattori di mediazione rispetto al pubblico
- Gli individui che dichiaravano di aver
partecipato agli incontri con i candidati Willkie
e Roosevelt erano già sostenitori del Partito
repubblicano e del Partito democratico
(Lazarsfeld, Berelson e Gaudet, 1948). - Selezione nei confronti dei programmi educativi
(Lazarsfeld, 1942) - Concetto di DISSONANZA COGNITIVA
- (Festinger, 1963)
26- link - Dissonanza cognitiva
(L. Festinger, 1957)
- Il nostro comportamento è influenzato da numerosi
fattori (bisogni, paure, credenze, interessi,
etc.) che possono essere distinti in ereditari
(come i bisogni fondamentali) e acquisiti (come
gli atteggiamenti). - Un esempio di condizione psicologica acquisita è
la dissonanza cognitiva. - Secondo questa teoria, se gli individui rilevano
unincoerenza fra le proprie convinzioni ed i
propri comportamenti, soffrono di un forte senso
di disagio (dissonanza) che agisce come pulsione
a cambiare quella condotta per ripristinare la
condizione di coerenza. Si esporrebbero quindi
più facilmente a quei messaggi in grado di
eliminare la sensazione di dissonanza.
27La memorizzazione selettiva
fattori di mediazione rispetto al pubblico
- Effetto Bartlett memorizzazione degli elementi
più vicini al proprio modo di sentire e tendenza
a scartare quelli difformi. - Sleeper effect o effetto latente la capacità
persuasoria del messaggio, inizialmente nulla a
causa della poca credibilità della fonte, può
aumentare nel corso del tempo.
28Le variabili intervenienti
fattori di mediazione rispetto al messaggio
- Credibilità della fonte
- Ordine delle argomentazioni
- Completezza delle argomentazioni
- Esplicitazione delle conclusioni
Competenza (autorevolezza e reputazione)
Fiducia
29La credibilità della fonte
fattori di mediazione rispetto al messaggio
- Ricerca di Hovland e dei suoi collaboratori
- Linterrogativo riguardava la possibilità di
costruire sottomarini atomici (Oppenheimer Vs
quotidiano Pravda). - Lattribuzione di scarsa credibilità a una fonte
influiva sulla valutazione delle argomentazioni
offerte.
30La costruzione del messaggio
fattori di mediazione rispetto al messaggio
- Ricerca The American Soldier (Hovland, Lumsdaine,
Sheffield, 1949) - I soldati vengono intervistati dopo lesposizione
al film di Frank Capra The Battle of Britain
(dalla serie Why we fight). - I risultati
- Vi era stato un incremento di informazioni
specifiche. - Vi era stata una modifica delle opinioni dei
soldati solo in relazione a particolari
interpretazioni. - Effetti inesistenti sulle opinioni generali.
- Nessun effetto sulla motivazione a combattere.
31La costruzione del messaggio lordine delle
argomentazioni
fattori di mediazione rispetto al messaggio
- Se preesiste un interesse per largomento, è
meglio collocare in coda lopinione che si vuole
sostenere. - Se non si conosce largomento, è meglio
collocarla allinizio del messaggio.
32La costruzione del messaggio la completezza
argomentazioni
fattori di mediazione rispetto al messaggio
- Ricerca di Hovland, Lumsdaine, Sheffield, 1949.
- Studio dei messaggi rivolti alla preparazione dei
soldati. - Costruzione di due trasmissioni radiofoniche una
presentava un solo aspetto (one side), laltra
entrambi gli aspetti (both sides) di una
questione. - Si verificò che, in presenza di un elevato
livello di istruzione e di opinioni preesistenti
sullargomento, aveva maggiore
efficacia il messaggio both sides.
33La costruzione del messaggio lesplicitazione
delle conclusionifattori di mediazione rispetto
al messaggio
- Elevato livello di istruzione e interesse
preesistente per largomento preferenza per
le conclusioni non esplicitate.
34EVOLUZIONE DEGLI EFFETTI DEI MEDIA
MANIPOLAZIONE
?
PROPAGANDA
QUALE INFLUENZA?
PERSUASIONE
INFLUENZA
35La verifica della teoria dei media onnipotenti
- Studi del Payne Fund negli Stati Uniti primi anni
30. - Hovland (approccio empirico sperimentale o della
persuasione). - Lazarsfeld (approccio empirico sul campo).
36Dennis McQuail
- Non che si fosse scoperto che i media non
avevano effetti semmai si dimostrò che operavano
entro una struttura preesistente di rapporti
sociali, entro un particolare contesto sociale e
culturale.
37Influenza mediata - implicazioni
- Labbandono del tradizionale modello
comportamentista dei processi di comunicazione e
di persuasione, assimilati ad un meccanismo del
tipo stimolo-risposta. - Labbandono della tradizionale concezione del
pubblico come massa, ovvero come aggregato
amorfo di individui socialmente isolati, incapaci
di agire in modo significativo con gli altri. - Lenfasi posta sullintervento di fattori sociali
nei processi di comunicazione e persuasione, con
particolare riferimento alla mediazione
esercitata dai gruppi primari e, in seno ad essi,
dai leader dopinione.
38Linfluenza mediata
- Fonte Losito, 1994
- Linfluenza delle comunicazioni di massa sul
pubblico, che pure è reale, è uninfluenza
mediata da una molteplicità di fattori
individuali e sociali, per quanto riguarda sia le
opinioni, gli atteggiamenti e i comportamenti
individuali, sia i processi più complessi che
presiedono alla formazione e al cambiamento del
sapere comune, delle azioni sociali e delle
relazioni sociali.
39Lapproccio empirico sul campo o degli effetti
limitati
- Se la teoria ipodermica parlava di manipolazione
e la teoria psicologico-sperimentale si occupava
di persuasione, lapproccio degli effetti
limitati parla di influenza. - Lattenzione si sposta dal soggetto al contesto
sociale, inteso come linsieme organizzato delle
relazioni sociali che avvolgono ogni membro di
una comunità.
40Lapproccio empirico sul campo o degli effetti
limitati
- Il consumo mediale deve, dunque, essere studiato
attraverso - Lanalisi del contenuto
- Lanalisi sulle caratteristiche degli ascoltatori
- Lanalisi delle gratificazioni
- (Lazarsfeld 1940)
41Lapproccio empirico sul campo
Effetti limitati
- Lapproccio sociologico empirico realizza
ricerche sul campo. Non ricostruisce, cioè, le
situazioni da studiare in laboratorio, ma le
indaga nel contesto in cui si verificano. - Sono individuabili due filoni principali di
ricerca in questo approccio di studio
Le ricerche sul consumo dei media
Le analisi delle mediazioni sociali che incidono
sul consumo dei media
42Effetti limitati
Lapproccio empirico sul campo
- La teoria mediologica alla base di tale approccio
si basa sulla connessione tra i processi di
comunicazione di massa e le caratteristiche del
contesto sociale entro cui si realizzano.
43Effetti limitati
Lapproccio empirico sul campo
- Lazarsfeld, Berelson, Gaudet, The Peoples
Choice. How the Voter Makes Up his Mind in a
Presidential Campaign, 1944. - Analizza i motivi e le modalità con cui si
formano le attitudini politiche nello sviluppo
della campagna elettorale presidenziale del 1940
in una comunità dello stato dellOhio.
Risultati
Two step flow of communication
Opinion leader
44Lapproccio empirico sul campoLe ricerche
- The Peoples Choice.How the Voter Makes Up his
Mind in a Presidential Campaign, 1944 - Formazione delle attitudini politiche nello
sviluppo della campagna presidenziale del 1940,
in una comunità dello stato dellOhio (Erie
County). - Tre tipi di effetti
- Attivazione
- Rafforzamento
- Conversione
45Gli effetti limitati
- Il MODELLO COMUNICATIVO è quello del
- flusso di comunicazione due fasi.
Mass media
Opinion leader altri componenti
dei gruppi sociali di cui fa parte il leader
dopinione
46Il leader dopinione
- Si tratta di soggetti che si espongono
maggiormente ai media e che, di conseguenza, sono
più informati su specifici argomenti. - Leadership orizzontaleinfluenza che si esercita
tra simili e che può essere intercambiabile. - Leadership verticaleinfluenza esercitata da
soggetti collocati a un livello superiore nella
scala sociale.
47Il leader dopinione
- Leader dopinione locale
- Vive nella comunità
- Ha elevata conoscenza personale
- Non ha competenze specifiche
- E legato alla vita della collettività
- LEADER POLIMORFICO
- Leader dopinione cosmopolita
- E esterno alla comunità
- Ha poche relazioni intepersonali
- Consuma media specialistici e di elevata qualità
- LEADER MONOMORFICO
Merton, 1949
48Teoria degli effetti limitati- postulati
impliciti -
- Gli individui non sono isolati socialmente.
- La risposta ai messaggi veicolati dai media non è
diretta e immediata, ma mediata e influenzata
dalle relazioni sociali. - Esistono due processi uno di ricezione e
attenzione e un altro di risposta, che può
assumere la forma di accettazione o rifiuto. - Gli individui non sono tutti uguali di fronte
alle campagne mediali. - I leader dopinione hanno un consumo mediale più
elevato, un basso livello di gregarismo, una
percezione di sé come persona influente sugli
altri.
49Gli effetti limitati
- Schema di Lasswell
- (1948)
- Chi ?
- Dice che cosa ?
- Attraverso quale canale ?
- A chi ?
- Con quale effetto ?
- Two-step flow of communication
- (Katz Lazarsfeld - 1955)
- 1. Dai media agli opinion leader.
- 2. Dagli O.L. attraverso canali interpersonali
agli individui meno esposti.
50La riscoperta dei gruppi primari
- Fine anni 20 - Esperimenti condotti negli
stabilimenti Hawthorne (Roethlisberger e Dickson)
studio dellincidenza dellilluminazione
sullefficienza del lavoro. - Incidenza pressoché nulla del fattore
illuminazione studio dei gruppi
informali.
51La riscoperta dei gruppi primari
- Ricerca The American Soldier sui soldati
americani coinvolti nella seconda guerra mondiale
rilevanza dellappartenenza al gruppo come
fattore di mobilitazione dei soldati. - Solidarietà del gruppo primario, in particolare
tra i veterani.
52Linfluenza personale
- Katz, Lazarsfeld, Personal Influence. The part
played by People in the Flow of Mass
communication (1955) - Ricerca svolta a Decatur (Illinois)
- Panel di 800 donne
- Somministrazione di due questionari
(giugno-agosto) su quattro aree - Acquisto di oggetti di uso domestico
- Moda
- Scelta degli spettacoli cinematografici
- Formazione delle opinioni in merito a questioni
di interesse pubblico
53Klapper (1960)
- Le comunicazioni di massa non sono cause
necessarie e sufficienti di effetti specifici sul
pubblico esse, semmai, interagiscono con altri
fattori e fonti di influenza che mediano i
rapporti tra i mass media e il pubblico. - Lesito di tale interazione si configura
prevalentemente come un effetto di rafforzamento
piuttosto che di consistente e duratura
modificazione di condizioni (opinioni,
atteggiamenti, comportamenti) preesistenti.
54Klapper (1960)
- Laddove si verifichi un effetto di modificazione,
esso è imputabile o al venir meno dei fattori di
mediazione o a questi stessi fattori che,
eccezionalmente, invece di favorire il
rafforzamento, si fanno essi stessi promotori
della modificazione. - Nel caso di messaggi esplicitamente finalizzati
ad incidere su opinioni, atteggiamenti e
comportamenti dei destinatari, lefficacia delle
comunicazioni di massa dipende, dunque, non
soltanto dai media o dalla comunicazione in
quanto tale, ma anche e soprattutto dalla
situazione in cui la comunicazione stessa avviene.
55Differenze tra approccio psicologico sperimentale
e sociologico empirico
Effetti limitati
- Metodo
- Esperimenti in laboratorio
- Ricerca sul campo
- Situazione comunicativa
- I media possono influenzare il loro pubblico con
messaggi ben strutturati. - Linfluenza dei media è mediata dalle relazioni
sociali. - Esposizione al messaggio
- Obbligata nel contesto sperimentale.
- Volontaria in una situazione comunicativa
naturale.
56Differenze tra approccio psicologico sperimentale
e sociologico empirico
Effetti limitati
- Tema o argomento di cui si valuta lefficacia
- Temi relativi ad opinioni modificabili.
- Temi implicanti atteggiamenti radicati nella
personalità degli individui, quindi difficilmente
modificabili. - Relazione tra le variabili considerate
- Rapporto diretto tra due variabili.
- Rapporto complesso tra molteplici variabili.
57Teoria ipodermica
Massa
Pubblico
PASSIVA
ATTIVO
Differenze individuali
Differenze sociali
58Lapproccio empirico sul campo Criticità
- Prospettiva limitata agli effetti immediati.
- Dipendenza eccessiva dal paradigma cognitivo
generale della psicologiaS O RO
organismo differenze individuali - Metodologia il sondaggio campionario come
procedura di osservazione empirica sostituisce
lesperimento. Troppa importanza a inchieste e
questionario strutturato con domande chiuse, a
scapito dei colloqui in profondità.
59Le teorie dei media la ricostruzione per cicli
- II fase
- il ridimensionamento
- del potere dei media
- (anni 40-60)
60Teorie dellinfluenza selettiva De Fleur/Ball
Rokeach
- La fase del ridimensionamento del potere dei
media viene tematizzata da De Fleur in questo
modo - Teoria delle differenze individuali
- Teoria della differenziazione sociale
- Teoria delle relazioni sociali
61Teorie dellinfluenza selettiva
- Teoria delle differenze individuali
- Negli anni 30 si passa dallistinto (origine
fisiologica per spiegare il comportamento
Mc Dougall, Freud), allatteggiamento (le
esperienze individuali incidono sulle risposte
individuali allambiente Pavlov, Skinner).
62Teorie dellinfluenza selettiva
- Teoria della differenziazione sociale
- La differenziazione sociale produce modelli di
fruizione diversi anche nellambito di
comportamenti legati ai mass media. - Si prende in considerazione la funzione di
categorie sociali ben definite in base alla
religione, alletà, alletnia, allarea di
residenza. -
63Teorie dellinfluenza selettiva
- Teoria delle relazioni sociali
- Si verifica un passaggio di informazioni a due
stadi il primo, dai media agli individui meglio
informati il secondo, da questi individui,
attraverso canali interpersonali, ai soggetti
meno direttamente esposti ai media. -
64Effetti limitati Per riassumere
- Se la teoria ipodermica parlava di manipolazione
o propaganda, la teoria psicologico-sperimentale
di persuasione, quella sociologico-empirica si
occupa di influenza, non solo quella esercitata
dai media, ma anche quella che scorre nei
rapporti comunitari e sociali, di cui la
comunicazione di massa è solo una parte.
65Effetti limitatile critiche
- Van Den Ban smonta pezzo per pezzo la teoria
dellinfluenza personale. - Robinson (1976) introduce un nuovo soggetto
allinterno del processo comunicativo coloro
che non discutono.
66Effetti limitati - Lattualità del modello - La
disintermediazione
- Oggi, sebbene la mediazione interpersonale abbia
ancora un valore, si verificano anche processi
di - progressiva perdita di importanza degli opinion
leader - venir meno della mediazione giornalistica
- perdita di importanza degli intermediari di
interesse generale (giornali, riviste, emittenti
radio e tv Cfr. Sunstein).